E’ una “senseable city” quella che il Sindaco Romano Carancini immagina che la città diventerà nei prossimi anni. Cosa significa il primo cittadino lo ha spiegato durante la tradizione conferenza stampa di fine anno tenutasi presso la Biblioteca Bozzi-Morgetti.
Quella immaginata è una città con un’alta sensibilità tecnologica, una città in cui le tecnologie non sono altro che lo strumento per disegnare un nuovo spazio urbano, in cui perdere meno tempo nel traffico, incontrarsi, lavorare e vivere meglio.
Proprio ieri il rapporto annuale del “Sole 24 Ore” ha premiato Macerata come provincia in cui si vive meglio nelle Marche. “Dal 2010 al 2015 Macerata è passata dal 46° posto al 5° per qualità dell’ecosistema urbano - ha spiegato Carancini - e dal 23° al 12° per il sistema scolastico”.
Insieme al Sindaco c’erano la Giunta attuale, ma anche quella dell’amministrazione precedente, per “lanciare un messaggio di continuità - ha spiegato il primo cittadino - per raccontare un 2015” a cavallo tra le due giunte “Carancini”. Il bilancio del 2015 diventa quindi un modo per valutare un percorso di cambiamento della città iniziato nel 2010, quando fu eletto sindaco per la prima volta.
Carancini dice di voler portare avanti un progetto che comprende tre visioni della città: “Macerata di corsa, che vive e che attrae”, che passano attraverso alcuni simboli in cui si riconosce l’identità maceratese.
Il primo fra tutti è l’orologio di Piazza della Libertà inaugurato lo scorso 18 aprile, il secondo è rappresentato dal rinnovamento artistico del sottopassaggio dei Cancelli, il terzo dal recupero dai Cancelli, restituiti alla città come primo passo verso la pedonalizzazione di Piazza dell’Annessione.
Quello della chiusura di parte del centro storico alle auto e dell’accesso ai soli pedoni è un obiettivo anche futuro dell’amministrazione che si tradurrà “nell’eliminazione dei parcheggi in Piazza della Libertà, Piazza Mazzini, via Gramsci e via Crescimbeni”. L’ha chiamata “rivoluzione dolce” il Sindaco quella della mobilità urbana che prevede la possibilità di utilizzare il parcheggio Armaroli 24 ore su 24 e prendere in mano la gestione del contestato Park Sì. “Park Sì non è l’obiettivo, ma lo strumento per vivere una mobilità diversa. - ha spiegato il primo cittadino - Quella che verrà proposta al consiglio non sarà una delibera sul Park Sì, ma una scelta politica sulla mobilità della città”.
Una precisa presa di posizione da parte dell’amministrazione Carancini che su Park Sì, si prende la responsabilità, perché “siamo stanchi dei frenatori, lasciamoli indietro e loro saranno sempre di meno”.
Oltre a guardare in avanti, in Sindaco volge lo sguardo agli anni passati in molti aspetti della vita maceratese: dalla cultura alla difesa del territorio.
Sul piano culturale, quella di Macerata è una città che ha registrato un aumento di presenze nei musei, passate dalle 31 mila del 2013 alle 41 mila nel 2015.
Sul fronte dei lavori pubblici, nel 2014 è stato realizzato un altro simbolo della città, lo stadio Helvia Recina con un investimento di 8 milioni di euro complessivi. Così dopo oltre 40 anni la squadra è tornata a giocare sul suolo di casa “che l’anno prossimo si completerà con la restituzione della curva Just”, ha spiegato il Sindaco, che ha annunciato anche “la trasformazione di Via Berardi con l’eliminazione dei bagni e il ripristino di una delle piazzette più suggestive della città”.
Trasformare i luoghi significa modificare una cultura che spesso passa anche per la tavola. Il progetto MenseVerdiBio, la rete di mense di alimenti sani distribuiti nelle scuole, con cui il Comune nel 2014 ha vinto il premio Menseverde per le buone pratiche, ha coinvolto negli ultimi cinque anni 1830 utenti con 266 mila pasti somministrati ogni anno, di questi 226 sono stati realizzati direttamente dal comune, che copre il 70 per cento dei costi.
Sul fronte del sociale, che il Sindaco definisce “un tema che per la stampa non fa rumore”, lo sforzo dell’amministrazione è stato indirizzato verso i problemi di famiglie, minori, disabilità e casa. Sono stati ricordati i progetti verso le famiglie che vivono in condizioni di disagio. Dieci famiglie di cittadini italiani residenti sono state aiutate con il progetto “Macerata accoglie Macerata”, i bambini sono stati coinvolti in servizi educativi domiciliari e famiglie d’appoggio, mentre 152 minori sono stati seguiti su indicazione dell’Autorità Giudiziaria. Interventi di integrazione assistenziale sono stati indirizzati a 152 persone disabili, attraverso servizi come cure termali o soggiorni estivi.
La casa, anche a Macerata, resta il grande rebus di questo momento storico di crisi economica. Per l’acquisto della prima casa sono stati aiutati 400 nuclei familiari, mentre sono 17 gli interventi di assistenza comunale nei confronti di famiglie in condizioni di sfratto per morosità inconsapevole.
L’ultimo atto amministrativo della Giunta Carancini di quest’anno è stata l’approvazione del Piano di protezione civile che sarà integrato con l’attivazione della App “CityUser”, strumento con cui verranno diffuse le informazioni in situazioni di calamità naturali.
Il Bilancio dell’ultimo quinquennio Carancini si chiude con le parole del primo cittadino che cita l’architetto Carlo Ratti: “Le città di oggi le hanno fatte uomini di ieri, noi abbiamo il diritto a pensare a quelle di domani”.
(Foto Si.Sa.)
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