Tolentino, la replica di D'Este: "Vicepresidenza a Luca Cesini? Nessuna cambiale da pagare"
"Il riconoscimento leale, da galateo politico, che ha assegnato la vice presidenza a Luca Cesini, non va svilito definendolo una 'cambiale da pagare'. Abbiamo accolto positivamente l'atteggiamento politico della giunta Sclavi nei nostri confronti. Questo atto politico però, ha liberato energia dissacratoria e considerazioni poco nobili verso chi rappresenta una parte dell'elettorato della città". A dichiararlo è Massimo D'Este, consigliere comunale e capogruppo della coalizione di centro-sinistra 'Tolentino Città Aperta', nel replicare alle accuse mosse da Silvia Tatò, Monia Prioretti e Silvia Luconi (leggi qui).
"Il nostro ruolo in consiglio comunale sarà libero da condizioni, critico e costruttivo, ed è per questo motivo che non abbiamo accettato ruoli istituzionali, che sarebbero stati strumentalizzati o definiti moneta di scambio - aggiunge D'Este -. Lo sanno anche le pietre, abbiamo detto 'no' ad offerte che avevano l’unica volontà di formare al meglio la squadra di governo. Il centro destra parla della nostra poltrona come risarcitoria, io invece di chi non ha avuto la minima considerazione, giustamente consentita, di permetterci l'ingresso in una delle tre commissioni, nel ruolo di minoranza".
"Abbiamo abbastanza calcio nelle ossa, ci muoveremo sempre nel rispetto delle regole, ma anche con coscienza. Quella poltrona di riserva alla presidenza del Consiglio, per noi ha molta importanza, e non sarà avvelenata da quello che si vuole far passare come un risarcimento ai nostri favori. Forse non si è capito che siamo costruttivamente in opposizione a questa amministrazione, in compagnia del centro destra con i quali, se ci verrà concesso, intendiamo dialogare e confrontarci, sempre se ci saranno presupposti migliori di quanto emerso nel consiglio comunale di esordio" conclude Massimo D'Este.
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