Legge di bilancio 2019, Arrigoni (Lega): "In arrivo quasi 3 milioni per la provincia di Macerata"
“È di ben 11.290.000 il totale dei contributi che arriverà nelle Marche grazie al Governo e che sarà destinato a tutti i 213 comuni della regione sotto i 20mila abitanti. Si tratta di una misura che ci rende particolarmente orgogliosi, perché parliamo di cifre importanti per un bilancio comunale che possono finalmente essere utilizzate per far ripartire gli investimenti sui territori”.
Lo comunicano il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e Responsabile della Lega Marche, e i parlamentari marchigiani della Lega Giorgia Latini, Tullio Patassini, Luca Paolini e Giuliano Pazzaglini in merito al Decreto firmato giovedì scorso dal Ministero dell’Interno relativo ai 400 milioni di euro che la Legge di Bilancio ha messo a disposizione dei piccoli e medi comuni per investimenti sulla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e del patrimonio comunale.
La provincia di Macerata sarà premiata dall’importo maggiore con 2.810.000 euro per 52 Comuni tra cui Tolentino, Potenza Picena, Corridonia, Porto Recanati, San Severino Marche, Cingoli e Morrovalle che, superando i 10mila abitanti, hanno diritto a 100.000 euro a testa; 10 Comuni rientrano poi nella seconda fascia tra 5mila e 10mila abitanti; 7 nella terza tra 2mila e 5mila e ben 28 comuni, che sono sotto i 2mila abitanti, riceveranno 40mila euro a testa.
“Negli ultimi anni in particolare i piccoli comuni sono stati dimenticati dai governi a guida PD e ci si è ricordati di loro solo quando sono stati utilizzati come fondi di cassa per garantire la stabilità del Paese in Europa”, commentano i parlamentari leghisti. “Con questo provvedimento, oltre che con la conferma dello sblocco degli avanzi di amministrazione, il Governo e la Lega vogliono imprimere una netta inversione di marcia; ed i 3,8 milioni che nelle Marche sono destinati ai comuni sotto ai 2mila abitanti, fino a Monte Cavalo nel maceratese, sono lì a dimostrarlo”.
“A maggior ragione in questa regione che ha vissuto il dramma del terremoto è doveroso e più che mai opportuno ripartire da quegli enti e ascoltare quegli amministratori che più di ogni altra figura istituzionale hanno lavorato e lavorano ogni giorno a stretto contatto con i propri concittadini”, concludono Arrigoni, Pazzaglini, Latini, Patassini e Paolini.
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