Macerata, bagno di folla a Piazza Mazzini per Matteo Salvini: applausi anche ad Acquaroli e Parcaroli (VIDEO e Fotogallery)
"Sei sicuro?". Lui: "Sì, ma tu mi stai vicino?". "Conta su di me ed io conto su te. E conta su loro, tutti vicesindaci". E piazza Mazzini 'esplode' per la seconda, terza forse quarta volta in nemmeno venti minuti al coro da 'Olimpico' per il capitano. "Matteo, Matteo, Matteo". In delirio, nelle prime fila detenute strettamente sin dal primo pomeriggio come in attesa di una star del rock, le Salvini's Girls. Per Parcaroli, ormai per tutti 'Sandro, è il battesimo atteso, la consacrazione del Capo. In attesa anch'egli da molto, il candidato sindaco di Macerata poi fatto entrare nel cerchio 'magico' dei dintorni del palco, passando sotto le transenne amorosamente sollevate da Tullio Patassini, che poco prima aveva subito sotto un albero la stretta entusiastica di Momo Mosca : stavolta ce la facciamo!
Parcaroli porta all'occhiello il distintivo della Lega, un Alberto da Giussano in oro. "Gli ho telefonato diverse volte" ricorda Salvini "chiedendogli se fosse davvero sicuro di metterci la faccia, lui che non ha bisogno di poltrone, di posti, di onori. E Sandro tutte le volte mi ha risposto: lo faccio per amore solo per amore". Parcaroli si emoziona un'altra volta, la prima quando l'aveva presentato alla folla di piazza Mazzini, l'on.Tullio Patassini annunciando contemporaneamente l'arrivo di Matteo e scatenando il coro femminile delle donne leghiste. Che poi in particolare hanno tributato l'applauso più caloroso ad Anna Menghi, in maglietta azzurra griffata (Libereremo le Marche) sotto la giacca, prima ed ultima donna sindaco di Macerata, ed ultima candidata sindaco del Carroccio nel capoluogo. Una passerella sul palco con il commissario regionale Riccardo Marchetti nel ruolo di speaker, attorniato dai colleghi parlamentari Giorgia Latini, Pazzaglini e Patassini, a leggere nomi e curricula di tutti i candidati al consiglio regionale presente il candidato governatore Francesco Acquaroli. Passerella temporaneamente interrotta al nome di Daniela Tisi dal fermento intorno all'arrivo atteso del lider maximo.
Sul palco, il primo pensiero del Capitano alla vista della piazza piena è stata per il processo che l'attende il 3 ottobre a Catania: "Con voi che idealmente mi accompagnate, sarò più confortato". Un refrain che accompagna l'infuocato intervento di Salvini (mezzora circa) e lo chiude: "Viva Macerata, viva le Marche, viva l'Italia. Vinceremo anche qui ed allora andrò a Catania con animo ancor sollevato e, sempre, la schiena dritta".
Con l'attacco alla ministra Azzolina ("stabilizzata oggi come dirigente scolastico insieme con altri 400"), a Toninelli (ironizza: "lo vedremo In questa piazza con monopattino elettrico"), la critica a Mes e Recovery Fund ("ci ridanno in prestito soldi nostri: e li dovremmo ringraziare!?"), la proposta di riattivare il servizio militare obbligatorio, la 'dichiarazione di guerra' contro chi vorrà ripristinare leggi Fornero ed affini, ci sono pure nel discorso di Salvini a Macerata tutte le impressioni del suo viaggio nelle Marche iniziato in Abruzzo concluso dopo Appignano e il capoluogo a Senigallia, presso il Finis Africae (noto locale).
Dice il segretario della Lega, tra consecutive ovazioni: "Altro che tedeschi! Gli artigiani marchigiani battono tutti". "Questa meravigliosa regione non è stata valorizzata turisticamente; vogliamo parlare di infrastrutture? Per attraversarla ci vogliono 4 ore di autostrada, sempre in manutenzione!". Su Macerata: "Viene confusamente ricordata da chi non la conosce per quei terribili casi. Non deve essere più così: i giardinetti devono essere di anziani, mamme e bambini, non di tossici, pusher e rompicoglioni!". A proposito di immigrazione: "Solidali, generosi, ma non fessi. E non è questione di colore di pelle. Ma c'è chi scappa dalla guerra con cagnolino, magliettina, cappellino e scarpe da tennis. Tutti giovanottoni, non persone fragili quelli che mi dicevano i miei nonni sono stati sempre i veri profughi degli eventi bellici in tutta la storia umana".
Rivela anche un incoraggiante sondaggio ("seppure ci creda pochino, come all'oroscopo o ad un virologo") che vede in vantaggio nelle Marche la coalizione di centro destra con la Lega primo partito. Poi un consiglio per i militanti: "Mancano 45 giorni all'ora X scegliete un indeciso al giorno e convincetelo". Poi il Capitano si offre all'abbraccio della gente, e delle prime fila che rompono gli argini tenuti a stento dai ragazzi della sicurezza per abbracciarlo per uno sguardo, un selfie. Piovono le accorate richieste di 'raccomandazione' su Sandra Vecchioni: "Facci passare, chiedi a Matteo se si vuol fare una foto con me...E dai".
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