Il commissario regionale di Forza Italia Marche, Francesco Battistoni ha recentemente nominato Enrico Fabraccio quale nuovo commissario comunale di Forza Italia a Recanati.
Fabraccio, 32 anni, è laureato in Scienze Politiche e Sociali e svolge la professione di assicuratore: “Enrico vanta un profilo di tutto rispetto ed è la persona giusta per rimettere in moto il partito a Recanati, città dal grande potenziale economico, sociale e culturale", ha dichiarato Battistoni.
“Sono onorato per questa nomina - ha detto Fabraccio - e sono convinto di poter dare un contributo importante per far tornare protagonista il partito in un territorio dove sussiste un’importante storia di Forza Italia. Ringrazio il presidente Berlusconi, il coordinatore Tajani e l’onorevole Battistoni per la fiducia riposta”.
"Saltamartini chieda scusa a tutte le donne, alle operatrici sanitarie, in particolare alle infermiere, ma alla comunità marchigiana tutta. Il presidente Acquaroli gli revochi immediatamente la delega di vicepresidente. È questo quello che chiediamo unitariamente come primo partito di opposizione nella Regione Marche".
Ad affermarlo è la segretaria regionale del Partito Democratico Chantal Bomprezzi a seguito dell’affermazione, "quale uomo non ha amato un’infermiera?", pronunciata dall’assessore Saltamartini in occasione di un convegno dell'Ordine degli Infermieri di Ancona.
"Invece di dare risposte sulla grave mancanza di servizi sanitari l'assessore alla sanità tratta la categoria delle infermiere come naturale oggetto del desiderio maschile in quanto donne, anziché citarle in qualità di insostituibili professioniste della sanità. Purtroppo non siamo stupiti, Saltamartini non fa altro che scrivere un'altra pagina di un governo regionale tristemente ideologico, retrogrado e sessista per il quale la figura femminile non è altro che "strumento" per mansioni familiari o "oggetto" di pulsioni che riportano indietro di secoli".
"A tutte le lavoratrici va la nostra vicinanza e solidarietà - conclude Bomprezzi -. Come Partito Democratico, a tutti i livelli, ci mettiamo a disposizione per tutte le iniziative che si vorranno intraprendere per fermare questo governo di destra che non ha rispetto delle marchigiane, non sta mantenendo le promesse ma anzi sta scrivendo una pagina buia sulla sanità regionale. La comunità marchigiana merita qualcosa di diverso e molto, molto di più".
Montecassiano celebra l’anniversario della Liberazione del 25 aprile. Martedì prossimo alle 9.15 è prevista la partenza con trasporto pubblico da porta Armando Diaz verso Valle Cascia dove alle 9.30, nel luogo in cui avvenne l’eccidio del 30 giugno 1944, verrà effettuata l’alzabandiera e sarà deposta una corona d’alloro.
Più tardi, alle ore 10.15, alla collegiata Santa Maria Assunta sarà celebrata la santa messa in suffragio dei caduti. Dopo la funzione religiosa, alle 11, partirà il corteo accompagnato dalla Banda Filarmonica comunale “Piero Giorgi” che si concluderà con la deposizione della corona d’alloro sotto il loggiato del Palazzo dei Priori e in piazza Unità d’Italia.
Nell’occasione è previsto lo scoprimento della lapide dedicata alla memoria del tenore Augusto Cingolani in piazzale del Girone. Una corona d’alloro sarà deposta al cimitero, poi gli allievi dell’istituto comprensivo “G. Cingolani” saranno protagonisti di un approfondimento dal titolo
“Riflessioni e pensieri” in piazzale Giorgi. L’ultimo momento delle celebrazioni sarà dedicato alla deposizione della corona d’alloro al Sacrario dei Caduti. Il sindaco Leonardo Catena invita i cittadini a intervenire e ad esporre il tricolore.
"Viviamo un momento storico particolare – spiega il primo cittadino –, in cui persino alte cariche dello Stato tendono a minimizzare o travisare gli eventi tragici cui ci condusse il nazifascismo. I campi di concentramento, lo stermino degli ebrei, le leggi razziali, le azioni liberticide, l’oppressione delle libertà fondamentali, morte e distruzione a livello globale sono fatti storici ineludibili".
"Sulla sconfitta del fascismo in Italia abbiamo ricostruito la democrazia e fondato la nostra Costituzione. Il valore della resistenza dovrebbe essere un patrimonio comune – prosegue Catena –. Purtroppo in Italia ci sono ancora forze politiche che non riescono a fare i conti con il passato e a prenderne definitivamente le distanze. Ecco perché oggi è ancora più importante celebrare la festa della Liberazione, il sacrificio di tanti ci ha riconsegnato la libertà e oggi".
A Macerata si è tenuto l’incontro con il viceministro alle infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi. Nella cornice della sala consiliare della provincia si è svolta una conferenza durante la quale il sottosegretario leghista ha incontrato gli esponenti delle amministrazioni e delle associazioni di categoria del territorio.
Presenti all’evento i rappresentanti provinciali della Lega: il presidente Sandro Parcaroli, il vicepresidente Luca Buldorini, la consigliera Laura Sestili e l’ex deputato Mauro Lucentini, i quali hanno portato i loro saluti. Il tema centrale dell’incontro è stato lo sviluppo della viabilità provinciale, punto focale dell’amministrazione Parcaroli, passando per i temi del rischio idrogeologico, del Pnrr, del futuro, dell’impresa e dei giovani.
Il sottosegretario Rixi ha dichiarato la vicinanza del ministero alla provincia nel processo di infrastrutturazione: “È fondamentale aiutare il tessuto imprenditoriale che, senza agevolazioni adeguate, rischia di spostarsi altrove. La guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei costi hanno dato un duro colpo ai mercati, costringendoli a rallentare momentaneamente. Quando la guerra finirà dovremo farci trovare pronti a gestire il nuovo traffico e questo sarà possibile solo con una piena condivisione degli obiettivi a livello locale”.
“Per garantire un futuro ai giovani di oggi – continua - bisogna fare in modo che circoli più denaro e che questo, anziché fermarsi nelle casse dello Stato dove non serve a nessuno, arrivi direttamente alle imprese. Le difficoltà sono tante, dalle catastrofi naturali al bisogno di aggiornamento da un punto di vista energetico e digitale, ed è necessario mettere in piedi un sistema completo e resiliente, in grado di resistere per gli anni a venire”.
Per quanto riguarda il recovery fund dell’Unione Europea, Rixi ha sottolineato come “la revisione dei fondi del Pnrr non farà perdere soldi all’Italia e permetterà di reinvestire capitale in opere più utili e realizzabili in tempi inferiori a 5 anni. La verifica e riorganizzazione delle divisioni potrebbe, al contrario, sbloccare nuovi fondi. Perché le cose si svolgano rapidamente e senza intoppi è però necessaria la cooperazione di tutti i sindaci e degli enti locali: l’Italia deve tornare a giocare in attacco se vuole vincere le partite nei mercati internazionali”.
“Ci rendiamo portavoce delle esigenze del territorio – evidenzia Sandro Parcaroli – con delle istituzioni che dimostrano sempre di ascoltarci e di esserci vicine. Prevenire è sempre meglio che curare, anche in termini economici: le aziende torneranno ad investire sempre più a Macerata solo se avremo delle infrastrutture adeguate”.
“Fin dal primo momento in cui ci siamo insediati abbiamo aperto un confronto con le associazioni di categoria e con il territorio perché lo sviluppo viario della vallata del Potenza è un argomento che non può più essere rinviato – aggiunge il presidente provinciale –. Ringrazio il Viceministro Rixi per essere qui oggi e per l’attenzione dimostrata verso il nostro territorio. Siamo pronti a portare avanti progetti importanti e a presentarli ai tavoli del Governo e della Regione per avere il loro supporto”.
“Per quanto riguarda l’intervalliva – conclude – i soldi sono arrivati e i lavori inizieranno presto. Lo stesso si può dire per il nuovo ospedale, i cui progetti saranno pronti definitivamente per giugno, quando procederemo con l’esproprio del terreno e inizieremo i lavori di edificazione”.
"Abbiamo deciso, seguendo il principio dell’essere squadra, di lavorare insieme agli altri attori del territorio a un progetto per una nuova infrastruttura, che riesca a collegare inizialmente Macerata con il nuovo casello che verrà realizzato a Porto Potenza, che non sia solo innovativa dal punto di vista strutturale, ma che preveda anche un focus sulla messa in sicurezza del fiume Potenza. Vogliamo recuperare quel gap che si è accumulato negli anni e che ha bloccato interi territori", chiosa Buldorini.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, rispettivamente ministri degli Affari Esteri e delle Infrastrutture, saranno ad Ancona (salvo impegni istituzionali) l'8 maggio a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Daniele Silvetti.
È stato lo stesso Silvetti ad annunciarlo, insieme al commissario regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti, durante la presentazione della lista dei candidati consiglieri comunali del Carroccio. Il programma non è ancora definitivo e l'appuntamento non è stato ancora confermato dallo staff della premier.
In caso di conferma Ancona, unico capoluogo di regione interessato dalle amministrative, sarebbe una delle tre città prescelte, insieme a Brescia e Catania, fa sapere lo staff di Silvetti. "La partecipazione del presidente del Consiglio Meloni e dei due ministri - dice Silvetti - è per me motivo di orgoglio. Non solo per l'importanza delle cariche ma per il rafforzativo e la spinta che danno a questa competizione elettorale considerando quella di Ancona una 'partita' strategica”.
“Mai in precedenza - sottolinea - si è messo in campo uno sforzo istituzionale simile, mai come oggi la convinzione che Ancona possa cambiare passo è così evidente. Questo appuntamento - continua - sarà l'occasione per sottolineare la vicinanza del Governo alle scelte che da qui in poi farà questa città con noi alla sua guida. La filiera istituzionale di Governo-Regione-Comune sarà un'opportunità unica che non ci faremo sfuggire”.
“Per questo territorio si concretizza dunque la possibilità di avviare una nuova stagione". Silvetti, espresso da Forza Italia, è appoggiato da tre liste civiche, Ancona Protagonista, Rinasci Ancona, Civitas, civici Salvi per Ancona e dai partiti Forza Italia (che si presenta con la lista Forza Italia-Civici Ancona), Fratelli d'Italia, Lega e Udc”.
È stato approvato dalla giunta comunale di Civitanova Marche il progetto definitivo per rendere più sicuro e più fruibile il Pattinodromo comunale di via Zavatti. L'importo stanziato è di 100 mila euro.
A dare direttamente l notizia alle atlete e alla dirigenza della Roller Civitanova, che gestisce l’impianto, è stato il sindaco Fabrizio Ciarapica, che mercoledì pomeriggio, durante il normale allenamento, ha raggiunto la struttura dove erano presenti atlete e genitori.
"Siete un’associazione bellissima e punto di riferimento di molti giovani - ha detto - siete un bell’esempio di sport e socialità e sono molto contento di potervi annunciare che l’amministrazione ha deciso di ristrutturare l’impianto per renderlo più bello e più funzionale. Quando i lavori saranno terminati organizzeremo una bella festa tutti insieme".
Applausi e ringraziamenti da parte delle piccole atlete, genitori e dirigenza. "Ha mantenuto la parola – hanno detto Rossella Pezzola e Cristiana Pacini della Roller Civitanova- e per noi è un grandissimo riconoscimento. Grazie".
"Inevitabilmente, con il tempo e l’uso, alcune parti si sono logorate - spiega il primo cittadino -. Per questo, nell'ambito dell'ammodernamento e degli investimenti sul patrimonio pubblico, abbiamo deciso di intervenire per riqualificare questo impianto che rappresenta per la città un luogo di aggregazione sociale per le famiglie e di crescita per le giovani generazioni".
L'impianto è stato realizzato nel 1998 ed è costituito da un fabbricato ad uso spogliatoi, dalla pista esterna ovale, dalla pista interna piana e da spazi aperti per il pubblico.
Oggi presenta visibili segni di usura principalmente riguardanti l'anello corsa esterno, il parapetto di protezione e la pista interna e quindi è necessario effettuare lavori di manutenzione straordinaria al fine di garantire migliori condizioni di sicurezza e prestazioni agli atleti durante l'attività rotellistica.
In particolare l'attuale superficie di scorrimento in cemento non è più adeguata ed il parapetto perimetrale necessita della sostituzione di tutti gli elementi di chiusura.
"Investire nello sport e in questi spazi di condivisione e di aggregazione - conclude Ciarapica - significa investire in crescita sociale e culturale. E questo intervento, come molti altri previsti nel piano triennale delle Opere Pubbliche per la valorizzazione del sistema sportivo cittadino, è la conferma di come questa amministrazione sia consapevole del ruolo fondamentale dello sport, quale capitale sociale della città e del territorio".
Il turismo della birra parte dalle Marche. Sono la prima regione in Italia ad aver sviluppato un progetto per la valorizzazione e promozione sul turismo della birra denominato "Le Strade della Birra".
Il progetto è stato presentato questa mattina ad Ancona, a Palazzo Leopardi, alla presenza dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini e, per l’Associazione nazionale “Città della birra”, del vice presidente Giovanni Breccia, sindaco di Monte Porzio, del direttore Luca Marcelli e di Massimo Cardellini, consigliere delegato dal Comune di Apecchio, dove ha sede l’associazione.
"La birra, dunque - ha affermato Antonini - come porta di accesso diffusa sul territorio e veicolo di conoscenza della vasta gamma di offerte turistiche esperienziali, soprattutto legate all’ambiente, che le Marche sono in grado di offrire ai visitatori".
"La produzione della birra - ha ricordato Antonini - ha assunto ormai un ruolo importante tant’è che numerosi sono i birrifici artigianali e agricoli che si sono attrezzati per accogliere i turisti che desiderano degustare la birra direttamente in azienda. Una crescita esponenziale che, dopo Toscana e Lazio, fa delle Marche la regione dell’Italia centrale con la più alta concentrazione di microbirrifici".
"Un dato che è testimonianza della vitalità del comparto e dei birrifici marchigiani, la maggior parte dei quali sono gestiti da giovani imprenditori che hanno manifestato un forte spirito d’iniziativa impegnandosi in un settore innovativo". "Molti birrifici poi - ha detto l’assessore - si trovano nell’entroterra, per questo la loro promozione si intreccia con quella legata ai borghi marchigiani”.
Nelle Marche esistono oltre 40 birrifici tra agricoli, artigianali e sono circa 700.000 gli appassionati di birra artigianale. Le Marche, inoltre, sono la quinta regione in Italia per produzione di orzo e i suoi birrifici producono oltre 300 tipi di birre.
La regione si è anche dotata di una legge apposita di promozione e valorizzazione della birra artigianale ed agricola, la quale prevede l’individuazione di un soggetto per l’attuazione di specifiche azioni, individuato tramite bando, nell'Associazione nazionale "Città della birra". Quest’ultima, è nata nel 2015 e il suo presidente è il sindaco di Apecchio, Vittorio Nicolucci.
Attualmente riunisce 23 Comuni, di cui 21 marchigiani (Apecchio, Sassocorvaro, Monte Cerignone, Pesaro, Fermignano, Colli al Metauro, Fano, Monte Porzio, Cantiano, Serra Sant’Abbondio, San Lorenzo in Campo, Arcevia, Corinaldo, Monsano, Cupramontana, Serrapetrona, Morrovalle, Colmurano, Ripe San Ginesio, Petritoli, Comunanza) e il Comune di Montone in Umbria e quello di Fossa in Abruzzo.
Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il portale www.stradedellabirra.it che contiene una sezione dedicata alla commercializzazione dei prodotti, alle degustazioni e alle visite nei birrifici, offrendo una panoramica sugli eventi, musei e punti di interesse, attività sportive, culturali e di svago, strutture ricettive e ristoranti.
"Sarà un portale interattivo – ha detto Luca Marcelli - che consentirà al visitatore di interagire attivamente e condividere la propria esperienza: a tal fine è stata introdotta la possibilità di creare contenuti, esprimere valutazioni e condividere le impressioni e le emozioni del viaggio o dell’esperienza vissuta, anche attraverso i canali social".
Prevista anche una versione mobile del portale che permette una navigazione facile da qualsiasi tipo di device. Ma davvero innovativo sarà il "Passaporto per gli aloturisti", quale vero e proprio strumento di fidelizzazione dei beer lovers, che sarà possibile scaricare dal sito. A tale scopo è stata creata una versione elettronica del passaporto. Ad ogni checkpoint, presso un birrificio, un ristorante o bar affiliato, il turista può ottenere sconti e agevolazioni sull’acquisto di prodotti nei birrifici, nei musei, nei ristoranti e nelle attività ricettive presenti sul portale.
Il progetto prevede anche altre attività, a cominciare dalla realizzazione di una campagna fotografica e di video promozionali, visibili sul canale YouTube di "Città della Birra", alla rivisitazione e ristampa della mappa regionale dei birrifici, con l’integrazione dei ventuno Comuni aderenti all’associazione ed un elenco dettagliato ed aggiornato dei birrifici attivi nel territorio regionale.
Il divorzio interno al mai nato Terzo Polo non raggiunge capillarmente le realtà locali, che in alcuni casi decidono di continuare a lavorare congiuntamente nel supporto reciproco.
È ciò che si è verificato nel Comune di Ancona, prossimo alle elezioni amministrative: "Italia Viva Marche e Azione Marche sono convintamente impegnate a continuare il percorso intrapreso per la costruzione di una casa comune dei Riformisti - si legge in nota stampa - confermano il proprio ruolo nella Coalizione di centrosinistra di Ancona a sostegno della nostra candidata Ida Simonella".
"Gli elettori marchigiani che già alle recenti elezioni politiche hanno dato fiducia a questo progetto – sottolineano i coordinatori Fabiola Caprari, Tommaso Fagioli e Fabio Urbinati - che guardano con interesse alla proposta di creare un’area riformista, liberal-democratica, popolare e socialista, anche a fronte delle difficoltà emerse a livello nazionale, devono sentirsi parte e protagonisti di un percorso che va e andrà comunque avanti ad Ancona e nelle Marche”.
"La politica è dibattito di idee, approfondimento, elaborazione, è avere valori e visione, avere un programma per il cambiamento e riunirsi intorno a tutto questo - affermano all’unisono i coordinatori regionali di Italia Viva e Azione che, unitamente al Partito Socialista Italiano sostengono la Lista dei Riformisti e Simonella - Quella è la strada e continueremo a percorrerla con tutti coloro che vorranno condividerla".
"Le modalità con le quali i partiti nazionali definiranno le loro relazioni sono solo strumenti operativi – chiosano Caprari, Fagioli e Urbinati - per noi è oggi importante che i cittadini di Ancona possano essere rappresentati da chi crede nella necessità di un’area politica alternativa a sovranisti e populisti e che sappia fare del buon governo e della concretezza amministrativa il proprio modo di essere".
"In materia di opere pubbliche, il 2023 sarà senza dubbio l'anno del nuovo asilo nido". Così afferma l'assessore ai L.L.P.P. Lorenzo Riccetti, "Pochi giorni fa l'Agenzia Regionale del Demanio ci ha consegnato il progetto con il quadro economico definitivo. La struttura sarà un edificio per il cui funzionamento servirà una quantità di energia prossima allo zero, ed è stata pensata come uno spazio sicuro, accogliente ed in grado di stimolare la creatività dei bambini".
"L’opera – prosegue – sarà finanziata con 720.000,00 euro di fondi PNRR e con 412.000,00 euro mediante accensione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti. L'affidamento dell'appalto avverrà entro il 30 giugno prossimo e i lavori dovranno essere completati entro dicembre 2025".
Il 2023 sarà anche l'anno dell'appalto dei lavori del primo stralcio delle scogliere emerse di Scossicci sulla base del progetto dell'ingegner Mancinelli, per la realizzazione del quale il Comune ha beneficiato di uno stanziamento di fondi Regionali di 9 milioni di euro.
"Non appena le somme saranno rese disponibili si procederà con l'affidamento della progettazione esecutiva, intanto – precisa il sindaco Andrea Michelini –, ci stiamo muovendo per cercare di ottenere le ulteriori risorse necessarie ad eseguire integralmente l'opera".
Per quanto riguarda il Kursaal, in bilancio è stato finanziato il collaudo tecnico e funzionale dell’opera, con una spesa prevista di 3.000,00 euro ed un fondo apposito di 30.000,00 euro per la progettazione di tutte le opere necessarie a rendere finalmente fruibile il cine-teatro. Tale progettazione è indispensabile anche per il reperimento dei fondi.
È notizia di pochi giorni fa che la Regione Marche ci ha comunicato che rifinanzierà i progetti in materia di messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico, di conseguenza abbiamo manifestato la permanenza del nostro interesse ai fondi per il programmato intervento di adeguamento idraulico del fosso Acquabona.
Quattro sono invece i progetti subordinati ai contributi Ministeriali per la “messa in sicurezza edifici e territorio”, nell’ordine: Intervento di messa in sicurezza restauro e risanamento conservativo della sede comunale di Corso Matteotti; intervento di adeguamento a seguito della valutazione di vulnerabilità sismica della scuola secondaria di primo grado “E. Medi”; intervento di restauro e risanamento conservativo del vecchio cimitero; intervento di difesa della costa litorale nord, al quale si aggiungono ulteriori 122.671,32,00 € frutto di due finanziamenti di circa 50 e 70 mila euro che potranno essere utilizzati per dare risposta ad alcune criticità come la sistemazione del pennello a nord della foce del fiume potenza e la manutenzione di scogliere esistenti in zona centro.
Sul piano delle manutenzioni minori è previsto un fondo di 10.000,00 € per la sistemazione dei locali nell'immobile di proprietà delle Ferrovie dello Stato e la sistemazione dell'ultimo piano di palazzo Volpini che giace in condizioni di abbandono.
In autofinanziamento andranno i lavori per la costruzione di due edicole funerarie ed i lavori del terzo stralcio per l'ampliamento del civico cimitero. L'escussione della polizza fidejussoria della fallita impresa lottizzante consentirà il completamento delle opere di urbanizzazione del piano conosciuto come “Torri di Avvistamento”.
Legato ad un contributo del MIUR sarà invece l'intervento di efficientamento energetico della Scuola Primaria. Il contributo statale per la messa in sicurezza e miglioramento dell’efficientamento energetico sarà utilizzato per munire di nuovi infissi l'auditorium del plesso “E. Medi” nel 2023 e per dotare i locali della ex pescheria, oggi museo del mare, di impianti di riscaldamento e raffrescamento, capaci di sfruttare al meglio anche l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico esistente.
200.000,00 euro saranno investiti per la manutenzione straordinaria dei piani viari nel 2023 ed altri 200.000,00 nel 2024, le priorità dell’amministrazione sono state individuate in: parcheggio Campo sportivo e Palestre Michelini e Ballarini; Via Sorcinelli e Pacinotti; Parcheggio Via dei Cementieri; Via delle Ville; Via C. Colombo.
Sempre nel 2024 si prevede il finanziamento mediante oneri del collettore fognario di via delle ville e l'intervento di riqualificazione e bonifica del Capannone Nervi (1° stralcio) per il quale stiamo attendendo la consegna del progetto già affidato.
Alla vendita dello Zanella sarà subordinata la riqualificazione dell'area circostante il Castello Svevo, e a tal proposito possiamo dare notizia che, fallito il tentativo di mediazione obbligatoria, l’Ente ha citato in giudizio sia la Croce Azzurra sia la Croce Bianca per detenzione senza titolo con contestuale richiesta di risarcimento danni.
In mancanza di un rifinanziamento del bando PNRR slitterà al 2025 la sistemazione di Piazzale Europa che prevede la riqualificazione dell’area e la creazione di un playground. Numerosi i piccoli interventi manutenzione straordinaria che, sebbene previsti, non hanno trovato avvio nel 2022. Tra i tanti citiamo la recinzione di piazza cinque giornate, anche conosciuta come “piazzetta delle erbe”, l'intervento di bonifica del fosso della vena, e la riqualificazione dei sottopassi pedonali di via De Gasperi e Loreto.
La giunta regionale ha nominato ieri il nuovo direttore del Dipartimento regionale Salute, il dottor Antonio Draisci, e la segretaria Pd Marche Chantal Bomprezzi giudica "incomprensibile la scelta fatta da Acquaroli": "Nulla da dire sulla persona e sulla professionalità del dottor Draisci, ma si tratta di una figura prettamente amministrativa chiamata per i prossimi tre anni ad un compito ben diverso".
"Acquaroli e la sua giunta di destra - prosegue - hanno cambiato le pedine rimandando la soluzione dei problemi della sanità regionale e creando ancora più caos nel livello decisionale. Draisci, infatti, era commissario straordinario della Ast di Macerata dove lo sostituirà il dottor Armando Marco Gozzini che rimarrà comunque direttore a Torrette. Come se Torrette fosse un presidio di terzo livello dove ci si annoia e si ha tempo per fare altro".
Bomprezzi sottolinea come anche altri commissari straordinari siano stati chiamati a coprire più ampi territori: "analogo discorso per il dottor Roberto Grinta, commissario straordinario dell'Ast di Fermo e nominato anche commissario straordinario dell'Ast 5 di Ascoli Piceno. Un valzer che non risolve nessuna delle criticità presenti nel nostro sistema sanitario e anzi rinvia ancora una volta la scelta della governance che dovrà prendere le decisioni opportune".
"Mentre è in atto una profonda crisi del sistema sanitario regionale - afferma - con i pronto soccorso che non funzionano, liste di attesa lunghissime, un forzato ricorso alla sanità privata, si decide di lasciare sospesa ogni decisione e ogni intervento volto a migliorare efficienza e funzionalità degli ospedali marchigiani. Prorogare i commissari significa tenere sospesa ogni riforma e lasciare operatori e cittadini abbandonati a loro stessi".
Bomprezzi stigmatizza l'atteggiamento della giunta: "Acquaroli continua a non prendersi le responsabilità che gli competono, rimescola i commissari e confonde le scelte politiche con quelle tecniche. Ben altro diceva in campagna elettorale dove prometteva rapide e facili soluzioni ai problemi della nostra sanità. Ogni giorno di ritardo ha ripercussioni sulla salute dei marchigiani che presto gli presenteranno il conto".
"Un intervento di riqualificazione di Largo Donatori del Sangue è accettabile, anzi auspicabile; oggi effettivamente non è un posto accogliente: la sua struttura, l’arredo urbano carente, la manutenzione distratta lo rendono uno spazio poco invitante e quindi poco frequentato. Ma non dobbiamo dimenticare che Largo Donatori del Sangue (che diventerà Piazza Li Madou) è anche l’unico spazio con verde pubblico all’interno del centro storico della città".
A sottolinearlo è Alberto Cicarè, capogruppo in consiglio comunale di "Strada Comune", nell'annunciare una raccolta firme a favore di un progetto di riqualificazione alternativo, in programma per martedì 18 aprile alle ore 18:00, proprio in Largo Donatori del sangue.
L'intervento, finanziato con fondi Pnrr per 656mila euro, "può essere l’occasione per una reale rigenerazione verde dello spazio, che potrebbe in questo modo rappresentare un simbolo della lotta al cambiamento climatico nel cuore della città, oltre che un luogo bello, accogliente, un posto dove stare al fresco nei giorni di grande caldo che ci aspettano", spiega Cicarè.
"Il progetto esecutivo approvato dalla Giunta di Macerata non va incontro a queste aspettative, anzi sembra uno schiaffo alle richieste di sostenibilità ambientale e di miglioramento dell’attrattività dello spazio urbano - aggiunge -. Verranno tagliate tutte le piante presenti sulla piazza, ad eccezione dei due grandi cedri centrali. Verrà realizzata una pavimentazione in pietra e un’aiuola centrale, mentre spazi con una vegetazione indefinita sono destinati ai bordi".
"In base a quale analisi ambientale è stata presa la decisione di eliminare tutti gli alberi esistenti, anche quelli in salute, tranne i due cedri? Come sarà il nuovo verde previsto in sostituzione di quello ora presente? Quali soggetti sono stati consultati prima di stravolgere un pezzo così importante del centro storico? O c’è semplicemente la volontà di riproporre un vecchio pallino dell’assessore Iommi?", si domanda Cicarè.
La peculiarità di questo spazio è proprio il suo verde, che nel progetto di Piazza Li Madou verrebbe fortemente ridotto a favore di una spianata di pietra. Sarebbe questo il posto accogliente per gli studenti universitari, per i turisti, per le famiglie residenti in centro? Chiediamo ai cittadini di esprimersi e valutare l’opportunità di chiedere all'amministrazione di ripensarci, modificare il progetto esecutivo, magari adottando quella visione che noi proponiamo in alternativa: più verde, più accessibilità, più vita agli spazi" conclude Cicarè.
È ufficiale: con la sorpresa di pochi, il sogno del Terzo Polo si sgretola nella morsa dei due leader a capo del non più partito unico. Da giorni si rincorrevano notizie su dissidi interni tra Calenda e Renzi: fra accuse, dichiarazioni al vetriolo e frecciatine sui social e sui giornali, alla riunione del comitato politico di ieri non è stato trovato un accordo pacificatore e le due compagini hanno definitivamente divorziato.
Sulle motivazioni ci sono ancora dubbi da dirimere: è iniziato il più classico degli scaricabarile all’italiana e la macchina della campagna elettorale ha ripreso a muoversi, cercando di tamponare dove possibile le emorragie di consensi (già risicati) ambo le parti.
"Interrompere il percorso verso il partito unico è una scelta unilaterale di Carlo Calenda – si legge sul canale Twitter di Italia Viva -. Pensiamo che sia un clamoroso autogol ma rispettiamo le decisioni di Azione. Gli argomenti utilizzati appaiono alibi. Italia Viva è pronta a sciogliersi come Azione il 30 ottobre, dopo un congresso libero e democratico".
"Il progetto del partito unico con Italia Viva è naufragato per la semplice ragione che Renzi ha ripreso direttamente in mano IV due mesi fa e non vuole rinunciarvi – tuona Calenda sul suo profilo personale, retwittato prontamente dal canale di partito - Legittimo anche se contrario alle promesse elettorali. Amen".
"Sulle risorse Italia Viva ha trasferito fino ad oggi quasi un milione e mezzo di euro al team pubblicitario di Carlo Calenda – incalza IV - ed è pronta a concorrere per la metà delle spese necessarie alla fase congressuale e a trasferire le risorse dal momento della nascita del partito unico. Leopolda, Riformista, retroscene, veline, presunti conflitti di interesse sono solo tentativi di alimentare una polemica cui non daremo seguito. La costruzione di una proposta alternativa a populisti e sovranisti è da oggi più difficile ma più urgente".
"È stato un brutto spettacolo: attacchi personali, a cui non abbiamo mai risposto, e notizie false distribuite ad arte – aggiunge Calenda -. Noi non facciamo politica così. Da domani riprenderemo con Azione il lavoro per la costruzione di un partito liberale, popolare e riformista".
L’idea del partito centrista, legato ai concetti di responsabilità e razionalità, è riuscito per un breve periodo a mobilitare quella nicchia di elettorato scarsamente ideologizzato e legato a una visione più pragmatica della politica. Il tentativo di rappresentare "un’alternativa a populisti e sovranisti" (motto usato a mò di tormentone) con un Terzo Polo forte giunge quindi al termine, aprendo l’orizzonte a nuovi scenari in cui i due leader correranno in solitaria.
Approvato dalla giunta recanatese guidata dal sindaco Antonio Bravi il progetto definitivo per i lavori di ristrutturazione per il riuso e la rifunzionalizzazione del verde pubblico attrezzato e dei manufatti esistenti dell’area comunale degradata di via degli Alpini per la creazione di un luogo di aggregazione e di socializzazione a servizio dei quartieri Mercato e San Francesco.
Il progetto dell’importo complessivo di 437.680,67 euro viene finanziato per la somma di 414.487,37 euro dall'Unione europea nell'ambito del NextGenerationEU e grava sul comune di Recanati solo per la piccola somma di 23.193,30 uero.
"Con grande soddisfazione stiamo procedendo spediti verso l’approvazione di tutti e sette i progetti di rigenerazione urbana che siamo riusciti a farci finanziare dall’Unione Europea - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – Grazie ad un incessante lavoro da parte dell’Amministrazione e degli uffici tecnici, con l’approvazione di quest’ultimo progetto per la rifunzionalizzazione del verde pubblico dell’area di via degli Alpini siamo a quota quattro. Nelle prossime settimane procederemo con l’approvazione degli altri tre interventi per poi andare dritti verso i progetti esecutivi e l’affidamento dei lavori alle ditte entro luglio".
La riqualificazione dell’area denominata Club Aquila in Via degli Alpini, da anni in stato di degrado, sarà recuperata con la realizzazione di un’area verde attrezzata con giochi per i bambini, panchine e campo polifunzionale, verranno riqualificati anche i locali dell’edificio presente per renderlo di pubblica fruizione con nuovi spazi per attività di aggregazione e socializzazione a disposizione del quartiere Mercato e San Francesco.
"Il Club Aquila è stato per tanti anni luogo di incontro di bambini e giovani per i tornei di calcetto e altre attività - ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo -. Luogo di amicizia e divertimento. Recuperarlo significava ridare alle famiglie un posto dove incontrarsi e fare sport. Ogni struttura nuova o recuperata è un passo in avanti per far crescere lo spirito di gruppo dei quartieri e della città tutta. È questo il senso dell'amministrare.”
Il comitato esecutivo dell’Unam (Unione nazionale Avvocati per la Mediazione), ha deliberato durante la seduta di fine marzo la nomina a coordinatore nazionale del gruppo di lavoro sul progetto Pubblica amministrazione l’avvocato Massimo Cesca del Foro di Macerata, già responsabile della sezione di Macerata dell’Unam.
“Ringrazio di cuore tutti i colleghi del comitato esecutivo nazionale per la fiducia e stima nei confronti del sottoscritto che spero di ripagare con la qualità del lavoro che andremo a svolgere”. L’esigenza di dare risposte celeri ai conflitti, in particolar modo quando coinvolgono aziende, è chiarissima sia agli operatori economici, sia agli operatori del diritto: tutti hanno percepito che la lentezza del sistema giudiziario ostacola l’attrazione di investimenti e la competitività delle imprese”.
“Negli ultimi anni è inoltre maturata una maggiore consapevolezza che le lungaggini dei processi costituiscono anche un grave ostacolo per la coesione sociale e, relativamente alle pubbliche amministrazioni, all’attuazione di una pianificazione e programmazione delle attività che salvaguardi l’ente da possibili responsabilità e consenta risposte concrete alle istanze dei cittadini”.
“Nonostante la chiarezza normativa, rafforzata dalla recente riforma “Cartabia” e nonostante le molteplici pronunce della Corte dei Conti che hanno ribadito la responsabilità erariale nel caso in cui l’amministrazione decida di non concludere una transazione palesemente vantaggiosa – spiega Cesca- l’atteggiamento degli enti pubblici è sempre stato estremamente cauto, probabilmente per il timore degli amministratori di cagionare con le proprie decisioni un possibile danno all’ente e quindi di incorrere in possibili responsabilità personali”.
“L’Unam, da molti anni impegnata nell’intento di promuovere e diffondere la cultura della mediazione, ha ritenuto opportuno costituire un gruppo di lavoro a livello nazionale, con tre sottogruppi territoriali (nord, centro e sud), con l’obbiettivo finale di contribuire ad una sempre maggiore diffusione dell’uso della ‘’giustizia consensuale’ anche nei conflitti che vedono coinvolte le pubbliche amministrazioni”.
"La vicenda rifiuti in Provincia di Macerata sta assumendo aspetti grotteschi e paradossali allo stesso tempo. Ci sarebbe da ridere di questi amministratori se non fosse che a pagare le conseguenze di tutto ciò saranno come al solito i cittadini che si troveranno costretti ad aprire il loro portafogli". È quanto dichiara Sandro Bisonni, coportavoce Europa Verde Macerata.
"L'assemblea dei Sindaci ha infatti decretato l'emergenza rifiuti per la nostra Provincia e questo è veramente paradossale per una Provincia i cui cittadini al contrario si distinguono per efficienza nella loro capacità di realizzare, nelle proprie abitazioni, altissime percentuali di raccolta differenziata. Per un comportamento così virtuoso ci si aspetterebbe un premio, uno sconto. Al contrario si ritorna ad ampliare la capacità della discarica di Cingoli (leggi qui) a cui si dovranno riconoscere ulteriori oneri oltre ai 3,6 milioni già accordati per il primo ampliamento." spiega Bisonni.
"Ma non basta - aggiunge - perché si prevede anche di portare i rifiuti fuori provincia con un ulteriore aggravio di 4 milioni di euro. E mentre i cittadini pagano, amministratori e tecnici se ne restano beati ai loro posti, senza che nessuno chieda loro di assumersi le proprie responsabilità. Gli amministratori di destra eletti come salvatori della Patria hanno fallito totalmente. Europa Verde esprime la massima solidarietà ai cittadini di Cingoli costretti, loro malgrado, ad ospitare ancora a lungo i rifiuti della provincia" conclude Bisonni.
"Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2023-2025 cambierà in meglio il volto della nostra città”. Ermanno Carassai, assessore ai Lavori Pubblici parla di “un risultato positivo che guarda al territorio nella sua interezza e che attesta il proficuo impegno dell’Amministrazione nella programmazione, progettazione, capacità di reperire i finanziamenti e realizzazione di interventi. La sfida oggi, tra opere già avviate ed altre in itinere, è quella di dare risposte ai civitanovesi e migliorarne la qualità della vita”.
Primo “risultato eccezionale”, gli oltre 11 milioni di euro di fondi sisma assegnati a Civitanova dalla Regione Marche: “Con questi fondi – spiega Carassai - ristrutturiamo la scuola elementare Sant'Agostino (circa 4 milioni), il palazzo della ex delegazione comunale (5 milioni di euro più 897 mila euro messi dall'amministrazione), la torre dell’acquedotto (400 mila euro) e Palazzo Ciccolini (1 milione 500mila euro)”.
Una risposta importante arriva sul fronte scolastico con la realizzazione di nuovi asili e riqualificazioni di quelli esistenti. “Abbiamo ottenuto un finanziamento di circa 7 milioni di euro ma per completare le opere, visto l’aumento prezzi, necessitiamo di altri 3 milioni e 271mila euro che, al momento, in attesa di risorse da parte del Ministero, sono stati messi a bilancio e quindi procederemo con le gare di appalto: è previsto l’ampliamento della mensa della scuola dell'infanzia "Scoiattolo", realizzeremo un nuovo asilo nido a San Marone e uno nella zona ex Micheletti, riqualificheremo l’asilo in via Saragat e in via Regina Margherita “Cavalluccio Marino”. A causa di problemi sorti sulla identificazione della proprietà dell’area, l’asilo in zona Fonte San Pietro non sarà momentaneamente realizzato e abbiamo chiesto che quei fondi vengano utilizzati per gli altri interventi”.
Sul fronte viabilità sono previsti 24 interventi per un importo di 3 milioni di euro. “Per intervenire in modo incisivo, servirebbe più del doppio della somma messa a disposizione e conseguentemente abbiamo scelto in base allo stato di usura dei manti stradali”.
"Il piano guarda anche al futuro, attraverso la progettazione del comparto Trieste (5milioni dal Ministero e 500mila da parte del comune) il cui appalto sarà avviato a breve, l’efficientamento energetico e rimozione amianto del Cine Teatro Rossini i cui lavori sono già in corso e sul Varco - continua Carassai - si procede in modo spedito: i lavori per i collettori di acque chiare (circa 300 mila euro) sono in fase avanzata, l’Enel ha già appaltato i lavori per il trasferimento della cabina ed entro aprile avremo il progetto definitivo che sarà poi esaminato nelle apposite commissioni e in maggioranza e successivamente sottoposto alla Sovraintendenza".
Riqualificazioni e nuovo impianto sul fronte sport. “Investiremo 3milioni 400mila euro per un totale di 9 interventi, in particolare nuovo campo nel quartiere di Fontespina (880 mila euro). Mettiamo mano allo spogliatoio del campo da calcio di Civitanova Alta e alla struttura tensostatica di Via Tacito a San Marone. Provvediamo alla manutenzione del palazzetto dello sport nel quartiere Risorgimento e sistemiamo la pista di pattinaggio. Sulla nuova palestra in via Costantino procediamo con i lavori per i quali abbiamo ricevuto un contributo da parte del Ministero di 700 mila euro".
"Per il Porto abbiamo un finanziamento regionale di 594 mila euro e sono in via di definizione i tipi di interventi da realizzare. Importanti interventi anche sul risparmio energetico: abbiamo individuato ulteriori interventi per gli edifici scolastici e siamo in attesa di finanziamenti. Questo piano – conclude Carassai - è frutto di una buona programmazione politico amministrativa ed evidenzia la lungimiranza che ha sempre contraddistinto la nostra amministrazione".
“Restituiamo un nuovo volto anche a quest’area del paese e offriamo una possibilità, per tutti, di godere di uno spazio dove praticare sport, sia camminando lungo sentieri salute che usufruendo di campi di calcetto, tennis e padel”. È il sindaco, Alessandro Gentilucci, ad annunciare il via ai lavori per i nuovi impianti sportivi di Pieve Torina.
“Andiamo a completare un quadro che vede, come fiore all’occhiello, la piscina benessere. Tante opportunità da offrire che, insieme al percorso kneipp in fase di ultimazione lungo il sentiero delle acque, ci proiettano, da protagonisti, verso le prossime stagioni turistiche, nell’ottica di catturare un interesse ampio: prodotti tipici, storia, natura, benessere, sono queste le parole chiave del rilancio delle aree interne, in una logica di rete tra i vari comuni del territorio”.
“L’intervento, progettato eliminando le barriere architettoniche, prevede anche la realizzazione di una struttura multiservizi con bar, spogliatoio e ristorante panoramico: uno spazio da vivere tutto l’anno perché i nostri borghi sono belli sempre, e lo saranno ancor di più quando riusciremo a dare un senso compiuto all’opera di ricostruzione post sisma”.
"Nonostante le difficoltà che gli enti locali hanno dovuto affrontare negli ultimi anni, dal Covid alla crisi energetica, ieri sera abbiamo approvato un bilancio rigoroso in grado di dare risposte alle esigenze della città attraverso interventi, sostegni e investimenti per il futuro della città". A parlare è Claudio Morresi, l'assessore comunale al Bilancio di Civitanova Marche.
"Complessivamente il bilancio 2023 contiene previsioni di spesa corrente superiori di circa 5,7 milioni rispetto alle previsioni inizialmente previste per il 2022. Per quanto riguarda i servizi erogati alla città, rispetto alle previsioni dell’anno 2022, si registra un aumento sensibile delle risorse destinate ai servizi sociali (tra Comune e ATS, più 3,8 milioni). Altrettanto significativi gli aumenti di risorse per la scuola (+450 mila), per la cultura (+340 mila), per il turismo (+150 mila) e per il territorio e l’ambiente (+200 mila)" spiega Morresi.
"Gravano sul bilancio, tra le altre cose, le previsioni per le utenze 2023 che si attestano a oltre 1 milione di euro in più rispetto al 2021 - aggiunge -. Un milione di euro che altrimenti avremmo potuto continuare ad investire nel potenziamento dei servizi. Ci siamo fatti carico delle tariffe dell'acqua del 2022 con uno stanziamento di 100mila euro ed abbiamo previsto un fondo di 200mila euro da destinare alle famiglie in difficoltà. Garantire tale dinamica di spesa non è stato semplice, ancor più perchè questo bilancio non toglie un euro in più dalle tasche dei cittadini e che guarda nel complesso a nuovi investimenti".
"Tutte le tariffe e i tributi comunali sono rimasti invariati rispetto agli anni precedenti e per assicurare l’andamento in equilibrio della gestione finanziaria, sarà fondamentale continuare ad intercettare contribuzioni da parte degli enti sovraordinati (Regione, Stato e UE). Sul fronte della spesa, il Bilancio 2023 prevede un incremento della spesa di personale di circa 1.100.000 rispetto al consuntivo 2022 - prosegue il vicesindaco -. Ciò scaturisce dalla necessità di portare a termine il programma delle assunzioni indispensabile per sostituire i collocamenti a riposo e, soprattutto, per garantire una presenza di personale (da anni sottodotata) coerente con le esigenze di un Comune come il nostro".
"Nel 2023 infatti sono previste 22 nuove assunzioni tra cui un dirigente con profilo tecnico, 4 agenti della polizia locale e un istruturo direttivo informatico per il Ced - sottolinea Morresi -. Inoltre è stata programmata la trasformazione a tempo pieno di 5 assistenti sociali attualmente in part-time in sostituzione di due unità a tempo pieno cessate. Il tutto per una maggiore spesa di personale per 641.000 euro. L’aumento della spesa di personale è dipeso anche dai rinnovi contrattuali stabiliti a livello nazionale e che comporteranno un incremento annuo di circa 340.000 euro".
"L’indebitamento è previsto in aumento in considerazione del nutrito programma degli investimenti e della necessità di garantire la copertura finanziaria dei progetti co-finanziati dai fondi Pnrr - conclude Morresi -. Altro atto votato in occasione del bilancio è il piano triennale delle opere pubbliche: 11milioni di euro di fondi sisma assegnati a Civitanova dalla Regione Marche, realizzeremo nuovi asili e ne riqualificheremo altri, 3milioni di euro per la viabilità, investimenti sul fronte sportivo, appaltati i lavori del comparto Trieste e si procede spediti per la riqualificazione del Varco sul Mare. Sottolineo la lungimiranza dell’azione amministrativa evidente grazie all’aggiudicazione delle risorse nazionali ed europee, frutto di una buona programmazione politico amministrativa e di un grande capacità tecnica degli uffici, un mix vincente che ci porterà ad introitare somme importanti".
Sono 602, per un importo totale di 750 mila euro, le famiglie civitanovesi che stanno ricevendo un contributo per il pagamento dell'affitto. "Un aiuto concreto e fondamentale - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - finalizzato ad alleviare la situazione di disagio sociale in cui molte famiglie si trovano, dovuto anche al forte incremento delle tariffe di energia elettrica e gas”.
“Una risposta, quindi, a una difficoltà, quella di pagare l'affitto, confermata anche dall'aumento del numero di famiglie che riceveranno il contributo: 602 contro le 447 del 2021". Per 451 di queste, con un valore ISEE non superiore a 6.085 euro, il contributo massimo concesso ad ogni utente è di 1.584 euro diminuito in base alle mensilità pagate, ad altri contributi eventualmente erogati dal Comune per la stessa finalità e all'incidenza del canone sull'ISEE. Per questa fascia di utenti sono stati stanziati 647.133 euro.
Per gli altri 151 nuclei familiari, con un ISEE non superiore a 12.170 euro, il contributo massimo concesso ad ogni utente è di 792 euro diminuito, anche in questo caso, in base alle mensilità pagate e all'incidenza del canone sul valore ISEE. Per loro sono stati stanziati 102.155 euro.
"Il contributo è in fase di erogazione ed entro breve tutte le famiglie riceveranno queste risorse preziose. Il contributo economico - ha aggiunto il sindaco - è il risultato di una sinergia economico di più enti e della costante attenzione che l’amministrazione comunale rivolge al sociale, in questo caso in favore di nuclei familiari a basso reddito che vivono in affitto e che va ad aggiungersi ad altre forme di sostegno già avviate".
Una parte della somma liquidata, precisamente 110 mila euro è stata stanziata dal Comune. La restante parte, circa 640 mila euro, dalla Regione.
Un imponente impianto eolico, con 12 aerogeneratori alti 200 metri ognuno e che interesserà a fine lavori un’area di 200 ettari, attualmente totalmente dedicata alla coesistenza di specie animali tipiche del territorio dell’entroterra maceratese. È il progetto, presentato da una holding internazionale e che coinvolgerà una cospicua porzione di collina e montagna tra Caldarola e Camerino.
Per questo motivo ieri il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, insieme al vice Giorgio Di Tomassi, all’assessore Teresa Minnucci e ai consiglieri di maggioranza e minoranza, hanno incontrato i sindaci di Serrapetrona, Camporotondo, Cessapalombo, Fiastra, Valfornace e Belforte del Chienti (per quest’ultimo era presente l'assessore Mariella Migliorelli) e il presidente del’Unione Montana dei Monti Azzurri. Ad illustrare il piano è stato il responsabile dell’Ufficio Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune, Andrea Spinaci.
Unanime è stata la visione favorevole alla ricerca di energie alternative per sfruttare le fonti rinnovabili, tuttavia sono state evidenziate profonde lacune e criticità del progetto presentato, soprattutto valutando l'impatto ambientale che la sua attuazione comporterebbe, in un territorio come quello dell’entroterra maceratese ancora fortemente provato da tutte le vicissitudini negative degli ultimi anni, tra le quali in primis quella del sisma, che ancora è ben lungi dall'essere definitivamente risolta.
Sono stati così valutati tutti gli aspetti connessi all'opera, che appare in ogni caso sovradimensionata rispetto alle capacità e alle caratteristiche del territorio, e sono emersi i seguenti punti sui quali i sindaci chiedono chiarezza: lo studio anemologico su cui è basato il progetto, è stato svolto a San Severino Marche e non sul sito individuato per l'installazione; l’impatto acustico ambientale, considerata la fauna locale e la rotta migratoria degli uccelli, deve essere valutato ed approfondito; l’inserimento visivo degli aerogeneratori, alti 200 metri e posti sulle creste delle montagne, necessita di adeguata prospettazione e conseguente valutazione, non dimenticando la forte caratterizzazione storica e turistica dei Borghi interessati dal progetto; l’idrologia e la compatibilità idraulica nel progetto non è stata esaminata, dovendo considerare che nel sito sono presenti 5 sorgenti, una delle quali fornisce acqua potabile a Macerata.
La necessità di trivellare la montagna per creare fondamenta profonde circa 25 metri ognuna, dentro cui verranno gettati 2000 metri cubi di calcestruzzo, per un totale di 7500 metri cubi di fondazione, impone una proiezione dettagliata delle possibili conseguenze, così come la conformazione geologica dell’area interessata, considerando che si andrebbe a perforare una montagna già precariamente stabile a causa delle faglie sismiche che si sono attivate dopo le ultime scosse di terremoto.
I comuni interessati, inoltre, dovrebbero affrontare anche considerevoli e ulteriori disagi, perché per permettere agli ingombranti mezzi su gomma che dovranno trasportare i materiali occorrenti alla realizzazione dell'impianto, dovrebbero essere create nuove strade, espropriati terreni privati e realizzata una nuova viabilità per far circolare più di 6500 autoarticolati per rimuovere, verso una destinazione non specificata, circa 65 milioni di metri cubi di materiale di risulta, con tutto quanto ne conseguirebbe in un territorio già alle prese con i numerosi cantieri della ricostruzione.
Da ultimo è stata sottolineata la posizione espressa dalla Corte Costituzionale nel 2010 e dalle linee guida di settore, che non attribuiscono ai comuni alcun potere diretto e/o diritti di sorta neanche in relazione alle opere compensative, così che le popolazioni interessate dall'intervento non beneficerebbero di nessuna forma di ristoro, neanche indiretto, a fronte della realizzazione di un'opera così impattante.
Al termine dell’incontro, i sindaci hanno unanimemente deciso di richiedere ulteriori approfondimenti e valutazioni, proponendosi anche una sollecita e diretta interlocuzione specifica con la regione Marche, soggetto deputato all'eventuale concessione dell'autorizzazione, al fine di rappresentare dettagliatamente tutte le perplessità e le criticità.