"Sarei favorevole ad accettare in fretta la disponibilità di un grande esperto come il dottor Guido Bertolaso che in questi giorni ho sentito costantemente e che anche oggi ho richiamato telefonicamente per farmi confermare la sua disponibilità per una sua collaborazione". A dichiararlo è il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica.
"Un esperto è un esperto ed in quanto tale è ‘super partes’, l'importante è che la sua competenza possa essere d'aiuto ancora ai cittadini e questo Bertolaso oggi è disponibile farlo per noi marchigiani - aggiunge il primo cittadino -. E, al contrario di come dice qualcuno, non sono mai stato assente in questa situazione di emergenza solo perché non ho fatto dichiarazioni pubbliche. Chi mi conosce, sa bene che mi sono dato molto da fare, molto preoccupato per la situazione che stiamo attraversando".
"Sono ancora una volta dalla parte dei cittadini e della loro salute e non vorrei che il nostro ospedale di Civitanova Marche possa essere gradualmente convertito in Covid Hospital quando abbiamo a disposizione una struttura creata ‘ad hoc’ e che è una vera eccellenza in Italia - puntualizza il primo cittadino -. Il nostro ospedale deve essere a servizio di tutti i malati senza discriminazioni, perché la salute non è di destra né di sinistra".
"Ma non posso neppure dimenticare che il nostro Covid Center nelle precedenti ondate ha salvato centinaia di vite di tutti i marchigiani e non solo e ha anche impedito che tutti gli altri ospedali fossero bloccati e a disposizione di tutti gli altri malati non covid. È anche mio dovere di sindaco occuparmi e preoccuparmi di tutti i malati indistintamente, malati gravi che hanno bisogno di cure immediate" ha concluso il sindaco Ciarapica.
Manca poco meno di un mese alla scadenza ufficiale del mandato di Sergio Mattarella (3 febbraio 2022), e nel frattempo prosegue il toto-nomi per ipotizzare chi sarà il prossimo Presidente della Reppubblica. Se da una parte i politici marchigiani si sono voluti sbilanciare con cautela sulle varie possibilità, dall'altra i cittadini maceratesi sono parsi molto più audaci nel segnalare il loro candidato ideale per il Quirinale.
Da Rosy Bindi a Silvio Berlusconi, da Pier Ferdinando Casini a Marta Maria Carla Cartabia, fino ad arrivare alla senatrice Liliana Segre: un po' per gioco e un po' per volontà sincera di veder cambiare il volto della politica, alcuni cittadini di Macerata non hanno nascosto la curiosità di veder salire al colle un presidente "donna".
«Vorremmo fosse eletta Liliana Segre - hanno commentato un gruppo di ragazze - perché sarebbe ora di affidare ad una donna il ruolo importante di Capo dello Stato. Sarebbe bello, ma forse poco fattibile».
«Tolto Berlusconi, che secondo me è troppo vecchio - ha dichiarato un commerciante del centro storico - voterei per la ministra della giustizia Cartabia: credo sia la persona più adatta per questo incarico».
Non sono mancati, soprattutto fra i più giovani, i dubbi e le perplessità circa i nomi più gettonati fino ad oggi per il dopo-Mattarella: i più preferiscono scherzare proponendo Silvio Berlusconi, altri confessano di non conoscere nemmeno i presunti candidati, e altri ancora si astengono giustificando l'assenza di una figura politica meritevole di fiducia.
«Purtroppo non ho trovato nessun nome interessante - ha commentato uno studente - ma confesso che mi piace l'idea di un presidente donna: sarebbe un bel cambiamento per il nostro Paese».
Di seguito, il servizio completo:
"Luci accese, ma città spenta. 'Ho ho ho, il Natale che vorrei' è stato (è sotto gli occhi di tutti) un vero e proprio flop, incapace sia di animare la città (triste e sonnolenta come non mai) sia di attrarre turisti. Ben 44.000 euro di soldi pubblici, di soldi dei settempedani, non hanno prodotto altro che discrete luminarie per la piazza e le vie del centro, senza un'installazione originale, senza alcuna idea in grado di fare affluire in città visitatori".
È quanto segnalano, in una nota congiunta, i consiglieri di minoranza del comune di San Severino Marche Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini, Alberto Pilato (Insieme per San Severino), Francesco Borioni e Alessandra Aronne (San Severino Futura)
"I paesi e le città limitrofi (per non parlare dei comuni della vicina Umbria) ci hanno dimostrato come è possibile attirare ospiti, senza porre l'alibi della pandemia, per animare il territorio e renderlo appetibile per i turisti - si aggiunge dai banchi dell'opposizione -. Le enormi potenzialità della nostra città le conosciamo tutti, ma rimangono totalmente inespresse a causa dell'incapacità dell'amministrazione comunale di produrre idee originali e di coinvolgere operatori commerciali e turistici per una promozione seria di San Severino e del suo territorio".
"Eppure di risorse economiche in questo momento ce ne sono (grazie a contributi e ristori governativi e regionali) come mai accaduto nel recente passato; tuttavia un sindaco e una giunta totalmente privi di visione rendono San Severino 'la bella addormentata nella valle del Potenza' - l'attacco della minoranza -. Una città addormentata non è certo a misura di giovani, totalmente dimenticati dal programma di attività natalizie: chissà perché ogni sera partono verso le città vicine? Se poi una sera frequentano (come la vigilia di Natale) a centinaia la piazza grazie all'intraprendenza degli esercenti del centro, il giorno successivo la piazza stessa risulta sporca, perché chi di competenza si dimentica di attivare adeguatamente gli operatori della nettezza urbana".
Con la convocazione dei grandi elettori per lunedì 24 gennaio da parte del presidente della Camera, Roberto Fico, inizierà ufficialmente la procedura per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Molti sono i nomi che si sono fatti nel corso degli ultimi mesi su chi sarà il successore di Sergio Mattarella: nella Regione Marche, in particolare, i vari politici hanno manifestato seri dubbi in proposito, invitando, allo stesso tempo, le parti ad un confronto sul tema saggio, ponderato e volto a preservare gli equilibri del territorio.
Nel domandare ai diretti interessati "chi voterebbe come prossimo Presidente della Repubblica?" non sono mancate comunque le sorprese. «Sarebbe ora di eleggere un presidente donna - ha dichiarato, ad esempio, l'assessore Angelo Sciapichetti (Pd) - e secondo me chi metterebbe d'accordo sia destra che sinistra è la ministra della giustizia Marta Maria Carla Cartabia, secondo me molto preparata».
Di tutt'altro parere è parso, invece, il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica (FI): «Sarei banale se proponessi Silvio Berlusconi, che è il capo del mio partito. Mi ha fatto piacere comunque vedere che il suo è uno dei nomi più gettonati, perché costituisce in qualche modo una forma di riscatto per una figura politica importante come lui. In generale, però è difficile fare previsioni: il Parlamento dovrà lavorare bene».
«Di base non ne faccio un principio assoluto del fatto che il prossimo Capo dello Stato debba essere uomo o donna - ha commentato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei (Lista Civica) - e credo sia troppo presto ancora per avere un'idea chiara. Ma se dovessi scegliere fra i nomi finora discussi, preferirei che rimanesse Sergio Mattarella, perché abbiamo bisogno di una figura equilibrata come è stato lui soprattutto in questi ultimi anni così difficili».
A fare da contraltare ai pareri più schietti sono stati quelli meno avventati, per esempio, dei deputati Tullio Patassini (Lega), Alessia Morani (Pd) ed Mirella Emiliozzi (M5s). «È una domanda importante - ha affermato Patassini - ci vuole una figura politica condivisa e concordata con il centrodestra. Oggi abbiamo l'occasione di scegliere un rappresentante dei cittadini italiani che prescinda una volta tanto dai vari partiti, il nome è solo una questione successiva».
«Evito di rispondere, vista la delicatezza del tema - dichiara Morani - ma finora la mia idea non rientra in quella dei nomi più gettonati. Per il resto, auspico ad una figura come quella dell'uscente Mattarella, che secondo me ha svolto un lavoro straordinario».
«Penso sia l'elezione più importante degli ultimi 80 anni - ha commentato Emiliozzi - e nonostante la mia idea personale, ci stiamo ancora confrontando con i colleghi del movimento. In un momento come questo, abbiamo bisogno di una guida forte che preservi il tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Il compito che siamo chiamati a svolgere è serio e deve prescindere dalle bandiere, perché la situazione è straordinaria, anomala».
A chiudere l'elenco delle dichiarazioni non poteva mancare il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli (Lega), che si è voluto concedere per l'occasione una battuta: «Vista la situazione attuale, penso che mi potrei candidare anche io come prossimo Presidente della Repubblica».
“Definirmi 'galoppina' di Silvia Luconi è un maldestro e maleducato tentativo di svilire il lavoro svolto con tanto sacrificio e con tanti risultati ottenuti in soli due anni e mezzo di incarico, ma questo lo comprende chiunque. Per l’ennesima volta ha dimostrato quanto sia privo di educazione e rispetto nei confronti del prossimo e in particolare di una donna, dimostrando con i costanti e ripetuti attacchi alla sola componente femminile della giunta comunale, una imbarazzante misoginia politica”.
Così l’assessore alla Cultura e Istruzione del comune di Tolentino, Silvia Tatò, replica alle dichiarazioni rilasciate da Alessandro Massi, a margine della conferenza stampa in cui ha annunciato la presenza di ‘Tolentino Popolare’ alle prossime elezioni amministrative (leggi qui).
“Sinceramente mi sento un po' frastornata perché normalmente cerco di seguire la regola del rispetto, della gentilezza e dell’accoglienza con chiunque, princìpi che devono essere alla base di ogni confronto, soprattutto politico - aggiunge Tatò -. È vero, ho corso per Tolentino, ma per realizzare tante progettualità in sinergia con il sindaco e con i miei colleghi assessori, consiglieri e uffici preposti, attuando un lavoro di condivisione, con tante persone rispettose che cercano di ottenere il bene della nostra città. Ma non posso pretendere che questo modo di lavorare, per me naturale, venga compreso da una persona autoreferenziale che utilizza la politica per affermare sé stesso a scapito degli interessi della città”.
“Ritengo di non aver mai percepito dai miei avversari politici così tanto livore nei miei confronti, non ho mai ricevuto parole offensive dagli esponenti della minoranza, evidentemente Massi, in preda a una profonda crisi di nervi, si è reso conto che durante il mio operato sono riuscita, insieme al sindaco e ai colleghi che mi hanno sempre sostenuto, affiancato e incoraggiato a realizzare ciò che lui, nei suoi 7 anni come amministratore comunale non è stato in grado di fare” aggiunge l’assessore che cita come risultati del suo operato “la cura e manutenzione del Museo civico/archeologico (Aristide Gentiloni Silverj), l’apertura della sezione preistorica dello stesso (Museo del Mesolitico), la realizzazione della sala lettura a la riqualificazione dello spazio antistante, Biumor e Popsophia in centro storico, le esposizioni di opere ‘Il volto di una città’ e ‘La fede nell'arte’ (Museo di San Nicola)”.
“Resto convinta, forse un po' ingenuamente, che la vera politica si fa con i fatti, perché di questo ha bisogno una città non certo di parole vuote e di insulti gratuiti e insensati - sottolinea Tatò -. Oramai la tecnologia permette a chiunque di valutare la dedizione e la concretezza di un amministratore o al contrario la sua volatilità. Sul web si trova di tutto perfino cosa è stato fatto nei 7 anni di amministrazione di Alessandro Massi. Per le sue deleghe, è possibile coglierne le performance”.
“Vorrei inoltre puntualizzare che nel rispetto del mandato che gli elettori ci hanno affidato come lista Tolentino Popolare ho continuato a sostenere il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, convinta di interpretare le intenzioni manifestate al momento del voto dai cittadini che ci hanno accordato la preferenza. Cosa che Massi ha totalmente disatteso per un esclusivo interesse personale. Credo non ci sia altro da aggiungere” conclude l’assessore Silvia Tatò.
"Dopo mesi di attesa dovuti al fermo prima e ai ritardi dovuti ai blocchi delle consegne dei materiali imposte dall’emergenza Covid poi, lunedì 10 gennaio, meteo permettendo, inizieranno i lavori per il posizionamento di un semaforo, con relativo attraversamento segnalato, per ipo-non vedenti in via Dante Alighieri, così come richiesto dall’Associazione Nazionale Ciechi". Ad annunciarlo è l’assessore alla viabilità del comune di Civitanova Marche, Fausto Troiani.
"Il posizionamento e l’attivazione del dispositivo semaforico per non vedenti dovrebbero terminare nel giro di pochi giorni. Questa operazione si inserisce nel novero dei lavori relativi alla viabilità cittadina che l’assessorato concorda con residenti e associazioni, per rendere Civitanova più fruibile e 'a misura d’uomo' anche per le categorie più svantaggiate" conclude Troiani.
Il Ministero ha autorizzato la somministrazione della terza dose di vaccino Sars Cov 2 anche nella fascia di età 12 – 15 anni. Nelle Marche sarà possibile prenotare dalle 10 del mattino di lunedì 10 gennaio. La somministrazione partirà da martedì 11 gennaio. I soggetti coinvolti sono 54.928: da lunedì saranno 13.431 i ragazzi che hanno effettuato la seconda dose da più di 4 mesi e potranno quindi accedere subito alla dose booster, mentre, entro gennaio, matureranno il requisito in 17.231.
Per tutti è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per le prime due dosi, a distanza di almeno 4 mesi dalla seconda. Le modalità di prenotazioni sono sempre le stesse: il sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it utilizzando la tessera sanitaria del minore, e con le altre modalità attivate da Poste italiane nonché anche dal sito regionale https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni.
Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria), tramite i portalettere che consegnano la posta a casa o inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947 (entro 48-72 ore si verrà ricontattati per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento).
Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione. È utile, per snellire i tempi di attesa, presentarsi al punto vaccinale con la modulistica già compilata: scheda anamnestica (C), modulo consenso minori (D), modulo di consenso dose booster.
"Sono passati più di tre mesi dalle elezioni e l'amministrazione comunale non si degna di nominare il consiglio di amministrazione dell'Assem srl e dell'Assem spa, lasciando i vecchi amministratori in regime di prorogatio". Così Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Alberto Pilato, consiglieri di minoranza del gruppo Insieme per San Severino, riguardo la mancata nomina del Cda della partecipata.
“Il sindaco, nonché assessore alle aziende partecipate, conferma ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l'assoluto disinteresse alle esigenze della nostra preziosa azienda, continuano nella nota. Un'amministrazione riconfermata avrebbe dovuto avere le idee chiare e procedere subito alla nomina della governance dell'Assem, ma il sindaco di idee conferma di averne poche e quelle poche confuse”.
“Proviamo ad immaginare i motivi di questo imperdonabile ritardo: o la difficoltà di scegliere tra le tante candidature di persone che sono prontamente salite sul carro del vincitore e che ora chiedono compenso per il proprio impegno elettorale; oppure, al contrario, non si trovano vittime sacrificali, disposte ad obbedire senza possibilità di replica ai diktat del sindaco”.
“Il nostro gruppo consiliare – proseguono - auspica che il sindaco nomini cittadini settempedani e che raccolga i suggerimenti formulati nel corso della prima assise consiliare: nomina di un consigliere di minoranza, su 3, all'interno del Consiglio di amministrazione di Assem spa, nomina di un revisore dei conti espressione della minoranza, su 3, all'interno dei Collegi sindacali di Assem spa e Assem srl, nomina di un Consiglio di amministrazione di 3 membri (come previsto dallo statuto) alla guida di Assem spa, anziché un amministratore unico, come avvenuto negli ultimi 8 mesi, nomina della stessa persona come presidente di Assem srl e Assem spa, per facilitare il compito di entrambi i ruoli.
Speriamo che le scellerate scelte del sindaco sull'Assem prese dal sindaco negli ultimi 12 mesi lascino il posto ad un deciso cambio di passo per assicurare alla nostra azienda partecipata un presente e soprattutto un futuro sereno”.
È attesa per questo sabato 8 gennaio la visita di Maurizio Gasparri (FI) nella Regione Marche, con particolare riguardo di alcune delle principali località costiere. In particolare, il senatore si recherà nel corso della giornata presso i locali del RIstorante Levante del Molo del lido di Fano, del Mercato Ittico di Civitanova Marche e del Porto Turistico marina di Porto San Giorgio per incontrare i suoi sostenitori e parlare della cosiddetta direttiva Bolkestein*, la cui applicazione nel prossimo futuro metterebbe a rischio, secondo i forzisti, il lavoro di centinaia di operatori balneari.
"La visita del senatore Gasparri - si apprende dal comunicato ufficiale di FI - sarà un'importante occasione per fare il punto sull’argomento e per portare alle massime istituzioni nazionali ed europee il grido di dolore degli operatori di spiaggia. La difesa dei balneari è in cima alla lista delle priorità di Forza Italia, anche in vista delle elezioni che chiameranno i cittadini di Porto San Giorgio alle urne nella primavera prossima".
Per l'occasione, Gasparri terrà a battesimo anche l'inaugurazione della sede elettorale di FI presso Porto San Giorgio, dove gli iscritti al partito potranno riunirsi per discutere anche le varie problematiche del territorio.
*Scopo della direttiva dell'Unione Europea 2006/123/CE promuovere la parità di professionisti e imprese nell'accesso ai mercati dell'Unione europea
Insediata la nuova Giunta nel comune di Montecassiano. Il 31 dicembre sono state protocollate le dimissioni dalla giunta e dal consiglio comunale del vicesindaco Antonio Coppari e dell’assessore Cinzia Paolucci. «Un gesto nobile che guarda al futuro – ha spiegato il sindaco Leonardo Catena –, lasciando spazio a due giovani (un terzo entrerà poco più avanti) che prenderanno il loro posto al prossimo consiglio comunale. Abbiamo vissuto momenti difficili e momenti quasi esaltanti fianco a fianco. In questi 7 anni e mezzo, non abbiamo mai avuto uno screzio, sempre un confronto sincero per il bene di Montecassiano.
È cresciuto un legame di profonda amicizia e un sentimento di vicinanza umana – ha aggiunto il primo cittadino - che durerà ben più a lungo dei rapporti politico-amministrativi. Ringrazio a nome dell’Amministrazione e di tutta la comunità Antonio e Cinzia per il loro indispensabile sostegno, per la passione e l’intelligenza con cui hanno reso un grande servizio al nostro Comune. Un gesto di altruismo che mostra come possa ancora affermarsi la buona politica».
Dal 3 gennaio scorso è entrata in servizio la nuova giunta con la nomina a vicesindaco di Katia Acciarresi a cui come assessore sono state assegnate le deleghe Affari generali, Servizi sociali, Mense, Trasporti, Rapporti con gli oratori, Famiglie e Anziani, Volontariato, Associazioni, Polizia locale e Scuola. Tra gli assessori confermata Barbara Vecchi con le deleghe al Bilancio, Ambiente, Gestione ciclo dei rifiuti, Transizione ecologica, Comunità energetiche, Sostenibilità e Ricerca finanziamenti. I nuovi assessori sono Ilaria Matteucci con le deleghe Cultura, Beni culturali, Pari opportunità, Comunicazione, Spettacoli, Teatro, Rapporti con la Pro Loco e Servizi educativi e Paolo Carnevali con le deleghe Gestione del territorio, Lavori pubblici, Manutenzioni, Urbanistica, Viabilità, Mobilità e Suap.
Confermata Fiorella Perugini come capogruppo e con le deleghe al Turismo e alla Bellezza e Paolo Spernanzoni avrà le deleghe ai Rapporti con la Pro-loco, Sport e disabilità. I nuovi consiglieri comunali sono Simone Mengoni con le deleghe all’informatica, eventi e politiche giovanili e Tristano Grandinetti con le deleghe alle attività produttive, lavoro e energie rinnovabili.
"Ci proponiamo ad essere l'alternativa a 'Tolentino nel Cuore', la lista che rappresenta l'attuale amministrazione Pezzanesi. Siamo aperti al dialogo con tutte le forze di opposizione, ma anche di centrodestra. Proprio alla destra dico che il modello Marche non può funzionare ovunque. Il riferimento deve essere, invece, quello del Governo Draghi. Un progetto trasversale e comune, capace di proporre una figura capace di prendere i voti e piacere alle persone. Qualora ciò non sia possibile, siamo anche disposti a correre da soli". Così Alessandro Massi, massimo esponente di 'Tolentino Popolare', ufficializza la presenza della civica alle prossime elezioni amministrative.
L'annuncio arriva in occasione di una conferenza stampa indetta via web (a Tolentino i contagi corrono, sono oltre 300 ndr) per presentare l'ingresso in Consiglio Comunale di Diego Aloisi, 29 anni, in sostituzione del dimissionario Leonardo Salvatori. Un ingresso arrivato con due mesi di ritardo, spiega il giovane consigliere: "Salvatori ha lasciato l'Assise a fine ottobre, ma il Consiglio Comunale non è stato convocato prima del 30 dicembre. Non è stato, dunque, rispettato il termine di 10 giorni per la surroga".
"Non sarebbe stato un grosso problema sennonché il 18 dicembre ci sono state elezioni provinciali - precisa Aloisi -. Mi è stato, dunque, impedito di svolgere una funzione elettorale attiva o passiva nonostante abbia fatto presente l'esigenza al presidente del Consiglio. Faremo un esposto al Prefetto, gli estremi ci sono". Il neo consigliere definisce un "onore sincero" l'ingresso nell'Assise e dichiara la sua "opposizione senza se e senza ma" alla giunta Pezzanesi.
L'operato del primo cittadino viene aspramente criticato anche da Massi: "Pezzanesi ha intriso di rancore e invidia tutta la nostra comunità. Si è tornati alla politica clientelare degli anni '80, mentre noi guardiamo al futuro e ci poniamo come la casa dei moderati, dei cattolici, dei riformisti, dei popolari e dei liberali e di chi odia un certo modo di fare amministrazione. La Luconi si definisce innovativa, ma fa politica dal 2004 ed è una diretta emanazione del sindaco".
Parole al veleno anche per i due 'epurati' Andrea Crocenzi ("non rappresenta che sé stesso, la smetta di parlare a nome nostro") e Silvia Tatò ("È la galoppina di Silvia Luconi"). Massi rivendica la volontà di fare di 'Tolentino Popolare' una "lista per i giovani. Il grande fallimento di Pezzanesi è non aver ricostruito nemmeno una scuola, a oltre 5 anni dal sisma".
Proprio sulle scuole Massi propone "un polo universitario alla Don Bosco e uno spazio dedicato alle start-up all'ex liceo". E sul lavoro che manca: "È di oggi la notizia dell'apertura di un centro Amazon a Jesi, non sarebbe invece potuto venire a Tolentino con tutti gli incentivi che abbiamo?".
"Siamo stati l'unica opposizione a Pezzanesi in questi anni, gli altri hanno dormito - rivendica ancora Massi -. Ora siamo disponibili a dialogare con tutti, ad eccezione proprio della lista di Pezzanesi e Luconi, 'Tolentino nel Cuore'. Spero che quando 'Tolentino Popolare' sarà in maggioranza, al termine delle prossime elezioni, non ci troveremo con un disastro dal punto di vista del bilancio. Il problema è la ratifica approvata nell'ultimo Consiglio del 30 dicembre, dove sono triplicate le spese di rappresentanza del sindaco e della Giunta. Di cosa stiamo parlando? Qui c'è un paese in preda alla pandemia e la maggioranza pensa alle spese di rappresentanza e alle cene? È un comportamento da esposto alla Corte dei Conti, lo valuteremo e lo faremo".
Opinione condivisa anche dal segretario dell'associazione politico-culturale 'Tolentino Popolare', Fabio Montemarani, presente anch'egli alla conferenza: "Siamo sempre stati coerenti coi nostri principi, subendo anche degli attacchi personali da parte dell'attuale Amministrazione, ma non ci siamo venduti per due denari come altri. Abbiamo idee riformiste e ci poniamo politicamente al centro. La nostra lista è già completa e, insieme ad altre, cercheremo di dare la svolta all'attuale situazione di torpore in cui versa Tolentino".
"Si rassegni Rosalba Ubaldi: i tempi di 'una donna sola al comando' sono finiti. Quei tempi sono semplicemente finiti perché Rosalba Ubaldi è stata mollata dalla parte migliore della scena politica: i cittadini elettori di Porto Recanati. Se ne faccia una ragione". Lo si legge in una nota sottoscritta da tutti gli esponenti di "Civico Progetto Comune", la lista del sindaco Andrea Michelini.
“Abbiamo appreso con notevole stupore quanto emerso dalle dichiarazioni della locale UDC, l’unico partito ad avere più iscritti che elettori, sull’operato della Giunta Michelini e sui denunciati eccessivi personalismi di un membro della stessa - si sottolinea dai banchi della maggioranza -. Rimaniamo pertanto stupiti che la dottoressa Rosalba Ubaldi, attraverso il suo partitino, possa avanzare con questa preoccupante facilità simili dichiarazioni. Ci corre infatti l’obbligo ricordarle che ogni membro delle sue trascorse Giunte che in qualche modo abbia provato a rivendicare una propria minima autonomia di azione politica esecutiva, contrastando il suo pensiero, è stato costretto nel tempo alle dimissioni perché poco rispettoso del culto della Capa".
"A pochi è inoltre sfuggito, nell’ultima Consiliatura, che nel momento in cui il Sindaco eletto, ovvero l’ingegnere Roberto Mozzicafreddo, abbia provato a rivendicare coerentemente al ruolo elettivo ricoperto, un minimo di presenza politica, sia stato fatto fuori per volere di chi, da una vita, ha una scarsa capacità di lavorare in sintonia con un gruppo di persone e preferisce notoriamente imporre le proprie idee al resto della maggioranza" puntualizzano gli esponenti di 'Civico Progetto Comune'.
"Desideriamo pertanto rassicurare la nostra imperterrita tesserata UDC sul fatto che ogni scelta che la Giunta Michelini decide di intraprendere è il frutto del lavoro di un gruppo coeso che ha la capacità di confrontarsi, di rispettare le idee di tutti e tenerle in debita considerazione, di saper trovare una sintesi e di dare nel contempo ad ogni assessore la possibilità di comunicarla nei modi" concludono in comunicato a firma congiunta gli esponenti di 'Civico Progetto Comune'.
"In seguito a numerose segnalazioni e diverse raccolte di firme dei cittadini di Civitanova interessati, che hanno voluto portare all’attenzione dell’Amministrazione comunale i notevoli disagi dei residenti e commercianti delle cosiddette 'strade cieche', l’assessorato alla viabilità , coadiuvato dai responsabili della polizia locale e dal funzionario del servizio viabilità del comune, si è preoccupato di fare diversi sopralluoghi in molteplici strade interessate e di parlare con i residenti di tali strade". Ad annunciarlo è Fausto Troiani, assessore all'Urbanistica del comune di Civitanova Marche
"Ne è emersa la necessità di porre rimedio a situazioni spesso estremamente caotiche e di porre ordine al traffico e ai parcheggi - sottolinea l'assessore -. Le strade cieche sono, per necessità, sempre a doppio senso di circolazione, con le auto parcheggiate ai lati seppure spesso la carreggiata risulta essere più stretta del dovuto. Una situazione di questo tipo è spesso causa di incidenti e controversie. In molti casi le auto vengono parcheggiate oltre che in modo selvaggio, ovvero sopra i marciapiedi, davanti i passi carrabili e in prossimità degli incroci".
"Appurato ciò, d’accordo con la stragrande maggioranza dei cittadini interessati, l’amministrazione comunale ha pensato di ridurre il caos in queste strade cieche ponendo i segnali che indicano: 'strada chiusa – divieto di transito esclusi residenti e autorizzati', intendendo per 'autorizzati' tutti coloro che si devono recare presso le attività commerciali presenti nella via. Questo non per dividere i civitanovesi in cittadini di serie A e di serie B, ma per riportarli tutti in serie A" conclude Troiani.
"Seguiamo con attenzione l'operato dell'attuale maggioranza, soprattutto attraverso le nostre rappresentanti in Consiglio Comunale. Fino ad oggi non ci siamo espressi in modo da dare il tempo necessario alla nuova giunta e al nuovo sindaco. Abbiamo condiviso gli interventi fatti in Consiglio Comunale dalle consigliere Ubaldi e Sabbatini che fornivano utili suggerimenti e critiche costruttive all’operato della maggioranza. Ma ora, passato un trimestre, ci sentiamo in dovere, anche nei confronti dei concittadini che ci hanno sostenuto, di sottolineare con forza quelle che sono le mancanze di chi siede al governo della nostra città". È quanto scrive, in una nota, l'Udc di Porto Recanati.
Il mirino, in particolar modo, è sull'assessore Lorenzo Riccetti, definito come il vero "sindaco" di Porto Recanati: "Ha un piano per tutto ed una soluzione per tutto, valuta il personale e pianifica le assunzioni dei nuovi collaboratori, recinta parchi pubblici e rende zona pedonale permanente tutto Corso Matteotti, si prepara alla pianificazione di tutte le opere pubbliche e quindi alla redazione del Bilancio e in Consiglio Comunale ha anche già dato dimostrazione di volersi sostituire ai tecnici indicando addirittura i materiali edili ed i complementi migliori da utilizzare".
"Sempre il 'sindaco Riccetti sottolinea come i suoi collaboratori, assessori e consiglieri, tutti rigorosamente non politici, stiano in questi giorni 'prendendo le misure e acquisendo le competenze necessarie' e ci induce quindi a credere che prima, di competenze, non ne avessero poi così tante - aggiungono dall'Udc -. In ultimo ribadisce e si compiace del fatto che 'gli uffici comincino (quindi solo ora!) a lavorare secondo un operare corale e condiviso'. Ecco, riteniamo questa affermazione oscena in primo luogo perché siamo certi che gli uffici abbiano sempre e da sempre lavorato in maniera corale e condivisa e aggiungiamo anche con la professionalità e la collaborazione che da sempre li contraddistingue ognuno nel proprio ruolo".
"Vorrà il Sindaco Michelini (se ancora ne avesse potere) spendere una qualche parola in difesa delle maestranze comunali, degli assessori e dei consiglieri (da lui stesso delegati) che debbono subire la saccenteria di Riccetti? Oltretutto in evidente contrapposizione con quanto dichiarato recentemente dallo stesso Michelini che ha definito la squadra di governo coesa e pronta a lavorare già dalle 24 ore successive alla elezione.
"Per ora leggiamo solo proclami, storie di progetti poi rivisti perché economicamente non sostenibili e annullamenti. Alla base, una profonda discrepanza di vedute e battitori liberi. Iniziamo l’Anno Nuovo con i peggiori dei propositi possibili" concludono nella nota i rappresentanti dell'Udc di Porto Recanati.
“Dalla legge di bilancio dello Stato e dalla prima versione del decreto milleproroghe sono state tenute fuori misure importanti per i cittadini, le imprese ed i comuni del cratere sismico, in particolare quelle relative alla proroga della sospensione dei mutui; per questo sollecitiamo il governo e tutte le forze politiche, nessuna esclusa, affinché si dia immediata soluzione alla problematica”.
Ad affermarlo sono i Segretari Provinciali del Partito Democratico delle aree del cratere Francesco Ameli (Ascoli), Luca Piermartiri (Fermo) e Angelo Sciapichetti (Macerata), che hanno inviato una missiva al Segretario nazionale del Partito Democratico e ai parlamentari eletti nella circoscrizione Marche.
“Nel decreto milleproroghe” proseguono i segretari “ad oggi mancano il mantenimento delle altre misure legate allo stato di emergenza a cominciare dalla sospensione dei mutui per i cittadini, le imprese e i comuni, così come una modifica normativa che preveda il riconoscimento dell’Iva, per i contributi alle imprese connessi alla ricostruzione, come costo nel caso di rinuncia alla detrazione della stessa. Modifica condivisa anche dall’assemblea legislativa delle Marche grazie ad una iniziativa del Partito Democratico".
"La mancata sospensione dei mutui, soprattutto in un tempo difficile come questo, rischia di far saltare il sistema socio economico delle nostre aree interne e far diventare vane tutte le azioni che verranno realizzate con il PNRR ed il fondo complementare sisma - aggiungono i segretari -. È grave in particolare l’assenza della Regione Marche su un tema così delicato: da un lato Acquaroli sembra essersi dimenticato delle problematiche dei territori colpiti dal terremoto, dall’altro Castelli è impegnato a curare i rapporti sul collegio elettorale piuttosto che dare aiuti concreti a chi non ne ha”.
“Altra questione importante e sentita nelle aree terremotate” concludono i segretari “riguarda la cosiddetta busta paga pesante, tematica che ad oggi non ha avuto una risposta adeguata da parte delle istituzioni nonostante pensionati e lavoratori dipendenti residenti nei comuni abbiano fatto domanda già appena dopo il sisma e la tematica sia stata oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale delle Marche nella passata consiliatura”.
Nei giorni scorsi il Comune di Macerata si è aggiudicato il finanziamento di 20 milioni di euro del bando nazionale sulla “Rigenerazione Urbana”. Tra gli interventi previsti ci sono anche quelli relativi allo stadio comunale Helvia Recina, al palasport di Fontescodella e al nuovo impianto per il rugby.
"Dei circa 120 milioni di euro che l’Amministrazione ha catturato nei pochi mesi di mandato in tutti i settori di intervento, una fetta importante è destinata allo sport quale elemento di valenza sociale e turistica – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti in poco più di un anno di mandato che ci permetteranno di realizzare impianti sportivi nuovi, funzionali e moderni".
"Sono profondamente orgoglioso che dopo solo un anno dal nostro insediamento, ancora una volta, lo sport è al centro della nostra attività amministrativa – ha aggiunto l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. Dopo i lavori di impermeabilizzazione della gradinata dello stadio e di sistemazione del palazzetto e dopo il riconoscimento di Macerata Città Europea dello Sport 2022 con la relativa dotazione economica da parte della Regione Marche, oggi otteniamo ben 7 milioni di euro che andranno a dar vita a una profonda riqualificazione dei più rappresentativi impianti cittadini. Restituiremo così ai maceratesi uno stadio profondamente rinnovato, un più moderno palasport e due nuovi campi da rugby".
I lavori di ristrutturazione dello stadio Helvia Recina, per un importo complessivo di quattro milioni, sono concepiti nell’ottica di completare quanto previsto dalla normativa attuale per lo svolgimento delle partite del Campionato di Serie B e di Lega Pro e implementare lo stadio in modo da soddisfare i requisiti di sicurezza e di funzionalità dettati dai regolamenti vigenti della Figc e Coni, con particolare attenzione all’utilizzo da parte di pubblico e atleti con disabilità. L’Amministrazione, nella presentazione del progetto, ha puntato infatti sulla necessità di creare un ambiente accessibile e inclusivo agli spettatori e agli atleti con disabilità.
Il progetto prevede, per la curva nord, la realizzazione di un nuovo gruppo di spogliatoi; questi saranno destinati agli atleti e agli arbitri. Saranno realizzati anche altri locali come l’infermeria, la sala doping, i magazzini, le segreterie, la sala stampa e gli uffici per i delegati delle federazioni delle attività sportive. Ai nuovi locali, che avranno accesso a raso sul campo di gioco, si potrà accedere con facilità senza barriere architettoniche. La curva nord potrà essere utilizzata anche ai fini delle manifestazioni non solo sportive in quanto avrà anche funzione di palco.
La gradinata est e la tribuna coperta saranno interessate da interventi strutturali di impermeabilizzazione e dalla sistemazione dei locali di servizio. Nella curva sud, destinata ai tifosi locali, saranno sistemati i servizi igienici già esistenti, i percorsi pedonali per l’accesso e il deflusso degli spettatori e tinteggiata la gradinata. In ossequio alle normative saranno adeguate anche le sedute spettatori per un totale di 4229 posti (1526 tribuna locali, 1020 gradinata locali, 1017 gradinata ospiti e 666 curva locali).
I lavori prevedono, inoltre, la sistemazione del campo di gioco in erba naturale. Saranno infine adeguati gli impianti tecnologici a servizio dello stadio come quelli audio e di trasmissione dati per le riprese televisive. A essere interessato dal finanziamento, per un importo di 400mila euro, sarà il palasport di Fontescodella dove saranno profondamente ristrutturati gli spogliatoi, l’infermeria, la sala massaggi e il magazzino presenti sui lati corti del fabbricato, sia a sud che a nord. L’intervento prevede inoltre la realizzazione dei servizi igienici, di un nuovo impianto idrico e di riscaldamento all’avanguardia e il rifacimento degli intonaci, delle pavimentazioni e delle tinteggiature degli spogliatoi.
Il finanziamento prevede infine la realizzazione di due nuovi campi da rugby (uno in sintetico e uno in erba) a Villa Potenza - per un importo di 2,5 milioni di euro - che diventeranno polo di riferimento regionale. A ciò sarà connessa la valorizzazione dell’area archeologica di Helvia Recina all’interno di una più ampia strategia per la riqualificazione della qualità urbana della località di Villa Potenza per trainare lo sviluppo economico e turistico del territorio.
Ci sono comuni che, nonostante il difficile momento storico legato alla pandemia, riescono a tenere viva - con arguzia e lungimirante programmazione - la propria appetibilità turistica. È il caso di Sarnano, le cui iniziative ideate in occasione delle festività natalizie erano state già segnalate da Picchio News qualche settimana fa (leggi qui). Ora è tempo di bilanci.
"È stato un ottimo fine d'anno, siamo soddisfatti. Dal 30 dicembre sino al 2 gennaio abbiamo registrato tantissimi visitatori, specie nelle prime due giornate del 2022. Non siamo stati immuni dalle disdette, ma siamo riusciti a compensarle con le prenotazioni last minute. Tutte le tipologie di attività hanno lavorato con ottimi numeri, dalla ristorazione alla ricettività, sino al campeggio e ai due chalet in quota. Il tutto sempre nel rispetto delle norme anti-Covid". Così il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, fotografa l'afflusso di visitatori nel suo comune in occasione delle feste.
Proprio le luminarie impreziosite dai 400 alberelli colorati realizzati all’uncinetto da una sessantina di signore del paese e la Via delle Cascate Perdute illuminata a festa sono state tra i principali poli d'attrazione, senza dimenticare la pista di pattinaggio sul ghiaccio. Un successo tanto grande da far pensare ad una proroga: "Vista l'affluenza, contiamo di poter proporre l'illuminazione notturna della Via delle Cascate Perdute per tutti i fine settimana di gennaio, oltre la scadenza inizialmente fissata al 9 gennaio" annuncia il primo cittadino.
A godere delle bellezze di Sarnano sono stati, in gran parte, visitatori provenienti della provincia di Macerata e da quelle vicine di Ascoli e Ancona, ma si sono registrate anche turisti provenienti da fuori regione: Lazio, Umbria ed Emilia Romagna. "È stata un'ottima stagione, i nostri operatori economici sono soddisfatti e non ci sono state chiusure di attività. Tutto sta andando molto bene, il fine d'anno è stato il degno coronamento del lavoro fatto durante il 2021 e della promozione che stiamo portando avanti, con testimonial d'eccezione come Cesare Bocci".
Stando ai numeri raccolti dal Comune, durante il periodo estivo - dal primo di giugno sino al 30 settembre - Sarnano ha registrato un flusso di 189 mila visitatori (persone che hanno visitato il Comune per 1 o 2 giorni, ndr): "Un numero importantissimo - sottolinea il sindaco -. Rispetto al 2020, anno in cui abbiamo registrato un boom dovuto all'uscita dalla prima ondata e al turismo di prossimità, i numeri del 2021 sono più bassi, ma restano in miglioramento rispetto a quelli del 2019".
Nel futuro di Sarnano ci sono anche i 41 milioni di finanziamento intercettati tra apporto pubblico (Pnnr Sisma e Cis) e apporto privato per la valorizzazione della stazione sciistica. "Vogliamo renderla un polo turistico attivo tutto l'anno, non solo nella stagione invernale" spiega Piergentili. Tra i propositi per il 2022 la speranza che il Covid allenti la sua morsa per tornare a organizzare le due feste medievali che contraddistinguono il Comune, Castrum Sarnani e il Palio del Serafino.
Ma Sarnano è divenuto un punto di riferimento anche a livello sportivo, dopo l'importantissimo accordo raggiunto con la Federazione Italiana di scherma per ospitare gli stage degli atleti e dei tecnici delle nazionali maschili e femminili junior e senior della specialità del fioretto sino a Parigi 2024: "Oltre alla nazionale italiana, siamo in trattativa per far venire ad allenarsi a Sarnano anche gli atleti di altre due superpotenze della scherma, come la Cina e il Giappone" dice il primo cittadino.
In programma, e già calendarizzati, anche gli appuntamenti con il Trofeo Scarfiotti; con due gare nazionali, a livello giovanile, di ginnastica ritmica e con il campionato italiano di softair. E, infine, un sogno nel cassetto: "Stiamo lavorando per avere in ritiro una squadra di serie A, ma non sarà semplice" ci svela il sindaco Luca Piergentili.
Il 3 febbraio 2022 scadrà ufficialmente il mandato da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella e, per quanto in molti lo sperassero, non ci sarà un bis. Il politico, giurista e avvocato di origini siciliane, giunto alla soglia degli 81 anni, era stato categorico sin dal maggio scorso, prima che scattasse ad agosto il fatidico semestre bianco. Riportando alla memoria l’ex presidente Antonio Segni (1962 – 1964), dichiarò di fatto la propria indisponibilità a una rielezione con un discorso politico nel quale manifestò esplicitamente la propria adesione a quello che era già il pensiero di Segni: modificare la Costituzione iscrivendovi l’impossibilità del secondo mandato, e abolire contestualmente il semestre bianco.
Giorgio Napolitano, in questo senso, ha fatto storia: mai infatti, prima del 2013, un presidente era stato rieletto per un secondo mandato. Tensione che Umberto Ambrosoli (figlio dell’avvocato Giorgio, ucciso nel 1979 perché non remissivo a logiche di cointeressenza di mondi istituzionali, massonici e mafiosi) definì immotivata e utile solo a pilotare la rielezione dello stesso Napolitano per interessi interni alla politica – fra cui la cosiddetta “congiura del silenzio” rispetto al processo della trattativa Stato Mafia.
CORREVA L’ANNO 1981. In seguito all’assassinio per mano mafiosa del fratello Piersanti, Sergio Mattarella intensifica progressivamente il proprio impegno politico e fa il suo ingresso alla direzione della Dc. Nello stesso periodo, i magistrati che indagano sul rapimento del banchiere Michele Sindona ritrovano l’elenco di 962 affiliati alla P2: molti nomi sono di esponenti di alto livello della Dc. Mattarella diviene membro della commissione parlamentare d’inchiesta a fianco dell’ex partigiana cattolica Tina Anselmi, che porterà anche ad un rinnovamento interno al partito democristiano. Sono anche gli anni ’90 del “Mattarellum” e delle immense aspettative disattese, come testimoniato anche dalle successive leggi elettorali “Porcellum” e “Italicum”. Con il crollo della Prima Repubblica, lo stesso Mattarella transita al Partito Democratico prima di essere eletto giudice della Corte Costituzionale.
IL CAPO DELLO STATO. Nel 2015 viene eletto Presidente della Repubblica con un discorso d’insediamento su giovani, anziani, donne, ammalati e disabilità. Un impegno umanitario che viene subito confermato nel giugno dello stesso anno, in occasione dell’ingresso alla Tenuta di Castelporziano: «Nessuno può essere abbandonato di fronte alle difficoltà. La nostra bella Italia se perdesse o se si attenuasse il senso di solidarietà, tradirebbe i suoi valori e la sua storia». Nel corso del suo mandato, Mattarella si confronta con un Paese profondamente segnato da crisi economica e dei valori, con effetti devastanti legati soprattutto al futuro dei più giovani e delle classi sociali più deboli.
LA PANDEMIA DA COVID-19. Un ultimo anno complicato quello di Sergio Mattarella nelle vesti di Capo dello Stato, fra la gestione del Governo Conte e quello più attuale di Mario Draghi. Con l’esplosione della pandemia da Covid-19 e il Paese che ha mostrato tutte le sue criticità e fragilità rimaste fino a quel momento nascoste o accantonate, facendo cadere gli italiani in uno status di totale incertezza e paura. L’abbraccio e la vicinanza alla passione degli italiani giunge anche in occasione dei risultati sportivi ottenuti agli Europei di calcio, ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo.
Non poteva che terminare con un pensiero a chi è stato profondamente segnato dalle calamità degli ultimi sette anni (fra alluvioni, terremoti, pandemia), a chi svolge ogni giorno il proprio lavoro in funzione della comunità tutta e ai più giovani il mandato di Sergio Mattarella, che di fatto consegna al suo successore un’Italia forte solo del proprio senso di appartenenza nei momenti più difficili, ma con addosso il segno delle profonde fratture sociali, delle difficoltà economiche e della politica ancora immatura.
Citando le parole del professor Pietro Carmina (morto nell’esplosione di Ravanusa l’11 dicembre scorso), si è voluto rivolgere così ai giovani nel suo discorso di fine anno 2021: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare”.
TOLENTINO - Il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la Giunta, con una apposita delibera, hanno chiesto al Governo e al commisario Giovanni Legnini un provvedimento per la proroga immediata, almeno fino al 31 dicembre 2022, della sospensione del pagamento rate mutui per privati e Comuni del cratere. La mancata proroga è uno dei nodi irrisolti della legge di bilancio. "Non continuare a prevedere – spiega la giunta – come invece fatto per altri territori colpiti da analoghe calamità (come ad esempio per i territori dell’Emilia Romagna per il sisma del 2012), misure di sostegno come quella ad oggi non più presente rischia fortemente di compromettere la tenuta di vaste aree già fortemente provate.
Tutto ciò potrebbe nuocere alla ricostruzione, non solo materiale, di vaste zone dell’entroterra, che potrebbero definitivamente rimanere senza risorse di comunità, lasciate in sostanza al destino di uno spopolamento ancora evitabile". Il sindaco ritiene "necessario per la stessa sopravvivenza di territori che avrebbero le caratteristiche per tornare a essere vitali e trainanti in vari settori" la proroga della sospensione dei mutui.
La giunta Pezzanesi, all’unanimità, ha deciso di "stigmatizzare la mancata previsione della proroga della sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui di privati ed enti locali nei territori colpiti dalla crisi sismica iniziata il 24 agosto 2016, già invece prevista in caso di altre simili emergenze". Poi chiede al governo, "al fine di contribuire alla coesione sociale ed economica delle zone interessate, di prevedere in un provvedimento avente forza di legge la proroga immediata della sospensione del pagamento delle rate dei mutui per privati ed i comuni facenti parte del cosiddetto cratere del sisma del 2016 almeno fino al 31 dicembre 2022".
Infine il sindaco Pezzanesi si rivolge anche al commissario Legnini e a tutti i rappresentanti dei territori terremotati presenti in organi politico-amministrativi o istituzionali, "di fare quanto in loro potere perché possa essere prevista, sempre in un atto avente forza di legge" la proroga fino alla fine dell’anno appena iniziato.
Nella seduta di oggi, in Consiglio, si parlerà anche di bilancio di previsione. Il problema dei mutui era stato sollevato la settimana scorsa dal comitato "Mutui sulle macerie" di Camerino. "Il 21 dicembre il via libera alla proroga della sospensione sui mutui da parte del Senato – aveva spiegato la presidente –. Mercoledì mattina l’amara sorpresa: apprendiamo che il Mef ha bocciato l’emendamento, nonostante siano state trovate le coperture finanziarie. Quindi questa norma alla Camera non è arrivata".
Con una delibera, la Giunta Comunale ha assunto l’impegno di avviare una variante specifica al vigente Piano regolatore generale per la realizzazione di una nuova struttura socio-sanitaria da destinare principalmente a “Centro per l’Autismo”, sulla base della proposta avanzata dall’ASP Paolo Ricci. In termini quantitativi la proposta di variante, che gli Uffici Tecnici comunali avvieranno nell’immediato, prevede che siano realizzati circa 6.000 metri quadrati di struttura socio-sanitaria – dislocata su di un lotto di terreno di circa 5.000 metri quadrati.
Ne consegue che la struttura dovrà essere realizzata almeno su due piani, oltre ad ulteriori superfici pertinenziali dedicate all’attività di servizio, nonché la previsione di parcheggi pubblici e privati ed attrezzature ludiche e ricreative di sostegno all’attività terapeutica. Il disegno urbanistico della struttura si conformerà al contesto storico e paesaggistico rappresentato dal centro storico di Civitanova Alta, fino ad includere le continuità naturalistiche del Bosco del Castellaro con il mantenimento della viabilità ciclopedonale esistente.
“Dopo mesi in cui abbiamo preso in esame ogni aspetto amministrativo e progettuale - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – abbiamo dato finalmente avvio alla variante sul Piano Regolatore che permetterà la realizzazione di un “Centro per l’Autismo” dotato di una propria ampia struttura. Abbiamo quindi mantenuto l’impegno con la nostra cittadinanza per offrire un importante e valido servizio a sostegno delle famiglie con soggetti autistici al proprio interno, anche alla luce dell’espansione dei fenomeni propri dell’autismo che colpiscono soprattutto bambini e ragazzi. Perseguito questo obiettivo, il nostro compito è quello di rendere questi bambini e ragazzi quanto più autonomi possibile, creare realtà aggregative relazionali giovanili e sviluppare una comunità che ne favorisca una progressiva inclusione nel nostro tessuto sociale anche in funzione di una crescita socio culturale di Civitanova Marche”.