Coronavirus, nuove misure del Governo: ecco le attività produttive che restano aperte
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura di tutte le attività produttive non essenziali, sino al 3 aprile. Il blocco si è reso necessario a seguito della diffusione del contagio del Coronavirus su tutto il territorio nazionale. L'epidemia, nella sola giornata di sabato 21 marzo, ha causato 793 decessi.
Le misure sono state annunciate in una conferenza stampa indetta nella tarda serata di ieri (leggi qui), ma l'ordinanza firmata dal premier Conte è stata resa nota ufficialmente soltanto oggi a seguito di ulteriori limature.
Nel dpcm è contenuta la lista di tutte le attività produttive che fanno parte della filiera dei servizi considerati essenziali al Paese, in un momento di drammatica emergenza sanitaria.
Nessuna chiusura o modifiche degli orari di apertura per supermercati e negozi di alimentari. Restano aperte farmacie e parafarmacie.
L'allegato al Dpcm precisa che continueranno a essere consentite anche attività legate alle famiglie, dalle colf e badanti conviventi ai portieri nei condomini.
Inoltre è "fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute".
"Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto - si legge ancora nel dpcm - completano le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza".
Le attività che, con il provvedimento, vengono sospese, "possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile".
"Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali".
Le attività professionali non saranno sospese per le prossime due settimane. Lo prevede il Dpcm con le nuove restrizioni per contenere il Coronavirus.
Nell'elenco compaiono, tra l'altro, le attività legali e contabili oltre a quelle finanziarie e assicurative, ma anche gli studi di architetti e ingegneri. Attiva anche l'intera filiera della stampa, dalla carta al commercio all'ingrosso di libri, riviste e giornali fino ai servizi di informazione e comunicazione
Di seguito la lista completa delle attività che rimarranno aperte:
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