In arrivo ulteriori 60 milioni per le imprese delle zone del sisma 2016. Nei giorni scorsi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la circolare direttoriale che definisce i termini e modalità di presentazione.
"Anche quest'anno, grazie all'impegno del governo, è stato confermato il finanziamento delle risorse per agevolazioni alle attività produttive che operano nelle 4 regioni del Cento Italia. La Legge di bilancio per il 2023 aveva previsto lo stanziamento di ulteriori 60 milioni di euro. Ora il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha appena pubblicato la circolare che spiega come presentare le domande di accesso alle agevolazioni". Commenta così il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli.
"Destinatari dell’intervento sono le imprese e i titolari di reddito di lavoro autonomo localizzati nella Zona Franca Urbana istituita nei comuni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016. Le esenzioni fiscali e contributive potranno essere richieste a partire dal 2 maggio e fino al 24 maggio 2023", aggiunge Castelli. E conclude: "La rigenerazione economica e il contrasto allo spopolamento dell'Appennino passano anche attraverso il sostegno alle attività private".
Discontinuità e unità sono le parole chiave che hanno contraddistinto la relazione della neo segretaria Chantal Bomprezzi alla prima riunione dell’organo direttivo del PD Marche: “Discontinuità rispetto a un partito del passato sin troppo chiuso, percepito come distante dall’opinione pubblica, poco coraggioso sulle scelte di campo da abbracciare, litigioso sui giornali. Poi unità nell’azione politica e istituzionale”.
La segretaria ha esordito sottolineato innanzitutto il risultato straordinario delle Primarie del 26 febbraio dove oltre venticinquemila marchigiani hanno ricaricato il partito di speranza ed entusiasmo: “Iniziamo a parlare dei problemi dei cittadini con i cittadini, con chi ha più bisogno e non ce la fa”.
La chiave è, secondo la segretaria, quella di marcare ancor più chiaramente l’identità politica del PD con i valori forti del centro-sinistra: “Il PD Marche si caratterizzerà lungo 3 direttrici strategiche: il lavoro, la lotta alle disuguaglianze, la sanità pubblica. Queste missioni dovranno rappresentare il fulcro dell’azione politica di un partito come il nostro, progressista, ambientalista, europeista, attento a dare a tutti pari opportunità”.
La segretaria ha quindi presentato le azioni da mettere in campo su ciascuno dei 3 temi: “Il lavoro viene prima di tutto – ha assicurato la segretaria Dem – e il mercato del lavoro delle Marche è caratterizzato da rapporti di lavoro precari e di breve durata, questo ha fatto perdere la fiducia di troppe persone nei confronti delle istituzioni. Dobbiamo darci da fare su questo fronte affinché nessuno perda la speranza di un lavoro sicuro e dignitoso”.
“Lottare contro ogni disuguaglianza deve essere un imperativo – ha detto Bomprezzi. Nelle Marche, nonostante gli annunci iniziali, il governo delle destre ha tolto risorse ai settori socio assistenziali, proprio in un periodo di crisi acuta come questo".
"A fronte di un incremento dei bisogni, della domanda di solidarietà, della necessità di sostenere la non autosufficienza, quando è il momento di incrementare le politiche domiciliari, investire sulla rete dei servizi territoriali socio-sanitari, promuovere interventi contro l'esclusione sociale e per il sostegno alle famiglie in condizione di fragilità, la giunta Acquaroli ha pensato bene di diminuire le risorse proprio dove servono”.
Terzo punto al centro dell’agenda politica del Pd Marche sarà quello sulla sanità pubblica. Qui Chantal Bomprezzi ha evidenziato tutte le criticità emerse in questi ultimi anni, sottolineando come: “A fronte di un aumento esponenziale dei costi vivi in ambito sanitario, le risorse messe a disposizione non solo sono diminuite ma addirittura sono state impegnate verso maggiori ed inutili costi burocratici e amministrativi delle nuove sovrastrutture organizzative e di potere. La rete dell'emergenza-urgenza nelle aree interne è stata depotenziata. Si sono ridotti drammaticamente medici, mezzi e risorse. Rispetto a questo, non vi è nessuna iniziativa per il contenimento dei tempi di attesa, per le prestazioni ambulatoriali, diagnostiche e per gli interventi chirurgici”.
“Ciò che sta accadendo – prosegue la segretaria Dem – è inaccettabile. Essendo ormai arrivati a metà mandato, sarà ancora più indispensabile che come PD Marche, insieme al gruppo consiliare, si faccia emergere con chiarezza di fronte ai marchigiani l’enorme, incolmabile distanza tra le velleitarie promesse elettorali e le inconcludenti e dannose azioni del presidente Acquaroli e la sua giunta”.
“Da parte nostra – ha concluso Bomprezzi – affronteremo in modo unitario e convinto le grandi sfide che ci attendono, insieme, auspicabilmente, a tutte le forze politiche e civiche che si riconoscono nei nostri valori”.
A Monte San Martino si torna a parlare dei lavori di ripristino del versante in frana in via Grazie, al km 0+100 della strada provinciale 84 Monte San Martino - Amandola.
Nelle scorse settimane, il capogruppo di "Monte San Martino tra la gente - Fratelli d’Italia", Raffaele Anselmi, aveva parlato di "un vero e proprio scempio" relativamente a una intera scarpata situata all’ingresso del centro storico del paese, ricoperta da una rete con all’interno del materiale plastico che - affermava - "ha portato non solo alla copertura, ma anche al danneggiamento di uno splendido glicine centenario" (leggi qui).
Ora, la vicenda finisce all’attenzione del consiglio comunale. Raffaele Anselmi, infatti, ha presentato un'interrogazione sui lavori di ripristino del versante in frana in via Grazie, chiedendo all’amministrazione comunale che venga prodotta "tutta la documentazione relativa ai pareri favorevoli rilasciati in sede di conferenza dei servizi indetta per questi lavori".
“E’ doveroso” spiega Anselmi “conoscere chi ha autorizzato la stesura di quella copertura e sono tanti i cittadini che chiedono chiarimenti. Auspico chiarimenti in merito da parte del Sindaco e dell’amministrazione comunale”.
La discussione dell’interrogazione è già stata calendarizzata per il prossimo consiglio comunale di Monte San Martino, fissato per giovedì prossimo 6 aprile.
Venanzo Ronchetti, già sindaco di Serravalle di Chienti, con la mozione “I socialisti con i socialisti”, è stato eletto all’unanimità nuovo segretario provinciale PSI di Macerata durante il congresso che si è svolto nella mattinata di sabato a Loro Piceno, presso il ristorante Le Grazie.
Uomo di grande esperienza politica e amministrativa, lo ricordiamo tutti come il “Sindaco del terremoto” per il grande contributo dato ai territori colpiti dal sisma del ’97.
In passato ha già svolto ruoli di dirigente provinciale del partito e non si è mai sottratto all’impegno ogni volta che la comunità socialista gli ha chiesto di candidarsi, ottenendo ottimi risultati che dimostrano il grande rispetto e la grande stima di cui ha sempre goduto; il medesimo rispetto e la medesima stima che oggi le compagne e i compagni presenti al congresso gli hanno confermato durante i loro interventi.
Il congresso si pone a conclusione di un impegnativo percorso di ricostruzione e rilancio del partito socialista maceratese che ha visto come prima concretizzazione durante l’assemblea degli iscritti a luglio 2022 la nomina dei tre coordinatori Giulio Borroni, Giorgio Menghi e Nando Ferretti.
Con loro, e grazie al supporto di Lucia Pistelli vice-segretaria regionale e membro della Direzione Nazionale del Psi, Ronchetti ripartirà.
“I socialisti della provincia di Macerata approvano incondizionatamente la proposta di avviare gli Stati Generali del Socialismo indicata dalla Direzione Nazionale - così recita la mozione presentata da Claudio Simonetti - e si impegnano a raggiungere tale obbiettivo unitario rivolgendo un appello a tutti i socialisti anche a livello territoriale che si sentono espressione di un socialismo moderno e riformista".
Ronchetti, insieme al nuovo gruppo dirigente, ripartendo dai punti qualificanti dell’iniziativa socialista - quali la tutela del mondo del lavoro, la difesa della scuola e della sanità pubblica, la lotta alle vecchie e nuove povertà, la lotta per una giustizia giusta, per i diritti civili e per uno sviluppo sostenibile che difenda l’ambiente - tenterà di riportare i Socialisti ad essere protagonisti della politica provinciale.
Approvato dalla giunta recanatese guidata dal sindaco Antonio Bravi il progetto definitivo dei lavori di restauro del Castello di Montefiore per un costo complessivo di 1.861.069,70 euro, di cui il comune di Recanati dovrà spendere solo l’esigua somma di 22.143,32 euro grazie ai fondi reperiti dal Pnrr.
"Dopo aver consolidato il versante a valle del Castello di Montefiore con un intervento per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, fondamentale per i lavori che effettueremo nel Castello, oggi con l’approvazione dei progetti definitivi, siamo pronti a ristrutturare l’intera fortezza del 1200 e a restituirla più bella che mai alla comunità" ha dichiarato il primo cittadino.
Dopo il parere positivo redatto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, la Giunta ha approvato in questi giorni il progetto definitivo di miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale della frazione di Montefiore con l'intervento di restauro e rifunzionalizzazione del Castello di Montefiore, da adibire a contenitore per la promozione delle attività culturali e sociali a servizio del quartiere e dell’intera comunità recanatese.
"Dopo i lavori per il consolidamento di tutto il versante in zona franosa, intervento indispensabile per pensare al recupero del Castello, adesso con i fondi del Pnrr siamo pronti per un intervento molto atteso - ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo -. Metterlo a posto significa preservare storia e bellezza e significa avere uno spazio suggestivo che potrà essere un luogo turistico e di aggregazione."
Il castello, anticamente un borgo murato, è dominato da un torrione quattrocentesco molto simile per tipologia e dimensioni alla Torre del borgo della città di Recanati ubicata in Piazza Giacomo Leopardi. Il progetto prevede anche la ricostruzione di tutti gli impalcati lignei e delle scale per poter raggiungere la terrazza della torre merlata.
All’interno del castello è prevista inoltre la realizzazione di una gradonata all’aperto per l’organizzazione di spettacoli e un giardino che per ricordare i vecchi utilizzi dell’area, avrà la stessa forma dei sedimi delle case storiche che si trovavano all’interno del castello dove abitavano i cittadini di Montefiore.
“Il Castello di Montefiore rappresenta un importante luogo della cultura e una vera e propria attrazione turistica, non solo per la città in cui si trova, ma per l'intero territorio - ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio -. Siamo felici di annunciare che, grazie ad un progetto culturale condiviso con il Comitato di quartiere, si firmerà a breve un protocollo d'intesa che consentirà di valorizzare ancora di più questo splendido edificio.
"Grazie alla disponibilità di spazi interni, il Castello potrà ospitare concerti, eventi musicali, rappresentazioni teatrali e mostre, offrendo così un'ampia gamma di opportunità per gli appassionati di cultura e spettacolo. Inoltre la fortezza si presta perfettamente per cene a tema e degustazioni, creando un'esperienza unica e indimenticabile. Siamo anche lieti di annunciare che il Castello di Montefiore potrebbe entrare a far parte della rete museale recanatese, ampliando ulteriormente il suo valore culturale e la sua importanza come attrazione turistica" conclude Soccio.
Entro fine giugno verrà effettuata l’aggiudicazione dei lavori per l'intervento di restauro e rifunzionalizzazione del Castello di Montefiore con avvio del cantiere previsto come da cronoprogramma entro il prossimo settembre.
“Promessa mantenuta: il superbonus è di nuovo disponibile, ma solo per i cittadini terremotati”. A parlare è il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che, nei giorni scorsi, aveva esortato il governo a riconsiderare l’opzione superbonus proprio per l’area sisma. “Tornare indietro su decisioni assunte è difficilissimo, e forse nessuno ci sperava più".
"Per questo sento il dovere di ringraziare il commissario straordinario Castelli insieme al presidente Acquaroli per il supporto dimostrato e il canale diretto con il governo Meloni che, in questo caso, ha dimostrato lungimiranza e sensibilità prendendo atto del grave vulnus che il blocco del superbonus avrebbe causato alla ricostruzione".
"L’emendamento approvato, che riapre i termini fino al 2025, fa intravedere uno spiraglio di luce alle genti terremotate che, così, possono sperare di evitare l’accollo delle spese, per le quali non hanno disponibilità. Il prossimo passo, su cui il Commissario sta già lavorando, sarà superare le rigidità delle banche affinché garantiscano una fruibilità del credito accessibile a tutti”.
"Valeriano Trubbiani è uno dei più grandi artisti contemporanei, orgoglio e patrimonio culturale del nostro territorio. Macerata è la sua città, e finalmente si discute della volontà di dedicargli uno spazio permanente, che testimoni il suo profondo legame con la città". È quanto affermano, in una nota congiunta, il consigliere comunale della lista civica ‘Macerata Insieme’ David Miliozzi e il giornalista e critico d'arte Alvaro Valentini.
"La famiglia sarebbe anche disponibile a donare una scultura del Maestro, per ricordare questo nostro illustre concittadino e il suo profondo rapporto con Macerata – spiegano Valentini e Miliozzi -. Trubbiani a Macerata è nato, si è formato alla Scuola d’Arte e Mestieri, ha insegnato all’Accademia di Belle Arti. A nome della famiglia, di suo figlio Massimiliano e di sua nipote Luana, vogliamo opporci all’operazione proposta dall’amministrazione comunale”.
“Non un luogo chiuso, sotterraneo, un sottopassaggio, che si presta ad altre forme espressive (la street art, per esempio), ma un luogo arioso, una via, uno slargo, una piazza, che ricordi degnamente il nome del Maestro. Non un percorso multimediale - aggiungono -, ma piuttosto un’opera reale, una scultura posta in un luogo simbolico della città, che racconti la poetica del Maestro, il suo amore per la natura, per lo studio, per l'arte, per la poesia, per Leopardi".
"Nell’incontro dell’assessore Cassetta con i famigliari dell’artista si era parlato di vari luoghi privilegiati, tra i quali la piazza davanti alla Biblioteca Mozzi Borgetti e/o il sagrato dell’ex chiesa di San Paolo - ricordano Miliozzi e Valentini -. Andrebbe bene anche uno spazio vicino a Palazzo Buonaccorsi, dove al tempo c’era l’amata Accademia, dove lo sguardo volge verso Recanati e il monte Conero. Va benissimo ovunque, purché lo spazio scelto sia di ampia visibilità, ma non un sottopassaggio. Un 'No' netto al progetto ipotizzato, in nome di Valeriano Trubbiani".
La consigliera comunale di Porto Recanati Valentina Lucchetti lascia l’incarico di capogruppo della maggioranza. L’ufficialità è arrivata nel corso del consiglio comunale tenutosi mercoledì. Lucchetti rinuncia all'incarico per impegni di lavoro, lasciando il posto a Francesco Quercetti, ma continuerà "ad esercitare le sue deleghe e a credere ai nostri progetti facendosi valere dai banchi del Consiglio Comunale", sottolinea in una nota il gruppo 'Civico Progetto Comune'.
"Rimane un punto di forza della nostra maggioranza - si aggiunge nella nota -. Siamo certi che continuerà a lavorare come ha fatto finora esercitando le sue deleghe in modo impeccabile. Valentina è il motore della nostra consulta giovanile".
Nel discorso pronunciato al cospetto dei membri del Consiglio, Lucchetti ieri ha fornito le motivazioni della sua scelta sottolineando "l'assoluta compattezza della maggioranza" e come gli "oneri sopraggiunti" impediscano alla consigliera "dedicare il doveroso impegno ad un incarico che merita invece tempo ed attenzione scrupolosa".
La città di San Severino Marche ha ospitato un vertice istituzionale intercomunale tra l'amministrazione locale, rappresentata dal sindaco Rosa Piermattei, dall’assessore ai Trasporti e alla Viabilità, Jacopo Orlandani, dall’assessore all’Ambiente e ai Lavori Pubblici, Sara Clorinda Bianchi, l’amministrazione comunale di Tolentino, rappresentata dal sindaco, Mauro Sclavi, la società Quadrilatero Marche Umbria SpA, rappresentata dal responsabile del progetto infrastrutturazione viaria, Andrea Simonini, dal responsabile unico del procedimento di Anas SpA, Igino Farotti, dai tecnici della stessa società, da quelli della Regione, della Provincia e del Comune oltre che dello studio di progettazione cui è stato affidato l’incarico dell’intervalliva San Severino Marche-Tolentino, collegamento viario atteso da tantissimi anni per unire la vallata del Potenza a quella del Chienti.
L’incontro è servito per fare un aggiornamento sulle attività progettuali e verificare il punto di attuazione delle procedure. In particolare si sono definite le tempistiche delle indagini archeologiche e delle indagini diagnostiche che sono propedeutiche alla presentazione della progettazione definitiva. Sono stati poi discussi alcuni dettagli relativi agli innesti tra le varie strade che si collegheranno con la viabilità locale.
Da parte delle due Amministrazioni di San Severino Marche e Tolentino si è raggiunta da tempo un’intesa sia sul tracciato che sulle opere complementari. La cabina di regia comune sta lavorando perché, nei tempi previsti, si giunga alla trasmissione della progettualità per l’approvazione da parte del consiglio superiore prima e del ministero dell’Ambiente poi.
“Promessa mantenuta – commenta il sindaco Fabrizio Ciarapica dopo l’approvazione della Ceccotti da parte del consiglio comunale – . Avevamo preso un preciso impegno con la città, quello cioè di avviare la programmazione urbanistica su questa “zona bianca” divenuta tale a seguito dello stralcio della Provincia del 2007, e così è stato. Questo voto, che rappresenta il punto di partenza, è un evidente segnale della chiara volontà politica di arrivare fino in fondo”.
Il sindaco parla di un maxi progetto di rigenerazione urbana che “rispetto alle amministrazioni precedenti ha visto una riduzione del consumo di suolo, prevede aree verdi, nuovi spazi, un parcheggio di oltre mille posti auto. La ex Fornace sarà riqualificata e trasformata in centro di aggregazione ed è prevista la realizzazione di un terminal bus, una struttura molto importante per i collegamenti e la mobilità. Con questo progetto restituiremo a Civitanova un’area degradata e soprattutto daremo la possibilità ai 223 edifici esistenti di rimettersi a nuovo”.
"Un grande risultato condiviso – continua il primo cittadino - frutto di un lungo lavoro voluto da un’amministrazione che i civitanovesi hanno riconfermato per la seconda volta. Questo ci gratifica, ma allo stesso tempo ci responsabilizza, perchè siamo chiamati a dare delle risposte concrete ai cittadini. La ex Ceccotti è una di queste".
"Chi non accelera i processi, perde opportunità – conclude il sindaco - . E noi abbiamo un compito: quello di fare fare un salto di qualità alla nostra città sia con il recupero di aree degradate sia con nuovi servizi. Per farlo serve avere coraggio. Il coraggio di decidere”.
Il Consiglio comunale ha approvato ieri il patto di gemellaggio tra le città di Macerata e Lanciano con l’obiettivo di promuovere reciproche politiche di cooperazione per lo sviluppo culturale, economico, sociale e democratico.
“Obiettivo dell’Amministrazione è il rafforzamento del dialogo tra cittadini allo scopo di favorire l’emergere della cittadinanza attiva e partecipativa anche con altri comuni e città – ha commentato il presidente del consiglio Francesco Luciani -. Un ringraziamento particolare al Consiglio comunale che è stato artefice di questo successo”.
“Grazie al sindaco di Lanciano Filippo Paolini e al Consiglio comunale della città per aver accolto positivamente la volontà di valorizzare e favorire uno scambio di esperienze sotto gli aspetti fieristici, culturali, religiosi e tradizionali che avvicinano Macerata e Lanciano. Grazie ancora al sindaco Parcaroli, a tutta l’Amministrazione e all’assessore Sacchi per aver proposto la delibera in Consiglio”.
Macerata, in occasione del 70° anniversario della consacrazione della città alla Madonna della Misericordia, ha voluto ricordare l’originario voto di consacrazione espresso dal Consiglio comunale nella seduta del 15 novembre 1952 a testimonianza del radicamento di valori cristiani e del forte desiderio di pace di tutta la comunità.
A Lanciano, si verificò il primo miracolo eucaristico che la chiesa cattolica ricordi e avvenne nell'VIII secolo nella chiesa di San Legonziano dei monaci basiliani. Per Lanciano, come per Macerata, la consacrazione a Maria ha contribuito nei secoli a consolidare i valori cristiani delle due città.
Inoltre, Lanciano e Macerata hanno nelle loro reciproche tradizioni un’alta vocazione fieristica in ambito agricolo. A Lanciano, da sessant’anni, si svolge la Fiera Nazionale dell’Agricoltura, il più importante evento del settore. Macerata vanta da 35 anni la Rassegna Agricola del Centro Italia (RACI), che ha rappresentato una vetrina di settore di valenza nazionale che si rivolge agli imprenditori e ai consumatori. I protagonisti della rassegna sono i settori dell’agroalimentare, della filiera corta agricola, dell’agricoltura biologica, delle fattorie didattiche, della zootecnia, della meccanizzazione agricola, del vivaismo.
Il 31 agosto, a Lanciano, si svolge ogni anno la fiera di Sant’Egidio o festa del Giocattolo - per via della presenza di bancarelle di giocattoli, oggettistica e utensili vari – durante la quale numerosi venditori ambulanti, eredi dei contadini e dei piccoli artigiani di un tempo, vendono piccoli manufatti destinati ai bambini, canestri, dolciumi, oggetti in terracotta come tegamini, salvadanai e le campanelle che hanno finito col diventare il vero simbolo di questa festa. A questo così particolare mercato, la tradizione ha consolidato l’uso di scambiarsi doni tra fidanzati o tra amici e nel tempo l’oggetto più diffuso, simbolo della festa e della città di Lanciano, è divenuta la campanella modellata in varie forme e diversi colori.
Ogni anno, in piazza della Libertà a Macerata, nei giorni 30 e 31 agosto, in occasione della festa del Santo Patrono San Giuliano ospitaliere, è presente la bancarella dei fischietti in terracotta, simbolo della manifestazione. Una tradizione che ha origine all’inizio del secolo scorso quando i bambini più poveri ricevevano in regalo dai nonni un fischietto, fatto con i resti della creta che avanzava dai lavori dei "cocciari", dopo avere realizzato piatti, anfore e brocche da utilizzare in casa. Per anni il fischietto è stato il regalo che i nonni e i genitori facevano ai bambini in occasione della festa del patrono, un oggetto semplice ma dal grande valore affettivo.
Di recente inoltre, le scuole civiche di musica delle due città, la “Stefano Scodanibbio” di Macerata e la “Fedele Fenaroli” di Lanciano, hanno firmato un patto di collaborazione. Le due città, il 3 giugno, a Macerata, firmeranno il patto di gemellaggio per sancire il reciproco impegno concreto.
Sul Superbonus e la cessione del credito nell'area del cratere del sisma 2016 esprimo sincera soddisfazione: l'impegno preso è stato mantenuto": è quanto ha dichiarato Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione dopo il via libera della commissione Finanze della Camera.
"L'emendamento - ha spiegato Castelli - garantisce fino al 2025 la cessione nel credito e lo sconto in fattura per gli interventi di ricostruzione che hanno usufruito del 110% per le lavorazioni non coperte da contributo sisma".
"Fin dal primo giorno avevo dato la massima attenzione al tema, affinché conseguissimo un risultato fondamentale per la ricostruzione del Centro Italia - ha aggiunto -. Ringrazio il governo e la maggioranza per lo sforzo compiuto che, insieme alle altre misure già varate per l'area del cratere, renderà possibile passare finalmente dalle norme ai cantieri e restituire alle migliaia di cittadini dell'Appennino centrale le loro case e le loro attività in condizioni di sicurezza".
"Il mantenimento della cessione del credito d'imposta e dello sconto in fattura nel solo cratere sismico stimolerà le imprese a lavorare nel grande cantiere della ricostruzione - ha detto ancora il commissario -. Il 110% abbinata alla ricostruzione è una necessità assoluta, che consentirà di rafforzare la sicurezza degli edifici e di renderli anche sostenibili sotto profilo energetico e ambientale”.
Sulla questione è intervenuto anche Augusto Curti, deputato eletto nelle fila del Partito Democratico: "Un risultato che premia l’attività posta in essere, insieme ai colleghi del PD, con l’obiettivo di ๐๐ฎ๐ป๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ถ๐น ๐ด๐ฟ๐ฎ๐๐ฒ ๐ฑ๐ฎ๐ป๐ป๐ผ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐ผ๐ฐ๐ฎ๐๐ผ ๐ฑ๐ฎ๐น ๐๐ผ๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผ.
"Nello stesso emendamento, le ๐บ๐ถ๐๐๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฆ๐๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฏ๐ผ๐ป๐๐ ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐๐๐ฎ๐๐ฒ ๐ฒ๐๐๐ฒ๐๐ฒ alla ricostruzione degli immobili danneggiati dall’ ๐ฎ๐น๐น๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ผ ๐๐ฐ๐ผ๐ฟ๐๐ผ s๐ฒ๐๐๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฒ, nel nord delle Marche. Anche in questo caso, da mesi, chiediamo di elevare il livello di attenzione e l’incisività degli interventi".
"Certamente l’inserimento di questa estensione è da apprezzare anche se ๐ป๐ผ๐ป ๐ฝ๐๐ผฬ ๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐๐ฎ ๐ฒ๐๐ฎ๐๐๐๐ถ๐๐ฎ. Per quel che concerne i territori alluvionati, infatti, il 110% va valutato come una ๐บ๐ถ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฝ๐น๐ฒ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ.
Dopo il pasticcio causato dal Governo, ๐ฐ๐ผ๐ป๐ณ๐ถ๐ฑ๐ถ๐ฎ๐บ๐ผ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ถ๐ป ๐ณ๐๐๐๐ฟ๐ผ ๐๐ฒ๐ป๐ด๐ฎ ๐ฟ๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ฎ๐๐ฎ ๐ฝ๐ถ๐ฬ ๐ฎ๐๐๐ฒ๐ป๐๐ถ๐ผn๐ฒ ๐ป๐ฒ๐น๐น๐ฒ ๐๐ฐ๐ฒ๐น๐๐ฒ, così da non disperdere tempo prezioso nella rincorsa agli errori".
Una iniziativa nei confronti del Governo italiano per la cessazione delle attività belliche e per poter giungere ad una soluzione diplomatica del conflitto.
Lo prevede una risoluzione sulla guerra in Ucraina approvata dal Consiglio regionale delle Marche, con il voto favorevole di maggioranza e opposizione con l'eccezione dell'astensione del Movimento 5 stelle.
Con l'atto l'Assemblea chiede ” l'impegno della Giunta regionale a sollecitare il Governo italiano per proseguire negli aiuti al popolo ucraino e, contestualmente, di concerto con l'Unione europea, non lasciare nulla di intentato per perseguire una soluzione diplomatica che preveda l'immediata cessazione di ogni attività bellica e l'avvio, sotto il coordinamento della stessa Unione, di un Tavolo negoziale tra Russia e Ucraina con lo scopo di conseguire una pace stabile e duratura nell'intera area interessata dal conflitto”.
Luca Buldorini è stato eletto per acclamazione Segretario Provinciale della Lega Macerata e Laura Sestili, Giorgio Pollastrelli Fabiola Polverini, armando Lazzarini, Giuseppe Cognigni, Romeo Moriconi, Andrea Bertarelli, Paola Pippa, Angelo Menghi, Sergio Apolloni sono i neoeletti membri del Consiglio Direttivo Provinciale.
A dare l'annuncio è il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti. Ai neoletti un augurio speciale di buon lavoro è arrivato dal segretario federale Matteo Salvini: intervenuto in diretta telefonica, ha confermato la grande attenzione nei confronti delle Marche e della provincia di Macerata in particolare, territorio che ha avuto occasione più volte di citare a modello di buon governo della Lega.
“In questi anni da Commissario Provinciale, Buldorini ha dimostrato di essere un punto di riferimento fondamentale per il territorio - ha detto Marchetti - e sono certo che ora, con il sostegno unanime di tutti i militanti della provincia, ricomparirà questo incarico con ancor più dedizione".
"I membri del Consiglio Direttivo Provinciale saranno al suo fianco e sono orgoglioso di questa squadra donne e uomini appassionati che ogni giorno si mettono al servizio non soltanto del nostro movimento, ma di tutto il territorio - prosegue - In questa provincia la Lega è profondamente radicata: governiamo la città capoluogo e la provincia, abbiamo vinto in tantissimi comuni dove i nostri amministratori dimostrano quotidianamente tutta la loro competenza e determinazione".
"Ci aspettano tante altre sfide e, come sempre, dimostreremo di essere decisivi in ogni battaglia per il presente e il futuro del territorio. Al neoeletto Segretario Provinciale e a tutto il Consiglio Direttivo faccio i migliori auguri di buon lavoro”, conclude Marchetti
Il presidente dell'Istituto Italiano per l'Asia (Isia) Mario Morgoni è stato ricevuto nella sede dell’ambasciata della Corea del Sud presso la Repubblica Italiana dall'ambasciatore Seong-Ho Lee insieme al primo segretario dell'ambasciata Chulgyu Lee e alla consigliera Park So-Yeon. Lo rende noto un comunicato dell'Isia. Presente per quanto riguarda il servizio di interpretariato, Kelly Yeonja Kim.
''Si è trattato di un incontro molto positivo e cordiale. È stato formalizzato l'impegno reciproco nella realizzazione di iniziative volte per favorire una migliore conoscenza e una proficua collaborazione tra i due paesi - ha detto Morgoni - che intrattengono già rapporti di solida amicizia''. All'incontro hanno partecipato anche Antonio Loche, storico segretario generale e animatore per decenni dell'Istituto e Domenico Palmieri, attuale segretario generale dell'Isia.
"La Corea del Sud - si legge nella nota dell'Isia - è un grande paese di 52 milioni di abitanti, la 4ª economia più grande d'Asia e l'11ª nel mondo. È un Paese ad alta tecnologia informatica sulla base di un alto livello delle risorse umane, per cui è riconosciuto come 7º paese al mondo secondo l'Indice di educazione di sviluppo umano. Il mercato coreano vale per l'Italia oggi oltre 5 miliardi di euro di esportazioni l’anno".
"Ma i rapporti non si limitano all’economia: la Corea del Sud come l'Italia è un paese che ha un profondo amore per la cultura, per la conoscenza e per la qualità. L'Italia e la Corea del Sud - si sottolinea da parte dell'Istituto Italiano per l'Asia - sono due paesi geograficamente lontani ma con rapporti diplomatici che risalgono al 1884 e legati da comuni interessi e obiettivi: un terreno dove possono nascere nuovi e abbondanti frutti''.
La giunta recanatese guidata dal sindaco Antonio Bravi ha approvato il progetto definitivo per l'intervento di restauro e rifunzionalizzazione dell’immobile ex Asilo Carancini che rientra nel progetto più ampio di miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale dell’antico Rione Castelnuovo.
L’immobile ex Asilo Carancini verrà adibito a centro polivalente culturale, sociale, educativo al servizio del quartiere con un intervento dell’importo complessivo di 656.047,64 euro di cui 616.523,99 euro finanziati dall'Unione europea e i restanti 39.523,65 euro finanziati con fondi comunali.
"Questo è il primo dei tre progetti di rigenerazione urbana che siamo riusciti a farci finanziare dall'Unione Europea e che andremo a realizzare a Castelnuovo, già presentati al Comitato di quartiere - ha dichiarato il primo cittadino -. Il recupero dell’immobile, chiuso e inagibile dagli anni ’80, permetterà la restituzione alla comunità di nuovi e ampi spazi polifunzionali per le attività sociali e culturali di associazioni e circoli ricreativi".
L’ex Asilo Carancini che da anni versava in stato di abbandono e degrado, è stato acquisito dal Comune di Recanati dalla Fondazione Ircer in cambio di un grande spazio dell’area dell’ex Clarisse, proprio con l’obiettivo di rigenerarlo e metterlo a disposizione della comunità.
"Castelnuovo è interessato da tre progetti Pnrr che riguardano questo edificio, la zona del Dopolavoro e la nuova palestra della scuola elementare - ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo - Tre iniziative che insieme alla sistemazione dei sottoservizi e del selciato di via Angelo Giunta e la sistemazione della strada detta Fonte di Pippo daranno un nuovo slancio a questo storico rione". Entro il mese di luglio è previsto l'affidamento dei lavori su gara d'appalto e nell’autunno prossimo l’apertura del cantiere.
L’assemblea dell’Ata dell’Ato 3, che si è appena conclusa nella sala consiliare della Provincia di Macerata, ha deciso di rinviare di qualche giorno la decisione sull’approvazione delle modifiche del Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti per l’assenza alla seduta del 40% della rappresentanza dei sindaci del territorio.
“La discussione sulla nuova discarica è molto importante per l’intera provincia per cui invito i sindaci che non sono potuti essere presenti stasera a intervenire nella prossima seduta – ha spiegato il presidente Sandro Parcaroli -. Quando abbiamo adottato il Piano d’ambito nel 2021 erano presenti 45 sindaci per il 90% del territorio rappresentato, questa sera appena il 60%, per cui spero che la prossima seduta, che verrà convocata nella prima data utile per consentire la massima partecipazione dei sindaci, siano in tanti a intervenire per condividere una scelta importante per tutto il territorio”.
Questi giorni di rinvio, inoltre, permetteranno ai sindaci anche di poter verificare le prescrizioni imposte dalla Regione Marche che ha previsto di riportare le macroaree dove dovrà essere realizzata la nuova discarica da 70 a 84, inserendo anche quei Comuni che inizialmente erano stato eliminati perché avevano già ospitato una discarica.
"Sono trascorsi ormai oltre due mesi dalla data di consegna dei lavori all’ex Orfanotrofio in Via Tambroni, dove l’amministrazione comunale avrebbe intenzione di trasferire dieci classi del Liceo Classico “Filelfo” che dal sisma del 2016 hanno trovato collocazione nei locali ex Quadrilatero in contrada Cisterna. La consegna dei lavori, infatti, era prevista per il 17 gennaio scorso". Così interviene in un comunicato congiunto firmato da tutti i partiti facenti parte della coalizione (Tolentino nel Cuore, Lega, Fratelli d'Italia, È viva Tolentino, Udc, Forza Italia), il centro-destra di Tolentino.
"Abbiamo atteso oltre due mesi, perchè consapevoli del fatto che ci possano essere stati ritardi fisiologici nei lavori, ma oggi crediamo che l’amministrazione Massi-Sclavi debba fornire alla cittadinanza risposte concrete su quello che sarà il futuro degli studenti del Filelfo - si sottolinea -. Il ritorno delle scuole in centro è stato in campagna elettorale un cavallo di battaglia fondamentale per l’attuale maggioranza che, però, come accade sistematicamente da quando si è insediata, non riesce a concretizzare nessuna delle promesse fatte ai cittadini".
"Siamo ormai alla fine di marzo 2023 e non sappiamo ancora se ci sono stati contatti con la Provincia per l’eventuale trasferimento e quale parere eventuale abbia espresso la Provincia stessa. E non si cerchino responsabilità politiche altrui per mascherare i propri insuccessi: oggi al governo di Tolentino c’è l’amministrazione Massi-Sclavi e ad essa spetta il compito di governare e di fare delle scelte. Il resto è mera speculazione politica" concludono i partiti di centro-destra tolentinati.
Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli ha emesso il provvedimento con il quale ha individuato i nominativi dei nuovi consiglieri di amministrazione dell'Apsp Ircr di Macerata così come previsto dallo Statuto dell'Ente. Il nuovo CdA, alla prima riunione di insediamento, provvederà all’elezione del presidente.
Il provvedimento prevede la nomina di Amedeo Gravina quale presidente in pectore. Generale in quiescenza della Guardia di Finanza, ha guidato il Comando provinciale delle Fiamme Gialle di Macerata e di Isernia.
Nel 2003, Gravina, ha ricoperto l’incarico di giudice militare effettivo presso il tribunale militare di Napoli. È insignito della Croce d’oro per anzianità di servizio, della Medaglia militare d’oro di lungo comando della Medaglia Mauriziana al merito dei Dieci Lustri di Carriera Militare e di Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica Italiana. Gli altri consiglieri dell'Ircr di Macerata sono Laura Ricci, avvocato; Vincenzo Corneli, consulente bancario in pensione; Paolo Rapanelli, medico in pensione e Ilenia Sabbatini, assistente sociale specialista.
"Un grande ringraziamento a Giuliano Centioni e agli altri consiglieri uscenti che fino a oggi, hanno portato avanti con passione e professionalità la gestione dell'Ircr - ha detto il sindaco Parcaroli -. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa dal precedente Consiglio che ha inquadrato l'Ircr non semplicemente in una residenza protetta, ricovero per anziani, ma in un ente di servizio al territorio con orizzonte a 360 gradi, per persone fragili. Nei dieci anni guidati da Centioni, abbiamo aperto anche l’asilo nido a Villa Cozza, lo sportello Informa Anziani in piazza Mazzini, il centro diurno e residenziale a Villa Cozza, ampliato le attività tra Ircr e Comune e valorizzato le gestioni delle case di riposo presenti sul territorio provinciale".
"Nonostante le criticità emerse durante il periodo, straordinario, della pandemia, le Rsa e Rp rimangono un servizio indispensabile nell’assistenza degli anziani, nelle degenze post ospedaliere, oltre che luoghi primari di cura; gli operatori, inoltre, hanno dato testimonianza di generosità e coraggio oltre che di grande professionalità - ha continuato il primo cittadino -. Per il futuro vogliamo far sì che l’Ircr diventi, sempre più, un centro di servizio aperto e integrato e punto di riferimento dove anziani e famiglie possono trovare ogni forma di supporto utile a condurre una vita dignitosa. È per questo che i nuovi componenti del CdA scelti, ai quali auguro buon lavoro, sono persone di alto profilo che si metteranno a completo servizio della comunità e della nostra Apsp".
L’Ircr di Macerata oggi gestisce direttamente la residenza protetta di Villa Cozza con un’autorizzazione di 113 posti letto, oltre ad altri servizi come il diurno demenze e Alzheimer, gestione del Ma Maison, assistenza domiciliare per l’Ats 15, il progetto Home Care Premium.
Gestisce inoltre, in convenzione con i rispettivi comuni, le case di riposo di Mogliano (40 posti letto) delocalizzata presso l’hotel Maestà di Urbisaglia, Montecassiano (25 posti letto), Montefano (25 posti letto), Potenza Picena (29 posti letto), Pollenza (38 posti letto) e dal 2023, Corridonia (25 posti letto) in fase di definizione.
Inoltre l’Ircr provvede a svolgere attività di supporto per l’autorizzazione e l’accreditamento della residenza protetta e del Centro diurno per disabili di Corridonia, nonché per l’accreditamento per persone con disabilità delle strutture anziani di Montecassiano, Pollenza, Tolentino e Treia.
L’Ircr conta complessivamente la gestione di quasi 270 posti letto e 133 dipendenti tra infermieri, Oss e personale amministrativo, diretto e indiretto. È una struttura socio-sanitaria complessa, eccellenza del nostro territorio, che ha necessità di avere un organo di governance adeguato alle esigenze gestionali e una visione di sviluppo futura, punto di riferimento per tutto il territorio provinciale.
Il problema della denatalità? Carlo Ciccioli imputa la colpa alle “teorie che vanno di moda adesso, dal gender a tutto il resto”, che “portano a un impoverimento strutturale della società molto più grave di altri problemi, compreso quello delle povertà”.
Continuano a far discutere le parole pronunciate ieri dal capogruppo di Fratelli d’Italia in merito a una discussione sul futuro delle scuole marchigiane, visto che con la nuova finanziaria è stato alzato a 900 il limite minimo per mantenere l’indipendenza dell’Istituto.
Nell’ambito della stessa discussione, il gruppo del Partito Democratico aveva presentato una mozione che impegnava Giunta e presidente ad attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni e presso la Presidenza del Consiglio per rappresentare la contrarietà delle Marche ad una legge che, di fatto, stabilisce la chiusura di molti istituti scolastici dell’entroterra.
La proposta, a prima firma della consigliera dem Micaela Vitri, proponeva anche di seguire l’esempio della vicina Emilia Romagna e far ricorso alla Corte Costituzionale pur di scongiurare l’entrata in vigore del provvedimento.
La segretaria del partito democratico Chantal Bomprezzi è intervenuta sulla questione: “La superficialità e il pressapochismo del consigliere Ciccioli sono innanzitutto offensivi per tutti i marchigiani che abitano le aree interne. Il primo passo per risolvere un problema è capirne le vere cause e non ci si deve permettere di addurre fattori esclusivamente ideologici che non c’entrano nulla ad una questione così delicata e vitale per molti paesi della nostra regione”.
La segretaria Dem condivide quindi quanto sottolineato da Micaela Vitri in Consiglio: “La riorganizzazione della rete scolastica, così come prevista nella Legge di Bilancio 2023, comporterà la chiusura dell’ennesimo servizio essenziale nei piccoli municipi, il più importante. Attorno alla scuola nasce e cresce la comunità, è immorale procedere al loro taglio per motivi puramente economici; la scuola non è una voce di spesa ma un investimento per il futuro del nostro territorio”.
Se il problema demografico, comune in tutt’Italia, colpisce indiscutibilmente i paesi meno popolati, secondo Bomprezzi non è certo dovuto ad una fantomatica diffusione del gender: “In Italia si fanno meno figli per altri motivi molto più reali e concreti. La denatalità è causata dai problemi economici che riguardano sempre più famiglie, dalle disuguaglianze sempre più marcate tra chi ha troppo e chi arriva a stento alla sopravvivenza, dalla precarietà del lavoro oggi sul mercato e dalla irrisolta disoccupazione femminile”.
La mancanza di assistenza e servizi per l'infanzia, che colpisce ovviamente le famiglie più fragili, fa il resto e completa il quadro. Troppo semplice e sbrigativo liquidare una questione così grave con un falso problema come ha fatto Ciccioli con la sua deprecabile uscita. No, caro consigliere, la vostra maggioranza deve risolverli questi problemi e non può né ignorarli né aggirarli”.