Termovalorizzatore: "Pezzanesi è l'unico a volerlo, tradisce i sindaci che lo hanno eletto"
“Anacronisticamente si torna insistentemente a parlare di realizzare nuovamente il secondo (il primo lo abbiamo chiuso) termovalorizzatore in provincia di Macerata, a volerlo un solo uomo al comando: Giuseppe Pezzanesi”. È quanto afferma il portavoce di Europa Verde, già consigliere regionale, Sandro Bisonni, il quale torna ad attaccare il presidente del Cosmari riguardo la questione termovalorizzatore.
“Ricordiamo che nel programma da lui stesso presentato in sede di elezione presso il Cosmari, su cui tutti i sindaci l'hanno votato, di questo termovalorizzatore non se ne parlava, prosegue Bisonni. Pezzanesi eletto presidente in veste di sindaco (discutibilmente) non ha mai avuto alcun mandato in tal senso, quindi così facendo tradisce i sindaci che lo hanno votato e che ora, di conseguenza, dovrebbero chiederne le dimissioni”.
“Anche la Regione Marche ha recentemente espresso all'unanimità parere contrario alla realizzazione di un termovalorizzatore nelle Marche, comprese quindi le forze politiche a cui Pezzanesi dovrebbe far riferimento; il suo è un suicidio politico come dimostrato anche dalle recenti elezioni amministrative”.
Realizzare un termovalorizzatore oggi non ha senso da tutti i punti di vista, primo fra tutti quello economico; costa decine e decine di milioni di euro (dipende dalla sua grandezza) e non è finanziabile con i fondi del Pnrr, di conseguenza rappresenterebbe un investimento a discapito di un aumento inevitabile della Tari, salvo dare tutto in mano ad un privato (alquanto anomalo per un consorzio pubblico)”.
“Inoltre – continua Bisonni - non tutti sanno che recentemente l'Unione europea, grazie all'iniziativa dei verdi europei, ha introdotto per i termovalorizzatori una tassa sulle emissioni, visto che questi impianti producono molti gas climalteranti (e non solo) e che pertanto la gestione e la manutenzione di un impianto simile è oramai assolutamente antieconomica con ricadute sulle solite tasche dei cittadini”.
“Il termovalorizzatore va nella esatta direzione opposta alla sana politica, oramai cinquantennale, della raccolta differenziata e del recupero dei materiali a cui ormai siamo abituati; occorre spingere al contrario verso la tariffazione puntuale come prevedono numerose leggi, tra cui una regionale promossa dal sottoscritto.È ora di voltare pagina e anche presidente”.
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