Politica

Emergenza sicurezza, Saltamartini: "Le poche risorse sempre destinate ad altre regioni"

Emergenza sicurezza, Saltamartini: "Le poche risorse sempre destinate ad altre regioni"

Filippo Saltamartini, ex senatore della Repubblica e oggi primo cittadino di Cingoli, torna a parlare di “emergenza sicurezza” a Macerata dopo lo sfogo di Pasqua sul suo profilo Facebook (leggi qua l'articolo) "Sul tavolo del Ministro dell'Interno, Autorità nazionale di pubblica sicurezza, ogni giorno arrivano centinaia di dispacci di fatti delittuosi. Si va dai fatti più gravi della criminalità mafiosa a quelli del terrorismo islamico. Quando dalla nostra regione - scrive il sindaco di Cingoli - giunge qualche rapporto, da sempre, questo è messo sotto ai fascicoli scottanti. Quella che fu un'isola felice rischia per questa "sottovalutazione del rischio" di diventare come una delle Regioni a maggior tasso criminale. La ragione è semplice: le poche risorse esistenti a livello nazionale in agenti e carabinieri, magistrati, personale di segreteria e risorse strumentali, sono destinati alle emergenze di altre Regioni". "Le Questure e i Commissariati da Pesaro ad Ascoli - continua nel post - vedono l'organico ridotto alla metà e in intere Province, la sera e di notte, quando aumenta il "rischio", l'insicurezza è affidata a 1 o al massimo 2 pattuglie, quando non devono redigere atti di indagine da convalidare (sequestri, perquisizioni, arresti ecc ecc). Senza prevenzione e nessun contrasto le infiltrazioni criminali aumenteranno. Anche da noi. E se il Procuratore presso la Corte d'Appello parla di infiltrazioni mafiose c'è da credergli. A noi "marchigiani" non deve importare nulla se le statistiche della criminalità ci pongono agli ultimi posti per delittuosità posta in essere da cittadini italiani. Noi dobbiamo pretendere il livello di sicurezza della nostra regione, del nostro livello sociale, del nostra sistema valoriale e non di quelli di regioni con mafia, ndrangheda e camorra. A questo si aggiunga che la regione Marche è assente con le politiche della polizia amministrativa e locale (ha fatto un legge per rendere eguali le divise e i colori delle auto della polizia locale). Gli sforzi encomiabili dei pochi carabinieri e poliziotti resteranno lettera morta senza un'inversione di tendenza". Saltamartini tira in ballo anche le ultime vicende di Porto Recanati e delle ossa ritrovate poco distante dall'Hotel House. "Forse le ossa degli orrori di Porto Recanati sono solo la punta di un iceberg a lungo nascosto che è emerso con la morte di Pamela a Macerata. Negli anni 60 la Lombardia era una regione con livelli bassissimi di delittuosità. Senza prevenzione, dieci anni dopo divenne la regione delle bande Vallanzasca e delle infiltrazioni di mafia e ndrangheda. Vogliamo ripetere questa storia? Sicurezza è libertà: vale quanto il reddito di cittadinanza o la riforma Fornero se vogliamo che i nostri figli rimangano nella nostra bella Regione. Possiamo mobilitarci semplicemente condividendo questo post? Non si può consentire che a Macerata non manderranno nessun Agente tra i prossimi trasferimenti del personale. Dobbiamo studiare delle iniziative insieme".  

04/04/2018 11:47
Più poliziotti, ma Macerata non c'é. Saltamartini: "Quale mattanza ancora dobbiamo attendere?"

Più poliziotti, ma Macerata non c'é. Saltamartini: "Quale mattanza ancora dobbiamo attendere?"

Sul territorio nazionale saranno presto assegnati più poliziotti, ma Macerata non è nemmeno contemplata. E certi temi non possono aspettare. Vanno affrontati! Anche se è il giorno di Pasqua. Deve averla pensata così il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, che è tornato a parlare di “emergenza sicurezza” nelle Marche e, in particolare, nella provincia di Macerata. Annunciando che darà presto avvio ad una raccolta firme affinché sul territorio sia rafforzata la presenza delle forze dell’ordine. “Ancora cadaveri e ossa rinvenute – scrive nel suo sfogo di Pasqua, affidando al profilo Facebook riflessioni e preoccupazioni - quale mattanza dobbiamo attendere per avere più agenti e carabinieri nelle nostre strade? La Regione dell'ipocrisia sull'insicurezza”. Parole forti, quelle dell’ex senatore della Repubblica e oggi primo cittadino di Cingoli. Parole di chi sente addosso la responsabilità di un territorio che, a quanto pare, non è quell’oasi di pace e sicurezza che si pensava fino a qualche mese fa. Il riferimento, è chiaro, è all’ennesimo, preoccupante, fatto di cronaca che sta sconvolgendo la nostra provincia, proprio all’ombra dell’Hotel House. “Sono anni – prosegue Saltamartini - che predico nel deserto. Insieme ad alcuni valorosi concittadini di Cingoli abbiamo pure organizzato una manifestazione davanti alla Prefettura per avere più controllo del territorio e più carabinieri. Nelle prossime settimane verranno assegnati i nuovi poliziotti in tutta Italia. Macerata non è neppure contemplata. Ma esistono ancora i rappresentanti del popolo? C'è qualche parlamentare che possa esercitare il suo potere di sindacato ispettivo?” Domande, quelle del primo cittadino di Cingoli, che sembrano più che legittime e che, probabilmente, interpretano anche il sentimento di molti, con Saltamartini che conclude: “Annuncio la partenza di un camper per la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare. Quelli che abbiamo mandato a Palazzo Madama e Montecitorio spero possano iniziare a lavorare. Dobbiamo chiedere e pretendere un rafforzamento degli organici di polizia e carabinieri: più agenti per le strade se vogliamo garantire sicurezza. E dobbiamo muoverci adesso. Questo è il momento. La democrazia dal basso richiede sostegno”.

01/04/2018 16:30
Porto Recanati, sulla sicurezza l'opposizione fa quadrato

Porto Recanati, sulla sicurezza l'opposizione fa quadrato

Sicurezza al centro dell'incontro tra le forze di opposizione del consiglio comunale di Porto Recanati. Hanno partecipato all'incontro Giovanni Giri per Città Mia, Pigini Sauro per il M5S, Stimilli Stefania per Porto Recanati a Cuore e Loredana Zoppi per Uniti per Porto Recanati. Oltre a loro, ogni gruppo aveva presenze rappresentative dei movimenti, tra gli altri Montali, Rovazzani, Riccetti e Di Martino. In quella occasione ogni gruppo ha suggerito delle proposte per risolvere il problema sicurezza, "che è diventato assolutamente prioritario per la città". All'atto di salutarsi "abbiamo stabilito, di comune accordo, di allargare il tavolo anche alle forze politiche prive di rappresentanza consiliare - sottolineano i promotori dell'iniziativa - ognuno potrebbe lavorare ad una proposta e abbiamo fissato per la settimana dopo Pasqua un nuovo incontro dove trovare una sintesi. Nell'ottica del massimo coinvolgimento probabilmente l'iniziativa verrà estesa anche alle associazioni e non escluso alla stessa maggioranza, come proposto dal gruppo di Pac. Ogni rappresentante si è fatto carico di rendere note le conclusioni dell'incontro al proprio gruppo. Il comunicato di Città Mia apparso in questi giorni probabilmente non teneva conto della riunione a cui il loro rappresentante n consiglio ha partecipato. Nonostante tutto riteniamo che l'argomento trattato abbia priorità sulle questioni attinenti al rapporto di leale collaborazione fra forze politiche, pertanto comunque ci rendiamo sin da ora disponibili a sederci ad un tavolo, dovunque lo si voglia posizionare, dove portare il nostro apporto. Auspichiamo solamente che data e luogo del nuovo incontro siano convenuti al più presto e di concerto fra tutti i soggetti interessati dato che la città non può aspettare oltre".    

31/03/2018 14:52
San Severino, il sindaco Piermattei rivede la "squadra": le nuove nomine

San Severino, il sindaco Piermattei rivede la "squadra": le nuove nomine

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha formalizzato questa mattina, a margine della Conferenza dei Capigruppo, un avvicendamento tra i componenti la maggioranza consiliare.  “Così come già annunciato in campagna elettorale - ha spiegato il primo cittadino - si è deciso di procedere a un avvicendamento dei componenti la Giunta comunale lasciando spazio anche ai giovani e a chi, con la propria esperienza, potrà proseguire nell’incarico di vice Sindaco sostituendo Giovanni Meschini, una persona che è stata di vitale importanza in questa prima fase del mandato e che continuerà a far parte della nostra squadra ma in un ruolo diverso. Visto che possiamo ormai considerare passata la prima fase dell’emergenza legata al terremoto, abbiamo deciso di metterci al lavoro, ancor prima della metà del mandato, per dare seguito a quanto avevamo annunciato alla città in occasione della nostra elezione”. Questa la nuova composizione della Giunta comunale: Vanna Bianconi è il nuovo Vice Sindaco e da assessore continua a mantenere le deleghe allo sviluppo culturale, ai servizi sociali, ai servizi alla persona e alla famiglia, all’istruzione e ai rapporti con le scuole. Tarcisio Antognozzi continua ad occuparsi di bilancio, programmazione economica e finanziaria, società partecipate e rapporti con Assem e Assem Patrimonio, trasporto pubblico locale, attuazione del programma e patrimonio, Sara Bianchi prosegue nell’incarico di assessore all’urbanistica, all’ambiente e ai lavori pubblici, Paolo Paoloni prosegue nell’incarico di assessore allo sport, ai rapporti con le associazioni, alle manutenzioni.  Entra in Giunta, nel ruolo di nuovo assessore, Jacopo Orlandani che si occuperà di attività produttive, turismo, sviluppo imprenditoriale giovanile continuando a seguire le materie assegnategli da consigliere delegato alla Polizia Municipale, sicurezza e viabilità, segnaletica e nettezza urbana. Rimangono in capo al Sindaco le seguenti materie: Protezione Civile, sisma, sanità e tutte quelle non espressamente delegate ai componenti della Giunta comunale.   Resteranno invariate tutte le altre deleghe già affidate agli altri consiglieri comunali.  

31/03/2018 13:12
Camerino, Capradossi: "Le zone indicate dall'amministrazione sono le meno indicate per la costruzione delle Sae"

Camerino, Capradossi: "Le zone indicate dall'amministrazione sono le meno indicate per la costruzione delle Sae"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Consigliere comunale di Camerino Andrea Caprodossi "Aspettando il muro di Trump tra Messico e Stati Uniti, a Camerino nel quartiere Vallicelle si è costruito un aberrante muro di contenimento che ha nella bruttezza il suo punto forte. Mi ripeterò ma le zone indicate dall’Amministrazione Comunale sono le meno indicate dove costruire le SAE, infatti hanno creato ritardi, sperpero di denaro pubblico e cementificazioni allucinanti.La bellezza dei nostri luoghi e della nostra cittadina vanno preservate, non mi capacito come non possa essere indignato il Sindaco visto che è da anni alla guida dei beni culturali della nostra città. Per poter rimediare allo scempio, propongo subito di indire un concorso in modo che il muro possa accogliere murales-opere d'arte. Sicuro che anche questa proposta, come tutte le altre presentate dal sottoscritto e dagli altri componenti dell’opposizione, non verrà presa in considerazione, auguro a tutti i nostri cittadini una felice Pasqua".  

31/03/2018 11:50
Fiore (FN): abbattere l'Hotel House, ispezione alla Procura di Macerata

Fiore (FN): abbattere l'Hotel House, ispezione alla Procura di Macerata

Roberto Fiore alla carica. Il segretario di Forza Nuova e candidato premier per Italia agli Italiani interviene sugli ultimi episodi di cronaca chiedendo, da un l'atto l'abbattimento dell'Hotel House, dall'altro un'ispezione ministeriale alla Procura di Macerata. "L'Hotel House va abbattuto, i suoi residenti espulsi immediatamente e, visti gli scempi disumani consumati al suo interno e la presenza di resti umani, un sacerdote dovrebbe benedire i terreni sottostanti - commenta Fiore - In quei posti sono stati commessi crimini inenarrabili, molte Pamela hanno trovato lì la propria morte; inoltre in quelle zone ormai le mafie sono al potere e non permettono a nessuno di entrare".   E ancora: "Vogliamo coinvolgere tutta la popolazione maceratese e marchigiana contro quella che può essere considerata una delle ferite più gravi che siano mai state inflitte al nostro territorio. Ma purtroppo la Procura di Macerata sembra non vedere quel che succede; senza contare che, assurdamente, non ha ancora accusato i nigeriani di Pamela di omicidio.A fronte di questo, è doveroso che il ministero debba urgentemente iniziare indagini contro i magistrati per le incredibili omissioni".

30/03/2018 18:38
Pozzo dell'orrore, Leonardi: "La misura è colma"

Pozzo dell'orrore, Leonardi: "La misura è colma"

"Una vicenda sconcertante e dai contorni ancora incerti che getta ulteriori ombre sulla situazione già molto grave in cui versa la nostra provincia e alla quale serve dare risposte immediate" - Esordisce così la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi, che commenta la vicenda dei resti umani scoperti ieri accanto all'Hotel House. "Siamo ormai perennemente sulla cronaca nazionale e non solo: la Provincia di Macerata e il Comune di Porto Recanati stanno avendo una pubblicità che non ci saremmo mai immaginati anche se sono anni che ripetiamo di essere in emergenza criminalità. Esprimo una forte preoccupazione per un quadro complessivo di grave criticità: droga, immigrazione clandestina, Hotel House, scippi, furti a ripetizione nelle case, prostituzione in aumento; la bomba è innescata ed occorre un intervento forte e risolutivo. Proprio quello che avevo chiesto – afferma la Leonardi – al Ministro dell'Interno Minniti, consegnandogli personalmente a settembre una richiesta di intervento sulla situazione dell'Hotel House. Richiesta però che è rimasta lettera morta mentre nella Provincia di Macerata e non solo a Porto Recanati, è successo di tutto e di più: basti pensare alla vicenda agghiacciante della povera Pamela. Occorre fermezza – continua la rappresentante del partito della Meloni – le forze politiche debbono impegnarsi per evitare che si degeneri ancora e la nostra area diventi quello che non ci saremmo mai augurati, nessuno giri la testa dall'altra parte, sevono misure eccezionali per il rispristino di legalità e sicurezza. Un impegno concreto dovrebbe venire anche dall'Amministrazione comunale che non può più affrontare, minimizzando, la gravità degli eventi: Porto Recanati deve tornare ad essere un'isola felice, così come tutte le Marche, un luogo di concreta legalità e sicurezza per residenti e turisti".

30/03/2018 09:50
Sanità, PCI: legge 145, atto gravissimo

Sanità, PCI: legge 145, atto gravissimo

Riceviamo e pubblichiamo dal segretario provinciale del Partito Comunista, Cesare Procaccini "La proposta di legge n.145 della giunta regionale marche approvata dalla commissione Sanità del consiglio regionale è gravissima. Di fatto avvia un vasto processo di privatizzazione della sanità pubblica oltre quanto già avvenuto di recente. Si chiudono ospedali pubblici come quelli di polo lasciando ampi territori sprovvisti di servizi sanitari per favorire strutture private pagate dal servizio sanitario regionale.   Anzichè efficentare la sanità pubblica la giunta Pd delle marche preferisce indebolirla con scelte che non trovano nessuna giustificazione e aggravano la disparità di sevizi erogati. Anzichè investire nella riqualificazione e assunzione del personale medico,infermieristico e tecnico per abbattere le liste di attesa per le diagnosi di prevenzione, la giunta Ceriscioli consegna e paga a società  e cliniche private strutture e macchinari pubblici.   Tutto cio' è inaccettabile e succede dalla deriva ultraliberista del Pd a tutti i livelli e dalla mancanza della sinistra e dei Comunisti da quasi tutte le istituzioni. Tuttavia il Pci si battera' unitariamente alle forze che vogliono la Sanita' contro questa proposta antipopolare. Bisogna rafforzare la Sanita' Pubblica,eliminare sovrastrutture come l'Asur "Azienda Unica" l'Ars "Agenzia Sanitaria", accorpare i Distretti Sociali alle Aree vaste uno per provincia. La contrarieta' del Pci alla privatizzazione della Sanita' è irriducibile e al tempo stesso seria e propositiva".

29/03/2018 18:04
Sanità: legge 145, l'affondo dei Cinque stelle

Sanità: legge 145, l'affondo dei Cinque stelle

“La legge regionale 145/17 è l’ennesima dissennata proposta che il Pd e le altre forze che sostengono Luca Ceriscioli mettono sul piatto in tema di sanità, a dimostrazione di come il bene dei cittadini sia completamente secondario nelle scelte strategiche della giunta marchigiana. Come M5S riteniamo il provvedimento pessimo e inaccettabile, in particolar modo perché le conseguenze dello stesso sembrano chiaramente voler essere tenute nascoste ai cittadini. In pratica si spalancano le porte alla sanità privata perché possa correre in soccorso di quella pubblica al fine di sanare le sue carenze: tutto il contrario di ciò che la gente chiede. La vicenda non meraviglia più di tanto, visto che da quasi tre anni le Marche hanno un governatore che si tiene ben stretta la delega alla sanità strizzando ripetutamente l’occhio ai privati a scapito del pubblico. A certe scelte siamo tristemente abituati, considerata la drastica riduzione di fondi perpetrata ai danni degli ospedali pubblici del nostro territorio di cui il presidente Ceriscioli è il diretto corresponsabile. I risultati sono: blocchi del turnover del personale sanitario e colpi di scure ai posti letto. Quegli stessi posti letto che ora, con l’affidamento per convenzione ai privati, potrebbero pure ricomparire in alcuni nosocomi, facendo la fortuna dei soliti noti. Un altro sfregio nei confronti dei marchigiani da parte di una giunta secondo la quale il concetto di diritto alla salute pare sempre più labile, ma che non perde un attimo quando c’è da favorire gli interessi dei gruppi “amici” privati. Questa legge merita solo una dura e ferrea opposizione, senza se e senza ma”. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta i senatori e i deputati marchigiani del MoVimento 5 Stelle.

29/03/2018 16:53
Mai più inceneritori nelle Marche. Proposta di legge in Regione

Mai più inceneritori nelle Marche. Proposta di legge in Regione

“Nelle Marche sarà vietata ogni combustione di rifiuto o dei suoi sottoprodotti.” Questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dal Consigliere regionale Sandro Bisonni, Vice Presidente della Commissione Ambiente della Regione. “Con questa norma – afferma Bisonni – si intende eliminare qualsiasi possibilità di bruciare rifiuti o CCS (combustibile solido secondario), in tutto il territorio regionale. Entrando nello specifico, l’attuale Piano regionale dei rifiuti individua tre scenari di smaltimento: tutto in discarica, recupero di materia, brucio tutto. Sulla base di questo Piano, le ATA, Assemblee territoriali di Ambito, redigono il Piano d’Ambito in materia di rifiuti, un atto operativo che specifica come saranno gestiti i rifiuti nel territorio di competenza. Un atto che individua azioni ed investimenti risultato di un mix di questi tre indirizzi potendo contare su una totale libertà di movimento. Per assurdo un ATA potrebbe anche decidere di bruciare tutto. Ma quella della combustione dei rifiuti non é assolutamente accettabile perché antieconomica, dannosa per l'ambiente e per la salute dei cittadini e rappresenta il motivo per cui ho presentato una proposta di legge che limiterà le azioni ad un mix delle prime, eliminando la possibilità della combustione dei rifiuti e di ogni suo derivato ad esclusione di quanto porta alla produzione del gas metano finalizzato all’impiego nei trasporti e in sostituzione dei combustibili fossili oggi utilizzati, per l’indiscutibile vantaggio che ne consegue.” Una volta approvata la legge, le Province saranno obbligate a modificare i loro Piani d’Ambito che dovranno adeguarsi a quanto stabilito nella normativa, prevedendo un impiantistica che escludendo la combustione si dovrà orientare verso azioni costituite da un mix tra lo smaltimento in discarica e il recupero dei materiali attraverso la differenziazione che, sia chiaro, costituisce l’obiettivo primario da perseguire anche grazie alla mia legge, approvata martedì scorso dal Consiglio regionale, sulla tariffa Puntuale dei rifiuti.”

29/03/2018 16:35
Borra: "Chiudere subito l'Hotel House"

Borra: "Chiudere subito l'Hotel House"

A chiederlo a gran voce sono gli esponenti di Forza Nuova, che sembrano voler individuare nel palazzo multietnico il simbolo del degrado di una intera provincia e di un territorio che, ormai, non può più definirsi tranquillo. L’occasione, chiaramente, è fornita dai recenti fatti di cronaca e, nello specifico, dal rinvenimento di resti umani all’interno di un pozzo a poche decine di metri dall’Hotel House. "È ormai chiaro che il territorio Maceratese versa in condizioni pietose, di degrado assoluto e che lo sviluppo dell'immigrazione selvaggia abbia aumentato il rischio di perdere ogni speranza di sicurezza - afferma la coordinatrice di Forza Nuova, Martina Borra- Non è più possibile da parte dei cittadini fare una passeggiata con tranquillità. Non è accettabile che, nel 2018, si debba aver ancora il timore di girare liberi per i nostri quartieri - continua l’esponente di FN - La misura è colma e siamo stanchi di questa situazione. Siamo stanchi di non sentirci più padroni a casa nostra. Siamo stanchi di vedere orde di immigrati che la fanno da padroni nel nostro territorio. Vogliamo la verità! Chiediamo un forte incremento del controllo e pretendiamo l'espulsione per chi commette reati in suolo italiano. E mi raccomando - conclude polemicamente Borra - continuate a parlarmi di quanto sono belle l'immigrazione, la politica del 'refugees welcome' e l'accoglienza”.

29/03/2018 15:03
Firmato un protocollo d'intesa per la toponomastica femminile tra Anci e Cpo

Firmato un protocollo d'intesa per la toponomastica femminile tra Anci e Cpo

Un protocollo d'intesa per la toponomastica femminile è stato siglato dal presidente dell'Anci Marche Maurizio Mangialardi e della Commissione pari opportunità della Regione Meri Marziali. L'impegno è sollecitare i Comuni a una più equa rappresentanza delle donne nei processi decisionali e a una politica di genere anche mediante l'intitolazione di piazze e strade. In base alle ricerche dell'associazione 'Toponomastica femminile', in Italia, per 100 strade dedicate a uomini ce ne sono solo 8 intitolate a donne. Stessa situazione nelle Marche: Ancona ne conta 306 al maschile e 13 al femminile; Ascoli Piceno 222 e 17; Fermo 293 e 15; Macerata 255 e 18; Pesaro 563 e 26. "La Commissione - ha osservato Marziali - ha promosso diverse iniziative, con la convinzione che cercando di sviluppare anche una toponomastica femminile si può lavorare a costruire un nuovo immaginario collettivo, più inclusivo e paritario". Per Mangialardi è "un atto importante dovuto e di civiltà, che va a colmare un gap storico". (Fonte Ansa)

28/03/2018 16:54
Sisma e proroga Aedes: la Lega incalza l'on. De Micheli

Sisma e proroga Aedes: la Lega incalza l'on. De Micheli

Schede Aedes, proroghe ai termini e ricostruzione che sembra in uno stallo dovuto alla mancata formazione del Governo. Temi che stanno particolarmente a cuore al territorio e di cui, dopo la “pazienza elettorale”, si deve necessariamente tornare a parlare. A chiederlo è la Lega delle Marche che, attraverso una nota diramata dal commissario sen. Paolo Arrigoni, si rivolge direttamente al commissario on. Paola De Micheli ''Ci aspettavamo dalla on. De Micheli – scrive Arrigoni - di comunicare il proprio orientamento e la proposta necessaria e risolutiva, indicandola anche agli organi competenti nell’interesse generale e dei territori colpiti riguardo il differimento delle schede Aedes, ma troppo spesso ormai siamo abituati a comunicati stampa di questo commissario che ci ricordano le competenze e, in base a quelle, ora ci si appella a responsabilità di altre istituzioni, seppure formalmente preposte''. ''La lettera della De Micheli in cui si rimanda tutto al nuovo Parlamento - fa presente Arrigoni - sta creando scompiglio e gli ordini professionali sono in subbuglio. L'interpretazione della legge non spetta al Commissario e comunque non si risolvono così i grossi problemi, ecco perché l'interrogazione per chiedere un decreto legge''. Poi l'esponente della Lega ritorna su quanto scritto dalla commissaria: ''Nella fattispecie del comunicato del Commissario al Sisma - ricorda Arrigoni - si parla delle competenze del parlamento per le giuste proroghe di legge di determinati termini, senza soffermarsi e fare un’analisi dei procedimenti finora in essere e soprattutto senza esprimersi sulla congruità delle scadenze''. In più, fa presente il sen. Arrigoni ''si parla spesso di condivisione in genere con i sindaci di cui è ben noto un orientamento quasi sempre diverso, manifestato peraltro nelle riunioni, e a cui non si è mai dato il compiuto riscontro e ascolto e, tantomeno, il doveroso seguito. Al di là delle “competenze” non si puó disconoscere - conclude Arrigoni - un dovere di coordinamento e di impulso che deve essere propria dell’incarico di commissario al sisma''.

27/03/2018 10:05
Regione Marche e sanità: la Lega sul piede di guerra

Regione Marche e sanità: la Lega sul piede di guerra

La Lega manifesterà domani, 27 marzo, davanti alla sede del Consiglio Regionale delle Marche contro la Proposta di Legge 145 della giunta guidata dal presidente Ceriscioli. “La proposta di Legge Regionale 145 del 14 giugno 2017, che verrà discussa domani in consiglio e che ha sempre trovato la ferma opposizione e il voto contrario da parte dei consiglieri della Lega - scrive il commissario del partito di Matteo Salvini, senatore Paolo Arrigoni - prevede la privatizzazione delle attività ospedaliere, cedendo in uso praticamente gratuito le strutture immobiliari e le attrezzature medicali già pagate dai marchigiani a società private accreditate dalla Regione secondo dei criteri che devono ancora essere stabiliti. Il tutto, stando all’articolo 1 della proposta di Legge, per un presunto miglioramento dell’assetto organizzativo e gestionale, dell’economicità e dell’efficienza dei servizi sanitari e socio-sanitari. Di fatto si tratta di gettare la spugna nei confronti dei privati! Ceriscioli ed il PD regionale, non essendo riusciti a migliorare l’assetto organizzativo e gestionale delle strutture sanitarie marchigiane, nonostante le innumerevoli nomine di dirigenti, le tante chiusure, gli accorpamenti di reparti e gli innumerevoli disservizi ai cittadini, provano sbadatamente a percorrere una nuova strada dopo i danni provocati in questi anni. Un flop su tutta la linea, come disastrosa è stata la gestione del terremoto da parte dell’Amministrazione Ceriscioli. Dopo questo ulteriore insulto ai marchigiani, dopo averli privati delle strutture ospedaliere chiudendo di fatto quelle periferiche e privando l’accesso alla salute ad intere comunità e valli, ora si pensa solo a privatizzare funzioni se non interi ospedali - continua il senatore Arrigoni - La Lega, fortemente contraria da sempre alla gestione sanitaria regionale targata PD, si opporrà in ogni luogo ed in ogni tavolo istituzionale per evitare questo ulteriore scempio operato sulla pelle dei cittadini. Chiediamo pertanto - conclude la nota del sen. Arrigoni - che domani la proposta di Legge 145 non venga approvata e che venga ripensata l’intera struttura organizzativa della sanità regionale riaprendo gli ospedali nell’entroterra e riequilibrando le funzioni di quelli costieri”.  

26/03/2018 17:40
Vaccini: la Lega propone alla giunta regionale un'anagrafe informatizzata

Vaccini: la Lega propone alla giunta regionale un'anagrafe informatizzata

Una mozione per istituire un’anagrafe vaccinale informatizzata. La Lega delle Marche ha presentato il documento alla giunta regionale per riportare l’attenzione su un tema “molto sentito dal segretario nazionale, Matteo Salvini”. “Il Carroccio – si legge nella nota diramata nel pomeriggio di oggi dal gruppo in consiglio regionale del partito di Salvini - sostiene con forza che le vaccinazioni debbano avvenire in piena libertà di scelta, e soprattutto sostiene  il diritto di conoscenza da parte della popolazione. Per questo il Gruppo Lega Marche ha  presentato una mozione che impegna la giunta ad attivarsi per l’istituzione di un progetto regionale dedicato alla prevenzione, la valutazione e la sorveglianza degli eventi avversi a vaccini. La proposta è quella di un’anagrafe vaccinale informatizzata, che, però, lasci libera scelta ai genitori. I vaccini, come tutti i farmaci esistenti, comportano il rischio di reazioni indesiderate che possono produrre, se pur raramente, manifestazioni cliniche più gravi. Risulterebbe così necessaria un’attenta sorveglianza delle reazioni avverse, con un tempestivo monitoraggio dell’evento osservato e competenze specialistiche per la valutazione. Il progetto che la Lega Marche propone,  ha la prospettiva di costituire un canale regionale di esperti qualificati al fine di potenziare l’attività di informazione, prevenzione e sorveglianza degli eventi correlati alle procedure vaccinali.  Dove, cioè, i cittadini e gli stessi operatori dei servizi vaccinali, possano segnalare, spontaneamente,  potenziali segnali di allarme”.

26/03/2018 17:18
L'Arcivescovo e la seconda carica dello Stato - L'amicizia tra mons. Brugnaro e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati

L'Arcivescovo e la seconda carica dello Stato - L'amicizia tra mons. Brugnaro e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati

Sono andati a scuola nello stesso Liceo e sono rimasti buoni amici anche quando le rispettive vite hanno messo km di distanza. A fare politica hanno iniziato in tempi decisamente diversi. Lui prima, anche se poi ha scelto ben altre strade, dopo l’esperienza come assessore ai beni culturali del Comune di Padova. Lei, invece, dopo una lunga carriera nell'avvocatura si è buttata in politica ed è stata appena eletta primo presidente donna del Senato della Repubblica. Francesco Giovanni Brugnaro, oggi arcivescovo di Camerino, e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati sono stati compagni di scuola, in II e III Liceo Classico, al Tito Livio di Padova. Allievi, entrambi, della scrittrice Antonia Arslan, loro insegnante di Italiano. Una amicizia coltivata nel tempo, anche quando la neo presidente del Senato si è iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza, a Ferrara, mentre Brugnaro a Padova. “Abbiamo seguito strade differenti e ci siamo allontanati – ha affermato l’arcivescovo di Camerino – Ma nonostante la distanza la nostra amicizia è stata sempre coltivata, sia attraverso gli incontri che ogni tanto ancora avvengono tra compagni di classe, sia telefonicamente. Recentemente, inoltre, una amicizia comune tra Camerino e Padova aveva fatto in modo che ci si incontrasse nuovamente”. E’ chiaramente contento, Brugnaro, per il traguardo raggiunto dalla sua concittadina. “L’ho sentita qualche giorno fa, quando il suo nome cominciava a circolare per la presidenza del Senato – ha affermato – l’ho salutata dicendo che avrei pregato per lei e che l’avrei richiamata per le congratulazioni. E così è stato. Mi sono permesso di chiederle un’attenzione particolare per questo nostro territorio, così sofferente e alle prese con una ricostruzione che stenta a partire. Sarebbe bellissimo se una delle sue prime visite istituzionali fosse proprio nei luoghi del sisma e mi ha promesso che, appena avrà modo di mettere mano all’agenda, verrà a trovarci per toccare con mano ciò che stiamo vivendo”. E pensare che, tra i due compagni, il destinato in politica sembrava proprio Brugnaro. In giovane età, infatti, era stato assessore ai beni culturali del Comune di Padova, nelle fila della Democrazia Cristiana, mentre per Maria Elisabetta Alberti Casellati la strada scelta era quella della magistratura. Poi, per Brugnaro, la vocazione al sacerdozio in età matura, l’ordinazione e l’incontro con il cardinal Martini, con la politica che è rimasta solo un piacevole ricordo di gioventù. Per l’oggi presidente del Senato della Repubblica, invece, la candidatura in Forza Italia, già nel 1994, incarichi come sottosegretario e, ora, l’elezione a seconda carica dello Stato.

26/03/2018 11:50
L'appello del sindacato della polizia: "Servono più agenti. Sulle carenze di organico, a Macerata superato ogni limite"

L'appello del sindacato della polizia: "Servono più agenti. Sulle carenze di organico, a Macerata superato ogni limite"

Dal dott. Achille Pellizzari, Segretario Provinciale del SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) Macerata, riceviamo I dati degli ultimi anni parlano molto chiaro: il numero complessivo di poliziotti in servizio presso la questura di Macerata è sceso di circa 20 unità, mentre il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, in pochi anni, è passato dalle 62 unità agli attuali 40 circa. Analoga situazione per la Sezione Polizia Stradale del capoluogo di provincia. Questa drastica e non più sostenibile situazione, venutasi a creare a seguito della scelta di non rimpiazzare il personale che nel corso degli ultimi anni è andato in pensione, avrebbe già compromesso l’efficienza delle attività istituzionali ordinarie, a cui la Polizia di Stato deve ogni giorno fare fronte, se non fosse per l’indispensabile contributo fornito dai colleghi che, a seguito dei noti eventi sismici, sono stati temporaneamente assegnati alla Questura di Macerata ed alla Specialità Polizia Stradale. La carenza persistente di personale negli Uffici della provincia rende l’attività lavorativa non più gratificante e neanche più sufficiente a garantire autonomamente un degno servizio pubblico di controllo del territorio, se non fosse anche per i servizi straordinari disposti momentaneamente, a seguito dei noti fatti di cronaca che hanno portato alla ribalta nazionale questo capoluogo, attraverso il rafforzamento del dispositivo delle forze di Polizia presenti sul territorio, con l’impiego di personale dei reparti operativi esterni: rinforzi che - è bene precisare – aumentano notevolmente il carico di lavoro sul già esiguo e appesantito personale permanente. Dunque, si può senza ombra di dubbio denunciare che a Macerata si è oltrepassato ogni ragionevole limite. Pertanto, al fine di poter continuare ad assicurare un minimo di servizio pubblico di Polizia a questo territorio duramente colpito dagli eventi sismici dell’ottobre 2016, è necessario ed assolutamente indispensabile che il dipartimento della Pubblica Sicurezza integri al più resto con nuovi trasferimenti il personale effettivo e fino a che questo non sia avvenuto proroghi il periodo di permanenza in questa provincia del personale attualmente aggregato. Analogamente, si auspica che, dopo tanti anni di mancata considerazione, lo stesso dipartimento della Pubblica Sicurezza inserisca la località turistica di Civitanova Marche nel piano di potenziamento dei servizi di vigilanza per la prossima stagione estiva, predisponendo adeguati rinforzi per la zona costiera maceratese.  

26/03/2018 10:26
Biotestamento, Radicali: "I Comuni istituiscano il registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari"

Biotestamento, Radicali: "I Comuni istituiscano il registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari"

La cellula di Ancona dell’associazione “Luca Coscioni” e l’associazione “Radicali Marche” hanno trasmesso a tutti i comuni delle Marche, il 23 marzo scorso, una lettera per chiedere l’istituzione di un registro delle DAT (dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari) visto che il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la legge 217 del 14 dicembre 2017 “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari” che regolamenta appunto l’istituzione dei registri delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari. Se prima i comuni avevano la scusante che questo registro non avrebbe avuto un valore legale perché non era previsto dalla normativa nazionale, adesso che la legge c’è i comuni devono istituire questo registro dando la possibilità ai cittadini di depositare le proprie volontà sul fine vita all’interno dell’istituzione comunale. Uno strumento che può significare per molti la possibilità di decidere a quali trattamenti sanitari essere o non essere sottoposti nel momento in cui non si è più in grado di autodeterminarsi, nella eventualità che ci si trovi in uno stato vegetativo permanente e di incoscienza.  Con il biotestamento si andrà a tutelare il diritto all’autodeterminazione delle persone nel loro fine vita, dando la possibilità di far rispettare le proprie volontà, la propria dignità e i propri diritti, nel momento più critico della propria esistenza. 

25/03/2018 11:14
Mirella Emiliozzi (M5S) al debutto a Montecitorio: una missione per il bene dei cittadini

Mirella Emiliozzi (M5S) al debutto a Montecitorio: una missione per il bene dei cittadini

Emozioni e soddisfazione per il risultato ottenuto. La certezza di ricoprire il ruolo di deputato della Repubblica, o di portavoce come usano gli eletti del Movimento 5 Stelle, avendo come obiettivo esclusivamente la felicità dei cittadini, non solo dei suoi elettori. E' una missione quella che Mirella Emiliozzi, civitanovese neo deputata pentastellata, da venerdì scorso si impegna a portare avanti. Oltre gli schieramenti e i colori, per il bene comune e non solo a parole. Per questo il discorso del facente funzioni Roberto Giachetti (Pd) al momento dell'insediamento dei nuovi rappresentanti, l'ha trovata d'accordo, anche se a farlo è stato l'esponente di un altro schieramento. "Sì, le ho trovate vere: il nostro impegno, il nostro lavoro per garantire la felicità delle persone. E' il modo in cui intendo il fare politica, la ragione per la quale ho scelto di candidarmi. Io non sono una politica nel senso stretto del termine, ma voglio dare tutto il mio impegno per aiutare la collettività". A partire dalla comunità marchigiana. "Oggi (venerdì, ndr) siamo solo all'inizio, ma appena sarà possibile verificare gli impegni, è mia intenzione tornare sui territori, incontrare i circoli del Movimento e partecipare ai consigli comunali per andare a sentire direttamente quali sono le esigenze e verificare il modo in cui dare il mio supporto". Idee precise e concrete già dal primo giorno, un giorno di grandi emozioni: "Entrare in questa Aula, così solenne e importante, è stato veramente suggestivo. Quello che mi ha colpito di più è percepire in modo ben distinto una grande aria di rinnovamente, merito anche di una ampia presenza del Movimento 5 Stelle. In mattinata, l'incontro con Di Maio è stato significativo, come al solito con le sue parole ha saputo darci la giusta sferzata per iniziare al meglio questa missione civile. Sono orgogliosa di fare parte di questa marea gialla che porterà rinnovamento nella politica italiana e sono fortemente determinata a dare concretezza a questo mio impegno, portando a Roma le richieste del nostro territorio".   

24/03/2018 15:44
Hotel House, M5S Porto Recanati: "Una bomba ecologica non più tollerabile"

Hotel House, M5S Porto Recanati: "Una bomba ecologica non più tollerabile"

"Lo scorso mercoledì, nell’ambito delle consuete visite al territorio, ci siamo recati all’Hotel House per verificare alcune lamentele pervenuteci relativamente all’aggravamento della situazione igienico sanitaria del complesso. Purtroppo abbiamo dovuto verificare, con rammarico, che le notizie ricevute corrispondono alla realtà dei fatti esistenti". Così Sauro Pigini, Portavoce al Consiglio comunale del Movimento 5Stelle di Porto Recanati. "Gli scarichi fognari - continua - provenienti dalle abitazioni subiscono, causa rottura delle tubazioni, una prima decantazione nei sottostanti locali dell’edificio e quindi, nel mentre i fanghi permangono nei locali ed il livello resta costante, i liquidi attraversano presumibilmente la pavimentazione, con il rischio di riversarsi nel canale, che per la parte a cielo aperto scorre parallelo al laghetto Volpini. Un nostro sopralluogo fatto nella stessa giornata lungo il corso del fosso della vena, dall’Hotel House fino al laghetto Volpini, ha evidenziato la presenza di emissioni maleodoranti, colorazioni e presenza di residui che non permettono di escludere, a nostro parere, la presenza di liquami fognari. Chiediamo che le autorità competenti si attivino con la massima scrupolosità per verificare la situazione, che se confermata necessiterebbe di provvedimenti immediati, per porre fine al disastro ambientale iniziato con l’improvvisa moria dei pesci del laghetto. Tornando al discorso delle tubazioni rotte volontariamente all’Hotel House, questo costituisce un enorme problema di igiene pubblica in quanto abbiamo, di fatto, una fogna a cielo aperto, praticamente quasi all’interno di un complesso residenziale che ospita circa 800 famiglie.  Quindi ci chiediamo. È tollerabile una cosa simile? Questa bomba ecologica non costituisce un pericolo simile o pari alla mancanza del sistema antincendio, e per il quale il sindaco minacciò lo sgombero? E a proposito di antincendio, abbiamo letto in questi giorni che si sarebbe entrati nella fase operativa con l’acquisto anche delle manichette antincendio.  Ora le manichette per svolgere la loro funzione hanno bisogno di captare dell’acqua. L’acqua. Ma l’acqua è erogata all’Hotel House? E se si, da dove proviene? Da quel pozzo di cui il Sindaco Fabbracci ordinò la chiusura immediata ed il Commissario Passerotti, preoccupato ed allarmato per l’igiene e la salute pubblica, ne vietò l’utilizzo al consumo umano, perché erogante acqua inquinata?  L’acqua del pozzo ancora viene immessa, come sembra da quanto scaturito durante il nostro sopralluogo, nelle condotte del palazzo? Da parte di Astea continua ad essere erogata, a tutti gli utenti che ne hanno i requisiti, il minimo previsto dalle recenti normative? L’acqua potabile si mischia con quella inquinata del pozzo? La cisterna della Protezione Civile serve un’emergenza perenne? Ecco sono tutte domande che ci poniamo e che da parte dell’Amministrazione comunale non sono mai state prese in considerazione ed alle quali invece noi gradiremmo avere risposte. Naturalmente essendo una forza politica presente in Consiglio comunale rivolgeremo tali domande nelle forme previste. Da parte dei residenti si fa notare che la situazione non è delle migliori, ma alcuni si danno da fare come meglio possono: a questi residenti va tutto il nostro apprezzamento ed incoraggiamento, non mollate".  

24/03/2018 14:46
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