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Macerata, il consiglio comunale vota la risoluzione della convenzione per la gestione del campo di Collevario

Macerata, il consiglio comunale vota la risoluzione della convenzione per la gestione del campo di Collevario

Il Consiglio comunale di Macerata ha votato la presa d’atto della risoluzione della convenzione per la gestione dell’impianto sportivo di Collevario con la Società Sportiva Macerata, a seguito della dichiarazione di fallimento della stessa e il conseguente accollamento da parte del Comune delle rimanenti rate del prestito a suo tempo acceso dalla società per i lavori di miglioramento del campo sportivo. La delibera è stata approvata lunedì 19 marzo, con 16 voti a favore - gruppi di maggioranza (Pd, Udc, La città di tutti, Sinistra per Macerata) e di Pensare Macerata - 7 contrari (M5S, Fi, Fratelli d’Italia-An e Città Viva) e l’astensione di Riccardo Sacchi (Fi) e Alessandro Savi (Macerata Capoluogo). 

Il rapporto con la Maceratese era stato avviato nel 2011 a seguito di una delibera del Consiglio comunale e una convenzione, derivante da un bando di evidenza pubblica per la realizzazione in project financing delle opere di miglioramento del campo sportivo di Collevario, nonché della sua gestione a fronte del versamento di una quota mensile alla società Maceratese da parte del Comune.

La dichiarazione di fallimento della società ha aperto dunque la strada all’accollamento da parte del Comune delle 28 rate rimanenti del prestito chirografato di 780 mila euro (importo 34.600 ciascuna), come previsto dalla convenzione. “Il Comune ha possibilità di rinegoziarlo o estinguerlo” – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Marco Caldarelli, aggiungendo che sono già in corso trattative con l’Istituto per il Credito sportivo per un mutuo di pari durata ad un tasso che farebbe risparmiare all’ente locale da 100 a 150 mila euro. Inoltre il Comune rientrerebbe in possesso anticipatamente dell’impianto sportivo di Collevario per renderlo nuovamente disponibile per le attività calcistiche di altre squadre e scuole di calcio giovanile, aprendo così “una finestra sul futuro del calcio a Macerata dopo il triste capitolo del fallimento della Maceratese, durante il quale l’Amministrazione si è adoperata al massimo”, com’è stato sottolineato nel corso della discussione.

La delibera è stata oggetto di un lungo dibattito con interventi di Andrea Marchiori e Deborah Pantana (Fi), Carla Messi (M5S), Marco Menchi e Enrico Marcolini (La Città di tutti), Ivano Tacconi e Marco Foglia (Udc), Paolo Renna (Fratelli d’Italia), Enzo Valentini (Sinistra per Macerata), Maurizio Del Gobbo, Paolo Manzi, Paolo Micozzi (Pd), Gabriele Mincio, Maurizio Mosca (Città Viva) e Alessandro Savi (Mc Capoluogo).

La discussione che ha richiesto la quasi totalità del tempo destinato alla seduta di ieri, toccando anche argomenti e situazioni non propriamente oggetto di deliberazione - come ha fatto notare l’assessore Caldarelli  nella replica - non è stata priva di critiche e perplessità sull’operato del Comune da parte della minoranza, da cui sono venute accuse di gestione “opaca”  e di presunte scelte fallimentari.

“Posizioni fuori luogo quelle della minoranza” secondo i consiglieri dei gruppo di maggioranza i quali hanno sottolineato il corretto operato attraverso il project financing e la convenzione con la Maceratese, “una scelta che ha consentito di dare risposte rapide e efficaci per il bene della città e dello sport in quel preciso momento e sostenuta anche dai banchi dell’opposizione nel Consiglio comunale di allora”.

Licenziato dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì anche il bilancio di previsione 2018/2020 dell’Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei, che muove risorse per circa 1500 euro nel triennio (736.00 nel 2018, 366 mila euro annui nel 2019 e 2020). Tra le iniziative ed eventi finanziati e gestiti da questo ente strumentale del Comune di Macerata, figurano una grande mostra su Lorenzo Lotto che si terrà da ottobre 2018 a gennaio 2019 e quella su Ivo Pannaggi e la scuola Bauhaus che l’architetto artista maceratese frequentò negli anni Trenta, prevista nel 2019. Il bilancio ha avuto 16 voti favorevoli dei gruppi di maggioranza e di Alessandro Savi (Mc Capoluogo) e 5 contrari (MS, Fi e Città Viva). (ap)

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