Eduscopio, il progetto della Fondazione Agnelli attraverso cui valutare gli esiti successivi della formazione secondaria, per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole, ha diffuso i dati per il 2022/2023 e anche quest’anno l’Istituto tecnico economico “Alberico Gentili” di Macerata ha dato conferma di essere una scuola di qualità, che prepara adeguatamente i propri studenti sia per quanto riguarda il proseguimento degli studi che per il mondo del lavoro.
L’ente si fa carico di raccogliere tutta una serie di dati ed indicatori presi da tutte le scuole d’Italia, stilando poi percentuali, grafici e statistiche con l’obiettivo di rendere più agevole la scelta dell’istituto superiore in cui formarsi; i dati riguardanti l’Ite risultano confortanti: oltre il 60% degli studenti diplomati risulta avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato/apprendistato nei primi due anni dopo il conseguimento della licenza; il 30% lavora in un ambito coerente con il titolo di studio o in ambiti trasversali allo stesso; meno di un anno è il tempo di attesa per un contratto di lavoro significativo e lo stesso entro brevi distanze casa/lavoro (11 km).
Sul fronte universitario è da mettere in evidenza che ben il 34% dei diplomati al "Gentili" studia all’università lavorando contemporaneamente; il 67% si immatricola superando il primo anno.
Degno di nota è il fatto che gli studenti diplomati al "Gentili" risultano al primo posto, rispetto alle altre scuole della provincia, nell’indice Fga, l’indicatore che tiene conto sia della bravura (media) che della rapidità degli studenti nel superare gli esami (crediti). Riguardo la scelta degli studi di alto livello il 40% si orienta verso indirizzi economico/statistici, il 17% umanistici, il 13% giuridici; la maggior parte sceglie le facoltà in regione mentre il 10% opta per andare fuori.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari esprime la propria soddisfazione" per questo roseo scenario che conferma un trend positivo da diversi anni, frutto del buon lavoro dei ragazzi, dei docenti e di tutti gli operatori della scuola".
Sabato scorso l’istituto Ipsia Renzo Frau, nella sede di San Ginesio, ha ospitato un fruttuoso tavolo di lavoro tra aziende del territorio marchigiano, enti di cultura e studenti. L’evento, dal titolo "Professionando", ha riunito gli attori principali del tessuto produttivo locale e le università marchigiane per ripensare insieme le figure professionali richieste nel mondo del lavoro. Presenti all’incontro: Cucine Lube, Dafram, Microsystem, Geko, Faggiolati Pumps, Laminox, Univpm - Università Politecnica delle Marche; Unicam - Università degli Studi di Camerino.
L’alleanza tra scuola, enti di formazione e aziende costituisce oramai da anni la mission cui l’istituto professionale sta mirando, per offrire ai propri studenti una reale opportunità di realizzazione professionale subito dopo l’ottenimento del diploma.
L’istituto Ipsia Renzi Frau investe ancora una volta negli studenti che, in questa occasione, hanno potuto confrontarsi con le richieste e le esigenze del mercato del lavoro, misurando le proprie competenze e valutando possibilità di impiego e di specializzazione.
La voglia di creare, ideare, progettare sono le skills raffinate nell'Ipsia Renzo Frau, una scuola che apre le porte alla carriera professionale e anche alla specializzazione universitaria. A confermarlo è stato l'assessore alla ricostruzione e urbanistica del comune di San Ginesio Giordano Saltari, che, per l’occasione ha presentato la nuova sede dell’istituto donato dalla fondazione Andrea Bocelli.
L’evento si è concluso con un laboratorio pratico supervisionato dagli studenti dell'Ipsia Renzo Frau, che hanno accompagnato gli studenti delle medie alla scoperta delle attività dell’artigianato 2.0, di cui la scuola è portavoce.
Alaksandar Nikolov, giovane opposto bulgaro in forze alla Cucine Lube Civitanova e astro nascente del panorama pallavolistico internazionale, ha deciso di intraprendere il corso di laurea in "International, European and Comparative Legal Studies” presso l’Università di Macerata. Una scelta lungimirante da parte del giovanissimo schiacciatore biancorosso che, all’età di 19 anni e con un futuro radioso nel volley, decide di investire nella sua formazione, seguendo le orme di ex-biancorossi come Marchisio e Corvetta.
Presenti alla conferenza stampa il rettore John McCourt, la delegata ai rapporti internazionali Benedetta Barbisan, il direttore generale Unimc Mauro Giustozzi e il direttore sportivo della Lube Giuseppe Cormio che hanno accolto lo schiacciatore classe 2003 con tutti gli onori presso la piccola sala del rettorato in via Crescimbeni.
"Sono felice di poter accogliere nel nostro Ateneo Aleksandar, uno studente che finalmente riesce a farmi sentire piccolo - esordisce scherzosamente McCourt -. Nikolov ha deciso di costruire il suo futuro oltre lo sport: un sacrificio e un impegno, ma anche un investimento concreto e un arricchimento. Abbiamo individuato insieme ad Alex uil percorso che potesse essere vincente per lui, dedicandogli la stessa attenzione riservata a tutti gli studenti internazionali".
In un italiano sorprendentemente buono data la breve permanenza nel Belpaese, Alex si è detto felicissimo di questa opportunità: "Non sarà facile conciliare lo studio e l’attività sportiva serratissima che la Lube richiede. Per questo primo anno seguirò un corso propedeutico di diritto in lingua inglese, mentre dal prossimo, presa maggiore confidenza con la lingua, mi sposterò al corso di business in italiano".
"È stata principalmente mia madre ad aiutarmi in questa scelta e sono felice di averle dato ascolto: per ora sono sicuro di voler proseguire la mia carriera nella pallavolo ma quando questa sarà finita non credo di voler seguire le orme di mio padre (Vladimir Nikolov, portato in Italia dallo stesso Beppe Cormio nel 2007 e oggi allenatore del Levski Sofia in Bulgaria ndr)" conclude Alaksandar.
“Sono convinto che il primo obiettivo per ogni ragazzo giovane sia lo studio – ha detto il direttore generale della Lube Volley Giuseppe Cormio -. Alex sarà d’esempio per tutti quei ragazzi che decidono di abbandonare gli studi per proseguire un’attività sportiva agonistica o viceversa, dimostrando che è possibile portare avanti due attività di altissimo livello in contemporanea. La sua vita è sicuramente condizionata da trasferte e impegni da calendario serratissimi, ma sono certo che con l’aiuto della didattica a distanza e la giusta determinazione arriverà al suo obiettivo. Grazie quindi all’Unimc e in bocca al lupo ad Alex".
Saranno veri e propri reporter per un giorno gli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore Bonifazi di Civitanova, a Visso, per ricercare e riscoprire la memoria sulla vita e le tradizioni di uno dei borghi più belli d'Italia colpito drammaticamente dal terremoto del 2016.
Il giorno prescelto è quello di domani, mercoledì 14 dicembre. I ragazzi si prodigheranno nell'opera di dare luce ai borghi del maceratese con il supporto della Comunità Patrimoniale di Visso e, in particolare, dell’amministrazione comunale grazie al sindaco Gian Luigi Spiganti, alla vicesindaco Patrizia Serfaustini e all’associazione "Meno Giovani", grazie con il suo presidente Marco Nardini.
"I riflettori saranno puntati su cittadini e testimoni: i trenta ragazzi della scuola di Civitanova diretta dalla profesoressa Annamaria Marcantonelli - si legge in una nota dell'amministrazione comunale - si cimenteranno con interviste, foto e riprese alla riscoperta di quelle che erano le tradizioni e la vita degli abitanti di Visso, prima che il terremoto del 2016 provocasse ferite ancora visibili agli occhi di tutti. Gli alunni, guidati dal loro corpo docente, indagheranno sul 'valore sociale del patrimonio culturale materiale ed immateriale', ispirati dalla Convenzione di Faro del Consiglio di Europa, recepita dalla legge 1 ottobre 2020, numero 133''.
La comunità patrimoniale di Visso è iscritta nella piattaforma nazionale www.fatoitaliaplatform.it e anima la Rete Faro Cratere, assieme alle altre nelle sette provincie, promuovendo l'Archivio della Memoria di tutti i borghi terremotati.
"Gli studenti aiuteranno a saldare la fatale distanza tra la comunità che ha abbandonato il borgo sei anni fa - si legge nella nota - e quella che vi entrerà nel futuro, invitandola a riflettere sul valore del 'capitale umano' che ha generato e animato il borgo di Visso per secoli, incastonato nella 'grande bellezza' raccontata dai testimoni".
Il progetto, realizzato attraverso la collaborazione dell'architetto Francesco Calzolaio, coordinatore della Piattaforma Faro Italia e della Rete Faro Cratere, impegnerà gli studenti degli indirizzi "Turistico", "Grafica" e "Comunicazione" in un percorso che si svilupperà dal mese di dicembre fino a marzo e vedrà la realizzazione di reportage e ‘documenti della memoria’ che parteciperanno alla manifestazione nazionale Faro Film Festival prevista per l’anno prossimo.
"Un progetto, dunque, che porterà i ragazzi a vivere esperienze con intensità e passione, coinvolgimento e bisogno - conclude il comunicato dell'amministrazione Comunale - di agire concretamente, soprattutto dopo due anni di Covid che hanno lasciato tanta incertezza verso il futuro".
Il comune di Appignano ha consegnato le borse di studio agli studenti appignanesi più meritevoli. "Con grande piacere premiamo i giovani della nostra città che si sono distinti nella loro carriera scolastica - ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita -. Un piccolo ma importante riconoscimento, una borsa di studio per premiare il loro successo negli studi e per stimolare la prosecuzione del percorso formativo sempre con lo stesso impegno e passione".
Il bando di concorso per l’assegnazione delle borse di studio, aperto dall’Amministrazione comunale nell’agosto scorso, ha visto la partecipazione di numerosi studenti del borgo marchigiano, per l’ammissione era necessaria: una valutazione finale di 10/10 nell'esame di Stato di scuola secondaria di primo grado nell'anno scolastico 2021/2022; una valutazione finale di "100/100" nell'esame di stato di scuola secondaria disSecondo grado nell'anno scolastico 2021/2022, con successiva iscrizione all'università; una valutazione finale di 110/110 nell'esame di laurea triennale o magistrale conseguita tra il primo agosto 2021 e il trentuno luglio 2022.
"L’importanza dell’impegno, del sacrificio e dei risultati conseguiti nello studio va premiato da tutta la comunità - ha affermato l’assessore alla cultura Federica Arcangeli - I nostri ragazzi saranno i protagonisti del domani e lo studio e la ricerca sono strumenti fondamentale di conoscenza anche per l’apertura e il rispetto verso il prossimo e le diverse culture".
Venti sono stati gli studenti meritevoli di Appignano premiati durante la cerimonia di consegna delle borse di studio, nella Sala del Palazzo Comunale di fronte ai genitori e ad un folto pubblico di cittadini. Nella categoria "Laurea Magistrale" è stato premiato Federico Fiorani con la borsa di studio di 500 euro. Nella sezione "Laurea Triennale" sono stati premiati con una borsa di studio di 400 euro i seguenti studenti: Eleonora Calamita, Francesco Fiorani, Martina Fiorani, Fabio Frascarelli, Zainab Kmimi e Sara Viscusi.
Nella categoria relativa alla scuola secondaria di secondo grado sono stati premiati con una borsa di studio di 300 euro: Lorenzo Bravi, Agnese Caterbetti, Elisa Travaglini, Carlo Stasi. E infine nella categoria scuola secondaria di primo grado sono stati premiati con una borsa di studio di 200 euro gli studenti: Luca Brandoni, Jacopo Buttafuoco, Francesco Michael Fionga, Samuele Gasparrini, Giulia Mazzieri, Angelica Montecchiarini, Verdenelli Letizia Corallo, Sara Zacconi e Ylenia Scattolini.
Il 16 dicembre all’auditorium del Museo Nazionale delle Marche di Ancona verrà presentata in anteprima il risultato del progetto di realtà virtuale “Guardare il passato. Pilot action del progetto Transfer sulle fornaci repubblicane di Pollentia-Urbs Salvia”. Si tratta di una narrazione in realtà virtuale che consentirà a turisti e visitatori del parco archeologico di esplorare virtualmente una delle più antiche aree artigianali della città romana osservando le fornaci in funzione e il sistema di produzione di vasi e suppellettili che approvvigionavano i mercati del centro antico.
Il progetto rappresenta una delle azioni pilota del progetto Transfer (https://transfer.adrioninterreg.eu/) elaborato nell’ambito del programma Adrion dell’Unione Europea e coordinato dall’Università di Macerata, che ha tra i suoi principali obiettivi la realizzazione piano di gestione del Parco archeologico di Urbs Salvia.
La visita virtuale è stata realizzata dall’Università di Macerata e dalla direzione del Parco archeologico di Urbs Salvia (direzione regionale Musei Marche), ma la sua elaborazione ha visto il coinvolgimento di numerosi soggetti, tra i quali la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, il Comune di Urbisaglia, l’Università Politecnica delle Marche, oltre alla società la PlayMarche srl, tutti partner o stakeholder del Progetto Transfer.
“La realizzazione di questo progetto”, sottolinea. John Mc Court rettore dell’ateneo maceratese “ci evidenzia come la ricerca, anche quella detta ‘pura’, sia alla base dei processi di trasformazione attiva della realtà, rendendosi fattiva anche in opportunità di lavoro per giovani studiosi e laureati.”
“Hanno contribuito al Progetto” – prosegue il professor Roberto Perna professore di Archeologia classica e coordinatore del progetto Transfer – “soggetti coinvolti a vario titolo nei processi di gestione e valorizzazione dell’area del Parco archeologico.
Questa condivisione di obiettivi, metodi e progetti, che si è realizzata nell’ambito del Piano di gestione del Parco, è un risultato estremamente significativo perché mostra l’importanza e l’efficacia del nostro approccio integrato allo sviluppo del territorio nell’ambito del quale l’archeologia vuole superare una dimensione elitaria e diventare realmente “pubblica”. Solo così può contribuire a guidare le scelte alla base delle trasformazioni del territorio; un approccio che ha già avuto importanti e riconosciute ricadute per la III missione del nostro ateneo”.
“Uno degli obiettivi della direzione regionale Musei Marche è quello di garantire e ampliare l’accessibilità al patrimonio culturale” sottolinea il direttore regionale Musei Marche Luigi Gallo “e, in questo senso l’apporto delle nuove tecnologie si rivela di grande aiuto”.
“Grazie alla visita virtuale” continua la direttrice del Parco archeologico di Urbs Salvia “potremo raccontare e addirittura mostrare al pubblico una parte della città romana oggi non è più visibile. La realizzazione di questo Progetto ha previsto il coinvolgimento di competenze eterogenee, a partire dall’attento studio dei dati di scavo condotti dall’Università di Macerata fondamentale ad una ricostruzione scientificamente corretta delle fornaci, fino all’elaborazione della narrazione secondo la tecnica dello storytelling per arrivare poi alla realizzazione dell’ambiente virtuale”.
“Ciò ha consentito di ottenere un ottimo risultato che avrà importanti ricadute in termini di miglioramento della fruizione del parco e di accessibilità, possibile ed efficace solo se basata su un approfondito studio e conoscenza del patrimonio, attività che competono agli archeologi e agli esperti di beni culturali”.
Dopo la presentazione del 16 al museo archeologico nazionale delle Marche, l’esperienza di realtà virtuale verrà presentata alle scuole e alla città sabato 17 dicembre alle 10.00 al teatro Comunale di Urbisaglia, mentre il pubblico potrà indossare gli oculused entrare nelle antiche fornaci ancora il giorno 17 e quindi domenica 18, dalle 14 alle 16,45. Domenica 18 dicembre dalle ore 17.00, a conclusione della serie di eventi, presso l’anfiteatro romano di Urbs Salvia sarà possibile assistere allo spettacolo Storie di luce. Videomapping all'anfiteatro di Urbs Salvia, realizzato dalla PlayMarche.
“Gli eventi rivolti alle scuole e alla comunità locale hanno l’obiettivo di informare e coinvolgere la comunità che vive ed opera sul territorio. È infatti l’integrazione del lavoro di diversi soggetti che operano nel territorio ed il rapporto stretto con le comunità” continua infatti Paolo Francesco Giubileo, sindaco di Urbisaglia “che permette al nostro territorio di crescere dal punto divista culturale, sociale ed economico".
"La costante opera di tutela della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, la trentennale presenza dell’Università di Macerata, ed ora l’istituzione a livello statale del Parco archeologico, sotto la responsabilità della Drm Marche, e la loro integrazione con la quotidiana attività dell’Amministrazione comunale secondo un processo di governance, ora certamente meglio definito proprio nell’ambito del nuovo piano di gestione del Parco, sono la garanzia di uno sviluppo armonico ed equilibrato per la nostra comunità".
Si inaugurerà mercoledì 14 dicembre, presso l’auditorium della biblioteca “Mozzi Borgetti” di Macerata, il ciclo di incontri dal titolo Fondi e collezioni della Mozzi Borgetti: un caleidoscopio di saperi.
L’iniziativa rinsalda l’accordo di collaborazione scientifica voluto dall’assessorato alla Cultura e dal Dipartimento di Studi Umanistici al fine di promuovere e organizzare attività di ricerca, didattica e terza missione aventi per oggetto lo studio e la valorizzazione del patrimonio letterario, archivistico e librario della Biblioteca.
In quest’ottica docenti e studiosi analizzeranno esemplari di pregio della Biblioteca spaziando dall’ambito letterario a quello storico, scientifico, linguistico, filosofico e religioso, secondo un ricco calendario che prevede undici incontri.
Primo appuntamento, mercoledì 14 dicembre con Giuseppe Capriotti Storia di un'edizione "pirata" delle Metamorfosi di Ovidio e di un impertinente lettore che ha glossato le sue immagini. Si prosegue il 20 dicembre con Carla Canullo che parlerà di Hermann Boerhaave nel fondo della Mozzi-Borgetti ovvero: ripensare il rapporto tra mente e corpo.
Gli incontri riprenderanno poi nel nuovo anno e il 7 febbraio sarà la volta di Monica Bacchetta e Luciana Andreozzi con l’incontro dal titolo: Le edizioni della Gerusalemme liberata della Mozzi Borgetti.
La settimana successiva, il 14 febbraio, toccherà a Patrizia Oppici con l’analisi de L’edizione Mozzi Borgetti della Encyclopédie e quella ancora dopo, il 22 febbraio, a Laura Melosi che affronterà il tema de Le storie della letteratura sei-settecentesche nelle collezioni della Mozzi Borgetti.
Nel mese di marzo, il 9, Francesca Coltrinari si occuperà di Amico Ricci e l’invenzione della storia dell’arte nelle Marche e il 28 Silvia Fiaschi esaminerà I manoscritti medievali e umanistici della Mozzi Borgetti.
Per gli appuntamenti successivi, nei mesi di aprile e maggio, le date sono ancora da stabilire e i protagonisti saranno: Roberto Cresti con I fondi fotografici di Gualtiero Baynes fra pittura e restauro, Maria Paola Scialdone che prenderà in esame L’edizione fascista del Viaggio in Italia di Johann Caspar Goethe in base alle date disponibili in biblioteca, Roberto Perna e Sofia Cingolani che parleranno de La collezione archeologica della Mozzi Borgetti e, a chiudere il ciclo di incontri, Francesca Casamassima con Le edizioni di Anguillara delle Metamorfosi di Ovidio nel fondo Mozzi- Borgetti.
Venerdì 9 dicembre il direttivo del Lions Club di Matelica ha incontrato il dirigente scolastico reggente dell’Ipsia “Don Pocognoni”, Alessandra Gattari.
Nell’ufficio di dirigenza il presidente Mario Giugliucci, il segretario Amina Murani Mattozzi, la responsabile del Gst della 3^ Circoscrizione, M.Gilda Murani Mattozzi e l’avvocato Giammarco Russo hanno presentato alla professoressa Gattari e alla referente per l’inclusione, Catia Censi, il bando per il conferimento di una borsa di studio di seicento euro, che sarà assegnata nel mese di luglio al miglior diplomato o alla migliore diplomata al prossimo esame di Stato, frequentante la sede di Matelica.
Un’occasione questa per condividere intenti e progetti futuri volti a rafforzare il legame della sede del “Pocognoni” di Matelica con il territorio ed i suoi attori, in un dialogo continuo che contribuisca a promuovere la valorizzazione e la partecipazione attiva delle studentesse e degli studenti.
È la prima sezione Montessori in una scuola d’infanzia statale a Recanati quella che verrà aperta nel plesso di Mariele Ventre a partire dall’anno scolastico 2023/24, arricchendo così l’offerta formativa rivolta alle famiglie del territorio.
Sabato 17 dicembre, alle ore 17, presso l’Aula Magna del comune di Recanati, a darne l’annuncio ci saranno il dirigente scolastico Ermanno Bracalente, il sindaco Antonio Bravi, l’assessora alla politiche culturali Rita Soccio che ha auspicato fortemente questo traguardo, la formatrice dell’Opera Nazionale Montessori Concetta Foderà e le insegnanti dell’istituto specializzande al metodo Alice Cruziani e Alice Boccanera, le quali si sono prestate a seguire il lungo ed impegnativo corso di formazione.
Dopo la presentazione dell’offerta formativa delle tre scuole dell’Infanzia Aldo Moro, Villa Teresa e Mariele Ventre da parte del dirigente Bracalente, verrà illustrata la nuova sezione “mista” che sarà composta da bambini dai tre ai cinque anni.
Il progetto fonda le sue basi non solo sul rinnovato interesse verso un metodo la cui validità è riconosciuta in tutto il mondo, ma anche sulla partecipazione attiva dell’amministrazione comunale a realizzare un percorso di continuità con l’asilo nido comunale Nidotondo ufficialmente riconosciuto come “scuola montessoriana” e operante già da un anno.
Il comune ha recepito il progetto proposto dall’Istituto e lo ha sostenuto con convinzione, investendo nella formazione specifica delle insegnanti. La sezione “ad ispirazione montessoriana” sarà a misura di bambino, con arredi e materiali coerenti con le indicazioni di Maria Montessori, dove i bambini cresceranno in modo naturale, con il rispetto pieno della loro spontaneità e delle loro potenzialità.
Una sezione strutturata in funzione dell’autosviluppo del bambino, un ambiente accogliente e familiare in cui tutti i mobili e gli oggetti saranno modellati sulle misure e sulle esigenze dei bambini, che si organizzano da soli in totale armonia e pace, e si aiuteranno a vicenda, stimolando le attitudini di ognuno.
ll metodo Montessori pone al centro il bambino e lo fa agire in un ambiente educativo e d’apprendimento stimolante, “auto-formativo”, dove poter esercitare la propria intelligenza, pensare, adottare ipotesi di soluzioni, esercitarsi, sperimentare, classificare, risolvere problemi, interagendo con il “materiale strutturato” e l’insegnante.
Il bambino è accompagnato nel percorso di scoperta del mondo attraverso un’accurata preparazione e personalizzazione degli ambienti e dei materiali didattici. Vuol dire “prendersi cura di” e questa è anche la filosofia che accompagna l’intero istituto: prendersi cura del benessere degli alunni e del personale scolastico, cercando di organizzare ambienti e situazioni di vita quotidiana sicuri, stimolanti, formativi.
Gli alunni della 4C e 4G dell’ITE “Gentili” di Macerata hanno fatto visita a Palazzo Koch a Roma, sede della Banca d’Italia, accompagnati dalle professoresse Maria Melfi e Paola Formica all’interno del progetto di "Educazione finanziaria" riguardo la politica economica e le crisi bancarie.
I giovani hanno visto la mostra di monete contenuta nel museo all’interno del palazzo romano in cui sono custoditi pezzi unici che ricoprono un arco temporale di millenni: dai Sumeri agli anni 2000, prima dell’entrata in vigore dell’Euro, passando per l’età repubblicana e imperiale romana, medievale, del Regno delle Due Sicilie, del neonato Regno d’Italia, dell’Inghilterra vittoriana, della Lega scandinava, dell’ex Jugoslavia e della Banca albanese.
La visita è stata molto emozionante con le curiosità e gli aneddoti legati alle monete giunte da così lontano nel tempo oltre che per le attività didattiche di studio della politica monetaria della Banca Centrale Europea di cui la Banca d’Italia costituisce un’istituzione importante in merito alla vigilanza.
Cosa succede quando un libro incontra i bambini? Lunedì 5 dicembre nell’ambito del progetto di lettura “L’autore entra in classe” le classi 1^, 2^ e 3^ della scuola primaria di Gagliole hanno incontrato l’illustratrice Claudia Palmarucci, che ha spiegato ai ragazzi come si creano illustrazioni capaci di coinvolgere, stimolare fantasia ed emozioni.
L’autrice ha così introdotto il libro “L’incanto del buio”. In un silenzio quasi magico la narrazione ha immerso i piccoli lettori nella paura, ma anche nella magia del buio, che permette di creare un mondo immaginario pieno di emozioni diverse.
L’autrice del testo Francesca Scotti, presente con un videomessaggio, ha raccontato come è nata l’idea di questo libro, sfruttando la forza delle parole, corredata da illustrazioni capaci di rappresentare immagini evocabili dal buio.
L’incontro con l’autore, pensato come momento significativo di un percorso di educazione alla lettura, è sicuramente un mezzo efficace per avvicinare i bambini ai libri, per viverli ed entrarci dentro.
La possibilità di interloquire con la persona che ha effettivamente pensato e scritto le storie contenute nei libri letti, è una pratica difficilmente sostituibile con altre iniziative di promozione alla lettura o di “animazione” del testo.
Incontrare uno scrittore è un’esperienza indimenticabile per studenti e insegnanti; tutta la scuola ne trae beneficio se si coinvolgono le classi creando un sentimento di comunità.
Alla fine dell'incontro, l’editore Paolo Cesari, ha mostrato ai bambini le varie fasi della realizzazione di un libro. Stimolati, gli alunni hanno dato sfogo alle loro curiosità facendo innumerevoli domande e mostrando con entusiasmo i loro elaborati agli ospiti intervenuti.
Questa mattina (sabato 10 dicembre), gli studenti dell’IPSIA “F. Corridoni” hanno incontrato Simone Cristicchi - cantante, attore, regista, poeta, scrittore -, che ha regalato loro le sue sette parole per la felicità, alternando canzoni, racconti, riflessioni, domande, poesie.
L’occasione è stata lo spettacolo “Esodo”, che Cristicchi sta portando in giro per l’Italia e che ieri sera ha fatto tappa al Teatro Velluti di Corridonia. L’incontro è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, e in particolare dall’assessore alla Cultura Massimo Cesca, in collaborazione con l’AMAT, all’interno del progetto “Scuola di Platea”, che si pone come obiettivo quello di avvicinare i giovani al teatro fornendo loro gli strumenti indispensabili per una decodifica non circoscritta la mero approccio empatico.
Daniela Rimei (AMAT), sul palco con Cristicchi, non si è limitata a moderare il dibattito, ma ha contribuito significativamente a far emergere il fulcro del libro HappyNext (Cristicchi, La Nave di Teseo, 2021), da cui la conversazione ha preso le mosse, trasmettendo a tutti la sua emozione per i temi trattati.
Nel corso dell'incontro, Simone Cristicchi ha guidato gli studenti nel suo cammino verso la felicità: un cammino fatto di poche parole, solo sette (numero magicamente biblico) – attenzione, lentezza, umiltà, cambiamento, memoria, talento, noi – che però hanno toccato profondamente i ragazzi dell’IPSIA Corridoni, ipnotizzati da un discorso che li ha coinvolti in prima persona. Dall'artista romano anche un richiamo alla lentezza, al dare e prendersi spazio, come base per una vera vita feconda (piena di humus, da cui ‘umiltà’), terreno indispensabile per far sbocciare il proprio talento.
Tra le tante domande, una in particolare ha fornito la chiave di lettura della lezione-incontro: perché tra le sette parole non c’è la parola ‘amore’? L’amore, in realtà, è per Cristicchi una parola trasversalmente contenuta nelle sette che formano il suo cammino, e che sfociano in un imprescindibile “noi”, al tempostesso punto di partenza e punto di arrivo.
Scuola aperta e laboratori in presenza: anche quest’anno le opportunità non mancano per conoscere a fondo l’IIS Matteo Ricci e per farsi un’idea chiara dei corsi di studi e della ricca offerta formativa e culturale che il noto Istituto maceratese offre ai suoi studenti.
Per supportare i giovani della Secondaria di primo grado in procinto di compiere la difficile e allo stesso tempo entusiasmante scelta della scuola superiore, l’IIS “Matteo Ricci” di Macerata è come sempre in prima linea.
La dirigente scolastica Rita Emiliozzi ed il nutrito e appassionato staff di docenti e personale sono pronti ad accogliere ragazzi e famiglie per presentare i 3 indirizzi della scuola: il Liceo delle Scienze Umane, sia nell’articolazione classica che nell’opzione del Liceo Economico Sociale, l'Istituto Tecnico Chimica- Materiali e Biotecnologie, con le articolazioni Sanitaria e Ambientale (a partire dal terzo anno) e l'stituto Tecnico Turismo, con tre lingue straniere.
Nell’ultimo anno scolastico, mediante un’ottima flessibilità organizzativa oraria, l’Istituto ha potenziato sia le discipline di base (italiano, matematica e inglese) che quelle caratterizzanti i vari indirizzi per offrire agli studenti le migliori opportunità.
“In questi ultimi anni - afferma la dirigente scolastica Rita Emiliozzi - abbiamo fronteggiato cambiamenti epocali con professionalità e coraggio, sempre al servizio dei giovani e delle loro famiglie. Il nostro è un Istituto apprezzato nel territorio per la sua capacità di accoglienza, per il saper sviluppare i migliori talenti di ciascuno studente, per l’apertura all’innovazione e per operare costantemente un’autentica alleanza con le famiglie".
"Oggi come in passato, sono moltissimi i ragazzi che scelgono di affidare a noi il proprio futuro, perché sanno che qui potranno maturare le competenze che permetteranno loro di affrontare brillantemente e con efficacia sia il proseguimento degli studi che il mondo del lavoro".
Numerose sono le iniziative messe in campo dal “Matteo Ricci” per far conoscere le sue opportunità formative, tutte fruibili in presenza, secondo il seguente calendario: gli Open Day inizieranno sabato 17 e domenica 18 dicembre dalle 15 alle 19, per ripetersi poi a inizio del nuovo anno domenica 15 gennaio e domenica 22 gennaio 2023, dalle 15 alle 19. Sarà possibile anche partecipare al laboratorio "Studente per un giorno" nelle giornate di sabato 14 e sabato 21 gennaio 2023, sempre allo stesso orario.
Le date degli Open Day sono ad ingresso libero, mentre per i laboratori "Studente per un giorno", dove sarà possibile fare una breve esperienza delle materie caratterizzanti i vari indirizzi del nostro istituto, è necessaria la prenotazione tramite il sito della scuola. Durante le giornate dei laboratori sarà anche possibile visitare la scuola.
Questa la struttura e il programma degli Open Day:
Il primo turno
15.00-15.30: Saluto della Dirigente
15.30-16.15: Visita dell’istituto e presentazione dei vari indirizzi
Secondo turno:
16.15-16.45: Saluto della Dirigente
16.45-17.30: Visita dell’istituto e presentazione dei vari indirizzi
Terzo turno:
17.30-18.00: Saluto della Dirigente
18.00-18.45: Visita dell’istituto e presentazione dei vari indirizzi
Nell’attesa di visitare l’Istituto, gli studenti potranno già farsi un’idea di quello che troveranno grazie alle innovative risorse pubblicate nel portale dell’orientamento del Ricci, dove è stato addirittura allestito un videogame interattivo per permettere agli studenti di “entrare”, sia pur virtualmente, nella scuola e capire un po’ meglio quali sono le caratteristiche di ciascun indirizzo.
“La formula del videogame - fa sapere la vicepreside Tiziana Riccardi - è stata sperimentata per la prima volta due anni fa, quando in piena pandemia non era possibile accogliere fisicamente i visitatori in sede; oggi per fortuna l’orientamento è tornato ad essere in presenza, ma non abbandoniamo le opportunità offerte dal digitale, che ci consentono di veicolare informazioni importanti con un linguaggio interattivo e piacevole, particolarmente vicino ai giovani”.
Molto interessante è anche la bacheca con le video testimonianze degli ex-alunni: infatti, ascoltare i racconti di chi ha già vissuto l’esperienza scolastica e ora svolge con profitto carriere universitarie e lavorative può certamente rappresentare un utile strumento per farsi un’idea e uno stimolo a guardare avanti con entusiasmo.
“Crediamo che un percorso formativo di qualità - affermano le docenti responsabili delle attività di orientamento della scuola, le professoresse Francesca Brunetti e Laura Di Marco - debba offrire a tutti gli studenti la possibilità di portare in luce le proprie potenzialità, permettendo a ciascuno di esprimere al meglio la propria personalità, liberando il tesoro, a volte nascosto, del proprio talento”.
Si è tenuta a Roma, presso l’aula “Nervi”, l’udienza generale del Papa con le "Scuole di Pace" a cui ha partecipato una delegazione di studenti delle classi 1A e 1L dell’Ite “Gentili” di Macerata, accompagnati dalla professoressa Rosella Ancillai e dal professor Andrea Biondi.
I giovani, insieme a ragazzi giunti da tutto il Paese, sono stati impegnati in varie attività didattiche volte a comprendere ed assimilare quali possano essere le modalità quotidiane e le buone pratiche per una "Cultura della Pace" a livello individuale e soprattutto tra i popoli della Terra.
L’intervento del Pontefice è stato emotivamente molto toccante per i ragazzi ed i docenti accompagnatori, soffermandosi sulla necessità di coltivare la Pace non solo per preservare vite e dignità dell’essere umano ma anche per far sì che anche nel cosiddetto mondo sviluppato non si cada in povertà creando disparità che possano poi generare conflitti.
La professoressa Paola Formica, referente per i percorsi di Educazione Civica presso l’Ite, ha sottolineato: “Questo incontro è stato una tappa imprescindibile all’interno del cammino di crescita personale dei ragazzi ma soprattutto un grande stimolo per la formazione di cittadini esemplari”.
Da lunedì a mercoledì, 12-15, dicembre si terrà a Macerata, al Polo Pantaleoni, la conferenza internazionale "La scuola e i suoi molti passati. Memorie scolastiche tra percezione sociale e rappresentazione collettiva (Italia, 1861-2001)" («The School and Its Many Pasts. School Memories between Social Perception and Collective Representation (Italy, 1861-2001)»), organizzata dall’Università di Macerata in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre, l’Università di Firenze e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Si tratta dell’evento conclusivo del progetto di rilevante interesse nazionale sulle memorie scolastiche tra percezione sociale e rappresentazione collettiva («School Memories between Social Perception and Collective Representation (Italy, 1861-2001)»), che ha visto impegnate le già citate università e i membri di altri atenei italiani in un’attività di ricerca sulla memoria scolastica, intesa come pratica individuale, collettiva e pubblica di ricordare un passato scolastico comune.
Il lavoro ha portato alla creazione del sito web memoriascolastica.it che prevede tre diverse banche dati, ciascuna dedicata a una tipologia di memoria, all’interno delle quali gli studiosi hanno pubblicato schede relative ad artefatti, onorificenze, opere letterarie, opere d’arte, diari, video-interviste e audiovisivi dedicati ai protagonisti del mondo dell’educazione, noti e meno noti.
Al convegno saranno presentate circa 120 relazioni sul tema della memoria scolastica che vedranno la partecipazione di studiosi provenienti non solo dall’Italia ma anche da Argentina, Belgio, Bosnia Erzegovina, Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Lettonia, Messico, Olanda, Polonia, Portogallo, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ucraina e Ungheria.
L’evento si aprirà il 12 dicembre con la pre-conference «Work in progress. Research of Young Scholars on School Memories» dedicata alle ricerche di giovani studiosi e studiose. Martedì inizierà il convegno internazionale con una seduta inaugurale alla quale parteciperanno il rettore John McCourt, il professor Marc Depaepe dell’Università Cattolica di Lovanio del Belgio, il presidente del Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa Fulvio De Giorgi, la presidente della Società Italiana per lo studio del Patrimonio Storico-Educativo Anna Ascenzi. Dopo i saluti istituzionali, Roberto Sani e Juri Meda introdurranno i lavori per poi lasciare la parola alla keynote speaker María del Mar Del Pozo Andrés dell’Universidad de Alcalá.
In occasione del convegno, martedì si terrà anche una visita guidata, riservata ai convegnisti, al nuovo allestimento del Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca” con il direttore Fabio Targhetta e la vice direttrice Marta Brunelli.
Ieri pomeriggio il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore con delega ai rapporti con l’Università Katiuscia Cassetta e la Giunta comunale hanno incontrato l’ex rettore dell’Ateneo maceratese Francesco Adornato che lo scorso novembre ha passato il testimone al neo rettore John McCourt.
L’amministrazione comunale ha voluto salutare e ringraziare, a nome di tutta la città, Adornato che, per sei anni alla guida dell’Ateneo e da 40 collaboratore dell’Unimc, “ha donato la propria professionalità e intelligenza e il proprio senso del dovere all’istituzione che ha rappresentato” – ha detto il sindaco Parcaroli. “Adornato ha sempre evidenziato l’importanza del lavoro di squadra, reso contemporanea l’Università e traghettato l’Ateneo verso un nuovo percorso umano e innovativo. Nonostante il periodo di collaborazione sia stato breve, non sono mai mancate la stima e l’amicizia e abbiamo sempre lavorato insieme per il bene degli studenti e della città”.
“L’Università e l’amministrazione di Macerata hanno condiviso un’intesa istituzionale fondata sulla convinta collaborazione e un rapporto personale con il sindaco e gli assessori, basato sul dialogo e la reciproca fiducia, senza alcuna divaricazione e, meno che mai, arroganza, convinti che si stava operando per l’interesse superiore della città e per il sostegno agli studenti e, in definitiva, a favore degli stessi cittadini”, ha aggiunto l’ex rettore Adornato. “Abbiamo fatto un lavoro di squadra ed è stato per me un percorso formativo ed emotivamente coinvolgente, di cui conservo memoria e gratitudine”.
Anche quest’anno la casa editrice dell’Università di Macerata Eum partecipa alla Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi, che si svolge all’Auditorium della Nuvola dell’Eur dal 7 all’11 dicembre.
L’evento ospita oltre 500 espositori, provenienti da tutto il Paese, che illustreranno al pubblico le novità e il proprio catalogo. Tra questi le Eum, che condividono lo stand con le altre case editrici aderenti al Coordinamento delle University Press Italiane (Upi).
La casa editrice maceratese presenterà, venerdì 9 dicembre alle 12.15, il libro di recente pubblicazione “Blu. La bellezza della natura” di Kai Kupferschmidt. Oltre all’autore interverrà il professor Luca de Benedictis, che ha firmato anche la prefazione del volume.
Tante le novità esposte dalla casa editrice maceratese: i primi volumi della collana “Prolusioni” di Winston Churchill, Alexander Fleming e Marie Curie; la nuova collana “Biblioteca del Laboratorio di storia del penale e della giustizia”; le pubblicazioni "Minor minorities" and Multiculturalism a cura di Dorothy M. Figueira; Alberico Gentili e il diritto del mare a cura di Luigi Lacchè e Vincenzo Lavenia; L’orizzonte della scrittura a cura di Laura Melosi e Manuela Martellini; Noi, la vostra bandiera a cura di Clara Ferranti e Nicola Santoni; gli ultimi volumi della collana Biblioteca di «History of Education & Children’s Literature».
Tema dell’edizione 2022 della Fiera è Racconti in cui perdersi e ritrovarsi e la suggestiva immagine della manifestazione è firmata da Lorenzo Mattotti, illustratore e sceneggiatore bresciano: una piccola barca a vela che naviga tra i flussi colorati del mare in tempesta. Cinque giorni e oltre 600 appuntamenti in cui ascoltare autori, assistere a dialoghi, letture, dibattiti e incontrare gli operatori professionali.
Un programma particolarmente ricco di ospiti nazionali e internazionali, che portano a Roma il respiro senza confini di grandi tematiche sociali e politiche: Alessandro Baricco, Michela Murgia, Pilar del Río Gonçalves, Licia Troisi, Zerocalcare, Paul B. Preciado e molti altri ancora. E tra gli appuntamenti più attesi quello con l’iraniana Azar Nafisi.
L’IIS “Matteo Ricci” di Macerata, guidato dalla dirigente scolastica Rita Emiliozzi, ha partecipato al concorso nazionale "Lingua Madre" e ha ricevuto conferma ufficiale del riconoscimento della selezione di ben due racconti delle studentesse Sawera Arshad, Viola Cerquetella, Alessandra Romagnoli ed Elisa Patrizi, che sono presenti come autrici nell’Antologia di storie di donne straniere in Italia, dal titolo "Lingua Madre Duemilaventidue", a cura di Daniela Finocchi, Edizioni Seb 27, recentemente pubblicata e disponibile alla lettura.
Le studentesse sono state segnalate dalla giuria del Salone internazionale del Libro di Torino che promuove il Concorso letterario di scrittura interculturale Lingua Madre, giunto, alla XVIII edizione.
Sawera Arshad e Viola Cerquetella della 4 A e Alessandra Romagnoli della 4U hanno composto insieme “La città dei sogni”, Elisa Patrizi della 5B, è l’autrice di “In continua evoluzione”. La partecipazione è stata proposta lo scorso anno nell’ambito del Progetto d’ Istituto "Sedimenti della memoria – radici e identità" e l’IIS "Matteo Ricci" ha voluto fornire ai propri studenti l’occasione per scrivere storie di donne straniere e valorizzare testimonianze al femminile, incentivando intrecci culturali e relazionali.
Emozionante per le studentesse vedere i propri racconti selezionati e pubblicati; Sawera, Viola e Alessandra hanno descritto il doloroso percorso di vita di una ragazza in cerca di riscatto, mentre Elisa ha dato voce alla figura femminile per lei più importante: sua madre. I loro racconti si trovano accanto a quelli di un composito gruppo di donne di diversa origine e condizione umana.
Grande la soddisfazione della dirigente scolastica Rita Emiliozzi, per il riconoscimento ottenuto dalle studentesse, che si sono distinte per le loro capacità comunicative e per la sensibilità evidenziata verso tematiche dell’universo femminile e migrante, che traspare dai loro toccanti racconti.
Molto fiere del lavoro svolto anche le professoresse che hanno seguito le studentesse nella realizzazione del progetto, Roberta Eugeni e Daisy Marziali: alle novelle autrici augurano di coltivare il piacere di raccontare e a tutti suggeriscono la lettura delle storie contenute nell’Antologia, dove al centro ci sono donne legate da profonde relazioni affettive e vitali. A tal proposito, presso la Libreria Del Monte di Macerata sono disponibili delle copie del libro.
Enorme successo dell’IIS Bramante-Pannaggi di Macerata che, domenica 4 dicembre, ha aperto le porte agli studenti e alle famiglie per l’inaugurazione del nuovo laboratorio audiovisivo e per la presentazione del corso di studi Servizi Culturali e dello Spettacolo.
Alla presenza del dirigente scolastico, Maria Antonella Angerilli, del consigliere Provinciale delegato all'edilizia scolastica, Laura Sestili, dell’assessore comunale alla Cultura e all’Istruzione, Katiuscia Cassetta, e del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Roberto Vespasiani, è stato presentato il nuovo laboratorio per i professionisti dello spettacolo, realizzato in pochi mesi con il prezioso contributo della provincia di Macerata.
"Un laboratorio fortemente voluto dalla Provincia stessa, che è intervenuta prontamente restituendo un spazio progettato e realizzato condividendo assieme all’Istituto le soluzioni più adatte alle esigenze; segno, questo, che la sinergia fra le istituzioni può fare davvero la differenza" ha commentato il consigliere provinciale delegato all'edilizia scolastica, Laura Sestili.
Fiore all’occhiello nel territorio maceratese, il laboratorio, allestito come set di ripresa video e di fotografia, così come precisato dall’assessore comunale alla Cultura e all’Istruzione, Katiuscia Cassetta, "rappresenta uno spazio all’avanguardia per la formazione degli studenti, che sa rispondere con concretezza e competitività alle sfide educative".
Il laboratorio, inoltre, unico in tutto il territorio regionale, è dedicato al nuovo indirizzo di studi Servizi culturali e dello spettacolo; un indirizzo che si inserisce nella lunga e importante tradizione culturale legata al mondo dello spettacolo, come espresso nel discorso della dirigente, considerato parte integrante dell’identità culturale e sociale dell’intero territorio maceratese.
"Una formazione ad hoc, questa - ha aggiunto il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Roberto Vespasiani - che, in sinergia con i progetti di formazione sul campo, può essere davvero l'investimento giusto per il nostro futuro e quello dei nostri ragazzi. Oltre a permettere agli studenti il proseguimento degli studi nei percorsi universitari, infatti, consente di acquisire le competenze necessarie per la realizzazione di produzioni fotografiche e audiovisive, proprie del mondo della fotografia, del cinema, della televisione, della radio e dei concerti".
A fare il tifo per il nuovo indirizzo Servizi Culturali e dello Spettacolo c’è anche il Doppiatore Marchigiano che ha preso parte all'inaugurazione e ha tenuto una lezione-spettacolo con grande competenza e professionalità, svelando il vero mondo del dietro le quinte e offrendo un prezioso spunto ai giovani presenti e a quanti fra loro abbiano intenzione di iniziare un percorso artistico nel mondo dello spettacolo.
"Credo fermamente - il suo commento - che si tratti di un percorso scolastico di grande interesse e spendibile in un lavoro bello, vario, stimolante e, in questo momento, particolarmente richiesto". La scuola aprirà le sue porte nelle giornate del 10 e 18 dicembre e del 14, 15, 21 e 22 gennaio 2023.
Ottima notizia per la ricerca scientifica dell’Università di Camerino. Sale, infatti, a 24 il numero delle ricercatrici e dei ricercatori Unicam presenti nell’elenco elaborato dall’Università di Stanford che riporta i circa duecentomila scienziati più citati al mondo, in base all'impatto scientifico delle loro ricerche nel 2021.
Lo studio, condotto da tempo da John Ioannidis della Stanford University, costantemente aggiornato e recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Plos Biology, ha riportato infatti un elenco dei ricercatori più citati nel mondo.
La ricerca si basa sui dati ricavati a settembre 2022 dal database per la ricerca scientifica mondiale 'Scopus', relativi a ben oltre 7 milioni di ricercatori di università e centri di ricerca di tutto il mondo, in 22 campi scientifici e 176 sottocampi.
I 24 ricercatori e ricercatrici Unicam sono: Fabio Marchesoni, Claudio Pettinari, Carlo Santulli, Filippo Maggi, Marino Petrini, Giorgio Santoni, David Vitali, Stefano Mancini, Roberto Ciccocioppo, Andrea Di Cicco, Carlo Santini, Roberta Censi, Gopi Battineni, Giacomo Rossi, Giovanna Ricci, Andrea Dall’Asta, Riccardo Pettinari, Fabrizio Bartolucci, Zaib Ullah, Diego Romano Perinelli, Giulia Bonacucina, Alessandro Di Cerbo, Francesco Amenta, Giulio Nittari.
Analoga classifica basata sugli stessi indicatori è disponibile anche per l’intera carriera. Anche qui è significativo il numero degli appartenenti ad Unicam con ben 16 docenti e ricercatori tra i primi duecentomila scienziati mondiali più citati: Fabio Marchesoni, Claudio Pettinari, Roberto Ballini, Francesco Amenta, Stefano Mancini, Roberto Ciccocioppo, Marino Petrini, Michael Carroll, Andrea Di Cicco, David Vitali, Carlo Santulli, Gloria Cristalli, Carlo Santini, Filippo Maggi, Andrea Dall’Asta e Ippolito Antonini.
“Si tratta di una importante conferma – ha sottolineato con soddisfazione il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per tutto il nostro Ateneo, un successo che consolida l’eccellenza della qualità della ricerca scientifica Unicam, riconosciuta dall’intera comunità scientifica internazionale.
“La soddisfazione è ancora maggiore dal momento che, oltre a nomi ormai consolidati, sono entrati nell’elenco anche giovani ricercatori e ricercatrici, sui quali l’Ateneo sta investendo molto