Barbara Cacciolari, già capolista alle recenti elezioni regionali per Forza Italia, e Roberto Lombardelli coordinatore del partito a Tolentino, lanciano un appello a difesa della sanità nell'entroterra e, in particolare a salvaguardia dell'ospedale di Tolentino. I due esponenti "azzurri", chiedono maggior attenzione verso presidi sanitari che sono garanzia per un intero territorio. In una nota congiunta Cacciaroli e Lombardelli affermano:
"Il Governo ha già fatto sapere nella Legge di Stabilità 2015 che il Fondo Sanitario Nazionale subirà un taglio da 115 a 111 miliardi.
E’ evidente che ciò porterà un taglio alle risorse assegnate alla nostra Regione.
Tuttavia la riduzione delle risorse non deve essere un pretesto per ridurre i servizi ai cittadini, soprattutto quelli residenti nelle zone montane.
A tal proposito bisognerebbe condurre una lotta feroce contro gli sprechi e utilizzare in maniera seria e corretta le risorse disponibili.
I cittadini non debbono subire riduzioni o tagli dei servizi. Prima di toccare un posto letto, un ambulatorio, un’attrezzatura deve essere concordato con i sindaci del territorio la relativa alternativa.
Solo dopo aver messo in funzione la risposta migliorativa ed adeguatamente soddisfacente si puo’ procedere a cambiamenti.
In riferimento all’Ospedale di Tolentino, l’idea di chiudere il Punto di Primo Intervento e’ completamente INACCETTABILE.
Le proposte di realizzare soluzioni alternative corrono il serio rischio, soprattutto per i cittadini, di non essere attuate, come gia’ in passato.
Sebbene la “rivoluzione sanitaria” del Governo sia attualmente in corso, solo dopo la verifica puntuale del miglioramento della soluzione alternativa proposta, si puo’ procedere allo smantellamento del Punto di Primo Intervento che, solo per dare qualche numero, a Tolentino copre un territorio con 22.000 cittadini che hanno il diritto fondamentale di essere tutelati dal Sistema Sanitario Nazionale per salvaguardare la “salute” , attualmente barattata con la logica dei numeri.
Forza Italia Tolentino tramite i propri rappresentanti avanzerà nelle sedi idonee richiesta immediata di chiarimenti sia al Presidente della Regione che al Direttore Generale Asur Marche perche’, il taglio dei costi deve riguardare quelli improduttivi e i non servizi essenziali per i cittadini che gia’ tanto versano allo Stato e all’Ente Regione".
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