Scuola e università

Unicam, "l’87% dei laureati magistrali è occupato a cinque anni dal titolo"

Unicam, "l’87% dei laureati magistrali è occupato a cinque anni dal titolo"

 L’Università di Camerino si conferma tra gli atenei italiani con buoni risultati in termini di occupabilità, soddisfazione degli studenti e apertura internazionale. Lo evidenziano i dati del Rapporto AlmaLaurea 2025 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, che fotografano una situazione complessivamente positiva per chi sceglie di studiare a Unicam. Secondo il rapporto, l’87,4% dei laureati magistrali biennali di Unicam risulta occupato a cinque anni dal titolo, mentre ad un anno dalla laurea il tasso di occupazione è del 83,3%, superiore alla media nazionale.  Buoni anche i dati per i laureati triennali che non hanno proseguito con la laurea magistrale: l’82% di chi ha scelto di immettersi direttamente nel mondo del lavoro risulta occupato, anche in questo caso con percentuali superiori rispetto alla media regionale e nazionale. Significativa anche la percezione dell’efficacia del titolo di studio: l’81,3% dei laureati Unicam a un anno dalla laurea e il 90,9% a cinque anni considera la propria laurea utile e spendibile nel contesto professionale. Il rapporto AlmaLaurea mette in evidenza anche un alto grado di soddisfazione tra gli studenti: il 92,9% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente; l’89,3% ritiene il carico di studio adeguato; il 95% giudica adeguate le aule (tra coloro che le hanno utilizzate).  Più in generale, il 94,2% si dichiara soddisfatto dell’intera esperienza universitaria.Infine, il 77,9% degli intervistati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo. Unicam si distingue anche per la presenza di studenti stranieri, pari all’8,8% del totale, con un dato che arriva al 20,2% per le lauree magistrali. La percentuale di laureati provenienti da fuori Regione Marche è del 31,3%. Rilevante anche il dato relativo ai tirocini: il 76,9% dei laureati ha svolto un tirocinio o stage riconosciuto durante il percorso universitario. L’11,9% ha invece svolto un periodo di studio all’estero, con percentuali più alte nei corsi magistrali. «I risultati del Rapporto AlmaLaurea – commenta il rettore Graziano Leoni – rappresentano una conferma importante del lavoro svolto all’Università di Camerino. I dati mostrano che la laurea continua a essere un investimento per il proprio futuro. Vedere che i nostri laureati trovano un’occupazione adeguata, sono soddisfatti dell’esperienza vissuta e sceglierebbero ancora Unicam è per noi motivo di orgoglio».

19/06/2025 18:34
Graduation Day, le cerimonie di laurea dell'Università di Macerata tornano in piazza Vittorio Veneto

Graduation Day, le cerimonie di laurea dell'Università di Macerata tornano in piazza Vittorio Veneto

Domani, giovedì 19 giugno, tornano i Graduation Day dell'Università di Macerata, che per l'edizione 2025 ritrovano la loro dimensione estiva e l'abbraccio ideale della città. Le cerimonie si svolgeranno in piazza Vittorio Veneto, nel cuore di Macerata, grazie alla sinergia organizzativa con il Musicultura Festival e al supporto del comune. Saranno oltre 360 i laureati e le laureate che riceveranno, dalle mani del rettore John McCourt, la pergamena di laurea e il tradizionale tocco alla presenza di familiari, amici e docenti. A fare gli onori di casa, insieme al rettore, sarà anche la presidente dell’Associazione Laureati Ateneo Macerata Daniela Gasparrini. Le cerimonie prenderanno il via giovedì 19 giugno alle 17 con i laureati dei dipartimenti di economia e diritto, giurisprudenza, e scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali. Venerdì 20 giugno si proseguirà con due sessioni: la mattina, dalle 9.30, sarà dedicata al Dipartimento di Studi Umanistici, mentre il pomeriggio, dalle 17 alle, sarà il turno del dipartimento di scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo. Il Graduation Day è un momento carico di significato per tutta la comunità universitaria, che celebra in modo solenne e partecipato il traguardo raggiunto da studentesse e studenti. La Giornata del Laureato, l’evento pensato per i laureati senior dell’Ateneo, si terrà invece in autunno.  

18/06/2025 17:10
Macerata, gli studenti del liceo artistico portano in scena "Amleto" all'Anfiteatro di Urbisaglia

Macerata, gli studenti del liceo artistico portano in scena "Amleto" all'Anfiteatro di Urbisaglia

Il teatro è spazio vivo di formazione, riflessione e crescita personale. Con questa convinzione, il Liceo Artistico "Cantalamessa" di Macerata ha avviato nel secondo quadrimestre, dopo il progetto e spettacolo che ha celebrato Luigi Pirandello, un nuovo laboratorio teatrale incentrato su William Shakespeare, nello specifico sull'opera "Amleto", coinvolgendo studenti dai 14 ai 18 anni in un percorso creativo ed inclusivo che unisce parola, pensiero e azione. Grazie ai fondi Pon per il Piano Estate, il progetto culminerà nello spettacolo "Amleto – Il resto è silenzio", in scena sabato 5 luglio alle ore 21:15 nello straordinario scenario dell’Anfiteatro Romano di Urbisaglia. Il laboratorio non si limita alla recitazione, ma include un lavoro attivo sul copione e sull'intero allestimento scenico. La regia è curata dalla pedagoga teatrale Fabiana Vivani, che ha firmato anche la scrittura scenica insieme alla professoressa Roserita Calistri. La scenografia digitale, innovativa e coinvolgente, è realizzata dal professor Marco Cristofori, dalla professoressa Lucia Indellicati, dalla professoressa Lucia Staffolani e dagli studenti. Le referenti del progetto sono Roserita Calistri e Lucia Indellicati. "Un ringraziamento speciale va all’Amministrazione Comunale di Urbisaglia, che ha accolto con entusiasmo il progetto, dimostrando nuovamente sensibilità e stima nei confronti della scuola e del valore dell'arte drammatica come strumento di crescita collettiva - sostengono le professoresse -. Il sostegno delle istituzioni è fondamentale per rendere possibile un dialogo vivo tra arte, territorio ed educazione". La scelta di lavorare su Amleto non è casuale. L’opera di Shakespeare rappresenta il primo vero dramma moderno, poiché "Amleto siamo noi": un essere umano lacerato dal dubbio, dalla coscienza inquieta, dalla ricerca di verità in un mondo smarrito.  Dopo il Don Chisciotte di Cervantes, portato in scena nel 2022, sopraggiunge il principe di Danimarca: un nuovo tipo di intellettuale. Colto, riflessivo, fragile, tormentato. Non più l’eroe d’azione, ma un pensatore diviso tra la volontà di agire e l’incapacità di farlo. Il suo è un viaggio profondo e interiore, che lo porta a scontrarsi con i propri ideali, a interrogarsi sul senso della giustizia, del dovere, della vendetta. Immerso nella corruzione della corte danese, Amleto incarna il dramma dell’uomo moderno: vivere significa guardarsi dentro, affrontare le proprie contraddizioni, misurarsi con l’ambiguità morale e la complessità dell’esistenza. Amleto è un personaggio che anticipa la sensibilità contemporanea. Non è un eroe da contemplare, ma una figura afflitta ed autentica. Un giovane che lotta con il peso del mondo e con le proprie domande. E proprio per questo parla ancora oggi con forza ai giovani, ai quali questo progetto teatrale vuole dare voce, spazio e strumenti per esplorare - come il principe - il proprio essere, in scena e nella vita.

17/06/2025 16:50
Premio Nazionale di Filosofia 2025: tra i vincitori la prof. Arianna Fermani di Unimc

Premio Nazionale di Filosofia 2025: tra i vincitori la prof. Arianna Fermani di Unimc

Le Marche si confermano fucina di pensiero e cultura, aggiudicandosi tre prestigiosi riconoscimenti nell’edizione 2025 del Premio Nazionale di Filosofia “Le figure del pensiero”, tenutasi ieri mattina al Palazzo Pretorio di Certaldo (FI), borgo medievale terra del Boccaccio.   Una storica tripletta per la regione che ha visto salire sul podio tre protagonisti marchigiani in altrettante sezioni chiave del premio, alla presenza di illustri personalità del panorama istituzionale, accademico e culturale italiano. La professoressa senigalliese Paola Palmieri, docente di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Medi di Senigallia (ex Liceo Classico di Jesi) e nota anche per il suo impegno culturale, ha vinto il Premio Riflessione Filosofica.   La professoressa Arianna Fermani, che vive a Potenza Picena, docente di Storia della Filosofia Antica all’Università di Macerata (Unimc) conosciuta anche per i suoi studi sul pensiero di Aristotele e sulla saggezza dell’umanesimo classico, ha conquistato la sezione Saggio Filosofico Edito.   Lo jesino Daniele Bartocci, pluripremiato giornalista e manager food, già tra le 100 Eccellenze Italiane 2023 e nella Top 40 Under 40 mondiale 2025 ai Business Elite Awards 2025, si è aggiudicato il Premio Speciale di Filosofia per aver fatto scoprire nel dettaglio il primo anno italiano a Jesi (1983) di Julio Velasco.   Il Premio Nazionale di Filosofia, giunto alla XIX edizione, rappresenta un punto d’incontro tra studiosi, accademici, talenti e cultori del pensiero critico, con l’obiettivo di diffondere i valori del dialogo, della riflessione e della cittadinanza attiva.   Con questi tre importanti successi, la regione Marche non solo si distingue per eccellenza culturale, ma riafferma il suo ruolo centrale nella promozione del pensiero filosofico e nella formazione di nuove coscienze critiche. Un orgoglio per il territorio e uno stimolo a continuare a investire su educazione e ricerca. Qui l'elenco/comunicazione ufficiale vincitori/premiati https://www.confilosofare.com/premio-nazionale-di-filosofia.html

17/06/2025 16:00
Agenas e Università di Macerata: al via la collaborazione per migliorare la qualità delle cure

Agenas e Università di Macerata: al via la collaborazione per migliorare la qualità delle cure

È ufficialmente avviata la collaborazione tra l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, Agenas, e l’Università di Macerata per l’implementazione di un percorso congiunto volto a rafforzare la qualità delle cure e dei servizi sanitari attraverso attività di ricerca, innovazione e formazione.   L’accordo, della durata di due anni, prevede lo sviluppo di attività scientifiche mirate alla valutazione dell’efficacia e degli esiti delle cure nelle diverse Regioni italiane. Le due istituzioni metteranno a sistema le rispettive competenze scientifiche e formative per costruire indicatori avanzati in grado di misurare e monitorare la qualità dei servizi sanitari, attraverso l’impiego di analisi statistiche e metodologie innovative. Un focus strategico della collaborazione sarà lo studio del rapporto tra domanda e offerta sanitaria, con particolare attenzione al fenomeno della desertificazione sanitaria. "Il lavoro congiunto in questo ambito ci consentirà di affrontare una delle sfide più urgenti per l’equità territoriale: garantire che ogni cittadino, indipendentemente da dove viva, abbia accesso a servizi sanitari di qualità. In un’epoca in cui la salute è sempre più al centro dell’agenda pubblica, il contributo del mondo accademico deve essere non solo teorico, ma fortemente operativo" commenta il rettore John McCourt.   "Oggi in Italia la disuguaglianza tra centro e periferia sta diventando una delle principali fratture territoriali, talvolta persino più rilevante del tradizionale divario Nord-Sud. Questa distanza tra chi vive in contesti urbani e cittadini delle aree interne incide profondamente sull’accesso ai servizi, sulle opportunità di vita e sul benessere. Il rischio è che si alimentino non solo disuguaglianze socio-economiche, ma anche un senso di mancato riconoscimento da parte dello Stato, con possibili ricadute sulla tenuta democratica. Analizzare la distribuzione dei servizi pubblici, a partire dal fenomeno della desertificazione sanitaria, è dunque oggi cruciale", evidenzia Gianluca Busilacchi, docente e responsabile scientifico della convenzione per Unimc.   Le attività prevedono una mappatura dettagliata delle aree interne della sanità per rilevare la presenza e l’accessibilità dei servizi sanitari, con l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze territoriali e garantire il diritto alla salute su tutto il territorio nazionale. Agenas e Unimc lavoreranno alla predisposizione del disegno di ricerca incentrato sulla relazione tra desertificazione sanitaria e condizioni di salute della popolazione. Saranno analizzate le dimensioni di accessibilità ed equità delle prestazioni, qualità e protezione sanitaria, e copertura dei servizi, ai fini di una definizione compiuta della “desertificazione sanitaria”. Sarà inoltre analizzata la variabilità dell’impatto di questi fattori sulla salute della popolazione, isolando l’influenza di altri determinanti socio-economici e territoriali.   "La necessità di una lettura sinottica dei dati sanitari rispetto al territorio, con particolare riferimento alla dialettica esistente tra bisogni di salute, domanda e offerta di servizi sanitari, già oggetto di specifiche progettualità di Agenas a livello internazionale, troverà in questa collaborazione con l’Università di Macerata ulteriori stimoli e occasioni di approfondimento", sottolinea Giovanni Baglio, direttore dell’Unità Ricerca e responsabile scientifico della convenzione per Agenas.

17/06/2025 14:30
Scienza tra spettacolo e natura: successo per il festival Unicam all'Abbadia di Fiastra (FOTO e VIDEO)

Scienza tra spettacolo e natura: successo per il festival Unicam all'Abbadia di Fiastra (FOTO e VIDEO)

Dopo il successo dello scorso anno, l’edizione 2025 di Scienza in Festa ha superato ogni aspettativa. Sabato 14 e domenica 15 giugno, nella suggestiva cornice dell’Abbadia di Fiastra, il festival della comunicazione scientifica promosso dall’Università di Camerino ha trasformato un angolo di storia e natura in un palcoscenico per oltre 30 eventi tra spettacoli, laboratori, talk e attività all’aria aperta. Un evento che ha saputo coniugare con intelligenza e creatività il rigore scientifico con la gioia della scoperta, coinvolgendo un pubblico di tutte le età. “Grandissima partecipazione, credo che abbiamo iniziato con il piede giusto”, ha dichiarato entusiasta Claudio Pettinari, docente Unicam, nel corso della seconda giornata. “Tante persone vogliono vedere ciò che le ricercatrici e i ricercatori fanno, vogliono divertirsi, vogliono apprendere... Abbiamo fatto sold out in tutti i 31 eventi previsti in una giornata e mezza”. E la soddisfazione più grande? “Vedere tanti bambini e ragazzi felici di voler sapere, ascoltare, confrontarsi. Questo significa portare la conoscenza nelle famiglie, nelle piazze, nelle case”. Tra gli appuntamenti più partecipati, la performance coinvolgente di Luca Perri con La Scienza di Harry Potter, il divertente e brillante spettacolo di Lorenzo Baglioni, capace di far cantare formule e teoremi, e l’esibizione magico-scientifica di Hyde, che ha unito illusione e logica matematica con la sua Cubomagia. “Molti trucchi di magia si basano su principi scientifici”, ha spiegato Hyde. “Io unisco questi due mondi con il cubo di Rubik, mostrando come logica e sorpresa possano convivere sul palco”. Ma Scienza in Festa non è stato solo show: anche la riflessione ha trovato ampio spazio. Domenica mattina, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche, si è svolta una tavola rotonda dedicata alla comunicazione della sostenibilità, con interventi del Rettore Graziano Leoni, del climatologo Massimiliano Fazzini, del biologo Francesco Petretti e di altri esperti, moderata da Mattia Crivellini, direttore del Festival Fosforo. “Sole, divertimento e chiaramente tanta scienza. Con questa edizione abbiamo portato la bellezza della ricerca universitaria in un luogo diverso, accessibile, popolare, riuscendo a parlare a tutti”, ha sottolineato Crivellini. Particolarmente apprezzata anche la componente outdoor, con iniziative immerse nella natura del parco come la Passeggiata con gli odori del bosco del botanico Andrea Catorci, o Escape from Marche, l’escursione tra storia e ambiente guidata da Matteo Petracci. Tra i protagonisti anche tante voci nuove: giovani studenti e ricercatori Unicam hanno animato il festival con le loro esperienze e pubblicazioni, mentre negli spazi espositivi il pubblico ha potuto toccare con mano la scienza, dalla chimica alle neuroscienze, dal design al benessere. Un altro momento molto seguito è stato l’incontro con Giulia Biondi, nutrizionista e autrice del libro La cucina che bilanciamo. “Mangiare sano non significa seguire una dieta rigida, ma imparare a conoscere frequenze, quantità e varietà. È un atto di rispetto verso se stessi e verso il pianeta”, ha spiegato, introducendo il suo ricettario didattico diventato un long seller. L’evento si è concluso con la soddisfazione degli organizzatori e il consenso di un pubblico numeroso e partecipe. Un successo reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Università di Camerino, la Fondazione Giustiniani Bandini, i Comuni di Urbisaglia e Tolentino, la Fondazione Carima, l’Associazione Casa della Memoria, l’Associazione NEXT, con il patrocinio della Regione Marche e il supporto tecnico di Publicolor. “Scienza in Festa non è solo un festival – ha concluso Pettinari – ma un’esperienza collettiva di conoscenza, passione e condivisione. E la scienza, così, diventa parte della vita di tutti”.

16/06/2025 12:40
L’UniMc avvia i corsi da 40 Cfu per l’abilitazione al sostegno

L’UniMc avvia i corsi da 40 Cfu per l’abilitazione al sostegno

L’Università di Macerata ha attivato i nuovi percorsi abilitanti da 40 CFU rivolti ai docenti già inseriti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di sostegno ma privi del titolo di specializzazione.   Introdotti dal Decreto Legge 71/2024, convertito nella Legge 106/2024, questi percorsi rappresentano un’alternativa più snella rispetto al tradizionale TFA Sostegno. Pensati per chi ha maturato almeno tre anni di servizio, i corsi sono focalizzati sull’acquisizione di competenze operative e pratiche, con l’obiettivo di qualificare e rafforzare l’inclusione scolastica attraverso una formazione mirata e concreta.   La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 3 luglio 2025. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.unimc.it  Link diretto:  https://www.unimc.it/it/unimc-comunica/news/corsi-sostegno

16/06/2025 11:10
L’ambasciatore Ue in Myanmar in visita all’Università di Macerata: dialogo su cooperazione e futuro globale

L’ambasciatore Ue in Myanmar in visita all’Università di Macerata: dialogo su cooperazione e futuro globale

Ieri mattina l’ambasciatore dell’Unione Europea in Myanmar, Ranieri Sabatucci, è stato ospite del rettore dell’Università di Macerata John McCourt per un incontro dedicato al ruolo delle università in un mondo sempre più interconnesso ma anche fragile.  Diplomatico italiano di lunga esperienza nelle istituzioni europee, già ambasciatore della Ue presso l’Unione Africana e alto funzionario del Servizio europeo per l’azione esterna, dove si è occupato di cooperazione allo sviluppo, diritti umani e relazioni con l’Asia e l’Africa, attualmente alla guida della delegazione Ue in un contesto segnato da profonde sfide politiche e sociali, Sabatucci ha condiviso la sua visione sulle sfide globali e sul valore della cooperazione internazionale.  Durante la visita si è discusso del ruolo strategico che l’Università di Macerata, insieme alle altre università della regione, può svolgere nel promuovere una vera internazionalizzazione, fondata sul dialogo rispettoso tra i popoli, lo scambio economico e culturale e la cooperazione accademica. Al centro del colloquio anche la necessità di rafforzare la tenuta delle democrazie – anche attraverso le scienze umane – in un mondo sempre più complesso e interconnesso, ma al tempo stesso frammentato e diviso, in cui il sapere e l’educazione rappresentano strumenti fondamentali per la costruzione di società più giuste, inclusive, sostenibili e resilienti. Si è parlato inoltre dei futuri possibili per la regione Marche, con particolare attenzione al ruolo che le università possono giocare come motori di sviluppo sostenibile, attraverso la formazione delle nuove generazioni e la capacità di attrarre e generare competenze e idee innovative. Al centro del dialogo anche il rapporto cruciale tra l’Italia, l’Europa e il continente africano.  «La presenza dell’ambasciatore Sabatucci è per noi un’occasione preziosa di apertura e confronto – ha dichiarato il rettore McCourt –. Le università devono essere spazi di dialogo aperto e globale, e agenti attivi nel rafforzamento delle democrazie e nella promozione della pace. Questo incontro conferma la vocazione internazionale dell’Università di Macerata e il suo impegno nel formare cittadini consapevoli, capaci di pensare un futuro che va oltre lo spazio e il tempo immediato».

14/06/2025 14:20
L'UniMc e Cosmari insieme per una comunicazione che si 'differenzia': "Un accordo concreto per il territorio"

L'UniMc e Cosmari insieme per una comunicazione che si 'differenzia': "Un accordo concreto per il territorio"

L'Università di Macerata e il COSMARI, Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti, uniscono le forze per avviare un percorso di collaborazione finalizzato a promuovere la sostenibilità ambientale e alimentare nel territorio. I due enti hanno sottoscritto un accordo quadro della durata di tre anni, che darà vita a una serie di iniziative congiunte rivolte in particolare agli studenti e alle loro famiglie. L'intesa, firmata dal rettore John McCourt per UniMC e dal presidente Paolo Gattafoni per COSMARI, nasce con l'obiettivo di realizzare progetti educativi e informativi capaci di sensibilizzare le nuove generazioni su temi cruciali come la riduzione degli sprechi, il riciclo dei materiali e la qualità della raccolta differenziata. "Oggi parliamo di un accordo importante che abbiamo fatto con Cosmari  al fine di promuovere la sostenibilità ambientale," ha dichiarato John McCourt, sottolineando come l'Ateneo si stia muovendo su più fronti su questa tematica. "Questi sono messaggi che devono essere trasmessi ripetutamente perché si pensa di aver convinto una generazione, ma non è proprio così. Per cui noi cercheremo di creare dei momenti su questi temi per sensibilizzare le nuove generazioni, cercando di innescare comportamenti virtuosi. L’università e diversi settori dell’università, diverse discipline, abbiamo professori che lavorano su queste tematiche, anche fra i dottorandi e i giovani studiosi". A proseguire il discorso introduttivo del Rettore è stato Domenico Panetta, direttore generale dell’UniMC, che ha evidenziato come l'Università sia impegnata da tempo su questi fronti: "È un processo intrapreso da tempo dall’Università per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, sociale e culturale. C’è un impegno complessivo da parte dell’Università a far comprendere che questi temi sono al centro del nostro piano strategico". Anche la professoressa Mara Cerquetti, docente con delega alla sostenibilità, ha rimarcato l'impegno costante dell'Ateneo: "Ho questa delega alla sostenibilità da un anno; un anno fa eravamo qui a presentare una convenzione con Engie sull’efficientamento energetico e questo dimostra che, per quanto concerne la sostenibilità lavoriamo su diversi fronti. Nell’arco di quest’anno abbiamo cercato di promuovere una serie di iniziative aderendo anche a campagne nazionali che permettessero agli studenti di partecipare attivamente alle questioni riguardanti la sostenibilità. Il coinvolgimento attivo della comunità studentesca è un aspetto rilevante; i punti previsti nella convenzione vanno proprio in questa direzione. La partecipazione dei nostri studenti, attraverso attività come il tirocinio, può essere occasione per conoscere meglio le tematiche e le problematiche specifiche del settore". Dal lato del Cosmari, il presidente Paolo Gattafoni ha posto l'accento sull'importanza della comunicazione: "La comunicazione è importantissima. Come Cosmari tenevamo molto a Macerata sia per il prestigio dato dal fatto che l’Università è molto antica e rispettata nel panorama italiano sia perché è il centro del potere della Provincia. Bisogna andare verso la strada della sostenibilità ambientale, quindi comunicarla su pilastri come la trasparenza ma anche la fattibilità oggettiva. La comunicazione è veicolo di messaggi ma si fonda anche su uno scambio, ma se non c’è scambio non c’è comunicazione; lo scambio è l’occasione per rendere le persone adulte più ‘docili’ ad alcune regole che poi a cascata ricadono nelle nostre tasche, oltre al fatto della sostenibilità ambientale. Siamo ormai dentro un mercato selvaggio ma dall’altra parte dobbiamo parlare di sostenibilità ambientale". Infine, Brigitte Pellei, direttore generale del Cosmari, ha specificato la concretezza dell'accordo: "Questo accordo è un atto concreto per quanto concerne la gestione del tema ambientale, in particolare quella dei rifiuti in sinergia con attori che fanno parte della nostra società. Questi attori sono quelli che dovranno occuparsi del tema in questione in futuro: è lo spirito alla base di questa convenzione. Occorre far conoscere la realtà industriale sia come azienda impiantistica che come azienda sul territorio. La comunicazione, la cultura sono le tematiche che ci hanno portati in questo Ateneo sia nell’ottica di approfondire le criticità sia in quella del valore aggiunto che questo tema apporta. Il recupero del materiale, il riuso e anche delle buone prassi devono essere alla base del futuro dei giovani attori su cui bisogna investire perché facciano meglio di noi". Il programma di collaborazione prevede una ricca varietà di attività: dall'organizzazione di seminari su temi come l'economia circolare, la gestione sostenibile dei rifiuti e la riduzione dello spreco alimentare, fino alla promozione di eventi tematici con esperti del settore. Sono previste anche giornate aperte dedicate alla sostenibilità, che coinvolgeranno studenti e famiglie in laboratori, visite agli impianti di trattamento rifiuti e momenti di divulgazione scientifica. Tra le iniziative concrete, spiccano progetti come "Fatti gli avanzi tuoi", che promuove il riutilizzo creativo degli avanzi alimentari, o "Raccolta differenziata per tutti", che mira a migliorare le pratiche di conferimento dei rifiuti attraverso campagne di comunicazione inclusive. Previsti anche tirocini e stage per gli studenti nei settori del marketing, della comunicazione e della progettazione ambientale, oltre a borse di dottorato o premi di laurea legati alle tematiche dell'accordo. L'Università di Macerata si impegna a promuovere le iniziative congiunte all'interno della propria comunità accademica, contribuendo a diffondere una cultura della sostenibilità. Da parte sua, il COSMARI garantirà il coordinamento delle attività e valorizzerà il ruolo dell'Ateneo nelle proprie azioni di comunicazione ambientale. Con questo accordo, l'Ateneo e il Consorzio ribadiscono il proprio impegno nel costruire un futuro più consapevole e sostenibile, investendo sulla formazione e sulla partecipazione attiva delle giovani generazioni.

11/06/2025 17:27
Scienze gastronomiche e sicurezza sismica: Unicam protagonista all’Expo di Osaka

Scienze gastronomiche e sicurezza sismica: Unicam protagonista all’Expo di Osaka

L’Università di Camerino, rappresentata dal professor Emanuele Tondi, prorettore vicario con delega all’Internazionalizzazione, ha partecipato nei giorni scorsi su invito dell’Assessore regionale Andrea Maria Antonini all’inaugurazione della settimana dedicata alla Regione Marche nel Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka, in Giappone. L’inaugurazione, aperta dal discorso dell’assessore Antonini, ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore Mario Vattani, commissario generale del Padiglione Italia, che ha simpaticamente indossato una cravatta dell’Università di Camerino nel suo intervento inaugurale. La giornata è poi proseguita presso l’hotel Conrad di Osaka con l’evento “Taste Marche Experience” organizzato da Tipicità.  Unicam è stata protagonista nello spazio riservato dalla Regione Marche alle Università e ai Centri di Ricerca, partecipando a due eventi distinti ma complementari. Nel primo evento, dal titolo “Diplomazia culturale per la società del futuro. Un ponte di saperi (e sapori) tra Italia e Giappone”, organizzato da Tipicità, è stato presentato il progetto Erasmus+ KA171 che vede Unicam collaborare con l’Università di Ritsumeikan di Kyoto. L’iniziativa offrirà a studenti, docenti e staff di entrambi i Paesi l’opportunità di confrontarsi e cooperare sui temi delle scienze gastronomiche e del management del cibo. Obiettivo a lungo termine del progetto è la creazione di due centri di cultura gastronomica, a Camerino e a Kyoto, con il coinvolgimento di attori economici, associativi e culturali dei rispettivi territori. Numerosi gli interventi istituzionali e accademici: tra gli altri, Elena Sgarbi (commissario aggiunto per l’Italia a Expo 2025), la consigliera regionale Anna Menghi, i professori Masayoshi Ishida (Ritsumeikan), Francesco Ukon (Doshisha Business School), il direttore di Tipicità Angelo Serri, e il prorettore vicario Emanuele Tondi. Nel secondo evento, “Life-saving furniture in case of seismic events. Conception, design, prototyping, structural testing, production and implementation in operating environment”, si è parlato di sicurezza sismica e design innovativo. La Scuola di Architettura e Design di Unicam ha presentato, in collaborazione con Cosmob S.p.A. di Montelabbate, un progetto di arredi salva-vita per ambienti operativi, già testati e installati ad Ascoli Piceno. Durante l’evento è stato anche presentato il centro di ricerca STRIC (Centro Internazionale per la Ricostruzione fisica, economica e sociale), finanziato dal Fondo complementare PNRR. Il centro, in fase di realizzazione a Camerino, includerà un sistema di tavole vibranti e un laboratorio con strumentazioni geofisiche avanzate per il monitoraggio dei “gap” sismici. Oltre al professor Tondi, sono intervenuti la professoressa Lucia Pietroni (coordinatrice del progetto), i professori della Scuola di Architettura e Design Alessandro Zona e Fabio Micozzi, e Alessio Gnaccarini di Cosmob. L’iniziativa ha riscosso grande interesse da parte di stakeholder locali e accademici giapponesi. “Sono davvero molto soddisfatto – ha sottolineato il prorettore Vicario Tondi – di aver avuto questa opportunità di partecipare all’Expo 2025 di Osaka, che ci ha permesso di condividere con il mondo la nostra eccellenza nella ricerca e nell’innovazione, in settori che ci caratterizzano e di rafforzare ancora di più la collaborazione con le università giapponesi”.

11/06/2025 16:14
Petriolo, partito il cantiere della scuola "Marco Martello”: conclusione prevista per giugno 2026

Petriolo, partito il cantiere della scuola "Marco Martello”: conclusione prevista per giugno 2026

Sono finalmente iniziati i lavori alla scuola media (secondaria di primo grado) “Marco Martello”, a Petriolo.  Lunedì 19 maggio è stato stipulato il contratto ed è stato redatto e sottoscritto il verbale di consegna dei lavori alla ditta Pipponzi di Civitanova. L’impresa edile, con questo atto, ha preso possesso dell’area e ha avviato l’allestimento del cantiere. Oggi, mercoledì 11 giugno, è partita ufficialmente l’opera. L’intervento dovrebbe durare poco più di un anno: la fine dei lavori è prevista per il 30 giugno 2026. Un’opera da 4.550.000 euro, di cui 3 milioni finanziati dal Ministero dell’istruzione poi confluiti nel Pnrr, 800mila euro di contributo Gse (Gestore dei servizi energetici) e 750mila euro del Comune, con un mutuo netto. Non si tratta quindi di un intervento post-sisma. Dopo la demolizione della scuola, effettuata nel 2022, l’amministrazione Santinelli ha ritenuto opportuno rifare il progetto, dando vita a uno nuovo “più consono e funzionale alle esigenze del paese”. Così è stato risolto il contratto con la precedente ditta, di Caserta, ed è stato ripresentato un bando con la variante strutturale del progetto. Un paio di mesi fa il sindaco Matteo Santinelli è stato ricevuto a Roma dal Ministero dell’istruzione, che ha dato l’ok al nuovo progetto. L’iter non è stato semplice: la terza ditta in graduatoria ad aprile ha presentato ricorso al Tar, che però è stato prontamente rigettato anche nel merito, con una sentenza veloce, nel giro di un paio di settimane. La scuola sarà a due piani, Nzeb (edificio a energia quasi zero), all’avanguardia, con tre aule e tre laboratori, al fine di ospitare una settantina di studenti, e una palestra di 300 metri quadrati, grande più del doppio rispetto alla preesistente. La palestra infatti fungerà anche da palazzetto dello sport, aperta alla cittadinanza, con gradinate per accogliere il pubblico. “Il nuovo progetto è stato rimodulato tenendo in debito conto anche la popolazione scolastica e l’andamento demografico di Petriolo – afferma il primo cittadino -. Altrimenti ci sarebbe stato uno spreco di spazi e risorse pubbliche. Questa scuola sarà ancora più sicura dal punto di vista sismico rispetto a quella progettata inizialmente. Sarà riqualificata l’area circostante, realizzando un passaggio ad anello che si collega al campetto polivalente. Migliore anche la viabilità. Inoltre gli spazi potranno essere riadattati grazie alla vicinanza della scuola elementare (ad esempio, in caso di necessità, i laboratori potranno essere trasferiti alla primaria per ottenere tre aule in più). Rifare il progetto purtroppo ha allungato i tempi, ma è stato necessario per adottare una scelta saggia e ben ponderata. Il risultato sarà una scuola più funzionale e sicura rispetto al progetto originario ed è prevista una palestra più grande di quella preesistente. Un progetto più oculato, calzante e idoneo al numero degli alunni. Guardiamo al futuro con due scuole, medie e materna, completamente nuove. La sicurezza dei nostri ragazzi viene prima di tutto”.

11/06/2025 14:00
A Macerata un convegno internazionale sulle rotte sacre del Mediterraneo antico

A Macerata un convegno internazionale sulle rotte sacre del Mediterraneo antico

Mercoledì e giovedì, 11 e 12 giugno, l’Università di Macerata ospiterà il convegno internazionale “Meta-mare. Il mare degli dèi. Circolazione di culti e frequentazione dei santuari nel Mediterraneo antico”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici nell’ambito del progetto Pnrr Safina – Ricerca e valorizzazione di itinerari interculturali, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.   L’iniziativa, che rientra anche nel percorso del Consiglio d’Europa “La Rotta dei Fenici”, si terrà nell’Aula Confucio del Polo Didattico “G. Tucci” e sarà trasmessa in diretta streaming al link urly.it/319wbg. Il Book of Abstracts, curato da Simona Antolini, Roberto Perna e Jessica Piccinini, è disponibile in open access sul sito delle Edizioni Università di Macerata.   Il Mediterraneo, da sempre “mare di mezzo” e crocevia di lingue, tecnologie, culti e culture, è al centro della riflessione di oltre trenta interventi, che attraversano un ampio arco cronologico – dalla preistoria all’età romana – e uno spazio geografico esteso, da Oriente a Occidente. Il meta-mare, come viene definito nel titolo, è “il mare oltre il mare”: non solo una realtà fisica, ma anche uno spazio simbolico e culturale, capace di connettere popoli e civiltà attraverso il tempo. Fulcro del convegno è la dimensione del sacro in relazione alla mobilità antica: divinità, santuari, riti, feste e culti che si muovono lungo le rotte marinare, modellando una “civiltà mediterranea” nata dalla continua interazione tra tradizioni religiose diverse. L’incontro si propone come un’occasione per osservare da vicino le dinamiche di persistenza, trasformazione e ibridazione dei sistemi religiosi antichi. Il taglio interdisciplinare – che coinvolge orientalisti, archeologi, epigrafisti, storici del mondo greco e romano – permette di esplorare in profondità fenomeni religiosi e culturali spesso poco noti, anche attraverso una prospettiva di comunicazione contemporanea del patrimonio.   In questo senso si inserisce anche la sessione dedicata al progetto Safina – Network e beni culturali accessibili, con esperienze innovative legate all’archeologia inclusiva, agli itinerari storici nella Regione Marche e all’accessibilità nei musei.   Il comitato scientifico è composto da Simona Antolini, Jessica Piccinini e Roberto Perna per UniMC, Massimo Botto  e Tatiana Pedrazzi del Cnr – Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, Sara Ferrari de “La Rotta dei Fenici”, Luigi Gallo dell’Università di Napoli “L’Orientale”, Iosif Hadjikyriakos del The Cyprus Institute, Ana Maria Niveau de Villedary y Mariñas dell’Università di Cadice, Oscar Mei dell’Università di Urbino, Luca Peyronel dell’Università di Milano, Elisabetta Todisco e Giuliano Volpe di Bari “Aldo Moro” e Maria Turchiano dell’Università di Foggia. ...

10/06/2025 17:15
Unicam protagonista nella formazione manageriale dei Direttori di Dipartimenti Farmaceutici

Unicam protagonista nella formazione manageriale dei Direttori di Dipartimenti Farmaceutici

Alla presenza di 300 partecipanti provenienti da 18 regioni italiane, del rettore Unicam Graziano Leoni e di tutta la governance dell’Ateneo, del Senatore Guido Castelli, del Sindaco di San Benedetto del Tronto, del Presidente GIMBE Nino Cartabellotta, della Presidentessa CUP, di membri di Istituzioni Sanitarie Regionali e Nazionali e del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (SIFO), Società scientifica di riferimento per i destinatari dell’iniziativa, è stata inaugurata oggi la XXIII Edizione del Master di II Livello “Manager di Dipartimenti Farmaceutici”. La nuova edizione del Master rappresenta una importante tappa nel percorso di formazione post laurea rivolto ad una categoria di operatori sanitari di grande rilevanza decisionale e strategica per le sorti del Servizio Sanitario Nazionale. Il forte impatto delle nuove tecnologie sanitarie, l’evoluzione del sistema normativo, il tentativo di ottimizzare i percorsi organizzativi attraverso una maggiore focalizzazione alla domiciliarizzazione delle cure (in un quadro economico costantemente alla ricerca di un faticoso equilibrio) sfidano il farmacista clinico alla ricerca di una crescente capacità di governare farmaci e dispositivi medici, giocando un ruolo chiave nei meccanismi decisionali di aziende sanitarie e regioni. Il Master Unicam rispondendo ai requisiti di formazione manageriale per la direzione delle strutture complesse del Servizio Sanitario Nazionale, affronterà sia tematiche di management trasversali alle varie professioni sanitarie, che argomenti specifici per la professione del farmacista, impostati in un’ottica manageriale ha evidenziato il prof. Carlo Cifani Direttore del Master e della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera. Ogni anno l’offerta didattica si aggiorna con nuove tematiche ed approfondimenti in modo da permettere ai farmacisti clinici che operano nel SSN di arricchire le proprie competenze e le proprie esperienze professionali per affrontare le sfide emergenti: innovazione ed evoluzione dei percorsi di cura, delle tecnologie e dei ruoli organizzativi e di governance. In un periodo di grandi interrogativi circa i diversi approcci regionali nella gestione dei percorsi sanitari è di fondamentale importanza toccare con mano le “best practices” per sviluppare standard elevati nei percorsi di governance in tutte le aziende sanitarie. A tale scopo, anche per questa Edizione è stata rinnovata la collaborazione con l’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale “Papa Giovanni XXIII”. Una intera sessione didattica si terrà presso l’Ospedale di Bergamo, uno degli ospedali più tecnologici a livello europeo, permettendo di vivere direttamente la moderna struttura ospedaliera organizzata per intensità di cure. Verrà affiancata quindi alla didattica frontale una parte applicativa comprensiva di visite nella struttura, con particolare attenzione al sistema dipartimentale di farmacia organizzato in strutture centrali e periferiche con un forte orientamento clinico.  Come sottolineato dalla prof.ssa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura - Vice Direttrice del Master e Membro della Commissione di Ateneo per l’Alta Formazione - "verranno affrontati argomenti quali l’organizzazione e  la gestione economico-finanziaria dei dipartimenti farmaceutici, la gestione del personale e le tecniche di comunicazione, la gestione manageriale del servizio farmaceutico, gli studi di farmacoepidemiologia  e farmacoeconomia nell’analisi e nel management della spesa farmaceutica, la logistica sanitaria, i criteri di selezione dei farmaci, le scelte manageriali relative ai dispositivi medici e diagnostici, le scelte manageriali relative all’allestimento di preparazioni galeniche, antitumorali e per nutrizione artificiale, la continuità assistenziale tra ospedale e territorio nell’assistenza farmaceutica". "Il numero così rilevante di edizioni rappresenta un risultato unico a livello nazionale nel settore farmaceutico che testimonia l’interesse dei farmacisti ospedalieri alle attività formative erogate dalla Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Scuola - evidenzia il Prof. Gianni Sagratini, direttore della Scuola -. Il questionario di valutazione del Master da parte degli iscritti della precedente edizione ha evidenziato eccellenti risultati per la nostra Scuola, sottolinea il Delegato del Rettore per l’Alta Formazione Prof. Riccardo Petrelli: il 97% dei partecipanti è completamente soddisfatto dal Master erogato, per il 98% degli iscritti il livello di competenza dei docenti ed i contenuti didattici hanno risposto pienamente alle aspettative ed il 98,4 % suggerirebbe ad un collega di iscriversi a questo Master". "Le chiavi del successo di questa iniziativa - sottolinea la Prof.ssa Giulia Bonacucina, Pro Rettore alla Didattica - si riassumono in tre elementi: completa collaborazione con società scientifiche e istituzioni, costante attenzione alle tematiche in evoluzione soprattutto di natura manageriale e ampia interazione con professionisti che esercitano nella pratica le discipline proposte". Come affermato dal Rettore Prof. Graziano Leoni: "Questo Master risponde pienamente alle crescenti necessità che emergono dal mondo della professione nelle strutture ospedaliere. La longevità del Master Unicam è dovuta alla capacità e rapidità di far fronte alle continue evoluzioni del bagaglio di competenze richieste al farmacista".  "La necessità di un farmacista-manager scaturisce dalla complessità del ruolo che questo professionista è chiamato oggi a saper svolgere – rimarca il Direttore Generale Dr. Andrea Braschi -. Quando il farmacista è chiamato ad assumere responsabilità dipartimentali, occorre unire alle competenze scientifiche, classicamente correlate alla sua professione, una moderna preparazione di tipo manageriale".       

10/06/2025 15:00
Ricerca internazionale: l’Università di Macerata forma studiosi da tutto il mondo per diventare borsisti Marie Curie

Ricerca internazionale: l’Università di Macerata forma studiosi da tutto il mondo per diventare borsisti Marie Curie

Nove ricercatori da ogni parte del mondo – Australia, Brasile, Etiopia, Nigeria, Pakistan, Spagna, oltre che dall’Italia - otto dei quali in questi giorni in città per una settimana intensiva di formazione: è entrata nel vivo la nuova edizione del programma Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowships (MSCA-PF) dell’Università di Macerata. Si tratta di una delle iniziative di punta dell’Ateneo per attrarre ricercatori di talento dall’estero e offrire loro la possibilità di sviluppare un progetto di ricerca originale in grado di concorrere a una borsa di studio post-dottorato Marie Sklodowska-Curie nell'ambito del programma Horizon Europe. I partecipanti, selezionati attraverso un bando internazionale, stanno lavorando fianco a fianco con docenti e tutor UniMC per costruire una proposta competitiva da presentare alla Commissione Europea. La masterclass, partita online il mese scorso, si sta svolgendo in presenza a Macerata in questi giorni e rappresenta un’occasione unica per ricevere formazione avanzata, consulenze personalizzate, confrontarsi con i propri supervisori scientifici e affinare la propria candidatura. Il percorso include anche un supporto economico per viaggi, soggiorni e revisione linguistica della proposta in inglese. "Questa iniziativa non è solo un’occasione per attrarre talenti – commenta il rettore John McCourt – ma anche un modo concreto per costruire relazioni internazionali durature, rafforzare le reti accademiche e arricchire il nostro ambiente di ricerca con prospettive globali. Le Marie Curie Fellowships rientrano nel programma europeo Horizon Europe, nato per promuovere la ricerca di eccellenza e la mobilità internazionale dei ricercatori. L’Università di Macerata, offrendo questa opportunità, si conferma un nodo attivo e dinamico della rete europea della conoscenza. Ringrazio delegata, la professoressa Jessica Piccinini, e lo staff dell’Ufficio ricerca internazionale, progettazione e open science per l’eccellente lavoro che portano avanti”. La borsa Marie Curie è una delle più prestigiose nel panorama europeo della ricerca: permette a studiosi con un dottorato e fino a otto anni di esperienza post-dottorale di sviluppare un proprio progetto di ricerca, spesso in contesti internazionali. I candidati coinvolti hanno come istituzione ospitante l’Università di Macerata, scelta per la crescente attrattività dell’Ateneo nei settori delle scienze umane e sociali. L’iniziativa, giunta al suo sesto anno consecutivo, si è consolidata nel tempo grazie a un lavoro accurato di perfezionamento e cura del percorso di accompagnamento alla candidatura. I risultati non si sono fatti attendere: tra i successi recenti, spicca quello di Gianluca Sampaolo, assegnista di ricerca in Economia applicata, che ha ottenuto proprio lo scorso anno una Marie Curie Global Fellowship, uno dei finanziamenti più competitivi al mondo. Grazie a queste borse, i vincitori possono vivere esperienze di ricerca all’estero e poi riportare all’Università di Macerata le competenze acquisite, contribuendo alla crescita scientifica e culturale dell’intero Ateneo.

10/06/2025 15:00
Potenza Picena - Radar e difesa dello spazio aereo: gli studenti del Leopardi entrano nel cuore dell’Aeronautica

Potenza Picena - Radar e difesa dello spazio aereo: gli studenti del Leopardi entrano nel cuore dell’Aeronautica

Dal 26 maggio al 6 giugno la 114ª Squadriglia Radar Remota di Potenza Picena ha aperto le proprie porte a tre giovani studenti delle classi quarte del Liceo “G. Leopardi” di Recanati nell’ambito di un Percorso per le Competenze Traversali e l’Orientamento (PCTO). Oltre a essere propedeutica all’implementazione e integrativa della formazione accademica, l’attività ha permesso agli studenti di apprendere e approfondire le peculiarità professionali della Difesa Aerea come le conoscenze relative all’applicazione dei principi dell’elettromagnetismo ai sistemi un radar della difesa aerea e agli ulteriori sistemi in uso alla Squadriglia, come quelli per le comunicazioni radio Terra/Bordo/Terra ed i sistemi di continuità elettrica.  Durante le due settimane gli studenti hanno assistito a un briefing illustrativo sulla Forza Armata e sulle possibilità di arruolamento per farne parte, oltre ad essere stati edotti sulla mission della Squadriglia e sui suoi compiti nell’ambito della Difesa dello spazio aereo nazionale. Hanno altresì avuto la possibilità di visitare le diverse articolazioni del Reparto quali il Radar FADR (Fixed Air Defence Radar), cuore pulsante dell’ente, il polo CIS (Communication and Information Services), dove hanno avuto modo di visitare tutti i sistemi che garantiscono la connettività e le comunicazioni Terra/Bordo/Terra nonché il Nucleo Gruppi Elettrogeni ed impianti elettrici che assicura la continuità di alimentazione per tutti i sistemi operativi della Squadriglia.  Il periodo di stage ha previsto anche la visita al Comando delle Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), la cui missione è quella di sorvegliare, comprendere e influenzare costantemente l'ambiente operativo per assicurare la condotta e il successo delle operazioni aeree, massimizzando l’efficacia e la rilevanza del potere aerospaziale in ogni contesto interforze e inter-agenzia, nazionale e internazionale, guidando la crescita professionale del personale operativo e l'evoluzione dottrinale e capacitiva dello Strumento aerospaziale nel suo continuo processo di trasformazione . Al COA i giovani discenti, dopo un briefing introduttivo sulle attività del Comando hanno potuto visitare non solo la sala operativa dell’11° Gruppo DAMI, ma anche la sala Meteo e la sala operativa C-SSA, che assicura il contributo della Difesa alla generazione e distribuzione dei servizi di space situational awareness e space surveillance and tracking.  Una volta rientrati presso la Squadriglia Radar potentina, il Comandante, Capitano Luciano Speranza, ha ringraziato l’Istituto scolastico e i suoi studeni "per l’attenzione e l’impegno dimostrati durante tutto il periodo, augurando che in futuro possano riproporsi progetti simili, affinché possano ampliare le conoscenze degli studenti e far scoprire loro i valori aeronautici attraverso un processo di progressiva integrazione del Reparto con il tessuto sociale del territorio".  

10/06/2025 10:23
Unicam, la scienza esce dai laboratori: weekend tra esperimenti, spettacoli e incontri all’Abbadia di Fiastra

Unicam, la scienza esce dai laboratori: weekend tra esperimenti, spettacoli e incontri all’Abbadia di Fiastra

Dopo il grande successo della scorsa edizione, sabato 14 e domenica 15 giugno torna "Scienza in Festa", il festival della comunicazione scientifica dell’Università di Camerino. Nella suggestiva cornice dell’Abbadia di Fiastra, tra natura rigogliosa e testimonianze storiche, il pubblico di ogni età sarà protagonista di un evento unico che unisce rigore scientifico e divulgazione creativa. "Scienza in Festa" è il fiore all’occhiello del progetto di public engagement dell’Università di Camerino denominato Viceversa, che mira a creare ponti tra università e società, portando la scienza fuori dalle aule, nei luoghi della vita quotidiana come l’Abbadia di Fiastra, per stimolare la curiosità, il pensiero critico e il dialogo. "Con questo festival - afferma il rettore Graziano Leoni - vogliamo dare voce alla scienza in modo semplice, diretto e coinvolgente, dimostrando quanto essa sia presente, utile e spesso anche sorprendente nella nostra quotidianità. È un modo per abbattere barriere, suscitare domande, generare consapevolezza e magari, ispirare nuove vocazioni. Abbiamo infatti potenziato molto le attività di public engagement, attraverso una maggiore consapevolezza da parte delle ricercatrici e dei ricercatori della necessità di divenire protagonisti nel comunicare i risultati delle ricerche alla collettività. Ringrazio quindi sia i colleghi Unicam che i personaggi illustri del mondo della divulgazione scientifica che saranno con noi, così come ringrazio tutti i partner che hanno voluto collaborare con noi e supportarci".  Il programma dell'edizione 2025 è particolarmente ricco, con oltre 30 eventi tra incontri, laboratori, spettacoli, presentazioni di libri e attività all’aria aperta. L’apertura ufficiale sarà sabato pomeriggio alle ore 16 e si proseguirà anche nel dopo cena, poi l’intera giornata di domenica. Tra gli ospiti più attesi: la divulgatrice Beatrice Mautino, che svelerà verità e falsi miti del mondo della cosmetica; Luca Perri con “La Scienza di Harry Potter”, un viaggio tra magia e fisica; Lorenzo Baglioni, cantautore e matematico capace di far cantare formule e teoremi, Hyde con le sue cubomagie e Giovanni Covone con Paolo Coletta, protagonisti del suggestivo racconto astronomico “Le stelle erranti”. Nel main stage andranno in scena anche momenti spettacolari e interattivi, dallo show “Divertiamoci con l’Intelligenza Artificiale” a cura dell’Associazione NEXT al “Chemistry Show” con il prof. Corrado Di Nicola, passando per “4 Ricerche”, ispirato ad un celebre format televisivo in cui giovani ricercatori e ricercatrici si sfideranno per conquistare il voto del pubblico e per la presentazione del laboratorio immersivo con l’AI su Design e Chimica. Il second stage ospiterà presentazioni di libri, dialoghi e racconti ispirati alla scienza. Si parlerà di nutrizione con Giulia Biondi, biologa nutrizionista laureata Unicam ed ideatrice del metodo Bilanciamo, di boschi e biodiversità con Andrea Catorci, di storia dell’alimentazione con Marco Giovagnoli, di filosofia e spiritualità con Marco Crescenzi, vincitore del Premio Asimov 2025, di storia e memoria unite all’innovazione tecnologica con l’Associazione casa della Memoria di Urbisaglia. Saranno protagonisti anche giovani studenti di Unicam, con le loro esperienze e le loro pubblicazioni, in un clima di scambio aperto e partecipato. Non mancheranno momenti di relax e riflessione immersi nella natura, come la “Passeggiata con gli odori del bosco” guidata dal botanico Andrea Catorci, o la “Passeggiata per le vie del parco” con Francesco Petretti o l’escursione “Escape from Marche”, condotta da Matteo Petracci, tra storia e natura, sulle tracce dei prigionieri alleati fuggiti dopo l’8 settembre 1943. In collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti Marche, poi, domenica mattina si terrà una tavola rotonda su “Informare e comunicare correttamente la sostenibilità: esperienze a confronto” alla quale interverranno il Rettore Unicam Graziano Leoni, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Franco Elisei, il biologo e naturalista Francesco Petretti, il climatologo Massimiliano Fazzini, i docenti Unicam Claudio Pettinari e Paola Scocco ed il divulgatore scientifico Mattia Crivellini. L’incontro è accreditato per la formazione dei giornalisti con il riconoscimento di tre crediti formativi e sarà anche occasione per la consegna dei diplomi del Corso di aggiornamento e qualificazione professionale in “Comunicazione scientifica”, testimonianza dell’impegno dell’ateneo nella formazione di nuovi divulgatori. Non mancheranno naturalmente ricercatrici e ricercatori, studentesse e studenti dell’Università di Camerino che animeranno i palchi con spettacoli, aperitivi scientifici e presentazioni di libri, mentre nello spazio espositivo condurranno tutti i presenti alla scoperta dell’affascinante mondo della scienza, dalla chimica alla matematica, dall’informatica alla veterinaria, dalla geologia alla scienza degli alimenti, dalle neuroscienze ai beni culturali, dal design al nostro benessere, anche con esperienze di citizen science. “Scienza in Festa” è realizzato in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini, i Comuni di Urbisaglia e Tolentino, la Fondazione Carima, l’Associazione Casa della Memoria, l’Associazione NEXT, con il patrocinio della Regione Marche e il supporto tecnico di Publicolor. Il programma completo è disponibile su: viceversa.unicam.it        

10/06/2025 09:20
Patente di Smartphone: successo per l'iniziativa alla scuola secondaria di San Severino

Patente di Smartphone: successo per l'iniziativa alla scuola secondaria di San Severino

Grande successo e viva soddisfazione all'Istituto Comprensivo "P. Tacchi Venturi" di San Severino Marche per il progetto che ha portato alla consegna della "Patente di smartphone" agli alunni delle cinque classi prime della scuola Secondaria. L'iniziativa, incentrata sull'uso consapevole delle tecnologie e sui pericoli della rete, ha ricevuto il plauso del sindaco Rosa Piermattei, presente all'incontro tenutosi nell'atrio del plesso centrale della scuola media, gremito da studenti e genitori. Il primo cittadino ha espresso il suo apprezzamento per l'iniziativa, sottolineando: “Ero incuriosita dall’iniziativa della consegna della patente di smartphone che garantisce la consapevolezza da parte degli alunni degli strumenti tecnologici e sono intervenuta per congratularmi con la dirigente Catia Scattolini per l’ottimo lavoro svolto da insegnanti ed alunni”. Il progetto, come ricordato dalle referenti Valeria Colafrancesco e Alessandra Aronne, ha affrontato con serietà e per diverse ore di lezione temi cruciali quali il sexting, il trasferimento di dati personali, il cyberbullismo e l'intelligenza artificiale. Attraverso spiegazioni, lavori di gruppo, cartelli, manifesti e video, gli studenti sono giunti a un esame conclusivo per l'uso consapevole dello smartphone, superandolo con successo. “Ora, però, è necessario che alla parte teorica si aggiunga una buona pratica nella realtà e per questo contiamo anche sulla supervisione dei genitori” - hanno evidenziato le referenti. All'evento hanno preso parte anche il vice sindaco baby Cristian Marozzi e l'operatrice della Cooss Marche Francesca Ferretti, che ha ricordato l'impegno della cooperativa sul territorio con 16 istituti coinvolti per la patente di smartphone, tra Ancona e Macerata, “per non lasciare i ragazzi fronteggiare da soli i pericoli della Rete ed anche per evitare dannose dipendenze”. Sul tema della sicurezza online e delle dipendenze è intervenuto anche il comandante della locale stazione dell’Arma dei Carabinieri, luogotenente carica speciale Massimiliano Lucarelli. Nel corso dell'anno scolastico Lucarelli ha incontrato a più riprese tutti gli alunni della Secondaria per metterli in guardia dai fenomeni del cyberbullismo e dai reati di diffamazione, sottolineando come lo smartphone, se utilizzato bene, sia "un’autentica finestra sul mondo". L'incontro è stato arricchito da contributi significativi degli studenti: l'estrosa classe 3C ha mostrato un video autoprodotto, realizzato grazie ai docenti Maurizio Moscatelli, Valeria Colafrancesco e Cinzia Maccari, per lanciare un messaggio chiaro contro le dipendenze di ogni tipo. I ragazzi della 1B, invece, hanno proposto il brano rap "Canzone della consapevolezza", dimostrando creatività e attenzione ai temi trattati. A conclusione dell'evento, la dirigente scolastica Catia Scattolini, rivolgendosi ai genitori, ha ribadito l'importanza della collaborazione: “Con il vostro aiuto dobbiamo riempire di attività significative la vita dei vostri figli”, un monito a promuovere un uso equilibrato e costruttivo del tempo libero e degli strumenti tecnologici.

06/06/2025 13:00
Expo 2025: l’Università di Macerata chiude il progetto europeo Trust sull’innovazione tecnologica

Expo 2025: l’Università di Macerata chiude il progetto europeo Trust sull’innovazione tecnologica

Nell’Auditorium del Padiglione Italia all’Expo 2025 si è svolto l’evento conclusivo del progetto europeo “TRUST – digital TuRn in Europe”, promosso dall’Università di Macerata in collaborazione con la Regione Marche. Un’occasione di rilievo internazionale per fare il punto su quattro anni di ricerche e collaborazioni dedicate a esplorare il ruolo della tecnologia nello sviluppo sostenibile e nel rafforzamento delle relazioni tra comunità, istituzioni e imprese. Finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, Marie Skłodowska-Curie Actions – Research and Innovation Staff Exchange, il progetto ha esplorato il potenziale delle tecnologie emergenti – in particolare la blockchain – come strumenti per rafforzare la fiducia tra comunità, istituzioni e imprese.  Incentrato sul tema “Comunità, industrie, luoghi: il ruolo della tecnologia per migliorare il benessere e lo sviluppo”, l’incontro ha riunito 23 relatori da istituzioni accademiche, aziende e centri di ricerca europei ed extraeuropei, offrendo una panoramica su temi chiave come smart cities, intelligenza artificiale, trasformazione digitale e quadro normativo dell’innovazione.  Ad aprire i lavori, l’assessore regionale Andrea Maria Antonini, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale per lo sviluppo dei territori e il ruolo della Regione Marche nel sostegno alla ricerca. A seguire, Francesca Spigarelli, coordinatrice scientifica di Trust, ha illustrato i principali risultati del progetto, evidenziando il valore strategico della collaborazione tra università, istituzioni e imprese a livello europeo ed exttraeuropeo. Tra gli interventi accademici, anche quelli dei professori Emanuele Frontoni, Massimo Meccarelli, Massimo Biasin e Andrea Delle Foglie, quest’ultimo intervenuto sull’evoluzione della blockchain grazie all’integrazione con l’intelligenza artificiale. Il convegno è stato moderato da Luca Escoffier dell’EU-Japan Innovation and Technology Cooperation Helpdesk, figura di riferimento nella cooperazione tecnologica tra Europa e Giappone. Oltre all’Università di Macerata, il progetto ha coinvolto numerosi partner, tra cui l’Università Politecnica delle Marche, il centro di innovazione Grottini Lab e – in rappresentanza del mondo artistico e della formazione superiore – l’Accademia di Belle Arti di Macerata, presente con il direttore Giorgio Capparucci e la docente Mascia Ignazi. Ha partecipato anche l’Iis “Cuppari - Salvati” di Jesi, con quattro studenti premiati da un progetto ministeriale, accompagnati dalla vicepreside Katya Mastantuono.    L’iniziativa ha rappresentato non solo la conclusione di un importante percorso di ricerca, ma anche una concreta dimostrazione di come l’innovazione tecnologica possa nascere e crescere grazie a una rete interdisciplinare, intersettoriale e internazionale, capace di unire ricerca accademica, impresa e formazione.

06/06/2025 11:31
Acquaponica e innovazione: lo studio di Unicam sulla jambù conquista la rivista “Plants”

Acquaponica e innovazione: lo studio di Unicam sulla jambù conquista la rivista “Plants”

In un contesto globale che richiede soluzioni sempre più sostenibili per l’agricoltura, l’Università di Camerino conferma il proprio impegno nella ricerca scientifica orientata alla tutela ambientale e all’innovazione agroalimentare. Un recente studio coordinato dal gruppo di ricerca del prof. Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e svolto nell’ambito del progetto di dottorato della dottoressa Marta Ferrati, ha infatti esplorato le potenzialità dell’acquaponica per la coltivazione dell’Acmella oleracea (L.) R.K. Jansen, nota anche come jambù. “L’acquaponica – ha affermato il professor Maggi – è un sistema di coltivazione basato sull’economia circolare utilizzato come alternativa sostenibile alla coltivazione convenzionale di diverse specie botaniche. Il principio di funzionamento si basa sulla combinazione dell’acquacoltura, ossia l’allevamento dei pesci, e dell’idroponica, la coltivazione delle piante in acqua, tramite un apposito sistema di ricircolo dell’acqua”. Attraverso i processi metabolici dei pesci, infatti, si origina ammoniaca, la quale viene trasformata in nitrati grazie all’azione di specifici batteri (Nitrosomonas e Nitrobacter spp.); tali composti, ricchi di azoto, costituiscono una preziosa fonte di nutrimento per sostenere la crescita e il vigore delle piante. Permettendo la co-produzione di organismi ittici e colture vegetali in un ciclo chiuso e sostenibile, l’acquaponica consente di ridurre lo spreco di risorse idriche fino al 90% e di massimizzare l’utilizzo efficiente di risorse non-rinnovabili. Lo studio, condotto in collaborazione con l’azienda Mj Energy s.r.l. del dottor Sergio Ciriaco, ha valutato l’efficacia di questo approccio applicato alla jambù, pianta originaria del Sud America sempre più apprezzata per le sue numerose proprietà biologiche. Utilizzata in ambito culinario, cosmetico e liquoristico, l’Acmella oleracea è nota per le sue molecole attive, le N-alchilammidi, che conferiscono un peculiare effetto sensoriale, rendendolo un prodotto unico nel suo genere. I risultati della ricerca hanno evidenziato come la coltivazione in acquaponica consenta di ottenere piante con un’elevata concentrazione di principi attivi, dimostrando la validità di questo sistema sostenibile. Lo studio è stato pubblicato nella prestigiosa rivista scientifica internazionale “Plants” con il titolo “Assessment of the N-Alkylamides Content and Volatile Profiles in Two Cultivars of Acmella oleracea (L.) R.K. Jansen Grown in Aquaponics”, fornendo una solida base per lo sviluppo futuro di colture innovative. Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra Unicam e Mj Energy s.r.l., con l’obiettivo di valorizzare le risorse tipiche del territorio marchigiano attraverso pratiche agronomiche all’avanguardia, nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità ambientale.

05/06/2025 16:00
Macerata - Colloqui Eum, nuovo incontro letterario sui temi della democrazia

Macerata - Colloqui Eum, nuovo incontro letterario sui temi della democrazia

Al tema della democrazia è dedicato il prossimo Colloquio Eum, organizzato dalla casa editrice dell’Università di Macerata in collaborazione con la Scuola di Studi Superiori "G. Leopardi" e la Scuola di Dottorato, in programma venerdì 6 giugno alle 18 alla Bottega del libro di Macerata. Nel corso dell’incontro, saranno presentati il libro “Dispotismo democratico e autocoscienza della rivoluzione. Percorsi di ricerca”, di Gabriele Magrin, e il “Giornale di Storia Costituzionale”. Con l'autore dialogheranno Simona Antolini, Luigi Lacchè, Paola Persano, Monica Stronati e, per conto della Scuola di Studi Superiori “G. Leopardi”, Gabriel Melchiorre e Serena Cinquepalmi. Secondo Gabriele Magrin il pensiero democratico sorto con la Rivoluzione francese non ha saputo erigere argini adeguati alle derive autoritarie ma, contrariamente a quanto si è creduto, mise a fuoco precocemente i rischi del dispotismo democratico, senza attendere gli sviluppi del pensiero liberale. In particolare, tra Prima e Seconda Repubblica, fu il periodico riemergere in Francia del mito della democrazia diretta a suscitare in alcuni pensatori di parte democratica un radicale rifiuto delle derive plebiscitarie innescate dagli appelli al popolo e a produrre articolate strategie politico-costituzionali per disinnescarle. Da Rousseau ai Giacobini, da Babeuf ai teorici della législation directe, la cultura "direttista" assume volti diversi, ma trova in critici come Condorcet, Blanc e Proudhon confutazioni e controanalisi che configurano risposte tipicamente democratiche al problema del dispotismo delle maggioranze. Il Giornale di Storia costituzionale è un periodico semestrale nato nel 2001 con l'obiettivo di promuovere e raccogliere le ricerche e le proposte metodologiche inerenti i molteplici percorsi della storia costituzionale. Gli studi pubblicati si propongono di analizzare, in una prospettiva multidisciplinare e comparativa, i fondamenti e i caratteri di un complesso fenomeno storico e culturale che ha dato vita, pur in una diversità di forme e di concezioni, a un patrimonio comune. Tra presente e passato, gli studiosi del diritto, della politica, delle istituzioni, e più in generale i cultori delle scienze sociali riflettono e dialogano sul terreno del costituzionalismo, contrassegnato da profonde radici storiche e da crescenti tensioni. Divenuto ormai punto di incontro e di riferimento per le diverse pratiche della storia costituzionale, il Giornale - che pubblica saggi in varie lingue - si caratterizza per la ricchezza tematica e per la varietà di rubriche, alternando numeri miscellanei ad approfondimenti monografici.  

05/06/2025 10:30
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