“Salvaguardare e sviluppare il prodotto in Italia”, è stato questo il tema caldo sviscerato durante la conferenza stampa, indetta dal Presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini.
Il focus è stato posto sul concetto di “fare sistema e fare rete”. Guzzini, insieme al direttore di Confindustria Gianni Niccolò, ha dato il suo punto di vista relativamente al momento che stanno attraversando le imprese italiane: “Noi imprenditori dobbiamo preoccuparci di salvaguardare i posti di lavoro - ha spiegato - mentre i politici fanno leggi che vanno esclusivamente a favore di aziende che non sono italiane. Questo non genera né benessere né tantomeno occupazione. E’ necessario sostenere e favorire lo sviluppo di aziende italiane, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà”.
“Ci sono comparti sia a livello locale che nazionale che stanno soffrendo - prosegue il presidente Guzzini -. L’impulso per ripartire deve basarsi sulla valorizzazione della materia prima fino ad arrivare al consumatore “.
“Germania e Francia dovrebbero essere per noi dei punti di riferimento, in quanto Nazioni dove già da tempo si sviluppano politiche atte a favorire il consumo di prodotti locali - afferma Guzzini -. Noi non possiamo stare a guardare. Dobbiamo prestare attenzione al vero prodotto italiano anche se nel ‘made in Italy’ ci sono a volte dei lati un po' oscuri e falsi".
Oltre al ‘Made in Italy’, il presidente Guzzini ha anche acceso i riflettori sulla green economy e l’economia digitale che ha definito “driver fondamentali per il futuro” – ed ha sottolineato - "Il consumatore italiano ha da sempre dimostrato una certa sensibilità verso il prodotto made in Italy e sostenibile. Se vogliamo sostenere le nostre aziende dobbiamo anche fare in modo di scegliere i loro prodotti perchè, così facendo si va a garantire sicurezza ai lavoratori”.
“Dobbiamo cercare di aiutarci l’uno con l’altro in questa situazione di grande difficoltà - ha precisato Guzzini -. Le scuole hanno aperto ma con difficoltà e viviamo tuttora in una situazione instabile. Il mio è un appello per fare fronte comune, cercando di dirigerci verso un’economia circolare e che ricerchi la sostenibilità”.
Oltre a questo andrebbe sviluppata anche una cultura più digitale: "In questo siamo molto indietro perché siamo al penultimo posto nella classifica europea – sottolinea Guzzini -, siamo la seconda potenza manifatturiera in Europa ma a livello di digitalizzazione siamo in fondo alla classifica”.
Il discorso, infine, si è di nuovo spostato sulla green economy dove dalla prospettiva di Domenico Guzzini il “sistema Italia” funziona e molte imprese si stanno muovendo in tal senso: “Queste aziende sono collocate più che altro a nord ed est dell’Italia - ha chiarito - le Marche sono ancora qualche passo indietro, quindi dobbiamo impregnarci a fare spazio a nuove tecnologie e a sviluppare nuovi impianti”.
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore meccanica-elettronica professionale un Tecnico di Produzione (cod. annuncio Conf 208) con esperienza minima di un anno in aziende manufatturiere. La risorsa dovrà occuparsi di controllo qualità, tempi e metodi, distinte base e verrà inserita nel team servizi tecnici di produzione, riportando al responsabile di reparto.Titolo di studio minimo richiesto: diploma di scuola media superiore ad indirizzo tecnico industriale (meccanica/elettrotecnica/elettronica/informatica). Titolo di studio preferenziale: Laurea di primo livello in Ing. Elettronica o Ing. Meccanica. Requisiti richiesti: precisione, capacità di lavorare in team, di individuazione e risoluzione dei problemi, di organizzazione del lavoro, disponibilità ed attitudine al lavoro di gruppo.
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Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03..
Nel pomeriggio di oggi si è svolto in Prefettura un incontro tra il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani e il Presidente di Confindustria Domenico Guzzini.
Durante l’incontro sono state approfondite le difficoltà incontra le piccole e medio imprese della provincia a seguito dei noti eventi sismici che hanno interessato la provincia di Macerata nonché quelle connesse alle criticità determinate dall’emergenza epidemiologica ancora in atto.
Sono state poi discusse le azioni da mettere in campo per il rilancio del mondo imprenditoriale e si è convenuto sull’ importanza di una costante forma di coordinamento tra le imprese e le istituzioni del territorio, al fine di garantire sia la ripresa delle attività economiche sia la sicurezza nei loghi di lavoro, anche nel rispetto delle regole anti-covid a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori contenute nel protocollo tra Governo, sindacati e imprese.
In questo senso il Prefetto ha ribadito l’importanza di mantenere vivo e costante il dialogo tra lo Stato e la realtà delle piccole e medie imprese garantendo la massima disponibilità e collaborazione sui temi di comune interesse.
L’emergenza sanitaria ha avuto particolari e gravi ripercussioni anche sull’andamento di tutto il comparto moda - calzature e sull’economia delle Marche .
In una conferenza stampa, Confindustria Macerata ha tracciato un bilancio della settimana fieristica appena conclusa, facendo il punto della situazione.
“Negli ultimi 6 mesi, senza precedenti è stata la contrazione dei valori produttivi e del fatturato stimato a –35%, con la decisa e analoga flessione sul fronte dei consumi interni e dell’export” - ha spiegato Matteo Piervincenzi , Presidente Sezione Calzaturiere Confindustria e Consigliere Assocalzaturifici - .
“La spesa delle famiglie è scesa del -30%, nonostante l’impennata degli acquisti online (+42%) dovuta alla chiusura dei negozi durante il lockdown.
Nella nostra regione si sono perse nell’ultimo semestre 63 aziende dell’area Calzature-pelletterie e nello stesso periodo si è registrato un incremento della Cassa integrazione pari a +412% (da notare che la Toscana ha raggiunto + 3080%)”.
La ripartenza, dopo l’allentamento delle misure restrittive, procede con molta fatica – ha continuato Piervincenzi - : gli acquisti degli Italiani restano in frenata (-29% in quantità a maggio e -7% a giugno) e l’export, dopo il crollo del bimestre marzo-aprile (-50%), ha fatto segnare un -27% in volume nei due mesi successivi.
Le aspettative per la seconda parte dell’anno – stante anche la risalita dei contagi in molti Paesi in cui sembrava che la diffusione del virus stesse progressivamente scemando, – non possono che essere improntate all’incertezza e alla cautela, si teme che saranno ancora molto lunghi i tempi per il ritorno a livelli di attività “normali”.
Da un’indagine di Confindustria Moda si rileva che quasi tre aziende su quattro (73,5%) hanno dovuto rivedere, a causa della pandemia, il piano degli investimenti previsti. Alla domanda relativa alle previsioni circa l’andamento del fatturato nell’intero 2020 rispetto all’anno precedente – nell’ipotesi che la situazione sanitaria non subisca in autunno ulteriori peggioramenti – la metà dei calzaturieri interpellati ha indicato un calo compreso tra il -20 e il -50%”.
Il Micam concluso l’altro ieri a Milano con una presenza di espositori dimezzata a 500 unità con 84 aziende marchigiane di cui 30 maceratesi, come molti temevano non ha purtroppo dato indicazioni significative per via della prevista carenza di visitatori ad eccezione degli italiani e di alcuni europei”.
“Non molto diverse sono state le sorti delle altre due manifestazione concomitanti MIPEL per la pelletteria e “Lineapelle” per fondi e accessori calzature che ha visto complessivamente la presenza di altre 30 marchi regionali di cui la metà provenienti dalla nostra provincia” – ha sottolineato Alessio Castricini - Presidente Sezione Accessoristi Calzature Confindustria Macerata - .
Si è confermata, anche con questa esperienza – ha spiegato Castricini - la necessità di sviluppare urgentemente ed in modo strutturale anche altri strumenti che consentano alle imprese di facilitare i contatti con la clientela, come gli Show Room digitali e le piattaforme B2B e B2C , come già proposto con il Micam Digital Show.
Se vogliamo sopravvivere e sviluppare le nostre imprese e il nostro made in Italy diventa oggi urgente ed imprescindibile ricorrere alle opportunità che l’economia digitale ci sta proponendo già da alcuni anni.
Altri comparti manifatturieri stanno facendo passi da gigante in questa direzione, il nostro settore, per ragioni anagrafiche, culturali e strutturali purtroppo stenta.
Dobbiamo vincere pigrizia e pregiudizi consapevoli che le reti digitali e internet, possono rendere più performanti le nostre organizzazioni, i processi produttivi e in moltissimi casi possono garantire e migliorare, o anche sostituire, il tradizionale approccio fisico con il cliente”.
“Il comparto moda si è confermato in sofferenza e a farne le spese sono in primis le piccole e medie imprese” – gli ha fatto eco Sergio Sciamanna , Presidente Sezione Pellettieri Cromia-Laipe .
"Solo ricorrendo al digitale le nostre aziende potranno “ascoltare il mercato” conoscere meglio le esigenze dei consumatori, le tendenze e sviluppare relazioni commerciali anche con interlocutori che oggi pensiamo siano irraggiungibili.
Per mantenere un livello di export come il nostro (quasi il 90% del prodotto va all’estero), le PMI calzaturiere hanno bisogno da subito di, risorse, competenze e tecnologie per attuare la svolta digitale” – ha concluso Sciamanna- .
Successivamente ha preso la parola Vincenzo Pucci – Calzaturiero Galizio Torresi - .
“La crisi dovuta al Covid-19 ha accelerato processi già in atto di tempo. Occorre fare formazione e pianificare – ha spiegato Pucci - .
È necessario pertanto, se le Istituzioni credono alle nostre aziende, avviare insieme un piano strutturato e condiviso di rilancio del comparto calzaturiero marchigiano che tenga conto simultaneamente di diversi fattori.
Sostegni concreti e veloci alle imprese di fronte al prolungamento della pandemia (il mercato è fermo e i negozi sono pieni) , Crescita digitale delle PMI sia organizzativa che commerciale, Crescita dimensionale attraverso aggregazioni e fusioni, Tutela del lavoro e delle competenze specialistiche del made in Italy attraverso la riduzione di oneri, meccanismi incentivanti e formazione, Valorizzazione e promozione dell’area distrettuale e delle sue specifiche competenze ed eccellenze attraverso un piano di marketing territoriale, Creazione di una piattaforma B2B territoriale per il sistema Calzature Moda- ha concluso Pucci - .
“Confindustria Macerata, su impulso del Presidente Domenico Guzzini, ha avviato un progetto teso a spingere sulla digitalizzazione delle nostre imprese attraverso processi di affiancamento aziendale e con la recente costituzione proprio a Macerata di un Hub Digitale destinato a sostenere PMI e start-up “ – ha evidenziato il presidente Sezione Calzaturiere Piervincenzi - .
“Per le politiche di promozione e valorizzazione del nostro distretto sarà utile lavorare da subito per condividere con tutte le categorie le modalità di sviluppo del progetto “Shoes Valley” finalizzato ad attrarre sul nostro territorio Buyer, Investitori e consumatori.
Nonostante la pandemia, gli imprenditori stanno comunque facendo di tutto per recuperare i rapporti con il mercato internazionale: ad esempio a causa della impossibilità dei clienti russi di venire al Micam delle imprese locali di andare a Mosca (alla prossima fiera Obuv), per superare tale difficoltà, si sta organizzando un workshop a Istambul per il 1,2 e 3 ottobre – località in questo momento raggiungibile da tutti.
Con l’occasione desideriamo ringraziare la Camera di Commercio delle Marche e il Presidente Sabatini, per l’attenzione mostrata verso il nostro settore relativamente alle problematiche esposte e ai nostri progetti”.
Dell’importanza di accelerare il progetto "Shoes Valley2, ha parlato anche Roby Spernanzoni - Titolare Calzaturificio Il Gergo Spernanzoni Srl - . Le imprese calzaturiere producono eccellenze riconosciute in tutto il mondo che possono contribuire a rilanciare il territorio – ha spiegato - . La scarpa deve diventare un simbolo della nostra regione, e il progetto Shoes Valley va in questa direzione - . Per fare questo, però, occorrono investimenti e piattaforme digitali – ha concluso Spernanzoni - .
Infine un augurio da parte di Confindustria al nuovo Governatore delle Marche Acquaroli, di buon lavoro "con la certezza che potremo confrontarci quanto prima per lavorare insieme per il bene dei nostri dipendenti e del territorio”.
Un ciclo di quattro incontri gratuiti, promossi da CONAI e Confindustria Macerata per approfondire “Le regole particolari di gestione dei rifiuti e degli imballaggi”.
Prosegue il modulo di seminari on-line che, fino al 30 settembre, aiuterà le imprese della provincia di Macerata a orientarsi fra norme per una ripresa sicura, tematiche ambientali, detenzione e regimi autorizzativi del ciclo dei rifiuti.
Tutte le aziende associate a Confindustria Macerata potranno seguire i corsi in diretta streaming: un’occasione utile e gratuita di formazione e aggiornamento per dirigenti aziendali, funzionari degli uffici acquisti e amministrativi, professionisti che svolgono consulenza fiscale ed amministrativa.
Dopo le prime due sessioni (il 9 settembre con la puntata dedicata alla gestione degli imballaggi, procedure consortili di esenzione/rimborso e contributo diversificato e il 16 settembre con l’approfondimento riservato ai rifiuti prodotti da fornitori, manutentori e appalti) i corsi procederanno mercoledì 23 settembre con l’intervento sul tema “Avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti. Il rapporto ed il controllo dei destinatari idonei” e mercoledì 30 settembre a proposito di “Gestione di particolari tipologie di rifiuti: Raee, pile e batterie, rifiuti sanitari, amianto, pneumatici, rifiuti da manutenzione, rifiuti delle navi etc”.
Tutti i corsi inizieranno alle 10:30 e avranno una durata di circa novanta minuti.
Momenti di formazione ben inseriti, ancora una volta, nelle attività e nelle occasioni di approfondimento che il Consorzio Nazionale Imballaggi porta avanti sui territori per promuovere cultura e sensibilità ambientale presso istituzioni, imprese e cittadini.
Gianluca Pesarini, ex presidente di Confindustria Macerata e attuale presidente di Confidi Macerata, ha presentato questa mattina il nuovo consiglio di amministrazione che sarà in carica per tre anni.
“Il Confidi di Macerata è l’unico consorzio industriale rimasto a livello regionale, vogliamo dare un valore aggiunto alle imprese – inizia il presidente Pesarini -. Il rinnovo delle cariche è un momento molto importante perché permette una crescita del Confidi stesso come tessuto economico e sociale della Regione”.
“La finanza e il Confidi sono la benzina per realizzare i sogni, sono il trade union tra le imprese e gli istituti bancari – prosegue Pesarini -. Vogliamo far conoscere chi siamo e le opportunità che offriamo”.
Il direttore Leonardo Ruffini ha poi presentato i nomi dei membri del nuovo consiglio di amministrazione.
La parola è poi passata ad Agostino Baiocco: “questo è il mio terzo incarico all’interno di Confidi e il primo come vicepresidente – esordisce -. Avrò così la possibilità di rivedere la strategia del Confidi e la possibilità di discuterne con tutta gli amministratori”.
Mauro Guzzini, consigliere fresco di nomina all’interno di Confidi Macerata: “C’è la necessità di mettere energie nelle imprese perché grazie a questo si può rilanciare il territorio”.
Gli altri consiglieri sono: Marco Orfei, Franco Mercuri, Giovanni Soverchia e Massimo Paci.
Gianluca Pesarini ha poi ripreso la parola sottolineando: “Le imprese che hanno avuto il coraggio di rilanciarsi, dopo il terremoto e anche dopo la pandemia, sono le aziende che si stanno proiettando verso il futuro”.
Leonardo Ruffini ci spiega poi più nel dettaglio come funziona Confidi “è una cooperativa di garanzia iscritta all’Elenco degli Intermediari Finanziari, è quindi un organo di garanzia ed un intermediario finanziario per il rilascio di garanzie con le banche - Ruffini ha anche fornito dei dati numerici riguardo all'attività di Confidi. "Abbiamo 9 banche convenzionate, oltre 500 aziende socie e oltre 4 milioni di euro di patrimonio. Abbiamo chiuso il bilancio del 2019 con un utile di 200mila euro e abbiamo l'attività 2020 in crescita”.
Confindustria Macerata ricerca per azienda del settore edile un ingegnere edile o ingegnere civile o geometra (cod. annuncio Conf 104), preferibilmente con esperienza, per la direzione di cantieri commerciali (principalmente filiali bancarie, negozi, uffici, ma anche residenziali).
La risorsa dovrà occuparsi della direzione di cantiere, pertanto dovrà essere capace di gestire tutte le fasi progettuali, dal progetto iniziale su carta fino alla realizzazione finale. Il Direttore di cantiere sarà responsabile della realizzazione del progetto secondo i tempi e costi stabiliti.
Requisiti richiesti: massima precisione, capacità di lavorare in team e di organizzare il lavoro, disponibilità a spostarsi nel territorio nazionale per brevi periodi di tempo a seconda delle esigenze dettate dal cantiere. Si offre contratto a tempo indeterminato – full time. Sede di lavoro: provincia di Macerata
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link : https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Il corso, per disoccupati o inoccupati, è interamente finanziato dalla Regione Marche e rappresenta una valida opportunità per toccare con mano la realtà aziendale, per reinserirsi nel mondo del lavoro o per muovere i primi passi in azienda. Il corso di formazione professionale per Disegnatore Meccanico vuole formare una figura tecnica che disponga di tutte le capacità e le competenze per realizzare lo sviluppo tecnico di dettaglio di un prodotto meccanico, individuando le componenti costruttive e le relative soluzioni tecnologiche di produzione. “Nelle aziende c’è la necessità di avere a disposizione risorse qualificate, personale competente che mantenga alto il livello del processo di innovazione avviato. Servono tecnici che sappiano leggere, elaborare e sviluppare un disegno tecnico di un prodotto meccanico; che si approccino in modo attivo alla progettazione e che conoscano metodologie e strumenti per gestire il progetto tecnico di componenti e sistemi.” afferma Rossano Schiavoni della 4D Engineering di Civitanova che metterà a disposizione della formazione i suoi spazi.
Questa richiesta è stata recepita da Confindustria Macerata che attraverso Assindustria Servizi s.r.l., ente attuatore del corso “Disegnatore meccanico” e in collaborazione con partner quali IAL Marche, Formaconf, Università Politecnica delle Marche, Confartigianato, solo per citarne alcuni, si è fatta portavoce di queste esigenze in Regione.
Al termine del percorso, il profilo in uscita, avendo acquisito competenze altamente spendibili nel mercato del lavoro di riferimento, avrà buonissime possibilità di trovare occupazione con la mansione di Disegnatore meccanico, figura che generalmente opera in contesti organizzativi strutturati, programmando attività proprie e di altri, identificando le decisioni da assumere e gestendo le eventuali criticità. Il percorso si compone di 300 ore d’aula e 200 di stage e l’attività formativa verrà ampliata con visite aziendali, seminari e incontri con imprenditori del territorio.
Scadenza iscrizioni: 11 settembre 2020 Bando e moduli di iscrizione disponibili sul sito www.confindustriamacerata.it
Si è svolta Giovedì 9 luglio, presso il salone del ristorante Le Case (Macerata), l’Assemblea dei Soci del “Confidi Macerata”. Nella prima parte dell’incontro, riservata esclusivamente ai soci, il Presidente Claudio Cristalli ha illustrato il Bilancio d’esercizio relativo al 2019 che si è chiuso con un utile di 200.000 euro.
Il Confidi Macerata ha oltre 500 soci iscritti, nel corso dell’anno sono stati deliberati Fidi per 9 milioni di Euro, trend in aumento rispetto agli anni precedenti, l’operatività del 2020 risulta essere in crescita del 60%.È inoltre di 4.250.000 euro il patrimonio mobiliare del confidi, in incremento di 400.000 euro rispetto agli anni passati.
Nella seduta di giovedì sono state rinnovate anche le Cariche Sociali, Claudio Cristalli, al termine del suo mandato da Presidente, ha salutato con emozione i colleghi ringraziandoli e ripercorrendo questi anni di certo non semplici.
I Soci , il Dott. Ruffini, responsabile del Confidi Macerata, hanno espresso un sincero ringraziamento al Presidente Cristalli per l’impegno e la competenza elargiti in questi anni, durante i 6 anni della presidenza il patrimonio mobiliare del Confidi è cresciuto del 35%. Al ringraziamento si è unito anche il Presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini invitato all’Assemblea, che ha espresso la sua gratitudine per come Cristalli, che è stato consigliere del Confidi Macerata per 21 anni, ha sempre seguito con grande disponibilità e dedizione la Società Cooperativa.
Successivamente alla fase pubblica dell’Assemblea hanno preso parte ai lavori le Banche convenzionate che con i soci presenti in sala hanno dato vita ad un confronto propositivo e partecipato sulla tematica del credito.
"Le Marche sono una regione dimenticata. Viviamo in un territorio che da sempre ha carenze di infrastrutture, ma è il momento di dire basta e ribellarci". Così il presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini si è espresso in un incontro con i giornalisti convocato nella sede della 'Fratelli Guzzini spa', per esprimere tutto il suo profondo rammarico riguardo i disagi che stanno interessando, da due anni a questa parte, il tratto della A14 che va da Porto Sant'Elpidio a Pescara.
"Sono arrabbiato come cittadino marchigiano e maceratese - tuona Guzzini -, andare in autostrada, anche solo sino a San Benedetto del Tronto, è drammatico. E bisogna pagare anche il pedaggio: una vera follia. Chi si assume la responsabilità di tutto ciò? Non capisco perché il presidente Ceriscioli non prenda alcuna posizione. La stessa autorità giudiziaria deve farsi carico delle conseguenze che ha portato il sequestro dei ponti in A14. Nessuna parla, nessuno fa nulla".
"Che lavori in corso ci sono? Io non ho mai visto nessuno lavorare - si chiede il presidente di Confindustria Macerata - Per diventare un Paese moderno, abbiamo bisogno di infrastrutture veloci. Da Ancona a Roma, servono ancora 3 ore e mezzo di treno. Per non parlare della situazione dell'aeroporto. Alla politica dico: è facile fare promesse, attendiamo i fatti. In vista delle prossime elezioni siamo disposti ad ascoltare i programmi di chiunque ma non prenderemo posizioni, siamo con tutti e con nessuno. Vogliamo soltanto il bene del nostro territorio".
Un accenno viene fatto soltanto a Sandro Parcaroli, visto che Guzzini ne annuncia le dimissioni dal ruolo di vice-presidente di Confindustria Macerata, a seguito della scelta di correre come sindaco di Macerata alle prossime amministrative (leggi qui).
Lo sfogo del presidente di Confindustria investe anche la ricostruzione post-sisma ("Siamo ancora fermi al palo dopo 4 anni, le nostre aree interne rischiano lo spopolamento") e le problematiche che hanno riguardato l'emergenza coronavirus ("Un nostro dipendente è tornato soltanto oggi al lavoro, dopo oltre due mesi in cui attendeva un tampone. Abbiamo dovuto pagarglielo noi come azienda, oltre ad aver anticipato anche la cassa integrazione a tutti i nostri lavoratori").
Una ferita aperta è anche quella del trasferimento del prefetto Iolanda Rolli: "Hanno deciso di darle una nuova destinazione dopo soli 2 anni. Di solito nelle aziende, quando si nomina un nuovo manager, lo si lascia lavorare almeno 3-4 anni. Avevamo iniziato da poco ad avere un dialogo col Prefetto, peraltro molto disponibile. Ora bisognerà ricominciare da capo". La mancanza di una presenza forte da parte dello Stato si avverte prepotentemente nelle parole di Guzzini. "Non si può scaricare tutto su aziende e dipendenti" dice.
Il pensiero finale torna alla A14: "La magistratura disponga i dissequestri oppure si scelga di controllare la velocità con degli autovelox, ma si faccia qualcosa per far tornare il traffico scorrevole. Non si può continuare così".
“La nostra Regione, ed in particolare il territorio fermano-maceratese, annovera da decenni il più importante distretto calzaturiero nazionale e il primo al mondo per qualità, un sistema capace di esportare fino a poco tempo fa oltre l’80% della produzione, con le sue piccole e medie imprese presenti in tutto il mondo, attraverso fiere, agenti , titolari, addetti commerciali.
Oggi l’effetto Covid-19 sta cambiando decisamente le dinamiche di approccio al mercato, i modelli di acquisto e gli stessi consumatori, inoltre, le criticità di fondo sempre appartenute al nostro distretto, si sono trasformate ora in un muro invalicabile che ostacola la ripresa”. Si espresso così, in una nota, Matteo Piervincenzi Presidente degli Imprenditori Calzaturieri di Confindustria Macerata, in merito alla crisi che il comparto calzaturiero, e non solo, sta vivendo dopo l’emergenza Coronavirus.
“Come piccole imprese – prosegue Piervincenzi - avremmo di certo dovuto puntare sul digitale, ma le nostre dimensioni, la carenza di infrastrutture e di sistemi di formazione e sostegno adeguati, hanno reso difficoltoso se non impossibile anche questo passo, così oggi con il Covid 19, le grandi griffes, ma soprattutto le grandi piattaforme di e-commerce, B2B stanno consolidando la loro supremazia.
Non dimentichiamo inoltre che nel contesto nazionale, le imprese del nostro distretto, hanno subito la cosiddetta “tempesta perfetta”, poiché oltre al Covid stanno subendo gli effetti del post sisma, la particolare crisi del mercato russo e l’assenza di Istituti di Credito consapevoli della peculiarità del comparto”.
“È vero come è vero – spiega - che in questo momento la liquidità delle nostre aziende e della filiera deve essere assolutamente salvaguardata, ma è altrettanto urgente definire una precisa strategia per il rilancio del settore e del territorio.
Il nostro futuro non dipenderà solo dalla quantità delle risorse attivate, ma in particolare dalla necessità di cooperare e fare squadra concretamente tra Istituzioni, Banche, Enti e Imprese, in un percorso di rilancio in cui il digitale, le infrastrutture, il marketing territoriale, la crescita dimensionale devono essere elementi essenziali e prioritari.
Inoltre constatiamo che oltre al fatto che le risorse per “contrastare” l’effetto Covid stanno tardando ad arrivare (es. i pagamenti delle Casse Integrazioni e altri sostegni al reddito), permangono le difficoltà ad avere un confronto urgente, reale, dettagliato, dedicato con le nostre Istituzioni regionali, per pianificare il futuro che deve basarsi su nuovi paradigmi.
Il benessere socio/economico del territorio passa inevitabilmente per la ripresa delle imprese.
La politica industriale per essere efficace e generare ricchezza deve essere attenta alle specificità ed alle necessità dei suoi comparti produttivi, prevedendo azioni di valorizzazione integrata delle eccellenze dei territori sull’esempio di quanto stanno facendo ad esempio Regioni manifatturiere a noi simili come la Toscana, il Veneto e l’Emilia Romagna”.
“Le Marche, oltre alla forte valenza turistica e culturale, che è assolutamente da promuovere e su cui investire – ricorda il presidente degli imprenditori calzaturieri - i sono conosciute nel mondo soprattutto per la qualità del Made in Italy “cresciuto” nelle nostre imprese, le stesse che oggi, in difficoltà, chiedono il meritato sostegno affinché i propri prodotti possano essere conosciuti nei contesti internazionali.
Tante sono le eccellenze espresse dal nostro territorio, ma questo valore potrà essere percepito solo se riusciremo a fare sistema come imprese e istituzioni”, conclude.
L’emergenza Covid-19 ha generato per le imprese italiane un’importante crisi di liquidità, il territorio Maceratese, già colpito dagli eventi sismici del 2016, risente maggiormente di questa grave emergenza economica/sociale.
La disponibilità di liquidità finanziaria rappresenta un presupposto fondamentale e imprescindibile per garantire la sopravvivenza delle aziende e in generale del sistema economico territoriale, per questo Confindustria Macerata, Confidi Macerata e le Banche, Banca Macerata, Banco Desio, BCC Recanati e Colmurano, BPER Banca, IGEA Banca, Intesa Sanpaolo, UBI Banca, UniCredit S.p.A. hanno firmato l’accordo “Finanza Subito” per affiancare ed accompagnare le imprese associate nella fase delicata della ripartenza.
L’intesa rappresenta un esempio concreto di collaborazione all’interno della filiera creditizia: Confindustria Macerata supporterà le imprese accompagnandole nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno; le banche si impegneranno a mettere in atto tutte le azioni per snellire tempi di istruttoria, delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti Cura Italia e Liquidità.
Gli Istituti bancari firmatari daranno inoltre disponibilità ad agevolare i meccanismi dell’anticipazione della cassa integrazione, come previsto nell’ambito dell’accordo Abi sostenendo i lavoratori che non hanno ancora avuto erogata la CIG.
Confindustria Macerata accompagnerà l’impresa nel definire il suo fabbisogno finanziario, sarà di supporto nell'interpretare i provvedimenti governativi, suggerirà gli strumenti di credito più adeguati e aiuterà nella preparazione e presentazione delle pratiche; le banche collaboreranno con Confindustria Macerata per lo scambio di informazioni sullo stato e la tempistica della pratica e per la soluzione rapida di eventuali criticità sorte in sede di istruttoria, prevedendo allo scopo figure dedicate.
Grazie a questo accordo, si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento, tutti gli attori coinvolti, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, interverranno in maniera concreta per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile.
Il fermo delle attività produttive e il generale rallentamento dell’export hanno generato un blocco di vendite e incassi, a fronte di spese non derogabili e di costi fissi, e, pertanto, una conseguente crisi di liquidità.
La ripartenza sta avvenendo in modo rallentato, impedendo un veloce recupero in termini di fatturato e di flussi di entrata. In questo contesto, la disponibilità della liquidità finanziaria è presupposto fondamentale per la sopravvivenza delle aziende e il ritorno all’operatività. L’accordo “Finanza Subito” va dunque nella direzione di mettere ogni soggetto della filiera produttiva maceratese in condizione di ripartire e di riavviare la propria attività potendo contare sul sostegno al credito garantito dai principali Istituti Bancari.
Confindustria Macerata e gli Istituti di Credito firmatari hanno raccolto l’appello delle piccole medie imprese sul tema liquidità, la grande parte di queste si ritrova oggi con un fatturato ridotto, impegni con i fornitori da onorare, costi fissi da sostenere e uno scenario di ripartenza molto incerto. L’accordo “Finanza Subito” interviene su uno degli aspetti più critici, quello della disponibilità finanziaria delle imprese.
(Foto di repertorio)
“Le Marche sono terra di imprese, soprattutto di PMI. Aziende dove nella stragrande maggioranza dei casi il rapporto tra datore di lavoro e collaboratori è franco, schietto, lineare. Nelle nostre aziende lavorare bene insieme è obiettivo comune. Oggi l’obiettivo è farlo in totale sicurezza. Non accettiamo quindi lezioni da chi strumentalmente usa questa tragedia per spezzare questo rapporto di lealtà e fiducia”. Arriva anche da Gianni Tardini, Presidente Piccola Industria Marche il sostegno alla presa di posizione del Presidente Claudio Schiavoni in merito alla mancata firma del protocollo d’intesa con la Regione Marche in tema di sicurezza.
“Nelle Marche l’emergenza sanitaria ci ha visti tutti uniti nel mantenere un comportamento responsabile per contenere il diffondersi del virus e per garantire una ripresa tempestiva delle attività economiche sospese per decreto, riducendo il più possibile l’impatto su un tessuto produttivo già pesantemente provato – spiega Tardini - La crisi economica che ne è seguita dovrebbe vederci altrettanto uniti nel garantire una ripresa delle attività economiche – e una prosecuzione di quelle che non si sono mai fermate – chiara e organizzata. Ci dispiace molto constatare che non è così. Mi riferisco nello specifico al dialogo con la Regione Marche, che in questo momento non sta lavorando per una ripresa armonica e condivisa”.
“La rigida applicazione del Protocollo Nazionale ha permesso a tutte quelle imprese che non si sono mai fermate di avere assicurata la propria continuità produttiva al servizio della collettività, garantendo la tutela della salute di tutti i propri collaboratori, prassi che costituisce modello anche per le imprese che dal 4 maggio hanno riavviato l’attività. – chiosa il presidente di Piccola Industria Marche - Così hanno fatto le imprese marchigiane. L’intesa nazionale, applicata nelle aziende che hanno potuto proseguire le attività, ha dimostrato di funzionare. La tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza delle nostre aziende sono principi non negoziabili. Se quel protocollo fosse stato insufficiente – o peggio ancora disatteso – oggi non staremmo qui a disciplinare ulteriori riaperture.
Sorprende quindi la decisione della Regione Marche di proporre un nuovo protocollo e le modalità che hanno portato alla sua firma.
E sorprende ancora di più che il Presidente Ceriscioli non abbia minimamente tenuto conto del ruolo e del peso che la nostra rappresentanza ha sul territorio. Un ruolo guadagnato in oltre cento anni di storia”.
“Non possiamo accettare che Confindustria Marche diventi spettatrice dei processi decisionali - conclude Tardini - o che non vengano messe nelle condizioni di contribuire con proposte alla costruzione di quelle norme che esse stesse saranno chiamate a rispettare. Ricevere bozze di documenti alla vigilia di un’approvazione di Giunta non è accettabile. La costruzione di un Protocollo condiviso è un’altra cosa.
"In relazione alla mancata presenza di Confindustria alla sigla del Protocollo Sicurezza della Regione Marche con le Parti Sociali come Confindustria Macerata affermiamo il pieno e totale accordo alla scelta fatta di non partecipare al tavolo per la sigla, in quanto, come anche dichiarato dal Presidente Schiavoni, esiste già un Protocollo Nazionale, frutto del confronto bilaterale tra le Parti Sociali ed il Governo". Lo afferma il presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini.
"Non vediamo quindi la necessità di redigere un altro accordo che alimenta solo la frammentazione e la diversità tra le differenti Regioni italiane - aggiunge Guzzini - e va a delegittimare, non integrare, quanto già sottoscritto e recepito a livello nazionale senza contare l'ennesimo appesantimento di oneri documentali in capo alle imprese".
"Per gli imprenditori salvaguardare la salute dei propri collaboratori è la principale finalità, è quindi di estrema importanza applicare le norme di sicurezza e di prevenzione, insieme agli organi preposti, cosa che stiamo già facendo in attuazione del Protocollo nazionale. Ci saremmo aspettati - sottolinea il presidente di Confindustria Macerata - un orientamento più rivolto all'assistenza, alla prevenzione, alla consulenza per le imprese e non ad un approccio di vigilanza e controllo".
Guzzini rileva come, secondo alcuni dati statistici, solo il 2% delle persone malate hanno contratto il Covid-19 in azienda: "Questo perché, forti dei nostri principi sul valore assoluto della persona, da subito, anche in assenza di protocolli, laddove le imprese sono rimaste aperte prima del 4 maggio, sono state applicate tutte le regole dettate e conosciute per la difesa della salute dei propri dipendenti".
Proprio nella direzione di una formazione sostanziale, anche rispetto alle check list dell'ASUR, Confindustria Macerata dedica la settimana prossima il 12esimo webinar delle Conversazioni Antifragili a questo tema, con la partecipazione del Prefetto di Macerata, di rappresentanti dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell'Asur e della Direzione Territoriale del Lavoro.
E’ in fase avanzata poi la fattibilità di un progetto sperimentale in collaborazione con l'ASUR, l'Ordine dei Medici e altre Enti di Assistenza di un piano di test sierologici. Un modo di dimostrare concretezza da parte del sistema Confindustriale in un'ottica di collaborazione con gli stakeholder pubblici e privati.
"Il Presidente Ceriscioli ha espresso la sua soddisfazione rispetto al fatto che il protocollo sia stato firmato da chi secondo lui rappresenta il 95% delle imprese marchigiane - conclude Guzzini -. Ci si dimentica forse che il sistema industriale con oltre 2000 aziende iscritte alla nostra Associazione a livello regionale e circa 80.000 collaboratori rappresenta oltre il 25 % dei 40 miliardi di PIL regionale prodotto. In occasioni come questa sarebbe bastato un maggiore ascolto mentre probabilmente c’è stata la necessità di inseguire intese frettolose, funzionali solo per obiettivi personali. Ribadisco la disponibilità ad una cooperazione proficua e costruttiva in un’ottica di confronto con le Istituzioni, gli Enti, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni di categoria".
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico/edile un/a Responsabile amministrativo (cod. annuncio Conf 206), con almeno 5 anni di esperienza in ruolo analogo in aziende manifatturiere. La risorsa, riportando alla direzione generale, avrà la responsabilità della tenuta della contabilità generale ed industriale, dei relativi adempimenti civilistici e fiscali dell’ azienda, dell’ elaborazione buste paga ed di ogni adempimento connesso alla gestione del personale. Si richiede capacità di relazionarsi con studi esterni (professionisti, consulenti, banche) e di coordinamento delle risorse dell’ ufficio. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link : https://www.assindustriaservizi.com/sportello-lavoro/form-invio-curriculum/ (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Un aiuto concreto per far fronte all'emergenza sanitaria. Confindustria Macerata ha donato all'Area Vasta 3 un apparecchio radiologico portatile digitale - di produzione General Medical Merate e del valore di 49.000,00 euro - destinato alla Radiologia della struttura ospedaliera di Camerino.
Lo strumento, consegnato al reparto di Camerino nei giorni scorsi, sarà di estremo aiuto per l’attività diagnostica della struttura ospedaliera in quanto permette al paziente di effettuare l’esame direttamente al letto di degenza.
Il generoso gesto di Confindustria Macerata e di tutti gli imprenditori che ne fanno parte è il segno concreto della vicinanza al sistema sanitario e soprattutto ai pazienti e alle persone anziane, che hanno maggiormente necessità di cure e di particolari attenzioni.
"Un grazie di cuore all’associazione da parte di tutti gli operatori impegnati in questa grave emergenza, e dalla Direzione Generale Asur - sottolinea il direttore Alessandro Maccioni -. Il mio particolare ringraziamento va al Presidente Domenico Guzzini, e al Direttore Generale di Confindustria Macerata, Gianni Niccolo’ per la rapidità con la quale si è addivenuti all’acquisizione della donazione".
"Una situazione economico/sociale drammatica per tutti". Questa la fotografia scattata dal Presidente ANCE Confindustria Macerata Carlo Resparambia, in merito agli effetti della pandemia di Covid-19.
"Oggi più che mai in questa situazione difficile occorrono buon senso, determinazione, coraggio ed un pensare collettivo nell’interesse del territorio - afferma Resparambia, al fine di replicare alle recenti esternazioni relative ai pagamenti dell'Ufficio Speciale della Ricostruzione alle imprese -. E’ indispensabile per cui fare chiarezza su alcuni aspetti per onore della verità".
"I pagamenti che l’Ufficio sta iniziando a corrispondere alle aziende - prosegue Resparambia - non sono nè un premio nè tanto meno un sostegno, ma il corrispettivo dovuto alle imprese che nel frattempo hanno anticipato il costo dell’opera eseguita, garantendo i pagamenti all’intera filiera dei sub appaltatori e fornitori oltreché alle maestranze".
"L'Ufficio Speciale della Ricostruzione sta invero recuperando un ritardo nei pagamenti tipico dell’amministrazione pubblica - continua il presidente ANCE -, la media che occorre per l’erogazione dovuta si attesta su 58 giorni per i SAL intermedi e 115 per il SAL finale a cui devono sommarsi, penalizzando ulteriormente l’impresa, i tempi istruttori degli Istituti di credito. Senza considerare che molte imprese non operano esclusivamente sui cantieri del sisma ma hanno contratti anche con altre Amministrazioni pubbliche (e con i privati) che ad oggi non hanno ancora erogato alcunché".
"Abbiamo scritto al Presidente Ceriscioli per chiedere la riapertura dei cantieri per la prosecuzione della ricostruzione post Sisma 2016 - dice Resparambia -, al fine di garantire tra le altre cose la sopravvivenza del settore ed il lavoro per le maestranze che vi operano. Questo perchè crediamo nel valore profondo del “fare impresa” per il benessere dei nostri collaboratori che è garanzia del bene comune della società. Siamo i primi a sostenere che per la CIG occorrono tempi rapidi e ci “battiamo” affinché ciò avvenga, per rispetto della verità inoltre ci teniamo a dire che la Cassa Edile riconosce al lavoratore delle prestazioni contrattuali i cui importi vengono versati sostanzialmente dalle imprese".
"In questo momento chiediamo alla politica sia come ANCE che come Confindustria di sostenere le imprese nella crisi terribile di liquidità che stiamo attraversando - conclude il presidente -, in quanto ad ora il Decreto Liquidità ha innescato una politica di indebitamento, e di ritornare ad aprire i cantieri nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. La salute è un bene primario da salvaguardare per tutti, le difficoltà si superano solo lavorando insieme con spirito di squadra, come è accaduto nel dopoguerra, abbiamo tutti la responsabilità sociale di costruire il futuro per il nostro territorio".
Confindustria Marche in questo periodo di grandi difficoltà nel comprendere, prevedere, prendere decisioni, ha deciso di programmare alcuni incontri online promossi da Confindustria Macerata e riservati agli imprenditori.
Si è ritenuto di organizzare questi appuntamenti online consci della necessità di creare momenti di confronto per iniziare un nuovo percorso di condivisione per “governare” e non subire l’inevitabile cambiamento che stiamo vivendo.
Le tematiche, gli spunti, i contributi portati e poi discussi, hanno l’obiettivo di fornire punti di vista, orientamenti teorici e pratici per affrontare e gestire questa grave emergenza nel modo più costruttivo possibile. Ogni incontro è condotto da un ospite speciale, esperti con esperienze internazionali in campo imprenditoriale e manageriale, che credendo nel progetto, si sono messi con generosità a disposizione gratuitamente per dare indicazioni e modalità per affrontare la crisi e facilitare la rinascita del lavoro, la trasformazione degli strumenti per fare impresa e contribuire in modo attivo al rilancio dell’economia del territorio.
Il primo appuntamento è per giovedì 9 aprile alle ore 17.00 sul tema “Navigare nella tempesta: verso un’economia meno globale” a cura di Marco Magnani economista, docente di Internatinal Economics in LUISS e Harvard Kennedy School, editorialista IlSole24Ore. Seguiranno altri incontri in cui interverranno illustri relatori (in allegato il programma) che affronteranno temi di grande interesse per dare stimoli nell’affrontare e superare la complessa contingenza che stiamo vivendo.
(Foto di Repertorio)
“Un primo decreto necessario e importante, ma che delude profondamente le nostre imprese, ci saremmo aspettati più coraggio e risorse decisamente maggiori per le aziende, che in questo momento rischiano l’estinzione. Dell’economia ci si deve occupare ora ed in modo adeguato, altrimenti non avremo alcun futuro” questo il primo commento a caldo del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni.
Gli fa eco Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata “È necessario che il provvedimento sia davvero solo il primo passo e che, al di là delle promesse, vengano messe in atto in tempi brevissimi ulteriori azioni per affrontare le gravi conseguenze che questa emergenza determinerà sulle imprese e sull’economia del Paese. Altrimenti dovremmo constatare che i tempi della politica non sono quelli delle imprese, che hanno bisogno di misure adesso e non tra una settimana o un mese.”
Rincara la dose Mauro Papalini, Presidente della territoriale di Pesaro Urbino: “Le imprese si sentono abbandonate a se stesse e ancora una volta constatiamo con grande amarezza che lo stato non vede l’impresa come un bene comune e sociale che porta benessere diffuso per tutti. Il decreto è insufficiente anche per gestire una minima difensiva. La flebo che è stata messa alle imprese con questo decreto non solo non salva la vita, ma non dà neanche la forza di reagire: occorre da parte del governo più coraggio e fiducia alle imprese se non si vuol trasformare un lavoratore in un disoccupato, un’impresa contribuente in una da sostenere. In questo periodo di pandemia, non abbiamo solo perso giornate di lavoro e calo di produttività ma anche clienti, ordini per il lavoro futuro, liquidità e competitività”.
Di futuro parlano anche Simone Mariani e Giampietro Melchiorri, rispettivamente presidenti di Confindustria Centro Adriatico e della Territoriale di Fermo: “Pensando al futuro, è necessario che si ragioni in maniera diversa a livello di credito, in particolare quando si parla di manifattura. Ci sono altri paesi europei, a cominciare dalla Germania, che hanno già adottato politiche economiche mirate a sostenere realmente la filiera. Siamo tutti d’accordo che vada aperto il credito alle imprese, ma bisogna garantire i soldi all’ultimo anello della catena. Che per il mondo della moda, ma vale anche per il mobile e altri settori chiave della regione, è il negoziante. Garantirgli risorse con l’obbligo di pagare i suoi debiti, o meglio gli ordini e la merce che una volta prodotta gli è stata consegnata nei primi mesi del 2020. Questo garantirebbe all’azienda un incasso certo e le permetterebbe poi attraverso la cassa integrazione in deroga e il credito diretto di salvare i posti di lavoro e di continuare a comprare materie prime per far ripartire la produzione. Lo ribadiamo con forza, la prima necessità è fermare la valanga di insolvenze che le imprese si ritroveranno sul tavolo all’uscita dall’emergenza”.“Oggi dobbiamo pensare prima di tutto a non far morire le nostre imprese e allo stesso tempo pensare anche al futuro, quando si troveranno davanti a delle macerie, come in guerra – fa sintesi Schiavoni - Decisivo in questo contesto, sarà anche il ruolo dell’Europa, chiamata a compiere azioni straordinarie per preservare i cittadini europei da una crisi le cui conseguenze rischiano di incidere irreversibilmente sul nostro modello economico e sociale
Qualche considerazione in merito agli interventi previsti dal decreto.
“Sul tema lavoro ben vengano le misure sugli ammortizzatori sociali, ma la cifra stanziata è assolutamente insufficiente a coprire tutte le richieste che arriveranno e non è chiaro che cosa succederà quando queste risorse saranno terminate. – ha spiegato il numero uno degli industriali marchigiani a nome di tutti -La liquidità delle imprese è messa fortemente a rischio e bisogna fare il massimo, su più fronti ed in modo molto incisivo.”
Schiavoni cita in particolare la moratoria fino a settembre sul pagamento delle rate dei vecchi prestiti dalle imprese alle banche (capitale e interessi), sulle scadenze dei finanziamenti non rateali e sulle linee di credito a breve.
“Sebbene apprezziamo le misure di integrazione dei fondi di garanzia da rendere immediatamente operative, servono anche quelle per il finanziamento agevolato, importanti per le esigenze di liquidità delle PMI in difficoltà. Non troviamo nulla di immediatamente operativo che vada a favore delle aziende più strutturate che dovranno affrontare parimenti alle PMI problemi di incassi, di finanza e di crediti, insomma si ha un po’ come l’impressione che la media-grande azienda sia stata dimenticata da questo governo, senza dimenticare che se le PMI riescono ad andare avanti grande merito è delle Medie-Grandi imprese che con i loro progetti di internazionalizzazione e di continua ricerca di nuovi mercati riescono a tirare la filiera per buona parte delle PMI”.
Anche sulla sospensione e il differimento di una serie di versamenti e adempimenti fiscali e contributivi, per scongiurare il tracollo delle attività produttive Schiavoni è scettico: “Il rinvio delle scadenze è troppo ravvicinato e sarà necessario prorogarle – chiosa – perché siamo certi che le ricadute economiche negative derivanti dall’emergenza sanitaria si protrarranno nel tempo. Per le aziende che rappresentiamo il minimo slittamento concesso è assolutamente insufficiente. Infatti per le imprese, che non appartengono a determinati settori o alle prime zone rosse e che hanno registrato nel periodo di imposta precedente ricavi superiori a 2 milioni di euro, la proroga dei versamenti è stata solo dal 16 al 20 marzo: un termine ridicolo”.
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico un/a ADDETTO/A MACCHINA CNC (cod. annuncio Conf 205), con esperienza minima nella mansione.
La risorsa si occuperà di attrezzaggio di torni cnc, gestione delle macchine in produzione e controllo dei particolari prodotti. Si richiede conoscenza / esperienza nella lettura ed interpretazione dei disegni tecnici, nell’ utilizzo di strumenti di misura (calibri, micrometri, etc.) e nell’ utilizzo di programmi CAD. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).
Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)