Politica

Sisma, Castelli incontra i vertici di Federfarma: "Farmacia dei servizi come punto di riferimento"

Sisma, Castelli incontra i vertici di Federfarma: "Farmacia dei servizi come punto di riferimento"

Per il commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli: "Rendere pienamente agibili le tante farmacie lesionate dal sisma del 2016 e fornire quei servizi necessari per rispondere alle esigenze degli abitanti dell'Appennino centrale. Questa è una priorità della ricostruzione e rigenerazione del territorio del cratere. Le farmacie, sono un polo insostituibile per la salute dei cittadini, soprattutto di quelli più anziani, con mobilità ridotta, e residenti in aree disagiate, lontane dalle strutture ospedaliere. In questa ottica il modello della 'Farmacia dei servizi' può rappresentare un valido punto di riferimento da promuovere e valorizzare nel cratere”. Il commissario straordinario per la ricostruzione e la rigenerazione del sisma 2016, senatore Guido Castelli ne ha parlato durante una riunione che si è svolta a Roma a cui hanno preso parte il senatore Francesco Zaffini presidente della Commissione Sanità del Senato e i presidenti di Federfarma Umbria Silvia Pagliacci, Lazio Eugenio Leopardi e Marche Marco Meconi che hanno anche congiuntamente rappresentato Federfarma Abruzzo. Esami diagnostici, ma anche prestazioni professionali – fisioterapia, e medicazioni infermieristiche - in farmacia diventano un irrinunciabile sostegno e premessa per una qualità della vita dignitosa e capace di produrre ripresa. “La rigenerazione di un territorio ferito dal sisma passa anche attraverso i nuovi modelli di servizio, e la “Farmacia dei servizi” è uno di questi” ha aggiunto Castelli. Nel corso del confronto si è convenuto sulla necessità di un progetto che crei positive occasioni di vita nelle aree del cratere, assicurando una generale ripresa sociale ed economica, valorizzando gli investimenti attivati per la ricostruzione e anche determinando un ritorno della popolazione a vivere e operare nelle aree interne. Un presidio efficiente per la salute è premessa e condizione necessaria per qualunque rigenerazione sociale. Nell’area del cratere sono circa 200 le farmacie che hanno subito lesioni più o meno gravi, circa il 10% dell’intera offerta del territorio. In molti casi si è ovviato all’emergenza acquisendo moduli prefabbricati per fornire i servizi essenziali ai cittadini, ma spesso riducendo le potenzialità che possono trovare una risposta migliorativa attraverso il modello della “Farmacia dei servizi”. In particolare sono stati presi come riferimento i lusinghieri risultati conseguiti nelle Marche con la sperimentazione della “farmacia dei servizi”, per porre le basi di un progetto che valorizzi tutte le nuove prestazioni erogabili in farmacia nell'area del sisma. "Anche in questo caso - conclude Castelli - diventa laboratorio prezioso per sperimentare soluzioni praticabili in tutte le aree interne, caratterizzate da popolazioni più anziane, o comunque costrette a una mobilità difficile e lontana da poli ospedalieri".

06/10/2023 16:13
Migranti, Ricci (Pd): "Gestire l'immigrazione in maniera strutturale, aumentando i flussi regolari"

Migranti, Ricci (Pd): "Gestire l'immigrazione in maniera strutturale, aumentando i flussi regolari"

"La destra ha cavalcato le paure degli italiani con i suoi slogan per dieci anni: blocco navale e respingimenti. La sinistra ha messo al primo posto l'accoglienza. Minniti ha provato a fare accordi con i Paesi del Nord Africa e ha avviato l'accoglienza diffusa. Ma, mentre l'accoglienza ha funzionato, gli accordi sono stati disattesi e si sono creati problemi di rispetto dei diritti umani": Così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci Pd, presidente di ALI-Autonomie, ospite di Coffee Break, in onda questa mattina su La7. "Bisogna, pertanto, essere pragmatici: non c'è nessuna invasione. Bisogna uscire dalla logica dell'emergenza: parliamo di flussi migratori strutturali, che vanno gestiti in modo strutturale, aumentando i flussi legali e l'accoglienza diffusa", ha concluso Ricci.

05/10/2023 11:30
Macerata Opera Festival, Parcaroli, Cassetta e Cavalli alla Camera dei Deputati per il sostegno allo Sferisterio

Macerata Opera Festival, Parcaroli, Cassetta e Cavalli alla Camera dei Deputati per il sostegno allo Sferisterio

Si è svolta martedì 3 ottobre nella Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati l’audizione informale del sindaco e presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Sandro Parcaroli insieme con il sovrintendente Flavio Cavalli, a Roma con l’assessore Katiuscia Cassetta. L’occasione è legata all'esame delle proposte di legge C. 1127 dell’onorevole Giorgia Latini e C. 1289 dell’onorevole Irene Manzi, recanti Disposizioni in favore proprio dell'Associazione Arena Sferisterio. In particolare, per la proposta C. 1127 si tratta della modifica all’articolo 2 della legge 20 dicembre 2012, n. 238, concernente la concessione di un contributo all’Associazione Arena Sferisterio – Teatro di tradizione per l’organizzazione del Macerata Opera Festival (iniziativa dei deputati Giorgia Latini con Alberto Bagnai, Simona Loizzo, Giovanna Miele e Rossano Sasso, 2 maggio 2023). La disposizione C. 1289 è per la dichiarazione di monumento nazionale dello Sferisterio di Macerata e concessione di un contributo all’Associazione Arena Sferisterio – Teatro di tradizione, per l’organizzazione del Macerata Opera Festival (iniziativa dei deputati Irene Manzi, Augusto Curti. Debora Serracchiani, Fabio Porta; 11 luglio 2023). L’audizione era guidata dal presidente della VII Commissione on. Federico Mollicone che – dopo le relazioni del Sovrintendente e del Sindaco – ha sottolineato l’importanza e il ruolo dello Sferisterio, preannunciando un suo intervento concreto. Quindi hanno preso la parola anche l’on. Manzi e l’onorevole Latini ribadendo i punti fondamentali e i valori fondanti delle proposte. Rientrando a Macerata, il sindaco Sandro Parcaroli esprime profonda soddisfazione per l’audizione, con la speranza che le proposte presentante dall’on Latini e dall’on. Manzi, profondamente legate al territorio e consapevoli dell’importanza del riconoscimento per lo Sferisterio, vengano accolte favorevolmente coronando un percorso iniziato da tempo insieme alla direzione dell’Associazione Sferisterio e all’assessore alla Cultura che segue con attenzione la programmazione, lo sviluppo e la crescita del Macerata Opera Festival.    

03/10/2023 19:24
Nomine Ast, il tribunale accoglie il ricorso: la direttrice Corsi deve lasciare l'incarico. Carancini attacca la giunta Acquaroli

Nomine Ast, il tribunale accoglie il ricorso: la direttrice Corsi deve lasciare l'incarico. Carancini attacca la giunta Acquaroli

“La sentenza del Tribunale di Roma non sancisce tanto la sconfitta della dottoressa Daniela Corsi sulla rivendicazione del diritto a dirigere aziende sanitarie, quanto piuttosto l’ostinata questione politica e personale che della vicenda ne hanno fatto una bandiera sia l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini sia il presidente ombra della Regione Marche Francesco Acquaroli, quest’ultimo manifestamente incapace di governare, da un lato, il braccio di ferro con la Lega, e dall’altro, il 'capriccio' del proprio vice presidente”.   Non usa mezzi termini il consigliere regionale (ed ex sindaco di Macerata) Romano Carancini nel commentare la vicenda che ha visto protagonista la direttrice dell’Ast Macerata, Daniela Corsi. Il tribunale di Roma, infatti, ha accolto l'11 settembre il ricorso dell’Avvocatura dello Stato contro la sentenza di primo grado con la quale il giudice del lavoro l’aveva reinserita nell’elenco degli idonei a ricoprire il ruolo di direttore generale di azienda sanitaria. Alla fine dello scorso anno, Corsi, che dal dicembre 2020 al dicembre 2022 aveva guidato l’Area Vasta 3 di Macerata, era stata esclusa da una commissione del Ministero della Salute dall’elenco degli idonei a ricoprire il ruolo di direttore generale di azienda sanitaria. Un provvedimento che le precludeva la possibilità di essere nominata al vertice della nuova Azienda sanitaria territoriale. Ieri, infine, l'epilogo sfavorevole alla dottoressa Corsi che di fatto non può più dirigere l'Azienda sanitaria territoriale. “La sentenza è una disfatta indecorosa per coloro i quali indifferenti alle regole, all’istituzione, al buon senso, hanno trascinato a fondo una professionista sanitaria che avrebbe dovuto essere protetta, non mandata al macello come è in effetti avvenuto”, commenta ancora Carancini.              “Dunque, il tema centrale, come sempre è stato, non è Daniela Corsi, la quale ha purtroppo dimostrato di essere un bravo medico, ma non certo una brava manager di azienda sanitaria. Questo, per inciso, fa considerare che farebbe un errore madornale l’ex direttore generale della AST di Macerata se desse la propria disponibilità personale a rientrare  ‘dalla finestra’ nel sistema sanitario regionale, da ‘protetta’, ovvero addirittura, come follemente prospettato poche settimane fa dall’assessore Saltamartini, facendosi beffa e indifferenza di una sentenza di un tribunale dello stato, trovando in ogni caso, un espediente che la lasci o la riporti a breve termine alla guida dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata”. “Il tema è altro. Riusciranno i “nostri eroi” Acquaroli e Saltamartini a capire che la scelta - oggi - del ruolo di direttore generale AST 3 in sostituzione della dottoressa Daniela Corsi ha una delicatezza particolare? Conoscono la condizione della sanità provinciale maceratese?  - Domanda provocatoriamente Carancini - . “Il male più profondo è la totale rassegnazione e sfiducia della comunità sanitaria maceratese nei confronti della catena di comando: in questi anni, con il cambiamento del governo regionale, sono accadute situazioni inaccettabili”.         “Liste di buoni e cattivi a seconda se eri ferocemente supino alla ortodossia oppure no. E bastava poco non esserlo”. ‘Regolamento di conti’ personali perché nel passato si era operato in ruoli dirigenziali con la precedente amministrazione; ovvero situazioni nelle quali, in assoluta buona fede, ci si spinge ad attivarsi cercando di portare acqua rispetto alle difficoltà sanitarie, così invadendo spazi del direttore generale”.              “La sfiducia di questi anni la dimostrano i tanti abbandoni di professionisti dalle strutture maceratesi verso il privato ovvero altri territori ma anche l’indisponibilità a partecipare ai concorsi. Il tutto sulle spalle spesso ignare dei cittadini e del loro essenziale bisogno di salute”.                “Fingere che non sia così non fa un buon servizio alla comunità sanitaria e soprattutto alla speranza di tornare ad essere, con i fatti, un punto di riferimento della sanità regionale come lo siamo stati, in parte, nel passato”. “Certo le responsabilità sono di chi ha diretto – sottolinea l’ex sindaco di Macerata - per il clima instaurato, per l’incapacità di costituirsi interlocutore del governo sanitario e non mero esecutore, perché non ci si inventa manager aziendale dall’oggi al domani per il solo fatto che sei un buon medico”.           “Ma in questi anni, soprattutto, è mancata la mano del governo regionale: di un presidente invisibile e di un assessore che attraverso dichiarazioni, azioni, scelte sbagliate e promesse mancate ha influito sulla AST maceratese con particolare negatività”.       “Vogliamo credere in questo momento, dopo la sentenza di Roma su Daniela Corsi, che sia il presidente Acquaroli sia l’assessore regionale Saltamartini riflettano con serietà sulla scelta del nuovo direttore generale”.  “Occorre autorevolezza, competenza sanitaria e manageriale, capacità di relazione e, aggiungerei, coraggio indipendentemente da quale sia, eventualmente, l’opinione politica di chi si chiama a guidare l’azienda maceratese, conclude Carancini. “Se si vuole ci sono donne o uomini all’altezza. E occorre farlo subito, in pochi giorni, senza il mercanteggio politico tra Lega e FdI avvenuto nella bagarre e tra le urla di pochi mesi fa per la nomina della dottoressa Daniela Corsi”. Ci aspettiamo che si cambi direzione rispetto al passato”.         

30/09/2023 18:50
Dimissioni? l'assessore Silvano Iommi non ci pensa proprio

Dimissioni? l'assessore Silvano Iommi non ci pensa proprio

MACERATA - L’assessore Silvano Iommi non si dimette, non ha mai avuto questa intenzione. Ha capito che sul parcheggio di Rampa Zara rischiava un lento logoramento e allora ha preso l’iniziativa adombrando la soluzione estrema. E il pallino è ritornato nelle sue mani. La sua indole gli impedisce di abbandonare il campo. Chi lo conosce, infatti, vi dirà che Iommi si considera un libero pensatore, senza padrini e senza padroni, con una buona opinione di sé, ma soprattutto è caparbio e ostinato e anche un po’ bastian contrario. Continuerà, quindi, com’è suo costume, a resistere con pervicacia a difesa delle sue posizioni, accompagnando taluni repentini avanzamenti con qualche ritirata strategica. La sagacia tattica di sicuro non gli difetta. Non si dimetterà, quindi, anche perché sono in troppi ad auspicarlo. In primis la maggioranza che potrebbe fare, senza troppi strappi, il tanto desiderato riequilibrio delle forze politiche in Giunta accontentando le pretese di Fratelli d’Italia di avere un peso nel governo della città pari ai più recenti risultati elettorali. E poi l’asfittica minoranza consiliare, che per Iommi non ha mai avuto simpatia, vuoi per certe sue posizioni supponenti, radicali e inconcilianti, vuoi per i suoi antichi e mai dimenticati trascorsi politici di sinistra e che potrebbe tentare di utilizzare la sua uscita di scena per darsi un po’ di ossigeno a buon mercato. Ma, last but not least, anche il dirigente del Servizio Tecnico, che, finalmente, potrebbe riappropriarsi degli spazi che Iommi ha occupato in questi mesi per ritornare a incidere su decisioni e piani di lavoro. In effetti, in molti non sono persuasi della necessità e convenienza di un nuovo parcheggio a valle di Rampa Zara. Non ci sono studi di settore e proiezioni attuariali che ne supportino la realizzazione. In poche parole non vi è alcuna evidenza scientifica che quel parcheggio sia opportuno e che il rapporto costi/benefici sia vantaggioso. È vero, il parcheggio è previsto dal programma della coalizione del sindaco Parcaroli, ma sono enunciazioni apodittiche o poco più. Non sono stati evidenziati elementi reali ed effettivi che conducano all’indispensabilità di realizzare quell’opera, ma si è giunti a questa conclusione sulla base di ragionamenti e speculazioni politiche, senza apportare sufficienti dati di fatto. Il dibattito nella maggioranza, quindi, è tutto incentrato sul come anziché sul perché, dando per scontato che del parcheggio di Rampa Zara non se ne possa fare a meno, e ciò, sostanzialmente, per non venir meno alla promessa elettorale fatta ai maceratesi. È un caso ben strano questo. I governanti, tutti e senza distinzione, compreso il governo Meloni, una volta al potere dimenticano in fretta le promesse elettorali, se queste si rilevano inattuabili o magari sbagliate. Preferiscono fare sfoggio di pragmatismo (parola magica che seda ogni critica) per rinviare la questione a tempi migliori. O per seppellirla definitivamente. A Macerata succede il contrario. Se si tratta del parcheggio di Rampa Zara la fedeltà al programma deve essere assoluta, senza che ci sia spazio per alcun ripensamento critico. Il parcheggio si farà, tuona (si fa per dire) il sindaco, ma si affretta ad aggiungere “ma con costi contenuti” e che con Iommi ci parla lui (sic!). E però, sul come fare l’opera il ragionamento di Silvano Iommi è più che convincente. Il parcheggio, cioè, si deve fare concependo un progetto d'insieme di basso impatto ambientale e di integrazione armonica con le esigenza di salvaguardare e, anzi, di valorizzare il complessivo profilo paesaggistico della città e, in particolare, del versante di viale Leopardi. Il progetto di Iommi costa molto, ma è l’unico modo plausibile di fare quel parcheggio. Una soluzione diversa esporrebbe la città a una bruttura inconcepibile e inaccettabile e, per di più, non più emendabile. È pur vero che la Giunta Parcaroli ha inaugurato una nuova narrazione della bellezza della città, con le piazze e i sagrati delle chiese pieni di auto, con il transito e la sosta selvaggia in centro storico, per cui anche lo scempio di un parcheggio a raso e a vista sotto le mura di viale Leopardi può sembrare potabile. Però c’è un limite a tutto e Silvano Iommi, a cui il senso estetico non ha mai fatto difetto, non legherà il suo prestigio a un’opera obbrobriosa che rischia di essere ricordata con il suo nome.  

30/09/2023 18:14
Macerata, Salvini incontra gli elettori in piazza Mazzini: “Un ottimo lavoro qui nelle Marche”

Macerata, Salvini incontra gli elettori in piazza Mazzini: “Un ottimo lavoro qui nelle Marche”

Nella serata di ieri, venerdì 29 settembre, il ministro Matteo Salvini ha incontrato i suoi elettori a Macerata in occasione della festa della Lega delle Marche.  Salvini, nuovamente , è tornato sulla questione migranti, sostenendo a gran voce lo sforzo che lui, vicepremier, e la premier, Giorgia Meloni, stanno facendo per dare voce all’Italia al tavolo europeo circa la difesa dei confini nazionali e la gestione delle migliaia di migranti presenti sul nostro territorio “perché non turbino la quiete e l’ordine pubblico”. Continua aprendo una breve parentesi sull’istruzione, condannando il fenomeno del bullismo e proponendo “una linea dura”, suggerendo il 5 in condotta. Quasi in chiusura, Salvini ha fatto cenno all’inasprimento delle sanzioni presenti nel nuovo codice della strada, affermando “che se sei ubriaco alla guida e prendi sotto qualcuno, ritiro della patente a vita”; un aut aut senza condizionale quello del Governo. In conclusione, il ministro ha elogiato il Governo regionale e comunale, complimentandosi con il sindaco di Macerata, lì presente, per l’ottimo lavoro che lui e tutto il suo gruppo stanno svolgendo ed encomiando tutta la regione definendola una fantastica realtà economica, fatta di valenti imprenditori che credono nelle potenzialità territoriali.  La serata tutta è stata contornata dalla presenza di banchetti dove venivano distribuiti cibo e bevande alle persone presenti, ovviamente tutto offerto dal partito.  

30/09/2023 11:15
Civitanova, Gironacci sollevata dall'incarico di assessore dopo il passaggio alla Lega

Civitanova, Gironacci sollevata dall'incarico di assessore dopo il passaggio alla Lega

"Prendo atto del passaggio in Lega dell’Assessore Manola Gironacci, le auguro il meglio per il suo futuro in un partito che stimo e rispetto, ma questa decisione ha inevitabilmente compromesso quel necessario rapporto di fiducia per il quale, ad inizio mandato, l’ho scelta come assessore nella lista civica 'Civitanova Unica', pur non essendo stata eletta". Così esordia la nota diffusa dal sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica. "Pertanto, dopo una attenta riflessione, ho deciso di revocare tutte le deleghe a lei conferite". "Pur riconoscendo la libertà di azione politica di ognuno - aggiunge il primo cittadino - la scelta di entrare in un movimento politico è stata una scelta maturata e adottata autonomamente, senza nessuna condivisione, né con il sottoscritto, né con la lista di appartenenza, che merita rispetto oltre alla sua giusta rappresentazione in giunta, frutto di un'elezione svoltasi appena un anno fa. Un comportamento dunque lontano dal mio modo di fare che non posso né accettare, né condividere".  "Ringrazio la Gironacci per il lavoro svolto fino ad oggi, certo di essere stato sempre disponibile e aperto al confronto - conclude Ciarapica - Ogni giorno insieme a tutti gli assessori della mia giunta ci confrontiamo per fare le scelte migliori per il bene della nostra città. Scelte che richiedono reciproca lealtà, fiducia e stima”. Per il momento il sindaco manterrà tutte le deleghe revocate alla Gironacci.

30/09/2023 10:52
Salvini a Macerata per la Festa della Lega: “Parcaroli? Rivincerebbe anche domani” (FOTO e VIDEO)

Salvini a Macerata per la Festa della Lega: “Parcaroli? Rivincerebbe anche domani” (FOTO e VIDEO)

Si è tenuta oggi a Macerata la conferenza stampa che ha aperto la giornata di festa della Lega Marche. A coordinare l’incontro è stata Giorgia Latini, deputata e segretaria regionale Lega Marche, che ha dato il benvenuto ai due nuovi arrivati nella squadra del “Carroccio” in Consiglio regionale: Luca Santarelli dal gruppo “Rinasci Marche” e Simona Luchini che, precedentemente, era nel gruppo misto. Dopodiché il turno dell’atteso ministro Matteo Salvini, giunto in auto direttamente da Milano dove ha partecipato alla ricorrenza del compleanno del defunto ex premier Silvio Berlusconi. Parole di stima per la giunta comunale guidata da Parcaroli: “Il suo operato è un modello di buona amministrazione della Lega e del centrodestra. In anni dove ne sono successe di tutti i colori non avete mai perso il contatto con la città, con le associazioni e con i commercianti. Sono convinto che se si votasse domani mattina rivincereste al primo turno, come fra due anni”. Salvini, intervenendo sulle tematiche migratorie, ha citato anche la volontà di predisporre il blocco navale per la difesa del Mediterraneo “usando le navi della Marina Militare – ha detto - per difendere il mare europeo e le vite dei bambini che vengono messe da delinquenti su quelli che sono pezzi di lamiera che affondano dopo poco. Noi diciamo no a ogni missione navale europea non d’importazione ma di tutela e presidio”. Delle navi militari, a presidio di un “mare europeo”, sarebbero così la soluzione a un fenomeno di migrazione umana che c’è da sempre e continuerà a esserci, mentre un’integrazione che prende il nome di “importazione” avrebbe un sapore quasi commerciale. (Riprese e montaggio di: Federico Silvestri; Intervista di: Arianna Pannocchia)    

29/09/2023 22:00
“L’Italia delle Regioni”, il presidente Acquaroli a Torino per la seconda edizione del festival

“L’Italia delle Regioni”, il presidente Acquaroli a Torino per la seconda edizione del festival

Sarà dedicata al tema delle infrastrutture, con un focus importante sui grandi eventi dei prossimi anni, la seconda edizione de “L’Italia delle Regioni”, in programma, a Torino, dal 30 settembre al 3 ottobre prossimi, con la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Dopo il successo della prima edizione di Milano, il Festival delle Regioni e delle Province Autonome fa tappa nel Piemonte, con uno sguardo proiettato sul futuro infrastrutturale del Paese. A Torino sarà presente il presidente delle Marche Francesco Acquaroli, chiamato a coordinare il tavolo di lavoro sulle opere pubbliche, logistica, porti e aeroporti, digitalizzazione, innovazione tecnologica e ricerca. Il Festival si svilupperà da Piazza Castello ai luoghi simboli della storia d’Italia: Palazzo Reale, Teatro Carignano, Parlamento Subalpino (primo Parlamento del Regno d’Italia) che riaprirà le porte dopo oltre un secolo. Nel fine settimana di apertura della manifestazione, Piazza Castello si trasformerà nel “Villaggio delle Regioni”, all’insegna delle eccellenze territoriali e dei luoghi simbolo d’Italia che potranno essere ammirati nel “salotto buono” torinese.

29/09/2023 15:01
Macerata, Orioli e le bordate su Parcaroli: "Si è già sfiduciato da solo, deludente anche sul piano umano"

Macerata, Orioli e le bordate su Parcaroli: "Si è già sfiduciato da solo, deludente anche sul piano umano"

"Macerata 'tradita', oggi non ci sono altri termini che possono rappresentare lo stato in cui verte la nostra città, 'tradita', da colui che avrebbe dovuto salvarla, aiutarla, rinnovarla e rilanciarla. Il sindaco, si domanda retoricamente chi lo sfiducerà senza rendersi conto che si è già sfiduciato da solo, non realizzando quanto promesso in campagna elettorale alla città e tradendo le più che legittime aspettative dei propri elettori, noi in primis".  Con queste dure parole, il neo segretario nazionale del Movimento Iniziativa Popolare, Mattia Orioli interviene sulle sorti politiche cittadine spiegando come la città sembri "imbalsamata". "Il sindaco, nonché presidente della provincia di Macerata, Sandro Parcaroli ha tradito le aspettative dei Maceratesi - prosegue -, ha frantumato la coalizione civica e partitica, dimostrando la debolezza e l'inconsistenza politica ed amministrativa della sua persona, e purtroppo con noi deludente lo è stato anche sul piano umano". "A Roma sto lavorando insieme ad altri al tentativo di riaggregazione del mondo politico Popolare Democratico Cristiano, dopo la diaspora del 1994 - precisa Orioli -. Questo aspetto non sorge a caso, infatti centro-destra e centro-sinistra non esistono più, a Macerata la nostra città ne è un plastico esempio. Nel Paese e nei territori vi è una destra radicale e una sinistra radicale, fameliche di potere, per questo mai come oggi occorre un sussulto di tutte le forze cosiddette 'moderate', di centro".  "La città merita una speranza vera, concreta, reale, e solo le forze di buon senso possono farlo, il centro non sia solo un’opportunità per pochi, ma una speranza per tutti - riflette Orioli -. Per questo dico con determinazione alle forze Popolari, Democratiche Cristiane, di centro, moderate, laiche, liberali e riformiste ed a tutte le forze che si rivedono nella politica vera del fare, e a tutti i civici ed in fine ma non per ultimi a tutti i Maceratesi che hanno a cuore la città, di mettersi in cammino, unirsi e creare un fronte comune al 'centro', e definitivamente archiviare questa pagina impietosa di non politica". "Macerata dopo profondi dolori, umiliazioni e tradimenti, diventi il baluardo del cambiamento, diventi il centro di una rinascita, risorgimento e resurrezione e futuro faro per il paese verso una ritrovata politica, vera, umana, concreta e vicina alla gente" conclude Orioli.

28/09/2023 16:50
Attrarre gli under 41 in agricoltura: la regione Marche investe 22 milioni di euro

Attrarre gli under 41 in agricoltura: la regione Marche investe 22 milioni di euro

Attrarre i giovani in agricoltura per favorire il ricambio generazionale e creare nuove opportunità lavorative. È l’obiettivo di un imminente bando della Regione Marche che assegna 22 milioni di euro per incentivare l’insediamento degli under 41 nel settore primario. I fondi a disposizione sono quelli della programmazione europea 2023-2027 (Csr – Complemento regionale per lo sviluppo rurale). Prevedono la concessione di un contributo diretto, a fondo perduto, di 35 o di 50 mila euro, oltre alla possibilità di accedere, con la stessa domanda, ad altre agevolazioni per investimenti aziendali. "Quello primario è un settore importante, di qualità e grande specialità - afferma il presidente Francesco Acquaroli - e questo bando permette la creazione di nuove opportunità di occupazione e di crescita per i nostri giovani e di investire nelle eccellenze del nostro territorio". "Offriamo opportunità e strumenti operativi per attrarre i giovani nel settore agricolo marchigiano e attuare idee imprenditoriali innovative, anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini ambientali, che economici e sociali – evidenzia l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini - L’insediamento viene sostenuto attraverso un premio in conto capitale e la possibilità di attivare contestualmente, da parte dello stesso richiedente e una sola istruttoria, più Interventi, con un’ampia scelta facoltativa". Il bando sostiene l’insediamento dei giovani agricoltori (di età non superiore a 40 anni) con un premio all’avviamento in conto capitale, insieme alla possibilità di accedere, contestualmente, ad altri finanziamenti per acquisire competenze tecniche, consulenze, formazione e investimenti strutturali. Il premio giovani è di 35 mila euro per le aziende che si insediano nelle aree senza problemi di sviluppo e di 50 mila euro per quelle avviate dai giovani nelle zone con problemi di sviluppo. La ripartizione dei 22 milioni disponibili assegna 6 milioni al premio giovani, 12 milioni agli investimenti produttivi per migliorare la competitività aziendale, 2 milioni agli investimenti ambientali e per il benessere degli animali, 2 milioni per l’agricoltura sociale (agrinido, servizi educativi, longevità attiva) e la trasformazione di prodotti agricoli. Tutte le misure a favore dei giovani che si insediamo per la prima volta, riferisce l'assessore Antonini, "sono state condivise con le organizzazioni agricole, per calibrare gli interventi alle reali esigenze dell’agricoltura marchigiana".

26/09/2023 13:00
Basso bacino del Chienti, allarme mortalità: incontro tra associazioni e assessore Cognigni

Basso bacino del Chienti, allarme mortalità: incontro tra associazioni e assessore Cognigni

Lo scorso 11 settembre il comitato cittadino "Civitanova Unita", coordinato dalla professoressa Giuliana Venturini, la lista civica "Nova Urbs", coordinata da Paolo Maria Squadroni, e il "Comitato Spontaneo Ambientalista", coordinato da Tiziana Streppa, hanno fatto richiesta di  incontrare l'assessore all'ambiente del comune di Civitanova Giuseppe Cognigni per discutere del problema rappresentato dall'inquinamento del Basso Bacino del Chienti. Tema tornato più che mai d'attualità dopo il recente rapporto epidemiologico nazionale "Sentieri 6", che ha segnalato un eccesso di mortalità per malattie tumorali e malformazioni neonatali nell'area, compresa tra le 46 più inquinate d'Italia. L'assessore ha risposto con sollecitudine all'invito e l'incontro è avvenuto venerdì 22 settembre presso i locali del comune di Civitanova Marche. Per le associazioni hanno partecipato la professoressa Venturini (Civitanova Unita), la dottoressa Franco e il dottor Squadroni (Nova Urbs), assente la professoressa Streppa (Comitato Spontaneo Ambientalista) per motivi personali, mentre per il Comune erano presenti l'assessore Cognigni, il segretario Morosi e due dirigenti degli uffici tecnici.   Le associazioni hanno illustrato ai rappresentanti comunali come ad oggi non sia chiaro se sia stata condotta" da parte degli organi competenti una caratterizzazione precisa ed aggiornata del tipo di inquinamento presente nell'area del Basso Bacino del Chienti" e se siano state "individuate le azioni da compiere in merito". Le associazioni hanno, quindi, chiesto "di formulare una delibera consiliare di indirizzo per l'assunzione di responsabilità riguardo la questione dell'inquinamento ambientale" e di "assumere l'impegno formale di convocare un consiglio comunale aperto, con l'intervento dei tecnici degli uffici regionali preposti e dei politici delle amministrazioni locale, provinciale e regionale". Consiglio che "relazioni la cittadinanza sullo stato dei fatti e delinei le tracce per l'istituzione di un tavolo di lavoro, di cui facciano parte i 5 comuni dell'area (Civitanova Marche, Montecosaro, Morrovalle, Porto Sant'Elpidio e Sant'Elpidio a Mare), le rispettive province e la regione Marche, volto ad avviare un progetto di bonifica del sito". L'assessore Cognigni ha promesso di riferire al sindaco quanto richiesto e di aggiornare sugli sviluppi le associazioni, che a loro volta verificheranno che ciò venga fatto in modo appropriato e tempestivo. 

24/09/2023 13:40
La solitudine del Numero Uno: Parcaroli si impantana sulla Rampa della discordia

La solitudine del Numero Uno: Parcaroli si impantana sulla Rampa della discordia

Estate 2020, corte di palazzo Carradori. Parte la campagna elettorale di Sandro Parcaroli,  neocandidato della Lega. Per farlo scendere in campo ci è voluta una telefonata diretta dell'allora 'capitano' Salvini. Un esordio da applausi bagnato dai lieti calici innalzati a 'Vere Italie' del signor Medstore. E bagnato dal bacio d'istinto di Silvano Iommi, vicino di casa di colui che a furor di voti sarà il nuovo sindaco di Macerata il 24 settembre. Esattamente tre anni or sono. Iommi, per tanti anni presidente dell'Ordine degli Architetti, ha infatti studio nello stesso palazzo Carradori. I due uomini si conoscono, hanno viva simpatia reciproca, si stimano certamente. Quasi scontato che Parcaroli, eversore alle urne del piddino Narciso Ricotta dato per vincitore 'facile facile' prima della telefonata salviniana, nomini Iommi assessore all'Urbanistica. Lui, già nella giunta Menghi, conosce la storia di Macerata mattone per mattone, coppo per coppo, punti bassi ed altimetrie. A distanza di tre anni - quasi secoli al cospetto degli eventi attuali - il feeling tra i due sembra in gran parte evaporato. "Ho tremila cose da fare, non posso pensare sempre a Iommi" ha dichiarato il sindaco nel frattempo eletto anche presidente della Provincia - veni, vidi, vici. Lui, l'architetto, ha intanto congelato al momento le dimissioni innescate dai dubbi niet - "tutti i soldi non ci sono" - dal primo (cittadino) rispetto al progetto di parcheggio multipiano e coperto, a ridosso di Rampa Zara. Eterna spina reattiva nel centro molle della Città murata. Da conquistare alfine al partito dei pedoni come lo fu...Masada da parte del comandante romano from Urbs Salviae (Urbisaglia) Lucio Flavio Silva Nonio Basso. Superando lui il 'Sentiero dei Serpenti' della rocca inespugnabile fatta costruire da Erode il Grande. Sentiero che nel caso maceratese è apparso un muro. E sugli stretti e perigliosi suoi tornanti sembra aver fatto, in buona parte, la fine degli Zeloti la lista civica del sindaco (10% al voto) intorno al quale si sarebbe creato un sensibile vuoto. Della civica fa parte lo stesso Iommi, un'altra eletta è passata a FdI mentre una terza, la presidente del Consiglio comunale delle Donne, vive un momento non facile. Nell'attesa della resa dei conti definitiva nel Centro Destra "ci facciamo intanto solo del male": dice Katiuscia Cassetta (assessore della Cultura) commentando il poco magic moment dell'esecutivo per il quale FdI chiede un rimescolamento di carte. Aprendo sul parcheggio di Rampa Zara ma, assolutamente no, al progetto di Iommi considerato troppo costoso. Meglio a raso, dice il capogruppo Castiglioni. Rimettendo la palla che scotta nelle mani del sindaco. Un brutto sogno, di più un incubo di questa fine estate?  Chi vivrà vedrà ma certo lo slogan elettorale di Parcaroli ("Amerai vivere e lavorare a Macerata") pare ancora tutto da verificare soprattutto cominciando da lui stesso. "Siamo contro il parking per 300 posti e 20 milioni di spesa; in questo non c'e' alcun asse con Fratelli d'Italia" ha dichiarato l'avv. Ricotta. Politicamente se il Centro Destra è in cerca di Autore (regge tuttavia la convinzione secondo cui se non si è sicuri di vincere con Parcaroli, di certo in sua assenza si perde tra 2 anni) il Centro sinistra non ride. In particolare il Pd. Al breefing organizzato di recente da Bruno Mandrelli sul futuro maceratese hanno partecipato David Miliozzi (al tavolo degli organizzatori) l'ex sindaco Romano Carancini, Marco Sigona, Giovanni Scoccianti. Si parla ora di terzo polo, che in riferimento al caso Tolentino (cfr Alessia Pupo, Alessandro Massi) mette brividi agli altri due.  Tuttavia qual è il destino di Macerata? A chi - praticamente tutti - al recente convegno dell'associazione Le Casette (presidente Pierluigi Pianesi) rivendicava l'antica autorevolezza e la guida ferma del territorio al capoluogo, il vescovo Marconi (presenti Parcaroli, la vice D'Alessandro, il prof. Baldassarri e la Cassetta) ha suggerito, ricalcando il pensiero presente nell'omelia a San Giuliano, una strategia piu' consona all'attuale momento della 'Civitas Mariae'. "La si ponga piuttosto al servizio attivo delle varie municipalità riservandoLe in particolare il ruolo di collegamento tra costa, collina e montagna" ha sottolineato monsignore.  Intanto i giornali sulla scossa politica di fine estate, sopravvenuta dopo lo sciame... degli ultimi mesi, hanno titolato su una possibile crisi di giunta. Le prossime settimane saranno decisive per capire meglio una situazione deteriorata dove il partito della premier e' in cerca di ulteriore spazio nella coalizione e dove la giunta appare al momento come un conclave del '500. Mentre nuove truppe s'ammassano ai fianchi del Palazzo del Governo municipale risalendo fiduciose lungo la Rampa della Discordia e scommettendo sulla solitudine del numero uno, sindaco e presidente. L'atto finale resta nelle mani dell'assessore all'Urbanistica: l'ex presidente dell'Ordine degli Architetti accettera' d'essere 'commissariato' o portera' sino in fondo la sfida innescata con le dimissioni poi congelate in questo infuocato fine estate mettendo Parcaroli nella scelta piu' solitaria e definitiva. L'ultimo bacio. (Notorius)

24/09/2023 09:40
È morto l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

È morto l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Alle ore 19.45, il Presidente Emerito della Repubblica, senatore Giorgio Napolitano, si è spento all'età di 98 anni presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma. Ci lascia l'uomo delle riforme a tutti i costi, napoletano di gran classe, elegante e "pignolo", come egli stesso si è definito. Attento ad ogni dettaglio, lavoratore instancabile, profondo conoscitore della vita parlamentare e delle dinamiche politiche dell'intera storia repubblicana. Sempre accompagnato con discrezione dalla moglie Clio, Giorgio Napolitano ha iniziato il suo primo settennato al Quirinale, nel 2006, gioendo per la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio di Berlino e ha concluso i quasi due anni del secondo mandato con qualche rimpianto per non essere riuscito a vedere del tutto compiuti quei cambiamenti istituzionali per i quali tanto si è speso. Ma soprattutto "re Giorgio" ha dovuto affrontare quello che in molti considerano il periodo più buio degli ultimi 50 anni, navigando a vista tra gli scogli di una durissima crisi economica. E lo ha fatto con una convinzione incrollabile: che l'Italia avesse bisogno di stabilità politica. In nome di questo principio ha cercato sempre di evitare scioglimenti anticipati della legislatura. Certamente il momento peggiore - che ha coniugato amarezza personale e preoccupazione istituzionale - è stato il suo coinvolgimento indiretto nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia con l'eccezionale deposizione alla Corte di Palermo salita in trasferta al Quirinale. Quella di Napolitano non è stata infatti una presidenza leggera, né facile. Ma ha mantenuto sempre l'impegno preso il 15 maggio del 2006 quando da neo-presidente promise solennemente davanti alle Camere che non sarebbe mai stato il capo dello Stato della maggioranza che lo aveva eletto, ma che avrebbe sempre guardato all'interesse generale del Paese. E così è stato, visto che dopo essere salito sul Colle più alto della politica italiana con i soli voti del centrosinistra, ha chiuso il primo settennato con l'aperto sostegno del centrodestra. Un sostegno che si è via via raffreddato durante lo storico bis nel 2013 al Quirinale che ha visto Silvio Berlusconi condannato e spesso i suoi all'attacco politico del presidente. L'elezione del 2006 non era per niente scontata. La sua provenienza dal Pci lo faceva guardare con sospetto dal centrodestra berlusconiano. Ma il fatto di essere il primo dirigente comunista a diventare presidente della Repubblica non ha impedito al Cavaliere di riservargli, dopo poco, pubbliche lodi. Fino alla richiesta di far restare lui al Quirinale per superare quella turbolenta fase politica. Un Parlamento annichilito, dopo aver bruciato nel segreto dell'urna calibri come Franco Marini e Romano Prodi gli consegnò di nuovo lo scettro del Colle, inondandolo di applausi mentre Napolitano teneva nell'aula di Montecitorio un discorso durissimo nei confronti di un'intera classe politica. Le sue capacità di tenuta psicologica e mediazione gli sono state unanimemente riconosciute negli anni. Persino la Lega ha dovuto inizialmente riconoscergli l'impegno sul fronte del federalismo, nonostante più volte il capo dello Stato abbia redarguito il Carroccio sul tema dell'Unita nazionale. Lasciata con dispiacere l'amatissima casa nel rione Monti, ha dedicato grande attenzione alle relazioni internazionali. Indubitabile è stata infatti la stima che ha goduto all'estero: Washington, ad esempio, lo ha sempre considerato uno fra gli interlocutori più autorevoli e affidabili. Europeista convinto, Napolitano ha sempre sostenuto l'indispensabilità dell'Unione europea. Ma il passaggio che lo consegnerà alla storia come 're Giorgio'' (così lo incoronò il New York Times) è quello che nel novembre 2011 porta Mario Monti a palazzo Chigi. I critici parleranno di Repubblica presidenziale, di interpretazione estensiva delle sue prerogative. I sostenitori la giudicheranno una mossa determinante per evitare che il Paese, spinto sull'orlo del baratro dalla crisi del debito sovrano, precipiti. Evitato il default, l'Italia non riesce però a schivare la recessione. L'immagine del governo 'tecnico' del presidente risulta danneggiata. E con essa anche il sostegno politico all'inquilino del Colle. Le fibrillazioni del Pdl portano alle dimissioni di Monti e a quella 'salita in politica' del professore che Napolitano, inutilmente, sconsigliò. I risultati elettorali che non diedero una maggioranza chiara, i veti incrociati dei partiti spinsero quindi Napolitano a nominare Enrico Letta sulla base di una larga intesa. Poi l'ascesa irrefrenabile di Renzi con il quale, nonostante la differenza di età, ha saputo costruire un rapporto sincero e pragmatico. Napolitano ha rassegnato le dimissioni il 14 gennaio 2015. È divenuto poi Senatore di diritto e a vita quale Presidente Emerito della Repubblica.

22/09/2023 20:00
San Ginesio - "Oltre 400 atti non pubblicati": il gruppo consiliare di minoranza va in Prefettura

San Ginesio - "Oltre 400 atti non pubblicati": il gruppo consiliare di minoranza va in Prefettura

"Ciò che ci ha spinti a chiedere udienza è stata la scoperta degli oltre 400 atti, riferiti al periodo 2018-2022, non pubblicati sul sito istituzionale, tra cui determine, delibere di giunta e di consiglio comunale, di cui avevamo chiesto conto alla Vice Segreteria dieci giorni fa, senza ancora aver ricevuto alcun tipo di risposta”.  Così il gruppo consiliare "San Ginesio Comunità Condivisa" spiega l'appuntamento avuto in Prefettura con il viceprefetto Emanuele D’Amico, nel corso del quale è stato richiesto un intervento ufficiale dopo le difficoltà incontrate in questi primi mesi di consiliatura.  La minoranza ha, inoltre, segnalato "la violazione dello Statuto comunale per la composizione della giunta e l’impossibilità di relazionarsi direttamente con la Revisore dei conti", sino "al diniego di accesso agli atti tramite gli uffici comunali, con la richiesta di passare esclusivamente per gli amministratori". "Azioni che ostacolano il nostro lavoro di consiglieri di minoranza, chiamati dai cittadini a svolgere soprattutto una funzione di controllo", precisano. "Siamo usciti dalla Prefettura fiduciosi e ancora più consapevoli che il ruolo che siamo chiamati a svolgere è un baluardo della democrazia, apprezzando la disponibilità del viceprefetto", concludono i consiglieri di minoranza.   

22/09/2023 18:25
Contributo di 500mila euro annui in favore dell'associazione Sferisterio: al via la proposta di legge

Contributo di 500mila euro annui in favore dell'associazione Sferisterio: al via la proposta di legge

Avviata la proposta di legge "Disposizioni in favore dell'Associazione Arena Sferisterio - Teatro di tradizione, per l'organizzazione del Macerata Opera Festival". Relatrice è l'onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati. Nel dettaglio, si prevede l'assegnazione di un contributo, a decorrere dal 2023, di 500 mila euro annui a favore dell'Associazione Arena Sferisterio - Teatro di tradizione, per l'organizzazione del Macerata Opera Festival. «Lo Sferisterio è il monumento simbolo della città di Macerata, l’unico teatro all’aperto con i palchi e con il palcoscenico più lungo d’Europa  - afferma l'onorevole Giorgia Latini -. Il Macerata Opera Festival è una delle più rilevanti rassegne liriche estive in ambito nazionale e internazionale. Richiama pubblico da tutto il mondo per l’unicità delle sue proposte artistiche e per il fascino del luogo».  «È uno degli eventi culturali di punta non solo del territorio ma di tutta la regione Marche, che oltre a vantare una storia pluridecennale (il prossimo anno si celebreranno i 60 anni di attività), riveste una specifica rilevanza di carattere economico. Rappresenta un modello raro e virtuoso in grado di coniugare qualità del progetto culturale e capacità organizzativa, valorizzando, attraverso il melodramma, la cultura e la storia del nostro Paese e, al contempo, il tessuto sociale, economico e produttivo, per le molte imprese artigiane e commerciali del territorio coinvolte nella realizzazione delle attività del Festival». «Questa proposta di legge potrà strutturare in via permanente il sostegno economico alla programmazione artistica per l'Associazione Arena Sferisterio, come già accade per altri festival italiani. Ed avrà come scopo la tutela e la salvaguardia dell’attività dello Sferisterio garantendone la sostenibilità e la continuità». Sul provvedimento, la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera svolgerà le audizioni del sovrintendente dell'Associazione, Flavio Cavalli e del presidente del cda Sandro Parcaroli. 

22/09/2023 13:11
Pieve Torina, Gentilucci replica a Tim: "Un servizio di telefonia non può essere un lusso"

Pieve Torina, Gentilucci replica a Tim: "Un servizio di telefonia non può essere un lusso"

"Se un comune come Pieve Torina, un topolino rispetto alle grandi compagnie telefoniche, è riuscito a mettere in disponibilità dei propri cittadini un servizio di hotspot gratuito per la telefonia, figuriamoci cosa avrebbe potuto fare Tim se solo avesse voluto. È pleonastico chiamare ancora in causa mere ragioni di ordine economico per negare un servizio di pubblica utilità". Ad affermarlo è il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci.  "L’atteggiamento degli interlocutori non tiene conto della storia di quell’azienda. Ricordo che la Tim ha avuto, nel Ministero del Tesoro, e quindi nello Stato italiano, uno dei suoi maggiori azionisti fino alla privatizzazione. E che ancora la Cassa Depositi e Prestiti, istituzione finanziaria dello Stato, è tra i suoi azionisti. Questi dirigenti pretendono di darci lezioni di strategia economica dimenticando che la fruizione di un servizio come la telefonia non può essere catalogata come un lusso", precisa il primo cittadino. "In un contesto fragile come Pieve Torina, ancora devastato dal terremoto, sarebbe stato diligente garantire tale servizio ai nostri cittadini. Di fronte a questa risposta, non posso che appellarmi direttamente al governo perché stigmatizzi tale comportamento e adotti le opportune contromisure", conclude Gentilucci.

20/09/2023 19:00
Come rilanciare Macerata, confronto "prepolitico" tra esperti e cittadini all'asilo Ricci. Prove per un terzo polo? (FOTO)

Come rilanciare Macerata, confronto "prepolitico" tra esperti e cittadini all'asilo Ricci. Prove per un terzo polo? (FOTO)

Nel pomeriggio di ieri, all’Asilo Ricci di Macerata, si è tenuto un incontro organizzato da Massimiliano Fraticelli, Antonello De Lucia e David Miliozzi sulla tematica “Macerata, tra Attualità e Prospettiva. Il destino delle città medie e piccole tra globalizzazione e tele lavoro”. L’evento, introdotto da Bruno Mandrelli, ha visto gli interventi di Enrico Brizioli, Carlo Cambi, Sabrina De Padova, Silvio Minetti, Marco Sigona e Massimiliano Sport Bianchini .  I promotori dell’incontro hanno precisato che si è trattata di un’iniziativa aperta a tutti per trovare insieme quelle soluzioni che fino ad oggi non sembra si siano trovate; dunque non strettamente finalizzata a presentare un programma elettorale di un partito o una lista civica. A tal riguardo, il filo conduttore è stato quello di avviare una discussione definita “prepolitica” e che va al di là della polarizzazione destra-sinistra. Un incontro che si è profilato come necessità di uno spazio di confronto in cui poter riflettere sugli errori, sulle mancanze delle linee politiche messe in campo finora e ancor prima come un’occasione per meditare sui cambiamenti sociali, sulla pluralità collettiva e su come questa possa trovare un’unità identitaria a partire da un interrogativo “Dove vogliamo andare?” (che riecheggia anche un interrogativo di pasoliniana memoria: “Dove va l’umanità?”) . Antonello De Lucia, già coordinatore provinciale di Italia Viva, durante la presentazione ha introdotto il presupposto da cui è nata questa necessità di confronto: “La prima cosa da fare è la fotografia dell’esistente, capire dove siamo, che cos’è Macerata in questo momento, dov’è nel contesto territoriale macroscopico, sapendo allo stesso tempo cosa non è più; e sapendo questo una domanda è che cosa vogliamo che diventi domani. Oggi quello che vedo è una città ferma in cui si percepisce un’atmosfera asfittica. Dove sta andando la città?”. Sulla scia di una domanda che impone una riflessione sul concetto di movimento e più nello specifico di mutamento, l’avvocato Bruno Mandrelli ha parlato della rapidità attuale attraverso cui cambiano e si avvicendano le situazioni e di come, per questo motivo, il modello di sviluppo della società in cui siamo cresciuti è in declino. Da qui, ai fini di una messa in discussione e ridefinizione di un’azione politica, il bisogno di un terreno comune di condivisione e risoluzione dei problemi tra cui la chiusura del sistema di credito, la mancata sinergia con l’università, l’invecchiamento della popolazione, l’edilizia, l’esodo dei laureati fuori dai confini nazionali. Proprio L’Università e lo Sferisterio sono stati definiti come: “le ultime più grandi ricchezze che ci sono rimaste” e che possono essere un vero e proprio “volano di permanenza in questa città, di formazione culturale e tecnica a partire dai giovani”.  Ancora prima di molte possibili proposte, si è messo in evidenza il fatto che occorre partire da un sentimento “pre politico”, il quale, in questo caso, guarda al centro storico, alla sua topografia dell'intimità: “non solo come luogo di residenza per chi ci abita ma anche e soprattutto come luogo di elezione, di ritrovo spirituale di tutti i cittadini”.  A prendere la parola successivamente è stato Massimiliano Sport Bianchini, presidente dell’Arci macerata, che ha messo in luce la totale incapacità della politica territoriale di cogliere le importanti occasioni che possono provenire dal Terzo Settore: “La riforma del Terzo Settore va verso la logica assoluta di cambio di paradigma e attualmente nella città maceratese non esiste nessuna coprogettazione, nessuna coprogrammazione; cosa che, per esempio, a Fano c’è, ha aggiunto. Oggi a Macerata fanno un bando sulla cultura di 23.000 euro e non si riesce a cambiare lo statuto dello Sferisterio che è rimasto lo stesso degli anni ‘90. Non c’è alcuna forza di cambiamento, non c’è alcun patto di condivisione, di progettazione, di organizzazione futura per una città che dovrebbe avere opportunità molto più di altri”. Carlo Cambi, noto giornalista presso le più importanti testate nazionali, ha ripreso la questione del centro storico della città imperniandola intorno al suo ruolo di riferimento identitario. Citando Marc Augé, secondo il quale servono le identità per sapere chi siamo, ha fornito un importante grimaldello critico, che va in direzione di un’autocoscienza aumentata: “Vorrei che ci fosse da parte di tutti i maceratesi, indipendentemente dal loro schieramento e dal colore politico, la presa in carico di una necessità di ricostruzione dell’identità della città. Che cosa vogliamo essere, Il luogo della cultura, della sanità avanzata, dell’intelligenza collettiva? Le amministrazioni hanno avuto molto peso nel determinare l’ancoraggio a una banale quotidianità della città”. Cambi ha poi ricordato l’illustre passato di Macerata, della sua Università in cui sono state elaborate alcune delle più importanti teorie economiche di questo paese, quelle di Maffeo Pantaleoni, il più raffinato chiosatore della teoria economica cosiddetta “marginalista”. Il successivo intervento di Enrico Brizioli, direttore medico scientifico del Gruppo KOS, ha trattato la questione dell’urbanistica in relazione agli inevitabili mutamenti demografici e dunque ha fatto leva sulla necessità della ridefinizione e riprogettazione degli spazi di vita collettiva che devono fare i conti con un mancato ricambio generazionale, la migrazione dei giovani, l’integrazione non governata dei migranti che dovrebbe distribuirsi nelle fasce lavorative a che spesso finiscono in una ghettizzazione urbana dove si vive male.  Quello maceratese è “un territorio che deve necessariamente essere ripensato perché il modello marchigiano non può più sostenere una progettualità di questo tipo”. Riguardo alla progettazione dello spazio ai fini di rendere Macerata distinguibile per il suo profilo di unicità e rilancio, Brizioli ha citato il progetto mancato (nonostante i fondi a disposizione) del nuovo ospedale, che avrebbe rilanciato fortemente la sanità e che, collocato lungo l’asse della ferrovia, avrebbe reso la città un importantissimo snodo. Numeroso e partecipe il pubblico presente, che, chissà se in occasione delle nuove elezioni si troverà a votare una lista il cui programma politico conterrà quel "pre politico" interrogativo da cui tutto è scaturito: "Dove sta andando la città?"  

16/09/2023 09:55
Lotta alla peronospora della vite, Antonini: "Dal 18 settembre possibili le segnalazioni di danno"

Lotta alla peronospora della vite, Antonini: "Dal 18 settembre possibili le segnalazioni di danno"

Da lunedì 18 settembre a martedì 10 ottobre i viticoltori marchigiani danneggiati dalla peronospora della vite potranno presentare le segnalazioni di danno sul sistema informativo agricolo regionale. La regione avvierà le procedure per ottenere il riconoscimento dell'evento eccezionale e accedere ai ristori. Lo comunica l'assessore all'agricoltura Andrea Maria Antonini. "La regione Marche si è subito attivata per arginare i danni causati alla vitivinicoltura, fin dalla tarda primavera di quest'anno, quando gli eventi meteorologici eccezionali hanno impedito di contrastare efficacemente l’aggressività del fungo - spiega Antonini -. Siamo stati promotori del tavolo interregionale per proporre al ministero dell’Agricoltura le azioni da intraprendere attraverso adeguate risorse economiche a compensazione della minore produzione, sbloccando i fondi europei e quelli della solidarietà nazionale". Azioni, ricorda l'assessore, "sempre sviluppate insieme ai tavoli delle filiere vitivinicole marchigiana e nazionale. L'impegno profuso ha portato all'emanazione del primo atto legislativo, il decreto legge 104/2023, che consente l'attivazione, in deroga, del Fondo di solidarietà anche per la peronospora". Antonini evidenzia che l'importo di un milione di euro previsto dal decreto legge "è un primo stanziamento a cui necessariamente seguirà, come già chiesto dalla Regione, una dotazione aggiuntiva nella prossima legge di bilancio 2024". In ogni caso, anticipa l’assessore, "le Marche incrementeranno con un ulteriore milione di euro la dotazione assegnata dal Ministero, allo scopo di favorire prestiti agevolati di ammortamento quinquennale e la proroga delle operazioni di credito agrario da parte dei viticoltori".  Le misure previste dal decreto legge, secondo l'assessore, "anche se attivate con una congrua dotazione finanziaria, non riusciranno, da sole, a risolvere le problematiche del settore, visti gli eventi meteorici sempre più eccezionali ed estremi. Abbiamo pertanto chiesto al Ministero di consentire trattamenti antiperonosporici ai vigneti con l'impego di droni, in sicurezza ma in deroga alle prescrizioni vigenti. Come pure l'aumento straordinario, per l'anno 2023, del quantitativo a ettaro di rame da utilizzare in agricoltura biologica e l'incremento straordinario al 30%, sempre per il 2023, della quota consentita di vino di annate diverse per il taglio del vino d’annata, come pure la riduzione al 20% (dal 30% previsto) del danno per accedere agli interventi stabiliti dal decreto legge". L'assessore riferisce anche in merito alle misure in cantiere a livello regionale: tra le altre, l’aumento del contributo annuo, previsto dal Psr, ai livelli massimi, per il prossimo triennio, a favore delle aziende biologiche. Nel lungo periodo, tuttavia, conclude l'assessore Antonini, sarà necessario "un maggiore ricorso agli strumenti assicurativi, nuove misure per mutualizzare i rischi, la diffusione di varietà di viti resistenti alla peronospora".  

15/09/2023 18:00
Carancini: "Marche regione con il più alto tasso di positività al Covid. Acquaroli non dice nulla?"

Carancini: "Marche regione con il più alto tasso di positività al Covid. Acquaroli non dice nulla?"

"Gli indifferenti Francesco Acquaroli e Filippo Saltamartini, a quanto pare, si guardano bene dal rendere noto che secondo l'ultimo bollettino del Ministero della Salute le Marche attualmente sono la regione italiana con il più alto tasso di positività al Covid, con una percentuale pari al 34,6%. Tre volte tanto la media nazionale". A dichiararlo, in una nota, è il consigliere del regionale del Partito Democratico, Romano Carancini.  "Si parla da settimane ormai di un prevedibile incremento di contagi dovuto alle diverse varianti del virus emerse negli ultimi mesi che sono risultate meno aggressive ma più contagiose, tanto che lo stesso Ministero della Salute ha diramato una circolare che indica l'effettuazione di tamponi per gli accessi ai Pronto Soccorso, alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie - prosegue Carancini -. Tuttavia si sta rivelando un processo repentino che accelera di giorno in giorno, ma che non interessa tutte le regioni allo stesso modo: le Marche infatti, solo nel giro di una settimana, hanno visto un’impennata dei contagi del 5%".  "Francesco Acquaroli non ha nulla da dire alle famiglie marchigiane sulla situazione della nostra regione rispetto alla recrudescenza del Covid, sul perché proprio qui vi sia stata un'impennata dei contagi così significativa e su cosa ci attende nelle prossime settimane? Sia chiaro: non si tratta di suscitare allarme quanto di informare e prevenire attraverso la consapevolezza delle persone", puntualizza Carancini.  È evidente, infatti, che i soggetti fragili, le persone anziane, quelle con patologie pregresse sono di nuovo a rischio e hanno tanto il bisogno quanto il diritto di sentire la Regione Marche e il servizio sanitario vicini a loro, per esempio attraverso la promozione pubblica ed efficace di una campagna di vaccinazione. Allora che cosa intendono fare il Presidente Acquaroli e l'assessore alla sanità Saltamartini?", conclude il consigliere Carancini annunciando una interrogazione urgente in merito, che verrà discussa in occasione del Consiglio regionale di martedì prossimo.     

14/09/2023 16:18
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