Ricci a Macerata con Migliorelli: “Il suo caso un grave segnale delle difficoltà della sanità marchigiana” (VIDEO)
MACERATA – “Tenere una persona sei giorni al pronto soccorso per mancanza di letti dimostra la difficoltà che sta vivendo la sanità marchigiana, nonostante il lavoro straordinario di medici, infermieri e operatori sanitari che stanno facendo di tutto e di più”. Così Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della Regione Marche, intervenuto questa mattina davanti all’ospedale di Macerata per portare la propria solidarietà a Francesco Migliorelli.
Il caso di Migliorelli ha fatto discutere: rimasto per sei giorni su una barella in attesa di un ricovero, ha deciso di protestare pacificamente esponendo un cartello. Un gesto che ha portato alla sua identificazione da parte dei carabinieri, con tanto di minaccia di perquisizione. “Non vedere questi problemi non significa essere di destra o di sinistra – ha dichiarato Ricci – significa essere irresponsabili”.
L'esponente dem ha parlato di un clima preoccupante: “C’è un clima intimidatorio che non mi piace. Come si può identificare un paziente che protesta per un suo diritto? Francesco ha avuto il coraggio di denunciare una situazione inaccettabile, lo ha fatto con un cartello, e si è ritrovato identificato. Siamo davvero arrivati al punto che chi difende un diritto fondamentale come quello alla salute debba essere trattato così?”
Secondo Ricci, quanto accaduto è il riflesso di una crisi sistemica: “Le liste di attesa aumentano, la mobilità passiva cresce, un marchigiano su dieci rinuncia a curarsi perché non trova risposte nel pubblico e non può permettersi il privato. Il caso di Francesco è un campanello d’allarme, ma è solo uno dei tanti. Mi preoccupa – ha aggiunto – il fatto che molti medici e operatori sanitari vogliano parlarmi solo in privato, temono ritorsioni e non partecipano a incontri pubblici. Ma dove siamo? In una regione democratica tutti devono poter dire la loro senza paura di essere ricattati, spiati o identificati”.
“La cosa positiva – ha concluso Ricci – è che Francesco ora sta meglio e presto potrà tornare a casa. L’ho trovato sereno, e questo è l’importante. Lo vogliamo rivedere fuori da questo ospedale ancora più combattivo, perché è tempo di cambiare le Marche”.
In merito al caso, l’AST di Macerata ha diffuso una nota per chiarire il percorso clinico e gestionale del paziente. Secondo quanto riferito dall’Azienda sanitaria, il signor Francesco Migliorelli è giunto al Pronto Soccorso di Macerata il 28 aprile ed "è stato prontamente preso in carico dal personale medico e infermieristico per il trattamento iniziale, l'inquadramento clinico e la stabilizzazione della patologia riscontrata".
Il percorso, precisano dall’AST, "ha richiesto alcuni giorni, come previsto dai protocolli per le patologie non tempo-dipendenti, e si è svolto nei letti tecnici e nelle sale sosta del Pronto Soccorso, spazi appositamente dedicati a questo tipo di degenze temporanee. Una volta raggiunta la stabilità clinica, grazie alle terapie somministrate, il paziente è stato trasferito nel reparto più adeguato alla prosecuzione delle cure".
Durante il periodo di osservazione, il paziente si è fatto fotografare con un cartello contenente – secondo la nota – “frasi palesemente diffamatorie e non veritiere nei confronti dell’Ast di Macerata”. "In seguito a questo episodio, il Primario del Pronto Soccorso ha richiesto l’intervento della pubblica autorità per procedere all’identificazione formale del paziente, al fine di consentire all’Azienda di tutelare la propria immagine, se ritenuto necessario, nelle sedi più opportune".
L’AST precisa infine che "non vi è stata alcuna volontà di reprimere la libertà di espressione del paziente, che è stato gestito in condizioni di sicurezza e nel pieno rispetto delle norme a tutela della persona. La procedura adottata – conclude la nota – è la medesima che viene seguita nei Pronto Soccorso di tutta Italia per patologie non urgenti".
Commenti