Tolentino, Mauro Sclavi presenta il terzo polo civico: "Abituatevi a un'idea diversa di amministrare"
"Un sindaco non può avere paura di chi ha più competenza di lui. Deve essere un primus inter pares ("primo fra uguali", ndr). Abituatevi a un'idea diversa di amministrare la città". Con queste parole Mauro Sclavi ha presentato, nella splendida cornice del Politeama, la propria candidatura a sindaco di Tolentino.
L'ex presidente del Consiglio comunale, di professione infermiere, ha incassato il sostegno delle liste 'Tolentino Civica Solidale', 'Tolentino Popolare' e 'Riformisti Tolentino'. La scelta di lanciarsi nella competizione elettorale, ammette Sclavi, "non è stata semplice", ma è arrivata dopo un articolato "percorso mentale".
Il suo, puntualizza, sarà un modo di fare politica che prescinde "dal colore di partito". "Via i personalismi - prosegue - la nostra è una coalizione unitaria che raccoglie professionisti con sensibilità di destra e di sinistra". "I Comunisti Italiani - spiega Sclavi - hanno messo da parte la loro diversità e visto cosa ci accomunava: la voglia di cambiare la città", tanto da confluire tramite un "rappresentante indipendente" nella coalizione 'Tolentino Civica e Solidale', la cui referente è la dottoressa Elena Lucaroni, medico chirurgo.
Proprio quello della sanità diventa il tema centrale della presentazione: "Da 34 anni lavoro in questo ambito - puntualizza il candidato sindaco - credo di avere delle soluzioni. Quella più a breve termine si chiama assistenza di prossimità. Già dalla prossima settimana mi recherò in Regione: promettiamo di spellarci le mani affinchè i milioni di euro che arriveranno a Tolentino diventino realtà oggettiva trasformandosi in servizi, ambulatori e diagnostica".
Altro tema caldo è quello della cultura, su cui si è soffermato anche il più giovane candidato della coalizione, Diego Aloisi, rappresentante dei 'Riformisti Tolentino'. "Dobbiamo cavalcare l'idea di museo allargato, anche attraverso la collaborazione con i Monti Azzurri: loro hanno il Crivelli, noi abbiamo San Nicola; loro hanno la Vernaccia e noi il Castello della Rancia", conclude Sclavi.
A segnalare quale sia la diversa filosofia di governance della coalizione civica è Alessandro Massi, portavoce dell'associazione 'Tolentino Popolare': "Abbiamo un capitano - dice riferendosi a Sclavi - propenso all’ascolto e alla condivisione. Per la prima volta, nel corso della mia esperienza politica, vivo una situazione di questo tipo".
Poi un chiaro riferimento al sindaco uscente Giuseppe Pezzanesi: "Non possiamo più permetterci l'indottrinamento costante del «Se tu la pensi diversamente, sei un cretino». Si tratta di un’elezione fondamentale per Tolentino, dobbiamo agganciare il futuro. O lo facciamo adesso, o non lo facciamo mai più”, puntualizza Massi che pone - nel suo discorso - il focus su centro storico e scuola.
"Finchè c’è un barlume di speranza, dobbiamo perseguirlo, per far sì che la Don Bosco non vada via dal centro. Oggi il barlume ancora c’è. Sarebbe un delitto lasciare quella scuola per una volontà di speculazione edilizia" anche se, conclude Massi, "non possiamo promettere nulla perché il vero dramma è che l’amministrazione Pezzanesi non ha mai avviato un iter per la sua ricostruzione".
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