Cingoli, Pacetti e Marchegiani dicono addio alla Lega. Marchetti: "Elettori traditi"
“I consiglieri comunali di Cingoli Pacetti e Marchegiani sono in pieno cortocircuito politico e personale. Eletti con i voti della Lega, la lasciano per un altro partito perché la coerenza è il principio al quale mai rinunceranno. Quale coerenza? Se rispettassero davvero gli elettori si sarebbero dimessi lasciando che altri leghisti rappresentassero quei cittadini che, barrandone il simbolo, hanno votato la Lega prima ancora che i candidati".
Così il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti e quello provinciale Simone Merlini commentano la decisione dei due consiglieri cingolani Francesco Pacetti e Maria Catia Marchegiani di abbandonare il 'Carroccio' per Fratelli d'Italia (leggi qui le loro motivazioni).
"È chiaro che Pacetti e Marchegiani tengono molto più alla poltrona che alla coerenza - dichiarano i commissari leghisti -, tanto che si arrogano pure il diritto di disporne a piacimento in barba alla volontà dei cingolani”.
“Pacetti e Marchegiani mostrano in questa vicenda di avere un’idea personalistica della politica che non appartiene né alla Lega né al progetto avviato con la loro elezione – conclude Marchetti – Non si nascondano quindi dietro altisonanti quanto vuote parole, definendo ‘coerenza’ quello che è solo protagonismo e incapacità di fare costruttivamente squadra, in primo luogo con gli elettori che, per la Lega, sono il perno irrinunciabile della buona politica”.
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