Macerata, le minoranze chiedono spiegazioni sulla discarica ancora da costruire
Cresce la tensione politica a Macerata sulla questione della discarica provinciale, tema ormai da anni al centro del dibattito e ancora lontano da una soluzione concreta. A sollevare con forza il problema sono le forze di opposizione, che accusano l’attuale amministrazione di immobilismo, scelte opache e mancanza di visione. La critica è condivisa da Alleanza Verdi e Sinistra e Partito Democratico, che con due comunicati separati denunciano il caos amministrativo e i rischi che i cittadini maceratesi potrebbero subire in termini di costi e qualità della vita.
Secondo AVS Macerata, «sulla discarica provinciale da ben 5 anni ormai stiamo aspettando che la politica faccia una scelta definitiva, ma come oramai è palese a tutti, i continui rinvii, le non decisioni, il mancato coraggio di scegliere e la totale assenza di una visione organica del territorio hanno portato a una vicenda tragicomica. Una situazione che ha solo fatto crescere il malcontento generale e provocato un aumento significativo della TARI». AVS ricorda come nel 2020 fossero stati individuati 84 siti idonei, poi ridotti a 70, risaliti a 84, scesi a 35 e infine agli attuali 23. «Dopo 5 anni siamo ancora fermi a 23 siti. È stata stilata una graduatoria tecnica che vede al primo posto Macerata, ma è evidente che la scelta definitiva, quando sarà fatta, non seguirà logiche tecniche ma interessi politici».
Critiche anche alla narrazione sull’inceneritore: «Non eviterà affatto la discarica, ci vorranno anni per costruirlo e, come spiegato più volte, non elimina le discariche ma ne crea tre: in aria, in acqua e a terra. La vera soluzione sta nel riciclo, nella riduzione dei rifiuti e nel riuso. Con le tecnologie attuali si può recuperare fino al 90% dei materiali, mentre l’attuale sistema ne porta in discarica circa il 50%». AVS conclude augurandosi un cambio di rotta a partire dalle prossime elezioni regionali.
Non meno dura la presa di posizione del Partito Democratico di Macerata, che attacca direttamente il sindaco Sandro Parcaroli, anche presidente della Provincia. «Dopo cantieri infiniti, strade intasate, parchi chiusi e verde pubblico trascurato, ora rischiamo anche di ritrovarci la discarica. Parcaroli dimostra di non governare né la sua maggioranza né i rapporti con gli altri sindaci del territorio». Il PD accusa l’amministrazione di destra di aver cestinato anni di lavoro sul sito della discarica, perdendo tempo prezioso e portando Macerata al centro di una situazione pericolosa: «Abbiamo buttato via tutto per boria e arroganza, e ora la città è lo zimbello della provincia».
Nel comunicato si citano anche altre emergenze: l’ospedale ancora fermo, la gestione del servizio idrico a rischio privatizzazione, e ora la possibilità concreta che la discarica venga collocata proprio a Macerata, nonostante – sottolineano i democratici – «i cittadini abbiano già dato in passato».
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