Emergenza sicurezza, Saltamartini: "Le poche risorse sempre destinate ad altre regioni"
Filippo Saltamartini, ex senatore della Repubblica e oggi primo cittadino di Cingoli, torna a parlare di “emergenza sicurezza” a Macerata dopo lo sfogo di Pasqua sul suo profilo Facebook (leggi qua l'articolo)
"Sul tavolo del Ministro dell'Interno, Autorità nazionale di pubblica sicurezza, ogni giorno arrivano centinaia di dispacci di fatti delittuosi. Si va dai fatti più gravi della criminalità mafiosa a quelli del terrorismo islamico. Quando dalla nostra regione - scrive il sindaco di Cingoli - giunge qualche rapporto, da sempre, questo è messo sotto ai fascicoli scottanti. Quella che fu un'isola felice rischia per questa "sottovalutazione del rischio" di diventare come una delle Regioni a maggior tasso criminale. La ragione è semplice: le poche risorse esistenti a livello nazionale in agenti e carabinieri, magistrati, personale di segreteria e risorse strumentali, sono destinati alle emergenze di altre Regioni".
"Le Questure e i Commissariati da Pesaro ad Ascoli - continua nel post - vedono l'organico ridotto alla metà e in intere Province, la sera e di notte, quando aumenta il "rischio", l'insicurezza è affidata a 1 o al massimo 2 pattuglie, quando non devono redigere atti di indagine da convalidare (sequestri, perquisizioni, arresti ecc ecc). Senza prevenzione e nessun contrasto le infiltrazioni criminali aumenteranno. Anche da noi. E se il Procuratore presso la Corte d'Appello parla di infiltrazioni mafiose c'è da credergli. A noi "marchigiani" non deve importare nulla se le statistiche della criminalità ci pongono agli ultimi posti per delittuosità posta in essere da cittadini italiani. Noi dobbiamo pretendere il livello di sicurezza della nostra regione, del nostro livello sociale, del nostra sistema valoriale e non di quelli di regioni con mafia, ndrangheda e camorra. A questo si aggiunga che la regione Marche è assente con le politiche della polizia amministrativa e locale (ha fatto un legge per rendere eguali le divise e i colori delle auto della polizia locale). Gli sforzi encomiabili dei pochi carabinieri e poliziotti resteranno lettera morta senza un'inversione di tendenza".
Saltamartini tira in ballo anche le ultime vicende di Porto Recanati e delle ossa ritrovate poco distante dall'Hotel House.
"Forse le ossa degli orrori di Porto Recanati sono solo la punta di un iceberg a lungo nascosto che è emerso con la morte di Pamela a Macerata. Negli anni 60 la Lombardia era una regione con livelli bassissimi di delittuosità. Senza prevenzione, dieci anni dopo divenne la regione delle bande Vallanzasca e delle infiltrazioni di mafia e ndrangheda. Vogliamo ripetere questa storia? Sicurezza è libertà: vale quanto il reddito di cittadinanza o la riforma Fornero se vogliamo che i nostri figli rimangano nella nostra bella Regione. Possiamo mobilitarci semplicemente condividendo questo post? Non si può consentire che a Macerata non manderranno nessun Agente tra i prossimi trasferimenti del personale. Dobbiamo studiare delle iniziative insieme".
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