Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni il 24 dicembre sarà, a quanto si apprende, in visita ad Amatrice e in uno dei comuni terremotati delle Marche, a San Ginesio.Con il premier anche i presidenti delle Regioni Lazio e Marche Nicola Zingaretti e Luca Ceriscioli. il 26 novembre scorso, quando era ancora ministro degli Esteri, Gentiloni era stato in visita a Tolentino, altra città marchigiana colpita dal sisma, di cui è originaria la sua famiglia. (Ansa)
In collaborazione con il Laboratorio Umanistico per la Creatività e l’Innovazione LUCI dell’Università di Macerata bandisce il premio “L’Umanesimo che innova” - III EDIZIONE 2015/2016.Il Premio è rivolto agli studenti che nell'anno accademico 2016/2017 frequentano gli Istituti di Scuola Secondaria Superiore, gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), e i corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) che abbiano: sede nella Regione Marche oppure con sede in un’altra regione italiana, purché l’Istituto abbia svolto attività in collaborazione con l’Università di Macerata, ovvero sottoscritto con essa una specifica convenzione. Il concorso chiede agli studenti di realizzare uno strumento educativo attrattivo – App mobile, gioco interattivo, o altre piattaforme – per assegnare 4 premi: 1° classificato: € 2000,00 2° classificato: € 1000,00 3° classificato: € 500,00 4° classificato: € 500,00 alle migliori idee per lo sviluppo di applicazioni mobile, giochi virtuali o altri strumenti di apprendimento digitale incentrati sulla seguente tematica: “Un personaggio marchigiano che ha segnato la storia”.I candidati dovranno proporre applicazioni mobile, giochi virtuali o altri strumenti di apprendimento digitali riguardanti la presentazione e la promozione di un personaggio storico marchigiano, allo scopo di farlo conoscere e valorizzarlo in chiave culturale e commerciale, mostrando il rapporto tra “locale” e “globale”.Per maggiorni informazioni clicca qui
Il rettore Francesco Adornato, insieme al presidente dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè, al direttore Giorgio Trentin e al professore Filippo Mignini, ha ricevuto questa mattina una delegazione della municipalità cinese di Zhaoqing, una delle principali città della provincia del Guangdong.Si tratta di una città storica, la prima dove approdò Padre Matteo Ricci nel 1583 all’inizio del suo lungo viaggio in Cina. E proprio per celebrare il celebre gesuita la città sta lavorando alla realizzazione di un nuovo centro espositivo a lui dedicato, che dovrebbe essere concluso tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. Per questo i rappresentanti della municipalità si sono detti interessati a intensificare le relazioni con l’ateneo maceratese, con l’Istituto Confucio e con studiosi di spicco della vita e delle opere ricciane come Filippo Mignini. Sono state, inoltre, discusse le possibilità di ulteriori collaborazioni legate alla studio della figura di padre Matteo Ricci, con la possibilità di estenderla ad altri progetti culturali ed educativi.
Nel primo semestre 2016, secondo uno studio dell'Osservatorio Crif, in Italia sono state rilevate poco meno di 8.000 frodi creditizie (+1,5% rispetto al corrispondente semestre 2015) a fronte di un incremento notevole (+66%) dell'importo medio, che si è attestato a 9.893 euro.Per quanto riguarda le Marche, sono stati rilevati 219 casi (+54,5%): il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Ancona, con 57 casi. È stata però la provincia di Macerata ad aver fatto registrare la crescita più consistente rispetto al primo semestre 2015, con un significativo +90% (47 casi), seguita dalla provincia di Ancona con +74,5%, Ascoli Piceno (41 casi, 65%), Pesaro e Urbino (52 casi, 24,9%) e Fermo (22 casi, 23,7%). (ANSA)
Nei primi 9 mesi del 2016 le imprese marchigiane hanno visto crescere le esportazioni del 5,6%, mentre nello stesso periodo dell'anno scorso si era registrato un calo del 3,2%. In Italia la crescita si è fermata allo 0,6%.Un exploit, quello marchigiano, realizzato grazie ai prodotti farmaceutici, il cui export è cresciuto del 40,6%, pari a 420,3 milioni di euro in più. Emerge dalle elaborazioni dei Centri Studi Confartigianato e Cna su dati Istat. L'export manifatturiero è passato da 8,3 a 8,8 miliardi di euro ma senza i farmaci l'incremento sarebbe stato appena dello 0,6%. L'export marchigiano è quasi esclusivamente manifatturiero (98,5%) e nei primi 9 mesi ha raggiunto 8,9 miliardi, tornando sui valori pre crisi. A crescere sono anche le esportazioni delle imprese della meccanica (+6,4%), plastica (+9,5), carta (+13,7) e alimentare (+8,9). Le esportazioni di mobili restano pressoché invariate mentre a preoccupare è il calo dell'export calzaturiero (-5,6), dell'abbigliamento (-2,6) e del tessile (-1,5). (ANSA)
E' arrivata stamattina la firma ufficiale del contratto integrativo aziendale di Eurosuole. Tra le misure più importanti previste c'è un'importante accellerata verso il welfare dei dipendenti. Welfare che innazittutto prevede per i lavoratori uno screening a scelta tra quello senologico, quello prostatico e quello cardiopolmonare. Le novità, presentate stamattina da Germano Ercoli, titolare delle aziende di Civitanova e Porto Potenza, partono da un accordo con il gruppo Villa dei Pini - Santo Sefano che consentirà ad ogni dipendente di effettuare lo screening per la prevenzione, ma anche di avere scontistica e tempi di prenotazioni nella struttura sanitaria molto ridotti validi anche per i familiari.L'attenzione verso la salute dei dipendenti passa anche attraverso una serie di nuove normative introdotte dal contratto, prima fra tutte il divieto di fumo in tutto il perimetro dell'azienda e quello di utilizzo dei telefoni cellulari."Queste sono delle accortezze - spiega Germano Ercoli - che oltre a tenere conto della salute dei nostri dipendenti, sono mirate ad aumentare il grado di sicurezza nel quale i lavoratori operano, ma anche il loro livello di concentrazione e di conseguenza la qualità del lavoro. La nostra azienda, infatti, non sta mettendo in atto questa serie di normative perché è un'isola felice, ma per un preciso dovere morale nei confronti dei dipendenti. Quello che ci aspettiamo è però un riscontro positivo in termini di attaccamento al lavoro e rispetto delle regole".Un aspetto importante del contratto riguarda anche la formazione che nel 2017 ruoterà intorno alla sicurezza dei lavoratori"All'interno dell'azienda - continua il patron Ercoli - è stata creata un'aula permanente dove si farà formazione continua perché crediamo fermamente nel fatto che i dipendenti debbano essere formati al meglio non solo su quelli che sono gli impianti, ma anche sugli strumenti a loro disposizione in termini di sicurezza e prevenzione sul lavoro".Importante anche l'aspetto solidale che ha riguardato i recenti e tragici eventi sismici. Le aziende Eurosuole e Goldenplast, infatti, hanno rinunciato in accordo con i lavoratori alla tradizionale cena aziendale e, con l'apporto di un ulteriore contributo, si è destinata la cifra di 50mila euro al comune di Ussita che verrà utilizzata dal sindaco Marco Rinaldi per la ricostruzione di uffici e servizi per i cittadini.Apprezzamenti espressi anche da parte della rappresentanza dei sindacati dei lavoratori presenti all'incontro di stamattina.
I tragici episodi di cacciatori marchigiani morti nel corso di battute di caccia al cinghiale, come è avvenuto nei giorni scorsi a Pianello di Cagli (Pesaro Urbino) e a Gagliole (Macerata), sono "gli ultimi di una serie lunghissima di incidenti legati a questo tipo di caccia, estremamente pericolosa e sanguinaria e, come si è visto, non solo per i cinghiali". Lo afferma la Lega abolizione caccia (Lac), che da anni propone metodi incruenti per controllare e limitare il numero di questi ungulati. "La nostra proposta, che - ricorda l'associazione - abbiamo presentato lo scorso luglio anche in occasione di una audizione alla seconda Commissione consiliare delle Marche, consiste nella somministrazione di un farmaco anticoncezionale, da destinarsi, come prima sperimentazione, alle popolazioni di cinghiale presenti nelle aree protette marchigiane, dove la caccia è vietata. Se, come i ricercatori ed i biologi sono convinti, la sperimentazione avrà effetto, allora la 'cura' potrà essere applicata anche ad altre aree protette in Italia e, in prospettiva, estesa a tutto il territorio nazionale". (ANSA).
La Cucine Lube Civitanova conquista una fondamentale vittoria sul difficile campo della LPR Piacenza, chiudendo in quattro set una vera e propria battaglia con la formazione guidata dall'ex coach Alberto Giuliani. Merito della gestione dei finali da parte degli uomini di Blengini, che piazzano la zampata nel primo, secondo e quarto set proprio nel momento più caldo, quando Piacenza sembra riuscire a mettere le mani sul parziale. Momenti decisivi che hanno spostato l'ago della bilancia dal lato Lube, in un match che mette in luce numeri abbastanza simili tra le due squadra, con 8 ace Lube contro i 7 di Piacenza, 12 muri LPR a fronte di 10 di Civitanova. Top scorer del match Hernandez (21 punti) ma l'MVP è Osmany Juantorena, 13 punti con 56% in attacco e un filotto al servizio decisivo nel finale del primo set. Fondamentale anche l'ingresso in campo di Candellaro con 2 muri nelle fasi conlusive del quarto set e il 75% in attacco. Miglior realizzatore biancorosso Sokolov con 17 punti.Con questa vittoria la Cucine Lube Civitanova rimane saldamente in vetta alla classifica, guadagnando anche un punto su Modena costretta al tie break da Milano: ora è +3 su Azimut e Trento.Blengini si affida alla diagonale Christenson-Sokolov, al centro Stankovic-Cester, in banda Juantorena-Kaliberda con Pesaresi libero. Piacenza deve rinunciare a Marshall infortunato, spazio dunque all'ex Parodi e al centrale Yosifov.Il primo break importante è di Piacenza grazie ai muri di Yosifov e Clevenot (8-4), ma tre errori consecutivi degli emiliani riportano la situazione in parità (10-10 sull'attacco di Parodi fermato dal nastro). L'ace di Christenson vale il primo vantaggio Lube (11-12), rafforzato dai colpi in contrattacco di Sokolov (ben 9 punti con il 75% in attacco per il bulgaro a fine set) e Kaliberda (12-15, 75% in attacco per il tedesco): Piacenza prova a rientrare ancora con un muro (16-17, 5 muri per gli emiliani), operazione agevolata dall'attacco out di Juantorena per il 20-20. Gli uomini di Giuliani spingono sull'acceleratore grazie al turno al servizio di Hernandez (21-20 Alletti primo tempo, 22-20 muro Hierrezuelo), ma dai nove metri ci pensa Juantorena a fare la differenza: va al servizio sul 22-21 e permette ai biancorossi di vincere il set sul 22-25 (parziale di 5-0) proprio con un suo ace finale.Inizia male il secondo parziale della Cucine Lube Civitanova, che subisce la battuta di Hernandez (4-0) prima della pronta reazione guidata dal turno al servizio di Christenson e dai primi due muri vincenti del match per i cucinieri con Stankovic (8-8). Juantorena (7 punti a fine set con 83% in attacco) piazza due ace consecutivi ed è 8-10 Lube, Hernandez (9 punti) risponde per l'11-11 e gli emiliani rimettono il naso avanti sfruttando l'errore in attacco di Sokolov (13-12). Christenson delizia con un attacco di prima intenzione (13-14), il vantaggio Lube si allarga sul doppio errore di Clevenot ed Hernandez (15-18), Stankovic sigilla in primo tempo il 16-20. Il solito Hernandez dai nove metri riporta lì Piacenza (20-21), un contestato mani out su contrasto a rete riporta a +3 la Lube (20-23). I biancorossi, però, non sfruttano il contrattacco del 20-24 e Piacenza ne approfitta grazie al turno al servizio di Tzioumakas ritrovando la parità (23-23). A risolvere la situazione ci pensa Kaliberda con il muro su Hernandez per il 23-25 finale.Nel terzo set c'è Zlatanov in campo per Parodi, la Cucine Lube Civitanova prova ad allungare subito per chiudere i conti, Stankovic guardagna subito il +2 (3-5) ma Yosifov ferma prima Juantorena (8-8) poi Sokolov (10-10, 20% in attacco nel set per il bulgaro) tenendo lì Piacenza. Il punto a punto prosegue, rotto dal muro di Alletti su Sokolov e dal successivo contrattacco di Clevenot (16-13). Blengini gioca la carta Candellaro per Cester, ma gli emiliani trovano al continuità giusta in cambio palla (60% in attacco di squadra) per tenere il +3. Sul 19-17 entra anche Kovar per Kaliberda, i cucinieri però non trovano più nemmeno un break point nonostante i 9 errori al servizio di Piacenza, anzi l'efficace gioco al centro degli emiliani porta la LPR sul 23-19, Clevenot chiude il set con l'ace del 25-20.Resta in campo Candellaro nel quarto set, la Lube trova finalmente un break sull'errore di Alletti (4-5) e torna a fare punti dai nove metri con Christenson (5-7). Zlatanov non ci sta, si torna in parità subito (7-7), Piacenza ritrova slancio e il doppio errore di Candellaro spinge a +2 la LPR (12-9). L'attacco cuciniero fa fatica, Hernandez piazza l'ace del 13-9: serve la reazione Lube e la confezionano Christenson e Sokolov per il 16-15. Piacenza torna a martellare dai nove metri (ace Clevenot 18-15), Juantorena risponde con la stessa arma (18-17) e il muro Lube sanisce la parità sul 19-19. Candellaro muro due volte Hernandez (21-22), il primo match ball è della Lube, Hernandez sbaglia e la Lube conquista 3 punti fondamentali (23-25). Il tabellinoLPR PIACENZA: Manià (L), Parodi 3, Alletti 10, Papi (L), Tzioumakis, Zlatanov 3, Yosifov12, Tencati n.e., Hierrezuelo 8, Hernandez 21, Clevenot 14, Cottarelli n.e. All. Giuliani.CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 17, Candellaro 5, Pesaresi (L), Kaliberda 6, Juantorena 13, Casadei, Stankovic 11, Kovar, Christenson 5, Cester 2, Grebennikov, Corvetta, Cebulj n.e. All. Blengini.ARBITRI: Puecher (PD), Sobrero (SV)PARZIALI: 22-25 (28'), 23-25 (29'), 25-20 (25'), 23-25 (25').NOTE: Spettatori 3071. Piacenza bs 22, ace 7, muri 12, ricezione 36% (%29 prf), attacco 52%, errori 12. Lube bs 14, ace 8, muri 10, ricezione 42% (35% prf), attacco 48%, errori 7.
A Macerata domani alle ore 15:00, presso la facoltà di Economia di Macerata – Piazza Strambi 1, si terrà un seminario avente per oggetto una panoramica sulla modalità di ingresso nel mercato Cinese attraverso società ubicate ad Hong Kong, anche alla luce delle recenti normative fiscali italiane che agevolano l'internazionalizzazione delle imprese. Il dipartimento di Economia e Diritto, con il patrocinio della Camera di Commercio e quello del China Center, ha organizzato un momento di formazione di altissimo livello con i migliori esperti italiani sul tema.I Relatori del Seminario saranno: Jessica Lanari - Audit Partner Deloitte responsabile ufficio di Ancona, Olderigo Fantacci – Tax Partner STS Deloitte China desk Hong Kong, Oliver Riccio – Tax Partner STS Deloitte Roma, Federica Monti – Prof.ssa di Diritto Cinese presso l’Università degli Studi di Macerata. Modera il Prof. Roy Cerqueti dell’Università di Macerata. L’appuntamento è l’ennesimo promosso dall’Università di Macerata che pone al centro del dibattito questioni economiche di notevole rilevanza per tutto territorio marchigiano. Un territorio che riesce ad essere ancora rilevante sul mercato grazie alle esportazioni ed alla impressionante laboriosità dei nostri imprenditori. Il seminario è promosso con il proposito di far conoscere le innovazioni legislative che consentono di affacciarsi ai mercati emergenti, con particolare riferimento a quello cinese, proprio per diffondere la conoscenza e facilitare la vita agli stessi imprenditori che devono fronteggiare sempre maggiori incombenze. Per questa ragione al termine dell’appuntamento sarà lasciato ampio spazio al dibattito ed alle domande che il pubblico vorrà rivolgere agli intervenuti.
Le ordinanze 7 e 8 del Commissario per la Ricostruzione mettono le basi operative per ripartire (In calce all'articolo il link con il prezziario integrale).
L’ordinanza del Commissario per la Ricostruzione .n. 7 del 14 dicembre 2016 contiene l’ “Approvazione del Prezzario Unico Cratere Centro Italia 2016” e stabilisce che lo stesso rappresenta il presupposto imprescindibile dell’erogazione del contributo per la concessione dei finanziamenti agevolati per la ricostruzione.
L’articolo 6, comma 7, del decreto legge n. 189 del 2016 prevede infatti che
“la concessione dei finanziamenti agevolati per la ricostruzione siano erogati in forza di una metodologia di calcolo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attività produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale, predisposto dal Commissario straordinario d'intesa con i Vice -commissari nell'ambito del cabina di coordinamento di cui all'articolo 1, comma 5, del medesimo decreto – legge, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”
Ciò premesso, l’articolo 1 dell’ordinanza stabilisce che
“2. Il “Prezzario Unico Cratere Centro Italia 2016” allegato alla presente ordinanza viene utilizzato, in luogo dei prezzari regionali adottato dalle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, nell’elaborazione dei computi metrici estimativi, nella definizione degli importi a base di appalto, nei procedimenti per la valutazione di anomalia delle offerte, nella redazione dei progetti e nella
valutazione degli stessi ai sensi e per gli effetti dell’articolo 23, comma 7, del decreto legislativo n. 50 del 2016, nonché in fase di esecuzione dei contratti”.
Strettamente connessa all’ordinanza sul prezzario, è la successiva
ordinanza n. 8 recante “Determinazione del contributo concedibile per gli interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale su edifici che hanno subito danni lievi a causa degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi”
che all’articolo 1 “Ambito di applicazione” dispone che
“Le disposizioni della presente ordinanza si applicano nei Comuni di cui all’articolo 1 del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189, nonché nei Comuni di cui all’elenco aggiuntivo approvato con l’ordinanza del Commissario straordinario n. 3 del 2016, emessa ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge 11 novembre 2016, n. 205.
Le stesse definiscono i criteri e parametri per la determinazione dei costi ammissibili a contributo e la successiva quantificazione dei contributi concedibili per gli interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale di interi edifici che hanno riportato danni lievi a norma degli articoli 8 del decreto legge n. 189 del 2016 e 9 del decreto legge n. 205 del 2016, nonché dell’ordinanza del Commissario straordinario n. 4 del 17 novembre 2006, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre 2016”.
L’ articolo 2 “Determinazione del contributo” scende nel dettaglio e chiarisce che
“1. Per l’esecuzione degli interventi di cui all’articolo 1, comma 1, il contributo è determinato sulla base del rapporto tra costo dell’intervento e costo convenzionale, secondo i parametri indicati nell’Allegato 1 alla presente ordinanza, in relazione alle diverse tipologie degli edifici interessati dagli interventi”.
L’Allegato 1 “Parametri per la determinazione dei contributi” specifica che per gli edifici a destinazione e tipologia prevalentemente residenziali Il costo ammissibile a contributo, per edifici a destinazione e tipologia prevalentemente residenziale, è pari al minore importo tra:
“- il costo dell’intervento, così come risulta dal computo metrico-estimativo redatto sulla base dell’Elenco dei prezzi appositamente approvato dal Commissari - al lordo delle spese tecniche e dell’IVA se non recuperabile e - il costo convenzionale ottenuto moltiplicando il costo parametrico di 370 Euro/mq più IVA se non recuperabile, per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati.
Per le superfici superiori a mq 120 e fino a mq 200 il costo parametrico si riduce al 60% ed ulteriormente al 30%, per le superfici eccedenti i 200 metri quadrati. Nel caso di unità immobiliari a destinazione produttiva il costo parametrico è pari al 70% di quello destinato alle abitazioni. I costi parametrici sono incrementati nelle ipotesi di cui all’articolo 3 della presente ordinanza”.
Quindi :
contributo = costo dell’intervento * costo convenzionale
e il costo convenzionale = 370 Euro/mq più IVA * superficie dell’immobile fino a 120 metri quadrati
Ai fini della determinazione del contributo, nel costo dell’intervento rientrano:
i costi sostenuti per le indagini e le prove di laboratorio sui materiali che compongono la struttura ritenuti strettamente necessari, per le opere di pronto intervento e di messa in sicurezza, per le opere di riparazione dei danni e di rafforzamento locale delle strutture danneggiate dell’intero edificio e per le finiture connesse agli interventi sulle strutture e sulle parti comuni dello stesso ai sensi dell’art. 1117 del codice civile, nonché le spese tecniche.
Ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto legge n. 189 del 2016, il contributo è pari al 100% del costo ammissibile per ciascuna unità immobiliare.
La procedura per la concessione del contributo
L’ Articolo 6 dell’ordinanza n. 8 sull’ “Avvio dei lavori e concessione del contributo” indica la procedura da seguire per ottenere il contributo: il tutto si avvia con la comunicazione di inizio lavori presentata a norma dell’articolo 2 dell’ordinanza commissariale n. 4 del 2016 che costituisce comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). In particolare, con la perizia ivi allegata si assevera che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici, al regolamento edilizio, alle normativa sull’efficientamento energetico e che gli stessi interessano alcune strutture dell’edifico per la loro riparazione e per il rafforzamento locale, conformemente al punto 8.4.3 delle NTC08.
2. La comunicazione di inizio lavori e tutte le istanze inerenti e conseguenti sono inviate all’Ufficio speciale a mezzo PEC, utilizzando l’apposito modulo di cui all’Allegato 2 alla presente ordinanza, ovvero attraverso la piattaforma informatica operante sul sito del Commissario straordinario, che verrà istituita con successivo provvedimento.
L’Ufficio speciale, utilizzando la procedura informatica, trasmette immediatamente al comune la comunicazione di inizio lavori per i provvedimenti di competenza.
3. Nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, il soggetto interessato deposita all’Ufficio speciale territorialmente competente la domanda di contributo corredata dalla documentazione necessaria ed entro il medesimo termine, possono altresì presentare domanda di contributo, con le medesime modalità, anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori.
4. L’Ufficio speciale nei sessanta giorni successivi provvede agli accertamenti istruttori e determina il contributo ammissibile, dandone comunicazione al richiedente, all’istituto di credito prescelto ed al Vice Commissario delegato attraverso la piattaforma informatica istituita dal Commissario straordinario.
5. Nei dieci giorni successivi alla determinazione del contributo da parte dell’Ufficio speciale, il Vice Commissario adotta il decreto di concessione del contributo dandone comunicazione, attraverso la piattaforma informatica, al richiedente, al Comune, all’istituto di credito prescelto ed al Commissario straordinario.
6. Il beneficiario del contributo segnala all’Ufficio speciale per la ricostruzione l’apertura di un conto corrente dedicato al progetto, caratterizzato dal CUP che lo identifica, indicando l’IBAN di detto conto.
Tutte le transazioni finanziarie relative al progetto dovranno riportare il CUP per cui vengono effettuate riportando, nei bonifici in addebito, la causale del pagamento scelta tra quelle pubblicate su apposita sezione del sito del DIPE.
L’articolo 7 sull’“Erogazione del contributo” chiarisce che il contributo è erogato dall’istituto di credito che è stato prescelto dal richiedente all’impresa esecutrice dei lavori ed ai professionisti che hanno curato la progettazione, la direzione dei lavori ed il coordinamento del progetto per la sicurezza.
Il contributo è erogato dall’istituto di credito direttamente al richiedente, sulla base delle percentuali indicate al precedente comma 1 e previa produzione dei documenti ivi indicati, oppure, a richiesta del beneficiario in un’unica soluzione, a seguito della presentazione della documentazione di cui al comma 1, lettera b). L’istituto di credito dà comunicazione al Comune ed al Commissario delegato delle avvenute erogazioni con periodicità mensile.
I tempi e i modi sono i seguenti:
a) il 50% del contributo, entro trenta giorni dalla presentazione all’Ufficio speciale dello stato di avanzamento dei lavori redatto, con riferimento all’art. 194 del d.P.R. n. 207 del 2010, dal direttore dei lavori utilizzando il prezziario unico di cui all’articolo 6, comma 7, del decreto legge n. 189 del 2016, che attesti l’esecuzione di almeno il 50% dei lavori ammessi e della dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa attestante il rispetto, nei confronti dei fornitori e delle eventuali imprese subappaltatrici, dei tempi di pagamento non superiori a trenta giorni dalla data di erogazione del contributo;
b) il 50% a saldo del contributo, entro trenta giorni dalla presentazione all’Ufficio speciale del quadro economico a consuntivo dei lavori, redatto come alla lettera a) dal direttore dei lavori ed approvato dall’Ufficio speciale. A tal fine il direttore dei lavori trasmette all’Ufficio speciale la seguente documentazione:
i. attestazione di esecuzione dei lavori e di raggiunta piena agibilità dell’edificio che documenti la sussistenza delle condizioni necessarie a garantire il rientro nelle abitazioni dei nuclei familiari occupanti ovvero la ripresa delle attività produttive che ivi si svolgevano;
ii. consuntivo dei lavori redatto sulla base dei prezzi di cui alla precedente lettera a) con allegazione, nel caso delle varianti in corso d’opera, di un quadro di raffronto tra le quantità di progetto e le quantità finali dei lavori;
iii. rendicontazione delle spese effettivamente sostenute, da documentarsi a mezzo fatture. Qualora la spesa sostenuta sia superiore al contributo concesso dovranno essere emesse distinte fatture per gli importi relativi al contributo che erogherà l’istituto di credito e per quelli relativi alle spese a carico del richiedente;
iv. documentazione fotografica comprovante le diverse fasi degli interventi eseguiti;
v. dichiarazione a firma del legale rappresentante dell’impresa affidataria attestante il rispetto, nei confronti dei fornitori e delle imprese esecutrici, di tempi di pagamento non superiori a trenta giorni dalla data di erogazione del contributo per ogni stato di avanzamento lavori, con impegno a pagare i fornitori e le imprese subappaltatrici entro trenta giorni dal riconoscimento del saldo del contributo.
E’ possibile anche per il richiedente ottenere un anticipo fino al 20% dell’importo ammesso a contributo purchè lo abbia richiesto in sede di domanda di contributo e alle seguenti condizioni:
a) che sia stato emesso il decreto di concessione del contributo;
b) che sia stato stipulato, in data antecedente la presentazione della domanda di anticipo, il contratto con l’impresa affidataria dei lavori;
c) che vengano presentate fatture di importo pari all’anticipo richiesto, a cui va aggiunta l’IVA se non recuperabile;
d) che sia allegata polizza fideiussoria incondizionata ed escutibile a prima richiesta nell’interesse dell’impresa affidataria dei lavori a favore del Commissario straordinario, di importo almeno pari all’ammontare dell’anticipo. La fideiussione può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari iscritti nell’albo di cui all’articolo 106 del d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell’albo previsto dall’articolo 161 del d.lgs24 febbraio 1998, n. 58.
Su richiesta del beneficiario, l’erogazione del contributo di cui al comma precedente può avvenire in un’unica soluzione a conclusione dei lavori, a seguito della presentazione della documentazione di cui al comma 1, lettera b).
http://www.csrsisma2016.it/assets/pdf/Allegato%201%20Ordinanza%20n.%207_ridotto.pdf
“Capannelle, Mario, Ferry Boat… m’hanno rimasto solo ‘sti quattro cornuti…” È la sequenza finale, con cui termina il film “L’audace colpo dei soliti ignoti” per la regia di Nanni Loy. Chi parla è Peppe (Vittorio Gassman), un pugile completamente suonato, a cui i medici hanno assolutamente proibito il ring. Dopo la breve parentesi in un cantiere edile, Peppe torna alla sua originaria vocazione, cioè il furto. Ma lui ed i suoi complici sono dei perfetti imbranati e pasticcioni, per cui il film si rivela la classica commedia all’italiana. Con tanti episodi tra il comico ed il drammatico ed un finale dal sapore perennemente dolceamaro.Qualcuno si domanderà perché dico queste cose qui? Rispondo prontamente: perché ho seguito le ultime vicende relative all’amministrazione comunale di Tolentino e letto sui giornali la replica finale del sindaco Pezzanesi ad esse.Dico subito che se Pezzanesi si fosse chiamato Carlo, oppure Giovanni, il paragone con il Peppe dei soliti ignoti difficilmente mi sarebbe venuto in mente. Ma poiché il caso vuole che si chiami Giuseppe, a me ha terribilmente ricordato Vittorio Gassman che impreca contro gli ingrati compari, i quali, nottetempo e dileguandosi, lo lasciano in balia della stradale che al poveretto comminano pure un verbale perché attraversa la strada fuori dalle strisce pedonali.Ma andiamo con ordine che sennò si fa una gran confusione. Succede che una parte delle minoranze consiliari, presenti una mozione sulla gestione di alcuni fondi affidati dalla protezione civile alla pro loco. Succede che in consiglio comunale molti della maggioranza che fa capo a a Pezzanesi, parlino a suo favore. Succede che invece, quando si tratta di votare, si astengano lasciando solo il povero Peppe che va sotto. Succede allora che il povero Pezzanesi, piuttosto che paragonarsi al Peppe dei soliti ignoti ed imprecare perché i suoi sodali lo hanno lasciato solo e verosimilmente colpito da un raptus mistico, si paragoni addirittura a Gesù Cristo. Cioè, diciamola meglio: Peppe paragona i suoi sodali a Ponzio Pilato che colpevolmente astenendosi e cercando di salvare capra e cavoli, lo hanno lasciato da solo al suo doloroso Calvario.Niente! A nulla sono serviti i preziosissimi consigli paterni che Peppe (sindaco) ha dispensato, per ogni dove. Stille di saggezza uniche che lo hanno finanche trasformato in autorevole sensale tra le parti belligeranti in causa. Il dato finale che resta – a leggere dalla stampa le sue parole – è che nessuno lo ha capito. Un po' come succedeva al Peppe dei soliti ignoti, che infatti aveva la caratteristica di pasticcione sì, ma anche di eterno incompreso.Passi per quelli dell’opposizione (a proposito: in quella circostanza mancava misteriosamente tutto il gruppo del PD) tipo Mercorelli e Sclavi che sono sempre in malafede, ma che a non comprenderlo, nel suo nobilissimo intento siano stati Massi, Cicconi, Salvucci, Fogante, Colosi e Feliziani, è imperdonabile. Da qui il paragone degli ignavi compari con Ponzio Pilato.Peraltro narra la leggenda che il governatore della Galilea, Ponzio Pilato, venne condannato dall’imperatore Tiberio ad una morte atroce. Ad ogni arto del suo corpo venne legato un carro trainato da quattro cavalli. Una volta smembrato in quattro parti, i suoi miseri resti vennero trasportati dai cavalli impazziti in cima al monte Vettore ed ivi seppelliti sotto lo specchio d’acqua che, ai nostri giorni è famoso come il lago di Pilato. Ma stiano tranquilli i più impressionabili, perché questa è solo una leggenda. E anche i consiglieri comunali infedeli a Peppe possono dormire sonni tranquilli, perché non verranno torturati come, invero meriterebbero a cagione della loro astensione. Per quanto incompreso (il Peppe sindaco) e pasticcione (il Peppe- Gassman) entrambi, in fondo, sono di animo buono e questo, sotto le feste di Natale, è apprezzabile per tutti e due…
La solidarietà post sisma non si ferma e continuano ad arrivare storie di aiuti e sostegni a chi, dopo i tragici eventi che hanno devastato il centro Italia, ha perso tutto.Stavolta l’interessamento ha riguardato un’attività commerciale di Pieve Torina, la famosa trattoria “la Camilluccia”, rinomata da anni, che pur essendo rimasta in piedi e che potrebbe tornare in attività, a causa del blocco dell’afflusso di visitatori non ha più sostegno economico. La famiglia che gestisce questo ristorante è sfollata in un hotel, l’Holiday di Sant’Elpidio a Mare e il titolare della Camilluccia avendo perso il lavoro non ha più modo di aiutare la sua famiglia.Un grande aiuto, è arrivato dal proprietario dell’Hotel Horizon di Montegranaro, Luigi Catini che ha messo al lavoro, per ora con contratto determinato, ma con la possibilità di assumerlo da gennaio in poi, il signor S.G., assunto come cuoco, così come faceva a Pieve Torina, e garantendo alla famiglia un Natale più sereno. Un aiuto importante che dà speranza al fine della riapertura dell’attività di Pieve Torina appena la situazione tornerà alla normalità.Fondamentale, in questa vicenda, è stato l'impegno della vicepresidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, Marzia Malaigia, nell’operarsi per casi di persone che hanno perso tutto a causa dei terremoti degli scorsi mesi. Malaigia stessa ha lanciato un appello per questo caso che andava risolto velocemente, poiché le scadenze da pagare continuano ad arrivare e la famiglia non ha più reddito per sostenere i pagamenti: un appello che è stato accolto nel migliore dei modi.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal comune di Montelupone."La rinascita post-sismica deve partire soprattutto dalla ripresa di ogni attività radicata nel modus vivendi delle popolazioni colpite e, tra queste attività, occupa uno spazio non secondario anche quella teatrale, tratto distintivo di un territorio che, all’avanguardia in Italia, può vantare un teatro in ogni borgo". In considerazione di ciò, l’assessore alla cultura di Montelupone Orietta Mogliani e il vicesindaco Alberto Muccichini hanno invitato alla presentazione della Stagione teatrale 2017 l’Associazione Paesi Bandiera Arancione, nella persona del Vice Presidente e Referente Regione Marche, Giuliano Ciabocco, che al “Nicola Degli Angeli” ha enunciato quella che vuol essere, e sarà, la strategia dell’associazione stessa.La rete delle Bandiere Arancioni si stringe a sostegno dei borghi marchigiani colpiti dal terremoto. La grande bellezza non finirà con il sisma. I borghi arancioni della Regione Marche, veri e propri gioielli feriti ma non morti, non si arrendono e già sognano di poter offrire di nuovo le loro bellezze ai visitatori. Nella sola provincia di Macerata la devastazione del sisma ha colpito in maniera molto violenta Visso, Camerino, Pievebovigliana, Sarnano e San Ginesio ma non sono rimasti illesi anche Urbisaglia, Montelupone e Montecassiano. Praticamente tutti. Ma il vero appuntamento sarà a metà gennaio, quando si terrà l’assemblea straordinaria delle bandiere arancioni delle Marche per discutere quali strategie promozionali adottare per ripartire."E’ una realtà dura ma per prima cosa bisogna pensare a far ripartire le attività commerciali e dare una degna sistemazione alle persone – sottolinea Giuliano Ciabocco, vice presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione e Referente della Regione Marche – poi potremo pensare alle strategie per la rinascita turistica. In molti borghi le criticità sono ancora tante, questo però non significa che ci arrendiamo. La rete che abbiamo costruito negli anni e la solidarietà tra i paesi "bandiera arancione" saranno il volano per non cancellare la storia delle località così gravemente ferite. Se i monumenti sono per ora inagibili, offriremo altre bellezze: la natura e i paesaggi mozzafiato non ce li toglie nessuno – continua Ciabocco – e anche le mura antiche e l'enogastronomia che è da sempre una nostra prerogativa. A tutto ciò vanno aggiunte le attività promosse in sinergia con l'Associazione "gusta l'arancione e gusta il blu" con la quale stiamo studiando azioni mirate (portale internet, social network, testimonial, ecc.) per la ripartenza turistica anche grazie alle località certificate della costa marchigiana".Le idee e le strategie sono chiare: i territori marchigiani lacerati o feriti dal sisma torneranno a vivere e, anzi, passo dopo passo costruiranno un futuro prossimo fatto di eccellenze rivisitate e consolidate. Parola di Marchigiani.
Medea che chiude il 2016 regalandosi un’altra vittoria per 3-0 e portandosi a quota 26 in campionato, mantendo la vetta e il ruolino di 9 vittorie su 9 partite. Vittima stavolta il Città di Castello Pallavolo, che interrompe nel peggiore dei modi il filotto di 7 successi consecutivi che li aveva portati a quota 19, ad inseguire la Medea in coabitazione con Offagna e Perugia.Il secondo scontro al vertice consecutivo stavolta però ha riservato meno emozioni rispetto a Perugia dove pur con lo stesso risultato la gara aveva avuto momenti palpitanti in particolare nel secondo set dove la Medea ha dovuto tirar fuori il meglio per uscire fuori da una situazione di parziale difficilissima. Niente di tutto questo è accaduto al Fontescodella sabato 17 dicembre. Tutto liscio, tre set molto simili per svolgimento, con la Medea praticamente sempre in vantaggio.Prova di maturità per i ragazzi di Pasquali che hanno tenuto sempre a distanza gli ospiti, senza particolari exploit o sussulti, ma anche senza quei cali di concentrazione che possono emergere quando la differenza di qualità divente evidente. Dall’altra parte una formazione umbra che torna a casa delusa sì per il risultato, ma soprattutto per la remissività con cui hanno approcciato la partita, una gara che non è mai stata in discussione. Solo nel terzo set Città di Castello è riuscita a rimanere fino al finale in scia dei maceratesi, che comunque non hanno avuto particolari problemi a chiudere subito la sfida. Medea che così si fa un bello e inaspettato regalo di Natale.La gara sarà ritrasmessa in differita video da Radio Studio 7 sul canale 610 del digitale terrestre delle Marche ed in simulcast sul suo canale web tv (www.radiostudio7.net/radiostudio7tv).MEDEA MONTALBANO-CITTA’ DI CASTELLO PALLAVOLO 3-0MEDEA MONTALBANO: Molinari A., Sarnari, Bizzarri, Miscio, Gemmi, Medei, Bruno, Molinari M., Scuffia, Scarpi, Saltarelli, Valenti, Cacchiarelli (L). All. Pasquali.CITTA’ DI CASTELLO PALLAVOLO: Marconi, Conti, Cerquetti, Benedetti, Giglio, Maracchia, Marino, Pitocchi, Stoppelli, Cappelletti, Zingarelli, Lensi (L1), Cioffi (L2). All. BartoliniARBITRI: Marinelli (Pesaro) – Albergano (Persaro)PARZIALI: 25-19, 25-18, 25-22.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da Legambiente Marche“Le opere d’arte recuperate dai comuni colpiti dal terremoto devono rimanere nei territori”. Questa è la proposta di Legambiente per una gestione innovativa e per la valorizzazione in loco del patrimonio storico artistico delle zone colpite. Spostarli significherebbe impoverire questi luoghi, già così fortemente compromessi di una risorsa identitaria fondamentale.L’idea è di mettere in sicurezza le opere d’arte recuperate e contemporaneamente renderle fruibili in magazzini o depositi, appositamente attrezzati nei luoghi più vicini possibile alle zone colpite, per rinsaldare il sentimento di coesione di cui ha bisogno una comunità per ricominciare a pensare al futuro senza rischiare di disgregarsi. Depositi che possono diventare veri e propri laboratori e spazi multifunzionali per mostre ed eventi, capaci di creare occupazione e flusso turistico, e aperti alle scuole, ai restauratori, agli amanti dell’arte, alle università, ai centri di formazione e agli addetti ai lavori che dopo il terremoto hanno perso l’impiego. I cittadini di questi borghi potranno, così, rivedere le opere delle loro chiese, dei loro musei e dei luoghi della loro quotidianità, organizzati in allestimenti che valorizzano anche le terre di provenienza, con una chiave di lettura orientata alla cultura della prevenzione e della gestione dell’emergenza.“Con questa proposta - dichiara Rossella Muroni, Presidente nazionale di Legambiente - vogliamo creare una rete territoriale legata alle radici delle nostre terre, dando così avvio ad una filiera virtuosa capace di creare nuovo flusso turistico ed occupazionale, per dare nuovi impulsi e nuova economia alle aree colpite”.La regione Marche, come gli altri territori colpiti dal sisma, è caratterizzata da piccole e medie imprese, che operano in settori molto diversi tra loro e, soprattutto nell’ultimo decennio, l’economia legata al turismo ha fatto da vero ammortizzatore sociale contro la grave crisi che da tempo attanaglia industria e artigianato. Beni culturali, ambiente, prodotti tipici e tradizionali sono i fili della trama del tessuto socio-economico di queste regioni, e in particolare delle aree collinari e montane marchigiane. Nell’area interessata dal sisma il tessuto socio-economico ha subito uno strappo terribile e il territorio ha perso quasi completamente la capacità ricettiva, produttiva e commerciale. A questo si aggiungono centri storici parzialmente o completamente inagibili con la conseguente perdita di un immenso patrimonio artistico e di tanti luoghi di aggregazione sociale e culturale come chiese, musei, biblioteche e teatri, ora gravemente lesionati.Per questo Legambiente è convinta che mantenere il patrimonio storico-artistico nelle zone più prossime ai luoghi di origine, anche nella fase della ricostruzione, sarà sicuramente un elemento di traino per riavviare i flussi turistici anche prima della tempestiva ricollocazione delle opere.“Per tutte queste ragioni – aggiunge Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche - chiediamo a tutti gli enti preposti di mantenere le opere d’arte recuperate nei territori e dislocarle in sicurezza in depositi e laboratori appositamente attrezzati, collocati in punti strategici e in stretta prossimità ai luoghi di provenienza. Inoltre, proponiamo di creare un laboratorio regionale visitabile e attrezzato per il restauro e la manutenzione delle opere danneggiate e di realizzare, nell’area colpita dal terremoto, una rete di depositi attrezzati visitabili per le opere non danneggiate. Il laboratorio di restauro e manutenzione delle opere recuperate, nonché gli allestimenti di depositi e mostre, saranno una fonte straordinaria di ricerca e sperimentazione nei settori in cui importanti istituti locali operano da anni nel campo del restauro come l’Università di Camerino, l’Università di Macerata, l’Accademia di Belle Arti Macerata oltre ai numerosi istituti professionali dell’area colpita. Per discutere tutto questo è urgente riunire un tavolo di lavoro tra gli enti proprietari dei beni, il Mibact, la Regione e le forze sociali ed economiche del territorio, per costruire insieme una risposta forte e concreta, innovativa e coraggiosa, che riparta e valorizzi i territori colpiti a cui dare una speranza concreta di rinascita. Dopo la straordinaria risposta al terremoto del 1997, questa può rappresentare un’altra importante occasione per rafforzare il modello Marche”.
Un furto nel cuore della notte, quello che si è consumato ai danni della tabaccheria - minimarket "Le Mura", in via Diomede Pantaleoni a Macerata. Intorno alle 5.10 della scorsa notte i ladri sono riusciti ad introdursi all'interno del negozio, forzando e rompendo la finestra sul retro dell'edificio, che hanno raggiunto arrampicandosi con l'aiuto di una scala.Una volta all'interno, nonostante l'allarme sia scattato, i ladri sono riusciti in circa tre minuti a portare via mille euro in contanti, Gratta e Vinci e stecche di sigarette e a scappare indisturbati."La Polizia, intervenuta immediatamente, non ha notato nulla di strano dall'esterno - racconta Lorenzo Giustozzi, titolare della tabaccheria - e sono stato io ad accorgermi stamattina dell'accaduto".In mattinata sono stati fatti tutti gli accertamenti e ora si sta indagando sull'accaduto.
La questione della lentezza e delle difficoltà nelle verifiche certificate AeDES l’avevamo lanciata da questa rubrica (leggi qui 'http://bit.ly/aedespicchio') giusto un mese fa. Da allora non ce ne siamo stati con le mani in mano e, sull'argomento abbiamo sollecitato più volte la giunta regionale, parlato con il prefetto, incitato sindaci a protestare, messo in allarme parlamentari di tutti gli schieramenti politici. Insomma, per dirla in prosa, in questi giorni abbiamo messo in piedi un gran bel casino, tanto che alla fine qualcosa si è mosso.Proprio ieri, Fabrizio Curcio, il capo dipartimento della Protezione Civile ha firmato un’ordinanza con la quale si sospendono le procedure definite all’indomani del terremoto del 24 agosto per lo svolgimento delle verifiche di agibilità con scheda Aedes, sugli edifici e sulle strutture interessate dagli eventi sismici. Tutto ciò - come si legge già nell’incipit dell’art. 1 dell’ordinanza – “in ragione dell’elevato numero di edifici da sottoporre a verifica a seguito del aggravamento della situazione, conseguente agli eventi sismici di fine ottobre.” Finalmente e, a distanza di un mese, qualcuno si è reso conto che un numero esiguo di tecnici abilitati, non avrebbe mai potuto far fronte, se non in tempi biblici ad un territorio danneggiato e di proporzioni abnormi. Peccato che, a differenza nostra che lo avevamo intuito subito, ci abbiano messo una trentina di giorni in più.La nuova modalità prevede che sia lo stesso proprietario (o avente titolo) dell’abitazione, ubicata in fascia A, che ha già avuto un riscontro di “non utilizzabilità” FAST, ad incaricare “tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia”. Molto più semplicemente significa che innanzitutto è necessario avere un riscontro FAST in cui si attesti l’inagibilità della casa. Quindi, e solo da quel momento, si può incaricare un tecnico di fiducia (ingegnere, architetto o geometra) purché iscritto al rispettivo ordine o collegio professionale, per realizzare la verifica con le stesse modalità previste dal manuale AeDES. Ovviamente il tutto vale solo per le abitazioni private.Epperò al provvedimento, per essere efficace, non basta il tempo della pubblicazione in Gazzetta per l’entrata in vigore. Al comma 2 dell’art. 1 si stabilisce infatti che “il Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione, con proprio provvedimento, disciplina le modalità per lo svolgimento delle attività di cui al presente comma.” Quindi da adesso la palla passa immediatamente a Vasco Errani. Per dovuta correttezza glielo diciamo sin da subito che gli diamo tempo fino al 31 dicembre per disciplinare lo svolgimento di queste attività, dopodiché, se non provvederà, lo attaccheremo tutti i giorni a testa bassa.Indubbiamente si tratta di un passo in avanti gigantesco che coinvolge e rende protagonisti, sia nei tempi che nelle modalità della ricostruzione, non solo la parte pubblica, ma anche privati cittadini.Di contro c'è il rischio, tutt'altro che infondato, che questo genere di procedura possa verosimilmente mettere in moto molti contenziosi anche su diversi livelli. Va tuttavia concesso che non c’era alternativa a questa strada e bisogna riconoscere al Dipartimento della Protezione Civile, quindi al Governo una certa dose di coraggio che sinora era decisamente mancato.Sarà un caso, ma da quando non c’è più Renzi e a Palazzo Chigi gli è subentrato Gentiloni, il capitolo del terremoto ha segnato alcune significative novità. Intanto alla Camera dei Deputati, in seconda lettura del decreto, si è registrato un voto favorevolmente unanime. Circostanza che al Senato non si era verificata, nonostante l’argomento ne fornisse tutti i presupposti. Poi sul territorio, si producono interessanti ordinanze o atti amministrativi che vanno ad incidere positivamente sul processo di ricostruzione.Paradossalmente ed in due mesi, con l’adrenalinico Renzi si è manifestata solo una vuota paralisi amministrativa. Per contro ed in pochissimi giorni, con il più flemmatico Gentiloni si stanno facendo significativi passi in avanti. Non solo con i provvedimenti, ma anche nel versante del dialogo tra diverse forze politiche. Il che non sarà molto, però sicuramente aiuta…
Finalmente pare si sia arrivati ad una svolta significativa sul versante delle verifiche agli edifici lesionati dagli eventi sismici che si susseguono dal 24 agosto. Il Dipartimento di Protezione Civile sembra aver accolto le numerose proteste provenienti dai territori danneggiati e sta prendendo i giusti provvedimenti. Le rimostranze riguardavano l'esiguo numero di verificatori abilitati AeDES - gli unici titolati alla classificazione per eventuali danni riscontrati agli immobili - a fronte di un territorio decisamente troppo ampio. La normale procedura avrebbe portato a tempi lunghissimi per le verifiche se solo si considera che un sopralluogo impiega mediamente un paio di ore ed assorbe almeno due tecnici. Da qui le proteste dei sindaci che, negli ultimi giorni, sono state rappresentate in Parlamento, in sede di approvazione della legge sui provvedimenti relativi al terremoto, dall'Onorevole Simone Baldelli, vice presidente della Camera dei Deputati e parlamentare di Forza Italia eletto nelle Marche.Lo si apprende dal seguente comunicato stampa del Dipartimento di Protezione Civile.Tecnici professionisti iscritti agli ordini e ai collegi professionali saranno autorizzati a svolgere le verifiche AEDES (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) sugli edifici privati dichiarati “non utilizzabili” secondo la scheda sintetica FAST, su diretta chiamata dei proprietari degli immobili. Lo stabilisce la nuova ordinanza, la numero 422, firmata dal Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.La decisione di sospendere la procedura attualmente in vigore è stata presa, d’intesa con le quattro Regioni coinvolte, a seguito del notevole aumento delle richieste di sopralluogo di agibilità giunte dopo gli eventi del 26 e del 30 ottobre scorsi, richieste che, se venisse mantenuta la procedura definita dopo il terremoto del 24 agosto, non sarebbe possibile soddisfare in tempi ragionevolmente brevi con le squadre a oggi a disposizione della Dicomac e delle Regioni.Queste, in sintesi, sono le disposizioni contenute nell'ordinanza n° 442 del 16 dicembre 2016: ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016 ed in corso di pubblicazione in Gazzetta UfficialeNuova procedura per per lo svolgimento delle verifiche di agibilità con scheda Aedes L’ordinanza dispone che dal giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è sospesa la procedura definita all’indomani del terremoto del 24 agosto per lo svolgimento delle verifiche di agibilità con scheda Aedes, coordinate dalla Direzione di comando e controllo (art. 3 dell’ordinanza n. 392/2016), sugli edifici e sulle strutture interessate dagli eventi sismici. La sospensione di tale attività, e la conseguente identificazione di un una nuova procedura, è disposta in ragione del notevole aumento del numero di edifici da sottoporre a verifica per l’aggravamento della situazione di danneggiamento successiva ai terremoti di fine ottobre.Incarico diretto dei proprietari ai tecnici per le verifiche di agibilità con scheda Aedes I proprietari di immobili privati (o aventi diritto sugli stessi) che sono stati dichiarati “non utilizzabili” dopo verifiche con schedaspeditiva Fast incaricano direttamente tecnici specializzati a effettuare verifiche di agibilità post-sismica con scheda Aedes.Modalità di svolgimento delle verifiche con scheda Aedes svolte dai tecnici incaricati dai privati I tecnici incaricati devono essere professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all’esercizio della professione con competenze di tipo tecnico e strutturale nell’ambito dell’edilizia. Le verifiche devono essere svolte dai tecnici secondo le istruzioni del Manuale per la compilazione della scheda di 1° livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell’emergenza post-sismica (Dpcm 8 luglio 2014). Sarà il Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione, con proprio provvedimento, a disciplinare ulteriormente lo svolgimento delle attività di verifica d’agibilità richieste dai privati.Presupposto per i contributi per la ricostruzione privata e quantificazione fabbisogni Sae L’ordinanza ribadisce che la valutazione dell’agibilità degli edifici privati attestata attraverso la compilazione della scheda Aedes è condizione necessaria per l’ottenimento dei contributi per la ricostruzione privata (art. 6 del decreto-legge n. 189/2016). Ricorda, inoltre, che le schede Aedes sono anche utilizzate dai comuni ai fini della ricognizione e quantificazione dei fabbisogni delle Soluzioni abitative in Emergenza.Incarico diretto dei proprietari ai tecnici per le verifiche di agibilità con scheda Fast I proprietari di edifici privati (o aventi diritto sugli stessi) nei 131 comuni non ricompresi nell’allegato 1 al decreto-legge n. 189/2016 e nell’Ordinanza Commissariale n. 3/2016 possono richiedere la verifica di agibilità con scheda Fast, presentando istanza, corredata da ordinanza sindacale di sgombero, se esistente, o perizia giurata che comprovi che i danni subiti dall’immobile siano stati causati dagli eventi sismici.Il ruolo della Dicomac La Dicomac continua a svolgere il proprio ruolo di coordinamento delle squadre abilitate Aedes in riferimento alle seguenti attività: - rilievo con scheda Aedes sugli edifici pubblici; - completamento dei rilievi con scheda Aedes nei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata; - ulteriori approfondimenti con scheda Aedes sugli edifici già verificati con scheda Fast e con esito “sopralluogo non eseguito” (difficoltà di accesso all’area o assenza del proprietario); - qualsiasi sopralluogo con scheda Aedes ripetuto su richiesta, con perizia asseverata di un tecnico di parte; - sopralluoghi da ripetere in seguito a verifiche con scheda Aedes con esito “D” rilasciato da tecnici coordinati dalla Dicomac.
"Entro Natale, o al massimo subito dopo, uscirà un'ordinanza per la ricostruzione delle imprese, anche quelle con danni più gravi". Così il commissario alla Ricostruzione, Vasco Errani, in occasione di un vertice istituzionale sul terremoto. Il provvedimento, spiega Errani, riguarderà "la demolizione, la ricostruzione e il risarcimento dei macchinari". "A fine anno partiamo con un'ordinanza per individuare le scuole nuove da costruire entro il prossimo anno scolastico e quelle da adeguare" ha aggiunto Errani. (Ansa)
La proprietà della RemaTarlazzi insieme a 316 suoi collaboratori, ha festeggiato ieri sera al ristorante Orso di Civitanova Marche la chiusura dell'anno 2016 con una grande cena.La serata ha compreso, oltre ai riconoscimenti per i trenta anni di anzianità di ben cinque collaboratori ed alla consueta lotteria a premi, la piacevole partecipazione del trio canoro tutto al femminile "Miss Fever" che ha proposto un repertorio di musica swing.Un particolare e toccante ricordo è stato fatto, dedicando un minuto di silenzio, ai due lutti che hanno colpito la RemaTarlazzi nel 2016: la perdita del trentunenne Francesco Paoloni collaboratore della filiale di Porto San Giorgio, e della mamma del socio ed amministratore delegato Mauro Mancigotti.L'azienda si appresta a chiudere un anno di ottimi risultati sia in termini di fatturato che di rendimento, il tutto ottenuto grazie ad un grande lavoro di squadra, inoltre il Gruppo Comet a cui appartiene la RemaTarlazzi SpA, grazie alle recenti acquisizione ed aperture operate da tutte le consociate, è divenuto in Italia il numero uno del settore della distribuzione organizzate del materiale elettrico ed illuminazione.