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Acquaponica e innovazione: lo studio di Unicam sulla jambù conquista la rivista “Plants”

Acquaponica e innovazione: lo studio di Unicam sulla jambù conquista la rivista “Plants”

In un contesto globale che richiede soluzioni sempre più sostenibili per l’agricoltura, l’Università di Camerino conferma il proprio impegno nella ricerca scientifica orientata alla tutela ambientale e all’innovazione agroalimentare. Un recente studio coordinato dal gruppo di ricerca del prof. Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e svolto nell’ambito del progetto di dottorato della dottoressa Marta Ferrati, ha infatti esplorato le potenzialità dell’acquaponica per la coltivazione dell’Acmella oleracea (L.) R.K. Jansen, nota anche come jambù.

“L’acquaponica – ha affermato il professor Maggi – è un sistema di coltivazione basato sull’economia circolare utilizzato come alternativa sostenibile alla coltivazione convenzionale di diverse specie botaniche. Il principio di funzionamento si basa sulla combinazione dell’acquacoltura, ossia l’allevamento dei pesci, e dell’idroponica, la coltivazione delle piante in acqua, tramite un apposito sistema di ricircolo dell’acqua”.

Attraverso i processi metabolici dei pesci, infatti, si origina ammoniaca, la quale viene trasformata in nitrati grazie all’azione di specifici batteri (Nitrosomonas e Nitrobacter spp.); tali composti, ricchi di azoto, costituiscono una preziosa fonte di nutrimento per sostenere la crescita e il vigore delle piante. Permettendo la co-produzione di organismi ittici e colture vegetali in un ciclo chiuso e sostenibile, l’acquaponica consente di ridurre lo spreco di risorse idriche fino al 90% e di massimizzare l’utilizzo efficiente di risorse non-rinnovabili.

Lo studio, condotto in collaborazione con l’azienda Mj Energy s.r.l. del dottor Sergio Ciriaco, ha valutato l’efficacia di questo approccio applicato alla jambù, pianta originaria del Sud America sempre più apprezzata per le sue numerose proprietà biologiche. Utilizzata in ambito culinario, cosmetico e liquoristico, l’Acmella oleracea è nota per le sue molecole attive, le N-alchilammidi, che conferiscono un peculiare effetto sensoriale, rendendolo un prodotto unico nel suo genere. I risultati della ricerca hanno evidenziato come la coltivazione in acquaponica consenta di ottenere piante con un’elevata concentrazione di principi attivi, dimostrando la validità di questo sistema sostenibile.

Lo studio è stato pubblicato nella prestigiosa rivista scientifica internazionale “Plants” con il titolo “Assessment of the N-Alkylamides Content and Volatile Profiles in Two Cultivars of Acmella oleracea (L.) R.K. Jansen Grown in Aquaponics”, fornendo una solida base per lo sviluppo futuro di colture innovative. Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra Unicam e Mj Energy s.r.l., con l’obiettivo di valorizzare le risorse tipiche del territorio marchigiano attraverso pratiche agronomiche all’avanguardia, nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità ambientale.

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