L'Arcivescovo e la seconda carica dello Stato - L'amicizia tra mons. Brugnaro e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati
Sono andati a scuola nello stesso Liceo e sono rimasti buoni amici anche quando le rispettive vite hanno messo km di distanza. A fare politica hanno iniziato in tempi decisamente diversi. Lui prima, anche se poi ha scelto ben altre strade, dopo l’esperienza come assessore ai beni culturali del Comune di Padova. Lei, invece, dopo una lunga carriera nell'avvocatura si è buttata in politica ed è stata appena eletta primo presidente donna del Senato della Repubblica.
Francesco Giovanni Brugnaro, oggi arcivescovo di Camerino, e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati sono stati compagni di scuola, in II e III Liceo Classico, al Tito Livio di Padova. Allievi, entrambi, della scrittrice Antonia Arslan, loro insegnante di Italiano.
Una amicizia coltivata nel tempo, anche quando la neo presidente del Senato si è iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza, a Ferrara, mentre Brugnaro a Padova. “Abbiamo seguito strade differenti e ci siamo allontanati – ha affermato l’arcivescovo di Camerino – Ma nonostante la distanza la nostra amicizia è stata sempre coltivata, sia attraverso gli incontri che ogni tanto ancora avvengono tra compagni di classe, sia telefonicamente. Recentemente, inoltre, una amicizia comune tra Camerino e Padova aveva fatto in modo che ci si incontrasse nuovamente”.
E’ chiaramente contento, Brugnaro, per il traguardo raggiunto dalla sua concittadina. “L’ho sentita qualche giorno fa, quando il suo nome cominciava a circolare per la presidenza del Senato – ha affermato – l’ho salutata dicendo che avrei pregato per lei e che l’avrei richiamata per le congratulazioni. E così è stato. Mi sono permesso di chiederle un’attenzione particolare per questo nostro territorio, così sofferente e alle prese con una ricostruzione che stenta a partire. Sarebbe bellissimo se una delle sue prime visite istituzionali fosse proprio nei luoghi del sisma e mi ha promesso che, appena avrà modo di mettere mano all’agenda, verrà a trovarci per toccare con mano ciò che stiamo vivendo”.
E pensare che, tra i due compagni, il destinato in politica sembrava proprio Brugnaro. In giovane età, infatti, era stato assessore ai beni culturali del Comune di Padova, nelle fila della Democrazia Cristiana, mentre per Maria Elisabetta Alberti Casellati la strada scelta era quella della magistratura. Poi, per Brugnaro, la vocazione al sacerdozio in età matura, l’ordinazione e l’incontro con il cardinal Martini, con la politica che è rimasta solo un piacevole ricordo di gioventù. Per l’oggi presidente del Senato della Repubblica, invece, la candidatura in Forza Italia, già nel 1994, incarichi come sottosegretario e, ora, l’elezione a seconda carica dello Stato.
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