Sanità

Marche: forte incremento delle nascite nel 2019

Marche: forte incremento delle nascite nel 2019

Incremento di nascite nel 2019 appena conclusosi nel Reparto di Ostetricia dell’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi diretto dal Dr. Gianluca Grechi, numeri che fanno balzare il polo ostetrico marchigiano al terzo posto subito dopo il Salesi e Macerata.  “Abbiamo raggiunto i 903 nati che equivalgono a più di 100 nati rispetto al 2018 - commenta il Dr. Grechi a fronte del dato - ad oggi Jesi è diventato un centro attrattivo sia per l’alta professionalità del personale operante, sia per la presenza di sale travaglio singole dove viene assicurata la privacy della partoriente, sale parto di ultima generazione dotate dei più elevati standard tecnologici di sicurezza”. Alla base del risultato c’è un lavoro di coesione interdisciplinare. “Sotto l’attenta guida del Direttore del Reparto di Anestesia, Dr. Bernacconi, è stato possibile assicurare a tutte le donne la partoanalgesia in ogni fase del travaglio, con i conseguenti benefici che tutti conoscono. Inoltre viene consentita, in caso di taglio cesareo programmato, la presenza del partner in sala operatoria per umanizzare tale evento e far sì che il momento sia assolutamente condiviso dalla coppia. Con la Dr.ssa Bonucci -Direttore della Pediatria- e la sua équipe, si è realizzato un rapporto di simbiosi strettissima che ha portato ad altissimi standard di sicurezza neonatali in sala parto”. Importante la collaborazione con i medici pediatri; è possibile assistere neonati dalla 32a settimana o con un peso stimato dai 1500 grammi. L’Ospedale jesino è anche un centro di eccellenza per la terapia delle patologie del pavimento pelvico. “Ci occupiamo -spiega ancora il Dr. Grechi- di tutta la parte chirurgica inerente le disfunzioni pelvi-perineali come il prolasso uro-genitale e l’incontinenza urinaria. In nove mesi abbiamo eseguito 86 interventi di chirurgia ricostruttiva pelvica. Soffrire di prolasso o di incontinenza urinaria è qualcosa di delicato da trattare nell’opinione comune. Molte donne la considerano una problematica naturale dell’età. I disturbi possono essere diversi, invalidanti, con importanti ripercussioni sulla qualità di vita del soggetto e il conseguente iter terapeutico cambia da caso a caso. La chirurgia ricostruttiva del pavimento pelvico è una chirurgia individuale e da personalizzare sul singolo paziente”.      

13/01/2020 11:21
Ospedale San Severino, il sindaco replica a Maccioni: "La nostra protesta non si ferma"

Ospedale San Severino, il sindaco replica a Maccioni: "La nostra protesta non si ferma"

"La nostra protesta non si fermerà sino al ritiro della Determina 742 dell’Asur Marche sia per l’effettivo danno causato all’ospedale Bartolomeo Eustachio, considerando anche l’ assenza di una struttura provinciale unica e in un momento di grave crisi dell'assistenza sanitaria in Italia, sia per le gravissime difficoltà che il nostro territorio sta ancora vivendo a seguito del terremoto. L’atto emanato a Capodanno in modo subdolo, mortificante e proditorio, non tiene sicuramente conto di tutto ciò”. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, torna ancora una volta a parlare del declassamento di tre Unità operative dell’ospedale settempedano: l’Hospice, l’Oncologia e la Radiologia. “Apprezzo - scrive in una nota - la risposta del direttore dell’Area Vasta 3, dottor Alessandro Maccioni, ma la trasformazione delle tre Unità da dipartimentali a semplici umilia innanzitutto la professionalità di medici eccellenti, in quanto li priva della necessaria autonomia gestionale che negli anni hanno conquistato con un’assistenza dedicata ai pazienti, attuata con sacrificio e illimitata disponibilità. L’aspetto economico è del tutto secondario, poi, di fronte alla volontà che i professionisti hanno di fare il loro lavoro. Le reti cliniche possono essere benissimo organizzate con lo spirito della collaborazione paritaria e non con la sudditanza a un primario che, di fatto, al posto del ruolo di coordinatore avrà anche la possibilità di ridisegnare compiti e attività delle strutture semplici. Nessuna rassicurazione attuale in base alla legge potrà poi ostacolare, infatti, volontà future di chi, di fatto, ha la direzione della struttura complessa. "Purtroppo poi le rassicurazioni del dottor Maccioni - specifica la prima cittadina - confliggono con la nota stampa pesantissima, direi quasi una reazione rabbiosa, da parte del maggior sindacato medico, l’Anaoo, che ha drasticamente condannato la Determina n. 742 del 31 dicembre 2019, definendo la situazione come “misura colma dopo dieci anni di sacrifici” e chiedendo l’immediato ritiro dell’atto. Il sindacato si è espresso in toni talmente perentori ed ultimativi che ha manifestato la volontà di disertare la riunione in Asur del 13 gennaio". "Tale posizione, inequivoca, coincide perfettamente con la nostra. Chiedo dunque al direttore dell’Area Vasta 3 – prosegue il sindaco Piermattei - di spiegare il significato della sua affermazione contenuta nel suo comunicato: “Le strutture dell’ospedale di San Severino Marche hanno altra natura” visto che molto spesso mi è stato detto che non era mia competenza entrare nello specifico".  "Avendo però io la delega della sanità e quindi essendone responsabile vorrei per trasparenza che i  cttadini conoscano nel dettaglio quale sia la reale  programmazione per l’ospedale di San Severino Marche. Ad oggi purtroppo – conclude il primo cittadino settempedano - colgo con amarezza il silenzio del presidente della Regione Marche, Luca Cerescioli, e del direttore dell’Asur Marche, dottoressa Nadia Storti, sui provvedimenti da essi stessi presi”.    

12/01/2020 11:21
Ospedale San Severino, Maccioni risponde alla Piermattei: "Nessun declassamento dei reparti"

Ospedale San Severino, Maccioni risponde alla Piermattei: "Nessun declassamento dei reparti"

Caos determina 742. Il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, risponde al sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, che si era detta pronta a manifestare contro la delibera che aveva trasformato tre reparti ospedalieri della città in unità semplici.(Leggi qui) “Nessun “declassamento di reparti ospedalieri è stato operato, spiega Maccioni. Le strutture in questione hanno altra natura e risultano già da tempo inserite in reti cliniche uniche di tutta l’AV3. La “perdita” della loro classificazione dipartimentale è finalizzata non certo a depotenziare ma a rafforzare la loro integrazione nei processi assistenziali della rete clinica di riferimento (oncologica, diagnostica per immagini).  L’atto in questione ha natura programmatica ed organizzatoria. La sua attuazione avverrà con i tempi tecnici necessari allo sviluppo di un complesso processo che coinvolgerà sia le figure direzionali dell’Area Vasta (direttori di dipartimento, direzione medica, direzioni di distretto) che i diritti contrattuali dei dirigenti e quindi il sindacato; ciò in quanto, ovviamente non dovranno esservi discontinuità sia nella erogazione dei servizi che nelle funzioni e diritti dei dirigenti interessati”.  “La Direzione Generale ASUR, con una propria nota del 9 gennaio scorso, indirizzata alle Aree Vaste e che sarà diffusa al personale interessato, ha tenuto a precisare, spiega il direttore, che fino alla realizzazione di tale processo devono ritenersi pienamente operativi gli incarichi in essere, che devono pertanto proseguire senza soluzione di continuità.  Preme inoltre precisare sin da ora che l’attuazione dell’assetto in questione non presuppone in alcun modo un declassamento dei trattamenti contrattuali dovuti ai medici interessati”, conclude Maccioni. Al fine di eliminare qualsiasi fraintendimento da parte dei professionisti, l’Area Vasta 3 ha indetto una riunione sul tema, in programma per il prossimo lunedì 13 gennaio.    

11/01/2020 19:44
Sanità: crescono gli indicatori Lea Marche

Sanità: crescono gli indicatori Lea Marche

Il Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza  (Comitato Lea), nella riunione del 18 dicembre, ha confermato il dato in ulteriore miglioramento per il 2018, nell'ambito della cosiddetta "Griglia Lea",  l'elenco di indicatori che misurano i livelli essenziali di assistenza garantiti dai servizi sanitari regionali: la Regione Marche passa dal punteggio di 201 del 2017 a 206 per il 2018. Il presidente Luca Ceriscioli spiega: "Questo miglioramento non è nient'altro che la conferma di una crescita costante in atto da alcuni anni: si è passati dal valore di 190 del 2015 all'odierno 206, passando da 192 del 2016 e 201 del 2017. Un valore ben al di sopra del minimo di 160 necessario per l'adempienza rispetto agli obblighi previsti dai Lea". Miglioramenti in particolare per copertura vaccinale fasce pediatriche, assistenza domiciliare, rete delle cure palliative, numero di prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale.

11/01/2020 16:20
Civitanova, Ciarapica sull'ospedale: "Situazione preoccupante, reparti rimasti senza primari"

Civitanova, Ciarapica sull'ospedale: "Situazione preoccupante, reparti rimasti senza primari"

“Sono costretto a rilevare che lo stato dell’ospedale di Civitanova desta molta preoccupazione. Ci troviamo in presenza di reparti senza primari e unità dipartimentali che dipendono dal nosocomio di Macerata, tanto che a Civitanova, di autonomo, non ci è rimasto nulla. O meglio, ci rimangono le parole, le continue rassicurazioni che giungono da Palazzo Raffaello in cui si vuol far credere ai cittadini che si continua ad investire e rafforzare l’esistente o che a breve sarà disponibile il nuovo ospedale unico di cui ancora non si vede l’ombra e la cui ubicazione a mio parere, vista la popolosità della costa, rimane dubbia”.  Sono le parole del  sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, che esprime il suo malcontento riguardo la situazione del nosocomio cittadino. “In verità – continua Ciarapica in una nota -  la decostruzione mirata ed inesorabile del nostro ospedale è sotto gli occhi di tutti, diversamente da quanto ci era stato garantito.  Destino che accomuna altri ospedali locali nel totale disinteresse della salute di parte di cittadini marchigiani. A riprova che da cinque anni a questa parte il nostro ospedale è stato indebolito e depauperato dei servizi fondamentali è sufficiente elencare situazioni di inaccettabile gravità, alcune (Pediatria e Ginecologia), già oggetto di mie osservazioni: è stata tolta l’unità dipartimentale di Oncologia e il servizio dipende dal reparto di Macerata; - tolta, anche, l’unità dipartimentale di Chirurgia d’urgenza che era stata assegnata a Civitanova Marche;  stessa sorte sta toccando al reparto di Pediatria, come previsto, che non ha più un primario e dipende in tutto e per tutto da Macerata. Ginecologia non è messa meglio, da tempo abbiamo un facente funzione, ma anche qui c’è Macerata con il primario dipartimentale che copre tutta l’Area vasta; Radiologia ha in dotazione un’unica e ovviamente insufficiente Tac, inoltre, l’apparecchio per la radiografia dinamica, sembra che sia da circa tre anni fuori funzione. Anche in questo reparto da tempo c’è il facente funzione e non più il primario. Infine, e non meno importante, Cardiologia ha visto il dimezzamento dei posti letto all’Unità di Terapia Intensiva. La politica del governatore Ceriscioli – incalza il primo cittadino - , che ha voluto tenere la delega della sanità, è stata quella di smontare pezzo per pezzo i pilastri che reggevano i servizi ospedalieri riducendoli all’osso con il risultato di far perdere credibilità al nostro ospedale e a tutti i professionisti che ci lavorano. I cittadini su un argomento tanto sensibile quanto fondamentale, ed io insieme a loro, esigono risposte, non eterne promesse pre-elettorali: che fine farà l’ospedale di Civitanova, la città più popolosa della provincia?”, domanda Ciarapica-.  

11/01/2020 13:22
San Severino, Piermattei contro l'Asur regionale: "Declassati tre reparti ospedalieri, si nega diritto alla salute" (VIDEO)

San Severino, Piermattei contro l'Asur regionale: "Declassati tre reparti ospedalieri, si nega diritto alla salute" (VIDEO)

“Con grande sorpresa il 31 dicembre 2019, qualche ora prima dello scoccare della mezzanotte, l’Asur regionale ha emanato la Determina n. 742 con la quale ha declassato tre Unità semplici dipartimentali dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche a Unità semplici: l’Hospice, l’Oncologia e la Radiologia. Per il nostro territorio, già devastato dal terremoto, si tratta di un’altra brutta botta”. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dopo aver scritto al Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, si è affidata a un video per chiedere pubblicamente che Regione e Asur, nella persona del nuovo direttore Nadia Storti, “ritiri immediatamente la scellerata decisione che, di fatto, cancella l’autonomia delle tre strutture che così possono essere soppresse in qualsiasi momento, inglobate o trasferite nelle strutture da cui dipendono.  Queste tre strutture - precisa ancora il primo cittadino settempedano ricordando l’importanza dell’Oncologia quale specialistica a livello nazionale, dell’Hospice per l’assistenza nell’ultima parte della vita di molte persone e della Radiologia per la quale si sono anche di recente spesi molti soldi pubblici per l’acquisto della dotazione di macchinari e personale - sono indispensabili per il nostro ospedale e per garantire un diritto fondamentale qual è quello della salute per i cittadini. Quella di San Severino Marche è una città terremotata e il suo ospedale è sempre stato un riferimento per tutto l’entroterra. Stiamo parlando di una città che ha un territorio di ben 194 chilometri quadrati, di una struttura baricentrica rispetto a molti altri Comuni che da sempre serve con dignità e professionalità tantissimi pazienti per l’abnegazione del personale sanitario, medico e infermieristico. Ricordo ancora – aggiunge il sindaco Piermattei – quando mi chiesero di candidare il “Bartolomeo Eustachio” ad ospedale provinciale. Lo feci proprio con queste motivazioni. Ora comprendo che la richiesta che mi giunse dalla Regione e dall’Asur era, evidentemente, una richiesta ironica visto che avevano già deciso tutto. Non a caso nessuno mi ha mai chiesto il progetto perché di certo era già stato tutto preparato”. Nella missiva indirizzata nei giorni scorsi al  Governatore Ceriscioli, il sindaco di San Severino Marche era stata altrettanto chiara: “La Determina 742 pone in essere un gravissimo vulnus all’organizzazione di tutta la struttura ospedaliera che, così facendo, viene privata delle colonne portanti capaci di sorreggerla. Il 30 gennaio 2019, eppure, era stato concordato ben altro per il “Bartolomeo Eustachio”: il reparto di Oculistica doveva essere riconosciuto come un’eccellenza provinciale se non addirittura regionale, si doveva attivare una specialistica per le ernie, la Dermatologia doveva diventare struttura dipartimentale. Inoltre era stata chiesta la riattivazione del Pronto Soccorso trasformato in un Punto di primo intervento. Questo per garantire un altro servizio essenziale a un territorio vasto e ancora molto popolato. Senza dire dell’elisuperficie. Trovo vergognoso – sottolinea ancora la Piermattei – che si inaugurino nuove piattaforme per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri quando per quella già esistente nel nostro ospedale basterebbero pochissimi investimenti necessari però alla sua messa a norma”. Da ultimo la promessa del primo cittadino settempedano: “Con gli altri sindaci, i comitati e le associazioni, i cittadini tutti, siamo pronti a manifestare in Regione”.

10/01/2020 15:59
Concorsi nella sanità, la denuncia di Zaffiri (Lega): "Azzeccati i nomi di alcuni vincitori"

Concorsi nella sanità, la denuncia di Zaffiri (Lega): "Azzeccati i nomi di alcuni vincitori"

"La Lega ha fatto “Bingo” sui concorsi nella Sanità, o meglio cinquina. Sono infatti cinque i nomi da me azzeccati  , quando, nel novembre scorso, avevo presentato e depositato una lista di “papabili” ad un notaio di Ancona". Ad affermarlo in una nota è il consigliere regionale del Carroccio Sandro Zaffiri, che denuncia la gestione del Pd sui concorsi nella Sanità regionale. “Di questi cinque – rileva Zaffiri – tre entrerebbero subito alle dipendenze del sistema sanitario, mentre per altri due, in graduatoria, non resta che attendere i tempi tecnici di scorrimento. Purtroppo, non c’è niente da gioire rispetto a questa previsione, perché è la triste testimonianza di un sistema di potere che il Pd ha realizzato e intende tenere in piedi fino alla fine, in maniera sfacciata e prepotente. A ciò si aggiunga ciò che sta accadendo a livello più alto dal punto di vista del ruolo, ma più diffuso dal punto di vista territoriale con la nomina dei primari”. Chiaro il riferimento del capogruppo del Carroccio alla nomina del primario di radiodiagnostica a Macerata. “Una classe dirigente che preferisce le seconde scelte ai migliori e lascia spazio agli amici piuttosto che ai più meritevoli – conclude Zaffiri – ha già perso la sfida più importante. Quella della credibilità agli occhi della gente”.

09/01/2020 15:51
"Riconoscimento dell'operatore nell'area sociosanitaria": Human Caring chiama a raccolta tutti gli Oss

"Riconoscimento dell'operatore nell'area sociosanitaria": Human Caring chiama a raccolta tutti gli Oss

Riconoscimento e inserimento dell’operatore sociosanitario nell’area sociosanitaria. Sono gli obiettivi dichiarati dall’Human Caring (SHC) il primo ed unico sindacato di categoria dedicato alla figura professionale.  L’organizzazione composta da soli Oss e per gli Oss, nata da 3 anni e presente sul territorio Nazionale e Marchigiano, a Macerata e provincia  è stata fortemente voluta dalla federazione nazionale delle professioni socio sanitarie MIGEP, anch’essa impegnata nelle battaglie di dare riconoscimenti socio sanitario all’oss (circa 200mila in tutta Italia). A rappresentare SHC, sul Territorio provinciale, ci sono i rappresentanti  Mauro Menichelli e Mario Lippolis convinti sostenitori che la battaglia intrapresa primo poi darà i suoi frutti.   La segreteria regionale attuerà a partire dal mese di gennaio 2020 un nuovo direttivo sia provinciale che territoriale. Le candidature o semplici iscrizioni potranno pervenire attraverso la mail: shcsind.ossmacerata@gmail.com o tramite messaggio alla pagina ufficiale Facebook: Sindacato Professionale Human Caring Regione Marche.

03/01/2020 09:32
Il medico di base di Valfornace va in pensione: servizio sanitario assicurato dall'AV3 con il dottor Marcucci

Il medico di base di Valfornace va in pensione: servizio sanitario assicurato dall'AV3 con il dottor Marcucci

Il 31 dicembre andrà in pensione il dottor Fabio Perelli, medico di base presso il comune di Valfornace. L'Area Vasta 3, al fine di assicurare l'assistenza medica di base ai residenti, in attesa della rilevazione delle carenze prevista per il 1 marzo 2020, comunica alla popolazione che dal 3 gennaio 2020 l'attività sanitaria verrà garantita dal dottor Guido Marcucci il quale osserverà inizialmente i seguenti orari di ambulatorio: martedì dalle ore 15,00 alle ore 17,30 e venerdì dalle ore 12,15 alle ore 13,30 presso il modulo sanitario sito all'interno del campo sportivo. "Si ringrazia l'Amministrazione Comunale per il supporto e la collaborazione fornita all'ASUR rappresentando le necessità del territorio e sollecitando la risoluzione delle problematiche che di volta in volta si sono presentate" ha commentato il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni.

30/12/2019 14:04
Ospedale Unico Provinciale, scelto il progetto più funzionale

Ospedale Unico Provinciale, scelto il progetto più funzionale

Nella giornata di ieri, il gruppo di lavoro di supporto al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) guidato dall’ingegner Alberto Franca, dopo un’approfondita analisi comparativa tra le due proposte progettuali pervenute per la realizzazione dell’ospedale unico dell’Area Vasta 3 (che sorgerà a Macerata in zona Pieve) , ha individuato quella più rispondente, dal punto di vista tecnico-funzionale, alle esigenze della sanità della provincia. Si tratta della proposta di Itinera spa del gruppo Gavio. Entro pochissimi giorni il RUP procederà alla trasmissione del progetto scelto al Dipartimento per la Programmazione Economica per acquisire il relativo parere, a seguito del quale sarà definitivamente dichiarato l’interesse pubblico da parte degli organi competenti.

24/12/2019 11:08
Macerata, denuncia violenza sul luogo del lavoro ma è lei a doversene andare

Macerata, denuncia violenza sul luogo del lavoro ma è lei a doversene andare

Procedimento disciplinare contro la denunciante e spostamento in un'altra sede lavorativa dopo aver segnalato violenze fisiche e morali sul luogo del lavoro. È quanto avvenuto all'Area Vasta 3 di Macerata dove l'ufficio procedimenti disciplinari dovrà decidere in questi giorni se comminare una sanzione che va dal minimo del rimprovero verbale fino al massimo della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per 10 giorni a carico di una lavoratrice. La denunciante, assistita dall'avvocato Andrea Agostini, è in malattia per "attacchi di panico" dal 22 agosto e ha chiesto, invano, un incontro alla dirigente per essere trasferita in un'altra sede. La donna infatti ha segnalato una situazione di "incompatibilità ambientale determinata dalle violenze fisiche e morali in atto da parte del coordinatore del servizio". La dirigente, ritenendo quelle della donna “incoerenti dichiarazioni di presunte violenze in ambito lavorativo”, vuole che la lavoratrice chieda l’incontro solo dopo il suo rientro al lavoro. Il problema è che il luogo di lavoro è il luogo delle subite violenze e quindi la donna, spiega l'avvocato, "non può accettare una simile condizione e allora senza appuntamento il 9 settembre si presenta avanti alla porta della dirigente dove la attende per ore prima di essere ricevuta. La lavoratrice insiste nel rappresentare le violenze subite e chiede di essere messa in sicurezza, i toni si alzano e viene chiamata la Polizia." Cosa accade poi? "Da una parte l’azienda apre contro la lavoratrice un procedimento disciplinare per avere alzato la voce contro il suo superiore, dall’altra parte la donna chiede visita medica alla stessa Asur, che certificherà poi l’incompatibilità ambientale e solo a questo punto la assegnerà ad altra sede lavorativa" chiarisce l'avvocato. "Si fa tutti un gran parlare di codici, vuoi quello rosso, vuoi quello rosa; si firmano protocolli a iosa di prevenzione contro la violenza sulle donne; si siglano convenzioni contro le molestie sul lavoro; tutti impegnati per le pari opportunità e poi? Quando una donna, una lavoratrice, cerca di denunciare il proprio stato di vittima di violenze fisiche e morali al datore di lavoro, ecco che qualcuno si gira dall’altra parte e cerca di mettere a tacere ogni cosa fino ad arrivare addirittura ad aprire un procedimento disciplinare contro la denunciante" spiega l'avvocato Agostini. "Ma in un sistema di tutela efficiente, accertata l’incompatibilità ambientale della donna con il molestatore, non avrebbe forse dovuto essere quest’ultimo quello trasferito altrove?" la domanda del legale della donna.

23/12/2019 18:00
Potenza Picena - Farmacie: Properzi risponde agli attacchi del PD

Potenza Picena - Farmacie: Properzi risponde agli attacchi del PD

 Il dott. Mario Properzi, amministratore delegato della Municipalizzta Azienda Speciale di Potenza Picena, a precisazione dell’articolo pubblicato dal PD locale risponde riguardo la gestione delle Farmacie Comunali con una nota stampa: “Il dovere di chi amministra di lasciare l’Azienda Farmacie meglio di come la si e’ ricevuta mi trova pienamente d’accordo. E’ quello che stiamo facendo in questi ultimi cinque anni di gestione dopo averla ricevuta nel 2014, dal precedente governo locale di centro sinistra, con un bilancio negativo di quasi 29 mila euro”. Cosi’ esordisce la replica dell’A.D. della Municipalizzata A.S.P.P., Mario Properzi, oggetto nei giorni scorsi, di un attacco a mezzo stampa da parte del Pd potentino. “Ci si sorprende che la municipalizzata, totalmente proprieta’ del Comune e quindi dei cittadini, sostenga iniziative locali, forse perche’ prima il governo targato Pd non lo faceva nonostante sia previsto dal contratto di Azienda. Quello che per il Pd e’ una mancanza per noi significa vicinanza alla collettivita’. Rivendichiamo con orgoglio - continua Properzi - i contributi ad iniziative sociali, culturali e sportive ricordando, ad esempio, quelli per la ristrutturazione della scuola elementare alla Fondazione Divina Provvidenza, la realizzazione della casetta dell’acqua pubblica nella ex Piazza del Mercato. A questo, proprio per venire incontro alle esigenze delle fasce di popolazione che hanno maggiore bisogno di supporto, si unisce la forte scontistica delle Carte Oro per gli anziani e delle Carte Rosa per le donne in stato di gravidanza e neo mamme, applicate dal 2015 per circa 80 mila euro l’anno. Vorrei, inoltre, ricordare – aggiunge l’Amministratore Delagto  di Aspp, Properzi – che i miei predecessori non avevano indicizzato l’affitto dell’Azienda al Comune, passato da 80 mila euro a 114 mila euro annui. In piu’ abbiamo dovuto pagare la differenza dei cinque anni precedenti, non pagati e lasciatici in eredita’, per ulteriori 98 mila euro. Nonostante cio’ il buon lavoro dell’Aspp, a cui l’Amministrazione Comunale attuale e la precedente ha lasciato la gestione di somme che prima invece finivano nel calderone del bilancio generale del Comune, sta garantendo servizi di alta qualita’ e di supporto alla collettivita’. Chiudo rivolgendo una domanda a chi ha governato questa azienda nei mandati amministrativi precedenti: come mai in concomitanza delle scadenze elettorali il bilancio delle Farmacie Comunali risultava sempre in perdita (vedi 2009 con meno 38 mila euro e 2014 con meno 29 mila euro) a differenza degli anni intermedi nei quali vi era un leggero attivo?”

23/12/2019 16:18
Macerata, la Cisl Pensionati incontra l'Area Vasta 3 per i problemi di Chirurgia Generale

Macerata, la Cisl Pensionati incontra l'Area Vasta 3 per i problemi di Chirurgia Generale

Oggi il Segretario generale della Federazione dei Pensionati Cisl delle Marche, Mario Canale, ha incontrato il Direttore dell'Area Vasta ASUR 3 di Macerata Alessandro Maccioni. Nell'incontro si è discusso della situazione dell'Unità Operativa di Chirurgia Generale dell'Ospedale di Macerata, oggetto di ripetute e gravi segnalazioni da parte di diversi iscritti alla FNP Cisl di Macerata che sono stati degenti presso la struttura. "Nonostante l'Unità Operativa vanti un Direttore ed un'equipe medica e paramedica eccellenti (risorse che vanno preservate e valorizzate) numerose e gravi sono le carenze e le inadeguatezze riscontrate durante le degenze - spiegano i sindacati -. Struttura fatiscente. Anestesisti insufficienti, per cui diversi pazienti sono costretti a restare ricoverati diversi giorni in più del previsto per il posticipo dell’intervento. Un solo bagno a disposizione di 6 degenti, con la conseguenze che gli assistenti erano costretti a provvedere alla pulizia per renderlo utilizzabile. Mancanza di sedie, sia negli ambulatori che nelle camere. Materiale vario accumulato in stanze visibili (climatizzatori ecc.)." "Diverse le mancanze riscontrate anche sul fronte assistenziale, in particolare relative alla presa in carico del paziente al momento delle dimissioni, quando allo stesso viene consegnata una lettera con indicato il giorno in cui dovrà tornare per la medicazione ma non l'orario, per conoscere il quale l'interessato deve rivolgersi al CUP, presso il quale si accumulano attese che durano più di un'ora - continua Canale -.  Il dottor Maccioni si è assunto l’impegno di porre rimedio a tali problematiche, assicurando che subito dopo le Festività Natalizie inizieranno i lavori, che si concluderanno entro 90 giorni, di adeguamento dei locali dell'ex Oncologia, dove l'Unità Operativa di Chirurgia Generale sarà trasferita. Ha inoltre assicurato che provvederà ad impartire disposizioni per la totale presa in carico del paziente dimesso, evitando così la fila al CUP, e ad ovviare quanto prima alla carenza degli anestesisti, nonché ad intervenire anche in merito a tutte le altre segnalazioni" concludono.  

21/12/2019 13:28
Gli obiettivi dell'Area Vasta 3 per il 2020: "Prevenire le malattie croniche e consentire un effettivo guadagno di salute"

Gli obiettivi dell'Area Vasta 3 per il 2020: "Prevenire le malattie croniche e consentire un effettivo guadagno di salute"

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta n.3, in coerenza con quanto previsto dal Piano di Prevenzione Regionale 2015-2019, ha elaborato e reso noto lo scorso giovedì 18 dicembre, il documento annuale di pianificazione degli interventi finalizzati alla promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute nei contesti locali di comunità, da attuare nel corso del 2020. Il Direttore dell’AV3, Dott. Alessandro Maccioni, il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Dr. Alberto Tibaldi, e la Responsabile della Struttura Dipartimentale di “Epidemiologia e Promozione della Salute”, Dr.ssa Roberta Stopponi, evidenziano come il Piano di Prevenzione collochi al centro della mission l’obiettivo di ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità e mortalità attribuibile alle malattie croniche non trasmissibili, attraverso la pianificazione degli interventi di promozione della salute previsti sulla base degli indirizzi regionali. Lo stesso Direttore dell’AV3 spiega come l’obiettivo sia quello di consentire, nel lungo periodo, un effettivo e misurabile “guadagno di salute” della popolazione: "Per perseguirlo è fondamentale uscire dall’ottica ospedale-centrica dando impulso ad una estensione capillare degli interventi di promozione della salute sul territorio, nello specifico nei diversi setting di vita comunitaria quali la scuola, i luoghi di lavoro, le comunità locali e gli ambienti sanitari e socio sanitari". La dr.ssa Stopponi e il dr. Tibaldi hanno evidenziato come gli interventi di promozione della salute, per essere efficaci, devono saper promuovere negli individui la capacità di cambiamento, favorendo scelte di salute consapevoli e orientando al mantenimento di uno stato di benessere psicofisico, relazionale e sociale. Per ottenere ciò è ormai scientificamente assodato che oltre a porre in essere interventi di tipo informativo e divulgativo occorre attuare, all’interno della comunità stessa e in modo partecipativo, azioni in grado di attivare nel concreto i cambiamenti sociali, ambientali ed economici. Proprio per questo all’interno del documento denominato Piano integrato locale (PIL) gli interventi sono declinati su un modello di prevenzione integrata, basata su criteri di intersettorialità e trasversalità. Il documento è stato predisposto in un’ottica di integrazione interdipartimentale e in condivisione con tutti i settori interni ed esterni al Sistema Sanitario. Per favorire la pianificazione condivisa all’interno della rete sanitaria locale nonché lo sviluppo di azioni e interventi trasversali, il Dipartimento di Prevenzione ha individuato, come strategico strumento di confronto e di lavoro, il “gruppo tecnico di coordinamento del Piano Regionale della Prevenzione” a cui partecipano operatori del Dipartimento di Prevenzione, del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche, dei Distretti Sanitari, delle Direzioni Mediche Ospedaliere e degli Ambiti Sociali. Il gruppo condivide le scelte programmatiche adottate nel PIL 2020, la metodologia scientificamente validata e coerente con gli indirizzi regionali, l’omogeneità di azione sull’intero territorio di competenza nonché l’equità individuata per il contrasto alle disuguaglianze e il rafforzamento dell’attenzione verso i gruppi fragili. Gli interventi pianificati riguardano i seguenti quattro programmi: - Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali nei primi 1.000 giorni di vita; - Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali nei contesti scolastici; - Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali negli ambienti di lavoro; - Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali nelle comunità locali. Sotto il profilo metodologico, per ogni intervento sono individuati gli specifici obiettivi di risultato atteso e gli indicatori necessari per una misurazione in termini di qualità, d’impatto e di efficacia.

20/12/2019 17:08
Ospedale di Cingoli, visita della Leonardi (FdI): "Rimangono le ambiguità con l'attuale stesura del piano sanitario"

Ospedale di Cingoli, visita della Leonardi (FdI): "Rimangono le ambiguità con l'attuale stesura del piano sanitario"

"Che l'Ospedale di Cingoli meriti un'attenzione specifica lo ripeto da anni – esordisce così la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi – tanto che è stato oggetto di atti da me presentati nel corso di questa legislatura in particolare sulle problematiche legate al personale ed al conseguente taglio di servizi e posti letto." Durante una conferenza stampa che fa seguito ad una nuova visita al nosocomio cittadino Leonardi che, da vice presidente della Commissione sanità ha seguito tutto l'iter del nuovo Piano socio sanitario in arrivo al voto in Aula ad inizio del nuovo anno, racconta i passaggi che hanno riguardato la struttura di Cingoli e le previsioni per la struttura. "Il testo approvato dalla Giunta a gennaio 2019 e arrivato in Commissione per l'esame non indicava l'ospedale di Cingoli fra quelli posti in aree disagiate o particolarmente disagiate per le quali il D.M. 70/15 prevede delle possibili deroghe, per questo ho presentato uno specifico emendamento, tra gli oltre cinquanta che ho depositato, per inserire Cingoli al pari degli ospedali di Amandola e Pergola. È indispensabile, a questo punto, fare una cronistoria sullo specifico caso di questo Ospedale durante tutto l'iter di discussione in Commissione Sanità per vedere come si è arrivati all'attuale situazione. Rammento che – prosegue la Leonardi – sono stata l'unica e la prima a depositare un emendamento specifico per Cingoli nell'ambito del settore dedicato alla 'Assistenza Ospedaliera e all'Emergenza-Urgenza' che tenesse conto della necessità di un presidio ospedaliero con pronto soccorso. A questo punto è pervenuto un subemendamento a firma Pd che toglieva tutti i riferimenti alle località dell'interno sede di ospedali, compresa la mia richiesta per Cingoli. Solo dopo varie fasi di ulteriori emendamenti si è pervenuti all'approvazione di un ulteriore di questi che però contiene una dicitura che definirei ambigua per gli ospedali di Cingoli, Cagli e Sassocorvaro per i quali si prevede l'equiparazione ad aree disagiate o particolarmente disagiate previste per Amandola e Pergola ma 'tenendo anche conto dei percorsi sanitari già avviati'. Ho voluto sollevare l'attenzione sulle problematiche dell'entroterra – prosegue la Leonardi che è anche Vicepresidente della Commissione Sanità – attraverso altri emendamenti che interessano non solo Cingoli ma anche molte altre aree interne colpite dal sisma del 2016 o ubicate in zone orograficamente difficili o con condizioni metereologiche invernali avverse. Ricordo anche che con uno di questi ho cercato di ovviare alla problematica dei tempi di percorrenza dei soccorsi del 118 ma anche in questo caso, si è scelta la strada di un atto che da troppo spazio alle decisioni della Giunta Regionale e poco alle problematiche concrete dei territori. "È evidente che la battaglia in Aula su questi argomenti dovrà essere serrata al fine di far recepire alcuni aspetti che, come recita anche il D.M.70, sono legati a peculiarità del territorio ma di cui, in questo Piano, ancora non si è voluto tenere conto - continua la Leonardi -. Proprio mentre visitavo i reparti dell’ospedale confrontandomi col personale su problematiche e necessità arriva la notizia che lo spostamento dall’Area Vasta 2 all’Area Vasta 3 verrà inserito in un articolo di una legge “omnibus” portata insieme al bilancio il prossimo lunedì 23 dicembre, una forzatura per me che contesta questo metodo che non coinvolge il territorio, non è condiviso e soprattutto non dà le necessarie garanzie sul futuro dei servizi sanitari e sociali coinvolti." "Ringrazio tutti i presenti, ringrazio in particolar modo Elena per la presenza fattiva sempre al nostro fianco - ha dichiarato David Branchesi coordinatore cittadino di FDI -comunicando che da ora sono aperte le adesioni a Fratelli d’Italia. A Cingoli, secondo comune del maceratese con la più alta percentuale di consensi, Fratelli d’Italia assume una struttura organizzativa composta da cinque figure, alla quale sarà affidato il coordinamento della linea politica, delle iniziative e delle attività locali. Un contenitore serio, affidabile e da sempre coerente coi valori espressi, al quale invitiamo tutti i simpatizzanti ad entrare a farne parte, alimentando così il trend che vede il partito in continua crescita, sia a livello nazionale ma soprattutto nei nostri territori. Fratelli d’Italia pone il suo interesse su tematiche importanti per Cingoli ed è uno strumento al servizio della tutela e del miglioramento della qualità della vita dei cittadini, la prima è quella che tratteremo in questa occasione, la sanità, come pure poi la Casa di Riposo, la discarica, la costruzione ancora ferma del nuovo Istituto Scolastico, sempre con uno spirito costruttivo e di collaborazione – aggiunge Mauro Marrocchi membro dell’esecutivo provinciale." "Come da qualche anno accade, in prossimità delle vacanze natalizie, ma solo se queste precedono un appuntamento elettorale, gli amministratori sollevano il tanto 'caro' tema dell'ospedale di Cingoli - continua Branchesi -. Da un lato il PD, vero e unico responsabile del progressivo smembramento dell'intero sistema socio-sanitario regionale, dall'altro l'amministrazione comunale che oramai da un decennio non è in grado di avanzare le istanze del territorio nelle sedi competenti. Inutile stracciarsi le vesti e invocare una fantomatica mobilitazione popolare illudendo e disinformando i cittadini su un tema che dovrebbe essere in modo trasversale preso in carico e con determinazione portato avanti. Assistiamo ad una corsa alla visibilità sulla pelle dei cittadini, in nome di prese di posizioni politiche e tornaconti personali che nulla hanno a che fare con il mandato istituzionale conferito dal territorio. Fratelli d'Italia Cingoli crede ancora una volta e con forza che le manifestazioni di sabato pomeriggio, ma come in passato anche di mattina, i presìdi col camper, i viaggi con un po’ di neve, le finte petizioni, a nulla servono in concreto anzi, ed è nei fatti, acuiscono solamente l'ormai enorme divario tra le istituzioni. Quindi non parteciperemo alla manifestazione, ritenendola pretestuosa e dannosa, e rifiutando le solite chiacchiere da bar che vogliono far passare il messaggio che se non vi partecipi nei modi imposti allora non hai a cuore la questione; noi vogliamo che la sanità sia fruibile con facilità dai cittadini e sostenibile dagli enti locali. Crediamo che proporre soluzioni semplicistiche a temi così complessi sia sbagliato, e che tale tema in particolare richieda la cooperazione di tutte le parti causa; chi ha il dovere di governo abbia l'obbligo di coinvolgere tutte le rappresentanze locali proponendo dialogo, ascoltando proposte e promuovere una sintesi nel solo interesse dei cittadini, non in funzione di una continua rincorsa al facile consenso. Questo non è mai avvenuto in questi anni, e la storia si ripete; siamo a fianco dei cittadini stanchi di promesse non mantenute, logori nel vedere una continua corsa al ribasso su un tema così fondamentale." "Fratelli d'Italia si unisce a quanto espresso dal comitato 'Ancora non è notte a Cingoli' e ne è al suo fianco; riteniamo irricevibili allo stato attuale le richieste che da più parti arrivano sulla valutazione del passaggio da AV2 a AV3, in assenza di chiari e concreti impegni sui servizi programmati; siamo consapevoli e aperti ad accogliere tutte le eventuali proposte migliorative indipendentemente dall'Area Vasta competente. Chiediamo un servizio sanitario congruo al nostro territorio, non siamo interessati a condividere facili slogan e non vogliamo scegliere tra due scatole vuote. Auspichiamo  un vero dialogo tra tutte le forze politiche cingolane, i comitati, i cittadini, dal quale possano nascere azioni unitarie serie nel solo e reale interesse della salvaguardia del nosocomio - conclude il rappresentante locale -. Ciò detto crediamo che per migliorare l'attuale pessima situazione in cui versa la sanità regionale nel suo insieme sia giusto promuovere e valorizzare fin d'ora lo schieramento di centro-destra alle prossime elezioni, di cui Fratelli d'Italia si accinge ad esserne protagonista, dando così finalmente discontinuità e un cambio di gestione alle Marche."

20/12/2019 12:38
Assolto l'ex direttore generale dell'Asur Piero Ciccarelli

Assolto l'ex direttore generale dell'Asur Piero Ciccarelli

L'ex direttore generale dell'Asur Piero Ciccarelli è stato assolto dall'acusa di corruzione nell'inchiesta della procura dorica sui presunti scambi di favori tra gli ex vertici Asur e la Medilife spa di Roma. Ciccarelli è stato assolto perché il fatto non sussiste dal gup di Ancona Paola Moscaroli. Assoluzione, sempre con l'abbreviato, anche per l'ex direttore amministrativo Asur Alberto Carelli e Gabriele Neri, membro della commissione di collaudo. Rinvio a giudizio per gli altri imputato che non avevano chiesto il rito abbreviato.

18/12/2019 11:00
Oltre 200 persone alla cena natalizia Fisiomed: numeri in crescita e nuovo progetto in vista per il 2020

Oltre 200 persone alla cena natalizia Fisiomed: numeri in crescita e nuovo progetto in vista per il 2020

Una famiglia che cresce. L’Hotel Cosmopolitan di Civitanova per il terzo anno consecutivo ha ospitato la cena di Natale organizzata dal Gruppo Medico Associati Fisiomed. Introdotta dal Direttore Sanitario Gianfranco Bonfili, la conviviale è stata l’occasione per riunire e far conoscere meglio tra di loro le tantissime figure che lavorano per l’importante realtà della sanità privata maceratese con base a Sforzacosta ed altre sedi fra Corridonia, Tolentino, Civitanova con due punti prelievi a Porto Potenza Picena e a Morrovalle Circa 200 i partecipanti con l’amministratore Enrico Falistocco che ha ripercorso gli ultimi 12 mesi d’attività illustrando gli eccellenti numeri di Fisiomed. Un riferimento ormai assoluto, in ascesa continua e capace di espandersi di un ulteriore 15% anche nel 2019. “Siamo arrivati ormai a 45mila pazienti annui nelle nostre strutture e con i nostri professionisti – ha dichiarato Falistocco, che ha anche ricordato i compianti dottori Ciccioli e Saveriano - dati che si sommano alla soddisfazione da parte dei pazienti che ha raggiunto il 97.8% nel 2019. Viene gratificato il lavoro che svolgiamo con passione ed efficacia, investendo sulle migliori tecnologie disponibili. Qui davanti a me vedo, anche se sempre più numerosa, una grande famiglia. Lo spirito della famiglia è da sempre alla base del nostro gruppo e non c’è famiglia che non voglia ritrovarsi a Natale. Non scordiamoci mai il nostro motto: insieme si vince”. Falistocco, infine, ha descritto il progetto “Baby Fisiomed”, novità del 2020 che vedrà la realizzazione di una sezione all’interno della sede di Corridonia destinata all’area tematica materno - pediatrica. In dettaglio il servizio sarà dedicato al mondo della gravidanza, al neonato, alla prima infanzia ed alla crescita.

17/12/2019 16:50
Doppio prelievo multiorgano all'ospedale di Civitanova: "Generosità dei familiari può salvare vite"

Doppio prelievo multiorgano all'ospedale di Civitanova: "Generosità dei familiari può salvare vite"

Negli ultimi giorni nell’ospedale di Civitanova Marche si sono svolte due attività di prelievo multiorgano e multitessuto. Tutto questo, grazie alla grande generosità dei  familiari delle persone scomparse, che hanno dato il via libera alla donazione nella speranza di poter aiutare altre vite.  In particolare nei giorni 4 e 5 dicembre da un giovane, deceduto per esiti di anossia cerebrale all’ospedale di Civitanova, dopo averne accertato la morte con criterio neurologico, secondo la normativa vigente, e con l’assenso dei familiari l’equipe medica ha trapiantato: il fegato portato al Centro Trapianti di Ancona, i reni trapiantati uno al Centro Trapianti di Antona, l’altro al Centro Trapianti del Careggi di Firenze, le cornee inviate alla Banca degli Occhi di Fabriano ed altri Tessuti prelevati dall’equipe della Banca dei Treviso. Inoltre, in seguito  al decesso di una signora, per emorragia cerebrale massiva, (anche in questo caso, dopo averne accertato la morte con criterio neurologico ed in assenza di opposizione da parte dei familiari che hanno espresso verbalmente una volontà donativa) durante la notte tra l’8 e il 9 dicembre  è stato possibile prelevare dall’equipe medica: il cuore trapiantato al Centro Trapianti di Padova; i polmoni trapiantati al Centro Trapianti del Policlinico di Milano; il fegato trapiantato al Centro Trapianti di Padova; i reni trapiantati entrambi al Centro Trapianti di Ancona; il pancreas prelevato per insule e inviato al  Niguarda di Milano; le cornee inviate alla Banca degli Occhi di Fabriano ed altri tessuti prelevati dall’equipe della Banca dei Tessuti di Treviso. Un ruolo molto importante, oltre a quello fondamentale dei familiari delle persone scomparse,  è stato svolto dai tanti professionisti che sono stati coinvolti nelle due operazioni di prelievo. Per questo la direzione dell’Area Vasta 3  ha voluto ringraziare quanti, in questi giorni, hanno dato il loro fondamentale contributo per questo grande e straordinario risultato. “In particolare l’equipe dell’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione, diretta dalla Dottoressa Daniela Corsi, il coordinatore locale trapianti Dottoressa Anna Monaco, Anestesista e Rianimatore, il personale della sala operatoria, della Radiologia, del Laboratorio Analisi, i consulenti delle specialità cardiologica, pneumologica e chirurgica. “Un grazie – scrivono in una nota -  ai medici legali, agli autisti e al personale del 118. Anche in questo caso è da sottolineare la preziosa collaborazione con l’U.O.C. di Neurologia dell’Ospedale di Macerata diretta dal Dottor Francesco Logullo e dei suoi collaboratori medici e tecnici che hanno consentito l’avvio di tutte le procedure previste dalla normativa con tempestività e professionalità”. “Come Direttore dell’Area Vasta 3 – afferma Alessandro Maccioni -  ancora una volta voglio esprimere un sincero e commosso ringraziamento ai familiari per l’alto gesto di generosità che hanno voluto compiere nonostante il grande dolore sofferto per la perdita dei loro cari”.  

13/12/2019 18:43
Salute della donna: riconoscimenti per l'ospedale di Macerata e quello di Civitanova

Salute della donna: riconoscimenti per l'ospedale di Macerata e quello di Civitanova

Due importanti riconoscimenti sono stati conseguiti da due Ospedali dell’Area Vasta 3, diretta da Alessandro Maccioni. L’Ospedale Provinciale di Macerata è stato premiato con 3 Bollini Rosa e l’Ospedale di Civitanova Marche con 2 Bollini Rosa, sulla base di una scala da uno a tre, da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, per il biennio 2020-2021. I Bollini Rosa sono il riconoscimento che Fondazione Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne. La premiazione si è svolta a Roma l’11 dicembre 2019  presso l’Auditorium del Ministero della Salute e rispetto al bando precedente, gli ospedali italiani  premiati sono aumentati, passando da 306 a 335. Oltre a una crescita in termini numerici, assistiamo a un miglioramento della qualità: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 71 a 96. “La 9a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 344 ospedali italiani e il patrocinio di 23 società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Onda - rinnova l’impegno di Onda nella promozione di un approccio “gender-oriented”  all’interno delle strutture ospedaliere riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce le specialità di maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, i servizi e i percorsi dedicati nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne. I 335 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione rappresentano l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

13/12/2019 17:44
Professionalità sanitarie, accordo tra Regione Marche ed Istituto della Repubblica Cinese

Professionalità sanitarie, accordo tra Regione Marche ed Istituto della Repubblica Cinese

Nell’ambito di un accordo con la Regione Marche siglato dal Presidente Ceriscioli, una delegazione dalla Cina di rappresentanti dell’Health Human Resources Development Service of the Development Center (HHRDC), istituzione nazionale che offre il suo servizio a milioni di medici e infermieri in tutta la Cina, è stata ricevuta oggi in Regione per stringere formalmente la collaborazione in diversi campi della sanità. Un incontro basato su un reciproco scambio di informazioni durante il quale la dirigente regionale del Servizio Salute, Lucia Di Furia ha illustrato le articolazioni e le caratteristiche del sistema sanitario regionale, l’organizzazione manageriale nonché la struttura della popolazione marchigiana anche con riferimento alle condizioni patologiche, agli ospiti cinesi. La delegazione guidata da Zhang Junhua , direttore generale HHRDC e membro della Commissione nazionale Salute e composta da Yang Fang , direttore della Divisione del personale HHRDC e dalla responsabile della Divisione Cooperazione Internazionale HHRDC, ha fatto visita anche ad alcune strutture sanitarie del nostro territorio.  Tali incontri fanno seguito anche all’accordo internazionale di collaborazione sanitaria tra Italia e Cina sottoscritto lo scorso novembre tra il presidente cinese Xi Jinping,, il Presidente della Commissione salute cinese “Health Human Resources Development Center” (HHRDC) e  il Ministro della Salute italiano per sviluppare sinergie in nuovi importanti settori quali l’oncologia, la cardiologia e le cure primarie. Nell’approfondimento sulle principali sfide in materia sanitaria con le quali si confrontano tutti i governi, a partire dal management sanitario, all’assistenza primaria e agli anziani, è emerso, da parte del Ministro cinese, come il Sistema Sanitario Nazionale Italiano rappresenti per la Cina un punto di riferimento essenziale. Da qui la volontà di rafforzare il confronto e la collaborazione con le regioni italiane che rappresentano modelli virtuosi di sanità pubblica. Quella di oggi si aggiunge alle numerose occasioni di collaborazione con la Cina che le Marche hanno stretto in ambito sanitario, soprattutto per quanto riguarda la formazione degli operatori e gli scambi reciproci di buone pratiche. L’interscambio di conoscenze e saperi, coinvolge sia il livello manageriale e istituzionale, con proficue sinergie nell’ambito della formazione del personale medico.      

13/12/2019 16:31
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