Ospedale San Severino, il sindaco replica a Maccioni: "La nostra protesta non si ferma"
"La nostra protesta non si fermerà sino al ritiro della Determina 742 dell’Asur Marche sia per l’effettivo danno causato all’ospedale Bartolomeo Eustachio, considerando anche l’ assenza di una struttura provinciale unica e in un momento di grave crisi dell'assistenza sanitaria in Italia, sia per le gravissime difficoltà che il nostro territorio sta ancora vivendo a seguito del terremoto. L’atto emanato a Capodanno in modo subdolo, mortificante e proditorio, non tiene sicuramente conto di tutto ciò”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, torna ancora una volta a parlare del declassamento di tre Unità operative dell’ospedale settempedano: l’Hospice, l’Oncologia e la Radiologia.
“Apprezzo - scrive in una nota - la risposta del direttore dell’Area Vasta 3, dottor Alessandro Maccioni, ma la trasformazione delle tre Unità da dipartimentali a semplici umilia innanzitutto la professionalità di medici eccellenti, in quanto li priva della necessaria autonomia gestionale che negli anni hanno conquistato con un’assistenza dedicata ai pazienti, attuata con sacrificio e illimitata disponibilità. L’aspetto economico è del tutto secondario, poi, di fronte alla volontà che i professionisti hanno di fare il loro lavoro. Le reti cliniche possono essere benissimo organizzate con lo spirito della collaborazione paritaria e non con la sudditanza a un primario che, di fatto, al posto del ruolo di coordinatore avrà anche la possibilità di ridisegnare compiti e attività delle strutture semplici. Nessuna rassicurazione attuale in base alla legge potrà poi ostacolare, infatti, volontà future di chi, di fatto, ha la direzione della struttura complessa.
"Purtroppo poi le rassicurazioni del dottor Maccioni - specifica la prima cittadina - confliggono con la nota stampa pesantissima, direi quasi una reazione rabbiosa, da parte del maggior sindacato medico, l’Anaoo, che ha drasticamente condannato la Determina n. 742 del 31 dicembre 2019, definendo la situazione come “misura colma dopo dieci anni di sacrifici” e chiedendo l’immediato ritiro dell’atto. Il sindacato si è espresso in toni talmente perentori ed ultimativi che ha manifestato la volontà di disertare la riunione in Asur del 13 gennaio".
"Tale posizione, inequivoca, coincide perfettamente con la nostra. Chiedo dunque al direttore dell’Area Vasta 3 – prosegue il sindaco Piermattei - di spiegare il significato della sua affermazione contenuta nel suo comunicato: “Le strutture dell’ospedale di San Severino Marche hanno altra natura” visto che molto spesso mi è stato detto che non era mia competenza entrare nello specifico".
"Avendo però io la delega della sanità e quindi essendone responsabile vorrei per trasparenza che i cttadini conoscano nel dettaglio quale sia la reale programmazione per l’ospedale di San Severino Marche. Ad oggi purtroppo – conclude il primo cittadino settempedano - colgo con amarezza il silenzio del presidente della Regione Marche, Luca Cerescioli, e del direttore dell’Asur Marche, dottoressa Nadia Storti, sui provvedimenti da essi stessi presi”.
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