Il rettore Claudio Pettinari, il pro rettore Vicario Graziano Leoni e il Ddrettore generale Andrea Braschi, hanno incontrato stamattina presso il nuovo edificio del polo di Informatica i neo assunti e coloro che hanno ottenuto progressioni nel proprio percorso professionale nel corso dell’ultimo anno, 87 persone sia tra il personale tecnico e amministrativo che quello docente e ricercatore.
“Oggi è il mio 33mo anno di lavoro in Unicam – ha esordito il rettore. Ricordo ancora l’emozione al momento della firma del contratto di lavoro, l’orgoglio di entrare a far parte di questa università e la curiosità sopraggiunta fin da subito di conoscere quella che era la comunità dell’Ateneo. Vi ho voluto qui oggi non solo per darvi il benvenuto in Unicam ma anche per darvi modo di iniziare a conoscere quella che è la comunità universitaria, la vera forza dell’Ateneo”.
“Voi, in quanto parte della comunità universitaria siete l’identità di questo Ateneo – ha affermato con orgoglio il rettore. Unicam si caratterizza proprio per questa comunità, che ha fatto sì che l’Ateneo sia arrivato a quasi 700 anni di storia. La nostra capacità di rispondere, di trovare soluzioni, di aiutare, di supportare, di condividere un percorso con le ragazze e i ragazzi che in questi anni ci hanno scelto: è questa la nostra identità, dimostrata facendo squadra anche di fronte a tutte le avversità”.
“La pandemia – ha proseguito il rettore – si è sommata al terremoto, ma insieme grazie alla nostra forza siamo riusciti ad affrontare tutto, tanto da essere considerati anche punto di riferimento a livello nazionale. Siamo soggetti attuatori e possiamo scegliere come realizzare gli interventi di ricostruzione per le nostre strutture, abbiamo effettuato una imponente campagna vaccinale, abbiamo messo al centro di tutto il nostro operato la sicurezza ed il benessere sia del personale che degli studenti, abbiamo avuto lo stesso numero di laureati e anche le matricole continuano a sceglierci con gli stessi numeri degli anni precedenti”.
Il rettore ha quindi concluso con una doppia esortazione: “Siamo Unicam, Sì amo Unicam. Buon lavoro a tutte e tutti. “Unicam ha creduto di poter cambiare quelli che erano dei problemi in opportunità: per questo si è mantenuta stabile e ha guadagnato credibilità. La nostra dimensione non grande deve diventare una grande opportunità: quando la massa è piccola anche l'inerzia è piccola e quindi con piccole forze possiamo effettuare grandi accelerazioni” – ha affermato il pro rettore vicario Leoni.
Ha concluso gli interventi il direttore generale Andrea Braschi. “È stato per me un onore entrare a far parte di questa comunità, nella quale ho visto un importante progetto che mi ha subito coinvolto, un’organizzazione viva e vitale e capace di rinnovarsi. Per affrontare tutta la mole di lavoro che ci aspetta, l'unica cosa di cui avremo bisogno sarà proprio il vostro entusiasmo; il mio augurio, quindi, è che possiate mantenerlo, come me, nei prossimi mesi per dare quella spinta che sarà decisiva per il futuro dell’Ateneo”. Chiamandoli e ringraziandoli uno ad uno, il Rettore ha poi consegnato loro una copia del Piano Strategico di Ateneo 2018/2023 e il Bilancio di Genere dell’Ateneo.
L’Università di Macerata rinnova la collaborazione con l’Università Mgimo di Mosca e la Taras Shevchenko di Kiev. Da anni Unimc ha attivato con i due atenei i primi percorsi di laurea magistrale a doppio titolo, entrambi nel campo delle relazioni internazionali, che hanno consentito a decine di studenti italiani di frequentare università estere di alto prestigio.
“In un momento tanto delicato di tensioni internazionali – commenta il rettore Francesco Adornato – riteniamo ancora più importante costruire ponti culturali che possano colmare le distanze e valorizzare le diversità. Le relazioni strette all’interno della comunità scientifica permettono di affrontare sfide comuni e globali, travalicando attriti e conflitti geopolitici, rinnovando la speranza nel dialogo e nel confronto”.
L’intesa tra Unimc e l’Istituto Statale di Mosca per le relazioni internazionali (Mgimo) risale al 2008. L’Istituto è diretta emanazione del Ministero degli Affari eteri russo, un punto di riferimento tra i più autorevoli nel suo settore.
Studenti selezionati del corso in “International relations” possono frequentare per un anno il corso in “International Public and business administration” dell’ateneo partner, uno dei più prestigiosi e costosi della Russia – la retta può arrivare a 10 mila euro all’anno – e ottenere entrambi i titoli di studio, pagando solo l’iscrizione a Macerata. Da quest’anno l’intesa con l’Ateneo moscovita si arricchisce con ulteriori possibilità di mobilità per studenti e dottorandi.
Fondata nel 183 dallo zar Nicola I, la Taras Shevchenko è oggi riconosciuta come il principale centro accademico ed educativo contemporaneo dell’Ucraina, essendo il più grande istituto di istruzione superiore nazionale, classificata tra le migliori 650 università del mondo. Con oltre 30 mila studenti, i corsi dell’ateneo ucraino combinano l’istruzione accademica con il lavoro di ricerca, le conoscenze teoriche con abilità specifiche.
Fertitecnica Colfiorito e l’Università di Camerino hanno rinnovato la loro cooperazione con un accordo che evidenzia le potenzialità e le sinergie esistenti tra impresa e università. La partnership tra l’azienda di Colfiorito e Unicam è ormai decennale e si è concentrata negli anni su molteplici progetti di ricerca specifici e sul finanziamento di due dottorati di ricerca.
“E’ una collaborazione che è iniziata per vicinanza geografica, ma che si è sviluppata nel tempo con una sempre maggior condivisione di obiettivi, dalla collaborazione sullo sviluppo prodotti all’approfondimento delle caratteristiche benefiche dei legumi, con due dottorati di ricerca all’attivo. Una familiarità ormai così consolidata che ci è sembrata un’evoluzione naturale quella di cercare un’intesa ancora più allargata e profonda.”, dichiara Luca Mattioni, Vice Presidente e proprietario dell’azienda.
Con la firma dell’accordo-quadro è stato istituito un tavolo di lavoro in cui condividere progettualità, spunti di ricerca e potenziali attività coerenti con le competenze dei soggetti coinvolti. Un orizzonte che va oltre i singoli progetti e fa parte di un approccio aperto e dinamico all’innovazione.
“Per noi la collaborazione con i centri di ricerca è fondamentale. – spiega Alessio Miliani, Direttore Generale di Fertitecnica e coordinatore del tavolo dal lato dell’impresa – Pur essendo l’azienda leader di mercato nel settore dei legumi secchi, cereali e semi, abbiamo una squadra di ricerca e sviluppo di relativamente poche persone, che si concentra sulla capacità di ascolto del mercato e la combinazione di competenze trasversali".
"Per questo noi parliamo di 'Ricerca e Sviluppo Diffusa': dobbiamo saper integrare in modo aperto, rapido e dinamico le conoscenze e spunti che ci arrivano da aziende partner, mondo accademico e realtà internazionali come FAO, altro nostro partner storico, cementando il tutto con la nostra competenza dei prodotti. In questo mondo dove sempre di più accedere alle scoperte fatte è importante tanto quanto farne di nuove, i rapporti con le Università vitali per le PMI e lo saranno sempre di più" conclude Miliani.
L’obiettivo ambizioso del nuovo modello di cooperazione è fare da cornice ad una serie di iniziative che abbraccino l’intera filiera gastronomica, che viene studiata ed analizzata con un taglio trasversale attraverso le discipline delle scienze degli alimenti e della nutrizione, del management e marketing, del food design, del diritto alimentare e della storia e cultura dell’alimentazione.
Questo si presta ad ambiti che vanno dalla valorizzazione della qualità delle filiere alla capacità di intercettare le esigenze di consumo in evoluzione della popolazione, dalla progettazione di prodotti che siano contemporaneamente più ricchi, sostenibili e genuini assieme, fino a un approccio scientifico e trasparente alle frontiere offerte dalla nutraceutica.
“L’interdisciplinarietà delle tematiche è da sempre l’approccio con il quale Unicam affronta le attività di ricerca anche per una più utile applicazione dei risultati della stessa sul territorio – aggiunge il Prof. Gianni Sagratini, Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e Prodotti della Salute, coordinatore del tavolo per UNICAM – Riteniamo che il percorso intrapreso con il corso di laurea in Scienze Gastronomiche, vada nella direzione del confronto tra saperi e l’interdisciplinarietà dei contenuti, garantendo allo studente un valore aggiunto nella propria formazione oggi fondamentale per l’inserimento nel mondo del lavoro”
Soddisfazione anche da parte del Rettore dell’Università, Prof. Claudio Pettinari, direttamente coinvolto nel progetto di convenzione: “Con questo progetto si conferma ancora una volta non solo la vitalità dei nostri ricercatori, ma anche l’importanza delle attività di trasferimento tecnologico dell’innovazione prodotta all’interno dei nostri laboratori a beneficio dello sviluppo economico del territorio, attraverso il sostegno alle imprese che in esso vi operano, in questo caso a beneficio della valorizzazione dell’agroalimentare con un attenzione particolare alla sostenibilità”.
I primi progetti sono già in corso di discussione e, come d’abitudine per la dinamica realtà di Colfiorito, si propongono di arrivare a risultati tangibili come prodotti, convegni e pubblicazioni già nel corso del 2022.
Cresce l’interesse per gli Istituti tecnici e professionali, scelti rispettivamente dal 30,4% e dal 13,2% dei ragazzi e delle ragazze delle Marche. I Licei, con i loro diversi indirizzi, restano in testa nelle preferenze delle studentesse e degli studenti: vengono scelti dal 56,4% dei neoiscritti. Questi i primi dati che emergono sulle iscrizioni online per l’anno scolastico 2022/2023 che si chiuderanno questa sera.
Le iscrizioni riguardano le classi prime di Primaria, Secondaria di primo e secondo grado, dei percorsi di Istruzione e formazione professionale. In tutti questi casi la procedura si è svolta online. I Licei continuano a essere scelti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti alle prese con la scelta di cosa studiare dopo la Secondaria di primo grado, ma con una lieve flessione.
Un anno fa il 57,8% dei ragazzi preferiva un indirizzo liceale, quest’anno sono il 56,4%. Il Classico passa dal 6,5% dello scorso anno al 5,9%. Il 35,4% delle iscrizioni va ai Licei scientifici. Nell’ambito dei percorsi scientifici a essere in calo è la scelta relativa all’indirizzo tradizionale: un anno fa riguardava il 15,1% dei neoiscritti, quest’anno si scende al 12,4%. Il 7,8% delle studentesse e degli studenti opta per il Linguistico. Crescono il Liceo delle Scienze umane (7,6%) e l’Artistico (6,8%). Stabili i Licei musicali e coreutici (0,6%).
Gli Istituti tecnici salgono al 30,4% delle scelte. In particolare, il Settore Tecnologico è scelto dal 20,9%, il Settore Economico dal 9,5%. L’interesse per gli Istituti professionali cresce di un punto, arrivando al 13,2%.
Oltre il 91% degli utenti si ritiene soddisfatto dal funzionamento delle iscrizioni online sia in termini di facilità della procedura che per il tempo risparmiato. Quest’anno, per accedere alla procedura online era necessario avere una identità digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). La risposta relativa alle iscrizioni arriverà alle famiglie tramite e-mail.
Aperto fino al 25 febbraio il bando per l’assegnazione di un incarico come consulente psicologico per gli studenti dell’Università di Macerata. Il ruolo da ricoprire sarà relativo al periodo da marzo 2022 ad aprile 2023. Si richiede titolo di studio in psicologia (laurea magistrale o vecchio ordinamento), iscrizione all’ordine professionale degli psicologi ed esperienza di lavoro, almeno biennale, nel settore della consulenza psicologica.
È inoltre necessaria una certificazione linguistica almeno di livello B2 relativa alla lingua inglese e la cittadinanza di uno stato membro dell’Unione europea. Il consulente dovrà effettuare colloqui di supporto psicologico agli studenti che ne facciano richiesta in maniera sporadica.
Le consulenze saranno organizzate con il supporto dell’Ufficio orientamento e servizi agli studenti e dell’Ufficio Infopoint. L’impegno richiesto a ciascun professionista è di due giorni al mese, dalle 9.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito unimc.it/albo_online.
“I nostri territori sono comunità di memoria, custodi di un patrimonio unico di storia, tradizioni, culture, e la scuola rappresenta una priorità da tutelare, valorizzare e far crescere in un’ottica di innovazione che arricchisca l’offerta formativa e renda fruttuoso frequentare i nostri istituti scolastici”.
È il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, ad annunciare che l’ente, nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne, ha emanato un avviso pubblico per l’affidamento dello sviluppo di una piattaforma digitale per la messa in rete delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
L'intervento prevede la creazione di aule e laboratori virtuali per lo svolgimento di sperimentazioni ed esercitazioni di gruppo con diverse classi, anche di plessi differenti. “È una scuola all’avanguardia quella che puntiamo a realizzare, basata su tecnologia e inclusione, una sfida che vogliamo vincere per dare certezza al futuro” conclude Gentilucci. Il bando è consultabile al seguente link: https://www.unionemarcadicamerino.it/. La scadenza per presentare la manifestazione d’interesse è il 12 febbraio 2022.
Nuova rivoluzione delle regole anti Covid nelle scuole. A partire da oggi verranno dimezzati i giorni di quarantena per gli alunni delle scuole medie e superiori non vaccinati, mentre scomparirà la dad per gli studenti vaccinati. È questo quanto previsto nella nuova circolare diffusa dal direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti, che recepisce le nuove disposizioni del Governo. Vediamo, nel dettaglio, cosa cambia.
SUPERIORI E MEDIE - Con un unico caso positivo in classe, viene confermata l'attività didattica in presenza per tutti gli studenti delle scuole medie e superiori, stante l'obbligo di indossare mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. Non si fanno distinzioni tra alunni vaccinati e non vaccinati. Distinzioni che scattano in caso della presenza nella sezione di due o più casi positivi.
L'attività didattica prosegue in presenza, con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni, per gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario o sono guariti da meno di 120 giorni o hanno effettuato la dose di richiamo (booster). Stesse disposizioni valgono anche per coloro che sono in possesso di idonea certificazione di esenzione alla vaccinazione.
Scatta, invece, la quarantena di cinque giorni per i non vaccinati oppure vaccinati con ciclo completo o guariti da oltre 120 giorni. Al sesto giorno sarà possibile tornare in classe indossando per i successivi cinque giorni la mascherina Ffp2.
ELEMENTARI - Per quanto riguarda le scuole elementari, fino a quattro casi positivi tra gli alunni, l’attività didattica prosegue in presenza per tutti, con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso positivo accertato. Questa misura vale per i bambini che abbiano superato i 6 anni di età, mentre per gli alunni con età inferiore a 6 anni si applica la dad. Non si fanno distinzioni tra alunni vaccinati e non vaccinati.
Con cinque o più casi di positività in classe, invece, scatta la quarantena di cinque giorni per gli alunni non vaccinati oppure vaccinati con ciclo completo o guariti da oltre 120 giorni. Per i successivi cinque giorni dopo il rientro dalla quarantena gli studenti dai 6 anni in su indossano la mascherina Ffp2.
Per gli alunni che hanno concluso il ciclo vaccinale primario o sono guariti da meno di 120 giorni o hanno effettuato la dose di richiamo (booster) l’attività didattica prosegue in presenza con mascherine Ffp2 fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso positivo accertato (per quanto riguarda gli alunni di età superiore a 6 anni, per quelli con età inferiore a 6 anni si applica la dad).
NIDI E SCUOLE MATERNE (0-6 anni) - Fino a quattro casi di positività l'attività didattica continua in presenza, mentre per i docenti della sezione in cui sono stati riscontrati i casi di positività si dispone l'utilizzo della mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. In caso di cinque o più casi positivi tra i bambini si applica al gruppo classe la sospensione delle attività in presenza, per una durata di cinque giorni e si attiva il Piano scolastico per la didattica digitale.
Mercoledì 9 febbraio verrà dato il via ufficiale a un nuovo progetto europeo guidato dal Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata. Il progetto Retourn “Riattivare il Turismo dopo un disastro Naturale”, finanziato dall’Unione Europea con oltre 300 mila euro nell’asse Erasmus+ nel 2021, avrà una durata di due anni e coinvolgerà il soggetto promotore, l’Università di Macerata, insieme a nove partner tra atenei, centri di formazione, camere di commercio e associazioni in Italia, Slovenia, Germania, Ungheria e Grecia.
Nello specifico: Camera di Commercio dell’Umbria e l’associazione Pepelab per l’Italia, Life Long Learning Center e Camera di commercio Italiana per la Grecia, Università di Maribor e Cpu centro di formazione collegato alla camera di Commercio per la Slovenia, la tedesca Europe Unlimited e l’ungherese Trebag Centro di Formazione.
Tutti questi paesi hanno sperimentato l’impatto dei disastri naturali: il centro Italia nel 2016 con il terremoto, gli altri con incendi, valanghe e alluvioni. Tutti risentono ancora dei danni a livello ambientale, economico e sociale, aggravati dallo scoppio della pandemia da Covid-19 nel 2020, che ha contratto gli afflussi turistici a livello mondiale, deprimendo ulteriormente le zone colpite.
Questo progetto è stato finanziato per andare a ricreare e potenziare figure professionali esperte di territorio, ambiente e turismo, per rivalorizzare e recuperare l’equilibrio territoriale, economico e sociale di questi paesi.
La professoressa Elena Cedrola, referente del progetto e direttore del Dipartimento di Economia e Diritto, sottolinea l’importanza dell’aggiornamento delle competenze professionali: “Dalle nostre ricerche preliminari per la formulazione del progetto, gli operatori delle imprese turistiche a livello europeo hanno insistito molto sulla necessità di dotare le figure professionali del turismo di ulteriori conoscenze e competenze".
"In particolare, gli esperti di turismo e promozione territoriale - aggiunge Cedrola - hanno bisogno di competenze trasversali sulla gestione del rischio che svilupperemo con i nostri partner nei prossimi anni grazie a questo progetto. Vogliamo dare il nostro contributo a un’idea di sviluppo e apprendimento su tematiche fondamentali e di immediata applicabilità nei nostri territori”.
La sinergia con i partner italiani - Camera di Commercio dell’Umbria e Pepelab - sarà fondamentale per intercettare le esigenze di formazione di professionisti in ambito turistico, economico e non solo. La formazione sta emergendo a livello interazionale come strategia fondamentale per la riqualificazione di risorse umane, che negli ultimi anni hanno avuto esigenza di riconvertirsi o arricchirsi di competenze trasversali, tecnologiche e avanzate.
Il progetto muove i suoi primi passi online, dal momento che la pandemia ha reso difficili gli spostamenti internazionali, ma a breve tutti i rappresentanti delle istituzioni ed enti partecipanti si riuniranno a Lubiana, per poi proseguire le attività di ricerca e di ideazione di un percorso formativo dedicato alla figura del “tourism recovery expert”.
Entro la fine del biennio l’Università di Macerata organizzerà workshop e seminari dall’Università di Macerata per coinvolgere soggetti interessati al corso, ma anche imprese e associazioni turistiche e di promozione turistica, territoriale e sociale.
Cani capaci di fiutare la positività al Covid-19. Il fiuto finissimo di cani addestrati sa riconoscere la positività al coronavirus SarsCoV2e supera anche la fase dei test nei drive in, in situazioni reali: lo indica il primo studio multicentrico italiano di questo tipo "C19-screendog", coordinato dall'Università Politecnica delle Marche.
Obiettivo dei test è validare un protocollo di addestramento di cani specializzati nel rilevare positivi al Sars-Cov2 e dimostrare che cani preparati da cinofili esperti, possono costituire un valido sistema di screening su persona, senza prelievo di campioni biologici da far annusare.
I risultati sono stati presentati nella giornata di ieri dalla stessa università: in 5 mesi il test è stato utilizzato in 1.251 soggetti, tra vaccinati e non, ed è emersa una sensibilità dei cani specializzati a rilevare il Covid19 tra il 98% e il 100%. Recenti ricerche scientifiche pubblicate su riviste internazionali, rileva l'Ateneo, hanno dimostrato che i cani da rilevamento sono in grado di riconoscere campioni di sudore ascellare prelevati da soggetti positivi al Sars-Cov-2.
Durante lo studio sono stati raccolti i campioni di sudore per 'l'imprinting' (la formazione, ndr) nei drive in (Area Vasta 3 e Assl Sassari), collezionati e conservati nei laboratori di ricerca Univmp e Ats Sassari. Poi la fase di imprinting dei cani e validazione: gli animali sono stati educati dai cinofili a distinguere i campioni positivi dai negativi, segnalando, sedendosi, solo i positivi, e seguendo uno specifico protocollo ad hoc.
Infine, la validazione del test ai drive in, la fase più importante, fondamentale per dimostrare che i cani sono in grado di segnalare positivi in una situazione reale, in cui non è più il campione di sudore a essere annusato ma la persona stessa.
(Foto Ansa)
Sono molte le iniziative e i progetti in programma per la Giornata Nazionale contro il Bullismo, che ricorrerà lunedì 7 febbraio 2022. Ad annunciarlo è lo stesso Osservatorio di Genere, impegnato nel promuovere ulteriormente la formazione di insegnanti e docenti sui temi legati anche al Cyberbullismo, sempre più frequente fra ragazzi e ragazze.
«Secondo i dati EURES - spiega Claudia Santoni, Presidente dell’O.G. - la maggior parte degli episodi si verifica in ambiente scolastico. Una delle ultime iniziative che abbiamo portato avanti sull’argomento è “EmpowerBox - Collabora. Partecipa. Ispira”, un progetto finanziato dal "Fondo di beneficenza 8x1000 della Chiesa Valdese", che ha coinvolto due Istituti scolastici di Macerata: l’I.I.S. 'Giuseppe Garibaldi' e l’I.T.E. 'Alberico Gentili'».
Il progetto si compone di una serie di webinar gratuiti - già in corso - diretti al personale scolastico, e proseguirà con l'impiego di una ToolBox ("cassetta degli attrezzi", in ambito telematico): si tratta di un manuale operativo che propone materiali didattici e strategie di intervento per contrastare bullismo e cyberbullismo. Fra gli obbiettivi finali, quelli di imparare a prevenire e, laddove necessario, intervenire in maniera efficace coinvolgendo l'intera rete di comunità legate al progetto stesso.
«Lo scorso 14 dicembre - ha aggiunto Silvia Casilio, Vicepresidente dell’O.G. - abbiamo presentato l'iniziativa durante un convegno tenutosi presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Macerata; ora il ToolBox è pronto e scaricabile online dal nostro sito web, ma presto verrà realizzato anche in versione cartacea. Inoltre, stiamo lavorando a una pubblicazione di carattere scientifico che raccoglierà i contributi di esperti in materia e sarà pubblicata con il marchio editoriale OdG Edizioni».
Il progetto EmpowerBox è caratterizzato da una lunga esperienza di ricerca e di lavoro sul campo che ha coinvolto diversi esperti, formatori ed educatori. L'Osservatorio di Genere si fregia del merito, in questo senso, di aver stretto nel corso del tempo importanti relazioni con numerose realtà - anche al di fuori delle Marche - inserendosi a pieno titolo in tutti quei progetti educativi di livello nazionale.
Prosegue il ciclo dei Colloqui eum, la casa editrice dell’Università di Macerata, con la presentazione del libro Narrazioni e rappresentazioni dell’Adriatico ieri e oggi, a cura di Costanza Geddes da Filicaia e Sara Lorenzetti.
Martedì 8 febbraio alle 15 con le curatrici ne parleranno il Rettore Francesco Adornato, il presidente delle eum Luca De Benedictis e l'allieva della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” Eleonora Latini. Sarà possibile seguire l’incontro, collegandosi ai canali Facebook o YouTube dell’Università di Macerata.
Attraverso saggi dedicati a scrittori e poeti del diciannovesimo, ventesimo e ventunesimo secolo, il volume “Narrazioni e rappresentazioni dell’Adriatico ieri e oggi” indaga le modalità con cui il mare Adriatico è stato rappresentato ed evocato in opere fra loro eterogenee ma accomunate dal fil rouge del Mare Superum.
Il lettore intraprende così un viaggio intellettuale e culturale che, partendo da un affascinante excursus sulla storia dell’Adriatico attraverso i secoli, tocca le “rotte adriatiche” di Paolina Leopardi, De Carolis, Giani Stuparich, Ripellino, Bassani, Comisso, Ortese, Romano, Bigiaretti, Madieri, Magris e Nigro. Emerge così come l’Adriatico sia una eterogenea ma sempre vivace fonte di ispirazione artistica e letteraria e un costante riferimento culturale e sentimentale.
Il libro, disponibile gratuitamente alla pagina https://bit.ly/3ri46HH del sito eum, contiene contributi di Lorenzo Abbate, Umberto Brunetti, Carla Carotenuto, Costanza Geddes da Filicaia, Sandro Gentili, Sara Lorenzetti, Giuseppe Lupo, Alfredo Luzi, Michela Meschini, Carlo Pongetti, Silvia T. Zangrand.
La curatrice Costanza Geddes da Filicaia è professore associato di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Macerata. Fra i suoi temi di ricerca, l’opera di Leopardi, la letteratura per l’infanzia, la poesia di Campana. La curatrice Sara Lorenzetti svolge attività di ricerca; ha scritto volumi e saggi, prediligendo la letteratura femminile, le scritture d’esilio e di viaggio, la letteratura epistolare dell’800.
Lo avevano annunciato due giorni fa, e oggi è successo: presidi e studenti delle varie scuola italiane sono scesi nelle piazze italiane per protestare contro quella che è già stata definita “maturità beffa”. Per molti studenti il ritorno della doppia prova alla maturità, "rappresenta l’ultima testimonianza di una politica dal disagio sociale e dalle difficoltà di apprendimento derivanti da due anni di pandemia.
Durante la manifestazione - ha raccontato Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, in diretta dal corteo di Roma - ci siamo incontrati con i tecnici del MIUR. Anche stavolta nessuna figura politica si è interfacciata con gli studenti. L'unica azione messa in moto nei nostri confronti è stata repressione con sospensioni, divieti di manifestare e, non ultimo, le manganellate. Questo sistema democratico ha fallito su tutta la linea”.
Nulla, insomma, è stato messo in discussione dai politici: dall’alternanza scuola-lavoro (dopo la morte di Lorenzo Parelli) fino ai problemi strutturali della didattica e dell’edilizia scolastica, tutto è passato in sordina. E non migliora la situazione con le previsioni di investimento dei fondi del PNRR.
“Questo Governo è fra i peggiori in assoluto - conclude Luca - perché non dialoga con le associazioni di categoria né con la piazza pubblica. Noi continueremo a manifestare anche nei prossimi giorni, in altre piazze, perché è ora di opporsi a questi capi e a questa falsa democrazia, che non hanno minimamente a cuore il futuro di noi ragazzi”.
Firmato oggi dal rettore Francesco Adornato il primo “Piano di uguaglianza di genere” (Gender Equality Plan, Gep) dell’Università di Macerata, un documento in linea con gli standard europei per promuovere la parità di genere. Si tratta di una strategia che mette a frutto un confronto con reti regionali e nazionali di promozione delle pari opportunità come MarCUG, rete dei Comitati unici di garanzia delle Marche, la Conferenza nazionale degli organismi di parità universitaria e il gruppo “genere” della Conferenza dei rettori (Crui).
Oltre al gruppo di lavoro, ai componenti del Cug di Ateneo e delegate dipartimentali, erano presenti anche il direttore generale Unimc Mauro Giustozzi, la vicesindaco e assessore alle pari opportunità del Comune Francesca D’Alessandro e la consigliera provinciale di parità Deborah Pantana.
Illustrato dalla delegata del rettore per le politiche di genere Natascia Mattucci, il piano prende le mosse da un’esperienza da tempo avviata dall’Ateneo attraverso piani di azioni positive, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, una delega rettorale, insegnamenti attenti all’approccio di genere, summer school e corsi formativi gratuiti.
Proprio in questi giorni aprono le iscrizioni, con scadenza 5 marzo, per il corso “Genere, politica, istituzioni”: un percorso formativo che, pienamente in linea con gli obiettivi del Gep, si propone di diffondere una cultura di uguaglianza attraverso la formazione gratuita rivolta a studenti e studentesse.
Dai dati riportati nel piano emerge il quadro di un Ateneo connotato da una prevalenza femminile in tutte le sue componenti, soprattutto quella studentesca, ma con un divario di genere nelle posizioni apicali, sia per il personale docente che tecnico-amministrativo, anche se la distanza si è ridotta di qualche punto percentuale negli ultimi tre anni. Fanno eccezione l’equilibrio nel Senato accademico e la significativa presenza femminile tra i delegati rettorali (11 su 15). La rarefazione delle donne ai vertici è in linea con i dati nazionali ricavabili dal Ministero dell’Università e della ricerca.
Attraverso il Gep, approvato dai vertici lo scorso dicembre, l’Università di Macerata ha individuato cinque aree di intervento per valorizzare competenze e carriera delle donne: cultura organizzativa inclusiva ed equilibrio vita-lavoro; equilibrio di genere nella governance; uguaglianza nel reclutamento e nelle carriere; approccio di genere nella ricerca e nella didattica; misure contro stereotipi, violenza e molestie. Un gruppo di lavoro verificherà l'avanzamento delle azioni e redigerà un rapporto annuale.
A tutto ciò si aggiungono le azioni strategiche adottate nella gestione delle risorse umane coinvolte nella ricerca per dare attuazione alla Carta europea dei ricercatori e al Codice di Condotta per il Reclutamento dei Ricercatori (Human Resources Strategy for Researchers).
La Commissione europea ha legato la possibilità di accedere ai finanziamenti previsti nel prossimo programma di ricerca Horizon Europe all’adozione del Gender Equality Plan. L’integrazione di una dimensione di genere nei progetti di ricerca avrà, a cascata, effetti rilevanti per la società della conoscenza, delle tecnologie e dell’innovazione. “L’Università dev’essere luogo in cui il contrasto al gap di genere può essere preso sul serio interrogando i saperi che l’ateneo diffonde e adottando una prospettiva più ampia e rinnovata”.
I presidenti delle Consulte provinciali degli studenti delle Marche hanno deciso di seguire una linea unica in tutta la regione per le proteste organizzate da gruppi di studenti o associazioni in merito alle modalità dell'esame di maturità, che quest'anno vede il ritorno di due prove scritte. Dunque, nessuna manifestazione, occupazione e sciopero - fanno sapere - prima dell'incontro fissato il prossimo 9 febbraio alle 18 fra il ministro Bianchi e i presidenti regionali delle Consulta.
"Se usciti da quella sede non si avrà una risposta concreta e una modifica al disegno della maturità, daremo il via alle proteste", assicurano i rappresentanti marchigiani degli studenti. "I presidenti delle Marche opteranno per un dialogo, per arrivare ad un punto di incontro con il Ministero dell'Istruzione - aggiungono -. Si battono come hanno sempre fatto e come sempre faranno, con e per gli studenti".
"Vogliamo ricordare agli studenti che il ritorno alla normalità deve esserci, ma pensiamo anche che con queste decisioni ci sia stato un salto troppo lungo rispetto alle condizioni che ci hanno caratterizzato e purtroppo continuano a caratterizzarci in questi anni di pandemia" concludono i rappresentanti.
“Esiste una terza missione per l’Università?”: è stato questo il tema del seminario tenuto oggi all’Università di Camerino dal professor Riccardo Pietrabissa, Rettore dello IUSS-Scuola Universitaria Superiore di Pavia e tra i massimi esperti su queste tematiche.
L’incontro è stato aperto dai saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e ha avuto un’ampia partecipazione tra i componenti della governance, docenti, ricercatori e studenti dell’Ateneo, sia in sala che in collegamento streaming. “Ringrazio il collega ed amico Riccardo Pietrabissa – ha sottolineato Pettinari – per il prezioso contributo che ci ha fornito grazie alla sua esperienza e competenza su queste tematiche".
"Come sottolineato anche nel Piano Strategico di sviluppo dell’Ateneo per il periodo 2018-2023, uno degli obiettivi del nostro Ateneo è quello di interagire direttamente con la società e con il proprio territorio di riferimento attraverso il trasferimento di tutte quelle conoscenze, competenze, innovazioni prodotte dalla ricerca dell’Ateneo, sia per lo sviluppo economico che per la diffusione della cultura in una accezione più ampia. E’ quanto viene ora comunemente definito come “Terza Missione”, che Unicam persegue con estrema convinzione” ha aggiunto il rettore.
“La terza missione esiste – ha affermato il professor Pietrabissa – deve solo essere interpretata. Le università sono brave a fare ricerca e formazione, ma non hanno ancora preso piena consapevolezza che la loro missione è anche utilizzare queste attività per creare progresso nella società. Il progresso della società, infatti, è la misura reale del ruolo di un'università. Dobbiamo far capire ai cittadini, ai politici ed ai nostri colleghi che un'università deve valorizzare i suoi giovani migliori e selezionare le sue ricerche migliori al fine di generare il progresso”.
Al termine dell'incontro i due Rettori hanno firmato un accordo di collaborazione per attività di formazione, ricerca, innovazione, imprenditorialità e trasferimento tecnologico
Nell’ambito delle iniziative avviate lo scorso anno per celebrare i 700 anni dalla nascita di Dante Alighieri, lunedì 7 febbraio alle 21 l’Università di Macerata in collaborazione con la Diocesi e il Patrocinio del Comune di Macerata porterà in scena al Teatro Lauro Rossi “In cammino con Dante”, un recital con arie tratte da “La Divina Commedia Opera Musical” della Musical International Company. Musiche di Marco Frisina e testi di Gianmario Pagano, Frisina, Andrea Ortis. Con la partecipazione straordinaria del cast originale Antonello Angiolillo, Myriam Somma e Mariacarmen Lafigliola.
Gli studenti del Laboratorio teatrale di Ateneo leggeranno alcuni passi del poema commentati dal M° Frisina. L’ingresso è gratuito e i biglietti sono disponibili alla Biglietteria dei teatri in Piazza Mazzini 10, dal martedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 17.30 alle 19.30.
La “Divina Commedia Opera Musical” è la prima opera musicale basata sull’omonimo poema di Dante Alighieri, con oltre 700 mila spettatori e 450 mila studenti che hanno assistito alle passate rappresentazioni sui principali palchi come l’Arena di Verona e il Grimaldi Forum di Montecarlo. Un’avvincente opera musical che coinvolge e appassiona lo spettatore, accompagnandolo nel viaggio più famoso della storia dove, tra sogno e realtà, prendono vita le suggestioni della fantasia dantesca.
Nell’ambito degli interventi messi in atto per garantire il distanziamento scolastico a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, la Provincia di Macerata ha ultimato in questi giorni l’installazione, nel cortile della scuola “Luzio” e a ridosso dei capannoni dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, in viale Mazzini, di alcuni moduli in grado di accogliere alcune attività didattiche.
“Si tratta – spiega il dirigente scolastico dell’Itts “Divini”, professor Sandro Luciani – di strutture provvisorie che resteranno fino alla fine dell’emergenza. Sono moduli installati dalla Provincia di Macerata realizzati in plastica e legno pannellare. Al momento ne sono stati installati uno vicino ai capannoni dell’Itts e due all’interno del cortile della Luzio”.
Continuano le iniziative organizzate dall’Università di Macerata per il Giorno della Memoria. Giovedì 3 febbraio il dipartimento di Studi umanistici ospiterà in collegamento streaming la poetessa, scrittrice e testimone della Shoah Edith Bruck. L’evento "Raccontare per il futuro" si terrà dalle ore 16 introdotto dal direttore del dipartimento John Francis McCourt. Le docenti Michela Meschini e Carla Carotenuto dialogheranno con l’autrice. Sarà possibile assistere tramite la piattaforma Teams: http://tiny.cc/meschini
A Edith Bruck l’Università di Macerata aveva conferito la laurea honoris causa in Filologia Moderna nell’ottobre del 2019. “Ho ricevuto altre lauree honoris causa, ma non ero emozionata come qui, perché sono contornata di amore, di affetto, quasi una famiglia” aveva commentato. Da allora la scrittrice ha sempre mantenuto i rapporti con il dipartimento di Studi Umanistici tramite la professoressa Michela Meschini, che ha curato per lei la raccolta di poesie "Versi vissuti" (eum, 2018) e ha prefato il volume di versi “Tempi” (La nave di Teseo, 2021).
“Anch’io penso spesso che non c’è più speranza - aveva rimarcato la Bruck nel giorno della laurea honoris causa -, che è inutile scrivere, gridare, testimoniare, ammonire le coscienze. Poi mi dico: fai, cammina, parla, racconta, non arrenderti finché c’è e ci sarà un solo lettore, una sola persona in più che abbia capito che ogni uomo ha diritto alla stessa dignità e non ci sono sott’uomini, ma solo sotto ideologie che portano alla barbarie, varrà sempre la pena di scrivere, di ricordare per vivere e di vivere per ricordare".
Sono pronte le Ordinanze che definiscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli Esami di Stato 2022 del primo e del secondo ciclo di istruzione. Il Ministro Patrizio Bianchi le ha inviate oggi al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi), per il previsto parere. Le Ordinanze sono anche state illustrate alle Organizzazioni sindacali. Terminato l’iter amministrativo, saranno poi trasmesse alle competenti commissioni parlamentari, come previsto dall’ultima legge di bilancio.
Nei documenti predisposti è previsto il ritorno delle prove scritte, sia nell’Esame del primo che del secondo ciclo di istruzione, con alcune specifiche. Le prove scritte si svolgeranno in presenza. Per il solo colloquio, sia nel primo che nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il loro domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.
L’Esame del primo ciclo. Per l’Esame del primo ciclo sono previste due prove scritte, una di italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche, e un colloquio, nel corso del quale saranno accertate anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica.
La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. Per quanto riguarda l’ammissione all’Esame, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. L’Esame si svolgerà in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.
L’Esame del secondo ciclo. L’Ordinanza prevede che l’Esame sia costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio. La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle Ordinanze. La seconda prova sarà predisposta dalle singole commissioni d’Esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia.
È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato. Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica; analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno. Entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe elaborerà il documento con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica.
La valutazione finale resta in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, e lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove.
“Le scelte di oggi - sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi - rientrano nel percorso di progressivo ritorno alla normalità che stiamo realizzando. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma già quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito una maggiore continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno. Abbiamo tenuto conto, come era giusto fare, degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi. Per questo, ad esempio, nel secondo ciclo, affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti. Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro, lavorare alla scuola che vogliamo costruire insieme”, conclude.
L’Università di Macerata porta a casa il primo successo dell’anno in Horizon Europe, il programma quadro dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione. L’Ateneo è riuscito ad aggiudicarsi un finanziamento europeo con il progetto “Cardea” (“Career Acknowledgement for Research (Managers) Delivering for the European Area”), curato dal team del Grant Office coordinato da Barbara Chiucconi.
Finanziato dalla Commissione Europea con un budget complessivo di circa un milione e mezzo di euro, Cardea intende formare manager della ricerca (Research Managers), figure professionali ad oggi invisibili nel panorama europeo, ma che insieme agli staff di supporto danno alla ricerca un contributo di grande peso, ancorché sottovalutato. Con la crescente complessità e internazionalizzazione della ricerca, aumenta proporzionalmente la necessità di professionisti della gestione della ricerca, che sappiano amministrare le attività e valorizzare i risultati e che abbiano un impatto concreto nel contribuire alla trasformazione economica e nel promuovere micro-riforme politiche.
Le istituzioni promotrici hanno costituito un partenariato di professionisti esperti in Management della Ricerca e di gestione delle risorse umane per la ricerca (Human Resource Research Excellence) in grado di affrontare questo progetto con successo. L’Università di Macerata farà parte di un consorzio composto da prestigiose istituzioni di ricerca europee: University College Cork e National University di Irlanda con il ruolo di coordinatore, Università di Liegi in Belgio, Centro nazionale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico in Grecia, Juraj Dobrila Università di Pola in Croazia, Istituto di fisica nucleare Henryk Niewodniczanski e Accademia Polacca di Scienze in Polonia, Università Politecnica di Bucarest in Romania e Istituzione Fondazione Centri di ricerca della Catalogna in Spagna.
Il partenariato ha come capisaldi della propria azione i concetti trasversali di uguaglianza, diversità e inclusione, l’importanza delle collaborazioni tra pubblico e privato, la mobilità e il lavoro in rete, fondamentali per lo sviluppo dei Research Managers. “È un progetto ambizioso - evidenzia Francesca Spigarelli, delegata alla ricerca e parte del progetto Cardea -, che mira a formare dei nuovi professionisti e a implementare il riconoscimento della loro professionalità affinché possano porre le proprie competenze a servizio delle missioni di ricerca di Horizon Europe, il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo. Lo stesso Programma Nazionale di Ricerca italiano e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rendono centrale questa figura professionale. Ancora una volta UniMc dimostra di essere protagonista delle iniziative di eccellenza che, partendo dall’Europa, creano occasioni di ulteriore rafforzamento delle competenze e della reputazione internazionale”.