Elezioni Civitanova, esclusiva Ciarapica: "Denuncia presentata a tutela del Consiglio. La magistratura indagherà"
"Dopo aver letto la relazione del CED ho ritenuto doveroso, per tutelare la sicurezza dei consiglieri, presentare denuncia. Per questo ho conferito incarico all'avvocato Gian Luigi Boschi. Per quanto di mia competenza la questione termina qui. Sarà la magistratura ad accertare quali possano essere i reati e chi l'autore".
A parlare, in esclusiva per Picchio News, è il sindaco Fabrizio Ciarapica, che conferma dunque le indescrezioni filtrate nel corso degli ultimi giorni in merito all'apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Macerata e riguardante la diffusione del video da parte di Silvia Squadroni che ha alimentato le polemiche da campagna elettorale dallo scorso 23 aprile.
Un video che ritraeva il primo cittadino di Civitanova Marche in compagnia di Morosi e Morresi, rispettivamente segretario generale e presidente del Consiglio comunale al termine proprio del consiglio andato in scena il 20 ottobre del 2020. Una chiacchierata nella quale vennero toccati i temi della variante Amadori, bocciata dal civico consesso, insieme ad altre tematiche di natura politica e partitica condite da un linguaggio meno istituzionale del solito.
Il video potrebbe essere frutto di una registrazione manipolata ad arte e priva di rilevanze penali di alcun tipo: sembrerebbe non vi fossero utenti connessi il 20 ottobre 2020 nel corso dello streaming del Consiglio comunale. E secondo i dati tecnici emersi da una rilevazione interna, non si escluderebbe addirittura la presenza di programmi di monitoraggio in remoto.
A fare chiarezza sulla questione del video e sulle possibilità che sia stato illegittimamente registrato o addirittura manipolato, è stato lo stesso primo cittadino di Civitanova: "Ho agito senza clamore (in merito alla denuncia, ndr) perché ritengo che i civitanovesi meritino una campagna elettorale e una politica basata sui contenuti. Mio obiettivo è isolare chi, agendo sconsideratamente, se non illegalmente, infanga il nome della nostra città".
Una linea sposata dal vicesindaco Fausto Troiani: "Dopo il periodo oscurantista della Giunta Corvatta, Civitanova è rinata economicamente e culturalmente diventando una delle più importanti città della regione. Dubito che i civitanovesi sceglieranno la Paglialunga che di Corvatta è l'erede naturale. Sui video mi chiedo dove finiremmo se, al posto di un sano confronto democratico, tutti cominciassimo la guerra a colpi di riprese".
Sebbene nessuna conferma ufficiale sia trapelata in considerazione del segreto istruttorio che copre le indagini in corso, sembrerebbe confermata la tesi secondo la quale il video non sarebbe mai stato trasmesso. Sarebbe stata confermata anche la presenza di altre persone fermatesi a conversare ma non presenti nelle immagini.
Tra questi, un noto consigliere comunale di opposizione. Una tesi che avvalora la possibile manipolazione del video stesso e che sarà eventualmente appurata dagli organi competenti.Tra i reati ipotizzabili, al momento, vi sarebbero quello di violazione della normativa a tutela della privacy, ricettazione e diffamazione aggravata.
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