“Dopo un sopralluogo con alcuni rappresentanti delle istituzioni a questo dedicate ribadiamo la necessità di trovare soluzioni intermedie e avere chiare prospettive sui tempi e i modi nei quali si intende ripristinare il servizio diurno per le persone affette da Alzheimer, le cui famiglie non possono più attendere per il carico di fatiche che hanno sopportato da più di un anno a questa parte, consapevoli che le risposte offerte da questa amministrazione, con la proposta dell’Alzheimer Cafè e con l’esperienza di Attivamente, sono state un palliativo al nulla che si era creato intorno a loro”.
Così l’amministrazione comunale di Recanati, in una nota, invita vertici della sanità provinciale e regionale a partecipare al Consiglio del 7 ottobre prossimo, per discutere di questioni ancora aperte e del futuro della sanità sul territorio. Dato il perdurare della pandemia l’amministrazione comunale aveva deciso sin qui di astenersi dal chiedere fronti su alcune questioni. Ora però è tempo di chiarimenti.
“Abbiamo urgenza di sapere quando si intende riprendere a pieno regime il servizio del Centro di salute mentale, che è andato avanti in modo ridotto, pur comprendendo le difficoltà della situazione, scrive la Giunta Bravi in una nota. Abbiamo bisogno di capire come si può ripartire con il punto di vaccinazione da sempre attivo localmente, evitando soprattutto alle famiglie con bambini e bambine di doversi recare all’ospedale di Civitanova, mantenendo altresì un punto vaccinale dedicato al covid e alle vaccinazioni antinfluenzali che riprenderanno a breve. Abbiamo domande da rivolgere sul funzionamento del locale ospedale di comunità, che sembra aver cambiato modalità di funzione, sebbene in modo non del tutto dichiarato. Per queste e altre questioni aperte ci rivolgiamo ai vertici tecnici e politici, in attesa di chiare indicazioni e con la disponibilità all’ascolto e alle negoziazioni”.
Il Comune di Cingoli è lieto di informare tutta la cittadinanza che lunedì 20 settembre dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 un camper, appositamente allestito per la somministrazione di vaccini anticovid, farà tappa a Cingoli nella pista di pattinaggio adiacente il Viale Valentini.
Per accedere al servizio non è necessaria la prenotazione (farà fede l'ordine di arrivo): basta presentarsi muniti di tessera sanitaria e compilare gli appositi moduli che si potranno trovare sul posto. I minorenni, inoltre, dovranno essere accompagnati da un genitore o dovranno presentare una delega se accompagnati da un parente.
"Abbiamo già avuto un forte riscontro da parte dei cittadini nel centro vaccinale allestito qui a Cingoli – ha dichiarato, con soddisfazione, il Sindaco Michele Vittori – la cittadinanza ha risposto bene, dimostrando maturità e coscienza civica, questa è ovviamente un’ulteriore opportunità, che accogliamo e sosteniamo".
La sicurezza delle cure ha assunto un significato particolare nell’ambito dell’epidemia COVID-19 e si propone come valore di riferimento anche per il prossimo futuro.
Quest'anno il tema scelto dall'OMS è “l’assistenza materna e neonatale sicura", un’area dell’assistenza sanitaria che necessita ancora oggi, a livello globale, di una particolare attenzione in termini di sicurezza alla luce del significativo impatto sullo stato di salute fisico e psichico a cui potrebbero essere esposti donne e neonati quando ricevono cure non adeguate.
Tra le varie azioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di effettuare il 17 settembre, vi è anche quella di illuminare di arancione gli Ospedali per richiamare l’attenzione dei cittadini e dell’opinione pubblica sull’importanza della sicurezza delle cure, pertanto i nostri ospedali brilleranno di arancione.
In occasione di questa giornata, oltre all’illuminazione, l’ASUR ha organizzato anche un webinar, condotto da diversi professionisti che lavorano nelle strutture sanitarie che sarà trasmesso anche in diretta facebook alla pagina ASUR Marche - Azienda Sanitaria Unica Regionale dalle ore 15,00 per favorirne la massima divulgazione.
Campagna vaccinale itinerante con unità mobile camper in arrivo a Camerino.
Giovedì 16 settembre (domani) il camper che l’Asur Marche ha organizzato per incentivare i cittadini a effettuare la vaccinazione sarà nella città ducale dalle ore 9 alle ore 18 nei pressi del Sottocorte Village, in via Ottaviani.
Al fine di snellire le attività del personale sanitario, i cittadini interessati sono invitati a presentarsi con i moduli compilati e sottoscritti che possono essere scaricati dal sito dell’Asur Marche: https://www.asur.marche.it/web/portal/modulistica1.
“Invitiamo tutti coloro che non si sono ancora vaccinati - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - a recarsi al punto vaccinale mobile che sarà presente domani in città. È un atto d'amore verso se stessi e verso gli altri”.
Come già annunciato nel luglio scorso, sarà aperto entro la metà di ottobre prossimo lo sportello dedicato all’autismo, iniziativa congiunta voluta dall'ASP Paolo Ricci e dalla Amministrazione Comunale, gestito in collaborazione con l’associazione dei genitori “Omphalos” rappresentata da Kety Paglialunga.
Lo sportello sarà ubicato presso la sede dell'ente Paolo Ricci e gli uffici stanno lavorando agli ultimi passi per l'avvio del servizio.
Lo sportello darà informazioni di orientamento e di supporto alle famiglie sui vari aspetti che racchiudono il mondo dell’autismo, per meglio affrontare le difficoltà legate a situazioni quotidiane e specifiche, dalla logopedia alla neuropsicomotricità, dalla comunicazione alla socializzazione, dagli aspetti emozionali a quelli comportamentali. Lo sportello sarà altresì un luogo di confronto tra i genitori, l’Assessorato e la struttura dell’Asp per ottimizzare i servizi in funzione delle necessità e delle richieste”.
“L’apertura dello sportello per l’autismo – hanno dichiarato l’Assessore Barbara Capponi e Agostino Basile, Presidente dell’ASP Paolo Ricci – è un altro importante tassello nella prosecuzione delle iniziative concrete, a cui se ne aggiungeranno altre a breve termine, per rendere Civitanova Marche una città sempre più inclusiva. Lo sportello sarà un luogo di riferimento e di raccordo per le famiglie per avere supporto ed informazioni rispetto a tutti i servizi pubblici, anche organizzati dalle associazioni e privati, nell’ambito dell’autismo. Dunque un punto di coesione e rete sociale nello sguardo di Civitanova ‘Città con l’Infanzia’ che diviene sempre più reale e tangibile”.
“Questa Amministrazione – ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Ciarapica - è costantemente vicina alle famiglie in cui è presente una disabilità. Le necessità delle famiglie con autismo ci hanno portato a progettare specifiche iniziative ed offerte di servizi tra cui trova posto questo importante sportello, dove i genitori potranno trovare uno spazio apposito per informazioni, confronto e sostegno”.
L' associazione ‘Omphalos’, che ha già partecipato ad altre iniziative della amministrazione, conferma con entusiasmo la sua volontà di collaborare e costruire insieme nuove realtà concrete.
"Le manifestazioni respiratorie acute sono la caratteristica più comune dell’infezione da SARS-Cov2, ma la malattia appare più complessa. Gli effetti dell’infezione possono andare ben oltre il sistema respiratorio scatenando quello che molti definiscono una “tempesta” o un “incendio virale” in vari organi ed apparati del nostro organismo. Approssimativamente il 5% dei pazienti con infezione da COVID-19 ed il 20% di quelli ospedalizzati sviluppano una malattia severa che conduce al ricovero in Terapia Intensiva".
A sottolinearlo è il dottor Giorgio Nespola Amadio, direttore dell'Unità Operativa Complessa Malattie infettive dell'ospedale di Fermo nel descrivere le complicanze dell'infezione da Covid-19. Il dottor Nespola Amadio, infatti, ce ne fornisce una elencazione completa, così come proponiamo qui sotto ai nostri lettori:
- polmonite, nel 75% dei pazienti ospedalizzati;
- ARDS, nel 15% dei casi: una grave patologia del sistema respiratorio che compromette la funzionalità di polmoni e alveoli, rendendoli incapaci di assimilare ossigeno con la respirazione ed effettuare i dovuti scambi con l’anidride carbonica, con necessità di supporto respiratorio in Terapia Intensiva;
- Fenomeni trombo-embolici: i pazienti COVID-19 con tali complicanze hanno un rischio di mortalità più elevato (1.93 volte maggiore) rispetto a quelli senza fenomeni tromboembolici;
- Danno cardiovascolare: Le complicanze cardiovascolari sono riportate nel 14.1% dei pazienti durante il ricovero con un tasso di mortalità del 9.6% e possono rappresentare la prima manifestazione dell’infezione come comparire al peggioramento della stessa. I pazienti con preesistenti malattie cardiovascolari o fattori di rischio hanno una incidenza più elevata di queste complicanze e di morte; queste includono: aritmie (18.4%), danno miocardico (10.3%), angina (10.2%), infarto del miocardio (3.5%), scompenso cardiaco auto (2%);
- Insufficienza renale acuta: 9% dei pazienti; tale complicanza è associata ad un più elevato tasso di mortalità nei pazienti ospedalizzati. Può verificarsi prima, durante e anche dopo il ricovero;
- Complicazioni neurologiche: manifestazioni neurologiche sono riportate dal 22% al 25% nei vari studi. Queste includono: malattie cerebro-vascolari acute, alterazioni dello stato di coscienza difficoltà di movimento, convulsioni, stato epilettico, dementia, sindrome parkinsoniana, sindrome ansiosa, depressiva, psicosi.
Tra le malattie cerebro-vascolare acuta la più comune è lo stroke ischemico (0.4-4.9%). I pazienti con malattia severa hanno un aumentato rischio di stroke ischemico rispetto a quelli con malattia non severa. Il tempo medio di insorgenza dello stroke è di 8 giorni dall’infezione, può presentarsi tardivamente nella malattia severa come precocemente nella malattia lieve o moderata. I pazienti possono presentare stroke nella fase di convalescenza dall’infezione, inclusi pazienti di età inferiore a 50 anni, asintomatici o paucisintomatici. L’encefalite è riportata in meno dell'1% dei pazienti, ma fino al 6.9% nei pazienti critici. Pazienti con pre-esistenti malattie neurologiche possono avere un aggravamento della sintomatologia come un quadro severo di Covid-19.
- Sindrome Post-terapia Intensiva (PICS): i pazienti trattati in terapia intensiva, alla dimissione dalla stessa, possono presentare una serie di sintomi come deterioramento fisico, deterioramento cognitivo e deterioramento psichiatrico: debolezza muscolare, alterazioni cognitive, insonnia, depressione, ansietà, delirio, encefalopatia. La debolezza muscolare affligge il 33% dei pazienti che sono sottoposti a ventilazione meccanica, 50 % dei pazienti con sepsi; alterazioni cognitive affliggono dal 30 all’80% dei pazienti.
- Long Covid (sindrome post-Covid): indica l’insieme dei disturbi e delle manifestazioni cliniche che persistono dopo l’infezione, rappresentando una specie di continuazione della malattia. La durata e la persistenza dei sintomi non sembra essere collegata all’intensità degli stessi durante la malattia: può succedere, infatti, che anche le persone che hanno avuto una forma lieve di Covid-19 sviluppino problemi a lungo termine. La letteratura scientifica attuale. Il Long Covid colpisce uomini e donne di ogni età, ma sono soprattutto le donne tra i 40 e 60 anni a soffrirne; oltre ad essere donna, anche l’età avanzata ed il sovrappeso
Quali sono i sintomi del Long Covid? Il sintomo sicuramente più frequente è la stanchezza, seguito dalla perdita del gusto e dell’olfatto. Un altro sintomo riportato molto frequentemente è la nebbia mentale, condizione caratterizzata da problemi di memoria e di concentrazione in aggiunta alla costante sensazione di stanchezza. Inoltre: iper-sudorazione, eritemi cutanei, perdita di capelli, debolezza delle unghie, dolori muscolari, problemi renali.
"Ad oggi, purtroppo, non esistono terapie specifiche per curare i disturbi legati al Long Covid - conclude il dottor Giorgio Nespola Amadio -. Come vediamo non vi è organo o apparato risparmiato. In assenza di terapie specifiche, l’unica possibilità è prevenire: vaccinazione, vaccinazione, vaccinazione. L’unica arma che attualmente abbiamo".
È arrivata la sospensione per undici infermieri iscritti all'Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata che non hanno adempiuto alle normative di legge per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid-19. Si tratta di infermieri che operano sia in ospedali pubblici che in strutture private.
La sospensione è stata decisa in quanto gli interessati, nonostante le sollecitazioni a vaccinarsi o a fornire spiegazioni sulla mancata vaccinazione, non hanno dato alcun riscontro alla comunicazione ricevuta dopo essere stati oggetto di accertamenti da parte dell'Azienda Sanitaria.
Se non c’è un valido e accertato motivo (impossibilità a ricevere il vaccino per le condizioni di salute o altro), infatti, i sanitari hanno l'obbligo di vaccinarsi, come impone la legge, altrimenti scatta la sospensione dall’esercizio della professione fino al 31 dicembre, con conseguenti effetti sulla posizione lavorativa (l'eventuale sospensione dello stipendio viene decisa dai datori di lavoro).
Dopo due riunioni avvenute nel corso delle ultime due settimane, l'inevitabile decisione presa dall’Ordine direttivo degli infermieri presieduto da Sandro Di Tuccio è stata quella della sospensione dei professionisti sino al 31 dicembre. Del resto, non vi erano dubbi sull’esito, la legge, infatti, non prevede alternative a chi non ha assolto, senza giustificato motivo, all’obbligo vaccinale.
(Nella foto il presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata Sandro Di Tuccio)
Giornata europea dell’anestesia locoregionale. Un prestigioso evento internazionale, arrivato alla sua quarta edizione, che calamita l’attenzione dei professionisti anestesisti europei e che vede la Clinica civitanovese di Villa dei Pini centro qualificato e unico polo accreditato in Italia per organizzare la sede nazionale dell’evento e formare medici anestesisti sull’anestesia locoregionale e la terapia del dolore.
Ma cos’è l’anestesia locoregionale o anestesia di precisione? Si tratta di una tecnica di somministrazione dell’anestesia con modalità ecoguidata, ovvero effettuata attraverso un apposito ecografo che consente una accurata visiona delle zone in cui intervenire potendo, di conseguenza, incrementare notevolmente la precisione nell’erogazione dell’analgesico con miglioramenti in termini di accuratezza e sicurezza, nonché di abbattimento delle probabilità di effetti collaterali”.
“A Villa Pini – dice il dottor Mauro Proietti Pannunzi, responsabile del servizio di anestesia di Villa Pini – applichiamo da anni e crediamo fermamente in questa tecnica così certosina e importante per i nostri pazienti che trovano grandi benefici, evidenti in modo particolare nella fase post operatoria e nei tempi di recupero”.
“Anche da una preparazione accurata e meticolosa dell’intervento chirurgico da parte dell’anestesista – conclude – dipende la buona riuscita di un intervento, prima, durante e dopo la seduta operatoria”.
La Giornata europea dell’anestesia locoregionale è organizzata da Villa Pini in sinergia con la Società scientifica internazionale di riferimento (ESRA). La Clinica civitanovese, come detto unico Centro italiano, è uno dei 30 Centri europei mesi in rete per questo prestigioso evento internazionale di dibattito e formazione sui temi legati alle tecniche e innovazioni nel campo della terapia del dolore e dell’anestesia.
Si è svolta ieri, giovedì 9 settembre, al Santuario del SS. Crocifisso di Treia, la giornata di vaccinazione itinerante, organizzata dall'Amministrazione Comunale di Treia in collaborazione con l’ASUR Marche, che ha visto partecipare oltre 90 persone per la somministrazione del vaccino anti-covid.
“La campagna vaccinale itinerante rappresenta – spiega l’Amministrazione comunale - un servizio di prossimità e vicinanza che abbiamo fortemente voluto, con l’intento di facilitare chi non ha la possibilità di spostarsi e di raggiungere, così, tutto il territorio. Si ringrazia Padre Luciano Genga per l'ospitalità, i vigili urbani del comune di Treia guidati dalla Comandante Barbara Foglia e il gruppo comunale di Protezione civile guidato dal coordinatore Francesco Fortuna. Si ringrazia, infine, in modo particolare, la cittadinanza che ha colto l’occasione rispondendo positivamente all’appello. È necessario continuare a mantenere alta l’attenzione, rispettare sempre le indicazioni sul distanziamento e aderire in modo consistente alla campagna vaccinale".
“Sono state attivate, per il mese di settembre, presso i centri vaccinali di Civitanova Marche e Macerata due nuove sedute settimanali aggiuntive: il venerdì dalle ore 14,00 alle ore 19,30 ed il sabato mattina dalle ore 8,00 alle ore 13,00.
Tali nuove sedute vanno ad aggiungersi a quelle già attive presso le stesse sedi dal lunedì al venerdì dalla ore 8,00 alle ore 14,00”. Lo rende noto l’Area Vasta 3 che aggiunge:
“Il potenziamento dell’attività vaccinale è stata resa necessaria dall’esigenza di rispondere alla domanda dell’utenza sempre più crescente nonché dall’obiettivo di raggiungere quella fascia di popolazione, rilevante in questa Area vasta, compresa tra i 40 e i 60 anni che risulta ancora non vaccinata”.
“Le prenotazioni – ricordano i vertici dell’Area Vasta - potranno essere effettuate direttamente dall’utente utilizzando il sistema informativo attualmente in uso e nella sola giornata del sabato (per il solo mese di settembre) l’accesso sarà libero, senza prenotazione, sino alle ore 12,30".
Si ricorda, inoltre, che l’attività itinerante con il camper delle vaccinazioni farà tappa venerdì 10 settembre a Corridonia al parcheggio dell’Istituto Ipsia, a Recanati sabato 11 settembre in Piazzale Europa, lunedì 13 settembre a Potenza Picena, parcheggio dei campi da Tennis di Via Olimpia. Ogni utente potrà accedere per ricevere la somministrazione del vaccino senza prenotazione.
In occasione di “Match it Now”, l’evento nazionale dedicato alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche promosso dal Ministero della Salute, Centro nazionale trapianti, Centro nazionale Sangue, Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo, dalle Federazioni ADMO e ADOCES e dall’associazione disco, domenica 12 settembre torna a Macerata CorriADMO.
Si tratta di una corsa/passeggiata, con un percorso completamente chiuso al traffico, che si snoderà lungo le mura, i Giardini Diaz e parte del centro storico aperta a tutti: bambini, famiglie, corridori amatoriali e runners professionisti. Non sarà quindi una manifestazione competitiva ma un evento globale, un’occasione di incontro tra le persone che si riconoscono nei valori dello sport e della solidarietà organizzata dall’Associazione Donatori Midollo Osseo Macerata, sezione Macerata con il patrocinio del Comune di Macerata.
“CorriADMO è un connubio virtuoso di sport e solidarietà – afferma il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro - che si declina nella socializzazione che, a sua volta, diventa un collante e un volano per creare quei nuovi legami che dobbiamo ripensare in questo periodo della nostra vita così complesso. Questa maratona è un’occasione per lanciare alla città un messaggio importante: lo sport come occasione di benessere fisico ma anche psicologico. Vorrei aggiungere anche un terzo elemento, l’esempio che Admo sta dando alle nuove generazioni: il dono come atto formativo. Donare non è solo qualcosa che si fa verso l’altro ma innanzitutto un dono verso se stessi”.
“Sport e solidarietà, due valori importanti e fondamentali che in questa manifestazione si sposano perfettamente. L’ADMO - interviene l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi - è riuscita a mettere insieme due iniziative per ricordarcene anche un terzo: quello della donazione, un gesto importante che può salvare vite umane. CorriAdmo è un’iniziativa che racchiude in sé cinque S: salute, solidarietà, sociale, sport, sinergia tra pubblico e privato a cui però si aggiunge la sesta S, quella di Sferisterio Infatti per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della donazione del midollo osseo il Comune di Macerata, attento al benessere della comunità, illuminerà lo Sferisterio di azzurro, un gesto simbolico ma importante per suscitare attenzione su una tematica così rilevante”.
Per l’occasione, infatti, nelle serate dell’11 e 12 settembre, il Comune di Macerata, illuminerà di azzurro l’Arena Sferisterio.
“Dopo un lungo periodo di stop - interviene Eleonora Salvatori Responsabile ADMO Macerata - ADMO riparte con una grande sfida che è quella di CorriADMO e Mader. In questo periodo storico così forte e delicato ADMO torna tra la gente per ricominciare a parlare di donazione di midollo passando per situazioni differenti ma comunque vicine alla nostra causa, passando per lo sport, un grande veicolo di informazione in cui il messaggio viene trasmesso ai ragazzi di tutte le età, e tramite la costruzione e la progettualità nata dall' incontro di due artiste che hanno creato la mostra di cui loro stesse sono protagoniste. Due appuntamenti molto importanti che ci regalano la possibilità di tornare in piazza per confrontarci con chi vorrà partecipare".
“Ogni donatore di sangue è un potenziale donatore di midollo osseo e viceversa - afferma Elisabetta Marcolini dell’Avis provinciale -, per questo a ogni manifestazione di ADMO ci sentiamo di essere presenti e sostenerci a vicenda, l'idea di CorriAdmo e Mader come manifestazione di ritrovo dopo un periodo così lungo di stop ci sembra un’ idea vincente "
"Croce Rossa Macerata - afferma Rosaria Del Balzo Ruiti presidente della Croce Rossa Macerata - ha sempre sostenuto ADMO in ogni sua manifestazione ospitandola anche nella nostra sede. Come in ogni occasione scenderemo in piazza per garantire la sicurezza e per sostenerli dopo la ripresa, dopo la pandemia “
“Sono ormai 4 anni che Banca Macerata si è schierata a fianco di ADMO – interviene Irene Croceri di Banca Macerata-. Siamo estremamente felici e orgogliosi di sostenere questa associazione poiché fin dalla sua nascita la nostra banca ha sempre cercato di essere attenta e sensibile alle iniziative sociali che si svolgono nel territorio, a sostegno delle categorie più fragili e deboli che fanno parte della nostra società. Questa collaborazione si sposa perfettamente con numerose altre iniziative di supporto ai giovani, allo sport e alle scuole. Banca Macerata c’è e vuole esserci come punto di riferimento nel nostro territorio, a sostegno di un’associazione così importante e vitale come ADMO”.
Per quanto riguarda CorriADMO i partecipanti potranno scegliere tra tre diversi percorsi:
- corsa 10 km (distanza consigliata per runners) corsa non competitiva e senza rilevazione dei tempi. Possibilità di allenarsi sfruttando il circuito cittadino della lunghezza di 2,5 km in totale libertà;
- corsa 5 km (corsa amatoriale) per i corridori della domenica e per tutti quelli più e meno allenati, che per una volta potranno godere della possibilità di fare un'attività di corsa e di vivere la città senza smog e con il percorso interamente chiuso al traffico automobilistico;
- passeggiata inclusiva di 2,5 km (nessuno escluso) organizzata per godere della nostra meravigliosa città per una domenica di relax, musica, divertimento ma soprattutto inclusione ed informazione. A piedi, in bici, da soli o meglio se con tutta la famiglia, con pattini, monopattini, biciclette, bimbi in spalla, cani al guinzaglio, carrozzine, passeggini, handbike e chi più ne ha più ne metta.
La partenza sarà lungo viale Trieste mentre l’arrivo a piazza Mazzini. Il ritrovo è fissato per le 8, a seguire prevista attività di riscaldamento a cura delle palestre cittadine e poi ritiro pacchi gara. La partenza sarà alle 10.
In occasione della manifestazione agli Antichi forni, sabato 11 settembre alle 18 verrà inaugurata la mostra fotografica “Mader”, il nuovo lavoro collettivo presentato da Marta Viola e Stefania Spadoni, punto di incontro fra le rispettive produzioni “Cotton Candy” e “Mia madre è un albero”. Il tema condiviso dalla due artiste è la maternità e l’idea socialmente radicata che sostiene e plasma il vissuto delle donne in età fertile.
La mostra sarà visitabile fino al 23 settembre, il lunedì, martedì e mercoledì dalle 17 alle 20, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 24.
Guadagna quattro punti percentuali la quota di popolazione scolastica marchigiana dai 12 anni in su che risulta vaccinata con due dosi, toccando il 40,5% del totale. Lo si evince dal monitoraggio settimanale effettuato dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche del 6 settembre. Il 65,8% ha invece già ricevuto la prima dose di siero.
Considerando la divisione tra 12-15enni e 16-19enni, i primi risultano immunizzati per il 25,9% mentre i secondi fanno registrare un 55,1%. Diverse le percentuali delle prime somministrazioni: il 57,2% per i ragazzi trai 12 e i 15 anni, il 74,4% per i più grandi.
I dati più negativi restano quelli della provincia di Macerata, con appena il 27,3% di giovani immunizzati (il 55,9% ha comunque ricevuto la prima dose) e il 44,1% di non vaccinati. Le due province più virtuose restano invece quelle di Ascoli e Ancona con, rispettivamente, il 49,4 e il 47,1% di giovani immunizzati e il 68,2 e il 72,8% che hanno ricevuto la prima dose.
A livello regionale risultano infine non aver ancora ricevuto neanche la prima dose 37.701 giovani in età scolare, pari al 34,2% della popolazione scolastica tra i 12 e i 19 anni (110.108).
Rifiutano di vaccinarsi: arriva la sospensione fino al 31 dicembre per 4 sanitari.
Per l'inadempimento degli obblighi vaccinali, la Commissione di valutazione dell'Area Vasta 4 di Fermo ha avviato l'iter procedurale di sospensione di quattro dipendenti (due infermieri e due operatori sociosanitari) fino al 31 dicembre prossimo. Lo riferisce la stessa Area Vasta che "ai sensi della normativa nazionale emergenziale vigente", secondo indicazioni della Direzione Generale Asur, ha istituito la Commissione.
L'organo valuta gli inadempimenti degli obblighi vaccinali da parte degli operatori/professionisti a ciò tenuti L'Av 4 ribadisce "l'importanza che la popolazione provinciale sia vaccinata, anche sulla scorta dell'eloquente dato statistico per cui la quasi totalità dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva risulta appunto non vaccinata" e "al fine di facilitare l'accesso da parte dell'utenza ed incentivare la riuscita della campagna vaccinale, la cittadinanza ha la possibilità presentarsi senza prenotazione alla postazione mobile (camper dedicato)".
Il camper, ricorda l'Av4, "resterà operativo per tutto il mese di settembre ogni giorno, domeniche escluse, dalle 8 alle 20. Terminerà oggi la tappa a Lido Tre Archi di Fermo per poi raggiungere le località di Porto Sant'Elpidio, Porto San Giorgio, Marina di Altidona, Grottazzolina e Francavilla d'Ete".
(Fonte Ansa)
Con 6.000 iniezioni al giorno la campagna vaccinale sta rallentando nelle Marche come anche nelle altre Regioni. Sono il 78.6% dei cittadini vaccinabili ad aver ricevuto almeno una inoculazione e si prevede di raggiungere quota 90% entro il mese di ottobre.
Solo il 67% della popolazione vaccinabile ha ricevuto la seconda dose del vaccino e all’appello mancano molti giovani under 40. Con il ritorno in aula e la fine della pausa estiva si fa più insistente la necessità di avere i cittadini pienamente immunizzati.
L’assessore alla Sanità Saltamartini punta molto sui camper vaccinali, che saranno presenti in più di 150 località nelle 5 Aree Vaste della Regione.
"Parte un nuovo mese con questo ormai collaudato servizio – dice l'assessore –. Contiamo sul senso di responsabilità verso la collettività che i cittadini tutti e anche i giovani hanno già dimostrato e invitiamo a farlo chi vorrà e non lo ha ancora fatto. L’augurio è quindi quello che sempre più marchigiani possano vaccinarsi per concorrere al rilancio dei territori"
Mentre la resistenza dei contrari alla vaccinazione resta alta nel quadro 30-59 anni d’età e solo un obbligo vaccinale può cambiare le carte in tavola.
"La pandemia che stiamo affrontando è una delle più grandi tragedie che l’umanità ha vissuto dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. È ormai accertato che l'unico modo per porvi fine e poter così tornare alla normalità, sia attraverso una vaccinazione somministrata a più persone possibili. Il processo di sviluppo dei vaccini contro il COVID-19 ha subito un’accelerazione senza precedenti a livello globale. Eppure nessuna tappa del processo è venuta meno".
A chiarirlo, in una nota stampa, è il dottor Massimo Sartelli, dirigente medico di Chirurgia Generale all'ospedale di Macerata.
"I vaccini che stiamo usando non sono sperimentali perché hanno seguito, seppur in un contesto emergenziale, tutto il percorso di sperimentazione e registrazione richiesto - puntualizza il dott. Sartelli -. Per essere approvato nell’Unione Europea, infatti, un vaccino deve essere sottoposto ad una solida valutazione scientifica da parte delle autorità regolatorie. L'Agenzia Europea del Farmaco (EMA) valuta i vaccini contro il COVID-19 in base agli stessi standard (norme, procedure e protocolli), come per autorizzare qualsiasi altro farmaco o vaccino. A volte, come in questo caso, vi è una autorizzazione condizionata e queste procedure vengono effettuate in tempi e con modalità molto più agili del normale".
"L'EMA offre alle aziende orientamento e supporto per presentare la domanda di approvazione, e si avvale di procedure rapide di analisi, valutando i dati che via via si rendono disponibili - aggiunge il dirigente medico -. Nelle situazioni di emergenza, questa procedura garantisce una valutazione il più veloce possibile e, al contempo, completa e approfondita, di tutti i requisiti necessari in termini di sicurezza, efficacia e qualità del vaccino".
La sperimentazione clinica include, come per tutti i farmaci e i vaccini da approvare, le tre fasi di studi:
Studi di fase 1, generalmente condotti su volontari sani, per l’identificazione della dose ottimale e la valutazione della sicurezza nell’uomo.
Studi di fase 2, a carattere esplorativo e condotti su piccoli gruppi di persone, generalmente meno di 100.
Studi di fase 3, disegnati allo scopo confermativo e condotti su migliaia o decine di migliaia di persone.
"Un’autorizzazione condizionata all'immissione in commercio, garantisce che il vaccino approvato soddisfi i rigorosi standard su sicurezza, efficacia e qualità, e sia prodotto e controllato in impianti approvati e certificati, in linea con gli standard farmaceutici necessari per la commercializzazione su larga scala" precisa il dottor Massimo Sartelli.
"I vaccini a mRNA, i più comuni vaccini utilizzati nel nostro Paese, sono il frutto più recente di una tecnologia che viene studiata, seppur per altri obiettivi, da almeno due decenni. Tali vaccini non modificano il codice genetico, come da tante parti si sente dire. Il compito dell’mRNA è solo quello di trasportare le istruzioni per la produzione delle proteine da una parte all’altra della cellula, per questo si chiama “messaggero” - spiega il dott. Sartelli -. In questo caso l’mRNA trasporta le istruzioni per la produzione della proteina utilizzata dal virus per attaccarsi alle cellule, la proteina denominata Spike. L’organismo, grazie alla vaccinazione, produce anticorpi specifici prima di venire in contatto con il virus e si immunizza contro di esso".
"I dati a disposizione ci dicono che i vaccini fino ad ora approvati riducono enormemente forme severe, ospedalizzazioni e decessi, e nella maggior parte dei casi proteggono dall’infezione anche per la Variante Delta e hanno profili di sicurezza estremamente elevati. Sono comunque costantemente monitorati. Come per tutti i vaccini esistenti, tuttavia, l’efficacia anche se molto alta non è del 100%. Eccezion fatta per una minima parte di non responders, il vaccinato non avrà una malattia severa. Inoltre, fintantoché il virus sarà in circolazione, dovremmo comunque continuare a portare tutti la mascherina al chiuso e all'aperto in caso di assembramenti, poiché una piccola parte dei vaccinati potrebbe essere veicolo del virus anche senza manifestare la malattia" prosegue il dirigente medico dell'ospedale di Macerata.
"Ogni farmaco comporta dei rischi ma, mai come in questo momento, sarebbe molto più rischioso non difendersi dall’infezione. L'incertezza e i dubbi sono comprensibili, ma mettendo sulla bilancia i rischi ed i benefici che il vaccino offre, questi ultimi sono superiori sia per proteggere se stessi dalla malattia, sia per limitare la diffusione dell'infezione ai propri familiari e alla comunità in cui viviamo. Se vogliamo ridurre al minimo i rischi dell’infezione dal Coronavirus, bisogna vaccinarsi" l'appello finale del dottor Massimo Sartelli.
Oggi la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il piano per il monitoraggio della circolazione del Covid che introduce i test salivari nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
“Per la nostra Regione, che è stata sin da subito alla testa di questa battaglia per il riconoscimento dei tamponi salivari per l’ottenimento del green pass - spiegano l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini e l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini - si tratta di una buona notizia che in divenire potrà essere un’ottima notizia”.
Il documento, approvato nella riunione straordinaria di questo pomeriggio, che prevede l’utilizzo a campione dei test molecolari eseguiti sulla saliva, mette in campo un programma di testing per monitorare e ridurre la diffusione del virus e limitare isolamenti e quarantene, cercando così di evitare il ritorno in DAD. Più nel dettaglio individua scuole “sentinella” che consentano una campionatura rappresentativa della popolazione scolastica e, soprattutto, chiede un approfondimento al Ministero della Salute per validare i test salivari molecolari ai fini del rilascio del green pass.
“Dai primi incontri avuti con alcuni dirigenti scolastici delle Marche e negli incontri a seguire con l’Ufficio Scolastico Regionale - proseguono gli assessori Latini e Saltamartini - stiamo individuando le scuole sentinella e concordando le procedure di raccolta dei test ogni 15 giorni che, come previsto dal testo approvato, possono essere svolte anche dai genitori o nelle farmacie, previo accordo".
"Si tratta di passaggi organizzativi che non creeranno problemi: l’importante adesso è che il Ministero riconosca l’indirizzo dato in Conferenza Stato-Regioni e approvi nuovi criteri per il rilascio del green pass. Le Marche - aggiungono - sono state apripista, hanno per prime chiesto di valutare la possibilità dei tamponi salivari come strumento efficace di gestione della pandemia, valutando anche l’estensione di questa modalità di screening agli impianti sportivi”.
“Da mesi - conclude l’assessore Giorgia Latini - il mondo della scuola attende indicazioni. Nella nostra Regione ci siamo attivati per finanziare ventilatori meccanici e sanificatori, per scongiurare quella che sembrava essere una soluzione inevitabile: la didattica a distanza. Fino a qualche giorno fa sembrava inevitabile anche che il green pass non potesse essere esteso ai test salivari. Ora stiamo cercando di superare anche questo limite poco comprensibile. Quando le proposte sono ragionevoli non possono essere ignorate”.
L’Asur Marche ha, inoltre, reso nota la programmazione delle località dove saranno operativi i camper vaccinali in tutta la regione nel mese di settembre. Giorno per giorno, il calendario è suddiviso per Comune appartenente alla area vasta di riferimento con le relative fasce orarie.
“Parte un nuovo mese con questo ormai collaudato servizio sanitario – ha rilevato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini - una soluzione che si è rivelata molto utile e apprezzata dai cittadini e che ha dimostrato con il personale sanitario l’abituale efficienza e disponibilità già registrata nei centri vaccinali. Come è intuibile, settembre è un mese cruciale per la ripresa delle attività lavorative e la ripartenza dell’anno scolastico. Contiamo sul senso di responsabilità verso la collettività che i cittadini tutti e anche i giovani hanno già dimostrato nell’avere aderito alla campagna vaccinale in numero notevole e invitiamo a farlo chi vorrà e non lo ha ancora fatto. L’augurio è quindi quello che sempre più marchigiani possano vaccinarsi per concorrere al rilancio dei nostri territori”.
Ecco il calendario completo rilasciato dall'Asur Marche con le località toccate in provincia di Macerata:
Una raccolta fondi per provare a salvare Lucas Silvestro affetto da un tumore cerebrale. E' questa l'iniziativa lanciata su Gofund.me dal fratello di Lucas Jeremias. Il 43enne, originario dell'Argentina ma residente da tempo a San Severino, ne ha di storie da raccontare, una vita movimentata la sua: dal lavoro in azienda nel settore elettrico alla partecipazione a varie Telenovelas di successo in sudamerica, fra cui una dedicata alla vita di San Francesco d'Assisi, fino all'arrivo in Italia, a San Severino, dove, proprio in compagnia del fratello Jeremias, ha gestito vari pub, bar e ristoranti. Poi una brusca fermata. A marzo Lucas scopre di avere un tumore al cervello: " tutto è iniziato con un intorpidimento al braccio destro- scrive Jeremias- che con il passare dei giorni si è irradiato in tutta la metà del corpo fino". Seguono diversi esami, i primi con esito negativo fino all'amara scoperta di un glioma al cervello giunto al quarto stadio.
Da quel momento la vita di Lucas e della sua famiglia ( è padre di due bambini) cambia: accertamenti vari, visite, fino alla chemioterapia che sfortunatamente non impedisce però alla malattia di avanzare. Oggi Lucas è ricoverato all'Ospedale di San Severino e non riesce a muoversi: " nonostante tutto non abbiamo voluto mollare, racconta Jeremias, così come negli anni precedenti non abbiamo mai fatto. Le nostre ricerche ci hanno condotto a scoprire una clinica privata in Germania dove il dottor Arno Thaller esegue un trattamento servendosi di virus oncolitici: si tratta di iniezioni mediante della canule, ma il costo di questo trattamento è di circa 5.000 a seduta, ce ne vorrebbero almeno 10 per Lucas, così abbiamo deciso di rivolgerci alla rete".
Infine Jeremias rivolge un appello: " non abbiamo molto tempo e il vostro aiuto finanziario sarà decisivo per dare una speranza a tutti noi. Purtroppo questa non è una soap opera o un documentario, è la vita reale, ma Lucas merita di poter fare un ultimo tentativo".
Chiude, dopo appena cinque giorni dalla sua riapertura, la struttura ex Malattie Infettive dell’ospedale di Macerata.
Un'ala della palazzina, dallo scorso lunedì, era tornata ad ospitare nuovamente pazienti Covid a bassa intensità (leggi qui per saperne di più).
L’esigenza era nata dal nuovo aumento dei contagi nella Provincia di Macerata, che aveva spinto dirigenza dell’Area Vasta 3 e Regione a riaprire un’ala della palazzina.
La stessa struttura, però, doveva essere interessata da lavori già programmati da tempo, da qui la decisione di accelerare i tempi e chiudere nuovamente la palazzina ex Malattie Infettive e trasferire i ricoverati (otto in tutto) in una struttura privata, individuata nella Rsa di Campofilone.
Stando a quanto dichiara la Regione, il reparto era stato riaperto per far fronte alle esigenze dei Pronto Soccorso (tornati a riempirsi di pazienti Covid), ora che queste esigenze sono cessate la decisione di chiudere la struttura per iniziare i lavori programmati e la conseguente ricollocazione dei pazienti in altra sede idonea.
In collaborazione con l’ASUR Marche, il giorno giovedì 9 settembre dalle ore 9.00 alle ore 18.00 verrà allestita a Treia, presso il parcheggio del Santuario Santissimo Crocifisso, un’unità mobile camperizzata per la vaccinazione.
Le inoculazioni saranno aperte a tutte le persone di età superiore ai dodici anni e i minori dovranno essere accompagnati da chi esercita la potestà genitoriale o da un tutore.
Non è necessaria alcuna prenotazione; sarà sufficiente recarsi presso il punto stabilito muniti di tessera sanitaria e documento di riconoscimento in corso di validità.
L’amministrazione comunale raccomanda, inoltre, al fine di snellire i tempi di attesa, “di procedere preventivamente alla compilazione della modulistica necessaria (reperibile al sito https://www.asur.marche.it/web/portal/modulistica 1 o presso la sede del Comune di Treia, C.so Italia Libera 16, piano terra).
La modulistica sarà utile anche a specificare al personale sanitario presente in loco, la presenza di eventuali patologie e l’assunzione di farmaci.
La campagna vaccinale itinerante rappresenta un servizio di prossimità e vicinanza che l’Amministrazione comunale di Treia ha fortemente voluto, con l’intento di facilitare chi non ha la possibilità di spostarsi e di raggiungere, così, tutto il territorio”.
“Vaccinarsi – conclude il Comune - significa proteggere non solo i nostri affetti più cari, ma anche tutta la nostra comunità ed è per questo che dobbiamo operare insieme con determinazione e senso di responsabilità".
“Un segnale molto importante – ha affermato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – non sempre è facile trovare personale che prenda servizio nei presidi di montagna, dunque l’assunzione di 20 infermieri all’ospedale di Camerino rappresenta un numero importante in questo momento di generale carenza di personale. Abbiamo intenzione di rafforzare questo ospedale che si trova interamente nel cratere sismico. Sono stati banditi inoltre dei concorsi specifici per medici per gli ospedali di Camerino e di San Severino, in modo tale da assicurare la destinazione in questi presidi. Ringrazio la dottoressa Daniela Corsi che si è impegnata molto in questo garantendo che la direttiva del presidente Acquaroli, che ha incontrato più volte gli operatori dell’ospedale di Camerino e i sindaci del territorio, così come ho fatto anche io in questi mesi, sia resa effettiva”.
“Abbiamo inviato le lettere di assunzione – ha aggiunto la dottoressa Daniela Corsi, direttore dell’Area Vasta 3 – hanno accettato 20 infermieri con indicazione Camerino. Questo è un ottimo risultato, visto che stiamo cercando di rinforzare tutte quelle che sono le nostre risorse sanitarie per continuare a mantenere i servizi. Un segnale importante per un presidio come quello di Camerino per il quale stiamo procedendo a delle assunzioni anche nell’ambito medico”.