Montelupone, presentazione della stagione teatrale 2017 alla presenza delle Bandiere Arancioni
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal comune di Montelupone.
"La rinascita post-sismica deve partire soprattutto dalla ripresa di ogni attività radicata nel modus vivendi delle popolazioni colpite e, tra queste attività, occupa uno spazio non secondario anche quella teatrale, tratto distintivo di un territorio che, all’avanguardia in Italia, può vantare un teatro in ogni borgo". In considerazione di ciò, l’assessore alla cultura di Montelupone Orietta Mogliani e il vicesindaco Alberto Muccichini hanno invitato alla presentazione della Stagione teatrale 2017 l’Associazione Paesi Bandiera Arancione, nella persona del Vice Presidente e Referente Regione Marche, Giuliano Ciabocco, che al “Nicola Degli Angeli” ha enunciato quella che vuol essere, e sarà, la strategia dell’associazione stessa.
La rete delle Bandiere Arancioni si stringe a sostegno dei borghi marchigiani colpiti dal terremoto. La grande bellezza non finirà con il sisma. I borghi arancioni della Regione Marche, veri e propri gioielli feriti ma non morti, non si arrendono e già sognano di poter offrire di nuovo le loro bellezze ai visitatori. Nella sola provincia di Macerata la devastazione del sisma ha colpito in maniera molto violenta Visso, Camerino, Pievebovigliana, Sarnano e San Ginesio ma non sono rimasti illesi anche Urbisaglia, Montelupone e Montecassiano. Praticamente tutti. Ma il vero appuntamento sarà a metà gennaio, quando si terrà l’assemblea straordinaria delle bandiere arancioni delle Marche per discutere quali strategie promozionali adottare per ripartire.
"E’ una realtà dura ma per prima cosa bisogna pensare a far ripartire le attività commerciali e dare una degna sistemazione alle persone – sottolinea Giuliano Ciabocco, vice presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione e Referente della Regione Marche – poi potremo pensare alle strategie per la rinascita turistica. In molti borghi le criticità sono ancora tante, questo però non significa che ci arrendiamo. La rete che abbiamo costruito negli anni e la solidarietà tra i paesi "bandiera arancione" saranno il volano per non cancellare la storia delle località così gravemente ferite. Se i monumenti sono per ora inagibili, offriremo altre bellezze: la natura e i paesaggi mozzafiato non ce li toglie nessuno – continua Ciabocco – e anche le mura antiche e l'enogastronomia che è da sempre una nostra prerogativa. A tutto ciò vanno aggiunte le attività promosse in sinergia con l'Associazione "gusta l'arancione e gusta il blu" con la quale stiamo studiando azioni mirate (portale internet, social network, testimonial, ecc.) per la ripartenza turistica anche grazie alle località certificate della costa marchigiana".
Le idee e le strategie sono chiare: i territori marchigiani lacerati o feriti dal sisma torneranno a vivere e, anzi, passo dopo passo costruiranno un futuro prossimo fatto di eccellenze rivisitate e consolidate. Parola di Marchigiani.
Commenti