Cominceranno il 9 gennaio 2023 i lavori di rafforzamento locale e miglioramento sismico del Provveditorato di Macerata. Gli interventi, per un importo complessivo di 2.520.000 euro, dureranno circa un anno e mezzo e sono stati aggiudicati alla Riabitat Liguria srl di Genova.
Nel frattempo i tecnici della Provincia hanno completato il trasferimento degli uffici del Provveditorato da via Armaroli a un immobile preso in affitto che si trova in via Padre Matteo Ricci 31 dove, questa mattina, i 24 dipendenti hanno ricevuto il saluto del residente della Provincia Sandro Parcaroli e della consigliera con delega alla ricostruzione e patrimonio dell’Edilizia scolastica, Laura Sestili.
Presenti anche il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti che ha potuto visionare i locali, il direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Roberto Vespasiani, il dirigente del settore Ricostruzione, patrimonio ed edilizia scolastica della Provincia, Luca Fraticelli e alcuni tecnici che hanno lavorato al progetto.
Gli interventi nella sede del Provveditorato lesionata dal sisma, prevedono il consolidamento dei solai di piano e delle volte; il rinforzo tramite placcaggio di pareti in muratura e consolidamento di pilastri in muratura; l’inserimento di catene metalliche e di controventi di falda e ripristino manto di copertura; l’isolamento termico del piano di calpestio del sottotetto; l’adattamento e rifacimento localizzato componenti impiantistiche idriche ed elettriche; il ripristino di finiture e la sostituzione parziale di infissi esterni.
Oltre 2 milioni di euro per la fornitura, gratuita e semigratuita, dei libri di testo destinati alle famiglie degli studenti meno abbienti. Lo comunica l’assessore all’Istruzione della Regione Marche Chiara Biondi che specifica: “Per l’anno scolastico 2022/2023 la Regione ha liquidato 2.022.854,13 di euro, importo proveniente da risorse statali, ai Comuni marchigiani che hanno raccolto le richieste dei propri residenti aventi diritto”.
Sono beneficiari 12.151 nuclei familiari con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore o uguale a 10.632,94 euro, con figli in obbligo scolastico e della scuola secondaria superiore, residenti sul territorio marchigiano.
“Si tratta - prosegue l’assessore Biondi - di una misura che va incontro alle famiglie marchigiane già colpite dalle difficoltà legate alla pandemia prima e ora al caro energia. Soprattutto le aiuta a non rinunciare al percorso formativo dei figli. Sappiamo infatti che le disuguaglianze incidono fortemente sui livelli di istruzione. Le istituzioni hanno il compito di fare il possibile affinché a pagare non siano i ragazzi e il loro futuro”.
L’assegnazione è stata effettuata sulla base delle istanze pervenute ai Comuni di residenza e inoltrate dagli stessi, tramite procedura informatica, alla struttura competente della Regione Marche. “I Comuni - precisa l’assessore Biondi - saranno chiamati a distribuire alle famiglie degli studenti i contributi richiesti nel più breve tempo possibile. L’obiettivo è contrastare la dispersione scolastica e assicurare il sostegno all’istruzione ai capaci e meritevoli, che si trovano in difficoltà economiche, affermando al tempo stesso un welfare studentesco efficiente”.
Certificazione confermata ancora una volta senza nessuna riserva per il sistema di gestione per la qualità dell’Università di Camerino. Si è svolto, infatti nei giorni scorsi, con esito positivo, il ciclo di audit esterno da parte dell’Ente certificatore Afnor Certification International per la certificazione, secondo lo standard internazionale ISO9001:2015, del Sistema di Gestione per la Qualità dell’Ateneo.
Si tratta di una conferma importante dal momento che Unicam è stata la prima Università in Italia, nel 2003, ad aver definito modelli organizzativi conformi alle norme Iso 9001 applicabili a tutto l’Ateneo e non adattati a singoli corsi o a specifici servizi.
In questa fase sono stati oggetto di verifica e certificazione i corsi di laurea magistrale (biennali); con la valutazione positiva di questi ultimi si conclude il percorso di rinnovo iniziato nell’immediato post-sisma 2016: dall’anno accademico 2022/23 tutti i corsi di primo e secondo ciclo Unicam, risulteranno quindi certificati.
È stata inoltre confermata la valutazione positiva del nuovo sistema di assicurazione qualità dedicato all’alta formazione. La certificazione era già stata ottenuta dai corsi di master di secondo livello in “Medicina estetica e terapia estetica” e “Ecosostenibilità ed efficienza energetica per l’Architettura”, ai quali si sono aggiunti i corsi di master, anch’essi di secondo livello, in “Nutrizione, nutraceutica e dietetica applicata” della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria e in “Regolatorio industriale del farmaco” e in “Preparazioni galeniche” della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
“Siamo naturalmente molto soddisfatti – ha sottolineato il rettore professor Claudio Pettinari – per questo ottimo risultato, che rappresenta da anni uno dei punti di forza del nostro Ateneo e che conferma e rende evidente, anche attraverso questa procedura tecnica di valutazione esterna e non autoreferenziale e di carattere internazionale, l’attenzione che Unicam pone nel continuare a garantire alle studentesse e agli studenti, agli utenti ed a tutte le parti interessate, l’alta qualità dei propri processi formativi, dei servizi erogati e delle prestazioni fornite”.
“Ringrazio il prorettore alla didattica, i responsabili dei corsi e i gruppi di docenti a vario titolo direttamente coinvolti negli incontri, il presidio qualità di ateneo e tutto il personale dell’area pianificazione, didattica e sistemi qualità per il contributo fornito al raggiungimento di questo obiettivo strategico”.
«Il primo tassello di un progetto molto ampio che vedrà la totale trasformazione dell’infrastruttura della scuola, sperando che ciò porti anche ad altri miglioramenti sul piano sociale, culturale e cittadino».
Così il sindaco di Treia Franco Capponi ha aperto l’incontro organizzato con le famiglie, il corpo docente, il personale ata e alla presenza del dirigente dell’Istituto Paladini Silvia Mascia Paolo, per presentare il nuovo polo scolastico di Passo di Treia da parte dell'amministrazione comunale.
Un polo innovativo, sicuro e ben attrezzato, a consumo energia praticamente pari a zero, che sarà integrato a un sistema di spazi verdi e percorsi ciclo-pedonali di attraversamento per accedere all’area.
Sarà in grado di ospitare 16 classi, comprendendo due classi d’asilo nido (per circa 40 bambini), quattro classi di scuola per l’infanzia e dieci classi di scuola primaria. Tutto per un progetto di quasi 8 milioni di euro che sarà realizzato grazie a due distinti finanziamenti già ottenuti: 4,7 milioni con i fondi sisma per interventi che rivestono importanza essenziale ai fini della ricostruzione; 2.388.214,80 di Fondi Miur per la scuola d’infanzia 0-6 anni a cui sono stati associati ulteriori fondi dell’Ente per la quota di co-finanziamento del 21 per cento pari a 634.841,92 euro a cui si aggiungono le risorse per il ristoro dei maggiori costi dei lavori e delle forniture approvate dal Governo Draghi.
«Sarà il primo progetto a partire con l’ordinanza 31 - ha detto il sindaco Capponi - Lo scorso 15 settembre è stato approvato in Giunta il progetto esecutivo per avviare il procedimento per la realizzazione del primo stralcio del polo scolastico, ovvero la scuola dell’infanzia, che è stato appaltato in questi giorni».
«Per la primaria e la palestra è stato redatto un progetto di fattibilità tecnico economica al fine della verifica di congruità dell’importo richiesto e l’incontro di questa sera con i progettisti che hanno vinto l’appalto di servizi per la realizzazione della nuova scuola Primaria intende far partecipi della fase di progettazione anche il corpo docente e le famiglie - ha proseguito il primo cittadino -. La scuola si configura come "civic center" in grado di fungere da motore del territorio e valorizzare aspetti sociali, formativi e culturali».
Guardando al progetto, almeno per la parte riguardante la scuola primaria e la palestra, viene superata la centralità dell’aula con le sezioni che diventano home base, una casa madre da cui si parte e a cui si torna, caratterizzate da una grande flessibilità e variabilità d’uso; lo spazio laboratoriale è concepito come "spazio del fare" che accoglie strumenti e risorse per la creazione di contesti di esperienza. Ne sono esempio i contesti immersivi e le simulazioni ad alta fedeltà di situazioni concrete, anche attraverso le tecnologie digitali.
Sono stati pensati anche spazi informali e di relax definito da una serie di elementi che potranno consentire agli studenti delle pause confortevoli fisico. Uno spazio unico integrato in cui i microambienti finalizzati ad attività diversificate hanno la stessa dignità e presentano caratteri di abitabilità e flessibilità; una matrice (struttura spaziale) con alcuni punti di maggiore specializzazione.
«Devo ringraziare l’istituto Paladini, la dirigente Silvia Mascia Paolo e tutti i professori e le famiglie presenti – ha aggiunto Capponi - L’edificio dell'oramai ex scuola dell’infanzia Elettra Caracini non sarà demolito (anche per la sua valenza storica e identitaria per Passo Treia, che non possiamo e non vogliamo né demolire, né scordare), sarà adibito a spazio per un centro sociale rivolto soprattutto agli anziani che già hanno manifestato la volontà di costituirsi in un circolo».
Presenti anche la responsabile al settore urbanistico e alla ricostruzione del comune di Treia che gestirà il coordinamento di tutta l’iniziati essendo il R.u.p dell’intervento l'architetto Michela Francioni, l’architetto Lauretta Massei del settore lavori pubblici, il responsabile dell’area scuola e servizi sociali Orazio Coppe e l’architetto Daniele Rangone che ha presentato le idee innovative con cui il gruppo di progettazione di Torino “Gruppo settanta7” con alle spalle progettazioni di oltre 200 scuole in Italia, si è approcciato all’iniziativa di Passo Treia .
L’ultima indagine del Censis sulla "Povertà Educativa" - riferendoci alla regione delle Marche - restituisce un quadro che, in assenza di interventi mirati, rischia nel prossimo futuro di preoccupare l’universo “scuola e giovani”. Il tasso di abbandono scolastico nel 2021 si è attestato al 7,9%: uno dei dati più contenuti tra le regioni italiane, di 4,8 punti inferiore alla media nazionale e anche al di sotto dell’obiettivo del 9% fissato a livello continentale per il 2030.
Ma il dato positivo deve essere considerato anche in virtù del numero di studenti che nell’ultimo anno non hanno effettivamente abbandonato gli studi, sebbene il loro livello di apprendimento risulti oggi insufficiente (c.d. 'abbandono implicito'). Nei test Invalsi 2020/21, il 29% dei marchigiani di III media si è attestato sui livelli di competenza 1 e 2 in italiano (relativi a 'competenza' e 'sopravvivenza'), al di sotto della media nazionale (39% circa). Tutte le province gravitano intorno al 30%, con dati leggermente positivi solo nel casi di Fermo (33,5%) e Ascoli Piceno (33,05%).
In base a una media ponderata, quella di Macerata risulta la provincia con la cifra peggiore: circa 15%. A influenzare questo dato concorronno diversi fattori, per lo più legati al progressivo spopolamento delle zone terremotate e alla riduzione degli investimenti nelle attività locali. L’attenzione, inoltre, è già dirottata verso interventi di grande portata, con riguardo per la ricostruzione post sisma e il rilancio delle imprese (priorità incluse nel Fondo Complementare al Pnrr le aree Sisma del Centro Italia).
Nell’operazione di contrasto ai divari educativi attualmente esistenti in Italia, il Pnrr ha predisposto 19,44 miliardi di euro (sui 235 totali suddivisi per missione) destinati al potenziamento dei servizi di istruzione, cui vanno aggiunti altri interventi trasversali alle diverse missioni. Dell’intera cifra, solo 1,5 mld di euro andranno investiti nel contrasto alla dispersione scolastica: i 500 mln già stati improntati dall’ex ministro Patrizio Bianchi (oggi sostituito da Giuseppe Valditara) serviranno in questo senso a finanziare progetti in 3.198 scuole con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni.
“Siamo proprio felici che la festa degli asili nido comunali si sia tenuta sotto la centralissima Galleria Europa. “È stata una festa piena di allegria e di colori. Bravissimi i bambini che con la loro simpatia e spontaneità ci hanno regalato straordinarie emozioni”. Queste le parole dell’assessore alle Politiche Sociali Elena Lucaroni in occasione della feste degli asili nido a Tolentino
Ad aprire l'evento, sabato 17 dicembre, l’accensione delle luci dell’albero che era stato posizionato proprio al centro della Galleria e che è stato abbellito con le palline realizzare dagli stessi bambini. Poi tanta musica, canzoncine da cantare tutti insieme e tante festa. Non è mancato l’arrivo di Babbo Natale che a nome dell’Amministrazione comunale ha consegnato un piccolo dono a tutti i bimbi.
“Voglio ringraziare tutte le famiglie per aver partecipato e aver apprezzato la nostra scelta di condividere la festa con tutta la città, ha proseguito l’assessore Lucaroni. Inoltre il mio personale ringraziamento e quello di tutta l’Amministrazione comunale lo rivolgo a tutto il personale degli asili nido comunali, dell’Ufficio Servizi Sociali e a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento".
"Un perfetto lavoro di squadra per un pomeriggio pieno dei migliori sentimenti del Natale, condiviso tutti insieme e riscoprendo non solo come luogo di passaggio, ma di aggregazione: la Galleria Europa”. Ad animare l’evento ha contribuito anche Giusi Minnozzi con Multiradio live.
In occasione del Natale 2022 l’Università di Camerino ha realizzato un'iniziativa che racchiude il senso della comunità universitaria e che vede protagonisti le studentesse e gli studenti così come il personale docente e tecnico e amministrativo dell'ateneo. Si tratta di un calendario da completare con le figurine che andranno a comporre scatti fotografici in cui vengono rappresentati momenti di vita universitaria in tutte le sedi dell’Ateneo.
"È un calendario in cui ognuno ed ognuna di noi – ha sottolineato il rettore Claudio Pettinari – è parte di una comunità e vi lascia la propria impronta. Una comunità che si compone esattamente come le tessere di un puzzle, che si è costruito nel tempo e che ha reso questa comunità più forte e resistente, più bella e più performante; un Ateneo che è tra i migliori al mondo grazie all'impegno delle persone che qui raccontano la loro vita, un Ateneo in cui è bellissimo lavorare: è per questo che tutte e tutti noi siamo orgogliosi e fieri di essere Unicam".
Il calendario Unicam 2023 e le figurine per completarlo, stampati con inchiostro per packaging alimentare su carta certificata FSC rispettosa dell’ambiente, sono disponibili per l’acquisto presso il Punto Informativo di Ateneo al Campus universitario; il ricavato della vendita sarà utilizzato per implementare il fondo per le attività culturali e ricreative. Le foto riportate nel calendario sono state realizzate grazie alla partecipazione di studentesse e studenti, dottorande e dottorandi che hanno risposto all’invito del Consiglio studentesco.
Operazione "Scuole sicure": la polizia locale Macerata in campo per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i banchi. Gli agenti, coordinati dal comandante Danilo Doria e coadiuvati dall'unità cinofila della polizia locale di Tolentino, hanno segnalato una ragazza minorenne trovata - nella mattinata di giovedì - in possesso di una piccola quantità di sostanza stupefacente.
Le verifiche sono state eseguite all’esterno e all'interno dei plessi scolastici, lungo i corridoi, nei bagni e nelle aule frequentate dagli studenti, oltre alla zona dei giardini Diaz, di Corso Cairoli e di piazza Pizzarello.
Proprio durante uno dei controlli nei pressi delle scuole, l’accertamento del cane antidroga ha dato esito positivo nei confronti di una minore trovata in possesso di una modica quantità di droga; la ragazza è stata segnalata alla Prefettura di Macerata secondo l’articolo 75 del testo unico sugli stupefacenti.
"Prosegue senza sosta il progetto 'Scuole Sicure' che ha dimostrato la sua validità sotto il profilo della prevenzione e del contrasto ma anche a livello comunicativo e di informazione - ha commentato l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. L’obiettivo, oltre a quello della lotta allo spaccio di droga, è far comprendere ai giovani che le istituzioni ci sono e operano per il loro bene".
Nell’ambito del progetto dell'università di Macerata, dipartimento di giurisprudenza, "Percorsi di cittadinanza e legalità: storie di diritti raccontati (d)agli studenti", sono stati istituiti due premi di laurea, del valore di 1000 euro ciascuno, in materia di cultura della legalità.
Il riconoscimento verrà conferito alle migliori tesi magistrali sui temi della legalità, della condivisione dei principi costituzionali e dell’impegno contro le mafie e ogni tipo di violenza, elaborate in un percorso di laurea afferente alle classi di laurea in scienze dei servizi giuridici, dei servizi sociali, in giurisprudenza o in scienze politiche.
Possono partecipare al bando tutti gli studenti magistrali dell'università di Macerata e dell'università per stranieri di Perugia che abbiano discusso la propria tesi negli anni 2021, 2022 o 2023 e che abbiano conseguito un voto non inferiore a 105/110.
Il progetto finanziatore, coordinato da Andrea Caligiuri, professore di diritto internazionale, e da Angela Cossiri, professoressa di diritto costituzionale, si avvale del supporto del Centro di Studi Costituzionali di UniMc e, oltre ai premi di laurea, prevede, per mezzo di un approccio innovativo, attività formative di approfondimento del binomio legalità-illegalità, attraverso il metodo del legal storytelling.
È già possibile iscriversi sul sito www.unimc.it. Gli studenti interessati a partecipare al premio di laurea dovranno candidarsi entro il 15 dicembre 2023. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il bando sul sito www.unimc.it/albo_online o giurisprudenza.unimc.it, sezione "Utility", alla voce "Opportunità per studenti e laureati".
Giovedì 15 dicembre presso l’Auditorium dell’IPSIA “Don Enrico Pocognoni” di Matelica si è tenuto l’evento conclusivo del Programma Erasmus+, destinazione Spagna e Belgio, con la consegna dell’attestato di partecipazione a 25 studenti e 7 docenti della sede centrale di Matelica e delle sedi associate di Camerino e San Severino Marche.
L’Istituto, che può vantare al suo attivo nell’arco di tre anni ben 100 borse lavoro, ha raggiunto un altro significativo obiettivo: l’accreditamento che consentirà alla scuola per sette anni di usufruire - con priorità rispetto ad altre scuole - di fondi europei riservati a progetti di mobilità per studenti e docenti.
Di alto profilo le presenze che hanno accolto l’invito a partecipare come il senatore Mario Cavallaro, il sindaco di Matelica Massimo Baldini, il prof. David Vitali dell’UNICAM, il prof. Luigi Stipa Referente di Ateneo per Scuola ed Università dell’UNIPM, l’assessore Vanna Bianconi e l’assessore Silvia Piscini in rappresentanza rispettivamente del Comune di San Severino Marche e Camerino.
A testimonianza del forte legame tra il “Don E. Pocognoni” ed il territorio matelicese sono intervenuti la Dott.ssa Francesca Miliani, Responsabile dell’Ufficio Risorse Umane della Halley Informatica, il Dott. Claudio Mercorelli Direttore della F.lli Gionchetti, l’Ing. Michele Boldrini titolare della Master Group, la Dott.ssa Sara Antonelli titolare della Meccanica Matelicese, il Dott. Matteo Parrini per la Fondazione “Il Vallato”.
La mattinata si è aperta con il saluto del dirigente scolastico Alessandra Gattari che, nel sottolineare il prezioso impegno profuso da tutta la comunità scolastica, ha evidenziato l’importanza del progetto: i 25 alunni vincitori delle borse-lavoro hanno vissuto un’esperienza altamente formativa, sia dal punto di vista lavorativo che umano, a contatto con altre culture e rafforzando le competenze linguistiche.
In auditorium il responsabile del progetto Leonardo Petrelli, i familiari e i docenti accompagnatori: Linda Alfano, Roberta Tacchi, Amedeo Menghi, Paolo Gentili e Luciano Luciani. A completare lo staff i professori Angelo Antonelli e Giuseppe De Carolis oltre a Giovanna Piccione e Riccardo Ciciani, in rappresentanza dei sette docenti partiti per Bruxelles. Collegate per l’evento Stefania Cafaggi e Francesca Cuomo, responsabili della Gestione Mobilità Transnazionale della FMTS Experience, ente partner dell’Istituto.
Il rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari è stato eletto lo scorso 13 dicembre vicepresidente della Società Chimica Italiana, associazione scientifica che annovera oltre tremilacinquecento iscritti, uniti, oltre che dall’interesse per la scienza chimica, dalla volontà di contribuire alla crescita culturale ed economica della comunità nazionale, al miglioramento della qualità della vita dell’uomo e alla tutela dell’ambiente.
Le votazioni per l’elezione dei due vicepresidenti per il triennio 2023/2025 si sono svolte in modalità telematica dal 9 novembre al 5 dicembre ed il professor Pettinari è risultato il più votato tra i quattro candidati ottenendo quasi mille preferenze. L’altro vicepresidente eletto è il professor Federico Bella del Politecnico di Torino.
Il professor Pettinari è docente di Chimica Inorganica, co-autore di libri di testo per studenti di scuole superiori e testi universitari nell’area della Chimica Generale, autore del libro “Scorpionates-II Chelating Borate Ligands” edito dall’Imperial College Press, promotore di numerosi convegni ed eventi di divulgazione culturale e scientifica delle discipline chimiche. Si occupa di chimica organometallica e chimica dei composti di coordinazione con applicazioni nel settore dei materiali innovativi e nell’ultimo periodo ha rivolto attenzione alla preparazione di nuovi materiali polifunzionali e Mofs.
“Sono naturalmente felice per questa elezione – ha sottolineato il rettore Pettinari - che rappresenta una ulteriore attenzione del mondo della ricerca scientifica alle ricercatrici e ai ricercatori del nostro Ateneo, che grazie alla qualità della loro attività riescono ad accreditarsi sia a livello nazionale che internazionale. Ringrazio tutti gli associati cha hanno riposto in me la loro fiducia ed auguro buon lavoro a tutto il Comitato esecutivo ed il Consiglio centrale”.
C’è molto dell’Università di Macerata nella spettacolare mostra “Arte Liberata. Capolavori salvati dalla guerra. 1937-1947”, a cura di Luigi Gallo e Raffaella Morselli, inaugurata ieri alle Scuderie del Quirinale di Roma e visitabile fino al 10 aprile 2023. L’esposizione evoca il drammatico contesto in cui un gruppo di funzionari delle Belle Arti, coadiuvati da storici dell’arte e rappresentanti delle gerarchie vaticane, misero in salvo innumerevoli dipinti, sculture, libri e opere d'arte che rischiavano di perire sotto il fuoco incrociato del conflitto.
Il lavoro recupera e dissemina al pubblico le ricerche condotte per il volume “In difesa dell’arte. La protezione del patrimonio artistico delle Marche e dell’Umbria durante la seconda guerra mondiale”, a cura di Patrizia Dragoni e Caterina Paparello dell’Università di Macerata, apparso in collana (Le Voci del Museo), Edifir 2015.
In particolare, Caterina Paparello, ricercatrice Unimc in museologia, critica artistica e del restauro e storico dell’arte incaricato dal Ministero della Cultura come esperto esterno per il Pnrr, ha fatto parte dello staff curatoriale del progetto, occupandosi dei criteri di selezione critica.
L’esposizione, indetta dal Ministero della Cultura e dalla società partecipata Ales spa, con il supporto, fra altri enti, dell’Istituto Centrale del Catalogo unico e della Documentazione e della Galleria nazionale delle Marche, presenta le tecniche di protezione antiaerea del patrimonio durante il secondo conflitto mondiale.
Sulle ricerche riguardanti le Marche, dove si sono svolte una parte preminente delle vicende di protezione, sono incentrate sia le sale dedicate a Pasquale Rotondi, sia la parte di allestimento che ripercorre i viaggi delle opere da Lazio, Veneto e Lombardia, messe in sicurezza in diversi tempi presso la Rocca di Sassocorvaro e il Palazzo dei Principi Falconieri a Carpegna e dunque trasferite in Vaticano nel corso della cosiddetta Operazione Salvataggio, di cui furono protagonisti Giulio Carlo Argan, Emilio Lavagnino e Zea e Pasqule Rotondi.
“Grazie a questo evento – commenta il rettore John McCourt -, l'ateneo di Macerata vede un'importante occasione di terza missione e di rielaborazione della ricerca di base: così comunicata a un pubblico molto vasto, inserita in un progetto di respiro internazionale e di interesse etico”.
Appuntamento al primo febbraio per la lectio di Luigi Gallo, ospite dell’Ateneo per presentare la mostra agli studenti e alla comunità accademica, in dialogo con Patrizia Dragoni e Caterina Paparello.
Arrivano i voucher "Asili Nido privati" per le famiglie residenti a Civitanova. L'importo, stanziato dal fondo di folidarietà, è pari a 99.750,62 euro. Il Comune erogherà l’importo a copertura della maggiore spesa sostenuta dalla famiglia nel periodo gennaio-dicembre 2022 nella struttura privata rispetto alla spesa presunta che avrebbero sostenuto per la medesima frequenza presso gli Asili Nido comunali.
"I requisiti indispensabili che devono avere le famiglie, per poter accedere a tale contributo - ricorda l'Ente - sono la residenza nel Comune di Civitanova Marche, la cittadinanza italiana o comunitaria o extracomunitaria in possesso di permesso di soggiorno almeno annuale o avere uno o più figli iscritti a partire dal primo gennaio 2022 alla frequenza di Asilo Nido di tipo privati".
"Il voucher concesso non è cumulabile con il Bonus Nido erogato dall’INPS nell'anno 2022. Il calcolo del voucher sarà effettuato tenendo conto delle fasce e limiti di ISEE utilizzate per la frequenza dei Nidi Comunali. I moduli di domanda sono scaricabili dal sito del Comune o reperibili presso Ufficio URP".
"La domanda completa della documentazione, dovrà essere presentata, a pena di esclusione, entro le ore 13:00 del 16 gennaio 2023 con le seguenti modalità: trasmessa via Pec esclusivamente all’indirizzo di posta certificata comune.civitanovamarche@pec.it purché l’invio sia effettuato da una casella di posta elettronica certificata".
"Oppure spedita con raccomandata A.R. (farà fede il timbro postale di spedizione), all'indirizzo: Comune di Civitanova Marche Piazza XX Settembre, 93 – 62012 Macerata; inviata all’indirizzo di posta elettronica: protocollo@comune.civitanova.mc.it; consegna a mano, presso lo sportello URP sito al piano terra tel. 0733/822626 aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,00 e il martedì ed il giovedì anche nel pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 17,30 o presso l’Ufficio Protocollo del Comune nei medesimi orari".
L'Università di Camerino si è aggiudicata per il secondo anno consecutivo il premio "Smartphone d’oro", per la categoria "Istruzione e ricerca", promosso dall’associazione PASocial, la prima in Italia dedicata alla comunicazione e informazione digitale, e volto alla valorizzazione della migliore comunicazione digitale delle pubbliche amministrazioni.
Giunto alla terza edizione, il premio ha visto in lizza quest’anno ben 65 candidature tra enti e aziende pubbliche di tutta Italia. A ritirare il premio per Unicam, consegnato ieri a Roma nella sede di Binario F, sono stati il rettore Claudio Pettinari e i componenti dell'Area Comunicazione dell’Ateneo.
Unicam ha vinto con un video in cui ancora una volta ad essere protagonisti sono state le studentesse e gli studenti, che hanno sottolineato la presenza dell'ateneo sui principali canali social con profili istituzionali costantemente aggiornati con notizie, informazioni utili, campagne promozionali e informative, contest dedicati. Tra le novità di quest’anno, l’apertura del canale Unicam su TikTok, che ha riscosso subito un grande successo.
"Siamo davvero molto soddisfatti per questo successo - ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari - che conferma ancora quanta attenzione l'ateneo ponga alla comunicazione e all’innovazione digitale, in particolare alla comunicazione multimediale (pagine social, app e sito web), fondamentale per il dialogo che le studentesse e gli studenti e con gli stakeholder tutti. Ringrazio in particolare tutto lo staff dell'area comunicazione per il lavoro che svolge quotidianamente e la giuria del premio per averne compreso la valenza e la qualità".
Sarà presentata sabato 17 dicembre a Roma, durante il convegno "L'arte e i suoi diritti" che si terrà dalle 10 nella prestigiosa cornice di Palazzo Valentini, la nuova rivista "Rassegna di diritto della moda e delle arti" che per prima analizza la fashion law, tenendo conto dell’evoluzione dell’ordinamento interno ed europeo in uno scenario divenuto internazionale.
Diretta da Enrico Damiani, ordinario di diritto civile dell'Università di Macerata, la rivista, disponibile online, affronta temi di attualità, come l’impatto delle nuove tecnologie sui fenomeni giuridici connessi alla produzione e alla circolazione dei beni e servizi online, il diritto dei consumatori/utenti e i diritti degli autori e inventori, il commercio elettronico e il mercato digitale, il trattamento dei dati personali e non personali anche nella prospettiva della loro utilizzazione in ambito economico, l’intelligenza artificiale, la robotica e gli smart contracts, la digitalizzazione nei settori artistici e della moda, gli nft, la blockchain.
Alla presentazione, che sarà aperta dai saluti del rettore John McCourt e di Mariano Angelucci, consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale e presidente della Commissione permanente Turismo, moda e relazioni internazionali, interverranno, oltre al direttore, altri docenti Unimc come Arianna Alpini, Romolo Donzelli, Chiara Iorio e Giorgia Vulpiani; Sandro Nardi dell'Università di Foggia, Ettore Battelli dell'Università di Roma Tre e Enzo Maria Incutti dell'Università La Sapienza.
Da oggi per due giorni l'Università di Macerata ospiterà i partner del progetto Disudesme sulla digitalizzazione per lo sviluppo sostenibile delle piccole e medie imprese, gestito dal Dipartimento di Economia e diritto e finanziato dalla Commissione Europea nel programma Erasmus+.
"La partecipazione al progetto - spiega Elena Cedrola, direttrice di Dipartimento e responsabile scientifico -, ideato dal capofila, l'Università di Poznan in Polonia, è proprio quella di sviluppare ricerche e percorsi formativi verso la digitalizzazione e la sostenibilità. In particolare, la digitalizzazione in atto già da anni e accelerata durante la pandemia, sta trasformando le economie, le società, le forme della comunicazione, del lavoro e delle competenze necessarie per il lavoro e la vita di tutti i giorni e sembra presentarsi non come obiettivo in antitesi, ma come elemento facilitatore della transizione sostenibile delle imprese. Le pmi, in questo senso, hanno avuto minori risorse e velocità di reazione ed è per questo che progetti come Disudesme cercano di ridurre il divario di competenze e opportunità nei territori dell'Unione europea".
I soggetti coinvolti sono le Università di Poznan per la Polonia, di Macerata per l’Italia, della tecnologia di Kaunas per la Lituania e di Rovira i Virgili per la Spagna, la Camera di Commercio lituana, l’organizzazione belga senza scopo di lucro Efmd per l'accreditamento di qualità, società private del settore della consulenza e dell'educazione cinematografica di Polonia e Italia, la Fondazione polacca "Partner per il governo locale" e l’italiana Conform – Consulenza, Formazione e Management.
Il progetto durerà due anni e prevede varie azioni per la digitalizzazione e la sostenibilità relativamente all’efficienza dei processi, alla progettazione del prodotto, allo smaltimento dei rifiuti, alla fonte di materie prime, l’efficienza infrastrutturale, imballaggio e trasporto.
Anteprima ieri del nuovo allestimento del museo della scuola “Paolo e Ornella Ricca”, MudeSc, dell’Università di Macerata con il direttore Fabio Targhetta e la vice direttrice Marta Brunelli. La visita era riservata ai relatori del convegno internazionale “The school and its many pasts” in corso in questi giorni. L’inaugurazione ufficiale dell’esposizione si terrà a gennaio.
“È un gioiello che utilizzeremo con le scuole e che ci avvicina al territorio. Ricordare la scuola del passato ci permette di capire anche quella del presente” ha commentato il rettore John McCourt. “È un museo inclusivo – ha sottolineato il direttore Fabio Targhetta - uno spazio di ricerca collaborativa, di sperimentazione didattica, che vede i fruitori come soggetti attivi e sorpresi da quello che vedono”.
La direttrice del dipartimento di Scienze della formazione, Beni culturali e Turismo Lorella Giannandrea ha ricordato: “Questa realizzazione è uno degli esiti dei fondi del Dipartimento di eccellenza insieme al Centro di ricerca TincTec su inclusione e tecnologie educative”.
Nucleo della ricca collezione di pubblicazioni, strumenti e oggetti scolastici, che raccontano la storia dell'educazione nell'Italia tra Otto e Novecento, sono i materiali scolastici raccolti nel corso di decenni dai coniugi Paolo e Ornella Ricca e donati all’Università di Macerata. “Il museo è cresciuto sia materialmente sia culturalmente, divenendo un punto di riferimento importante nell’ambito degli studi sulla scuola”, ha scritto Ornella Ricca nella lettera di saluto inviata per l’occasione.
Il museo è un luogo destinato a comunicare, attraverso allestimenti attentamente pianificati e curati in ogni dettaglio, il senso profondo di una storia capace di riannodare i fili della memoria individuale e collettiva della scuola, ovvero del luogo e dello strumento che più di ogni altro ha contribuito a far crescere il Paese, a favorire il maturare di un’identità e di una coscienza civile unitarie.
Primo incontro formale oggi in municipio tra la nuova governance dell’Università di Macerata e i vertici del Comune. Il rettore John McCourt, la prorettrice con delega alla terza e quarta missione Catia Giaconi e il direttore generale Mauro Giustozzi si sono confrontati con il sindaco Sandro Parcaroli, la vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro, l’assessore alla cultura con delega all’università Katiuscia Cassetta e l’assessore allo sviluppo economico e all’ambiente Laura Laviano.
“Siamo stati concordi nel ribadire la necessità di un’alleanza per progettare insieme azioni strategiche per la nostra comunità studentesca e per promuovere lo sviluppo culturale, sociale, economico dell’Ateneo e, insieme, della città – commenta il rettore McCourt -. La disponibilità di fondi regionali ed europei aprono ulteriori possibilità per costruire insieme nuovi progetti. Abbiamo preso l’impegno di rivederci entro il prossimo anno e instaurare un tavolo operativo congiunto e permanente”.
“In un clima operativo e costruttivo abbiamo affrontato molti temi attuali per la crescita e lo sviluppo della città di cui l’Università è parte fondamentale – ha aggiunto il sindaco Parcaroli -. Dalla necessità di avere uno sguardo aperto verso l’Europa alla cultura passando per le tante opportunità che dobbiamo offrire, insieme, agli studenti fino all’accoglienza dei ragazzi e delle loro famiglie”.
Tra i temi al centro della discussione: la sostenibilità, il recupero di palazzi storici, il potenziamento del parco di Villa Lauri. Si è parlato anche dell’annoso problema dei trasporti e della possibilità di prevedere un pacchetto di agevolazioni per gli studenti che frequentano l’Università.
Si è conclusa lo scorso 22 novembre la prima fase del percorso di formazione intitolato “Una valutazione autenticamente formativa: percorso di riflessione per dare senso agli strumenti, nella prospettiva di promuovere le persone”, rivolto a tutti gli insegnanti dell’IIS”Matteo Ricci” di Macerata, guidato dalla dirigente scolastica Rita Emiliozzi, che ha visto la collaborazione - in qualità di formatori - i docenti dell’Università di Macerata Luca Girotti e Laura Fedeli.
In questi primi incontri gli insegnanti sono stati coinvolti in una riflessione molto partecipata sullo “stato di salute” della valutazione, a partire dalle sollecitazioni offerte da esperti quali - fra gli altri - Castoldi, Domenici e Vertecchi. Proprio a un recente contributo di quest’ultimo - Ripensare la scuola.
Valutare per i tempi lunghi - ha fatto riferimento il professor Luca Girotti nella sua provocazione iniziale: “il conflitto tra orientamenti educativi orientati a risultati di breve o di lungo periodo è alla base della crisi della funzione degli insegnanti”.
Ora il viaggio prosegue con una serie di attività laboratoriali che avranno come oggetto gli strumenti di valutazione e di autovalutazione, nella prospettiva di un feedback autenticamente formativo.
Su questo aspetto si era soffermata, nell’incontro di apertura, la professoressa Laura Fedeli, che aveva posto in luce - sottolineando l’impatto del principio di significatività - che “mantenere un livello di coerenza tra progettazione - azione didattica - valutazione ci consente di garantire uno sguardo attento all’efficacia del processo di insegnamento - apprendimento”.
Tra i partecipanti, la professoressa Patrizia Belletti ha evidenziato quanto il corso “stia promuovendo una considerazione della valutazione non come atto puramente meccanico, ma come momento di condivisione e crescita” e il professor Gianluca Canestrari ne ha messo in luce la natura “pragmatica e allo stesso tempo visionaria, con una attenzione non solo al breve periodo e alle procedure, ma anche e soprattutto a quei tempi lunghi che consentono agli alunni di maturare e interiorizzare nel profondo quanto apprendono”.
“Questo percorso, da me fortemente sostenuto, rappresenta non solo un’occasione di crescita- ha affermato la dirigente Scolastica Rita Emiliozzi - ma anche e soprattutto un momento di confronto collettivo, di etero consapevolezza e di trasparenza della complessità dell’aspetto docimologico. E una formazione professionale di qualità del corpo docenti costituisce la condizione essenziale per favorire un approccio metodologico che incida positivamente sullo sviluppo umano e culturale dei nostri studenti”.
L’iniziativa formativa, oltre a promuove il costante miglioramento dei servizi educativi offerti dalla scuola, avrà un’ulteriore ricaduta concreta sulla vita dell’Istituto: dal prossimo anno scolastico verrà avviato un percorso di ricerca-azione, sempre in collaborazione con l’Università di Macerata, che vedrà una partecipazione effettiva di tutti gli attori coinvolti - ricercatori, insegnanti e alunni - nella costruzione e sperimentazione di buone pratiche didattiche e di valutazione.
Università di Macerata: firmato il contratto collettivo integrativo 2022 del personale tecnico amministrativo e bibliotecario approvato nelle scorse settimane in Consiglio di Amministrazione.
"L’accordo raggiunto – commenta il rettore John McCourt – è frutto di un impegno condiviso e rappresenta il primo passo della nuova governance verso una piena collaborazione che voglio instaurare e mantenere con le rappresentanze sindacali. Credo che il dialogo e l’ascolto siano imprescindibili per poter rafforzare il senso di comunità e creare un ambiente di lavoro motivante, in grado di valorizzare professionalità, merito e competenze".
Al tavolo della contrattazione erano presenti, per la parte pubblica, il rettore John McCourt come presidente della delegazione trattante, la prorettrice vicaria Catia Giaconi, il direttore generale Mauro Giustozzi, insieme ai rappresentanti di Snals/Confsal, Flc Cgil, Uil-Rua, Rsu.
Il contratto integrativo è un accordo tra sindacati e parte pubblica che, in un’ottica di utilizzo efficiente, efficace ed economico delle risorse disponibili, regola le condizioni a favore dei lavoratori, quali progressioni economiche, indennità, incentivi connessi al raggiungimento degli obiettivi ritenuti strategici dall’Ente.