Estate 2020, corte di palazzo Carradori. Parte la campagna elettorale di Sandro Parcaroli, neocandidato della Lega. Per farlo scendere in campo ci è voluta una telefonata diretta dell'allora 'capitano' Salvini. Un esordio da applausi bagnato dai lieti calici innalzati a 'Vere Italie' del signor Medstore.
E bagnato dal bacio d'istinto di Silvano Iommi, vicino di casa di colui che a furor di voti sarà il nuovo sindaco di Macerata il 24 settembre. Esattamente tre anni or sono. Iommi, per tanti anni presidente dell'Ordine degli Architetti, ha infatti studio nello stesso palazzo Carradori.
I due uomini si conoscono, hanno viva simpatia reciproca, si stimano certamente. Quasi scontato che Parcaroli, eversore alle urne del piddino Narciso Ricotta dato per vincitore 'facile facile' prima della telefonata salviniana, nomini Iommi assessore all'Urbanistica. Lui, già nella giunta Menghi, conosce la storia di Macerata mattone per mattone, coppo per coppo, punti bassi ed altimetrie.
A distanza di tre anni - quasi secoli al cospetto degli eventi attuali - il feeling tra i due sembra in gran parte evaporato. "Ho tremila cose da fare, non posso pensare sempre a Iommi" ha dichiarato il sindaco nel frattempo eletto anche presidente della Provincia - veni, vidi, vici.
Lui, l'architetto, ha intanto congelato al momento le dimissioni innescate dai dubbi niet - "tutti i soldi non ci sono" - dal primo (cittadino) rispetto al progetto di parcheggio multipiano e coperto, a ridosso di Rampa Zara. Eterna spina reattiva nel centro molle della Città murata. Da conquistare alfine al partito dei pedoni come lo fu...Masada da parte del comandante romano from Urbs Salviae (Urbisaglia) Lucio Flavio Silva Nonio Basso.
Superando lui il 'Sentiero dei Serpenti' della rocca inespugnabile fatta costruire da Erode il Grande. Sentiero che nel caso maceratese è apparso un muro. E sugli stretti e perigliosi suoi tornanti sembra aver fatto, in buona parte, la fine degli Zeloti la lista civica del sindaco (10% al voto) intorno al quale si sarebbe creato un sensibile vuoto.
Della civica fa parte lo stesso Iommi, un'altra eletta è passata a FdI mentre una terza, la presidente del Consiglio comunale delle Donne, vive un momento non facile. Nell'attesa della resa dei conti definitiva nel Centro Destra "ci facciamo intanto solo del male": dice Katiuscia Cassetta (assessore della Cultura) commentando il poco magic moment dell'esecutivo per il quale FdI chiede un rimescolamento di carte.
Aprendo sul parcheggio di Rampa Zara ma, assolutamente no, al progetto di Iommi considerato troppo costoso. Meglio a raso, dice il capogruppo Castiglioni. Rimettendo la palla che scotta nelle mani del sindaco. Un brutto sogno, di più un incubo di questa fine estate?
Chi vivrà vedrà ma certo lo slogan elettorale di Parcaroli ("Amerai vivere e lavorare a Macerata") pare ancora tutto da verificare soprattutto cominciando da lui stesso. "Siamo contro il parking per 300 posti e 20 milioni di spesa; in questo non c'e' alcun asse con Fratelli d'Italia" ha dichiarato l'avv. Ricotta.
Politicamente se il Centro Destra è in cerca di Autore (regge tuttavia la convinzione secondo cui se non si è sicuri di vincere con Parcaroli, di certo in sua assenza si perde tra 2 anni) il Centro sinistra non ride. In particolare il Pd. Al breefing organizzato di recente da Bruno Mandrelli sul futuro maceratese hanno partecipato David Miliozzi (al tavolo degli organizzatori) l'ex sindaco Romano Carancini, Marco Sigona, Giovanni Scoccianti. Si parla ora di terzo polo, che in riferimento al caso Tolentino (cfr Alessia Pupo, Alessandro Massi) mette brividi agli altri due.
Tuttavia qual è il destino di Macerata? A chi - praticamente tutti - al recente convegno dell'associazione Le Casette (presidente Pierluigi Pianesi) rivendicava l'antica autorevolezza e la guida ferma del territorio al capoluogo, il vescovo Marconi (presenti Parcaroli, la vice D'Alessandro, il prof. Baldassarri e la Cassetta) ha suggerito, ricalcando il pensiero presente nell'omelia a San Giuliano, una strategia piu' consona all'attuale momento della 'Civitas Mariae'. "La si ponga piuttosto al servizio attivo delle varie municipalità riservandoLe in particolare il ruolo di collegamento tra costa, collina e montagna" ha sottolineato monsignore.
Intanto i giornali sulla scossa politica di fine estate, sopravvenuta dopo lo sciame... degli ultimi mesi, hanno titolato su una possibile crisi di giunta. Le prossime settimane saranno decisive per capire meglio una situazione deteriorata dove il partito della premier e' in cerca di ulteriore spazio nella coalizione e dove la giunta appare al momento come un conclave del '500.
Mentre nuove truppe s'ammassano ai fianchi del Palazzo del Governo municipale risalendo fiduciose lungo la Rampa della Discordia e scommettendo sulla solitudine del numero uno, sindaco e presidente. L'atto finale resta nelle mani dell'assessore all'Urbanistica: l'ex presidente dell'Ordine degli Architetti accettera' d'essere 'commissariato' o portera' sino in fondo la sfida innescata con le dimissioni poi congelate in questo infuocato fine estate mettendo Parcaroli nella scelta piu' solitaria e definitiva. L'ultimo bacio.
(Notorius)
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