"Ad un giorno dall’inizio della scuola la situazione segnalata dai più genitori sembra quella di un vero e proprio disastro. L’Amministrazione comunale, e l’assessora Cassetta in prima fila, hanno voluto smontare uno dei servizi più riconosciuti in città e allo stesso tempo sono riusciti a far iniziare l’anno scolastico senza nessuno dei servizi essenziali al suo svolgimento".
A dirlo sono tutti i gruppi di centro-sinistra della minoranza del Consiglio Comunale di Macerata (Partito democratico, Macerata Bene Comune, Macerata Insieme, Italia Viva, Macerata Rinnova), in una nota firmata congiuntamente da Ninfa Contigiani, Maurizio Del Gobbo, Narciso Ricotta, Alessandro Marcolini, Andrea Perticarari, Stefania Monteverde, Ulderico Orazi, Elisabetta Garbati e David Miliozzi.
"Tutti ieri abbiamo ricevuto telefonate di protesta perché il servizio trasporti scolastici nel primo giorno di scuola non c’è, ma non basta. Le mense di tutte le scuole, su cui i prodi rinnovatori dovevano dare dimostrazione di riorganizzazione ed efficienza, oggi non servono pasti perchè ancora non in funzione. Là dove tutto funzionava sono riusciti a creare il caos. I bambini dovranno arrangiarsi per procurarsi il pranzo" sottolineano dall'opposizione.
"I genitori, che lavorano già da giorni, faranno ricorso al solito welfare familiare (chi ne ha le condizioni) visto che non possono contare su un servizio comunale consolidato che negli anni precedenti è sempre partito in tempo - sottolineano i gruppi di minoranza -. I lavoratori delle mense si troveranno nelle ambasce, visto che in consiglio comunale la riorganizzazione è stata comunicata solo lunedì e quindi cuochi e cuoche saranno stati combinati con le cucine ‘ serventi’ solo da pochissimo e dovranno farsi carico di tutto, poiché sporzionatori e assistenti non sono stati ancora nominati e men che meno sono arrivati. Chissà, poi, se hanno mai lavorato nel settore o arrivano da tutt’altro mestiere, il che avrebbe avuto bisogno di almeno un minimo di formazione operativa che non ci sarà".
"Verrebbe da dire che fortunatamente non hanno potuto toccare gli edifici scolastici, perché altrimenti avrebbero messo a rischio anche quelli - osservano ancora dall'opposizione -. E tuttavia, anche su questo piano, di fronte allo sbigottimento totale di alcuni genitori, l’Assessora Cassetta ha dato annuncio che alla 'E. Fermi' cominceranno i lavori edili per il rifacimento di un ascensore, insieme alle lezioni in aula. Sì, davvero, proprio adesso, così che per aggiungere il danno alla beffa si costringeranno ‘allegramente’ le classi a consumare i pasti in palestra, invece che nei locali mensa, perdendo anche di conseguenza l’attività fisica".
"Del cantiere alle ex-Casermette invece si sono accorti solo dopo che abbiamo fatto un ordine del giorno e si sono affrettatati a dire che non è colpa loro, guarda caso, ma di Cassa Depositi e Prestiti. Se non è vero e proprio dissesto organizzativo questo, cosa lo è? Persino il Ministero, quest’anno, era riuscito nell’incredibile impresa di nominare tutti i docenti per tempo" concludono nella notta il Partito democratico, Macerata Bene Comune, Macerata Insieme, Italia Viva e Macerata Rinnova.
In seguito al servizio espletato dalle Forze dell’Ordine nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 settembre e considerato l’incontro pubblico svoltosi nella mattinata di ieri tra gli operatori economici e l’Amministrazione comunale (leggi qui), il sindaco Sandro Parcaroli ha firmato una nuova ordinanza (che annulla la precedente) relativa alle misure che riguarderanno le serate dei giovedì e il contestuale contenimento dell’emergenza pandemica.
Dal 16 settembre al 16 ottobre è disposta la chiusura delle attività di tutti i pubblici esercizi di alimenti e bevande, ubicati su tutto il territorio comunale, entro le 2:00 del venerdì, in accoglimento della proposta dei commercianti. "Entro le 2:30 del venerdì i locali dovranno essere completamente sgomberi da clienti e avventori e, gli eventuali manufatti impiegati per l’occupazione di suolo pubblico, dovranno essere posizionati all’interno dei locali stessi o comunque essere resi inutilizzabili a chiunque" si legge nella nuova ordinanza.
Dalla mezzanotte del venerdì fino alle 6, al fine di contenere l’inquinamento acustico e tutelare i residenti, dovranno essere adottate le dovute misure per non rendere udibile la musica all’esterno degli esercizi. Dalla 2:00 del venerdì fino alle 6, è vietata la vendita per asporto e la somministrazione per il consumo al tavolo delle bevande alcoliche su tutto il territorio comunale: anche in questo caso sono state accolte le richieste formulate dagli esercenti.
Dalla mezzanotte del venerdì e fino alle 6:00 è vietata la vendita da asporto di qualsiasi bevanda contenuta in contenitori di vetro e di alluminio con riferimento a tutte le attività. Nello stesso orario è vietato a chiunque detenere qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro o alluminio su tutto il territorio comunale.
Le condizioni di lavoro e di accesso alle attività devono conformarsi a quanto stabilito dalle linee guida e nei protocolli statali e regionali per il contenimento della diffusione del Covid-19.
Tutti i giovedì, dalle 22:00 fino alle 2:00 del giorno successivo, è disposta infine la chiusura di via Don Minzoni per l’ingresso dei veicoli al centro storico.
“Dispiace dirlo, ma ancora una volta l’assessore Saltamartini ha ingannato i cittadini marchigiani e, nello specifico, i suoi concittadini della provincia di Macerata. Ha del clamoroso la figuraccia da egli fatta questa mattina in consiglio regionale. Dopo aver pubblicamente comunicato venerdì 3 settembre l’assunzione di 15 nuovi infermieri per l’Area Vasta 3, oggi, a una mia precisa interrogazione volta ad appurare la veridicità della notizia, egli ha candidamente ammesso di non saperne nulla, dimostrando in tal modo che il suo annuncio altro non era che una colossale bugia".
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Romano Carancini, commentando la mancata risposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini all’interrogazione in consiglio regionale sulle assunzioni di infermieri nell’area Area Vasta 3, per mancanza di dati forniti dagli uffici preposti.
“Tutto questo è una vergogna – continua Carancini – perché non solo Saltamartini umilia il proprio ruolo istituzionale e con esso quello dell’Assemblea Legislativa delle Marche, ma dimostra ancora una volta una spregiudicatezza disarmante nel modo di mentire al territorio, peraltro su temi di cruciale importanza come quelli riguardanti la sanità pubblica e il potenziamento delle dotazioni organiche delle strutture sanitarie".
"Poiché non è la prima volta che ciò accade, personalmente credo che Saltamartini dovrebbe dimettersi. Ma una domanda voglio rivolgerla anche al presidente Acquaroli e all’intera maggioranza: considerate normale questo atteggiamento? È tollerabile che un assessore possa impunemente diffondere notizie prive di ogni fondamento?” conclude Carancini.
Tra le tappe della visita nelle Marche dell’onorevole Francesco Lollobrigida, Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, c’è stata anche Porto Recanati, dove tra qualche settimana si terranno le elezioni amministrative per decretare il nuovo sindaco.
“Ringrazio Lollobrigida per l’attenzione che da sempre riserva al nostro territorio, mostrando concretamente l’importanza di un collegamento tra la politica nazionale, l’esecutivo regionale e gli enti locali. Questo è il nostro obiettivo per Porto Recanati” sostiene Elena Leonardi, consigliera regionale di Fratelli d'Italia nelle Marche e Presidente della Commissione Sanità.
In occasione della visita, Lollobrigida ha anche dato il via alla campagna elettorale a sostegno di Rosalba Ubaldi, candidata a Sindaco per la lista civica “Centrodestra Unito Porto Recanati”, che racchiude i simboli di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e UdC, riproponendo l’alleanza che ha vinto alle scorse regionali.
“Siamo una squadra compatta – afferma la Leonardi – una coalizione che lavorerà sui temi che Lollobrigida ha evidenziato nel suo intervento: sicurezza, dialogo con i cittadini, le imprese e turismo. Su questo soprattutto il ‘modello Acquaroli’ va seguito, basti vedere il successo dello spot pubblicitario con il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini e all’incredibile visibilità che ci ha dato grazie al successo dell’Italia agli Europei”.
Si apre così anche la corsa al Consiglio comunale portorecanatese, con i candidati in quota Fratelli d'Italia (Peppe Alpini, Elena Marchetti, Pietro Ferrillo ed Edoardo Volpini): “Attraverso loro, tutta Porto Recanati potrà contare su rappresentanti attenti a migliorare la vivibilità della città, con una politica attenta alle reali e concrete esigenze dei residenti” sostiene la Leonardi, che conclude ringraziando tutti gli intervenuti, il Commissario di FdI Marche Emanuele Prisco, le onorevoli Lucia Albano e Rachele Silvestri, il coordinatore provinciale di FdI Macerata Massimo Belvederesi, i consiglieri regionali Carlo Ciccioli, Pierpaolo Borroni, Anna Menghi e Renzo Marinelli, il presidente regionale di Gioventù Nazionale Maicol Pizzicotti Busilacchi e il dirigente nazionale di Azione Universitaria Ettore Pelati.
"Sono sicura che il nostro progetto di interconnessione tra tutte le sfere della politica, unito alle capacità e qualità dei nostri candidati, verrà premiato dal voto dei nostri concittadini" conclude la consigliera regionale.
Una candidatura all’insegna della continuità. Presso la cornice del Cinema Italia si è svolta, nella serata di ieri, la presentazione della lista “San Severino cambia”, con cui Rosa Piermattei si ricandida alla scadenza del primo mandato da sindaco. “Sono stati 5 anni difficili e sofferti, ma ricchi di umanità ed esperienza, ho avuto una squadra meravigliosa abbiamo dovuto affrontare eventi non previsti come il sisma e la pandemia, ma ci ha riempito il cuore essere capaci di alleviare le sofferenze dei nostri cittadini”, ha esordito la prima cittadina uscente.
Innovazione, sostenibilità e comunità sono le parole chiave scelte per il suo programma.
“Mi ricandido per amore della città, per non lasciare lavori non terminati, questo comporta tanta passione, tanta responsabilità e cercare di capire le necessità dei cittadini”.
Il sindaco uscente ha aggiunto: “C’è tanto lavoro da fare per far rimanere in città i giovani e cercare di dar loro delle possibilità. Alla domanda su quale rammarico le resta per non aver terminato il progetto ha risposto: “L’Itis era una delle scuole da ricostruire nel 2017, ma c’è stato un percorso molto difficile ora vediamo la luce, è il mio unico rammarico. Non abbiamo terminato i lavori nel Comune, il progetto della scuola Luzio è in fase di controllo, abbiamo fatto una programmazione di come sarà la città incluse le frazioni. Il nostro è un lavoro che continua le opere iniziate, abbiamo presentato il psr, il programma straordinario di ricostruzione con otto nuove opere per cui sono stati richiesti fondi per 54 milioni di euro, fondamentale la casa di riposo. Il programma nazionale di ripresa e resilienza sarà attuato con bandi continui, abbiamo già fatto in modo che delle persone frequentassero i corsi per intercettare i bandi che escono. Per il contratto istituzionale di sviluppo da 11 milioni, la linea guida è quella di unire il centro di San Severino con Pitino, Treia e Cingoli. Rivaluteremo la torre di Pitino, faremo una stazione di ricarica per bici elettriche”.
Affrontato il tema viabilità con al centro la situazione dell’intervalliva Tolentino-San Severino: “Abbiamo firmato l’accordo, è prevista una circonvallazione che ci allontana dalla parte archeologica, si sta preparando il progetto sarà mio impegno far sì che nei prossimi 5 anni sia terminata”. Poi sulla sanità e sui servizi possibili all’ospedale cittadino, Piermattei ha aggiunto:
“il reparto di Oculistica deve diventare regionale, per le ernie (progetto sperimentale) si sta lavorando per attivare anche questa eccellenza. Lotteremo per avere il punto nascita, dal Tar ci hanno chiesto di presentarci. Per quanto riguarda il punto di primo intervento chiederemo due posti di rianimazione, perché un ospedale di base da regolamento deve avere il pronto soccorso. Ci uniremo con Camerino e Matelica, lotteremo perché il nostro ospedale resti funzionale ed all’avanguardia”. Altro tema caldo affrontato quello dell’Assem: “ la società avrà un suo futuro ci sono 134 aziende in Italia nelle nostre stesse condizioni. Nel 2025 per partecipare alle gare dovremmo avere 25.000 utenti, noi ne abbiamo 8000 faremo aggiusteremo anche questo problema, ora ci da tanti utili, ci permette di fare tante cose per la città. C’è una progettazione abbiamo fatto il nostro lavoro come se fosse stata una cosa personale". Infine una battuta sui giardini: “Mi sono ricandidata anche per portare a termine il recupero dei giardini, era il primo punto del mio programma. Quanto era di valore è stato demolito negli anni Sessanta, come ha detto la Sovrintendenza. il bar dei giardini non era a norma e quindi non si sarebbe mai potuto riaprire, qualcosa dovevamo pur fare. La ricostruzione del manufatto che circola sui social non è la realtà, i giardini torneranno ad antico splendore”.
Sulla squadra presentata ieri la sindaca uscente ha detto: “La considero una famiglia, lavoriamo per il bene della città nessuno di noi ha una tessera di partito, la prima volta si resta scottati, la seconda si evita. Voglio rivedere la città di quando ero ragazzina, piena di vita, di possibilità, di socializzazione”.
Nella lista a sostegno di Rosa Piermattei, “San Severino Cambia” , figurano i seguenti candidati alla carica di consigliere: Paolo Amici nato a San Severino il 28 marzo 1981, Elisa Angeletti nata a Roma il 28 settembre 1979, Sara Clorinda Bianchi nata a Cotabambas (Perù) il 24 aprile 1977, Valter Bianchi nato a San Severino Marche il 20 giugno 1986, Vanna Bianconi nata a San Severino Marche il 18 gennaio 1948, Luca Bonci nato a San Severino Marche l’8 dicembre 1992, Alberto Capradossi nato a San Severino Marche l’11 marzo 1966, Maria Teresa Domizi nata a San Severino Marche il 20 dicembre 1945, Andrea Fratini nato a San Severino Marche il 24 dicembre 1988, Sandro Granata nato a San Severino Marche il 4 agosto 1960, Edoardo Magnapane nato a San Severino Marche il 6 marzo 1990, Jacopo Orlandani nato a San Severino Marche il 1 giugno 1982, Paolo Paoloni nato a San Severino Marche il 15 febbraio 1963, Michela Pezzanesi nata a San Severino Marche il 21 gennaio 1976, Giulia Smerilli nata a San Severino Marche l’11 febbraio 1990, Teresa Traversa nata a Torino il 26 maggio 1952.
Consiglio comunale infuocato quello odierno a Macerata. È bagarre sulla mozione legata al Green Pass, alcuni consiglieri di minoranza lasciano l’aula. L’assise si è aperta con il sindaco Sandro Parcaroli che ha difeso l’operato della sua vice, Francesca D’Alessandro, criticata duramente dall'opposizione per l'intervento legato ad alcune riflessioni (fatte dalla stessa vicesindaco) sulla tragedia che ha visto coinvolta la famiglia Canullo (Leggi qui) .
Le scintille, però, si sono accese nel momento della discussione sulle mozioni, in particolare quella sull’obbligo di Green Pass per accedere in Consiglio, presentata da Narciso Ricotta (Pd) e da altri consiglieri di minoranza . Ha esordito il capogruppo leghista, Claudio Carbonari, asserendo che la mozione avrebbe vizi procedurali risultando inammissibile non trattandosi di argomento di competenza del Consiglio.
Questo ha fatto scattare la reazione della minoranza, in particolare del capogruppo dem Nariciso Ricotta: “L’imbarazzo vergognoso di questa maggioranza che arriva al punto di non far discutere una mozione. Il Green Pass lo avete chiesto ai maceratesi per andare alla festa del patrono e questo no?” – ha domandato Ricotta -."Avete i numeri per bocciare la mozione, non cercate i cavilli. Il consiglio è sovrano e può decidere sul suo funzionamento come già fatto da tanti Consigli. Vi vergognate di parlarne, vi vergognate di dire che non volete il Green Pass".
"Ho il diritto di tutelare la mia salute in Consiglio, faremo un esposto al prefetto”, ha concluso il capogruppo dei dem. Alcuni minuti di sospensione del Consiglio per definire la questione e discutere con il segretario generale Francesco Massi. Infine la decisione del segretari di accogliere la richiesta di Carbonari e dunque non accettare la mozione sul Green Pass. La richiesta pregiudiziale fatta da Carbonari è stata approvata dalla maggioranza. A quel punto diversi consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula per protesta.
Non si è fatta attendere la replica della maggioranza. “Come capigruppo di maggioranza restiamo esterrefatti dalla faziosità e dall’utilizzo strumentale del Consiglio comunale che viene adoperato in maniera inappropriata e illegittima come cassa di risonanza da parte della minoranza, mediante l’introduzione di atti totalmente estranei alle competenze del Consiglio stesso, con questioni che affliggono la dialettica politica nazionale".
"La maggioranza non si è rifiutata né sottratta al confronto su un tema così importante e delicato, ma ha richiamato l’applicazione e il rispetto delle regole e delle leggi che governano il funzionamento degli organi elettivi, in aderenza al parere del segretario comunale. L’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione rappresenta una manifestazione di violenza e di vilipendio dell’istituzione comunale".
"Così facendo l’opposizione ha addirittura rinunciato a discutere due ordini del giorno e una mozione presentate addirittura con carattere di urgenza dimostrando ancora una volta la pretestuosità del comportamento, in danno dei cittadini, che si aspettavano una risposta".
"La faziosità del comportamento è evidenziata anche dal rifiuto dell’opposizione (eccetto il Movimento 5 Stelle) di rimodulare il documento consiliare, che poteva essere ripresentato al prossimo Consiglio, tenendo conto delle riserve evidenziate dal segretario comunale”, hanno concluso.
La Lega Porto Recanati ribadisce il sostegno a Rosalba Ubaldi sindaco, schierando per il taglio del nastro della sede di coalizione il terzetto dei candidati Addario, Davide e Ballarini, i parlamentari Pazzaglini e Patassini, i consiglieri regionali Marinelli e Menghi, il coordinatore provinciale Merlini, il responsabile organizzativo regionale Buldorini e alcuni amministratori del territorio.
“Lo spirito di servizio che ha contraddistinto tutto il percorso di Rosalba Ubaldi è affine alla visione politica della Lega per il territorio, fatta di impegno, capacità di ascolto e di risolutezza quando richiesta dalle circostanze – spiegano Merlini e Buldorini – Siamo certi che l’esperienza di Rosalba sia un valore aggiunto per un gruppo che ha idee chiare e forti potenzialità a cui abbiamo dato fin dal primo momento il nostro appoggio. Il centrodestra unito è garanzia che non si perderà un attimo per essere operativi con le sue forze migliori così da dare ai cittadini di Porto Recanati risposte e, soprattutto, nuove prospettive”.
MACERATA - È ripartito, nel pomeriggio di oggi, il Consiglio Comunale di Macerata, dopo la pausa dovuta alle vacanze estive. Tre le interrogazioni iscritte all’ordine del giorno dei lavori che verranno discussi e che riguardano gli orti comunali e le fatture dell’Azienda Pluriservizi Macerata (di Narciso Ricotta del Pd) e la nuova organizzazione delle mense scolastiche ( di Stefania Monteverde del gruppo Macerata bene comune).
La seduta, convocata dal presidente Francesco Luciani, si è aperta con le commemorazioni di due protagonisti della scena politica maceratese scomparsi in questi giorni, quali Giovannino Casale e l'oncologo Umberto Torresi. Non poteva mancare anche il ricordo della tragedia che ha sconvolto la città di Macerata, vale a dire quella della famiglia Canullo.
A tal proposito, in apertura di seduta, ha preso la parola il primo cittadino Sandro Parcaroli, che si è schierato in difesa della vicesindaco Francesca D’Alessandro, finita al centro delle polemiche a seguito del mancato intervento dei servizi sociali (Leggi qui) .
“Ciò che accaduto nella nostra città, esattamente una settimana fa, è estremamente drammatico e deve farci riflettere tutti – ha esordito Parcaroli - . Esprimo a nome di tutta l’amministrazione comunale, il più profondo cordoglio per la morte di Eros, Alessandro Canullo e Maria Angela Moretti.
La tragedia avvenuta a Borgo Santa Croce ci chiama tutti in causa in prima persona, poiché ognuno di noi deve interrogarsi rispetto a questa triste vicenda di solitudine, tutta la comunità ha perso e ne esce sconfitta”.
“Come amministrazione, sin dal primo giorno d’insediamento - ha evidenziato il sindaco - abbiamo dimostrato di essere trasparenti, e anche in questo caso la vicesindaco D’Alessandro ha seguito questo principio, che più di altri per noi è una priorità istituzionale, amministrativa e morale". "La questione – ha proseguito Parcaroli – è stata impropriamente politicizzata, portando all’ignobile condanna di chi ha fatto ciò che poteva e doveva fare nel ruolo istituzionale che ricopre".
"Si è superato il limite della dialettica politica ingenerando nella cittadinanza sentimenti odiosi. L’amministrazione, nel pieno rispetto dei ruoli, continuerà ad adottare il principio della massima trasparenza, ha ribadito Parcaroli, nell’interesse dell’intera cittadinanza”. “Riteniamo che questo impegno dell’amministrazione non può essere travisato o bollato come scaricabarile. Oggi l’unica certezza è che dobbiamo interrogarci e trovare insieme delle risposte”. Infine un visibilmente commosso Parcaroli ha aggiunto un’ultima considerazione personale: “Non c’è stato giorno da lunedì (giorno della tragedia n.d.r.) , in cui non abbia dedicato una preghiera alla famiglia Canullo” .
Ieri pomeriggio, presso il balneare Fiore di Porto Recanati, si è tenuto un incontro con la cittadinanza del candidato sindaco della lista Civici per Porto Recanati, Salvatore Piscitelli.Piscitelli ha ribadito la volontà di mettersi a disposizione della città con una squadra di persone della società civile che "hanno passione ed entusiasmo".
"E' necessario - ha detto nel corso del suo intervento il candidato Sindaco - cambiare il modo di porsi nei confronti dei cittadini. Dobbiamo ascoltare le loro esigenze e poi prendere decisioni amministrative ponderate che non vadano in conflitto con le realtà economiche e sociali della Città".
"Il turismo - ha continuato - è una priorità e Porto Recanati deve riconquistare la Bandiera Blu e porsi quale località turistica di rilievo nazionale e internazionale. Per questo servono servizi di accoglienza al passo con i tempi, una promozione moderna e la predisposizione di piani che vedano la realizzazione di nuove strutture alberghiere. Turismo significa lavoro e nuova occupazione. Dobbiamo confrontarci con le realtà che sono fuori dai confini territoriali per far nascere collaborazioni importanti che possano rilanciare la Città. Riqualificare e valorizzare le aree verdi e in particolare le entrate a sud e a nord di Porto Recanati che sono il primo colpo d'occhio per chi entra in Paese e riqualificare Scossicci e la zona sud anche con collaborazioni con università per concorsi di idee con giovani architetti. Senza dimenticare inoltre l'arredo urbano attraverso interventi che siano strutturali e generali e non semplici sostituzioni di singoli arredi".
"La sicurezza del territorio è fondamentale - ha aggiunto Piscitelli - ci attiveremo con le istituzioni preposte affinchè vi sia un controllo continuativo per assicurare legalità e per metter fine agli scontri e risse tra giovani che si sono verificati nel corso dell'estate. L'amministrazione dovrà condividere le scelte con gli operatori turistici e con i commercianti affinché ci sia il più possibile armonia nelle decisioni, soprattutto in materia di viabilità e parcheggi".
"Serve una capacità amministrativa importante, servono delle competenze specifiche e delle relazioni che possano far crescere e rendere Porto Recanati un riferimento del sistema turistico italiano. D'altronde - ha continuato - , quando ho avuto l'onore e l'onere di rappresentare anche Porto Recanati al Senato della Repubblica ho lavorato per il bene della Città proponendo un emendamento insieme al Senatore Baldini e ottenendo, in contrasto con la direttiva Bolkenstein, la proroga al 21 dicembre 2020 delle concessioni demaniali marittime, o ancora, quando è stata approvata la mia proposta grazie alla quale Porto Recanati veniva inclusa in un decreto ministeriale dell'ambiente che ha reso disponibili per la città risorse importanti, attraverso cui mettere al riparo la zona sud della costa.
"Ed infine - ha concluso - rimango a disposizione della città con spirito di servizio e nella consapevolezza che ogni necessità che viene dal territorio deve essere affrontata e che va data sempre una risposta, perché non c'è più tempo da perdere".
Questa mattina presso la sala consiliare si è tenuta una riunione con titolari di bar e ristoranti del centro storico di Macerata interessati dall’ordinanza della scorsa settimana, riguardante la così detta movida del giovedì sera (leggi qui).
“Dopo un incontro informale avuto con l’assessore Laviano venerdì scorso, dal quale erano state messe sul tavolo delle richieste per l’amministrazione e di cui l’assessore si è fatta portavoce, oggi gli esercenti hanno voluto confrontarsi anche con il sindaco e con l’assessore Renna, che inizialmente si è mostrato piuttosto rigido, non tanto per posticipare la chiusura dei locali di un’ora, quanto per il divieto di vendita alcolici dopo la mezzanotte”, spiega Giuseppe Romano, presidente dei commercianti del centro storico.
“Il sindaco, che ha ben compreso la ricaduta economica dell’ordinanza sui titolari degli esercizi – aggiunge Romano - ha voluto sottolineare che la scelta di far uscire un’ordinanza così restrittiva è stata una reazione forte (lo testimonia la reazione di tutti gli esercenti) ad una situazione che stava sfuggendo di mano, e che non sarebbe rimasto rigido sulla linea iniziale, tanto che si é mostrato apertissimo al dialogo e al confronto per trovare una soluzione che andasse bene a tutti”.
“L’ordinanza, come già anticipato anche dall’assessore Laviano la scorsa settimana, resterà in vigore, ma con qualche limatura, che è giusto che venga fatta, per il rispetto di chi sta dimostrando di amare la città lavorando correttamente e per i ragazzi che hanno il diritto di passare serate come quelle del giovedì sera universitario, naturalmente nel pieno rispetto delle regole, prosegue il presidente degli esercenti del centro storico. Il fatto di vietare la somministrazione di alcolici alla mezzanotte con una chiusura alle 2 non avrebbe senso, perché molti locali è come se chiudessero due ore prima l’orario fissato. Coscienti del fatto che i ragazzi possono comprare alcolici al supermercato e portarli con loro per berli dopo il blocco della somministrazione presso i locali, quello che si evince è che ci siano maggiori controlli, soprattutto nei confronti di chi vende alcolici a minori e somministra più cocktail ad un maggiorenne, così come chi continua a dare da bere a chi è già piuttosto brillo”.
“Il rispetto deve essere da entrambe le parti, l’amministrazione deve poter far lavorare tutti e deve poter far divertire i giovani, i titolari, dal canto loro, non devono approfittarsi della fiducia accordatagli. È al vaglio ancora la decisone di poter somministrare al tavolo, bevande contenute in bottiglie di vetro dopo la mezzanotte. “Questa sarà una decisione dell’assessore Renna con l’ufficio preposto al controllo, spiega Romano.
Certo che per i ristoratori il fatto di non poter portare una bottiglia di vino dopo la mezzanotte al tavolo sarà un problema non da poco. Dovrebbe essere chi fa i controlli, dietro indicazioni dell’assessore, a interpretare la singola situazione. Per quest’ultimo elemento attendiamo quindi l’uscita dell’ordinanza”, conclude il presidente degli esercenti del centro storico.
Sono iniziati oggi i lavori di riqualificazione previsti dal Comune di Tolentino presso i Giardini Pubblici “John Lennon” di Piazzale Europa, a seguito dei quali l’Area Lavori Pubblici e Manutenzioni ha previsto che l'intero spazio del parco venga lasciato a completa disposizione delle ditte esecutrici dell'incarico.
Pertanto, è stata emessa un'ordinanza che vieta la circolazione veicolare e pedonale all’interno dei Giardini Pubblici “John Lennon”, con esclusione dei veicoli e del personale impegnato nel cantiere, dal 13 settembre sino al 12 dicembre, e comunque fino alla fine dei lavori.
L’Ufficio Tecnico Comunale di Tolentino è incaricato di predisporre la necessaria segnaletica stradale e di cantiere.
“Noto a tutti il livore con il quale, in qualsiasi circostanza, l’ex sindaco di Macerata, Romano Carancini, è solito esprimersi contro chiunque osi mettere in dubbio il suo (pessimo) operato alla guida della città”. Questo l’incipit del commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche Carlo Ciccioli, alle esternazioni del consigliere regionale del Partito Democratico (leggile qui).
“Carancini, come ogni buon psichiatra potrà affermare, rappresenta un caso di scuola. Quando si sente chiamato in causa reagisce in modo infantile accusando, non nel merito della questione, ma demonizzando la persona che per lui è, sempre e comunque, un nemico, “sparando” come se non ci fosse un domani. Si è comportato esattamente come ci aspettavamo" dichiara Ciccioli.
"Del resto è arcinota la facilità con la quale la sinistra italiana si è, spesso e volentieri, contraddistinta dal cercare sempre e solo un nemico da abbattere in qualsiasi modo e con qualunque mezzo, è capitato anche a me, anche fisicamente, seppur parecchi decenni fa, fermo restando, poi, battersi il petto pubblicamente e mostrando, quindi, tutta la propria ipocrisia e doppia faccia. Da parte mia ho inteso fornire alcuni spunti per il dibattito che si è aperto in seguito del dramma della solitudine di Eros Canullo, sua moglie Maria Angela Moretti e il figlio Alessandro. La differenza fra morte “attiva” di Pamela Mastropietro e la tragedia avvenuta per cause sembra naturali, e lo sapremo dai risultati dell’autopsia, anche se c’è stato qualcosa che non ha funzionato nel settore dei Servizi sociali, che guarda caso a Macerata è diretto da due persone di area Pd, nominate proprio da Carancini, Gianluca Puliti e Carla Scarponi".
"Un buon amministratore si sarebbe fatto un esame di coscienza, ma Carancini non appartiene a questa schiera, come si evince chiaramente dalle sue parole. Del resto, come si sostiene da tempo immemore, ciascuno si qualifica per ciò che dice e compie e, personalmente, “tronfio” dei miei 40 anni di attività professionale psichiatrica, posso solo offrire a Carancini – conclude Carlo Ciccioli - una consulenza gratuita, come più volte ho già fatto in Consiglio regionale, per poi indirizzare lui verso qualche bravo collega che, purtroppo, dubito che potrà ringraziarmi di cuore per questo “caso” che gli passerò, considerandone la complessità oggettiva”.
Da alcuni giorni la cronaca cittadina si ritrova a discutere del tragico caso della famiglia Canullo. Sull’accaduto non poteva non intervenire anche l’associazione Macerata Rinnova, presieduta dal dott Marco Sigona con la sua rappresentante in Consiglio Comunale, Elisabetta Garbati.
“Siamo tremendamente addolorati per ciò che è successo a questa famiglia” dichiara la Garbati. “La vicenda racconta una storia triste, che vede disabilità, disperazione, angoscia e solitudine come protagoniste. La domanda che ci assilla e ci lascia interdetti è la stessa che si pongono molte altre persone: come è possibile che accadano oggi certe cose? Stiamo vivendo nell’Era Social: basta un clik su cellulare o computer per arrivare dopo un minuto dall’altra parte del mondo, e condividere il menù del pranzo, o annunciare un anniversario di matrimonio. E non siamo riusciti ad aiutare una famiglia in seria difficoltà".
"Abbiamo bisogno di trovare una spiegazione dell’accaduto, perché certe cose non si ripetano più. Il gruppo Macerata Rinnova partecipa a questo grave lutto che ha coinvolto la città ed i cittadini tutti di Macerata. La famiglia Canullo è la famiglia della porta accanto, quella che magari conosci da una vita, con gravi problemi e disagi da affrontare. In una cittadina di provincia sono situazioni comuni che molto spesso non passano inosservate. Eppure improvvisamente questa famiglia della nostra comunità scompare, e nessuno sembra accorgersene; il tempo passa nell’indifferenza più assoluta" aggiunge la Garbati.
"Una famiglia dimenticata, cancellata, una situazione per certi aspetti troppo impegnativa, che si risolve da sola! Morti e dimenticati. Questo è veramente tragico” sottolinea la Garbati e conclude "la vicenda ha svelato il disagio quotidiano che vivono queste persone cosiddette fragili, vulnerabili ed invisibili alcune volte anche per le istituzioni; persone alle quali una politica territoriale assistenziale, che oggi ha tra i primi obbiettivi quello di prendersi cura della persona, dovrebbe stare molto più attenta investendo con risorse, progetti di monitoraggio e di assistenza".
++ AGGIORNAMENTO: LA REPLICA DI CARANCINI A CICCIOLI ++
"L'anima fascista di Carlo Ciccioli non è contenibile. Le esplicite dichiarazioni dell'esponente di Fratelli d’Italia, totalmente indifferente al dramma umano che vive Macerata con le morti della famiglia Canullo, si concentrano ora sulla lista di proscrizione a lui cara nella quale sono stati inseriti i nomi di Carla Scarponi e Gianluca Puliti, figure dirigenziali dei servizi sociali del Comune di Macerata etichettate come vicine al PD, quindi appartenenti ad un'area politica di opposizione da eliminare". A replicare a Carlo Ciccioli è il consigliere regionale del Partito Democratico Romano Carancini.
"Che il consigliere regionale Carlo Ciccioli, senza conoscere i fatti e prima di ogni prova certa, colleghi esplicitamente la tragica vicenda maceratese alla responsabilità di due figure specifiche espressamente indicate con nomi e cognomi, associandole strumentalmente all’area politica avversaria, fa letteralmente indignare perché lede, ancora una volta, l’operato, la professionalità e l'onestà intellettuale di chi ogni giorno si mette al servizio degli altri" sottolinea Carancini.
"Ciccioli persevera anche nel suo cadere dalle nuvole e finge di non sapere che il Coordinatore d'Ambito Territoriale Sociale n.15 - la Dott.ssa Carla Scarponi - è stata a suo tempo indicata e nominata dal Comitato dei Sindaci dell'ATS 15 composto, appunto, dai sindaci dei nove comuni che fanno parte dell’Ambito stesso e, dunque, non solo dal Comune di Macerata o dall’allora sindaco Romano Carancini - sostiene l'ex primo cittadino -. Ciccioli non considera anche un secondo aspetto: l’altro nome da lui fatto – quello del Dirigente dei servizi sociali di Macerata nella precedente amministrazione – il Dott. Gianluca Puliti – grazie evidentemente alle sue riconosciute competenze e capacità è stato confermato nello stesso incarico dall’attuale sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, che come tutti sanno rappresenta la Lega per Salvini".
"Per finire, quanto alle preoccupazioni del consigliere Ciccioli sul mio stato di salute mentale, che non se le abbia troppo a cuore! Avrò certamente premura di salvaguardare il mio benessere psico-fisico nei modi che riterrò più opportuni, in primis continuando ad oppormi con tutte le forze a questo genere di politica piccola, strumentale e disonesta che fa male alle persone e alla nostra regione" conclude Carancini.
“Carlo Ciccioli ha sempre sparato nella sua vita. Con una pistola in tasca, pallottole vere contro persone, ferendole a rischio di vita perché avevano un’idea diversa dalla sua. Ha ‘sparato’, con dichiarazioni politiche e atti amministrativi, alle persone che non hanno lo stesso colore della sua pelle bianca, cittadini italiani, tanto quanto lui, perché teme la ‘sostituzione etnica’. Oggi con le parole, tronfio dell’arroganza della sua carriera professionale, torna a ‘sparare’ alla città di Macerata, sulle ferite vissute in questi anni dalla nostra comunità; spara alla famiglia Canullo, a chi lavora quotidianamente con passione, competenza e onestà intellettuale sulla frontiera degli ultimi, dei fragili, per affiancare nel dramma sociale quelle vite che rischiano di perdersi".
A dichiararlo è il consigliere regionale del gruppo assembleare del Partito Democratico, nonché vicesindaco di Macerata, Romano Carancini nel replicare all'esponente di Fratelli d'Italia che nei giorni scorsi aveva commentato il tragico rinvenimento dei corpi senza vita della famiglia Canullo a Borgo Santa Croce (leggi qui).
"Ciccioli non solo spara ma è anche disinformato sui fatti, al contrario di quanto scrive: la provincia di Macerata nel 2020 è al 78° posto tra le 107 città capoluogo in Italia più pericolose, più indietro, ad esempio, della sua Ancona che è sopra alla 70° posizione (fonte Il Sole 24 Ore) - sottolinea Carancini -. Faccia un giro a Macerata e si informi su quanto l’amministrazione comunale precedente ha messo in campo con la Polizia Locale in termini di politiche di sicurezza integrata del territorio, attraverso un progetto pilota nazionale, ora invece abbandonato. Se leggesse, Ciccioli, saprebbe anche che nella classifica della qualità della vita anno 2020 Macerata è al 31° posto per spesa sociale tra le 107 province italiane (fonte Il Sole 24 Ore)".
"Tuttavia i dati sono nulla di fronte al dramma della morte e alle tristi storie umane che spesso si nascondono dietro; esse esigono una riflessione e un dialogo con taglio opposto a come oggi, ma anche ieri con la vicenda Mastropietro - Traini, li affronta il consigliere regionale Ciccioli. Le tragedie accadono indipendentemente da chi governa le città e, talvolta, anche oltre lo strenuo impegno di chi lavora in ambito pubblico per evitarle" evidenzia l'ex sindaco di Macerata.
"Purtroppo però, ancora una volta, è la politica della strumentalità e della convenienza degli slogan, quella del bianco o nero, quella del buono o del cattivo, quella della demagogia, che prevale per taluni esponenti di destra i quali, pur di fronte alla tragicità di tre vite venute meno nel silenzio e senza che nessuno sappia ancora come e perché, non perdono tempo a inquinare la riflessione necessaria con parole in qualche modo disumane - aggiunge Carancini -. Si può comprendere l’esigenza di scendere in campo per difendere l’assessore alle politiche sociali del Comune di Macerata, sua sodale di partito, ma è evidente che il vice sindaco ha sbagliato a scaricare la responsabilità sui suoi stessi uffici".
Tuttavia non può essere la ricerca ossessiva di un capro espiatorio, a questa come ad altre vicende, a occupare tutti noi e chi amministra ma, prima di ogni altra cosa, occorre capire cosa sia davvero successo e se, come talvolta accade, la dignità delle persone fragili o in difficoltà si è spinta al punto di allontanare, rifiutare, rifuggire coloro che hanno il compito di esplorare i drammi sociali, fino ad arrivare a rinchiudersi ermeticamente nel silenzio e nella libertà dell’autodeterminazione - precisa il consigliere regionale del Pd -. Ciò che invece non si può comprendere è la scelta insistente di dare un colore alla morte, ai drammi sociali, di distinguerne la collocazione, di farne una questione di idee, dimenticando che quanto è successo a Macerata, oggi con la famiglia Canullo, ieri con Pamela Mastropietro e con le persone di colore alle quali Luca Traini, proprio come Ciccioli, ha sparato pallottole vere, e, in fondo, anche con lo stesso Luca Traini e la sua famiglia, sono fatti che vanno oltre le appartenenze della politica e che obbligano tutti a riflettere profondamente. Una riflessione umana, intima, di appartenenza sì, ma alla comunità.”
Macerata, 10 settembre 2021 – 30 milioni a bando per sostenere i giovani agricoltori delle Marche. Era atteso da anni, si è sbloccato grazie all’azione amministrativa della Lega con il vicepresidente e assessore regionale Mirco Carloni. Permetterà ai giovani di aprire aziende, fare nuovi investimenti ed avere assistenza professionale e tecnica durate il percorso.
“Una misura fondamentale a supporto di un settore che vede sempre più giovani coinvolti – dichiarano il capogruppo della Lega in consiglio Regionale Renzo Marinelli e la consigliera Anna Menghi - Prevediamo una misura gemella l’anno prossimo per altri 20 milioni di euro. La scadenza delle domande è fissata per il 21 dicembre: finanzieremo nuovi insediamenti a partire da 35mila euro e fino a 50mila nel caso vengano realizzati in area montana riconoscendo un contributo medio del 50% sugli investimenti per produzioni agricole, agriturismi ed agricoltura sociale”.
“C’è voluta un’estenuante trattativa al tavolo politico strategico che ha visto la partecipazione della Regione, delle associazioni di categoria e dei sindacati di settore per il via libera alla misura – spiega l’assessore Carloni cui va il merito di aver fatto ogni sforzo possibile per portare in porto la misura - Tra gli obiettivi del piano aziendale sono state considerate tutte le produzioni di qualità, non soltanto quelle biologiche. Nelle stime degli uffici regionali, saranno circa 150 i progetti finanziati con i fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, per il biennio di proroga 2021/2022. In attesa dell’approvazione della modifica del PSR, in cui saranno allocati i fondi assegnati per l’estensione di due anni, è stato intanto possibile procedere all’emanazione del bando per l’anno 2021”.
“Il bando è pensato per dare una spinta propulsiva al settore anche attraverso supporto e semplificazione – concludono Marinelli e Menghi entrando nel dettaglio - Prevede infatti formazione e consulenza gratuita nonché la rendicontazione ex post, senza bisogno di presentare preventivi (i costi sono stati standardizzati), così da semplificare la procedura sia per chi fa domanda che per la Regione nella fase di controllo. I giovani che presenteranno domanda dovranno risultare “agricoltori in attività” entro 18 mesi dalla data della concessione dell’aiuto anziché dal momento dell’insediamento. Per la selezione si adotta il criterio per cui i soggetti richiedenti siano in possesso di un titolo di studio e di esperienza maturata nel settore agricolo, anziché quello di età non superiore ai 30 anni, previsto nei bandi precedenti”.
La Regione Marche invia aiuti in soccorso alla popolazione colpita dal terremoto e dalla tempesta tropicale ad Haiti. Lo comunica l’assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, che specifica che il materiale raccolto verrà imbarcato nel volo in partenza da Pratica di Mare per Port-au-Prince previsto per il 12 settembre. “Da diverse settimane dopo il terribile terremoto di Haiti – dichiara l’assessore - abbiamo avuto interlocuzione con la Protezione civile nazionale e abbiamo già dato disponibilità per portare gli aiuti necessari alle popolazioni in quei territori così fragili”. Fino ad oggi, aggiunge Aguzzi “la Protezione civile nazionale non ha richiesto invio di mezzi e uomini perché si ritiene non ci siano le condizioni di sicurezza necessarie. Ieri invece è arrivata la richiesta di spedizione di materiali, abbiamo quindi fatto una ricognizione della disponibilità dai magazzini della Protezione civile della Regione Marche e si è deciso quale tipo di materiale donare, rispettando indicazioni precise. Oggi il materiale è stato trasportato all'aeroporto di Pratica di Mare”. Si tratta prevalentemente di dispositivi medici, materiali per l’igiene, coperte e teli ombreggianti
Costi parametrici e prezzario: + 6% per il residenziale, + 11% per gli immobili produttivi. Più veloci i pagamenti alle imprese sui lavori fatti, subappalto al 50%. Rimborsi più facili per i beni danneggiati delle imprese. E’ in vigore da oggi l’Ordinanza del Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, che aumenta il contributo concesso ai cittadini per la riparazione degli edifici danneggiati dal terremoto alla luce del forte rincaro di alcuni materiali edilizi e introduce diverse altre norme a sostegno delle imprese che operano nel cratere. “La ricostruzione nel Centro Italia, nonostante la pandemia, ha avuto nell’ultimo anno una forte accelerazione, ma negli ultimi mesi sta scontando delle difficoltà, legate soprattutto all’aumento dei prezzi dei materiali. Non possiamo permetterci una nuova battuta d’arresto. Con l’Ordinanza, in attesa di una revisione più puntuale del prezzario, abbiamo intanto deciso un incremento dei contributi del 6% per la riparazione delle abitazioni e dell’11% per il ripristino degli immobili produttivi, sulla base dell’indice Istat dei prezzi” spiega il Commissario Legnini, sottolineando che “l’aumento del contributo si applicherà anche ai cantieri già avviati, molti dei quali oggi si trovano in difficoltà. L’Ordinanza – aggiunge il Commissario - prevede diverse altre misure per favorire e sostenere le imprese del cratere che hanno subito danni con il terremoto e quelle che sono attive nella ricostruzione, anche con l’accelerazione dei pagamenti sulle lavorazioni eseguite, e ulteriori semplificazioni per i cittadini e i loro tecnici”. Per tener conto delle difficoltà del mercato si prevede ad esempio la possibilità, per i proprietari e i loro tecnici, di indicare l’impresa incaricata dei lavori fino a due mesi dopo la concessione del contributo. Tra le misure a favore delle imprese, la semplificazione dei pagamenti spettanti alle imprese costruttrici sulla base degli stati di avanzamento dei lavori, ma anche la possibilità di elevare al 50% la quota di lavori in subappalto ed una revisione dei requisiti richiesti alle imprese per partecipare agli appalti, misure che puntano ad ampliare l’offerta degli operatori economici che operano sul mercato. Sempre per le imprese si prevedono nuove regole, più semplici, per il rimborso dei beni strumentali danneggiati dal sisma e per le delocalizzazioni che si rendono necessarie per effettuare i lavori di ripristino o ricostruzione degli immobili che le ospitano, mentre viene sospeso l’obbligo di demolizione delle strutture temporanee nel momento in cui viene riacquisita, dopo i lavori, l’agibilità degli immobili originari. 2 I ritocchi del 6% e dell’11% per gli immobili residenziali e produttivi si applicano sia al costo parametrico convenzionale (calcolato a metro quadro in base allo stato di danno), che all’importo complessivo risultante dal computo metrico elaborato dal progettista sulla base del prezzario Sisma 2016. Gli aumenti del contributo scattano da oggi per tutte le nuove domande, per quelle già presentate, ma non ancora giunte alla conclusione del procedimento, e vengono riconosciuti anche per i cantieri già aperti, per le lavorazioni effettuate a partire dal primo gennaio di quest’anno. Per le nuove domande i progettisti potranno inoltre scegliere di avvalersi, in alternativa al prezzario Sisma maggiorato, del prezzario regionale di riferimento e per le voci non contemplate
“Ciccioli, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia finalmente si è accorto della gravità di quanto successo a Macerata e ahimè la butta in caciara. A noi non interessa il solito giochetto destra/sinistra, noi vogliamo sapere cosa è successo e per questo chiediamo una commissione d'inchiesta”. Così David Miliozzi, capogruppo in Consiglio Comunale di "Macerata Insieme", commentando le affermazioni dell’esponente regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, il quale aveva difeso la vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, riguardo la dolorosa vicenda della famiglia Canullo.
“Francesca d'Alessandro, assessore del partito di Ciccioli, doveva agire o fare agire e non l'ha fatto?” – domanda Miliozzi - . “Oggi – prosegue il capogruppo di Macerata Insieme - ci troviamo di fronte a una tragedia enorme che forse poteva essere evitata. Una tragedia che nasconde infinite complessità. La smetta Ciccioli di sparare scemenze, quando dovrebbe pensare a governare e ad assumersi le proprie responsabilità di governante. Tre persone sono state abbandonate, trovate morte per un'incuria e una superficialità inaccettabile. Qualcuno deve risponderne, siamo stufi di politici che insabbiano la verità scaricando sempre le responsabilità sugli altri. Quello che è successo è gravissimo; gli uffici fanno il loro lavoro, sono quotidianamente a servizio della comunità e rispondono all'assessore di riferimento, ma a sua volta gli assessori devono rispondere alla città del loro operato”. Come farà il vicesindaco d'Alessandro a fare l'assessore di un ufficio che ha vigliaccamente messo sotto accusa? Non se ne può più di questa politica incapace e scellerata, vogliamo chiarezza e una commissione di inchiesta subito”.
“Archiviare senza alcun reale motivo l’opportunità di ricorrere a uno strumento come lo smart working appartiene a una visione vecchia e miope, troppo legata al superficiale stereotipo dove il dipendente pubblico è irrimediabilmente sinonimo di fannullone.
La verità è ben altra. Soprattutto se pensiamo a una Pubblica amministrazione che si riappropria pienamente del suo ruolo cruciale e strategico, ritornando, o forse diventando più di quanto lo sia oggi, motore di crescita e rilancio con servizi efficienti a favore di cittadini e imprese”.
Così in una nota Maurizio Mangialardi, capogruppo assembleare del Partito Democratico, il quale interviene sul tema dello smart working, appena archiviato nelle Pubbliche Amminsitrazioni, dopo l'emergenza Covid.
“L’emergenza sanitaria vissuta nel corso dell’ultimo anno e mezzo, che ha obbligato sia il settore pubblico che quello privato a ricorrere a questo strumento organizzativo, ha dimostrato chiaramente come il lavoro da remoto non solo non sia più un tabù, vincendo resistenze che altri Paesi europei hanno superato da tempo, ma rappresenti addirittura una modalità capace di aumentare la produttività e contenere i costi fissi, spiega Mangialardi.
“Non a caso i primi a coglierne le potenzialità sono stati proprio quei settori privati tradizionalmente più restii all’impiego del lavoro agile come le piccole e medie imprese, le quali non solo hanno sostenuto significativi investimenti per adeguare le proprie dotazioni tecnologiche, ma tornano ora a chiedere con più convinzione al governo nazionale maggiori investimenti nelle infrastrutture digitali e un coraggioso salto di qualità per colmare in fretta i ritardi che appesantiscono la modernizzazione della Pubblica amministrazione per porre le basi di un’autentica semplificazione e dematerializzazione dei processi amministrativi”.
Modernizzazione a cui non è estranea, appunto, l’organizzazione del lavoro. Anzi, ne è il presupposto. Sono sempre di più, infatti, gli studi e le indagini autorevoli che confermano la fattibilità dell’impiego da remoto. A trarne vantaggio non sono solo i dipendenti che raggiungono un migliore e più gratificante equilibrio tra vita privata e professionale, ma le stesse pubbliche amministrazioni, alle quali il ricorso allo smart working consente di razionalizzare l’utilizzo delle risorse e aumentare la produttività, tutto a vantaggio della qualità delle prestazioni offerte”.
“Non vanno poi dimenticati due ulteriori aspetti positivi, aggiunge il capogruppo Pd. Il primo, a mio modo di vedere decisivo, è quello che vede in un’ampia trasformazione digitale della Pubblica amministrazione la possibilità di formare il personale già in organico e attrarre giovani talenti motivati, rispondendo così concretamente alla necessità di introdurre nel pubblico nuove competenze e professionalità di alto livello.
Il secondo, ma non secondario, è l’impatto ambientale che queste nuove modalità organizzative potrebbero avere garantendo risparmi nei consumi elettrici all’interno degli edifici pubblici e una significativa riduzione nelle emissioni di Co2 grazie alla diminuzione del traffico legato agli spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro”.
"Dunque – conclude Mangialardi - anziché attardarci in inutili e anacronistiche logiche che rischiano di aggiungere zavorra a un’economia italiana che, soprattutto con le risorse inserite nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ha di fronte a sé l’occasione di riformare a fondo il Paese, ci si metta subito al lavoro per fare di un provvedimento emerso in un contesto straordinario come quello pandemico la leva di quella rivoluzione organizzativa e culturale di cui la Pubblica amministrazione ha urgente bisogno”.
Revocato l’obbligo del green pass per accedere ai lavori del consiglio regionale. Il consigliere regionale del Pd Romano Carancini all'attacco: “Atto di cinismo inaudito, per accontentare Salvini e Meloni non esitano a mettere a rischio la salute di consiglieri e dipendenti”
“Siamo ormai alla completa umiliazione del ruolo dell’Assemblea, che da sede istituzionale del confronto democratico tra le forze politiche marchigiane è stata ridotta dalla destra a una pura appendice delle segreterie nazionali di Lega e Fratelli d’Italia, mera pedina dei tatticismi politici di Giorgia Meloni e Matteo Salvini”. Così il gruppo assembleare del Partito Democratico commenta compatto la retromarcia della maggioranza sull’obbligatorietà del green pass per entrare in consiglio regionale, consumatasi questo pomeriggio durante la riunione dei capigruppo.
“Su nostra proposta – afferma il consigliere Romano Carancini – la decisione di far valere l’obbligo del green pass per i consiglieri regionali e i dipendenti era stata presa dalla conferenza dei capigruppo ad agosto, nella comune convinzione che sul tema della sicurezza sanitaria e del rispetto delle misure anti Covid, un’istituzione come l’Assemblea Legislativa delle Marche dovesse dare l’esempio, anche in segno di rispetto per tutti quei titolari di attività commerciali che seriamente e onestamente si prodigano ogni giorno, tra mille difficoltà, per far rispettare la legge".
"Invece oggi, con un vero e proprio colpo di mano, ad appena tre giorni dalla data di convocazione della prossima seduta, la destra ha deciso di revocare tale obbligo e di lasciare libero l’accesso all’aula. Non ci vuole molto a capire che tale decisione sia frutto di un ordine impartito da Roma, dove in Parlamento Fratelli d’Italia e Lega stanno dando vita da giorni a uno squallido teatrino sul green pass, giocando sulla salute degli italiani e rischiando di vanificare il grande lavoro realizzato dal Commissario Figliuolo per portare a compimento la campagna vaccinale" aggiunge Carancini.
"Del resto, in questo primo anno di legislatura abbiamo assistito e denunciato in varie occasioni il metodo di governo di questa maggioranza, che antepone le varie esigenze politiche nazionali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Udc ai reali interessi dei cittadini e delle imprese marchigiane - affonda l'ex sindaco di Macerata -. Stavolta, però, si è passato davvero il limite e non esitiamo a definire tale decisione cinica per i tempi e i modi con cui è stata presa, ma anche e soprattutto per la palese irresponsabilità mostrata nel mettere a rischio la salute di quanti frequentano l’aula, a partire dal personale in servizio”.
“Del resto – conclude Carancini – questo atteggiamento risulta perfettamente in sintonia con le sconcertanti dichiarazioni del presidente Acquaroli, che ancora una volta, dichiarandosi favorevole alla vaccinazione su base volontaria, non ha perso l’occasione di ammiccare ai movimenti No Vax della nostra regione, ignorando il senso civico di migliaia di cittadini che hanno deciso di vaccinarsi per la sicurezza di tutti”.
Tappa marchigiana per Giuseppe Conte in vista delle amministrative.
Il presidente di M5S sarà in visita nelle Marche giovedì 16 settembre per incontrare i cittadini e sostenere i candidati sindaci delle liste del Movimento 5 Stelle nelle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Lo rende noto il senatore Giorgio Fede, facilitatore regionale del Movimento.
Il programma prevede una visita a Castelfidardo dalle 18:20, in piazza Repubblica e poi verso porta Marina, "per salutare i cittadini insieme al nostro candidato, nonché sindaco uscente, Roberto Ascani". Dalle 20:30 Conte sarà a San Benedetto del Tronto , a sostegno del candidato sindaco Serafino Angelini," e farà una passeggiata nell'isola pedonale da piazza Matteotti a piazza Giorgini, dove alle 21:15 si fermerà per concludere l'evento delle Marche con un suo intervento ed un saluto ai presenti". "Da mesi in tanti ci chiedono una visita di Giuseppe Conte, che ora è in giro per l'Italia proprio per incontrare da vicino i cittadini - spiega il sen. Fede -. Sarà un'occasione speciale".