Politica

Sisma e proroga Aedes: la Lega incalza l'on. De Micheli

Sisma e proroga Aedes: la Lega incalza l'on. De Micheli

Schede Aedes, proroghe ai termini e ricostruzione che sembra in uno stallo dovuto alla mancata formazione del Governo. Temi che stanno particolarmente a cuore al territorio e di cui, dopo la “pazienza elettorale”, si deve necessariamente tornare a parlare. A chiederlo è la Lega delle Marche che, attraverso una nota diramata dal commissario sen. Paolo Arrigoni, si rivolge direttamente al commissario on. Paola De Micheli ''Ci aspettavamo dalla on. De Micheli – scrive Arrigoni - di comunicare il proprio orientamento e la proposta necessaria e risolutiva, indicandola anche agli organi competenti nell’interesse generale e dei territori colpiti riguardo il differimento delle schede Aedes, ma troppo spesso ormai siamo abituati a comunicati stampa di questo commissario che ci ricordano le competenze e, in base a quelle, ora ci si appella a responsabilità di altre istituzioni, seppure formalmente preposte''. ''La lettera della De Micheli in cui si rimanda tutto al nuovo Parlamento - fa presente Arrigoni - sta creando scompiglio e gli ordini professionali sono in subbuglio. L'interpretazione della legge non spetta al Commissario e comunque non si risolvono così i grossi problemi, ecco perché l'interrogazione per chiedere un decreto legge''. Poi l'esponente della Lega ritorna su quanto scritto dalla commissaria: ''Nella fattispecie del comunicato del Commissario al Sisma - ricorda Arrigoni - si parla delle competenze del parlamento per le giuste proroghe di legge di determinati termini, senza soffermarsi e fare un’analisi dei procedimenti finora in essere e soprattutto senza esprimersi sulla congruità delle scadenze''. In più, fa presente il sen. Arrigoni ''si parla spesso di condivisione in genere con i sindaci di cui è ben noto un orientamento quasi sempre diverso, manifestato peraltro nelle riunioni, e a cui non si è mai dato il compiuto riscontro e ascolto e, tantomeno, il doveroso seguito. Al di là delle “competenze” non si puó disconoscere - conclude Arrigoni - un dovere di coordinamento e di impulso che deve essere propria dell’incarico di commissario al sisma''.

27/03/2018 10:05
Regione Marche e sanità: la Lega sul piede di guerra

Regione Marche e sanità: la Lega sul piede di guerra

La Lega manifesterà domani, 27 marzo, davanti alla sede del Consiglio Regionale delle Marche contro la Proposta di Legge 145 della giunta guidata dal presidente Ceriscioli. “La proposta di Legge Regionale 145 del 14 giugno 2017, che verrà discussa domani in consiglio e che ha sempre trovato la ferma opposizione e il voto contrario da parte dei consiglieri della Lega - scrive il commissario del partito di Matteo Salvini, senatore Paolo Arrigoni - prevede la privatizzazione delle attività ospedaliere, cedendo in uso praticamente gratuito le strutture immobiliari e le attrezzature medicali già pagate dai marchigiani a società private accreditate dalla Regione secondo dei criteri che devono ancora essere stabiliti. Il tutto, stando all’articolo 1 della proposta di Legge, per un presunto miglioramento dell’assetto organizzativo e gestionale, dell’economicità e dell’efficienza dei servizi sanitari e socio-sanitari. Di fatto si tratta di gettare la spugna nei confronti dei privati! Ceriscioli ed il PD regionale, non essendo riusciti a migliorare l’assetto organizzativo e gestionale delle strutture sanitarie marchigiane, nonostante le innumerevoli nomine di dirigenti, le tante chiusure, gli accorpamenti di reparti e gli innumerevoli disservizi ai cittadini, provano sbadatamente a percorrere una nuova strada dopo i danni provocati in questi anni. Un flop su tutta la linea, come disastrosa è stata la gestione del terremoto da parte dell’Amministrazione Ceriscioli. Dopo questo ulteriore insulto ai marchigiani, dopo averli privati delle strutture ospedaliere chiudendo di fatto quelle periferiche e privando l’accesso alla salute ad intere comunità e valli, ora si pensa solo a privatizzare funzioni se non interi ospedali - continua il senatore Arrigoni - La Lega, fortemente contraria da sempre alla gestione sanitaria regionale targata PD, si opporrà in ogni luogo ed in ogni tavolo istituzionale per evitare questo ulteriore scempio operato sulla pelle dei cittadini. Chiediamo pertanto - conclude la nota del sen. Arrigoni - che domani la proposta di Legge 145 non venga approvata e che venga ripensata l’intera struttura organizzativa della sanità regionale riaprendo gli ospedali nell’entroterra e riequilibrando le funzioni di quelli costieri”.  

26/03/2018 17:40
Vaccini: la Lega propone alla giunta regionale un'anagrafe informatizzata

Vaccini: la Lega propone alla giunta regionale un'anagrafe informatizzata

Una mozione per istituire un’anagrafe vaccinale informatizzata. La Lega delle Marche ha presentato il documento alla giunta regionale per riportare l’attenzione su un tema “molto sentito dal segretario nazionale, Matteo Salvini”. “Il Carroccio – si legge nella nota diramata nel pomeriggio di oggi dal gruppo in consiglio regionale del partito di Salvini - sostiene con forza che le vaccinazioni debbano avvenire in piena libertà di scelta, e soprattutto sostiene  il diritto di conoscenza da parte della popolazione. Per questo il Gruppo Lega Marche ha  presentato una mozione che impegna la giunta ad attivarsi per l’istituzione di un progetto regionale dedicato alla prevenzione, la valutazione e la sorveglianza degli eventi avversi a vaccini. La proposta è quella di un’anagrafe vaccinale informatizzata, che, però, lasci libera scelta ai genitori. I vaccini, come tutti i farmaci esistenti, comportano il rischio di reazioni indesiderate che possono produrre, se pur raramente, manifestazioni cliniche più gravi. Risulterebbe così necessaria un’attenta sorveglianza delle reazioni avverse, con un tempestivo monitoraggio dell’evento osservato e competenze specialistiche per la valutazione. Il progetto che la Lega Marche propone,  ha la prospettiva di costituire un canale regionale di esperti qualificati al fine di potenziare l’attività di informazione, prevenzione e sorveglianza degli eventi correlati alle procedure vaccinali.  Dove, cioè, i cittadini e gli stessi operatori dei servizi vaccinali, possano segnalare, spontaneamente,  potenziali segnali di allarme”.

26/03/2018 17:18
L'Arcivescovo e la seconda carica dello Stato - L'amicizia tra mons. Brugnaro e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati

L'Arcivescovo e la seconda carica dello Stato - L'amicizia tra mons. Brugnaro e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati

Sono andati a scuola nello stesso Liceo e sono rimasti buoni amici anche quando le rispettive vite hanno messo km di distanza. A fare politica hanno iniziato in tempi decisamente diversi. Lui prima, anche se poi ha scelto ben altre strade, dopo l’esperienza come assessore ai beni culturali del Comune di Padova. Lei, invece, dopo una lunga carriera nell'avvocatura si è buttata in politica ed è stata appena eletta primo presidente donna del Senato della Repubblica. Francesco Giovanni Brugnaro, oggi arcivescovo di Camerino, e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati sono stati compagni di scuola, in II e III Liceo Classico, al Tito Livio di Padova. Allievi, entrambi, della scrittrice Antonia Arslan, loro insegnante di Italiano. Una amicizia coltivata nel tempo, anche quando la neo presidente del Senato si è iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza, a Ferrara, mentre Brugnaro a Padova. “Abbiamo seguito strade differenti e ci siamo allontanati – ha affermato l’arcivescovo di Camerino – Ma nonostante la distanza la nostra amicizia è stata sempre coltivata, sia attraverso gli incontri che ogni tanto ancora avvengono tra compagni di classe, sia telefonicamente. Recentemente, inoltre, una amicizia comune tra Camerino e Padova aveva fatto in modo che ci si incontrasse nuovamente”. E’ chiaramente contento, Brugnaro, per il traguardo raggiunto dalla sua concittadina. “L’ho sentita qualche giorno fa, quando il suo nome cominciava a circolare per la presidenza del Senato – ha affermato – l’ho salutata dicendo che avrei pregato per lei e che l’avrei richiamata per le congratulazioni. E così è stato. Mi sono permesso di chiederle un’attenzione particolare per questo nostro territorio, così sofferente e alle prese con una ricostruzione che stenta a partire. Sarebbe bellissimo se una delle sue prime visite istituzionali fosse proprio nei luoghi del sisma e mi ha promesso che, appena avrà modo di mettere mano all’agenda, verrà a trovarci per toccare con mano ciò che stiamo vivendo”. E pensare che, tra i due compagni, il destinato in politica sembrava proprio Brugnaro. In giovane età, infatti, era stato assessore ai beni culturali del Comune di Padova, nelle fila della Democrazia Cristiana, mentre per Maria Elisabetta Alberti Casellati la strada scelta era quella della magistratura. Poi, per Brugnaro, la vocazione al sacerdozio in età matura, l’ordinazione e l’incontro con il cardinal Martini, con la politica che è rimasta solo un piacevole ricordo di gioventù. Per l’oggi presidente del Senato della Repubblica, invece, la candidatura in Forza Italia, già nel 1994, incarichi come sottosegretario e, ora, l’elezione a seconda carica dello Stato.

26/03/2018 11:50
L'appello del sindacato della polizia: "Servono più agenti. Sulle carenze di organico, a Macerata superato ogni limite"

L'appello del sindacato della polizia: "Servono più agenti. Sulle carenze di organico, a Macerata superato ogni limite"

Dal dott. Achille Pellizzari, Segretario Provinciale del SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) Macerata, riceviamo I dati degli ultimi anni parlano molto chiaro: il numero complessivo di poliziotti in servizio presso la questura di Macerata è sceso di circa 20 unità, mentre il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, in pochi anni, è passato dalle 62 unità agli attuali 40 circa. Analoga situazione per la Sezione Polizia Stradale del capoluogo di provincia. Questa drastica e non più sostenibile situazione, venutasi a creare a seguito della scelta di non rimpiazzare il personale che nel corso degli ultimi anni è andato in pensione, avrebbe già compromesso l’efficienza delle attività istituzionali ordinarie, a cui la Polizia di Stato deve ogni giorno fare fronte, se non fosse per l’indispensabile contributo fornito dai colleghi che, a seguito dei noti eventi sismici, sono stati temporaneamente assegnati alla Questura di Macerata ed alla Specialità Polizia Stradale. La carenza persistente di personale negli Uffici della provincia rende l’attività lavorativa non più gratificante e neanche più sufficiente a garantire autonomamente un degno servizio pubblico di controllo del territorio, se non fosse anche per i servizi straordinari disposti momentaneamente, a seguito dei noti fatti di cronaca che hanno portato alla ribalta nazionale questo capoluogo, attraverso il rafforzamento del dispositivo delle forze di Polizia presenti sul territorio, con l’impiego di personale dei reparti operativi esterni: rinforzi che - è bene precisare – aumentano notevolmente il carico di lavoro sul già esiguo e appesantito personale permanente. Dunque, si può senza ombra di dubbio denunciare che a Macerata si è oltrepassato ogni ragionevole limite. Pertanto, al fine di poter continuare ad assicurare un minimo di servizio pubblico di Polizia a questo territorio duramente colpito dagli eventi sismici dell’ottobre 2016, è necessario ed assolutamente indispensabile che il dipartimento della Pubblica Sicurezza integri al più resto con nuovi trasferimenti il personale effettivo e fino a che questo non sia avvenuto proroghi il periodo di permanenza in questa provincia del personale attualmente aggregato. Analogamente, si auspica che, dopo tanti anni di mancata considerazione, lo stesso dipartimento della Pubblica Sicurezza inserisca la località turistica di Civitanova Marche nel piano di potenziamento dei servizi di vigilanza per la prossima stagione estiva, predisponendo adeguati rinforzi per la zona costiera maceratese.  

26/03/2018 10:26
Biotestamento, Radicali: "I Comuni istituiscano il registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari"

Biotestamento, Radicali: "I Comuni istituiscano il registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari"

La cellula di Ancona dell’associazione “Luca Coscioni” e l’associazione “Radicali Marche” hanno trasmesso a tutti i comuni delle Marche, il 23 marzo scorso, una lettera per chiedere l’istituzione di un registro delle DAT (dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari) visto che il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la legge 217 del 14 dicembre 2017 “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari” che regolamenta appunto l’istituzione dei registri delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari. Se prima i comuni avevano la scusante che questo registro non avrebbe avuto un valore legale perché non era previsto dalla normativa nazionale, adesso che la legge c’è i comuni devono istituire questo registro dando la possibilità ai cittadini di depositare le proprie volontà sul fine vita all’interno dell’istituzione comunale. Uno strumento che può significare per molti la possibilità di decidere a quali trattamenti sanitari essere o non essere sottoposti nel momento in cui non si è più in grado di autodeterminarsi, nella eventualità che ci si trovi in uno stato vegetativo permanente e di incoscienza.  Con il biotestamento si andrà a tutelare il diritto all’autodeterminazione delle persone nel loro fine vita, dando la possibilità di far rispettare le proprie volontà, la propria dignità e i propri diritti, nel momento più critico della propria esistenza. 

25/03/2018 11:14
Mirella Emiliozzi (M5S) al debutto a Montecitorio: una missione per il bene dei cittadini

Mirella Emiliozzi (M5S) al debutto a Montecitorio: una missione per il bene dei cittadini

Emozioni e soddisfazione per il risultato ottenuto. La certezza di ricoprire il ruolo di deputato della Repubblica, o di portavoce come usano gli eletti del Movimento 5 Stelle, avendo come obiettivo esclusivamente la felicità dei cittadini, non solo dei suoi elettori. E' una missione quella che Mirella Emiliozzi, civitanovese neo deputata pentastellata, da venerdì scorso si impegna a portare avanti. Oltre gli schieramenti e i colori, per il bene comune e non solo a parole. Per questo il discorso del facente funzioni Roberto Giachetti (Pd) al momento dell'insediamento dei nuovi rappresentanti, l'ha trovata d'accordo, anche se a farlo è stato l'esponente di un altro schieramento. "Sì, le ho trovate vere: il nostro impegno, il nostro lavoro per garantire la felicità delle persone. E' il modo in cui intendo il fare politica, la ragione per la quale ho scelto di candidarmi. Io non sono una politica nel senso stretto del termine, ma voglio dare tutto il mio impegno per aiutare la collettività". A partire dalla comunità marchigiana. "Oggi (venerdì, ndr) siamo solo all'inizio, ma appena sarà possibile verificare gli impegni, è mia intenzione tornare sui territori, incontrare i circoli del Movimento e partecipare ai consigli comunali per andare a sentire direttamente quali sono le esigenze e verificare il modo in cui dare il mio supporto". Idee precise e concrete già dal primo giorno, un giorno di grandi emozioni: "Entrare in questa Aula, così solenne e importante, è stato veramente suggestivo. Quello che mi ha colpito di più è percepire in modo ben distinto una grande aria di rinnovamente, merito anche di una ampia presenza del Movimento 5 Stelle. In mattinata, l'incontro con Di Maio è stato significativo, come al solito con le sue parole ha saputo darci la giusta sferzata per iniziare al meglio questa missione civile. Sono orgogliosa di fare parte di questa marea gialla che porterà rinnovamento nella politica italiana e sono fortemente determinata a dare concretezza a questo mio impegno, portando a Roma le richieste del nostro territorio".   

24/03/2018 15:44
Hotel House, M5S Porto Recanati: "Una bomba ecologica non più tollerabile"

Hotel House, M5S Porto Recanati: "Una bomba ecologica non più tollerabile"

"Lo scorso mercoledì, nell’ambito delle consuete visite al territorio, ci siamo recati all’Hotel House per verificare alcune lamentele pervenuteci relativamente all’aggravamento della situazione igienico sanitaria del complesso. Purtroppo abbiamo dovuto verificare, con rammarico, che le notizie ricevute corrispondono alla realtà dei fatti esistenti". Così Sauro Pigini, Portavoce al Consiglio comunale del Movimento 5Stelle di Porto Recanati. "Gli scarichi fognari - continua - provenienti dalle abitazioni subiscono, causa rottura delle tubazioni, una prima decantazione nei sottostanti locali dell’edificio e quindi, nel mentre i fanghi permangono nei locali ed il livello resta costante, i liquidi attraversano presumibilmente la pavimentazione, con il rischio di riversarsi nel canale, che per la parte a cielo aperto scorre parallelo al laghetto Volpini. Un nostro sopralluogo fatto nella stessa giornata lungo il corso del fosso della vena, dall’Hotel House fino al laghetto Volpini, ha evidenziato la presenza di emissioni maleodoranti, colorazioni e presenza di residui che non permettono di escludere, a nostro parere, la presenza di liquami fognari. Chiediamo che le autorità competenti si attivino con la massima scrupolosità per verificare la situazione, che se confermata necessiterebbe di provvedimenti immediati, per porre fine al disastro ambientale iniziato con l’improvvisa moria dei pesci del laghetto. Tornando al discorso delle tubazioni rotte volontariamente all’Hotel House, questo costituisce un enorme problema di igiene pubblica in quanto abbiamo, di fatto, una fogna a cielo aperto, praticamente quasi all’interno di un complesso residenziale che ospita circa 800 famiglie.  Quindi ci chiediamo. È tollerabile una cosa simile? Questa bomba ecologica non costituisce un pericolo simile o pari alla mancanza del sistema antincendio, e per il quale il sindaco minacciò lo sgombero? E a proposito di antincendio, abbiamo letto in questi giorni che si sarebbe entrati nella fase operativa con l’acquisto anche delle manichette antincendio.  Ora le manichette per svolgere la loro funzione hanno bisogno di captare dell’acqua. L’acqua. Ma l’acqua è erogata all’Hotel House? E se si, da dove proviene? Da quel pozzo di cui il Sindaco Fabbracci ordinò la chiusura immediata ed il Commissario Passerotti, preoccupato ed allarmato per l’igiene e la salute pubblica, ne vietò l’utilizzo al consumo umano, perché erogante acqua inquinata?  L’acqua del pozzo ancora viene immessa, come sembra da quanto scaturito durante il nostro sopralluogo, nelle condotte del palazzo? Da parte di Astea continua ad essere erogata, a tutti gli utenti che ne hanno i requisiti, il minimo previsto dalle recenti normative? L’acqua potabile si mischia con quella inquinata del pozzo? La cisterna della Protezione Civile serve un’emergenza perenne? Ecco sono tutte domande che ci poniamo e che da parte dell’Amministrazione comunale non sono mai state prese in considerazione ed alle quali invece noi gradiremmo avere risposte. Naturalmente essendo una forza politica presente in Consiglio comunale rivolgeremo tali domande nelle forme previste. Da parte dei residenti si fa notare che la situazione non è delle migliori, ma alcuni si danno da fare come meglio possono: a questi residenti va tutto il nostro apprezzamento ed incoraggiamento, non mollate".  

24/03/2018 14:46
Carassai su Silenzi: "Il suo gioco delle mezze verità non inganna più nessuno"

Carassai su Silenzi: "Il suo gioco delle mezze verità non inganna più nessuno"

"Sicuramente, lo stesso consigliere è a conoscenza della modifica della metodologia di invio delle richieste di finanziamento alla Regione Marche che avviene non più in forma cartacea ma esclusivamente per via telematica. Nel merito è doveroso sottolineare che durante l’inserimento degli elaborati progettuali nel portale della Regione Marche si sono evidenziate delle anomalie e continue sospensioni del collegamento che hanno determinato l’errata trasmissione degli elaborati e in particolare il mancato invio del parere del CONI, parere di conformità del progetto già chiesto con esito favorevole in epoca antecedente alla scadenza del bando e menzionato nell’atto deliberativo della Giunta Municipale, inviato correttamente alla Regione Marche". Così l'assessore Carassai risponde a Giulio Silenzi. "Inoltre - continua - lo stesso consigliere dimentica che il Comune di Civitanova Marche occupava la 91 esima posizione della graduatoria e che la Regione ha finanziato solo i primi 46 enti locali, con somme variabili tra i 29.000 e i 75 mila euro. L’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno presentare lo stesso progetto per l’importo complessivo di 780.000 euro, redatto dal personale dell’ufficio tecnico, anche all’Istituto per il Credito Sportivo al fine di ottenere un abbattimento degli interessi. Richiesta evasa con esito positivo e alla data odierna è stato già contratto un relativo finanziamento, di conseguenza il problema che solleva il consigliere Silenzi è del tutto inesistente in quanto l’opera risulta essere stata finanziata e la somma concessa è pari all’abbattimento della quota interessi di 155.000 euro. Forse Silenzi volutamente non ricorda il mancato invio della richiesta per il finanziamento del foltovoltaico pari a 600.000 euro e di aver deciso di restituire alla Regione Marche i soldi concessi per l’ampliamento della pista ciclabile nel nostro territorio e le mancate manutenzioni alle strutture comunali a beneficio di altre manifestazioni. Comprendiamo il ruolo dello stesso consigliere alla ricerca a ogni costo di una visibilità, ma è opportuno che prima di evidenziare delle carenze si informi e ripensi a cosa ha fatto lui stesso durante la precedente amministrazione di sinistra".

22/03/2018 16:17
Macerata, approvato il regolamento per l’occupazione di spazi e aree pubbliche

Macerata, approvato il regolamento per l’occupazione di spazi e aree pubbliche

  E’ realtà il nuovo regolamento comunale per l’occupazione di spazi e aree pubbliche e l’applicazione delle relative tariffe. Ieri sera, infatti, con 17 voti a favore, quelli della sola maggioranza - i rappresentanti dell’opposizione del Movimento 5 stelle, dopo aver richiesto la verifica del numero legale, hanno abbandonato l’aula insieme ai colleghi di Fratelli d’Italia e Forza Italia -  il Consiglio comunale ha approvato la delibera emendata. Verificata la mancanza del numero legale il presidente Pantanetti ha sospeso i lavori per riprenderli dopo aver atteso dieci minuti e aver rifatto l’appello così come stabilito dal regolamento del Consiglio comunale. Prima dell’approvazione della delibera l’assise comunale aveva discusso il provvedimento e 34 emendamenti di cui 33 avanzati dai pentastellati e uno da Fratelli d’Italia, in parte accolti e in parte respinti. La delibera è stata illustrata in aula dall’assessore alle Attività produttive, Paola Casoni, che ha ricordato come il provvedimento sia nato per duplici motivi: “Innanzitutto - ha detto - dalla volontà di sistemare le procedure, dall’esigenza di rendere più chiaro quello che deriva dalla normativa nazionale e infine dal bisogno di creare uniformità di stili sui sistemi esterni dei pubblici esercizi, i cosiddetti dehors. Il nuovo regolamento - ha concluso la Casoni -fornisce direttive e ‘paletti’ entro cui l’esercente può muoversi”. Ad aprire la serie di interventi che si sono succeduti è stato il capogruppo di Città Viva, Maurizio Mosca, che ha lamentato - dopo aver ricordato che la delibera è stata sottoposta all’attenzione delle Commissioni consiliari I e III che hanno lavorato congiuntamente e che la prima l’ha bocciata - il poco tempo a disposizione per poter analizzare l’atto e apportare il proprio contributo. Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi dei rappresentanti dei 5 stelle Roberto Cherubini, Carla Messi e Andrea Boccia seguiti dalla richiesta di sospensiva della delibera dal consigliere di Forza Italia Andrea Marchiori, “per esaminare gli emendamenti e vagliarli in commissione affinché possa passare un regolamento analizzato”. Richiesta respinta con 13 voti contrari (maggioranza), 9a favore (Movimento 5 stelle, Forza Italia, Città viva e Fratelli d’Italia)e 2 astensioni (Paolo Micozzi e Bruno Mandrelli del Pd). Il dibattito è proseguito con l’intervento di Deborah Pantana di Forza Italia che ha parlato di un regolamento sbagliato e che se ne sarebbe potuto presentare un altro frutto del lavoro della commissione consiliare. Preoccupazione per l’iperegolamentazione l’ha espressa invece Riccardo Sacchi capogruppo di Forza Italia che ha chiesto “come si possa votare un regolamento con il quale si chiede ai cittadini di rispettare alcune regole mentre alcune zone della città sono in preda al degrado”.     A favore della delibera Ivano Tacconi (capogruppo Udc) che ha ribadito la necessità di  regolamentare la materia e Paola Ottaviani (Pd) che ha ricordato come gli emendamenti presentati avrebbero potuto essere stati portati e discussi in commissione e definito il regolamento “di buon senso e che non va a limitare”. 

21/03/2018 21:07
Civitanova, Silenzi e Rosati: "Per non aver saputo presentare un progetto, persi 70mila euro per il campo della città alta"

Civitanova, Silenzi e Rosati: "Per non aver saputo presentare un progetto, persi 70mila euro per il campo della città alta"

Da Giulio Silenzi e Yuri Rosati (Pd), consiglieri comunali di Civitanova, riceviamo Il Comune di Civitanova perde un finanziamento regionale di 70.000€ sul progetto del campo di calcio di Civitanova Alta (zona tirassegno). Hanno sbagliato a presentare la domanda.  L'amministrazione Ciarapica ha partecipato a un bando pubblico indetto dalla Regione (dotazione di 3milioni e 700mila euro) relativo alla riqualificazione degli impianti sportivi con l'assegnazione di contributi in conto capitale destinati al miglioramento degli impianti sportivi pubblici e che ai Comuni che hanno saputo predisporre la documentazione e rientrati in graduatoria, ha consentito di ottenere un contributo a fondo perduto fino a 75.000 euro. Il progetto era stato presentato dall'assessorato ai Lavori Pubblici  il 10 novembre 2017. Al termine dell'istruttoria la documentazione prodotta dal Comune di Civitanova è stata bocciata. Nella relazione della Regione il progetto viene dichiarato inammissibile per assenza di due requisiti che il bando indicava come obbligatori: "la documentazione fotografica dello stato di fatto e il parere obbligatorio rilasciato dal Coni. Altri Comuni, per ben 64 progetti, che hanno saputo presentare il progetto accompagnato da tutti i requisiti che il bando richiedeva, hanno ottenuto finanziamenti fino a 75.000 €".

21/03/2018 19:57
Il Comune di Macerata precisa: "I fondi per l'accoglienza provengono dal Ministero dell’Interno"

Il Comune di Macerata precisa: "I fondi per l'accoglienza provengono dal Ministero dell’Interno"

Dall'amministrazione comunale di Macerata riceviamo In merito alla notizie apparse oggi sulla cronaca locale di alcuni organi di informazione sulla risposta che l’Amministrazione comunale ha dato in Consiglio comunale circa la richiesta di chiarimenti da parte di Forza Italia sui fondi erogati al Gruppo di Umana Solidarietà (GUS)  per il progetto Sprar, si ribadisce e si precisa  quanto detto in Consiglio Comunale.   Innanzitutto, come più volte specificato, i fondi di cui si parla provengono esclusivamente da risorse  messe a disposizione dal Ministero dell’Interno e non quindi direttamente dalle casse del Comune di Macerata. Detti fondi non possono essere utilizzati che per il progetto SPRAR. Il Ministero dell’Interno, infatti, finanzia con proprie risorse i Comuni Italiani che fanno parte della rete del sistema di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati politici. A Macerata, grazie ai fondi Ministeriali, vengono accolte 110 persone richiedenti asilo e rifugiate che, grazie al lavoro di operatori sociali, partecipano ad attività di integrazione nel territorio maceratese con una ricaduta sull’economia della città  anche in termini occupazionali.   Infine il progetto “Macerata accoglie” consentirà al Comune di Macerata  di applicare la cosiddetta “clausola di salvaguardia” prevista dalla direttiva del Ministero dell’Interno che rende esenti i Comuni che appartengono alla rete Sprar dall’attivazione dei Centri di Accoglienza Straordinaria gestititi direttamente dalla Prefettura.   

21/03/2018 17:12
Carla Scarponi è il nuovo coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n. 15

Carla Scarponi è il nuovo coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n. 15

  Prima dell’inizio dei lavori del Consiglio comunale il sindaco Romano Carancini ha comunicato che il Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale 15, ha provveduto alla nomina del nuovo Coordinatore dirigente d’Ambito, nella persona della dottoressa Carla Scarponi che lascerà il ruolo di responsabile dell’ufficio Programmazione, progettazione sociale e politiche abitative del servizio Servizi alla persona del Comune di Macerata.   La Scarponi, laureata in Sociologia, è stata assunta dal Comune di Macerata nel 2010 e succede a Brunetta Formica dopo il collocamento a riposo per limiti di servizio  di quest’ultima avvenuto nel giugno scorso.    Carla Scarponi è stata nominata all’unanimità dai nove Sindaci dei Comuni dell’Ambito al termine di un articolato percorso di scelta, avviato con un avviso pubblico di selezione lo scorso agosto.   Il curriculum professionale della nuova coordinatrice mette in evidenza un’ottima esperienza di progettazione e di pianificazione, competenze nell’attività di coordinamento e di connessione di soggetti pubblici e privati, oltre ad apprezzabili esperienze di analisi dei bisogni sociali ed di elaborazione delle risposte da fornire ad essi, esperienze queste che sono maturate principalmente nell’ambito del territorio dell’ATS 15.   “Ringrazio i colleghi sindaci – ha affermato Carancini - che hanno dato il loro decisivo apporto all’individuazione della coordinatrice dell’ATS 15, con grande spirito di cooperazione e di collaborazione istituzionale”.

21/03/2018 15:23
Sisma, la vicepresidente delle Marche ringrazia la Guardia Nazionale Ambientale

Sisma, la vicepresidente delle Marche ringrazia la Guardia Nazionale Ambientale

"A nome mio personale e della Regione Marche Vi ringrazio quali benefattori e persone che in questo difficile periodo sono stati vicini alle zone colpite dal sisma del 2016 e dalla forte nevicata del 2017 che hanno sconvolto i territori, la vita e le attività economiche delle popolazioni dell'area appenninica". E' quanto si evince in una lettera di ringraziamento inviata tra gli altri alla Guardia Nazionale Ambientale, dal vicepresidente della Giunta regionale delle Marche, Anna Vinci resa nota dall'ufficio stampa della Gna. ''Un grazie particolare dunque alla Gna e al suo responsabile delle Marche, il dott. Benedetto Ricci - continua il messaggio della Vicepresidente della Giunta che è anche assessore ai lavori pubblici - per aver provveduto a pianificare i percorsi migliori transitabili, le migliori aree di scarico nonché assistere allo scarico stesso garantendo la massima sicurezza di tutte le neessarie operazioni in un contesto di viabilita' compromessa e situazioni meteorologiche anche estreme''. A tal proposito il presidente della Gna, Alberto Raggi, ringraziando dell'elogio la vicepresidente delle Marche, ha ricordato come i volontari della Gna ''operano spesso in situazioni estreme come nelle zone sismiche che anche nel dramma di Rigopiano. Questo elogio ci fa onore, come sempre fatti non parole e un grazie particolare ai nostri 3500 volontari che ogni giorno affiancano forze dell' ordine e operatori della protezione civile e del soccorso oltre al controllo dei parchi urbani e suburbani in molte localita' italiane''.

21/03/2018 11:34
Macerata ai Maceratesi, volantinaggio notturno contro la criminalità alle Vergini

Macerata ai Maceratesi, volantinaggio notturno contro la criminalità alle Vergini

Riprendono i volantinaggi notturni del gruppo Macerata ai Maceratesi, che nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21 marzo è sbarcato nel quartiere Vergini, a seguito di alcune segnalazioni di cittadini esasperati dal costante incremento della criminalità nella zona. Questo il testo dei volantini lasciati nelle cassette postali dei residenti, volti a sensibilizzare, qualora ve ne fosse bisogno, sul business accoglienza e sui recenti fatti di cronaca che hanno sconvolto la città: "Macerata è al centro delle cronache nazionali. Non per la cultura, il turismo o la qualità della vita, ma per l’efferato omicidio di una ragazza. Centinaia di migranti che non hanno ottenuto lo status di rifugiato stanno uscendo dai programmi di protezione delle associazioni umanitarie, accampandosi con mezzi di fortuna in ogni luogo della città, contribuendo all'aumento dello spaccio, del degrado e della criminalità in una cittadina che già da tempo non può più essere definita isola felice, come era un tempo. E’ ora di pretendere il diritto alla sicurezza da parte delle istituzioni. E’ ora di dire basta al progetto Sprar, a cui i comuni non sono obbligati ad aderire. E’ ora di rimpatriare i clandestini che hanno invaso il territorio comunale".  

21/03/2018 09:37
Pazzaglini in partenza per il Senato: "Non perderò il contatto con il territorio"

Pazzaglini in partenza per il Senato: "Non perderò il contatto con il territorio"

Il sindaco di Visso e neo senatore Giuliano Pazzaglini, nella tarda serata di ieri, ha pubblicato sul proprio profilo social la comunicazione ricevuta dall'Ufficio Elettorale Regionale dell'avvenuta nomina. "Finalmente è arrivata, ora si può partire per Roma - scrive il sindaco - Tanti i temi da trattare, terremoto, lavoro, sicurezza, welfare, tasse e molto altro. Ovviamente cercherò di farlo al meglio delle mie possibilità". Moltissimi i messaggi di congratulazioni ed auguri per la nuova avventura, tra quanti auspicano una sua nomina a Commissario per la ricostruzione, forte della sua esperienza in prima linea a contatto con il territorio e quanti si complimentano per il grande successo ottenuto. Molti gli appelli per portare a Roma la questione della ricostruzione, con messaggi del tipo "Lotta per noi", oppure, "Vai Giuliano, sindaco del territorio" e "Non deludere chi ha avuto fiducia in te". Dal canto suo, Pazzaglini esprime la piena volontà di "non perdere il contatto con il territorio" e annuncia che a breve stabilirà un giorno, probabilmente il venerdì, che dedicherà per recarsi nei vari comuni della regione per incontrare gli elettori e discutere dei problemi più sentiti. Con queste premesse, siamo sicuri che il nostro territorio avrà una voce in più per far sentire i propri bisogni al governo centrale e non ci resta che associarci ai messaggi di congratulazioni ed augurare buon lavoro al neo senatore.

21/03/2018 09:35
Macerata, il consiglio comunale vota la risoluzione della convenzione per la gestione del campo di Collevario

Macerata, il consiglio comunale vota la risoluzione della convenzione per la gestione del campo di Collevario

Il Consiglio comunale di Macerata ha votato la presa d’atto della risoluzione della convenzione per la gestione dell’impianto sportivo di Collevario con la Società Sportiva Macerata, a seguito della dichiarazione di fallimento della stessa e il conseguente accollamento da parte del Comune delle rimanenti rate del prestito a suo tempo acceso dalla società per i lavori di miglioramento del campo sportivo. La delibera è stata approvata lunedì 19 marzo, con 16 voti a favore - gruppi di maggioranza (Pd, Udc, La città di tutti, Sinistra per Macerata) e di Pensare Macerata - 7 contrari (M5S, Fi, Fratelli d’Italia-An e Città Viva) e l’astensione di Riccardo Sacchi (Fi) e Alessandro Savi (Macerata Capoluogo).  Il rapporto con la Maceratese era stato avviato nel 2011 a seguito di una delibera del Consiglio comunale e una convenzione, derivante da un bando di evidenza pubblica per la realizzazione in project financing delle opere di miglioramento del campo sportivo di Collevario, nonché della sua gestione a fronte del versamento di una quota mensile alla società Maceratese da parte del Comune. La dichiarazione di fallimento della società ha aperto dunque la strada all’accollamento da parte del Comune delle 28 rate rimanenti del prestito chirografato di 780 mila euro (importo 34.600 ciascuna), come previsto dalla convenzione. “Il Comune ha possibilità di rinegoziarlo o estinguerlo” – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Marco Caldarelli, aggiungendo che sono già in corso trattative con l’Istituto per il Credito sportivo per un mutuo di pari durata ad un tasso che farebbe risparmiare all’ente locale da 100 a 150 mila euro. Inoltre il Comune rientrerebbe in possesso anticipatamente dell’impianto sportivo di Collevario per renderlo nuovamente disponibile per le attività calcistiche di altre squadre e scuole di calcio giovanile, aprendo così “una finestra sul futuro del calcio a Macerata dopo il triste capitolo del fallimento della Maceratese, durante il quale l’Amministrazione si è adoperata al massimo”, com’è stato sottolineato nel corso della discussione. La delibera è stata oggetto di un lungo dibattito con interventi di Andrea Marchiori e Deborah Pantana (Fi), Carla Messi (M5S), Marco Menchi e Enrico Marcolini (La Città di tutti), Ivano Tacconi e Marco Foglia (Udc), Paolo Renna (Fratelli d’Italia), Enzo Valentini (Sinistra per Macerata), Maurizio Del Gobbo, Paolo Manzi, Paolo Micozzi (Pd), Gabriele Mincio, Maurizio Mosca (Città Viva) e Alessandro Savi (Mc Capoluogo). La discussione che ha richiesto la quasi totalità del tempo destinato alla seduta di ieri, toccando anche argomenti e situazioni non propriamente oggetto di deliberazione - come ha fatto notare l’assessore Caldarelli  nella replica - non è stata priva di critiche e perplessità sull’operato del Comune da parte della minoranza, da cui sono venute accuse di gestione “opaca”  e di presunte scelte fallimentari. “Posizioni fuori luogo quelle della minoranza” secondo i consiglieri dei gruppo di maggioranza i quali hanno sottolineato il corretto operato attraverso il project financing e la convenzione con la Maceratese, “una scelta che ha consentito di dare risposte rapide e efficaci per il bene della città e dello sport in quel preciso momento e sostenuta anche dai banchi dell’opposizione nel Consiglio comunale di allora”. Licenziato dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì anche il bilancio di previsione 2018/2020 dell’Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei, che muove risorse per circa 1500 euro nel triennio (736.00 nel 2018, 366 mila euro annui nel 2019 e 2020). Tra le iniziative ed eventi finanziati e gestiti da questo ente strumentale del Comune di Macerata, figurano una grande mostra su Lorenzo Lotto che si terrà da ottobre 2018 a gennaio 2019 e quella su Ivo Pannaggi e la scuola Bauhaus che l’architetto artista maceratese frequentò negli anni Trenta, prevista nel 2019. Il bilancio ha avuto 16 voti favorevoli dei gruppi di maggioranza e di Alessandro Savi (Mc Capoluogo) e 5 contrari (MS, Fi e Città Viva). (ap)

21/03/2018 09:33
Ceriscioli scrive a Gentiloni e De Micheli: "Bisogna prorogare le scadenza per i progetti della ricostruzione privata"

Ceriscioli scrive a Gentiloni e De Micheli: "Bisogna prorogare le scadenza per i progetti della ricostruzione privata"

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha inviato al premier Paolo Gentiloni e alla commissaria Paola De Micheli una lettera con la richiesta di verificare la possibilità di spostare i termini per la presentazione di progetti della ricostruzione privata "al fine di consentire a cittadini e professionisti di poter accedere alle provvidenze legate ai danni derivanti dal sisma in tempo utile e consono alla complessità degli interventi da realizzare". Ceriscioli segnala la criticità della situazione ricordando che sono "quasi 20 mila le perizie e progetti per danni lievi". La richiesta nasce a seguito della segnalazione da parte del direttore dell'Ufficio Ricostruzione delle Marche Cesare Spuri. Il presidente sottolinea che questa situazione crea "seria preoccupazione tra i sindaci, i professionisti e i cittadini che hanno segnalato tutte le criticità legate all'ormai approssimarsi delle scadenze". (Ansa)

20/03/2018 18:46
Camerino, "Il sindaco incontra la cittadinanza" giovedì 22 al Polo Scolastico

Camerino, "Il sindaco incontra la cittadinanza" giovedì 22 al Polo Scolastico

L'appuntamento con "Il sindaco incontra la cittadinanza", iniziativa dell'amministrazione comunale di Camerino, si svolgerà giovedì 22 marzo, con inizio alle 21,15. La sede, grazie alla rinnovata disponibilità del dirigente Rosati e della Provincia di Macerata, sarà l'Aula Magna del Polo Scolastico Provinciale. Lo rende noto l'amministrazione comunale di Camerino. 

19/03/2018 18:22
Camerino, Tapanelli lancia la proposta: "Dimettiamoci tutti: il Governo sarà costretto a toccare con mano la nostra realtà"

Camerino, Tapanelli lancia la proposta: "Dimettiamoci tutti: il Governo sarà costretto a toccare con mano la nostra realtà"

Da Pietro Tapanelli, consigliere comunale di Camerino, riceviamo Qualche giorno fa è uscito l’ennesimo articolo sui media locali, quelli nazionali non si interessano più del caso, sul cronoprogramma della consegna delle SAE nel maceratese. A ragion veduta, in questa breve frase, ci sono almeno due grosse contraddizioni. Quasi due figure retoriche. Due antifrasi. La prima è contenuta nella esplicitazione stessa di cronoprogramma. Dal sito www.treccani.it ne esce questa definizione: “programma che prevede le date di scadenza per ogni singola fase della realizzazione di un progetto”. Il programma effettivamente c’è, ma niente dice sulle scadenze e sulle fasi di realizzazione, tanto sono labili e ballerine le indicazioni ivi contenute. Un programma ad minchiam, direbbe Franco Scoglio. La seconda la possiamo estrapolare dall’acronimo SAE. Un bell’acronimo è sempre chic e non impegna. Tuttavia, a prova di ignorante, parliamo di Soluzioni Abitative in Emergenza. Ora, qui l’antifrasi rasenta la presa per i fondelli. Forse la supera. Niente soluzioni, anzi! Non ci sono neanche le abitazioni. Dulcis in fundo, a quasi tre natali dal sisma, faccio la profezia che qualche terremotato non vedrà la SAE neanche con Babbo Natale targato 2018, parlare di emergenza diventa surreale. Ecco, di queste due figure retoriche, a Camerino, ne abbiamo la più completa e lapalissiana mise en place. C’è chi dice 311, qualcun altro 314, non si sa bene neanche quante siano queste SAE, ma sta di fatto che sugli alloggi emergenziali, a Camerino, nessuno sa che pesci prendere. Salvo le doverose, da minimo sindacale, proteste ed interrogazioni di noi della minoranza, nessuno apre bocca; né per questa né per le altre problematiche in sospeso: dalla nuova scuola fino al futuro centro commerciale. Sicuramente le carte, così si dice in gergo, saranno in ordine. Le procedure stanno camminando secondo normativa. Di questo non ho alcun dubbio. Ma alla fine ci troveremo a dire: “l’operazione è riuscita perfettamente, ma il paziente è morto”. Faccio, a questo punto, una proposta ai colleghi di maggioranza e minoranza. Dimettiamoci, in blocco, tutti. In questo modo il Governo sarà costretto a mandare un commissario, nel selvaggio far est, e toccare con mano la realtà in cui molti amici terremotati vivono. Facciamolo, insieme, per protestare ad alta voce; per sottolineare che l’amministrazione non può e non deve essere complice di antifrasi così grandi. Facciamo, tutti insieme, un po’ di politica e lasciamo stare le carte, i protocolli e i commi bis.    

19/03/2018 08:50
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