Il comune di Montecassiano, a partire da quest'anno, ha deciso di sostituire il servizio di disinfestazione delle zanzare fornito dal Cosmari passando dal metodo adulticida a quello anti-larvale.
"La scelta - spiega l'assessore all’Ambiente Barbara Vecchi - è coerente con l’adesione del nostro Comune all’iniziativa 'Comune amici delle Api' decisa con delibera Consiliare del 12 maggio 2022. Oggi siamo pronti a partire con questa sperimentazione perché facente parte di un lavoro propedeutico svolto dal 2020. In tale anno infatti il Comune di Montecassiano ha aderito al Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025 guidato dall’Istituto zooprofilattico Umbria e Marche che prevede una strategia di contrasto e lotta ai virus trasmessi da insetti vettori (zanzare in particolare) e zecche".
"Il sistema di monitoraggio è basato sull’installazione di ovitrappole su tutto il territorio Comunale (capoluogo e frazioni) che hanno permesso di misurare e valutare la concentrazione di larve sul territorio. Il trattamento consiste nell’utilizzo di pasticche a lento rilascio nelle caditoie stradali di pertinenza comunale", aggiunge Vecchi. Il larvicida risulta meno impattante da un punto di vista ambientale ma più efficace dell’adulticida (sistema utilizzato fino allo scorso anno).
"Per la riuscita della campagna anti-larvale - conclude l'assessore Barbara Vecchi - occorre anche e soprattutto la collaborazione delle utenze domestiche le quali dovranno seguire semplici regole di bonifica primaria e di igiene ambientale quali ad esempio il non lasciare i sottovasi pieni di acqua, monitorare eventuali focolai in vasche di acqua stagnante usata per l’irrigazione di orti e giardini e utilizzare le compresse anti-larvali, con cadenza bimensile, fornite dal Comune con lo stesso criterio di distribuzione dei sacchetti per la differenziata. I cittadini dunque potranno recarsi presso la nostra Isola Ecologica e ritirare, per ogni nucleo familiare, una confezione da 8 pasticche da utilizzare da luglio a settembre secondo le indicazioni presenti sulla confezione".
"Quando ad ottobre del 2021, precisamente cinque giorni dopo il nostro insediamento, abbiamo risposto al questionario Anci in relazione alla problematica del caporalato, non ci siamo inventati una realtà parallela nella quale abbiamo messo nero su bianco le nostre fantasie, ma ci siamo limitati a rispondere fornendo tutte le informazioni richieste circa la presenza di lavoratori agricoli sul nostro territorio e le condizioni alloggiative dei migranti". Così il sindaco di Porto Recanati Andrea Michielini chiarisce la posizione dell’amministrazione comunale sulla vicenda del caporalato che Report ha portato ieri in prima serata su Rai 3.
"I dati che abbiamo riportato nel questionario sono stati forniti dall’Ufficio dei Servizi demografici, la cui dirigente ha lavorato insieme a noi per rispondere in modo puntuale e dettagliato alle informazioni richieste", aggiunge il primo cittadino che sottolinea come la domanda del questionario fosse la seguente: «Ci sono lavoratori agricoli che soggiornano nel vostro territorio?».
"Che a Porto Recanati non ci siano campi da coltivare è abbastanza evidente, così come è evidente che non ci sono baraccopoli o tende – puntualizza Michielini -. Se nel questionario fosse stato questo l’unico dato ad essere richiesto, allora la polemica avrebbe avuto certamente un senso. Al contrario, in linea con le informazioni richieste dall’indagine, abbiamo riportato scrupolosamente la natura delle condizioni alloggiative, descrivendo la realtà delle condizioni degli stranieri che dimorano in città. Il numero 500, comunicato in occasione dell’indagine, è frutto dell’analisi delle residenze e delle ospitalità che annualmente vengono depositate presso i nostri uffici".
"Ne abbiamo sottolineato l’informalità e l’abusivismo - prosegue il sindaco -, spiegando che gran parte degli alloggi sono sotto procedura esecutiva, all’asta o con all’interno inquilini morosi o sotto sfratto che, tuttavia, subaffittano gli appartamenti, superando di gran lunga il numero degli inquilini permessi. In pratica non abbiamo fatto altro che descrivere quella che è la realtà del condominio Hotel House, descrivendola nel suddetto questionario.".
"Ma tutto ciò è ben noto ad una parte della minoranza alla quale, nell’esercizio delle proprie competenze, è stato fornito il questionario con tutte le riposte presentate all’Anci il 13 ottobre del 2021 - spiega Michielini -. Ci sorprende che le opposizioni continuino ad affermare che abbiamo mentito allo Stato descrivendo una situazione non veritiera. Per l’ennesima volta, come gli struzzi, mettono la testa sotto la sabbia senza andare a verificare la realtà dei fatti. È questa loro polemica sterile, insieme al continuo susseguirsi di denunce a trasmissioni televisive, a ledere l’immagine della città, non la nostra risposta al questionario che fotografa una realtà presente".
"È nostra premura sottolineare che la partecipazione al questionario Anci non nasce come manifestazione di interesse per la partecipazione al fondo Pnrr, ma si è trattata di un’indagine sociologica presentata da tale Ente rivolta a tutti i Comuni - puntualizza il primo cittadino -. Solo in seguito il Ministero, con il decreto di riparto, ha deciso di utilizzare la mappatura elaborata dall'Anci per ripartire i fondi del Pnrr. Ci si chiede, come mai Porto Recanati? Per il semplice fatto che la stragrande maggioranza dei Comuni non ha risposto al questionario, che è stato alla base della ripartizione delle risorse".
"Fin dall’inizio la nostra amministrazione ha voluto gestire l’iniziativa in maniera partecipata con la Regione, l'Anci, Enti bilaterali, organizzazioni sindacali e altri Enti pubblici di riferimento. Lo scopo dell'azione è sociale, con la volontà di creare poli per l’emersione, in grado di offrire servizi alle persone e accompagnarle verso percorsi di legalità e integrazione sociale e lavorativa - dice il sindaco -. La nostra amministrazione non ha nessuna intenzione di creare ghetti di accoglienza, ma allo stesso tempo non ha nessuna voglia di far finta che nel nostro territorio non dimorino stranieri sfruttati in agricoltura, che vivono in condizioni alloggiative poco dignitose e che quotidianamente si spostano per andare a lavorare nei campi della vallata del Potenza".
"In ogni caso, ad oggi siamo ancora in attesa di evoluzioni circa la progettualità della missione, così come tutti gli altri Comuni beneficiari. Non a caso quel finanziamento non è stato inserito a bilancio proprio perché risulterà aggiudicato solo alla presentazione del progetto e alla firma tra le parti della convenzione, che non è ancora avvenuta" conclude Michielini.
"Quando si decide scientemente di fare politica strumentale sulla salute dei cittadini, ci si qualifica per quello che in realtà si è, un politico di parte che pensa solo alla propria poltrona in spregio all’interesse collettivo. E il consigliere Romano Carancini, sindaco per nulla rimpianto di Macerata, è l’emblema principe di questo modo di intendere la politica, che non ci appartiene".
A dichiararlo è Pierpaolo Borroni, vicecapogruppo regionale di Fratelli d’Italia, replicando alle critiche che il consigliere del Pd ha rivolto nei confronti del direttore generale dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, Daniela Corsi, per quanto riguarda la gestione della sanità maceratese (leggi qui).
"Pur di attaccare la Giunta di centrodestra, a guida Francesco Acquaroli, finge di non vedere ciò che sta accadendo nella sanità maceratese, grazie anche a Daniela Corsi, direttrice Ast 3 - chiarisce Borroni -. Di esempi ne ho tanti. Scelte di professionisti validi e preparati che stanno facendo rinascere le Unità operative che sono stati chiamati a dirigere come Urologia a Civitanova Marche; Neurologia a Macerata; Schimizzi per Medicina a Camerino; Pasotti sempre a Camerino".
"Il caso che appassiona Carancini, magari per rapporti di amicizia più che per meriti sul campo, è quello legato alla mancata riconferma del primario di Cardiologia a Camerino, Alfredo Mazza, che è stato valutato seguendo i criteri che vengono applicati per tutti i direttori - spiega l'esponente di Fratelli d'Italia -. Il Pd, invece, vuole strumentalizzare per propri fini politici una questione puramente tecnica e amministrativa, paventando chissà quali dietrologie".
"Il consigliere Carancini, visto il buon lavoro svolto dalla Ast 3 sotto la direzione della Corsi, vuole attaccare politicamente la struttura ergendosi a giudice unico e supremo, ma solitario, come spesso accade. Attaccando un direttore competente e non volendo riconoscere la validità delle scelte per solo scopo politico. Verosimilmente, visto che la regione a guida Acquaroli sta facendo bene, il consigliere Carancini non ha altre scelte se non attaccare la struttura amministrativa in maniera scomposta. Se ci criticano vuol dire che lavoriamo bene, andiamo avanti", conclude Borroni.
"Già quando ero presidente della commissione toponomastica avevamo deliberato, per superare lo scontro che c’era stato su via Almirante, d’individuare una piccola zona dove intitolare le vie ai principali esponenti di tutti gli orientamenti politici". Così Ivo Costamagna, coordinatore regionale di "Socialismo Liberale", in merito alla toponomastica civitanovese.
"In quella commissione era presente come componente e favorevole alla mia proposta l’attuale sindaco Ciarapica. È tutto verbalizzato - continua Costamanga - In questo quadro ed anche alle luce delle recenti, sconcertanti anche se ormai 'prescritte' affermazioni del giudice del Pool di Milano, Gerardo Colombo (vedi Il Riformista del 5 Aprile 2023), non possiamo non tornare ad avanzare una proposta anche questa già discussa ed accolta, seppur non in modo formale, dalla commissione toponomastica d’intitolare una via di Civitanova a Bettino Craxi".
"Ricordo che uno dei primi a pronunciarsi favorevolmente a questa proposta fu l’attuale consigliere regionale Pierpaolo Borroni. Lo invito pubblicamente unitamente al sindaco ed a tutti i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione a sostenere in sede istituzionale quella che è ormai la verità scritta dalla storia. Questo nel quadro complessivo tracciato dalla precedente commissione toponomastica. Non farlo significherebbe perpetrare non soltanto una grande ingiustizia nei confronti dell’ultimo vero statista che questo Paese ha avuto ma anche, a questo punto, assumersi la responsabilità di essere definiti degli… irrimediabili ipocriti!"
Pierpaolo Turchi è ufficialmente un nuovo consigliere comunale di Vince Civitanova. L'annuncio ieri sera davanti ad oltre 100 simpatizzanti chiamati a raccolta dal partito civico di destra al ristorante 'VitaNova', luogo scelto per dare il via al nuovo progetto culturale che ha visto come primo ospite il professor Carlo Cambi.
Tra i presenti Fausto Troiani, l’assessore Roberta Belletti, i consiglieri Capozucca e Mercuri, il presidente e il segretario di 'Vince Civitanova' Alessandro d’Urso e Simone Garbuglia, l’associazione Nova Polis, ex e attuali consiglieri comunali oltre a rappresentanti del mondo della cultura locale.
"Da oggi - ha detto Turchi - sarò al vostro fianco ed insieme porteremo avanti le nostre battaglie per far crescere la città che lasceremo ai nostri figli".
Turchi, il cui ingresso rafforza il peso politico di 'Vince Civitanova' in consiglio, che passa da 3 a 4 consiglieri, ha spiegato il perché della sua decisione. "Sono un uomo di destra leale e fedele ai suoi ideali - ha detto - e per me la politica è quello che vedo qui questa sera: amicizia, concretezza, determinazione ed entusiasmo. Vince Civitanova è una squadra vincente sul campo e rappresenta l'anima civica di questa città da oltre 20 anni".
"E che piaccia o no è una delle poche civiche sul panorama politico italiano che ha radici solide. Condivido i suoi progetti, con il fondatore e leader Fausto Troiani mi lega una lunga amicizia. Apprezzo e stimo l'assessore Roberta Belletti per la serietà e la professionalità con la quale sta portando avanti il suo lavoro. E poi ci sono i consiglieri e amici Pierluigi e Paolo. La politica - ha aggiunto - ha bisogno di coraggio e lungimiranza. Ha bisogno di gente che abbia fame di fare e fare bene. Insieme a Vince Civitanova continueremo questo percorso con l'obiettivo di dare alla nostra città le risposte che merita".
"Vorrei solo ricordare alla dottoressa Corsi che è compito dei rappresentanti dei cittadini, occuparsi delle problematiche che vivono le loro comunità e tentare di risolvere i tanti problemi che la situazione attuale presenta". È quanto dichiara, in una nota, il consigliere Sandro Sborgia, capogruppo di 'Camerino Ripartiamo', nel replicare a quanto affermato dal direttore generale dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata, Daniela Corsi, che aveva bollato le sue critiche come "esigenze di visibilità politica".
"Quale sia lo stato del servizio ospedaliero della regione Marche, della provincia di Macerata e segnatamente dell’ospedale di Camerino è sotto gli occhi di tutti - spiega Sborgia -. Basterebbe ogni tanto fare un giro per i reparti e parlare con il personale sanitario (dai medici al personale infermieristico, agli operatori socio sanitari) per rendersene conto".
"Persino ieri, risultava che al servizio cassa del nosocomio camerte, mancavano operatori al punto che le persone in fila hanno dovuto attendere un’ora per la semplice apposizione di un timbro. Sono due danni che la comunità camerte chiede, senza alcun esito, alla dottoressa Corsi una risposta riguardo le cause che hanno determinato prepensionamenti e abbandoni da parte di medici in servizio in alcuni reparti dell’Ospedale (Cardiologia e Ortopedia)", puntualizza l'ex sindaco camerte.
"Sono mesi che il comitato in difesa dell’ospedale di Camerino aspetta di incontrare la dottoressa senza ricevere alcuna risposta - prosegue -. Per non parlare della vicenda dell’ormai ex primario della cardiologia di Camerino, dottor Alfredo Mazza, della quale, a breve, conosceremo gli esiti ma che ha obiettivamente dell’incredibile; un fatto più unico che raro e di cui la dottoressa Corsi non ha finora offerto una spiegazione circa le ragioni che l’hanno determinata a nemmeno concedere una proroga al citato professionista".
"Riguardo l’apertura del 'Centro Dialisi Assistenza Limitata' vorrei semplicemente ricordare alla direttrice che non si tratta di un suo atto di benevolenza né di una iniziativa nata dalla necessità di venire incontro alle esigenze dei malati dell’entroterra perché, se così fosse stato, certamente non si sarebbe dovuto attendere la demolizione dell’Ospedale di Tolentino per l’apertura di quel servizio", chiarisce il consigliere.
"Pertanto non si illudano la Corsi né tantomeno i suoi referenti politici che la semplice ricollocazione di un servizio ambulatoriale con tanto di cerimonia e taglio di nastri sia sufficiente a nascondere alla popolazione marchigiana le gravi carenze di gestione che quotidianamente si registrano e la grave situazione che vive attualmente il sistema sanitario regionale, incapace di dare risposte adeguate a tutelare la salute dei cittadini. Consiglio, quindi, alla direttrice Corsi di badare meno alle polemiche e concentrarsi di più nell’impiegare il suo tempo nel trovare soluzioni che vadano nel senso di reclutare medici e garantire una migliore funzionalità dei reparti", conclude Sborgia.
"Colpisce l’arroganza con la quale il direttore generale dell'Ast risponde con una nota pubblica al consigliere comunale della città ducale Sandro Sborgia sui dubbi e i chiarimenti che lo stesso aveva sollevato, esclusivamente diretti a capire in maniera trasparente cosa fosse successo di così grave per arrivare alla decisione di 'licenziare' un primario nominato solo pochi mesi prima e scelto a seguito di un ordinario concorso pubblico". Così interviene sul tema anche il consigliere regionale del gruppo assembleare del Partito Democratico, Romano Carancini.
"La dottoressa Daniela Corsi, da dipendente del Servizio Sanitario Regionale, vìola gravemente il suo esclusivo dovere di rispondere in linea tecnica, senza sconfinare nel giudizio politico addirittura espresso contro un rappresentante delle istituzioni", aggiunge Carancini.
E sulla mancata conferma del dottor Alfredo Mazza alla guida dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia: "Le voci che si rincorrono sarebbero di una motivazione 'finta', priva di una seria responsabilità reale imputabile al dottor Mazza. Non sappiamo se sia così perché il direttore generale della Ast 3 - azienda pubblica - non ha sentito il dovere di spiegare i motivi della mancata conferma del primario di Cardiologia alla comunità maceratese e in particolare ai cittadini di Camerino".
"Daniela Corsi, coperta dalla politica, non può pensare che la sanità pubblica sia casa sua tanto da sentirsi legittimata a non rendicontare le sue scelte fatte con i soldi dei cittadini - chiosa durissimo Carancini -. Del clima pessimo instaurato, oramai da anni, prima in Area Vasta e ora in AST lo sanno bene le persone che vi lavorano. E questa vicenda può costituire l’ennesima dimostrazione. Su questo fatto presenterò una specifica interrogazione urgente in Consiglio regionale".
Aumenti TARI in emergenza, ma anche chi paga è già in emergenza da anni!" Così principia la lettera aperta firmata da Luca Cesini - Partito Democratico Tolentino - e Massimo D'Este - CIVICO22- Tolentino Città Aperta -, diffusa in seguito al consiglio comunale sulla questione TARI a Tolentino.
"L'altro ieri in consiglio comunale la maggioranza e la minoranza di destra hanno votato a sfavore della mozione presentata dal PD e Civico 22 con la quale si chiedeva al sindaco Sclavi di votare contro gli aumenti a doppia cifra della TARI nell'ultimo passaggio utile, presso l'ATA 3 Macerata dopo il voto favorevole già espresso all'ultimo consiglio del Cosmari da quasi tutti i sindaci presenti, Sclavi compreso, sull’aggiornamento straordinario del piano economico e finanziario della società. Nel prossimo triennio si dovranno infatti reperire maggiori fondi per coprire il disequilibrio rilevato dal COSMARI per circa 20 milioni di euro! E a pagare saranno i soliti noti, noi cittadini, tanti ( troppi) dei quali intenti a lottare quotidiananente per difendere i già precari bilanci familiari".
"Il sindaco Sclavi ha tentato genericamente di spiegare le motivazioni di tale aumento senza tuttavia entrare nello specifico. Noi vogliamo essere più precisi. L’aumento della TARI determinerà un miglioramento del servizio? Nemmeno per sogno!"
"I maggiori costi serviranno quasi unicamente a coprire il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche di Pesaro e Fermo (a costi triplicati) considerato che la discarica di Cingoli ha ormai esaurito la sua capacità ed in questi anni non si è trovata nessuna alternativa. Da almeno 5 anni i sindaci della provincia stanno discutendo su dove ubicare il nuovo impianto di smaltimento dei rifiuti senza trovare tra loro la quadra".
"Piuttosto che cercare soluzioni al problema, in questi anni i nostri rappresentanti locali hanno preferito utilizzare il loro tempo per garantire equilibri politici, financo ad eleggere un presidente con un chiaro conflitto di interessi (l'ex sindaco Pezzanesi), costretto successivamente a dimettersi in conseguenza anche del pronunciamento dell’ANAC in merito alla sua ineleggibilità, determinando in tal modo un vuoto di potere con inevitabili conseguenze negative nella gestione economica del ciclo integrato dei rifiuti (a tal proposito, ci vien da ridere quando i consiglieri di destra ci invitano ad essere più seri)".
"E’ bene rimarcare che le decisioni prese e votate dal 74,46% dei sindaci soci del COSMARI in questi ultimi giorni, sono per l'ennesima volta finalizzate a tamponare situazioni d'emergenza, create unicamente dall’immobilismo della politica".
"Il sindaco Sclavi in Consiglio, ha espresso parole forti sull'immobilismo dei sindaci, troppo presi a suo dire, a garantire o meno poltrone di comando. Noi avremmo voluto che con coraggio avesse espresso questi concetti nelle sedi opportune, che avesse dato un segnale forte alla politica tutta con un accorato appello a cambiare registro nella gestione del Cosmari".
"La mozione presentata da PD e Civico 22 in Consiglio comunale andava esattamente in questa direzione. Votare contro l’aumento della TARI, avrebbe assunto un valore simbolico significativo, soprattutto avrebbe fatto capire che ci sono ancora Amministratori che stanno dalla parte di coloro che dovrebbero rappresentare".
"Il voto favorevole del Sindaco di Tolentino ha invece avuto il senso di 'allinearsi agli altri' al fine di coprire e giustificare gli errori commessi dai suoi simili, rendendolo quindi corresponsabile di questa disastrosa situazione".
"La nostra non è demagogia è pura e semplice constatazione dei fatti. Prendiamo atto dell'incapacità delle forze politiche di governo della città di proporre politiche di lungo respiro che vadano oltre il contingente, che non si limitino ad affrontare le emergenze. Le tanto sbandierate idealità e il decantato cambio di passo rispetto agli ultimi dieci anni di governo di centro destra, i "sedicenti civici"al governo le hanno tranquillamente riposte in soffitta".
Blitz vandalico nella sede dei Giovani democratici di Filottrano, in provincia di Ancona: danneggiati mobili, rubati oggetti, bandiere strappate e scritte offensive tra cui "avete rovinato l'Italia" sulla tovaglia posta su un tavolo.
La federazione provinciale del Pd di Ancona parla di "fatti di inaudita gravità" di una "Sede devastata in un blitz mosso dall'odio e dalla violenza politica. Un episodio gravissimo".
L'intero locale è stato messo a soqquadro. "Tornano alla mente - scrive il segretario provinciale dem Jacopo Falà - immagini che credevamo relegate a un lontano passato. Non ci faremo intimidire da questi atti violenti. Confidiamo nelle autorità affinché i responsabili dei fatti sia presto individuati e puniti.
Semaforo verde del Consiglio Comunale di San Severino Marche al progetto di fusione per incorporazione nella società Assem Spa della società Assem Patrimonio Srl e allo schema del nuovo statuto della società Assem Spa. L’assise settempedana ha autorizzato il sindaco, gli uffici comunali e gli organi societari delle due società partecipate ognuno per quanto di propria competenza, a porre in essere i necessari atti, al fine di dare concreta attuazione agli indirizzi espressi dall’assemblea che già a dicembre dello scorso anno aveva approvato il piano di revisione delle società partecipate manifestando la volontà dell’Amministrazione comunale di procedere alla fusione in un’ottica di semplificazione, razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica.
“Come emerge dal progetto di fusione – ha spiegato in aula il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei - questa scelta parte dalla necessità di riunire in un’unica società l’attività di gestione del servizio e la proprietà delle reti e degli impianti del servizio idrico, unitamente al risparmio che si verifica sia in termini di semplificazione che di economicità, evitando il sostenimento dei costi che, allo stato attuale, sono da considerarsi duplicati.
"La società incorporante, ai sensi dell’articolo 2504-bis comma 1 del Codice Civile, subentrerà in tutti i rapporti giuridici della società incorporanda, manterrà inalterata la propria denominazione, la propria forma giuridica di società per azioni, e comprenderà tra le proprie attività e passività di bilancio gli elementi attivi e passivi patrimoniali dell’incorporanda”.
Le due società hanno già provveduto a porre in essere tutti gli atti e gli adempimenti necessari alla definizione della procedura di fusione. Per l’Amministrazione cittadina la fusione consentirà la realizzazione di sinergie di scopo e di economie di scala, trattandosi di società partecipate dallo stesso ente locale, favorirà il consolidamento della situazione patrimoniale con correlati benefici nel reperimento delle risorse economico-finanziarie funzionali al miglior espletamento dei servizi erogati ed alla loro eventuale implementazione, permetterà la razionalizzazione delle spese di amministrazione e di gestione attraverso la riduzione degli organi amministrativi e di controllo e favorirà l’efficientamento del servizio idrico integrato a mezzo di una sola società che svolgerà sia il servizio idrico che la manutenzione delle proprietà immobiliari.
Il nuovo statuto della società Assem Spa si compone di 33 articoli. Il capitale sociale nominale è di 14 milioni di euro. Il nuovo statuto prevede anche la possibilità sia di un amministratore unico che di un consiglio di amministrazione.
Il Consiglio comunale di Tolentino, nella seduta di giovedì 29 giugno, ha respinto la mozione presentata dai gruppi di Fratelli d’Italia e Tolentino nel Cuore - su proposta di Forza Italia - di intitolare uno spazio pubblico al Silvio Berlusconi, ed è scoppiata la polemica delle forze di minoranza del centrodestra.
Otto i voti contrari da parte della maggioranza (tra i quali spicca quello del consigliere Antonio Trombetta ex FI) contro i 5 favorevoli tra le fila della minoranza, con il voto di Alessandro Massi (Tolentino Popolare e presidente del Consiglio comunale). Tre, infine, gli astenuti tra i quali il sindaco Mauro Sclavi.
“A un anno di distanza dal suo insediamento, l’amministrazione ha confermato nei fatti, pur continuando a definirsi civica, di essere vistosamente a trazione di sinistra. Ovviamente, non possiamo essere soddisfatti di questa votazione nella quale, però, si sono evidenziati diversi e importanti distinguo”, si legge in una nota di Forza Italia.
“Innanzitutto, un ringraziamento doveroso va ai consiglieri comunali di centrodestra per aver accolto la nostra proposta. Un plauso e un ringraziamento lo rivolgiamo anche al vicesindaco Alessia Pupo che, con un intervento politico di grande spessore, ha ricordato elegantemente con correttezza la figura di Silvio Berlusconi”, continua il gruppo cittadino degli azzurri guidato da Henry Orici.
“Dispiace, invece, che chi dovrebbe ricoprire un ruolo super partes come il presidente del consiglio, pur votando a favore della mozione, non abbia resistito alla tentazione di fare comunque polemica, inserendo nel suo intervento riferimenti poco eleganti, fuori contesto e lontani dalla verità a persone non presenti in aula”: “al presidente del Consiglio comunale – continuano nella nota - facciamo presente che chi ha scritto la mozione può rivendicare a pieno titolo e senza tema di smentita la totale appartenenza a Forza Italia, avendola fondata a Tolentino nel lontano 1994. Da una figura di garanzia, espressione dell'intero consiglio comunale e quindi dell'intera città ci si aspetterebbe maggiore rispetto dell'avversario politico e meno livore personale”.
“Inspiegabile, invece, il voto contrario del consigliere Trombetta, che dopo essere stato coordinatore comunale sia del Pdl che di Forza Italia nel recente passato, evidentemente è stato folgorato sulla via di Damasco e ha rivisto le sue posizioni sul cavalier Berlusconi”.
“Crediamo che Tolentino - concludono - abbia perso un’occasione importante per dimostrarsi politicamente inclusiva, ma la mozione è servita per dare una volta per tutte il vero volto tutt’altro che civico di questa maggioranza”.
Il consiglio comunale di Morrovalle ha approvato all’unanimità dei presenti la conferma delle localizzazioni individuate all’interno del regolamento comunale degli impianti per la telefonia mobile già approvato lo scorso 28 febbraio. Da sottolineare la scelta dell’opposizione di disertare la seduta, sostenendo che i documenti per la votazione sarebbero stati forniti in tempi non conformi a quelli stabiliti dal regolamento.
"I consiglieri comunali del gruppo Cura e Partecipazione, evidentemente, non sanno che il consiglio era convocato in seduta straordinaria e in questo caso i termini per avere a disposizione i documenti si accorciano da 5 a 3 giorni - spiega il sindaco Andrea Staffolani - ma quand’anche la seduta fosse stata ordinaria i tempi erano stati comunque rispettati, visto che la convocazione è stata fatta venerdì scorso e la documentazione era già a disposizione. Ricordiamo che l’invio digitale della documentazione è una nostra cortesia istituzionale, non se ne parla nel regolamento del consiglio comunale: diversamente, sarebbero loro a dover recarsi ogni volta in Comune per ritirarla".
"E le cartelline erano a disposizione già da venerdì, dopo la convocazione del consiglio - aggiunge il primo cittadino -. Ma quel che conta davvero è che l’opposizione rinnega sé stessa e ancora una volta preferisce cavillare su questi dettagli anziché affrontare il cuore di una questione, che riguarda da vicino la salute dei cittadini: tanto più che, in questo caso, si trattava di una delibera di appena un paio di pagine".
"Avevano bisogno di cinque giorni per leggerle? Parliamo tanto di snellimento della burocrazia e poi si pretende di paralizzare il consiglio comunale per cavilli del genere? Noi continueremo a batterci e a lavorare per tutelare la salute e gli interessi di Morrovalle: forse loro fanno parte di quella politica che, anziché pensare ai cittadini, preferisce schierarsi con le multinazionali e i poteri forti", conclude Staffolani.
Nel consiglio comunale che lo scorso 28 febbraio approvò il cosiddetto "piano antenne", infatti, il gruppo Cura e Partecipazione votò favorevolmente, insieme alla maggioranza. "Di fatto, oggi, abbiamo semplicemente confermato quello che avevamo già deliberato quattro mesi fa, ribadendo i criteri in esso contenuti – aggiunge l’assessore all’urbanistica Stefano Montemarani - vista la scelta dell’opposizione di non presentarsi, siamo andati avanti da soli nella difesa della salute dei cittadini".
"Con l’atto approvato oggi, infatti, abbiamo confermato il diniego fatto alla compagnia Inwit di installare un’antenna nei pressi di via Brodolini, in un’area non prevista all’interno del nostro piano. L’alternativa che il piano fornisce e che noi abbiamo ribadito è quella di un’area a circa 450 metri di distanza, in aperta campagna" conclude Montemarani.
"Gli interventi del Pnrr sugli asili nido della città, che il nostro Ufficio tecnico ha progettato e pianificato, sono un'opportunità unica e rara per Civitanova Marche e le generazioni future, che il Comune ha saputo cogliere e che ci porteranno quasi a raddoppiare in due anni i posti a disposizione per i nostri bimbi". Così interviene, in una nota, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica relativamente alla chiusura per lavori di due asili nido comunali.
"Comprendiamo l’apprensione dei genitori in questo momento di passaggio, ma la riorganizzazione necessaria del servizio, con la preziosa collaborazione dell’asp Paolo Ricci che offre una gestione di altissima qualità, richiede tempo e valutazioni ponderate perché si tratta di spazi che debbono ospitare i bambini", precisa Ciarapica.
"Purtroppo in questo momento i disagi sono inevitabili per le famiglie che debbono spostarsi o iscrivere i bambini al nido. La necessità inderogabile di avviare i lavori entro l’autunno pone effettivamente il problema dei minori posti che saranno disponibili per i prossimi anni scolastici 2023/24 e 24/25 - prosegue il primo cittadino -. In sostanza i due asili da ristrutturare, che ospitavano circa 50 bambini non saranno disponibili fino alla fine dei cantieri".
"I bambini già iscritti a questi due asili potranno essere accolti nei due nidi che rimangono in funzione, i quali tuttavia non potranno accogliere i nuovi arrivi - chiarisce Ciarapica -. Per ovviare in parte a questa situazione, entro l’estate il Comune completerà il nuovo spazio presso il nido la Lumachina, avviato a novembre, per 13 posti aggiuntivi. Dopo un’indagine presso i vari plessi scolastici, si sta tentando di reperire nuovo spazio da ristrutturare per altri 13/14 posti e siamo in fase di valutazione finale. Se questa ipotesi andasse a buon fine, la problematica verrà ridotta a circa 20 posti".
"Gli uffici dei Servizi educativi hanno formalmente richiesto spazi ai i nidi privati già autorizzati, ma senza riscontro positivo. La location relativa alla scuola di San Giovanni di Don Bosco è anche essa già oggetto di valutazione, ma presenta criticità significative rispetto ai requisiti autorizzatori essenziali richiesti per il servizio nido", dichiara il sindaco.
"Verrà comunque assicurata - annuncia Ciarapica -, l'erogazione di voucher per i frequentanti dei nidi privati aventi ad oggetto la copertura del differenziale di costo rispetto alla tariffa prevista per i frequentanti dei nidi pubblici sulla base dell’Isee (tenuto conto dell’eventuale percezione dei bonus nidi erogati dall’Inps), garantendo la sostanziale equiparazione economica tra i costi di frequenza di nidi pubblici e privati".
"Inoltre si sta operando anche per incrementare i servizi dell’Infanzia, in particolare è stato approvato, sempre nell’ambito del Pnrr, anche l'intervento di realizzazione di una nuova mensa presso la scuola dell’Infanzia 'Lo scoiattolo' in via Guerrazzi. Per tale intervento è stata avviata la procedura di gara per l’appalto dei lavori. È previsto un investimento di 520mila euro di cui 490mila euro finanziati dal Pnrr e fondi dell’ente per 30mila euro" conclude il primo cittadino civitanovese.
"Comunità&Energia", questo il tema dell’incontro pubblico organizzato dal comune di Recanati che ha visto la partecipazione in presenza e da remoto di molti cittadini, per la costituzione di una comunità energetica (C.E.R.) che verrà realizzata attraverso l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di alcuni edifici comunali del centro storico.
"Un nuovo modello di produzione di energia, ma anche di partecipazione e condivisione fra i cittadini, una soluzione moderna per ridurre le emissioni di gas serra e il costo dell’energia stessa - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi -. L’obiettivo è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali all’intera città grazie alla condivisione del risparmio e la distribuzione di energia anche a favore delle fasce di cittadini meno abbienti".
"La produzione che si potrà raggiungere è di circa 580 Kw e potrà essere utilizzata per l’autoconsumo da parte delle utenze comunali e di tante famiglie e piccole medie imprese che vorranno associarsi - ha spiegato l’assessore all’Ambiente Michele Moretti -. Lo scopo, oltre ad essere parte dell’importante processo nazionale di realizzazione di una compiuta transizione ecologica per il passaggio dalla produzione di energia da fonti fossili alle rinnovabili, è quello di creare le condizioni per un consistente abbassamento dei costi dell'energia elettrica per le famiglie in generale e in particolare per quelle colpite dalla povertà, alle quali verranno accreditati i bonus realizzati dal Comune quale soggetto produttore".
L’ingegnere Andrea Migliozzi, project manager Astea Energia e addetto Sgr Efficienza energetica, ha spiegato tecnicamente e nel dettaglio il funzionamento della comunità energetica e in particolare come si svilupperà quella progettata dal comune Recanati.
Leonardo Cavalieri della Mac Srl, azienda che collabora con il comune nel progetto Smart Land, ha relazionato su come attraverso la costituzione di una comunità energetica i cittadini andranno a cambiare anche i modelli di consumo dell’energia.
Gli utenti della C.E.R. si orienteranno sempre più verso processi consapevoli di consumo energetico che si concentreranno maggiormente negli orari con un picco di produzione per favorire l'utilizzo di energia elettrica autoprodotta.
Compartecipe dell’ideazione e della programmazione del modello di C.E.R. proposto dal Comune, l’assessora alle politiche sociali Paola Nicolini che ha sottolineato: "Le comunità energetiche permettono sia di produrre energia pulita, ma soprattutto di contribuire positivamente nelle situazioni di povertà energetica, un fenomeno che è in espansione e che sempre più spesso incide sul bilancio comunale".
La presentazione della costituenda C.E.R. ha acceso un vivo ed interessato dibattito fra i cittadini presenti all'incontro, alcuni dei quali hanno manifestato l'interesse a partecipare e a mettere a disposizione della comunità i benefici economici della loro compartecipazione.
Aderire alla C.E.R.del Comune di Recanati non avrà alcun costo per i cittadini e, per il momento, l'amministrazione ha messo in rete nel portale del C.E.R. la possibilità di segnalare, senza alcun impegno, il loro interesse alla partecipazione della costituenda C.E.R Comunità&Energia al seguente link: https://cer.sgrefficienzaenergetica.it/comunita_energetiche/.
Il 30 giugno, alle ore 17:00, approderà a Macerata la tappa di "Onda tricolore contro le mafie", terza edizione dell’iniziativa nazionale di Fratelli d’Italia, promossa dai Dipartimenti Tutela Vittime e Legalità, Sicurezza e Immigrazione.
"Un progetto nato per tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso, che non interessa soltanto gruppi criminali italiani ma anche quelli stranieri, che si stanno radicando sul territorio - dichiara la senatrice Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del 'Dipartimento Tutela Vittime - Fratelli d’Italia', che sarà presente all'evento di Macerata -. L’iniziativa è volta a ribadire la ferma posizione del partito contro ogni forma di mafia e criminalità organizzata attraverso manifestazioni, flash-mob e conferenze per sensibilizzare e informare i cittadini sul rispetto e la cultura della legalità ma, da quest’anno, anche sulle azioni concrete messe in campo dal governo Meloni".
Presente all'incontro di Macerata la senatrice Elena Leonardi, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, da sempre impegnata sui temi della legalità e della sicurezza, che dichiara: "La lotta alla mafia ci troverà sempre in prima linea, al fianco di chi la combatte ogni giorno, nel ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per questo e parlando alle nuove generazioni per far crescere consapevolezza e impegno".
Presenti altresì l'onorevole Antonio Baldelli, responsabile regionale del dipartimento 'Legalità, Sicurezza e Immigrazione', i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Simone Livi, gli assessori comunali Paolo Renna e Francesca d’Alessandro, il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Massimo Belvederesi, l’avvocato della famiglia Mastropietro Marco Valerio Verni. Modera l’incontro Sandra Amato, responsabile regionale del Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d'Italia.
Dar voce alla disabilità significa dar voce all’intera famiglia, a tutte le emozioni e le sensazioni troppo spesso inascoltate e messe in disparte. Un desiderio, questo, che si concretizza in due percorsi gratuiti, che si svolgeranno in parallelo e che coinvolgeranno le famiglie a 360°: Spazio Siblings lab e Genitori in dialogo, organizzati dal Comune di Civitanova Marche, l’Assessorato alla famiglia e Il Faro Società Cooperativa Sociale.
Entrambe le iniziative sono inserite all’interno del progetto Come A Casa, selezionato dalla Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, di cui la cooperativa Il Faro è ente capofila.
Spazio Siblings lab ha come intento quello di far conoscere ed esprimere i fratelli e le sorelle, nelle fasce di età 8-13, di bambini con disabilità. Un’occasione, per loro, per condividere esperienze e vissuti e normalizzare fatiche e dubbi. Gli Spazi del Convento dei Frati Cappuccini, in Contrada Grazie 17, a Civitanova Marche, saranno il luogo ideale di questo programma che è pensato in quattro incontri:
- "Cominciamo a conoscerci", che si terrà mercoledì 28 giugno dalle ore 17.00 alle 19.00
- "Esploriamo le emozioni", che si terrà mercoledì 5 luglio dalle ore 17.00 alle 19.00
- "Troviamo le soluzioni ai problemi", che si svolgerà mercoledì 12 luglio dalle ore 17.00 alle 19.00
- "Ripartiamo più forti e supportati", che si svolgerà mercoledì 19 luglio dalle ore 17.00 alle 19.00.
Il progetto Genitori in dialogo, un cammino gratuito rivolto proprio ai genitori di bambini con disabilità, vedrà come figure guida il Dott. Basile Agostino, pedagogista e direttore scientifico e docente-formatore del Centro Psicopedagogico Formazione e Ricerche OIDA di Napoli, e la Dott.ssa Polimanti Ilaria, psicologa e psicoterapeuta Sistemico Relazionale. Il calendario degli incontri, che si terranno al CAG Kalimera, in via Ungaretti 18, a Civitanova Marche, è così pensato:
- Giovedì 29 giugno, dalle ore 18.00 alle 19.30, "Partiamo da noi"
- Giovedì 6 luglio, dalle ore 18.00 alle 19.30, “Tra cura ed educazione”
- Giovedì 28 settembre, dalle ore 18.00 alle 19.30, “La coppia genitoriale”
- Giovedì 12 ottobre, dalle ore 18.00 alle 19.30, “Il progetto di vita e le autonomie”.
Si tratterà di un vero e proprio viaggio di crescita, in cui la solitudine, il silenzio e la chiusura, che troppo spesso fanno da cornice alle dinamiche familiari con disabilità, diventano confronto, dialogo, apertura.
Anche Barbara Capponi, assessore all'Infanzia e alla Famiglia elogia l’iniziativa, affermando: "Proseguono in sinergia i percorsi dedicati appositamente ai bambini e ragazzi con disabilità, ai loro fratelli e alla famiglia tutta. Il sistema familiare, dove c'è una necessità specifica, va supportato interamente e ciascuno necessita di sguardi appositi e profondi. Con questa progettualità proseguiamo ulteriormente nel segno di Civitanova città con l'infanzia, in cui l'attenzione è alta a tutte le esigenze e ciascuno è ritenuto prioritario di risorse e impegno di tutta la comunità e di tutti gli attori".
Per entrambi i percorsi, è possibile richiedere informazioni alla Dott.ssa Gloria Filippetti: gloria.filippetti@ilfarosociale.it
Intitolare una via, un parco, o comunque un’area uno spazio pubblico di primaria importanza, alla memoria di Silvio Berlusconi. È l’ordine del giorno urgente presentato dai consiglieri comunali di Forza Italia Sandro Montaguti, Barbara Antolini e dall’assessore azzurro Riccardo Sacchi.
L’ordine del giorno parte dall’illustrazione delle attività svolte dall’ex premier: “Silvio Berlusconi ha ricoperto per ben 4 volte l’incarico di presidente del Consiglio dei Ministri, è stato eletto parlamentare per 7 legislature ed è scomparso mentre rivestiva la carica di senatore, ha iniziato l’attività imprenditoriale negli anni ’70 nel settore immobiliare con la costruzione di Milano 2, complesso residenziale realizzato con criteri innovativi, che nel 1977 gli valse l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro ed ha rappresentato un modello imprenditoriale che ha impresso un segno indelebile nella storia del nostro Paese, delineando un’eccellenza in molti settori della società e dell’economia”, si legge nell’ordine del giorno.
“Silvio Berlusconi – continuano - ha rivoluzionato il mondo della televisione facendola entrare in una nuova era, dando vita alla Tv commerciale, caratterizzata dalla concorrenza di mercato. Nel 1989 con l’ingresso in Mondadori è divenuto il principale editore italiano nel settore dei libri e dei periodici e con la Medusa e con Cinema 5 è diventato anche il primo produttore e distributore cinematografico italiano”.
Poi il riferimento al calcio: “Silvio Berlusconi ha contribuito in maniera significativa ad innovare e ad innalzare il livello qualitativo dello sport italiano in Europa e nel mondo grazie ai successi dell’A.C. Milan, di cui è stato proprietario per 31 anni, dal febbraio 1986 al 2017, conquistando complessivamente 29 trofei, senza dimenticare l’A.C. Monza – di cui è stato Presidente fino alla morte – conducendo il sodalizio dalla terza serie alla serie A in soli quattro anni ed arrivando undicesimo nel primo anno disputato nella massima serie”.
L’impegno in politica nelle parole di Montaguti e Antolini: “Silvio Berlusconi, nel marzo del 1994, dopo aver fondato il movimento politico Forza Italia, improntato a un’ideologia liberista, condusse il centrodestra ad una storica vittoria alle elezioni politiche, è stato artefice, tra le sue innumerevoli iniziative meritorie, degli accordi internazionali di Pratica di Mare del 28 maggio 2002, considerati Xil punto più alto nei rapporti fra la Russia e i paesi occidentali. Silvio Berlusconi, nel marzo 2006, si rivolse al Congresso degli Stati Uniti durante una visita di Stato a Washington DC – diventando il quarto (e sinora ultimo) capo del Governo italiano a parlare a Capitol Hill e ricevendo nella sua mezz’ora di discorso ben tre standing ovations”.
I consiglieri comunali concludono che “Silvio Berlusconi a buon titolo può considerarsi un visionario, perchè è stato capace di innovare, come nessuno aveva mai fatto prima, il mondo dell’imprenditoria, della comunicazione, dell’informazione, dello sport e della politica”.
La richiesta finale all’amministrazione comunale è quella di “avviare l’iter per intitolare una via, un viale, un parco o, comunque, un’area o spazio pubblico di primaria importanza, alla memoria di Silvio Berlusconi”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, facendo seguito ai chiarimenti già espressi dal commissario speciale alla ricostruzione, Guido Castelli, e dalla consigliera della provincia di Macerata delegata alle scuole, Laura Sestili, precisa, in una nota, la posizione del Comune in merito alla ricostruzione dell’Istituto tecnico tecnologico statale "Eustachio Divini".
"Abbiamo sempre fatto il massimo per la costruzione della nuova scuola, che è considerata un’opera primaria da questa amministrazione comunale, impegnandoci in prima linea perché il cantiere non solo si aprisse ma andasse avanti anche dopo uno stop forzato a fine 2020. Il nostro interesse è che l’istituto venga finito al più presto e mi sembra assurdo che la minoranza metta in discussione questo, facendo dell’argomento ancora una questione da campagna elettorale", chiarisce Piermattei.
"Detto ciò . aggiunge il sindaco -, come già riferito in aula nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, dinnanzi alla necessità di una nuova variante la struttura commissariale ha deciso di ridare la gestione della ricostruzione della scuola alla Provincia, ente che ha messo a disposizione anche un nuovo direttore dei lavori. Il comune di San Severino Marche è quindi uscito dalla gestione della ricostruzione del nuovo 'Divini'. L’Ordinanza speciale numero 14 della struttura commissariale riconsegna di fatto al proprietario della scuola, cioè la Provincia, il compito di seguire il cantiere".
"Diversamente da quanto erroneamente riportato da alcuni notizie di stampa, peraltro, il nostro responsabile dell’Area tecnica non è più direttore dei lavori. In merito allo stop del cantiere non sapevamo nulla come nulla sapeva il Commissario Castelli che ha chiarito che all’indomani della notifica del lodo elaborato dal collegio tecnico consuntivo ha preso immediati contatti con l’impresa che non ha manifestato l’intenzione di dismettere il cantiere. I contatti tra sindaco e Commissario - precisa ancora il primo cittadino settempedano - sono pressoché quotidiani anche per sollecitare le opere, oltre che per essere aggiornata sui lavori".
"Finchè un funzionario del Comune risultava direttore delle opere, infatti, avevamo informazioni dirette. Da quello che mi è stato riferito, comunque, l’ufficio del Commissario - conclude la Piermattei - ha deciso di avviare subito un confronto formale per comprendere le reali intenzioni dell’azienda e ha fissato un incontro per domani pomeriggio (mercoledì 28 giugno, ndr.)".
"Nel giorno in cui gli attoniti cittadini settempedani vedono l'impresa incaricata della costruzione della scuola e della palestra Itts Divini di San Severino Marche caricare e spedire altrove le attrezzature di cantiere (apprestandosi a smontare anche la gru), riecheggiano le parole del sindaco il 28 dicembre 2020, durante una teatrale cerimonia di riconsegna del cantiere del Divini, alla presenza del commissario Legnini e di altri illustri ospiti".
È quanto dichiarano, in una nota congiunta, i consiglieri comunali di minoranza Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Debora Bravi nel commentare quanto il primo cittadino dichiarò quasi tre anni fa in occasione della riapertura del cantiere, ovvero: "Ripartiamo e vorrei rassicurare tutti sul fatto che il prossimo anno scolastico sicuramente si tornerà a lezione nel nuovo complesso che sarà moderno e funzionale ma, soprattutto, sicuro".
"Quella dichiarazione", aggiungono Antognozzi, Gazzellini e Bravi, "la aiutò sicuramente molto in campagna elettorale, durante la quale sbandierava una ricostruzione pubblica che, in verità, è ancora al palo. Ora, a campagna elettorale terminata, la realtà è sotto gli occhi di tutti".
"Operare politicamente perché la Provincia fosse esautorata dalla struttura commissariale e il sindaco avesse il controllo della situazione (anche attraverso la nomina di un direttore dei lavori di sua fiducia) ha portato al blocco del cantiere e il sindaco stesso se ne guarda bene dall’informare i cittadini, trattati come sudditi immeritevoli di spiegazioni. La propaganda scriveva 'I lavori inizieranno a breve e dovranno essere conclusi, in base ai termini contrattuali, entro 150 giorni': i fatti la stanno clamorosamente smentendo. E la città assiste inerme al suo inarrestabile declino. Fino a quando?", concludono i consiglieri di minoranza.
Area camper della discordia. Il gruppo Uniti per Civitanova interroga il sindaco, Fabrizio Ciarapica, riguardo l’inaugurazione dell’opera, avvenuta poche settimane fa nel piazzale di fronte ex iper, ma che vedrà la sua conclusione intorno alla metà di agosto.
“Chiediamo direttamente al primo cittadino perché è stata scelta un'area diversa da quella indicata dal piano regolatore e dalla stessa associazione dei camperisti civitanovesi”, dichiara in una nota Francesco Pio Frattaruolo, esponente della civica che nelle ultime elezioni ha sostenuto la maggioranza.
“L'area accanto al tirassegno è stata inserita nel piano regolatore con quella finalità per una valutazione complessiva della vocazione turistica, ricreativa che deve innanzitutto avere un'area di sosta per i camper. Che cosa ha determinato la deroga al PRG”, domanda. "Come possiamo scegliere un'area inserita in tutt'altro contesto economico, quello commerciale, tra l'altro distante e mal collegata con la spiaggia, il lungomare, il centro della città. Quali sono le motivazioni che hanno spinto a spendere di più per dare un servizio peggiore?”. Domanda ancora l’esponente di Uniti per Civitanova.
“Perché si è cambiata la denominazione del piazzale in piazzale Europa e non si sono, però, cercati fondi regionali e comunitari anziché percorrere la strada semplice ma costosa per i cittadini civitanovesi della contrazione di un mutuo a carico del comune?”.
Infine – continua - siccome facciamo politica, possiamo comprendere che gli equilibri interni di una maggioranza possono spingere a compromessi purtroppo al ribasso ma un sindaco che giustamente, a nostro avviso, aspira a far crescere Civitanova, a rappresentarla ai più alti livelli istituzionali, non può e non deve consentire che certe operazioni vadano in porto scontentando praticamente quasi tutti: camperisti, cittadini, operatori balneari, operatori turistici e commercianti del centro città oltre naturalmente alle casse comunali”.
"L'inquinamento del Basso Bacino del Chienti è un problema noto a tutti da oltre 30 anni e nessuno, da chi mi ha preceduto a chi oggi siede sui banchi dell’opposizione, può dire di non conoscere. Tanto che nei primi anni 2000 la zona è stata inserita, dal Ministero dell’Ambiente, nell’area inquinata del Basso Bacino del Chienti. Già nel 2006 l'Arpam di Macerata ha eseguito una serie di indagini e prelievi dai suoli dai quale emerge la presenza di materiali e rifiuti non meglio identificati". A sottolinearlo, in una nota, è il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica a seguito dell'ordinanza emessa lo scorso 10 giugno (leggi qui).
"I primi accertamenti Arpam che interessano l’area della pista ciclabile risalgono al 2010 - aggiunge il primo cittadino -. Il piano di caratterizzazione è stato approvato nel 2014. E soprattutto fino agli anni ‘80 quella zona era una discarica. Quindi tutti conoscono il problema e rispetto a quanto si vuol far credere, c'è sempre stata e continuerà ad esserci da parte di questa amministrazione, la volontà e l’impegno ad affrontare in modo definitivo e soprattutto percorribile, il problema. Lo dimostra il fatto, che attraverso fondi regionali, abbiamo dato l'incarico al geologo Taddei di effettuare ulteriori campagne di sondaggio e l'analisi di rischio, per avere così una visione ancora più chiara e delineata del problema".
"Ora procediamo con la conferenza dei servizi, convocata per il 27 luglio, ed insieme a tutti i soggetti coinvolti, procederemo con la validazione della relazione del geologo e successivamente avvieremo la procedura per giungere quanto prima ad un progetto di bonifica - conclude Ciarapica -. Quanto ai tempi di emissione dell'ordinanza ribadisco quanto già riferito in Consiglio Comunale: la prima ordinanza, relativa alla parte più inquinata, è stata emessa già nel 2021 ed è tutt’ora in vigore. La nuova ordinanza, invece, rafforza la prima, quindi riguarda l'area già oggetto di divieti e prende in considerazione l'altra area, con un rischio minore, che come confermato dalla stessa relazione del geologo, non riguarda l'attraversamento della pista ciclabile tutt’ora percorribile. Voglio rassicurare ancora una volta i cittadini sull'impegno e la volontà di giungere quanto prima ad una soluzione definitiva della questione”.