Ancora un gesto di grande generosità da parte dell’imprenditore Niccola Rossi dell’Azienda agricola Troticultura di Sefro a favore dell’Ospedale di Camerino.
Stamattina la Conferenza stampa si è svolta nel nosocomio alla presenza del direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci, del direttore sanitario Daniela Corsi, di tutti i Primari dell’ospedale e di numerose autorità militari e civili intervenute, tra cui il consigliere regionale Renzo Marinelli, i sindaci di Camerino Roberto Lucarelli, di Matelica Denis Cingolani, di Visso Rosella Sensi e il presidente dell’associazione di Volontario IoNonCrollo Claudio Cingolani.
Non è la prima volta che il noto imprenditore dimostra concretamente il suo attaccamento al territorio montano dove svolge la sua attività imprenditoriale, in particolare contribuendo con cospicue donazioni all’acquisto di attrezzature sanitarie per rendere più attrattivi i servizi sanitari erogati nell’entroterra.
Stavolta Lino Rossi ha elargito un finanziamento all’Associazione di volontariato camerte IoNonCrollo che sono serviti ad acquistare un ecografo digitale carrellato per l’Unità Operativa di Medicina Interna della struttura ospedaliera montana, diretta dalla dottoressa Anna Maria Schimizzi.
“L’ecografo Logiq Totus è uno strumento multifunzione dal design leggero e portatile, in grado di ottenere immagini di alta risoluzione in una gamma completa di applicazioni, dal sistema cardiovascolare agli organi parenchimatosi, articolazioni, cute e sottocute. – spiega Schimizzi – E’ dotato di strumenti avanzati quali l’elastografia 2D Shear Wave e l’Ultrasound Attenuation Parameter (UGAP) per gestire casi clinici complessi”.
“Ogni donazione dei privati alla sanità pubblica è un riconoscimento del nostro impegno quotidiano come Azienda Sanitaria per garantire risposta ai bisogni di salute della popolazione – dichiara Marco Ricci - e ringraziamo l’imprenditore Lino Rossi per la fiducia accordataci e per la volontà concreta di migliorare l’offerta dei servizi erogati dal nostro Ospedale di Camerino, che può contare su personale medico e sanitario competente e motivato”.
Commosse le parole di Lino Rossi presente alla Conferenza insieme alla moglie Luisa e al figlio Roberto: “Per me è un piacere donare, lo faccio con tutto il cuore verso l’Ospedale di Camerino, cui sono molto legato. Ho avuto una grande disgrazia nella vita perché ho perso una figlia in giovane età e quando la accompagnavo a curarsi in giro nelle varie strutture, è stata lei ad esprimere il desiderio di fare donazioni agli Ospedali. Per me significa mettere in atto la sua volontà, dando il mio contributo al territorio in cui vivo e lavoro”.
"Stiamo lavorando per rendere la sanità più efficiente in questo territorio - ha detto il vice presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - e l'Ospedale di Camerino deve diventare una 'Ferrari', solo così potremo garantire il diritto alla salute dei cittadini di questa area". Saltamartini ha sottolineato l'importanza dell'azione di potenziamento del personale, che sta portando avanti l'attuale giunta regionale di centrodestra, attraverso nuove assunzioni e un incremento importante del numero di borse di studio" azioni che puntano a colmare la cronica carenza di personale legata "alle scelte errate in termini di programmazione compiute nell'ultimo decennio dai governi Pd".
"Il Partito Democratico - ha aggiunto - aveva programmato e formato un numero insufficiente di medici: ne ha programmati circa 10mila e specializzati solo 6mila, ma ne sono andati in pensione 15mila. E' paradossale che il Pd, che ha tagliato il fondo sanitario nazionale dal 2012 in poi, ora critichi noi del centrodestra lamentando una carenza dei servizi sanitari che è stata causata proprio dalle conseguenze delle scelte errate compiute dai loro governi". Saltamartini ha sottolineato che il Governo nazionale attualmente in carica è l'unico ad aver aumentato il tetto di spesa per l'assunzione di nuovo personale e ad aver incrementato il fondo sanitario nazionale per la prima volta dopo anni, questi sono fatti concreti, non chiacchiere. La sanità pubblica era stata abbandonata dai governi Pd, sia a livello nazionale che a livello regionale, nelle Marche, dove sono stati chiusi 13 ospedali".
La cataratta è una patologia che interviene pesantemente sulla funzionalità del senso della vista con progressiva riduzione della percezione e della qualità delle immagini. Da studi eseguiti soprattutto negli Stati Uniti è stato rilevato che senza differenza di genere circa 1 persona su 5 dai 65 ai 75 anni può essere colpita da cataratta, addirittura 1 su 2 dai 75 anni in poi. Negli ultimi decenni, soprattutto nel mondo occidentale, la cataratta è stata molto studiata e si sono individuati trattamenti terapeutici chirurgici molto efficaci.
Nelle parti del mondo dove ancora non è possibile avere servizi di questo tipo, secondo le osservazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la cataratta è la prima causa di cecità.
Il dottor Cristian Pollio, direttore del “Centro Oculistico Pollio” di Chieti e responsabile del servizio oculistico del centro medico Associati Fisiomed di Sforzacosta di Macerata ci ha fornito alcune informazioni sull’argomento.
Dr. Pollio, che cos’è la cataratta?
La cataratta è l’opacizzazione di una lente (il cristallino) che si trova all’interno dell’occhio. Il cristallino è una lente che permette di mettere a fuoco le immagini sulla retina, con il tempo il cristallino si opacizza e viene la cataratta.
Quali sono le cause e quali i sintomi ?
Tra le cause della cataratta vanno annoverate la familiarità e poi una serie di fattori specifici quali:
- L’età
- L’esposizione non protetta ai raggi ultravioletti
- I traumi agli occhi
- L’uso di farmaci come i cortisonici
- Malattie sistemiche quali il diabete
- Malattie oculari quali il glaucoma e la miopia elevata possono predisporre al formarsi della cataratta.
Il sintomo più importante è una progressiva perdita della vista. Inizialmente i disagi visivi sono modesti perché l’opacizzazione del cristallino può essere circoscritta a piccole aree, ma con il passare del tempo compaiono i seguenti sintomi:
- Vista appannata
- Elevata sensibilità alla luce con sensazioni di abbagliamento (gli oggetti illuminati sembrano circondati da aloni, fastidio alla luce solare)
- Riduzione della visibilità di notte
- Diminuzione del contrasto delle immagini (i colori appaiono sbiaditi)
- Variazione di miopia, astigmatismo o ipermetropia
Qual è la terapia di elezione?
La terapia è esclusivamente chirurgica e consiste nella sostituzione del cristallino con una lente intraoculare equivalente. L’intervento non è doloroso e viene effettuato con tecnologie innovative. E’ da sottolineare che l’informazione comune sull’intervento di cataratta lo descrive molto semplice, di breve durata e con un risultato quasi sempre positivo.
La mia esperienza di chirurgo oculista che ha a che fare con questa patologia da molto tempo mi suggerisce di dire che nella maggioranza dei casi è così, ma possono esserci anche degli interventi complicati e difficili soprattutto quando non si è intervenuti nei tempi giusti appena evidenziata la diagnosi e quando il paziente ha delle patologie coesistenti che possono creare complicanze. Un esempio abbastanza emblematico e per certi versi anche difficilmente comprensibile dai non addetti è l’utilizzo di una categoria di farmaci (Alfalitici) utilizzati nella terapia dell’ipertrofia prostatica, in quanto non permettono un’efficace dilatazione della pupilla, rendendo più problematiche le pratiche chirurgiche.
Quali le attenzioni e quali i benefici dopo l’intervento?
L’intervento di breve durata viene eseguito in anestesia locale, il paziente torna a casa circa un’ora dopo e deve osservare delle semplici precauzioni:
- non sollevare pesi per una settimana
- astenersi dalla pratica dello sport per un mese è consigliabile
- non toccare l’occhio operato per una settimana è fondamentale
- è buona norma non dormire dal lato dell’occhio operato per qualche giorno
- fare la doccia, lavare i capelli, prestando attenzione a non far penetrare sapone o shampoo negli occhi è possibile dopo i primi due giorni
- seguire attentamente la terapia prescritta.
I benefici possono essere così sintetizzati:
- si comincia a vedere meglio già dopo 4-5 ore
- il primo giorno seguente si vede bene e non si ha nessun fastidio
- guardare la televisione, usare il computer e guidare è possibile già dal giorno seguente l’intervento di cataratta. Conviene sempre chiedere al proprio oculista al controllo che viene eseguito il giorno dopo l’intervento.
Se non si interviene, quali sono i rischi?
La perdita progressiva della vista, fino ad arrivare in certi casi alla cecità o all’accentuazione dei deficit visivi e progressivo aumento della difficoltà chirurgiva. Nei Paesi in cui questo tipo di intervento è molto raro la cataratta rappresenta la prima causa di cecità.
Dr. Pollio, la sua cultura specialistica e la sua esperienza hanno acquisito nei centri dove opera un’autorevolezza riscontrabile anche in pazienti conosciuti che l’hanno ringraziata pubblicamente
E’ vero, lo dico solo perché ne hanno parlato loro stessi ringraziandomi. Proprio la settimana scorsa nel nostro centro oculistico di Chieti è stato operato di cataratta Vittorio Sgarbi con esito positivo, un intervento abbastanza complesso perché per sua ammissione aveva trascurato a lungo il problema. Nel centro Associati Fisiomed di Macerata ho avuto l’occasione di curare per problematiche diverse, ma impegnative un campione del mondo di calcio, Massimo Oddo e una personalità molto conosciuta ed apprezzata nelle Marche, il Cardinale Edoardo Menichelli entrambi successivamente operati.
Il distretto di Civitanova Marche dell’Ast di Macerata ha un nuovo direttore dopo il pensionamento del dottor Gianni Turchetti e dopo la reggenza come facente funzioni del dottor Lorenzo Mazzanti, anche lui prossimo ormai alla quiescenza.
È stato conferito l’incarico quinquennale di direttore di struttura complessa dell’Unità Operativa Organizzazione dei servizi sanitari di base per il distretto costiero al dottor Pier Daniel Ruggiero, primo della graduatoria del concorso appena espletato. Il dottor Ruggiero, classe 1976, proviene dalla Regione Umbria dove svolgeva l’incarico di responsabile del Centro di Salute di Gubbio.
“Sul fronte del personale, con la finalità di garantire l’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni e anche la copertura dei turni di lavoro nel periodo delle ferie estive, si registrano le assunzioni a tempo determinato e a titolo straordinario di 12 infermieri, 8 operatori Socio sanitari e un’ostetrica”, si legge in una nota dell’Ast.
“Ulteriori 9 infermieri, invece, sono stati assunti a tempo determinato e a titolo straordinario per implementare le Centrali Operative Territoriali (COT), di cui al Pnrr Missione 6C1”.
“Stiamo continuando ad investire nella sanità del maceratese – evidenzia il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -: le nuove assunzioni di personale rappresentano una boccata di ossigeno per fronteggiare una carenza cronica, che è alla base delle problematiche presenti nella sanità delle Marche e nel resto del Paese, come le liste di attesa. Questi sono risultati concreti che segnano un cambio di passo rispetto al passato, nell’ottica di un potenziamento dei servizi sanitari erogati ai marchigiani”.
Immagini migliori in tempi più brevi. Da qualche giorno il Gruppo Medico Fisiomed, cinque sedi distribuite in provincia di Macerata, utilizza il nuovo software che incrementa considerevolmente le prestazioni della Risonanza Magnetica ad alto campo, peraltro già all'avanguardia.
Si chiama Compressed Sense e si tratta dell'applicazione del principio di Compressed Sensing abbinato a dS SENSE, il metodo di Philips dell’imaging parallelo. Una nuova risorsa garantita dall'algoritmo dell’intelligenza artificiale applicata ad ogni tipologia di Risonanza Magnetica.
L'applicazione di tale tecnica innovativa permette di accelerare le singole sequenze RM, una velocità di scansione maggiore che significa riduzione sensibile dei tempi dell’esame stesso. Il tempo risparmiato con Compressed SENSE permette di aumentare la produttività e l'affidabilità diagnostica, migliorando al contempo il comfort per il paziente. Chi deve sottoporsi a una risonanza magnetica, infatti, può provare ansia e nervosismo a causa del suono prodotto dallo scanner di RM e del tempo da trascorrere all'interno di uno spazio chiuso.
Abbreviando le scansioni, il software Compressed SENSE AI, libera e crea oltre il 67% di tempo in più.La tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, sempre più presente nel mondo della medicina, è stata sperimentata da Fisiomed riscontrando altri benefici. Il nuovo software è in grado di fornire scansioni nettamente migliori, più accurate e nitide, poiché riesce a selezionare in anticipo le immagini capendo automaticamente quali sono quelle più utili e imposta il formato più congeniale.
Nelle tecniche di scansione RM convenzionali, l'imaging ad alta risoluzione richiede tempi di scansione maggiori. Compressed SENSE invece consente di ottenere rapidamente, in meno di 5 minuti, immagini isotropiche in 3D inferiori al millimetro (0,7), agevolando così la diagnosi delle parti anatomiche e dei pazienti impegnativi.
Nella scansione della mammella, ad esempio, l'alta risoluzione è importante perché consente di identificare lesioni mammarie molto piccole. Il tutto naturalmente avviene sotto la supervisione, il controllo e la competenza dei migliori specialisti e professionisti sanitari che rappresentano la grande famiglia Fisiomed.
Questa mattina, presso la sala convegni dell'Ospedale di Macerata, si è tenuta una conferenza stampa in occasione della donazione di attrezzature sanitarie all’Unità Operativa di Diabetologia dell’Ospedale di Macerata, diretta dal dottor Gabriele Brandoni, da parte dell’azienda CO.BO. di Montelupone e di alcuni generosi cittadini facenti capo al dottor Stefano Quarchioni. Sono intervenuti l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, la direttrice sanitaria Daniela Corsi, il direttore generale della Ast 3 Macerata Marco Ricci, il presidente dell'Associazione dei diabetici di Loreto Sauro Galassi.
Nel corso della conferenza Saltamartini ha colto l'occasione per fare un riepilogo sulla questione sanità: "Uno dei problemi cardine è il processo di aziendalizzazione. Il medico quando cura un paziente deve verificare in prima analisi il rispetto del bilancio, il direttore generale deve rispettare il pareggio del bilancio; in generale occorre vedere se la somma stanziata come tetto di spesa può essere superata o meno".
"Questa è una gabbia in cui noi siamo tenuti a operare e che, a mio avviso, va rimossa. Se arriva un paziente che ha bisogno di determinate cure e dobbiamo vedere la spese, il sistema non funziona. L'altro tema drammatico del nostro Paese è che il numero dei medici a disposizione quando bandiamo un concorso è il numero dei medici che in Italia sono stati pensati e previsti nel 2015: ossia 10mila. L'aggravante è che quest'anno andranno in pensione 15 mila medici e sui 10 mila medici, che erano stati previsti dieci anni fa, le borse di specializzazione sono state solo 6mila per cui se cerchiamo un oculista, un dermatologo non li troviamo perché non sono stati specializzati".
"Si tratta di un lettino elettrico, particolarmente utile nelle persone che hanno difficoltà di deambulazione, e di uno strumento sanitario per la prevenzione delle complicanze del diabete", spiega Saltamartini riguardo le attrezzature donate all'unità di Diabetologia .
“Nello specifico si tratta di uno strumento diagnostico che nei soggetti diabetici permette di valutare la presenza di arteriopatia a carico degli arti inferiori, prevenendo eventuali complicanze come l’arteriopatia cronica ostruttiva con un intervento rapido per l’attivazione del percorso arteriografico ed eventuale rivascolarizzazione - precisa Brandoni, primario della Diabetologia - . Riduce, inoltre, il rischio di ulcera delle estremità inferiori evitando, di conseguenza, l’amputazione. Lo strumento donato è un predittore affidabile per il rilevamento dell’arteriopatia periferica, di fondamentale importanza se consideriamo che il 70% dei pazienti è asintomatico".
"Permette, infatti, di calcolare l’indice caviglia –braccio (ABI), una comparazione della pressione sanguigna nelle gambe e nelle braccia, in modo non invasivo e indolore. Le linee guida sulla prevenzione del piede diabetico ci esortano a seguire lo screening dell’indice ABI (caviglia - braccio) già al primo accesso al Centro Antidiabetico, nel paziente diabetico di tipo 2”.
"Per il paziente si tratta di un test che può essere eseguito di routine sia nell’assistenza primaria che in quella specialistica, attraverso una procedura rapida e facile.L’arteriopatia periferica (AOP) è una condizione frequente, ma sottodiagnostica, con conseguenze spesso gravi tra le quali ci sono decesso, ictus, malattie coronariche, amputazioni e disordini cognitivi".
"Data l’elevata corrispondenza dell’AOP con altre malattie, i pazienti diagnosticati hanno grande possibilità di diagnosi precoce anche di altre patologie come: malattia coronarica (CAD) e/o cerebrovascolare (CVD) 32%, insufficienza Renale (RI) 39,7%, diabete 49,7%, sindrome metabolica 63%, ipertensione 55% e ipercolesterolemia 60%".
Sono partiti i lavori per la trasformazione e l’ampliamento del centro diurno Alzheimer “Tempo alle famiglie” di Camerino che potrà così ospitare fino a venti posti per persone affette da demenza. “Grazie ad un percorso virtuoso che ha consentito all’Unione Montana Marca di Camerino di intercettare e vincere un bando del Psr e di usufruire di un significativo contributo della Federazione Nazionale Pensionati Cgil,Cisl, Uil, potenzieremo un servizio fondamentale che qualifica il nostro territorio tra i più attenti alle problematiche sociosanitarie della popolazione anziana dell’area camerte”.
A parlare è il coordinatore dell’ambito territoriale sociale XVIII, Valerio Valeriani. L’intervento, per complessivi 365.000 euro, riguarderà anche il centro diurno “Millecolori” per persone disabili, con un miglioramento funzionale delle strutture.
“Voglio ringraziare il presidente dell’Unione, Alessandro Gentilucci, per aver creduto in questo percorso che ci ha portato a vincere il bando regionale, e i sindaci, in particolare il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, per aver messo a disposizione, nelle more dell’iter realizzativo, due Sae grandi e opportunamente attrezzate come avevamo richiesto e che, grazie al personale qualificato di cui disponiamo, renderanno il periodo dei lavori gestibile e sostenibile per gli ospiti”.
“Ricordiamo prosegue Valeriani che si tratta di una soluzione temporanea per la durata prevista dei lavori pari a 245 giorni, e che i tecnici comunali hanno individuato, su richiesta dei coordinatori delle due strutture, non solo le Sae ma anche altri spazi idonei per le attività laboratoriali programmate, in modo da ridurre al minimo il disagio e consentire la normale operatività dei centri”.
Nel nostro percorso di osservazioni e consigli per individuare un’alimentazione idonea ci siamo imbattuti nelle considerazioni su una particolare reazione del nostro corpo: lo stress. Quante volte nell’arco della tua giornata ti sei ritrovato a pronunciare questa frase? “Mamma mia… questo caldo mi stressa proprio!” “Questo lavoro è stressante, non vedo l’ora di andare in vacanza” o ancora “Questa situazione mi stressa!” Ma esattamente, sappiamo cosa sia questo stress? Lo stress secondo l’ OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non è altro che una risposta naturale del corpo e della mente a situazioni percepite come minaccia o eccessivamente impegnative, in altre parole è una risposta ad una richiesta di adattamento.
Ci rivolgiamo ad una biologa nutrizionista la dottoressa Nazeda Kastha, consulente presso Associati Fisiomed, che proprio per il suo lavoro in ambito alimentare ha ben individuato gli elementi inerenti allo stress, comprese le difficoltà in ambito nutrizionale.
Dottoressa Kastha, esiste un’età dove lo stress è maggiore?
"Secondo il mio parere la risposta è no. Lo stress è proporzionale all’età in cui ci troviamo. Provate a dire ad un bambino che lo stress che sta provando per affrontare la verifica di matematica è minore rispetto a quello che dovrà affrontare per l’esame di maturità, oppure provate a dire ad un adolescente che i motivi che ora lo stressano, tra qualche anno gli risulteranno futili… Quale sarà secondo voi la risposta? Ecco perché secondo me, ogni età ha il suo stress". Ma lo stress può essere solo negativo?
"In realtà no, esistono due tipi di stress, lo stress positivo, (anche detto eustress) è quello che ci aiuta a generare maggiore attenzione e concentrazione, dandoci la carica per affrontare una prestazione sportiva o per dare il nostro meglio a quel lavoro che il capo ci ha assegnato ed è uno stress detto anti- aging perché ci mantiene giovanili ed attivi. Poi abbiamo lo stress negativo, detto distress, che è quello che ci genera ansia ed angoscia e questo è detto pro- aging perché stimola l’invecchiamento.La differenza principale tra i due tipi di stress è che quello definito positivo ha una durata a breve termine mentre quello negativo, oltre allo stato d’animo che ci altera, ha una durata molto più lunga e cronica". Quali sono i principali sintomi del distress?
"I principali sintomi del distress sono: innanzitutto ansia ed angoscia, due emozioni che entrano in gioco non più per incoraggiarci a fare del nostro meglio ma per produrre in noi quelle emozioni di inadeguatezza. A livello fisico quindi si manifesta come depressione, irritabilità, cefalea, insonnia e fatica muscolare".
C’è correlazione tra stress e alimentazione?"Assolutamente sì, perché cervello ed intestino sono collegati e quest’ultimo prende il nome di secondo cervello, cosi quello che viene percepito a livello di cervello, si riversa a livello intestinale, portando a problematiche come difficoltà digestiva, bruciore di stomaco, gonfiore addominale, stitichezza e diarrea. Queste problematiche a lungo andare possono portare a uno stato di malattia". Esiste un rimedio contro lo stress?
"Uno dei rimedi migliori contro lo stress è l’attività fisica perché questa oltre a ridurre il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari genera uno stato di benessere esaltando e migliorando l’umore per la secrezione di beta-endorfine. Anche la dieta potrebbe essere usata come un fattore anti stress perché quando cuciniamo per chi amiamo si producono ormoni del benessere e del piacere quali dopamina e serotonina".
Sostenitori diversi ma con lo stesso obiettivo: innalzare il livello di consapevolezza dei cittadini sul tema della prevenzione delle neoplasie. Questa mattina, la Sala della Giunta del Comune di Civitanova Marche ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del progetto La prevenzione oncologica in piazza che vede attivi Fondazione Ant con il sostegno di Comune di Civitanova Marche, Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, Banco Marchigiano Credito Cooperativo Italiano, Eurosuole SpA e Atac Civitanova SpA.
Presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore Barbara Capponi, insieme alla presidente nazionale Ant Raffaella Pannuti e all’omologa della sezione Civitanova Fiorenza Paffetti Perugini, i dottori Marco Boccaccini e Maria Solipaca, Raffaela Ercoli dell’Eurosuole e Daniela Milano, responsabile marketing Banco Marchigiano.
A Civitanova saranno cinque le giornate dedicate alla prevenzione oncologica, dall’8 al 12 luglio, per un totale di circa 120 controlli gratuiti, già al completo, messi a disposizione della cittadinanza, che avranno luogo per mezzo dell’ambulatorio mobile di Fondazione ANT. Il Bus della Prevenzione sosterà in Piazza XX Settembre per 5 giorni: lunedì dedicato ai controlli diagnostici del ‘Progetto Mammella’, per proseguire martedì 9 col ‘Progetto Testicolo’ e da mercoledì 10 a venerdì 12 luglio col ‘Progetto Tiroide’. Venerdì si concluderà con la consueta cena di beneficenza organizzata dalla delegazione Ant di Civitanova Marche cui è possibile prenotarsi.
“Presentiamo un’iniziativa molto importante, un’intera settimana dedicata alla prevenzione oncologica – ha detto in apertura il sindaco Fabrizio Ciarapica – e siamo onorati di avere qui con noi oggi la presidente Pannuti. L’Amministrazione dà il suo contributo e vuole essere da esempio e da traino anche per i privati; ciascuno può dare il proprio supporto in occasioni di grande rilevanza come accade per questo progetto. Ringraziamo Ant, le aziende e i tanti volontari che ogni giorno con tanta passione si mettono a disposizione degli altri”.
Fondazione Ant ha un bacino di utenza delle attività di diagnosi precoce che, dal 2004 a oggi, ha raggiunto quota 264.041 pazienti, di cui 3.569 nelle Marche. “Le visite di prevenzione sono uno strumento fondamentale nella lotta contro il cancro e la partecipazione di così tanti cittadini dimostra quanto sia sentita questa necessità – ha spiegato la presidente Raffaella Pannuti - Ringraziamo ancora una volta le realtà, socialmente attive e responsabili, che grazie al loro sostegno, hanno reso possibile questo importante evento. Il Comune di Civitanova Marche ha messo già in atto quelle che sono le linee guida della Legge 117, e sono felice di essere qui per il lancio di queste giornate che sono un fiore all’occhiello per tutta la comunità nella consapevolezza che i controlli di prevenzione oncologica restano la chiave per evitare 180mila decessi per tumore nel nostro Paese nei prossimi due anni”.
“Collaboriamo da anni con l’Ant, che è parte anche della nostra Consulta – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi - . È un grande piacere incontrarsi di persona, ci eravamo conosciuti via zoom durante la pandemia per portare aiuto alle persone in emergenza. Da soli non si va da nessuna parte, abbiamo formato una bella rete con ricadute concrete e risposte ai bisogni reali dei cittadini”.
“Ringrazio tutti coloro che credono in noi – ha sottolineato la presidente Fiorenza Paffetti Perugini – sono certa che chi è al nostro fianco sia consapevole del grande servizio svolto dall’Ant per la cittadinanza. Grazie a tutti i nostri sostenitori”.
“Noi ci siamo era lo slogan durante la pandemia, quando eravamo in pochi a portare aiuto ai malati di Covid – ha raccontato il dottor Marco Boccaccini - Noi ci siamo anche oggi, con una nuova scommessa sulla prevenzione di prossimità, perché un bus con medici nel salotto buono della nostra città, conta più di mille parole. La prevenzione fa la differenza per la guarigione, invitiamo gli uomini che purtroppo sono poco abituati a farla, ad iniziare anche in giovane età con visite programmate. Grazie a tutti per essere a fianco dell’Ant”.
“Cerchiamo di rispondere sempre in maniera positiva alle iniziative di solidarietà – ha detto Raffaella Ercoli – la nostra è un’azienda del territorio che sostiene le iniziative con finalità sociali e questo progetto sulla prevenzione è fondamentale”. “Da anni siamo partner dell’Ant – ha sottolineato Daniela Milano per conto del Banco Marchigiano. Quest’anno ci siamo impegnati sul fronte del progetto tiroide e sosteniamo la campagna della prevenzione sotto diversi aspetti che sono tutti di grande rilevanza per le famiglie”.
IL CALENDARIO:
lunedì 8 luglio 2024: n.16 controlli ‘Progetto Mammella’ ANT
martedì 9 luglio 2024: n.24 controlli ‘Progetto Testicolo’ ANT
mercoledì 10, giovedì 11 e venerdì 12 luglio 2024: n.72 controlli ‘Progetto Tiroide’ ANT
L’azienda sanitaria territoriale di Macerata, in linea con le disposizioni dell’assessore regionale alla sanità, potenzia i servizi dell’emergenza territoriale nei mesi estivi di luglio e agosto, caratterizzati da un maggiore afflusso di turisti e residenti fuori regione, per rispondere alle necessità di salute della popolazione del proprio territorio di riferimento.
Da sabato 6 luglio nelle aree interne sarà attiva una Potes turistica aggiuntiva rispetto agli attuali mezzi di soccorso, che sarà presente sia nei giorni festivi che pre festivi, con orario dalle ore 10 alle 18.
Nello specifico l’ambulanza infermieristica nella zona montana sarà itinerante e nel mese di luglio sarà collocata sabato 6 ad Esanatoglia, domenica 7 a Castelsantangelo sul Nera, sabato 13 a Bolognola, domenica 14 a Frontignano, sabato 20 a Montecavallo, domenica 21 a Valfornace, sabato 27 a Sefro e domenica 28 a Gagliole.
Una postazione infermieristica estiva sarà presente presso il Lago di Fiastra e un’altra nel comune di Porto Potenza Picena. A Civitanova Marche sarà, invece, attiva una postazione infermieristica estiva presso l’area portuale, Largo Donatori di sangue, mentre presso il Pronto Soccorso dell’ospedale ci sarà un ulteriore ambulatorio dedicato ai codici minori (bianco, verde e azzurro) attivo nei giorni festivi, dalle 8 alle 20, che garantirà le risposte agli accessi che prevedono bassa intensità di cura, evitando le liste d’attesa e il sovraffollamento dei pronto soccorsi.
"Potenziamo l’assistenza sanitaria in vista dell’afflusso di turisti che trascorreranno le vacanze nelle Marche - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini -, con l’obiettivo di fornire una risposta immediata ai bisogni di salute e di garantire un’estate sicura ai marchigiani e ai vacanzieri che soggiornano sulla costa e nelle aree interne e montane della regione. Una strategia di risposta al problema del sovraffollamento nei pronto soccorso, che in estate si fa intenso, e agli accessi impropri di codici a bassa intensità".
Ben 100 ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni della regione hanno partecipato con successo al Servizio Civile Universale nei 6 progetti presentati dall'Anpas Marche, (Pubbliche Assistenze delle Marche): 'Adriaticum 2022', 'Aesis 2022', 'Conero 2022', 'SoS Trasporto Sanitario 2022', 'Un anno per la vita 2022', 'Picenum 2022' e dalla 'Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia: Insieme per donare Pace e Amore'.
I giovani volontari sono stati impegnati nel contesto del trasporto e dell’assistenza socio sanitaria in tutta la regione Marche, raggiungendo l’obiettivo di circa 70.000 servizi tra trasporti sociali, sanitari, assistenze a manifestazioni e attività sociali varie, che si inseriscono nel più ampio numero di 226.614 servizi effettuati nello stesso periodo di riferimento dalle Associazioni ospitanti.
I 100 ragazzi e ragazze, dopo una serie di fondamentali percorsi di formazione, hanno svolto, prima in affiancamento al personale esperto e poi sempre più in autonomia le diverse attività con l’obiettivo di rafforzare la risposta di assistenza sociale e sanitaria sul territorio verso la comunità e verso le persone più in difficoltà.
"Ragazzi e ragazze che, sempre più esposti alle tensioni di un futuro incerto, e nonostante la frenesia, tipica della giovane età, di raggiungere presto una meta, hanno portato a termine il compito che gli era stato assegnato - ha dichiarato Andrea Sbaffo, presidente Anpas Marche –. Un compito che tradotto in termini pratici ha significato un impegno quasi quotidiano nei trasporti sanitari non urgenti e trasporti sociali, nei trasporti in collaborazione con il 118 ed in tutta una serie di attività a complemento, necessarie al corretto svolgimento delle attività primarie. A tutti e tutte loro va il nostro plauso e il migliore augurio per il prosieguo nel percorso da Cittadini attivi".
"E’ stata un'esperienza appagante, che ci ha fatto crescere molto, sia nella parte pratica che nella parte morale; abbiamo imparato tante cose nuove: come aiutare gente che ne ha la necessità, ad interagire con persone diverse da noi. Dopo questo percorso siamo maturati, siamo diventati più responsabili, e ora ci rendiamo conto di come risolvere e affrontare i problemi. Ci porteremo dietro un baule di esperienza indimenticabile, grazie anche a persone che ci hanno insegnato, appoggiato e soprattutto aiutato quando ci siamo trovati in situazioni difficili", hanno affermato Gabriela Jara, Michele De Luca, Aron Masella e Catalin Neaga, giovani volontari impegnati con la Croce Gialla di Recanati.
Nella nostra rubrica dedicata alla salute abbiamo più volte parlato di un elemento essenziale: l’alimentazione. Se ancora in molte parti del mondo la salute è minata da una mancanza di alimentazione, nel nostro mondo occidentale e di avanzamento economico il problema per la salute è diventato l’iperalimentazione, con la diretta conseguenza di una grande incidenza di obesità. Questa, è dimostrato, è fonte di tante malattie raccolte nella definizione di sindrome metabolica (ipertensione, diabete ecc…).
Oggi, sempre parlando di alimentazione, vogliamo occuparci di un aspetto particolare, il rapporto psicologico con il cibo che a volte può sconfinare in gravi patologie, i cosiddetti disturbi alimentari. Ne parliamo con una biologa nutrizionista specializzata in DCA (disturbi comportamentali alimentari), la dottoressa Valentina Bernacchini, consulente presso il centro medico Associati Fisiomed.
Dott.ssa Bernacchini, quali sono i disturbi alimentari e quali sono le persone più a rischio?
" I disturbi dell’alimentazione più diffusi sono Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Negli ultimi anni i disturbi del comportamento alimentare sono aumentati, in particolare nel mondo occidentale, dove l’ideale di magrezza e di un corpo ‘perfetto’ sulla base degli standard sociali è sempre più diffuso.
Colpiscono prevalentemente il sesso femminile e insorgono generalmente nell’adolescenza, ma sono in aumento anche i casi di bambini ed adulti diagnosticati con questa tipologia di disturbo, rappresentano un importante problema di salute pubblica. Purtroppo, visto che negli ultimi decenni c’è stato un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, sono sempre più frequenti diagnosi in età preadolescenziale e nell’infanzia, con conseguenze molto più gravi sullo sviluppo.
Un esordio precoce può infatti comportare un rischio maggiore di danni permanenti secondari alla malnutrizione, soprattutto a carico dei tessuti che non hanno ancora raggiunto una piena maturazione, come le ossa e il sistema nervoso centrale, e danneggiare lo sviluppo cognitivo".
Che cosa accomuna i disturbi alimentari?
"Tra i segnali più comuni vi è il pensiero ossessivo del cibo, un controllo spasmodico del peso e la paura costante di ingrassare. Un’altra sintomatologia comune è l’alterazione della propria immagine corporea, ossia una percezione alterata del corpo e dell’immagine vista allo specchio che influenza in modo negativo gli atteggiamenti e pensieri.
Un disturbo del comportamento alimentare compromette drasticamente la qualità della vita di chi ne soffre, ne limita le capacità relazionali, scolastiche, lavorative e sociali: tutto infatti sembra ruotare intorno al cibo e alla percezione corporea. Questi pensieri sono talmente presenti nel corso della giornata che la loro intensità e intrusività compromette tutte le attività giornaliere, portando a comportamenti asociali e di isolamento, tanto da evitare per esempio eventi sociali e pasti fuori casa (ristorante, mensa, compleanni, ecc.)".
Quali sono i segnali che possono aiutare ad identificare un disturbo alimentare?
"Raramente le persone che soffrono di un disturbo dell’alimentazione chiedono aiuto, soprattutto in una fase iniziale della patologia, per questo è importante che i familiari o gli amici intorno alle persone che soffrono di DCA siano capaci di cogliere alcuni segnali che possano portare al riconoscimento della patologia e ad una richiesta di aiuto. Un trattamento tempestivo e veloce è fondamentale perché più si interviene precocemente, tanto più è facile trattare il disturbo e in tempi più brevi. I possibili segnali da tenere in considerazione possono essere:
- Alterazioni veloci del peso;
- Riduzione delle porzioni dei pasti;
- Atteggiamento fobico verso alcuni alimenti e gruppi alimentari, ad esempio evitamento dei dolci, della pizza, dell’olio, della pasta, ecc;
- Identificazione di momenti in cui la persona mente riguardo a quanto e quando ha mangiato;
- Episodi continuati in cui la persona va sempre in bagno subito dopo aver mangiato e quando ritorna sembra rossastra in volto;
- Allenamento eccessivo;
- Evitamento di pasti condivisi (anche con i membri della famiglia) e delle situazioni sociali in cui è previsto il cibo;
- Presenza di rituali del pasto alterati come: taglia il cibo in pezzi molto piccoli o mangia estremamente lentamente;
- Cambia il modo di vivere il proprio corpo, es. indossa vestiti larghi per nascondere la perdita di peso;
- Aumento dell'uso dei social e di pagine inerenti il cibo (es. Nutrizionisti, ricette) e il corpo (Influencer, modelle);
- Aumenta il controllo ossessivo del peso e effettua controlli ripetuti allo specchio (check corporei);
- Aumenta l’asocialità e l’isolamento;
- Presenta sbalzi di umore, scatti di rabbia o irritabilità;
Manifesta alterazioni fisiologiche come stitichezza, insonnia, stanchezza cronica, ecc.
Ricordate che le persone con un disturbo alimentare sono spesso difensive riguardo al loro modo di mangiare ed il loro peso, possono negare di star male e minimizzare il problema. Difatti, è raro che nelle fasi iniziali riescano a capire da soli di avere un disturbo e che chiedano la consulenza di un terapeuta, quindi il vostro ruolo sarà determinante per aiutarle".
Quali sono i trattamenti possibili in caso di DCA?
"L’approccio terapeutico multidisciplinare è essenziale in questi casi perché permette di lavorare sia sull’aspetto psicologico che nutrizionale, consentendo la gestione dei sintomi, il recupero del peso e il riacquisto di un rapporto sano con il cibo.
Tipicamente il percorso di trattamento include una combinazione tra terapia psicologica, educazione alimentare, monitoraggio medico ed alcune volte assunzione di medicinali o integratori. Spesso i disturbi alimentari sono associati talvolta ad altri disturbi psichiatrici, come la depressione, i disturbi di personalità, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo d’ansia. Sono quindi diverse le figure professionali che entrano in gioco: Nutrizionista, Psicologo, Medico di base /Pediatra, Psichiatra/Neuropsichiatra, Endocrinologo.
Di norma il primo approccio di intervento è un approccio multidisciplinare ambulatoriale, che in caso di fallimento della terapia prosegue verso un approccio residenziale o semi-residenziale in strutture specializzate che si occupano del recupero e del trattamento di persone affette da disturbi alimentari".
È arrivata l'estate, sembra già piuttosto calda. Le nostre abitudini quotidiane sono condizionate dalle alte temperature, ma anche dal desiderio di andare a trovare refrigerio al mare, in montagna, di fare gite e scampagnate. Come alimentarsi? Ne parliamo con la dottoressa Annalisa Potenza, biologa nutrizionista consulente presso Associati Fisiomed di Sforzacosta e Fisiomedlab di Civitanova Marche.
Dott.ssa Potenza si sente dire che in estate anche un bel gelato può sostituire un pasto. È vero? Quali gli altri suoi consigli per l'alimentazione estiva?
"Possiamo dire che il gelato può essere considerato un equivalente del pasto solamente dal punto di vista chilocalorico, dipende ovviamente dalla grandezza, ma non può sostituire un intero pasto principale perchè non è equilibrato in tutti i nutrienti.
Infatti i gusti alle creme hanno zuccheri semplici e grassi, con una piccola quota di proteine date dal latte e dalle uova, ma mancano completamente di fibra e di micronutrienti; i gusti alla frutta hanno solo acqua e zuccheri e mancano completamente di proteine. Optare solamente per un gelato a pranzo significherà pertanto avvertire un senso di fame poco dopo, essendo un alimento poco saziante perchè non completo.
Inoltre bisogna fare attenzione ai picchi glicemico e insulinemico che ne conseguono. L’alto quantitativo di zuccheri semplici presenti nel gelato causa un innalzamento repentino della glicemia e di conseguenza anche dell’insulina, ormone prodotto dalle cellule del pancreas in risposta all’innalzamento del glucosio nel sangue che permette il suo ingresso nelle cellule.
Inoltre anche il latte direttamente darà un picco di insulina. L’eccesso di glucosio prima nel sangue e poi nelle cellule fa si che questo venga trasformato in grasso di riserva e non più in energia.
Pertanto possiamo affermare che dal punto di vista nutrizionale il gelato non è un valido sostituto del pasto ma, nell’ambito di una dieta quanto più equilibrata possibile nel quotidiano, si puo’ occasionalmente inserire il gelato a pranzo o a cena, purché non diventi un’abitudine, e cercando di bilanciarlo consumando prima una porzione di verdura cruda di stagione.
Cosa sarebbe più opportuno scegliere pertanto per un pranzo fresco al mare, da mangiare sotto l’ombrellone?
"La scelta migliore ricade su un piatto unico che sia completo e ben bilanciato: il cosiddetto “piatto sano”. Che cosa intendiamo? Un piatto bilanciato sarà composto da un insieme di alimenti che apportano tutti i macronutrienti (carboidrati complessi e fibre, proteine, lipidi) e i micronutrienti (vitamine e sali minerali) di cui ha bisogno il nostro corpo per essere nutrito correttamente e svolgere tutte le sue funzioni.
Possiamo optare pertanto per delle insalate di cereali in chicco o pseudocereali, per esempio insalata di riso integrale, di farro, di orzo o di quinoa, associando un alimento che apporti maggiormente proteine come per esempio del tonno, del petto di pollo o di tacchino, una porzione di legumi o delle uova e un buon quantitativo di verdure crude di stagione, fonte di vitamine e minerali, il tutto condito con dell’olio extravergine di oliva, fonte di grassi. In questo modo il senso di sazietà durerà più a lungo.
Come evitare la disidratazione con il caldo estivo?
"Le linee guida per una sana alimentazione del Crea ci ricordano di bere ogni giorno acqua in abbondanza, questa regola vale tutto l’anno ma è da tenere a mente soprattutto nella stagione più calda. Bisognerebbe sempre assecondare il senso di sete e anzi tentare di anticiparlo.
Mi preme sottolineare però che bevande diverse dall’acqua, zuccherate e/o gassate, come aranciate, succhi di frutta, bibite di tipo cola, apportano anche alti quantitativi di zuccheri semplici, che andrebbero invece limitati nell’arco della giornata, pertanto non sono una valida alternativa all’acqua.
Attenzione poi alle bevande alcoliche, come birra e vino, hanno sì un alto contenuto di acqua ma, nonostante sembrino essere molto dissetanti, facilitano al contrario la disidratazione.
Possiamo assumere acqua anche dagli alimenti che consumiamo quotidianamente, come frutta e verdura. Si può optare per degli spuntini con frutta fresca di stagione che ci reidratano e ci permettono di reintegrare vitamine, sali minerali e antiossidanti.
Una buona idea potrebbe essere quella di preparare dei coloratissimi frullati di frutta fresca (ma sono da evitare centrifugati e estratti in cui si perde completamente la parte fibrosa della frutta) aggiungendo acqua o una bevanda vegetale fredda".
“Un costante terrorismo psicologico da parte del consigliere regionale del Pd, Romano Carancini, che continua a dimostrarsi politicamente ossessionato dalla figura professionale di Daniela Corsi, direttrice sanitaria dell’Ast 3”. Sono le parole del consigliere regionale FdI, Pierpaolo Borroni, in replica a Romano Carancini, il quale era tornato ad attaccare la direttrice sanitaria dopo il trasferimento di un ginecologo dall’ospedale di Macerata a quello di Civitanova Marche (leggi qui).
“È assolutamente lampante come il suo modo di fare politica si connoti nella ricerca spasmodica di un nemico da abbattere non certo nei contenuti”, dichiara Borroni in riferimento a Carancini.
“I suoi strali non sono sui fatti, ma piuttosto spinti da un campanilismo con il quale si cimenta in un vano tentativo di accreditarsi agli occhi dei maceratesi, si badi bene non nel loro interesse, ma nel cercare di alimentare i suoi soli scopi politici, considerando i maceratesi alla stregua di semplici portatori di voti”.
“Insomma, li considera persone sciocche pronte a bersi tutte le sue parole prive di fondamenta. Come detto, la sua cifra politica si sta connotando solo ed esclusivamente da facili allarmismi e dall’alimentare divisioni territoriali. In pratica, vuole rendere plasticamente evidenti le divisioni interne al suo partito, calandole in provincia di Macerata”.
“Ebbene, non ci riuscirà perché sono i fatti a smentirlo. Nessuno depaupera nessuno, tanto meno la direttrice sanitaria. Si metta l’anima in pace e recuperi un minimo di equilibrio politico, forse così riuscirebbe a recuperare una credibilità che, intervento dopo intervento, continua a perdere”.
“Noi del centrodestra vogliamo continuare a far crescere organicamente e complessivamente la sanità in tutta la Regione. Non siamo spinti dai favoritismi politici tipici del Pd, di cui Carancini è stato sempre maestro”.
“Siamo guidati dall’interesse dei marchigiani e vogliamo che tutti, sottolineo tutti, possano contare su servizi sanitari adeguati a prescindere dal loro luogo di residenza. Una rivoluzione che stiamo portando avanti con azioni concrete attraverso riforme coraggiose, mantenendo le promesse fatte nel 2020 e in base alle quali abbiamo ottenuto il mandato dai cittadini. Non saranno certo le parole vuote e politicamente cattive del consigliere regionale del Pd a impedirci di portarle avanti”.
“Spetterà, poi, ai marchigiani confermarci o meno alla guida della Regione, giudicando positivamente o negativamente le nostre azioni politiche”.
Il consigliere regionale Romano Carancini del Partito Democratico ha lanciato un appello in difesa della sanità maceratese, esprimendo preoccupazione per alcune decisioni prese dalla direttrice sanitaria dell’Ast 3 Macerata, Daniela Corsi, che a suo avviso potrebbero indebolire l'offerta sanitaria nel capoluogo e nelle aree interne a favore di Civitanova Marche.
La preoccupazione più recente riguarda la decisione di trasferire un medico specializzato in patologia ostetrica da Macerata a Civitanova Marche. "Questo spostamento, secondo Carancini, priva Macerata di una figura chiave per la gestione delle gravidanze a rischio, lasciando scoperta un'unità operativa di eccellenza dell'ospedale, a guida del dottor Pelagalli".
Carancini sottolinea come questo trasferimento comporti disagi per le pazienti che necessitano di cure specialistiche. Il consigliere dem evidenzia che questa scelta "potrebbe indebolire i consultori del capoluogo e delle aree interne, lasciando interi comuni senza un punto di riferimento per la prevenzione, diagnosi e cura delle problematiche legate alle gravidanze a rischio. Le pazienti potrebbero essere costrette a recarsi in ospedale o a rivolgersi a strutture private per esami fondamentali, come l’ecografia morfologica".
Nonostante il reparto di ginecologia e ostetricia di Civitanova Marche sia in crescita, Carancini sottolinea che esso tratta solo gravidanze fisiologiche e non a rischio, registrando un numero di parti pari alla metà di quelli effettuati a Macerata. Il consigliere esprime la sua perplessità sulla scelta di "trasferire una figura specializzata che ha contribuito significativamente alla qualità delle cure a Macerata, piuttosto che individuare un altro ginecologo per Civitanova Marche".
Carancini critica poi la mancanza di confronto e l'adozione di decisioni che potrebbero apparire autoritarie. Esprime preoccupazione per un clima di rassegnazione e paura che potrebbe pervadere la gestione sanitaria. Secondo il consigliere, "queste scelte dovrebbero essere motivate da logica, efficienza, sicurezza sanitaria e appropriatezza clinica. Si rivolge infine al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e alle autorità locali, chiedendo un intervento che rassicuri i cittadini sulla qualità e l'efficienza della sanità pubblica".
Il consiglio direttivo eletto dai soci pochi giorni fa, ha ri-nominato Gaetano Ripani quale presidente della associazione volontari italiani del sangue. Ripani era già stato scelto nel 2020 e dunque ottiene il secondo mandato (fino al 2028), segnale inequivocabile di fiducia e stima nei confronti della persona e del suo operato al vertice avisino. Maceratese di 48 anni, geometra, Ripani era già da tempo all’interno dell'Avis come amministratore e ancor prima come consigliere.
Il direttivo inoltre ha ribadito la continuità dell'attività riconfermando tutte le principali cariche dell'Avis comunale di Macerata. Pertanto vice presidenti rimangono Elisabetta Marcolini (vicaria) e Massimo Ascenzi; amministratrice Marta Pizzichini e segretario Pierfrancesco Ridolfi.
Le parole del presidente Gaetano Ripani: "La decisione dei consiglieri mi ha riempito di gioia, non posso che ringraziare per la fiducia di nuovo riposta in me nella consapevolezza di ricoprire un ruolo assai impegnativo".
Cosa cambierà in questi 4 anni di ulteriore presidenza?
"Credo che nel primo quadriennio ho imparato, ho appreso tante cose e adesso, con l'esperienza acquisita, potrò fare meglio. Cercherò di mettere maggiormente in atto i miei progetti e quelli del Direttivo, anche se dobbiamo fare i conti con una burocrazia che negli anni è peggiorata".
Nel primo mandato c'è qualcosa che non è riuscito a fare e vorrebbe realizzare?
"Vorrei che la sede diventasse sempre più un luogo di incontro, per tutti e non intendo solo i soci. Come si dice, se l'impegno è di tutti, l'impegno stesso non pesa a nessuno".
Tra le note ultra positive dei suoi primi 4 anni, sicuramente i numeri...
"Sì perchè nonostante la pandemia che ci ha posti di fronte ad una situazione nuova e estremamente complicata, siamo stati in grado non solo di recuperare il totale di donatori che avevamo prima del 2020, ma anche di incrementarlo andando in controtendenza rispetto alla media provinciale".
“Dribblata e fuga di Filippo Saltamartini su legge 194 e consultori. Sono le mosse dell’assessore alla salute delle Marche, Filippo Saltamartini, all’Assemblea legislativa regionale di questa mattina, in cui erano all’ordine del giorno un’interpellanza sulla presenza di associazioni antiabortiste nei consultori e un’interrogazione sul mancato adeguamento dei protocolli per la procedura di aborto farmacologico che nelle Marche è consentito solo fino a 7 settimane anziché fino a 9 settimane e fuori dagli ospedali, come prevedono le indicazioni nazionali e internazionali”.
Sono le parole della Rete femminista Marche Molto+di194 presente oggi nell'aula del Consiglio regionale: “In risposta all’interpellanza -spiegano - l’assessore si spertica nella difesa della legge 194, uno dei pilastri fondamentali tra le riforme approvate a seguito della Costituzione repubblicana, in quegli anni Settanta ‘così importanti per la conquista di diritti civili’, e ci ricorda che la maggioranza la confermò con il referendum del 1981, respingendo sia chi voleva abrogarla sia chi voleva ampliarne il campo di applicazione”.
“A partire da queste considerazioni, l’assessore rivendica la volontà di aprire i consultori alle associazioni per avvalersi – citando il dettato del recente decreto sul Pnrr – ‘senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità’ e annuncia di aver dato mandato agli uffici competenti per adeguare le procedure dal momento che sono state ricevute ‘richieste di accesso’ da parte di alcune associazioni.
“Silenzio assoluto, da parte dell’assessore, sui numerosi problemi che gravano sui consultori pubblici, elencati nell'Interpellanza (è la numero 31 presentata in data 13 maggio 2024 a iniziativa dei Consiglieri Bora e altri): l’insufficienza di sedi, orari di apertura e di figure professionali, la presenza indebita di obiettori di coscienza; e poi, la mancata ricezione delle linee di indirizzo ministeriali sull’IVG farmacologica”, evidenzia la Rete femminista delle Marche.
“Dopo aver dribblato, l’assessore lascia l’aula e l’interrogazione numero 1185, riguardante proprio l’inadempienza della Regione Marche sulla procedura farmacologica, viene per l’ennesima volta rimandata a martedì prossimo, 25 giugno”.
La Rete femminista Marche Molto+di194 era presente in Consiglio regionale insieme ad altre associazioni e sindacati (Rete Pro-choice, Associazione Vita di Donna, Aied, Laiga, Agite, Agedo, i sindacati CGIL, CISL, UIL, USB Marche) collettive e centri sociali che si sono aggiunti al presidio a Piazza Cavour, rilancia l’invito alla mobilitazione per martedì prossimo.
Il vicepresidente della Regione Marche Filippo Saltamartini è intervenuto in Aula sui temi della Medicina di Genere e della Pneumologia di Torrette, rispondendo a interrogazioni presentate dal Pd.
Saltamartini ha rassicurato che non c'è alcun allarme riguardo a un presunto esodo di primari dall'AOU delle Marche. Alcuni medici, sia ospedalieri che universitari, hanno recentemente raggiunto l'età pensionabile. Tuttavia, Saltamartini ha garantito che tutti i posti vacanti saranno presto sostituiti tramite concorso pubblico e assegnazione di incarichi per gli universitari. Durante la seduta odierna del Consiglio regionale, l'Assessore ha riferito la risposta della direzione generale dell'AOU delle Marche a un'interrogazione del Pd riguardante la Direzione di Pneumologia dell'Ospedale di Torrette di Ancona. Ha spiegato che nella seduta di Giunta del 17 giugno sono stati banditi dei concorsi per coprire i posti vacanti causati dai pensionamenti.
Saltamartini ha anche affrontato la questione della scelta del Direttore della Struttura Organizzativa Dipartimentale di Pneumologia dell'AOU delle Marche di trasferirsi all'ospedale Cardarelli di Napoli come direttore di struttura complessa. Pur non conoscendo le ragioni di questa decisione, ha sottolineato di aver richiesto un incontro con il primario, che non ha avuto luogo.
L'AOU delle Marche, in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche, ha istituito una Struttura Organizzativa Semplice Dipartimentale denominata “Diagnosi e Terapia delle patologie polmonari infiltrative diffuse pleuriche dell’adulto”. Questo è stato fatto per due ragioni principali: valorizzare le esperienze professionali in ambito pneumologico di alto livello nazionale e internazionale e integrare l'offerta di prestazioni di alta qualità della struttura di Pneumologia. La delibera della Giunta regionale n. 57 del 29 gennaio 2024 riconosce questa struttura come centro di eccellenza della rete regionale delle malattie rare, contribuendo allo sviluppo delle reti europee. La seconda ragione è quella di garantire uno spazio assistenziale adeguato alla direzione della scuola di specializzazione in Pneumologia. Saltamartini ha sottolineato che l'Unità di Pneumologia dell'AOU delle Marche è un’eccellenza clinica sia a livello regionale che nazionale, grazie alla qualità dei professionisti che vi operano. La Regione intende continuare a garantire questa eccellenza anche in futuro.
Rispondendo a un'altra interrogazione sulla Medicina di Genere presentata dal Pd, l'assessore alla Sanità e vicepresidente regionale ha confermato l'impegno della Regione Marche nel riconoscere le differenze biologiche e socioculturali di genere per promuovere uguaglianza ed equità nella salute. Ha annunciato la nomina di un nuovo referente regionale della Medicina di Genere, che avverrà dopo la conclusione dell'interpello e la nomina del nuovo dirigente del Settore Territorio e integrazione sociosanitaria nell'ambito dell'Agenzia Regionale Sanitaria. Ha ricordato inoltre che la Regione, in occasione delle giornate dedicate alla Salute e alla Donna, organizza screening, visite, convegni e incontri per approfondire le problematiche legate alla Medicina di Genere, dimostrando la sensibilità e l'impegno su questo fronte
Focus in Nefrologia e Dialisi domani al Cosmopolitan di Civitanova Marche dove si parlerà dell’ecosistema della Telemedicina per le patologie croniche nella gestione del paziente tra Ospedale e territorio. Responsabile scientifico del convegno è il dottor Franco Sopranzi, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Ast di Macerata.
L’assistenza alle persone con Malattia renale cronica (MRC) e in trattamento sostitutivo con dialisi o trapianto rappresenta uno dei principali problemi di organizzazione dei sistemi di tutela della salute nel mondo sviluppato.
“L’obiettivo generale del convegno è duplice - spiega il dottor Sopranzi - e vuole focalizzare l’attenzione sul preferire la casa come primo luogo di cura, quindi deospedalizzare il trattamento renale sostitutivo, proponendo la metodica dialitica peritoneale domiciliare. In secondo luogo adottare strumenti di monitoraggio da remoto dei pazienti, come la Telemedicina, e potenziare il supporto dei servizi domiciliari".
L'azienda sanitaria maceratese ha già attivato da febbraio la telemedicina per la nefrologia e dialisi, sia per quanto riguarda il collegamento tra la sede centrale di Macerata e l'ospedale di Camerino, che nel collegamento con i pazienti che effettuano la dialisi a domicilio.
Mediante il congresso si prevede di sviluppare dei nuovi modelli assistenziali del paziente con malattia renale cronica, in coerenza con le linee guida nazionali sulla telemedicina e con il Documento pubblicato dalla Società Italiana di Nefrologia (Sin) a marzo di quest’anno.
Particolarmente importante sarà la sessione dei lavori dedicata alle esperienze di utilizzo e alle prospettive della telemedicina nelle differenti branche specialistiche dell'azienda sanitaria territoriale, quali la dermatologia, la cardiologia, l'oncologia e la terapia del dolore.
Il convegno di domani sarà l’occasione per parlare dei nuovi orizzonti di applicazione della Telemedicina, per utilizzare un sistema multidimensionale trasversale a tutte le patologie croniche per telecontrollo, telemonitoraggio, televisita e teleassistenza e ottimizzare l’assistenza medico-infermieristica del paziente al proprio domicilio, con il supporto di operatori sanitari che lo aiutino durante la procedura dialitica, controllando l’esecuzione di tutti i passaggi con l’utilizzo di un apposito web portale App.
La dottoressa, Loredana Scoccia, è la nuova direttrce dell’Unità Operativa Complessa della Farmacia Ospedaliera dell’Ast di Macerata, incarico conferitole per cinque anni. Nell’Azienda Sanitaria maceratese si segnalano poi una serie di assunzioni che riguardano il personale sanitario, a tempo determinato.
Nello specifico si tratta di tre medici specializzandi: due cardiologi e un’internista che garantiranno l’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni, assicurando l’assistenza sanitaria anche in situazioni di urgenza ed emergenza.
"Infine, si è provveduto al reclutamento di cinque operatori socio sanitari - fa sapere l'azienda sanitaria territoriale - dalla graduatoria del relativo avviso pubblico e di un assistente amministrativo, a titolo straordinario, per l’implementazione delle Centrali Operative Territoriali, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione M6C1 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”.
Il centro medico BluGallery torna a proporre, con il patrocinio della città di San Severino Marche, gli incontri aperti alla cittadinanza dedicati alla prevenzione oncologica. Venerdì prossimo (14 giugno), a partire dalle ore 17, si parlerà di tumore del colon retto tra alimentazione, stili di vita e screening. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Il carcinoma del colon retto è una malattia “importante” in termini di salute pubblica: si tratta del secondo tumore più frequente nelle donne e il terzo negli uomini ed è la seconda causa di morte per tumore in entrambi i sessi. Il 90% delle persone si ammala dopo i 50 anni ma, negli ultimi vent'anni, sono quasi raddoppiati i casi di tumore al colon-retto tra le persone al di sotto dei 50 anni. Si tratta di un aumento preoccupante, con una crescita costante tra il 2% e il 4% ogni anno, in tutto il mondo.
L’incontro vedrà come relatori il dottor Piergiorgio Mosca, specialista in gastroenterologia ed endoscopia digestiva, la dottoressa Benedetta Ferretti, specialista in oncologia e cardiologia, il dottor Francesco Serbassi, biologo nutrizionista, e sarà moderato dalla dottoressa Gabriella Winni Mazzoli, specialista in medicina interna e microbiologia.
Nel suo intervento il dottor Piergiorgio Mosca parlerà dell’importanza del test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e della colonscopia, esami che consentono di individuare il tumore quando è ancora a uno stadio iniziale e quindi più facile da curare.
È dimostrato scientificamente che lo screening con il test per la ricerca del sangue occulto fecale è in grado di ridurre la mortalità per tumore colorettale e anche il numero di nuovi casi (incidenza) si riduce significativamente nelle persone che partecipano allo screening.
Tali effetti sono dovuti all’individuazione dei tumori in fase precoce e dunque con una prognosi migliore (sopravvivenza del 90% a 5 anni per tumori allo stadio I, contro un valore del 10% per quelli allo stadio IV) e all’individuazione e rimozione delle lesioni premaligne.