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Civitanova, Giulio Ferroni e Marcello Verdenelli dialogano su Dante e Annibal Caro

Civitanova, Giulio Ferroni e Marcello Verdenelli dialogano su Dante e Annibal Caro

Proseguono le iniziative dell'Osservatorio Annibal Caro, nato il 4 giugno 2019 per onorare la figura del letterato civitanovese. Va in questa direzione l’iniziativa di domenica 14 novembre 2021, quando dalle 17.30 al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta si aprirà un incontro su “L’Italia di Dante e la “piccola terra” di Annibal Caro” che vedrà ospiti i professori Marcello Verdenelli e Giulio Ferroni, che converseranno partendo dall’ultimo libro di Ferroni: “L’Italia di Dante. Viaggio nel paese della Commedia”. “L’Osservatorio - spiega Enrica Bruni, direttrice della Pinacoteca civica “Marco Moretti” e nel comitato scientifico dell’Osservatorio stesso - si impegna a mantenere viva la memoria di Annibal Caro e lo fa con una serie di attività educative, formative, ma anche di ricerca scientifica. In quest’ottica, nasce l’incontro di domenica 14 novembre, il quale sarà un’ottima occasione per portare alla conoscenza del grande pubblico e degli studiosi nuove connessioni tra Dante e Caro”. “L’Italia di Dante e la “piccola terra” di Annibal Caro” è organizzato dall’Amministrazione Comunale di Civitanova Marche, l’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche e la Pinacoteca Civica “Marco Moretti”. L’ingresso è libero, con l’obbligo di Green Pass.  “La nostra Amministrazione, due anni fa, ha istituito l’Osservatorio Annibal Caro, valorizzando e dando risalto ad una figura, quella di Annibal Caro, tra le più eclettiche ed emblematiche della cultura umanistico-rinascimentale, proprio per la sua variegata e intensa produzione - le parole del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica -. L’evento di domenica contribuisce alla conoscenza e alla diffusione della grandezza di Caro, non a caso accostato alla somma figura di Dante Alighieri, sulle orme di quanto sta facendo in tal senso l’Osservatorio”. Quanto all’Osservatorio, ricordiamo che questo è formato da un comitato scientifico di alta levatura culturale. Che vede: la dottoressa Enrica Bruni (direttrice della Pinacoteca Civica “Marco Moretti”), il professorPierluigi Cavalieri (storico indipendente), il prof. Giulio Ferroni (già docente Università “La Sapienza” di Roma), il professor Enrico Garavelli (docente Università di Helsinki), il professor Stefano Papetti (storico dell’arte), la dottoressa Mara Pecorari (esperta di ambito storico archivistico), il professor Marcello Verdenelli (già docente Università di Macerata), il professor Riccardo Scrivano (già docente Università “La Sapienza” di Roma, membro ad honorem, recentemente scomparso). In questo arco di tempo l’“Osservatorio Annibal Caro” ha lavorato gratuitamente per realizzare diverse iniziative: la cura della sezione dedicata al Caro all’interno del convegno “Archiviamente aperti”, organizzato nell’ambito della settimana internazionale degli archivi, in collaborazione con sezione Marche di Anai (Associazione Nazionale Archivistica Italiana), la mostra storico artistica documentale "Annibal Caro. Il rammemorar m'è dolce in piccola terra", organizzata all'interno della Pinacoteca civica “Marco Moretti” presso la casa natale del Caro, la sostituzione della targa apposta sulla facciata del palazzo della Delegazione, riportante il sonetto originale del Caro dedicato alla sua Terra, pubblicato postumo nel 1569, la realizzazione del proprio logo e due cartelle d’arte in omaggio ad Annibal Caro

09/11/2021 11:49
Civitanova, in mostra le opere di Salvatore Negro e Nicola Fioretti

Civitanova, in mostra le opere di Salvatore Negro e Nicola Fioretti

Si apre mercoledì 10 novembre, nei locali della palazzina comunale sud del Lido Cluana, la mostra personale di Salvatore Negro e Nicola Fioretti. Da un lato i tratti delicati e poetici di Negro, dall’altra il tocco più marcato di Nicola Fioretti, collega di Sergio Cartechini e famoso per i suoi dipinti dedicati al coreografo civitanovese Enrico Cecchetti. Una doppia personale patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche che sarà visibile alla palazzina sud del Lido Cluana fino al 15 novembre. I lavori dei due artisti civitanovesi, diversi per tecnica, tratto e sensibilità, ma accomunati dalla figura di Cartechini saranno esposti nella sala che raccoglie le opere più belle nell’ottica della valorizzazione di pittori che fanno parte della schiera di artisti concittadini che tanto hanno impreziosito il racconto pittorico della nostra città. Salvatore Negro predilige l’acquarello col quale riesce a tratteggiare panorami agresti e marini. Con i suoi acquerelli e olii trova e dipinge scorci che appartengono al vivere quotidiano, dove i personaggi sono legati al paesaggio quasi in un rapporto di osmosi. Ha partecipato a molte mostre in tutta Italia e alcuni suoi quadri sono presenti in diverse pinacoteche. Nicola Fioretti più marcato e “futurista”. Autore già noto e con esposizioni in tutto il mondo porterà in mostra una decina di tele sul tema della danza. Nel 2008 ha partecipato alla commemorazione di Enrico Cecchetti al Centro Nazionale della Danza di Parigi, presentando cinque opere in tecnica mista ora esposte permanentemente nella mediateca del Centro. Nel 2010 le opere di Fioretti sono volate fino a New York in occasione del concorso internazionale di danza “Youth American Grand Prix” e le sue vibranti figure allietano ora la scuola “J. Onassis” dell’American Ballet. Due generazioni diverse a confronto in una mostra che ha molto da offrire allo spettatore. Ingresso gratuito L’inaugurazione si svolgerà mercoledì 10 novembre alle ore 17,30. La mostra si concluderà alle ore 20 di lunedì 15 novembre. Orario di apertura: nei giorni da lunedì a venerdì va dalle ore 17,30 alle 20, e nei giorni di sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 17,30 alle 20.

08/11/2021 12:39
Crisi afghana e immobilismo europeo: studiosi si confrontano a Gualdo

Crisi afghana e immobilismo europeo: studiosi si confrontano a Gualdo

Sabato 6 novembre il teatro provvisorio di Gualdo ha ospitato il convegno “I nuovi equilibri internazionali-Dalla crisi afghana all’immobilismo europeo”, organizzato dal Centro Studi Romolo Murri con il patrocinio del Comune. Un’occasione di riflessione e di confronto con esperti relatori fortemente voluta dal Centro Studi per far chiarezza e dedicare un pomeriggio di approfondimento rivolto ai cittadini su temi che sembrano distanti dal nostro vivere quotidiano ma che in realtà influiscono anche sulle nostre vite. Un convegno ad alti livelli grazie alla preparazione degli ospiti giunti dal centro e dal nord Italia e con un collegamento anche da Washington.  Il dibattito, moderato dalla giornalista Barbara Olmai, si è aperto con il saluto del sindaco Giovanni Zavaglini che ha ringraziato della presenza sia gli ospiti che gli intervenuti al convegno, diffuso anche online. La Presidente del Centro Studi Romolo Murri, Anna Maria Massucci, nel ricordare che l’evento è stato il primo in presenza dopo due anni di stop causati dalla pandemia, ha sottolineato che il Centro approfondisce e promuove la ricerca e gli studi storici, politici ed economico-sociali, valorizzando anche la conoscenza di Romolo Murri, sacerdote, filosofo, teologo, giornalista e uomo politico, intellettuale europeo. Luciano Bozzo, docente di Relazioni Internazionali e Studi Strategici presso l’Università di Firenze, ha presentato una relazione su “La politica internazionale del caos”, analizzando la complessa situazione internazionale e partendo dal concetto che la globalizzazione, intesa come occidentalizzazione e europeizzazione, ha radici lontane che partono dai secoli delle grandi scoperte geografiche. Emanuele Giordana, giornalista e scrittore, presidente di Afghana, associazione per la ricerca e il sostegno alla società civile afgana, ha parlato della condizione dell’Afghanistan oggi, sottolineando la rimozione rapidissima, non solo dal punto di vista mediatico ma anche dal dibattito parlamentare, delle questioni afgane, ricordando che in questi venti anni di guerra l’Italia ha speso oltre 9 miliardi di euro di cui il 95% finito per sostenere operazioni militari e solo il 5% quelle civili. Federico Castiglioni, ricercatore all’Istituto Affari Internazionali, nel suo intervento su “La posizione dell’Europa nel contesto internazionale”, ha evidenziato quanto la diplomazia Europea possa essere di aiuto a quella delle altre Nazioni e che occorrerebbe investire di più in politica estera e nella difesa comune. Filippo Mignini, professore emerito di Storia della Filosofia all’Università di Macerata, neo socio dell'Accademia dei Lincei, profondo conoscitore del pensiero cinese, nella sua relazione “Europa-Cina: Quali prospettive?”  ha ricordato come in Europa manchiamo di conoscenza della cultura cinese e che il confronto sui principi delle rispettive civiltà, può costruire ponti. Più di quattro secoli fa, l'europeo Matteo Ricci, la cui opera di evangelizzazione in Cina si basò sul rispetto dei loro valori, comprese che era necessario costruire una realtà geografica, storica e religiosa che avesse un peso analogo a quello cinese. Nicola Casarini dell’Istituto Affari Internazionali e Wilson Center, in collegamento da Washington, ricordando come in America il dibattito sull’Afghanistan si sia affievolito, ha parlato di “Europa/Asia e relazioni transatlantiche”. Casarini ha analizzato la diversità dell’approccio americano verso le questioni di Cina e Asia, rispetto a quello europeo. Il convegno è stato un importante evento culturale dedicato alle tematiche internazionali, giunto purtroppo nella giornata in cui, proprio in Afghanistan, sono stati ritrovati i corpi di quattro donne, tra cui quello dell’attivista per i diritti delle donne Frozan Safi, uccisa a colpi di arma da fuoco e trovata con il corpo sfigurato.

07/11/2021 17:40
Castelraimondo, in tanti alla cerimonia per celebrare Forze Armate e Unità Nazionale (FOTO)

Castelraimondo, in tanti alla cerimonia per celebrare Forze Armate e Unità Nazionale (FOTO)

Toccante e partecipatissima cerimonia, domenica mattina, per celebrare le Forze Armate e l’Unità Nazionale a Castelraimondo. L’appuntamento, che coincide anche con i 100 anni della tumulazione del Milite Ignoto all’altare della Patria di Roma, si è tenuto presso il monumento ai Caduti, in piazzale della Vittoria. Nonostante il meteo incerto, in tantissimi si sono ritrovati per condividere insieme questo momento di ricordo e celebrazione: oltre al sindaco Patrizio Leonelli e all’amministrazione comunale, erano presenti infatti diverse autorità militari, religiose e civili, presente anche il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo insieme a decine di studenti, la Protezione Civile, i rappresentanti delle associazioni e molti cittadini. "Come ogni anno ci ritroviamo qui davanti al nostro storico monumento ai Caduti, per celebrare il 4 novembre e per ricordare tutti coloro che si sono battuti e sacrificati, affinché il nostro paese potesse costituirsi in Repubblica unitaria – ha spiegato Leonelli - Per noi cittadini di Castelraimondo questo luogo ha sempre avuto un grande valore simbolico perché, ogni volta che ci veniamo a passeggiare o che semplicemente lo scorgiamo in lontananza da via Brugnola, ci riporta alla memoria anche i nostri concittadini caduti morti durante i grandi conflitti mondiali". "La commemorazione del 4 novembre deve essere anche un momento nel quale riflettere sul fatto che la guerra, qualsiasi guerra, è la cosa più orribile che possa abbattersi su un popolo - sottolinea il primo cittadino - ed è proprio per questo che i fondatori della nostra Repubblica hanno scritto, nell’articolo 11 della nostra Costituzione, che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e ancora che l’Italia si impegna a lavorare con gli altri popoli per assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni". "Oggi deve anche essere un giorno nel quale rinnovare il nostro grazie alle Forze Armate, perché in questi anni sono state una potente forza di pace, protagoniste di azioni di sicurezza sempre più aperte alle esigenze di un mondo globale, stravolto da profondi mutamenti, ma anche da grandi attentati ai diritti primari delle persone - ha concluso Leonelli - . L’insegnamento per noi, uomini, donne e giovani del nostro tempo, deve essere quello di sentire sempre forte la responsabilità di costruire un mondo di pace e di servire ed amare il nostro paese e la nostra patria con tutto il nostro cuore. Impegno e responsabilità siano i presupposti per costruire il futuro; perché l’Italia la facciamo noi, giorno dopo giorno". L’amministrazione comunale di Castelraimondo, in questa particolare domenica, ha ringraziato i dipendenti comunali per contribuire ogni giorno allo sviluppo dell’ente e la banda Ugo Bottacchiari per aver allietato in grande stile anche questa commemorazione.   

07/11/2021 14:20
Macerata, il Quartetto Fata conquista il teatro Lauro Rossi col suo originale "concerto-sconcerto"

Macerata, il Quartetto Fata conquista il teatro Lauro Rossi col suo originale "concerto-sconcerto"

Molto più di un concerto quello che il Quartetto F.A.T.A. ha offerto al suo pubblico nella serata di mercoledì 3 novembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata per il cartellone di Appassionata. Un originale “concerto-sconcerto” dal titolo “Ètude FATAstique”, che omaggia il passato e, al contempo, guarda al futuro con leggerezza intrecciando musica, recitazione, canto e comicità rappresentando i molti modi di essere donna, anteponendo il cuore a tutto, per raccontare storie, ammonire e far sorridere. L’esibizione è supportata dalla grande maestria esecutiva delle quattro flautiste ed attrici marchigiane (Lucia Paccamiccio, Marta Montanari, Alessandra Petrini, Elisa Ercoli) che hanno eseguito brillantemente pagine musicali di autori del calibro di De Rossi Re, Sakamoto, Yagisawa, Vivaldi, Mozart, Strauss contaminate da una convincente performance “crossover” di alto teatro musicale mettendo in luce anche spiccate doti attoriali e vocali oltre a quelle già ben note da musiciste. Dal classico al contemporaneo, fino al pop grazie agli arrangiamenti di EllePi79 (Lucia Paccamiccio) per un’ora di grande musica, supportata dalla convincente mano del regista altoatesino Giorgio Degasperi. Grandissima affluenza in sala con una gremita platea che ha costantemente partecipato divertita alla performance con fragorose risate e scroscianti applausi. Sentiremo ancora parlare di questa talentuosa formazione marchigiana tutta al femminile, assolutamente unica nel suo genere. (Foto di Alfredo Tabocchini) 

07/11/2021 11:30
Civitanova, concerto di gala per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

Civitanova, concerto di gala per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

La Giunta Ciarapica, in collaborazione con la presidenza del Consiglio comunale, ieri sera ha celebrato il Centesimo anniversario del Milite Ignoto con un concerto andato in scena al Cine-Teatro Rossini di Civitanova Marche, a conclusione delle celebrazioni organizzate in occasione del IV Novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze armate e il conferimento della Cittadinanza onoraria al MiliteIgnoto.  L’inizio del concerto è stato scandito dal "Silenzio". Il sindaco Fabrizio Ciarapica, intervenendo per primo in apertura di serata, ha ringraziato tutto il comitato organizzatore delle celebrazioni guidato dal Presidente del Consiglio, Claudio Morresi e ha letto il messaggio che l’intellettuale e poeta, il Professor Umberto Piersanti, ha fatto giungere scusandosi per l’assenza. “Il 4 novembre – ha scritto Piersanti nella lettera rivolta al sindaco - è la data meno divisiva di tutta la storia italiana, che celebra la vittoria di un intero popolo, che riesce a raggiungere un’intera unificazione nazionale. Del resto, nelle trincee si era compiuta quell’unità tra gente proveniente dai luoghi più diversi della Penisola e per i quali era difficile comprendersi data la grande varietà dei dialetti". "All’interno di queste celebrazioni acquista un particolare significato il trasporto della salma del Milite Ignoto dalla Basilica di Aquileia al Vittoriano a Roma. E’ un soldato semplice che rappresenta simbolicamente centinaia di migliaia di italiani caduti sul Carso, sul Piave e altrove, gran parte contadini, che riposa sotto il monumento del Re che aveva portato a compimento la prima unificazione italiana - scrive ancora Piersanti -. Tutto un popolo , dimenticando le posizioni assunte nei confronti dell’intervento in guerra, si assiepò nelle stazioni grandi e piccole della penisola per rendere omaggio a quel figlio o a quel fratello. Nel corso della nostra storia non c’è mai stato un momento di più intensa e vera commozione di tutto un popolo".  A condurre la serata il Presidente dell’Anc cittadina, Roberto Ciccola coadiuvato dalla presentatrice Julia Bizzari. Serata che è stata intervallata da interventi del Presidente del Consiglio Morresi, dell’Assessore alle politiche sociali ed educative, Barbara Capponi.  Alla signora Giovanna Paolone Piermanni, vedova della Medaglia d’Oro al Valor Militare Sergio Piermanni, Ciarapica ha donato un mazzo di fiori dai colori gallo-rossi della città di Civitanova avvolti su un nastro Tricolore. Proiettato anche un video molto suggestivo di 100 anni fa dell’Istituto Luce che ha raccontato la storia della scelta di quel soldato senza nome e il viaggio del Milite attraverso molte Città italiane fino alla celebrazione sull’Altare della Patria.  Due collegamenti telefonici in diretta che hanno fatto dialogare il Sindaco Ciarapica con il Generale dei Carabinieri Rosario Aiosa, Medaglia d’Oro al Valor Militare e principale promotore del Centenario insieme ad ANCI, il quale si è complimentato per le celebrazioni e ha ringraziato il Primo cittadino per aver conferito, insieme al tutto il Consiglio comunale che ha votato all’unanimità, la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto ("un risultato molto importante quello di Civitanova Marche che ha accolto con molto favore e partecipazione questo invito che fa onore all’Italia intera e insieme ad altri 3.200 comuni d’Italia che hanno deciso di attribuire questo riconoscimento fra cui anche 19 capoluoghi di regione"). Il secondo collegamento telefonico in diretta è avvenuto con Lilly Foresi dall’Argentina, figlia di Vincenzo, che fu il l’ideatore e il promotore del gemellaggio avvenuto nel 1990 fra Civitanova Marche e la città di General San Martin. Un dialogo commovente. La signora Foresi ha rivolto l’invito al Sindaco Ciarapica di andare a visitare General San Martin per consolidare l’unione fra le due città. Ad esibirsi sul palco l'orchestra dei fiati "Insieme per gli altri", diretta dal Maestro Andrea Mennichelli che ha suonato canzoni celebri del panorama internazionale come ‘House of the rising sun’ e nazionale con ‘La leggenda del Piave’, ‘Nessun dorma’  Al concerto di gala hanno partecipato circa 250 persone, fra cui diverse autorità militari. Presenti anche alcuni sindaci della Provincia di Macerata: Malaisi di Montecosaro, il vice sindaco di Monte San Giusto Gigliola Bordoni, Paoloni di Loro Piceno, Bartocci di Esanatoglia, Gentilucci di Pieve Torina. La serata si è conclusa cantando tutti insieme l’Inno d’Italia e l’intera platea si è alzata in piedi avvicinando la mano sul cuore.  

06/11/2021 16:00
La chiesa della Madonna della Cona torna a nuova luce: completato il restauro

La chiesa della Madonna della Cona torna a nuova luce: completato il restauro

Domenica 7 novembre, alle ore 11:00, l’Arcivescovo di Camerino Francesco Massara e il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, insieme alle altre autorità invitate presenzieranno alla cerimonia di inaugurazione e benedizione della Chiesa della Madonna della Còna, fortemente danneggiata dal sisma del 2016 e posta a 1500 metri di altitudine su un territorio di confine tra Castelluccio di Norcia e Castelsantangelo sul Nera. L’antica chiesa deve la sua denominazione dall’immagine mariana conservata al suo interno e la tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522, detta del “Pian Perduto”.  A seguire alle ore 11.45 alla Sala polivalente a frazione Guardo saluti delle Autorità presenti, illustrazione dei lavori e proiezione dei video. La cerimonia è organizzata in collaborazione con la Pro Loco. Il progetto a cura dell’architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattioni e del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità, ha consentito il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della Chiesa – Rifugio della Madonna della Còna. Si è intervenuti in maniera compatibile con l’originaria tecnologia edile nelle porzioni recuperabili mentre per quanto riguarda le parti andate distrutte con il terremoto, è stato deciso di utilizzare tecniche costruttive e materiali rispettosi del pre-esistente, analoghi agli originari. L’unica eccezione nella realizzazione della nuova struttura a botte, anch’essa del tutto crollata, per la quale in luogo al materiale lapideo costitutivo dell’originale struttura, sono stati impiegati elementi laterizi, essendo le parti originarie non più utilizzabili. Rinvenuto e recuperato l’antico selciato dell’edificio e restaurato il portone e la scritta originali. Quindi tutte le scelte progettuali, in accordo e in continuo dialogo con la Soprintendenza, derivano da rigorosi criteri dettati dalle regole del restauro filologico, compreso il palo di sostegno che è stato restaurato e rinforzato che sorregge la campana, opera originale costruita dal Cav. Gentili, nella seconda metà del secolo scorso. Il costo finale ammonta a circa 150 mila euro finanziati, oltre che dal Cosmari, con fondi CAI, con fondi raccolti con Macerata Opera Festival e singole donazioni di privati e altri soggetti pubblici. I lavori sono stati affidati, lo scorso novembre 2020, all’Impresa Lapucci Gino srl di Pievetorina.  

06/11/2021 09:47
Macerata, l'Orchestra Filarmonica Marchigiana presenta il Family Concert La musica racconta

Macerata, l'Orchestra Filarmonica Marchigiana presenta il Family Concert La musica racconta

Sabato 6 novembre, alle ore 18, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, “colonna sonora delle Marche”, porta al Teatro Lauro Rossi di Macerata il Family Concert La musica racconta. Perché la musica è capace non solo di esprimere sentimenti con forza straordinaria, ma anche di raccontare storie, descrivere paesaggi, rappresentare azioni con la stessa precisione e la stessa efficacia di un libro, di una poesia, di un dipinto, di una commedia teatrale. Questo evidenzia il bellissimo programma musicale del concerto, che vede protagonisti, insieme all’Orchestra diretta da Daniele Rossi, l’attrice Lucia Palozzi (voce recitante) e il pianista Davide Martelli. Si parte infatti con l’allegro della famosissima Piccola musica notturna K. 525 di Mozart per proseguire con musiche altrettanto celebri, amate in particolar modo dai ragazzi: L’apprenti sorcier (L’apprendista stregone) di Paul Dukas, alcuni estratti dal Peer Gynt di Edvard Grieg e, infine, il Carneval des animaux (Carnevale degli animali) di Camille Saint-Saëns. Ecco allora che sul palco dello storico teatro maceratese la musica materializzerà davanti agli occhi degli spettatori, a passo di danza, i disastrosi effetti di un maldestro apprendista stregone; farà rivivere gli avventurosi, fantastici viaggi di un ragazzo del nord in cerca di sé stesso e dell’amore; rappresenterà i caratteri, l’aspetto, i versi di un gruppo di animali mentre sfilano in parata il giorno di Carnevale. Questo è il Family Concert La musica racconta: un appassionante, divertente, istruttivo spettacolo ideato dalla FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana per tutti coloro, grandi e piccini, che amano la musica, la fantasia, il divertimento e il buon umore.

05/11/2021 16:26
Macerata, "Crepita la carta": finissage della mostra dedicata a Emilio Villa

Macerata, "Crepita la carta": finissage della mostra dedicata a Emilio Villa

Domenica  7 novembre, alle 17, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti finissage per la mostra  “Crepita la carta. Libri e vertigini di Emilio Villa”, uno degli eventi di “Contemporanea.mente”, la prima rassegna sul contemporaneo organizzata dall’assessorato alla Cultura e i Musei civici di Macerata, con l’obiettivo di dare visibilità a quelle emergenze artistiche particolarmente significative nell’innescare processi creativi che danno la dimensione e la misura del mondo in continuo mutamento e fluido offerto dal nostro tempo.  L’iniziativa prevede l’intervento di Nunzio Giustozzi, archeologo e storico dell’arte curatore di progetti di valorizzazione di allestimenti museali, che illustrerà le ragioni e i contenuti della mostra "Un Atlante di Arte Nuova. Emilio Villa e l'Appia Antica" che ha recentemente curato nel Complesso di Capo di Bove all'interno del Parco Archeologico dell'Appia Antica a Roma, presentandone il prezioso catalogo edito da Electa. A chiusura, intervento e saluto di Francesca Rossi Brunori.  Un lungo lavoro di ricerca ha consentito di rintracciare e offrire per la prima volta al pubblico, in un significativo dialogo, documenti e opere meno note di 21 maestri (tra i quali Bonalumi, Caraceni, Castellani, Cervelli, Franchina, Iwasaki, Lorri, Mambor, Mannucci, Mauri, Nuvolo, Rotella, Tacchi, Turcato, Uncini, Vermi), ricostruendo filologicamente l'attività espositiva della galleria Appia Antica nel triennio 1957-1959 e le vicende dell'omonima rivista sperimentale, diretta da Villa, figura carismatica, geniale e anomala, "sciamano e guru" del panorama culturale dell'epoca. Con "entusiasmo, occhio e poesia" egli gettò una luce più autentica su nomi ormai affermati ‒ da Burri a Scialoja per citarne alcuni ‒ ponendo l'accento sulla materia dell'opera d'arte che si fa oggetto, ed ebbe il merito di presentare e difendere dagli attacchi della critica imperante anche la nuova generazione di autori ‒ da Schifano a Manzoni, "figli dell'Appia", a Lo Savio, per nominarne altri dal tragico destino ‒ che agiva un recupero tutto italiano delle avanguardie. Si riuscirà a far rivivere così una pagina meno nota ma straordinaria dell'arte del Novecento che alla fine degli anni cinquanta vide fugacemente protagonista la regina viarum.  L’evento, realizzato con il contributo della Regione Marche e il patrocinio del Comune di Macerata, è ideato e organizzato dall’artista romano Fabio Orecchini, membro dell’impresa creativa non-profit Nie Wiem di Ancona e della sua compagine editoriale Argolibri, in collaborazione con la libreria Catap di Macerata, rappresentata da Virgilio Gobbi e Andrea Balietti, curatore della mostra.  

05/11/2021 14:59
A San Severino e Potenza Picena secondo atto dei "concerti per pianoforte" di Beethoven

A San Severino e Potenza Picena secondo atto dei "concerti per pianoforte" di Beethoven

Secondo atto del progetto legato ai cinque concerti per pianoforte di Ludwig van Beethoven nelle trascrizioni d’epoca di Vincenz Lachner per orchestra d’archi. Dopo il primo appuntamento di 10 giorni fa con l’esecuzione dei primi tre concerti del compositore tedesco, il progetto si conclude con quella degli ultimi due, in programma sabato 6 novembre, alle ore 21, al Teatro Feronia di San Severino Marche, anche questa volta un concerto in anteprima dell’esibizione prevista per il giorno seguente, alle 17.30, all’Auditorium Scarfiotti di Potenza Picena, per il Mugellini Festival. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana in formazione di string ensemble e i pianisti Vasyl Kotys e Ivo Kahànek, con la direzione di Bartosz Zurakowski, eseguono rispettivamente il il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol magg. op. 58 e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in mi bemolle magg. op. 73 “Imperatore”.  Con il Concerto n. 4, composto a Vienna quasi interamente nel corso del 1805, Beethoven compie il miracolo di spogliarsi di Mozart per farsi come lui. Ovvero, centra pienamente l’obiettivo di impossessarsi dello spirito di leggerezza, perfezione, amabilità di Mozart, modello indiscusso del genere del concerto pianistico, dismettendo nello stesso tempo gli abiti mozartiani che ancora rivestivano in varia misura i concerti precedenti per esprimersi con un linguaggio del tutto personale.  Il Quinto Concerto, composto da Beethoven a Vienna nel 1809 mentre le truppe di Bonaparte si apprestavano a bombardare la capitale austriaca, è il più famoso e il più popolare di tutti i Concerti per pianoforte e orchestra della nostra letteratura sinfonica: un’opera maestosa che, ricollegandosi alla Sinfonia Eroica di qualche anno prima, segna la definitiva liquidazione del mito storico di Napoleone per celebrare quello metastorico dell’eroe imperator, condottiero dell’umanità.  Vendita dei biglietti online su www.vivaticket.com. Prezzo ordinario 10 euro, ridotto under 18 a 2 euro. Biglietteria presso la Pro Loco di San Severino Marche aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 12.30 e dalle ore 16 alle 19 (tel. 0733638414). Per il Mugellini Festival, info a https://www.mugellinifestival.it/programma-eventi-2021/.

04/11/2021 20:00
Centenario Milite Ignoto e festa dell'Unità nazionale, le celebrazioni in provincia di Macerata (FOTO)

Centenario Milite Ignoto e festa dell'Unità nazionale, le celebrazioni in provincia di Macerata (FOTO)

In molti comuni della Provincia di Macerata si sono svolte oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, le celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto.  “Il Milite Ignoto fu, e rimane tutt’oggi, uno dei simboli dell’Unità Nazionale e in questo momento di ripartenza auguro a tutti di aprire la strada per una rinascita che abbia come capisaldi l’unità, l’importanza delle tradizioni e della storia e soprattutto il sentirsi parte di una comunità coesa e leale”. Sono le parole pronunciate dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli questa mattina nel corso della cerimonia di inaugurazione del monumento al Milite ignoto eretto nel cortile dell’ex distretto militare nei pressi del Sacrario militare, un luogo fortemente emblematico. La cerimonia à stata organizzata in occasione del centenario del trasferimento della salma del Milite ignoto da Aquileia a Roma, dove fu collocata sull’Altare della Patria proprio il 4 novembre 1921, e fa seguito al conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Macerata al Milite ignoto assegnato con una delibera consiliare in adesione all’iniziativa proposta dall’A.N.C.I. - l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, su invito del Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia, per il riconoscimento della “paternità” del Soldato che per cent’anni è stato volutamente ignoto e che invece così diventerà Cittadino d’Italia, rientrando nella simbologia che appartiene all’identità nazionale. “Il maggiore riconoscimento, oggi, - ha detto ancora il sindaco Parcaroli che ha svelato il monumento insieme al Prefetto Flavio Ferdani e al presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani - va alle forze armate che, ogni giorno, contribuiscono alla nostra sicurezza con spirito di abnegazione e di leale sentimento verso la Patria. Grazie alla loro professionalità e alle qualità umane sempre dimostrate, le forze armate, e le loro famiglie, meritano, non solo oggi ma tutti i giorni, l’apprezzamento di tutti noi." "Un ringraziamento va anche alla figura femminile e alla sua valenza storica e sociale - ha aggiunto il primo cittadino -. Un pensiero alle mamme, alle sorelle, alle mogli, alle nonne dei tanti soldati italiani che hanno perso la vita nell’adempimento delle loro funzioni. A queste donne, che hanno patito sofferenze e angosce, riconosciamo di essere state parte integrante della spinta propulsiva alla ripresa dato che, nel dolore ma con fierezza, si sono fatte portatrici di un grande carico di responsabilità. Un pensiero infine ai giovani che, grazie al supporto delle istituzioni, devono rendersi consapevoli dei valori di pace, democrazia e partecipazione alla vita sociale e politica del paese". "Crediamo che questo spirito e questi valori costituiscano, almeno, il minimo doveroso riconoscimento a quei giovani che hanno sacrificato la loro vita per costruire un futuro migliore: quel futuro  - ha concluso il primo cittadino - che oggi stiamo vivendo e che dobbiamo, ogni giorno, migliorare per il progresso, la convivenza civile e la qualità della nostra vita e delle future generazioni.” Il monumento al Milite ignoto è una stele in marmo, in cui è stato anche posto un bozzetto ispirato alla guerra del ’15-’18. Si tratta di un'opera di Giovanni Colucci, presidente dell’Associazione nazionale dei Carabinieri.  Anche la città di Civitanova Marche ha celebrato oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Centenario del Milite Ignoto. Una festa che ha preso il via in mattinata partendo dal centro e raggiungendo la Città Alta dove è stata deposta la prima corona di alloro presso la Targa in memoria dei Caduti di tutte le guerre, in viale della Rimembranza. La delegazione formata dal Sindaco Fabrizio Ciarapica, dal Presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, dall’Assessore ai Servizi educativi e formativi e al Welfare Barbara Capponi e dalle massime Autorità militari, Associazioni combattentistiche e Associazioni di volontariato cittadine ha poi proseguito alla deposizione della seconda corona presso il Monumento ai Caduti di Piazzale Italia sul Lungomare Sud. Il clou delle celebrazione è avvenuto in Piazza XX Settembre davanti a Palazzo Sforza, sede del Municipio, dove sono intervenuti oltre 200 studenti in rappresentanza di tutti gli istituti scolastici delle medie e superiori di Civitanova Marche. Lo speakeraggio della cerimonia è stato affidato al colonnello Nicola Ciccarelli, già presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Civitanova Marche, mentre gli ordini militari sono stato dati dal tenente Gianfranco Ciferri, presidente Unuci di Civitanova Marche.  Dopo la deposizione della Corona a Palazzo Sforza, la banda cittadina ha intonato l’Inno d’Italia, Il Piave e Il Silenzio. La cerimonia è stata aperta con l’intervento del sindaco Ciarapica che ha omaggiato tutte le Forze Armate e in particolare ha ricordato ciò che avvenne 100 anni fa con la traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma per essere tumulata all’Altare della Patria.  “Quel viaggio di 100 anni fa fu per l’Italia un momento di grande unificazione - ha dichiarato il sindaco - dopo un periodo durissimo dovuto alla Prima Guerra mondiale che aveva ridotto la nostra nazione in una povertà assoluta e di disperazione e per certi versi paragonabile ad oggi in cui l’Italia – insieme al resto del mondo - ha subito e subisce le perdite, la sofferenza e la tragedia immane della pandemia. Un evento importante per tutti gli italiani che rappresenta e deve rappresentare anche un momento di riconciliazione per la nostra Patria”. “Un giorno, quello che vogliamo celebrare oggi, di unificazione in cui la nostra Nazione si unisce in un abbraccio simbolico verso quel ragazzo senza nome, scelto fra altri 10, per ricostruire un futuro di unità - ha sottolineato Ciarapica -. Perché è dalle macerie che un popolo deve ripartire e ricostruire l’avvenire di tutti. Oggi è anche la Festa delle Forze armate, è doveroso ringraziare tutte le forze dell’ordine, le nostre donne e i nostri uomini che quotidianamente difendono la nostra libertà e la nostra incolumità in Italia e nei contingenti di pace nel mondo presenti in molti luoghi teatro di guerre o dove la democrazia non è ammessa, sappiamo quanto grande sia il valore dei nostri militari all’estero, riconosciuti da tutti per la loro grande umanità". “Infine – ha concluso Ciarapica - non dimentichiamo e anzi onoriamo, con la signora Giovanna Paolone che ci accompagna da sempre, il nostro Eroe cittadino: il Maresciallo Piermanni, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che 44 anni fa perse la vita in uno scontro a fuoco nella nostra stazione. Una figura straordinaria che Civitanova Marche ringrazia ancora per essersi sacrificato nell’esercizio delle proprie funzioni”. Anche il Comune di Caldarola ha voluto celebrare la Festa delle Forze Armate deponendo 2 corone di alloro presso le lapidi commemorative presenti nel capoluogo. Il Sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione, ha ricordato tutte le vittime delle guerre e festeggiato la Giornata dell’Unità d’Italia con una breve ma simbolica celebrazione religiosa officiata da Don Eraldo Pittori. Ad accompagnare gli amministratori anche rappresentanti dei Carabinieri, della Protezione Civile e della Polizia Municipale. Le due corone d’alloro sono state deposte sulle lapidi presenti nella piazza principale di Caldarola e nell’antistante Piazza 24 Maggio. E’ stato celebrato anche a Tolentino il centotreesimo anniversario della ricorrenza del 4 Novembre, Anniversario della Vittoria, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale. L’Amministrazione comunale ha promosso una cerimonia che, dopo la Santa Messa, ha previsto la formazione di un corteo che ha raggiunto il Monumento della Vittoria per l’apposizione di una corona di alloro per ricordare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale e di tutte le Guerre. Il corteo ha poi raggiunto piazza della Libertà dove, dopo l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno di Mameli, è stato suonato il “Silenzio”. Per celebrare questa importante ricorrenza sono intervenuti la vicesindaco Silvia Luconi, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli, gli Assessori Fausto Pezzanesi e Francesco Pio Colosi, il Consigliere Monia Prioretti e gli studenti degli istituti Frau e Lucatelli. Presenti anche diverse associazioni combattentistiche e d’arma tra cui i carabinieri in congedo con il comandante Giuseppe Losito e l’Anpi con il presidente Lanfranco Minnozzi. Molto significativo il momento in cui Martina Ferretti e Nada Dhoum, studentesse dell’Ipia Frau hanno ricordato il centenario del Milite Ignoto che esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, fu tumulato nel sacello dell’Altare della Patria. Il Feretro fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma, ricevendo gli onori delle folle presso ciascuna stazione e lungo gran parte del tracciato. Pur essendo un giorno lavorativo, la cerimonia del 4 Novembre è stata partecipata e ha offerto, ancora una volta, molti spunti di riflessione sull’importanza della conoscenza della storia, sul ripudio alla guerra, sui più alti valori fondanti la nostra Costituzione come la democrazia, la libertà e la pace. Al termine della manifestazione la vicesindaco Silvia Luconi e il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi hanno apposto una corona di alloro sotto la lapide posta nel colonnato del Palazzo comunale, attualmente interdetta al pubblico a seguito del sisma, che ricorda il IV Novembre e che riporta i passi più importanti del generale Diaz per annunciare la fine del conflitto. Inoltre, nel corso della mattinata, sono state deposte corone di alloro al Famedio dei Caduti del Cimitero comunale e in via 4 Novembre.    

04/11/2021 19:00
Civitanova, il capolavoro di Ugo Betti chiude la rassegna "Caro Teatro"

Civitanova, il capolavoro di Ugo Betti chiude la rassegna "Caro Teatro"

Con l’ultima rappresentazione in programma domenica 7 novembre, alle ore 17:30, cala il sipario sulla 23esima edizione di Caro Teatro, la rassegna organizzata al Teatro “Annibal Caro” di Civitanova Alta dall’Associazione culturale Piccola Ribalta APS, in collaborazione con il Comune di Civitanova Marche e l’Azienda Teatri. “Corruzione al palazzo di giustizia” di Ugo Betti, per la regia di Antonio Sterpi, chiuderà un cartellone che si è aperto il 3 ottobre, e che si è contraddistinto per un alto gradimento di pubblico ad ogni spettacolo. Il dramma teatrale scritto da Ugo Betti nel 1944 e rappresentato nel 1949, per la prima volta al Teatro delle Arti in Roma, è ritenuto il capolavoro di Ugo Betti (Macerata 1892 – Roma 1953) ed è uno fra i testi più significativi del teatro italiano contemporaneo. In “Corruzione al palazzo di giustizia” Betti condensò la grave tematica delle opere precedenti, portandola ad una temperie di eccezionale intensità alimentata, oltre che dalla sua esperienza di artista, dal clima tragico ed allucinato di quegli anni angosciosi. In esso i fatti dolorosi ed abnormi che accadono, lo svolgimento stesso ad inchiesta, con la conseguente ricerca dei colpevoli, superano immediatamente i limiti della cronaca per assumere un evidente significato di denuncia nei riguardi della società e del malcostume contemporaneo. Personaggi e interpreti: Antonio Sterpi, Luigi Ciucci, Alessio Orpianesi, Rita Trobbiani, Teresa Belvederesi. Luci e fonica: Gianluca Marziali e Francesco Marconi. Musiche ed effetti sonori registrati presso la scuola di musica del M° Samuel Dutto.   

04/11/2021 16:30
Mogliano, al teatro Apollo in scena l'Orchestra giovanile Roma Tre

Mogliano, al teatro Apollo in scena l'Orchestra giovanile Roma Tre

Una delle più rilevanti realtà orchestrali giovani del panorama nazionale, Roma Tre, arriva questo sabato 6 novembre al Teatro Apollo di Mogliano grazie alla rassegna MATMC (Musica a Teatro). Roma Tre è riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali come uno dei Progetti Speciali di Rilevanza Nazionale. Fondata nel 2005 e impegnata nella diffusione della grande musica tra le nuove generazioni, Roma Tre ha suonato nelle più importanti sale da concerto nazionali e internazionali e collabora da anni con solisti di rilievo. Il prossimo sabato (ore 21.15), nel suo debutto al Teatro Apollo di Mogliano, e diretta da Sieva Borzak, presenta la musica di Franz Liszt e la sua enorme influenza nella sonorità contemporanea.  L'orchestra suonerà insieme al giovanissimo pianista Francesco Navelli e al clarinettista Maurizio D’Alessandro. Con soli 18 anni, Navelli ha un impressionante curriculum che include numerosi premi e concerti sia in Italia che all’estero, passando per Madrid e León (Spagna) e per la Florida (Stati Uniti). Il prossimo sabato sarà chiamato a esibirsi insieme alla Roma Tre con opere che richiedono una tecnica impeccabile, come la Wanderer Fantasie (parafrasi di Liszt sull’originale di Schubert) e Malèdiction (Liszt). Maurizio D’Alessandro, con ampia esperienza come camerista e solista in tutta Europa, è uno dei più noti interpreti italiani al clarinetto. Di rilievo il concerto tenuto al Quirinale (aprile 2007) su invito della Presidenza della Repubblica e trasmesso in diretta in Italia (RAI Radio Tre) e in Europa (Euroradio). Il prossimo sabato interpreterà il delizioso concerto per archi e clarinetto composto da Aaron Copland nel 1948-49 (dedicato originariamente a Benny Goldman). Sarà il teatro storico di Mogliano a ospitare questo appuntamento. Il Teatro Apollo è un vero gioiello progettato verso la fine del Settecento da Giambattista Fabiani. Inaugurato solo nel 1844 come Teatro delle Esperidi (un’allusione al dipinto che Mariano Bonarelli creò per il sipario), si alza su una struttura in legno con pianta a ferro di cavallo e 38 palchi su  tre ordini, opera del moglianese Feliciano Seri. Dopo successivi lavori di riforma (crollo parziale di una capriata nel 1907), le fallite trattative di acquisto da parte del comune (1935 e 1977) e 20 anni di chiusura per pericolosità, finalmente la Società Condominiale proprietaria del teatro cede gratuitamente l’uso perpetuo dell’immobile al Comune di Mogliano che, con un importante contributo, assume i lavori di restauro del teatro e riapre nel 2003. Celebrare la bellezza dei teatri storici maceratesi e far conoscere questo immenso patrimonio è l’obiettivo della rassegna MATMC (Musica A Teatro). Il programma di MATMC, che si articolerà fino a Natale 2021, continua con altri appuntamenti a: - Apiro (Teatro Mestica, 20 novembre) con il quartetto d’archi d4rkyquartet (Adriana Ester Gallo, Yuriko Mikami, Sylvia Catasta e Silvia Mangiarotti). - Tolentino (Teatro Vaccaj. 20 decembre) con il pianista argentino Nelson Goemer come solista con la FORM (insieme a Marche Concerti). - Treia (Teatro Comunale), i giorni 10 dicembre (Arianna Porcelli Safonov con ‘Riding Tristocomico’), il 18 dicembre (Isabella Ferrari in Fedra, ore 21.15) e la sera di Capodanno (venerdì, 31 dicembre) con Nino Rota Ensemble (ore 20).

04/11/2021 11:14
Pollenza, la mostra per il centenario del Milite Ignoto verrà inaugurata il 6 novembre

Pollenza, la mostra per il centenario del Milite Ignoto verrà inaugurata il 6 novembre

   In occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria (Roma, 4 novembre 1921-2021) l’Associazione Nazionale Carabinieri di Pollenza ha progettato ed allestito la mostra dal titolo: “1915-1918 FRAMMENTI DELLA GRANDE GUERRA” presso la Sala Convegni del Comune di Pollenza.  Le porte della Sala Convegni apriranno ai visitatori sabato 6 novembre alle ore 18.00 per l’inaugurazione di una mostra dove saranno esposti fino al 14 novembre i cimeli della Grande Guerra appartenuti al collezionista e storico Luca Cimarosa.  Reperti di inestimabile valore messi assieme con tenacia dall’appassionato e studioso che nel suo “Museo delle Due Guerre Mondiali” di Loro Piceno vanta la presenza di testimonianze fotografiche e soggetti inediti raccolti allo scopo di creare un momento didattico coinvolgente per tutti e un’occasione di riflessione sulle atrocità della Grande Guerra.  In occasione del centenario si vuol riportare alla memoria una delle pagine più devastanti e sanguinose della nostra storia, ripercorrendo, con l’aiuto di materiale bellico come armi da combattimento, corazze, scudi e sistemi di difesa in genere, l’orrore dei giorni trascorsi dai nostri soldati in trincea. Con l’esposizione di manufatti artistici in ottone, rame e ferro realizzati dai soldati si vuole anche rendere noto come l’arte fosse un rifugio dalla Guerra e una forma di sopravvivenza della dignità umana.  La mostra rimarrà aperta dal 6 al 14 novembre nei seguenti giorni ed orari: lunedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e tutti i pomeriggi della settimana dalle ore 18.00 alle ore 20.00.      

04/11/2021 10:14
Il nuovo show teatrale di Fiorello arriva a Civitanova: quattro date a dicembre al Teatro Rossini

Il nuovo show teatrale di Fiorello arriva a Civitanova: quattro date a dicembre al Teatro Rossini

Rosario Fiorello torna nelle Marche dopo le tre date annunciate a Senigallia e andate sold out in poche ore. I nuovi appuntamenti sono a Civitanova Marche l’1, 2, 3 e 4 dicembre al Teatro Rossini. Quattro show irripetibili in cui il Rosario nazionale torna finalmente al calore del pubblico in teatro dopo cinque anni di assenza con uno spettacolo coinvolgente, in continua evoluzione e – di serata in serata – mai uguale a se stesso, marchio di fabbrica di un artista che lascia ogni sera la sua impronta personalissima nel copione dello show.  Improvvisazioni ed esperimenti scenici, invenzioni mimiche, interazione con il pubblico in sala e incursioni di ospiti a sorpresa, una scaletta musicale fluida e l’innesto di momenti di spettacolo fuori copione: è questa la libertà dello showman. Quella di portare in teatro uno show che mai andrà in scena così come è stato scritto.  Non mancheranno ovviamente i riferimenti all’attualità, lo sguardo acuto e ironico dell’artista sull'Italia e gli italiani, sui cambiamenti degli usi e costumi, sempre all’insegna della leggerezza e del buonumore. Sul palco, accanto a Fiorello, la consolidata band di sempre con musicisti che strizzano l’occhio al varietà, capaci di accompagnare Rosario anche nelle sue mille improvvisazioni. Prevendite aperte dalle ore 15.00 di oggi nei punti vendita abituali e on line su ticketone.it e vivaticket.com. Per informazioni: Amat Tel 071 2072439    

03/11/2021 12:16
Tornano le “Tradizioni in Tavola”: nuovo appuntamento a Montemonaco

Tornano le “Tradizioni in Tavola”: nuovo appuntamento a Montemonaco

Si avvicina un’altra fermata lungo il percorso della bontà. Sabato 6 novembre, dalle ore 20, al ristorante hotel Monti Azzurri Grilli di Montemonaco (Ascoli Piceno), andrà in scena un nuovo step dell’originale tour dell’enogastronomia di qualità con i migliori interpreti del sapere culinario ed enologico regionale, l’unico evento in grado di mescere la storia della fecondità della nostra terra e dei suoi frutti più famosi nel mondo con il fascino del racconto.  Durante la cena-degustazione, Palmiro Ciccarelli, stimato sommelier ed esperto assaggiatore di olio guiderà infatti gli ospiti in un intenso viaggio nel sapore. Si tratta di uno straordinario percorso con alcuni dei più originali e raffinati piatti di carne capaci di far visita in modo sempre nuovo alle squisite tipicità della nostra terra e d’esaltarne al contempo l’inconfondibile sapidità. Nel novero dei protagonisti, gli aromi, le sensazioni e i colori che i fertili territori marchigiani hanno saputo dare al pregiato nettare di Bacco. In particolare i commensali potranno assaggiare i saporosi chiaroscuri di un Biancoluna Marche Bianco IGT 2020 (Cantina Lumavite, Rapagnano, (Fermo), lasciarsi sedurre dal Monteferro, Colli Maceratesi Ribona, Doc 2018, (Villa Floriano Appignano –Macerata), o trarre scintille di buon umore dall’Oro Rosso Piceno Superiore DOC, 2018 della Tenuta De Angelis Castel di Lama (Ascoli Piceno). Il costo previsto a partecipante è di 25 euro. Il progetto complessivo è stato finanziato dal bando della Regione: “Marche dalla vigna alla tavola” operante nell’ambito del Piano Triennale di Promozione per il settore Agroalimentare con il fine di valorizzare il vino di qualità nell’ambito della ristorazione, della buona tavola e dell’hotellerie e dare così una forte spinta all’economia del nostro territorio da sempre vocato al turismo e alla convivialità. L’organizzazione degli eventi è di Investments & Service.  

03/11/2021 11:30
Treia, tra storia e natura: grande successo per le camminate alla scoperta della città del Bracciale

Treia, tra storia e natura: grande successo per le camminate alla scoperta della città del Bracciale

Quattro eventi per quattro sold out, questo è il bilancio finale delle iniziative che si sono svolte a partire dal 10 ottobre nel territorio del Comune di Treia. Il progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e realizzato da Marche Active Tourism e Girastorie Racconti in Cammino di Matteo Petracci, ha accompagnato 200 persone provenienti da tutte le Marche e anche da fuori regione alla scoperta di luoghi simbolo e angoli meno conosciuti della cittadina del Pallone col Bracciale. Da Villa Valcerasa fino all’area della “Roccaccia” passando per Villa la Quiete e per San Lorenzo le semplici escursioni, arricchite dal racconto degli aspetti storici e naturalistici, hanno consentito hai partecipanti di conoscere e visitare nel periodo autunnale le straordinarie ricchezze culturali e paesaggistiche dell’area.  A conferma che il turismo outdoor ha enormi potenzialità nel maceratese e che può essere uno strumento fondamentale per coniugare attenzione per il territorio e volano economico per tutto il comparto turistico. L’area interessata dal progetto è caratterizzata da sentieri e strada poco trafficate, con dislivello morbidi ed un contesto paesaggistico unico nel suo genere, tutte caratteristiche che ben si prestano a cammini ed attività all’aria aperta. Inoltre le storie che nei secoli si sono accavallate e che con Treia Tra storia e natura sono state riscoperte rendono l’esperienza mai banale o uguale a se stessa. Un connubio perfetto che è stato apprezzato sia da chi è abituato a frequentare questi luoghi che da chi li visitava per la prima volta. Da notare che gli eventi si sono svolti nel mese di ottobre, a conferma che la destagionalizzazione è un elemento centrale di questo tipo di attività, che consentono un afflusso di visitatori anche in periodi tradizionalmente considerati di bassa stagione.

02/11/2021 12:34
Camerino, in mostra le opere d'arte restaurate dai luoghi del sisma: "Viaggio nella religiosità"

Camerino, in mostra le opere d'arte restaurate dai luoghi del sisma: "Viaggio nella religiosità"

Brilla l’arte nell’autunno di Camerino dove è stata inaugurata questa mattina nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in via Le Mosse la mostra “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma” a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, che si sono impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate; con il contributo della Regione Marche. In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Quelle in esposizione saranno 20 opere provenienti da tutte le Marche: da Arquata del Tronto a Fiordimonte, da Ascoli Piceno a Mogliano, i cui restauri sono stati importanti anche per approfondimenti di tipo scientifico. Di grande rilevanza storico-artistica, sono esposte sculture e dipinti di autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte. Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici tutti marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza che, con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. Questi interventi non soltanto hanno consentito di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e di acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dagli artisti, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a nuovi studi. “Si tratta di un viaggio nella religiosità marchigiana attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico, ma mi preme sottolineare come la volontà di questa mostra sia ancora più profonda: rendere fruibili in maniera permanente le opere restaurate - spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore dell’esposizione. Con questa esposizione, quarta tappa di “Rinascimento marchigiano” che abbiamo fortemente voluto noi della Sovrintendenza, riconsegniamo le opere restaurate, a distanza di cinque anni dal sisma ai Comuni e agli enti ecclesiastici, ridando loro la collocazione originaria per quanto possibile”. A portare colore nella splendida giornata di sole, dopo il taglio del nastro, i bambini dell’Istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino che hanno vestito i panni delle “guide” illustrando e raccontando ognuno un’opera. Un gesto simbolico pensato proprio per dare il giusto spazio a coloro che, nonostante la propria fragilità, negli anni hanno dovuto affrontare tante difficoltà: dal sisma alla pandemia. “L’arte è ancora protagonista nella nostra città perché, come abbiamo sempre sostenuto, accanto alla ricostruzione fisica va incentivata quella sociale e, indubbiamente, proposte culturali di questo tipo sono un incentivo a vivere i nostri territori e a visitarli – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – Ringrazio la Sovrintendenza, l’Anci, la Regione e tutti coloro che vi hanno lavorato. Mi piace che siano proprio i bambini a illustrare le opere che sono esposte perché sono il futuro e sono i primi a dover raccontare e conoscere i tesori che tutti custodiamo e amiamo”. Sono intervenuti al taglio del nastro oltre al sindaco Sandro Sborgia e al curatore della mostra Pierluigi Moriconi (storico dell'arte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche); Giovanna Sartori, assessore alla cultura del Comune di Camerino; Anna Menghi, consigliere regionale; Paola Camera, Direzione Generale MIC (Ministero della cultura); Marcello Bedeschi, Segretario Generale Anci Marche. La mostra sarà aperta fino al 9 gennaio, dal venerdì alla domenica e festivi dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18.  

30/10/2021 16:43
Macerata, al Lauro Rossi in scena il quartetto Fata

Macerata, al Lauro Rossi in scena il quartetto Fata

Mercoledì 3 novembre alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi il Quartetto F.A.T.A. va in scena con “Étude FATAstique” per i Concerti di Appassionata. Sodalizio artistico tutto al femminile composto da Lucia Paccamiccio, Marta Montanari, Alessandra Petrini e Elisa Ercoli, il Quartetto F.A.T.A. (Fuoco-Acqua-Terra-Aria) propone un concerto s-concertante, divertente, ironico e surreale che vede le flautiste marchigiane nella doppia veste di musiciste e attrici, su un’originale regia di Giorgio Degasperi. In "Étude FATAstique" lo spettacolo musicale si alimenta di una drammaturgia frizzante, a tratti comica, a tratti grottesca e poetica, con un repertorio crossover con musiche di Antonio Vivaldi, Satoshi Yagisawa, Fabrizio De Rossi Re, Douglas Cuomo, Ryūchi Sakamoto, John Williams, Giacomo Puccini, Richard Strauss e gli arrangiamenti di EllePi79. Le Creazioni fantastiche del Quartetto F.A.T.A. sono arricchite da azioni sceniche che includono il teatro nella musica, uno spettacolo musical-teatrale fruibile al contempo come concerto, pantomima, pièce a tutto tondo: quattro moderne streghe, grazie alla loro potente e magica musica, passano attraverso gli stereotipi che la modernità ha costruito del femminino, da musiciste a donne alla moda, da donne in carriera a marionette abusate, per arrivare poi indenni al ricongiungimento con la Madre Terra grazie al coraggio di percorrere le vie del cuore. Brillantemente laureate in conservatori fra i più importanti d’Italia, sotto la guida di Maestri di fama internazionale, le musiciste del Quartetto F.A.T.A. hanno maturato vasta esperienza come soliste, in orchestre sinfoniche e in gruppi da camera, e la loro carriera concertistica è arricchita da specifiche competenze nel campo della didattica e da stimolanti studi paralleli. In formazione, svolgono un’attività caratterizzata da un forte eclettismo fatto di repertori trasversali con una predilezione per la musica colta contemporanea, per gli autori moderni giapponesi, per il pop, il jazz, ma anche per i grandi classici fino a proporre una vasta scelta di musiche crossover in arrangiamenti inediti.  L’energia che caratterizza ogni esibizione di Lucia Paccamiccio, Marta Montanari, Alessandra Petrini e Elisa Ercoli riflette le differenti personalità delle componenti per dare vita a una fusione armonica ed emotiva: vitalità, spiritualità, tenacia e leggerezza, proprio come i quattro elementi della natura, interagiscono in un equilibrio dinamico e mutevole attraverso la performance musicale. La Biglietteria dei Teatri è aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 17.30 alle 19.30, e mercoledì 3 novembre, giorno del concerto, fino alle 21.00 in piazza Mazzini 10 a Macerata (T 0733-230735, boxoffice@sferisterio.it). Prevendita anche online sul circuito Vivaticket. Chiuso il botteghino del TLR prima dello spettacolo. Per l'accesso al teatro sono richiesti la certificazione verde e l'uso della mascherina (chirurgica o FFP2).

30/10/2021 15:21
Castelraimondo, al Parco della Rimembranza il ricordo dei caduti in Afghanistan

Castelraimondo, al Parco della Rimembranza il ricordo dei caduti in Afghanistan

Castelraimondo non dimentica i soldati italiani caduti in Afghanistan e nelle altre missioni internazionali. Domenica 31 ottobre presso il Parco della Rimembranza, in piazzale Santa Rita, si terrà l’ottava cerimonia di commemorazione di tutti i militari italiani caduti in Afghanistan dal 2004 fino ad oggi nella missione Nato ISAF e nelle altre missioni estere. L’evento è organizzato dal Gruppo Comunale Alpini Val Potenza e dal Comune di Castelraimondo, con il contributo del Consiglio Regionale delle Marche. Il ritrovo è fissato per le ore 9 e 45, con l’ammassamento degli alpini. Alle ore 10 cerimonia dell’alzabandiera seguita dalla deposizione della corona d’alloro in onore ai Caduti. In questo frangente si leggeranno tutti i nomi dei militari defunti nella missione in Afghanistan e in altre missioni internazionali. Interverranno le autorità civili e militari. Alle ore 11 celebrazione della Santa Messa (in caso di maltempo la funzione verrà spostata all’interno della chiesa della Sacra Famiglia) e a seguire, alle ore 13, appuntamento alla Gma Ristorazione di Matelica (in via Marco Polo) per il pranzo. La giornata si chiuderà alle ore 17 con l’ammaina bandiera. Per riservare dei posti per il pranzo si possono contattare: Angelo Ciccarelli (presidente del gruppo Alpini Val Potenza) al tel. 348 8245639, Nando Mosconi al tel. 349 7270787 o Tommaso Lucchetti al tel. 335 6158870. Il Parco della Rimembranza ospita cinquantacinque piante di leccio sempreverdi, in memoria dei militari caduti nell'adempimento del loro dovere, i cui nomi sono incisi nelle lapidi di marmo che adornano la scultura realizzata dallo scultore Fernando Caciorgna.  

30/10/2021 14:49
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