L’Associazione Culturale KAIROS, di recente costituzione, promuove un importante evento benefico sul tema della violenza di genere. La serata, dal titolo “STAI ZITTA!”, si terrà venerdì 12 settembre a Tolentino, presso il ristorante La Briciola (Piazza Togliatti), con inizio alle ore 20.15. Ospite d’eccezione sarà Gessica Notaro, simbolo di resilienza e coraggio, che porterà la sua testimonianza in un incontro moderato da Giusi Minnozzi.
La serata sarà accompagnata da una cena di beneficenza al costo di 25 euro. Il ricavato, al netto delle spese, sarà devoluto ai figli di Gentiana Hudhra, vittima di femminicidio avvenuto a Tolentino, in un concreto gesto di vicinanza e solidarietà della comunità. Saranno ospiti della serata autorità e professionisti che operano nell’ambito del tema trattato.
L’evento è organizzato da KAIROS, una realtà culturale nata da poco ma già profondamente radicata nel territorio. L’Associazione persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, promuovendo iniziative a carattere socioculturale volte a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico, a sensibilizzare la popolazione su temi di forte attualità e ad avvicinare i cittadini a riflessioni che riguardano sia la realtà locale che quella nazionale e internazionale. KAIROS intende favorire la partecipazione popolare a temi di interesse comune come salute, benessere, lotta alle dipendenze, eco-sostenibilità, pari opportunità, contrasto alle mafie e promozione della legalità. Particolare attenzione sarà rivolta anche a fenomeni contemporanei come la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, nonché agli impatti che questi hanno sui centri storici, sul commercio e sul turismo.
L’associazione si impegna inoltre a valorizzare le attività svolte nei quartieri, mantenendo vive le tradizioni, gli usi e i costumi locali, senza dimenticare gli aspetti religiosi e identitari che arricchiscono la comunità.
Il logo dell'associazione unisce tempo, bellezza e cultura. La Torre dell’Orologio di Tolentino, con i suoi quadranti unici e le fasi lunari, rappresenta il legame con la storia e il tempo che scorre. Il fiore di pesco, ispirato a Van Gogh, richiama rinascita e speranza. Infine, Kairos, dal greco, significa “momento opportuno”: il tempo di qualità, quello che conta davvero. Un simbolo che racconta chi siamo e la nostra missione culturale.
"La casa in riva al mare" l’importante progetto a tutela della dignità umana dei detenuti e a favore del loro reinserimento, già segnalato nel 2024 come Best Practice dal Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, approda al suo atteso atto conclusivo con il concerto dei vincitori della XXXVI edizione di Musicultura all’interno della casa di reclusione Barcaglione di Ancona, martedì prossimo 9 settembre.
Il progetto, promosso dal Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli, per il secondo anno consecutivo ha visto le canzoni in concorso a Musicultura 2025 entrare nel carcere di Barcaglione e coinvolgere attivamente i detenuti con un programma di laboratori musicali e di scrittura coordinati dal direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri, assistito dal professor Edoardo Bartolini.
Sono stati gli stessi detenuti, costituiti in giuria, a designare tra gli 8 vincitori del concorso Alessandra Nazzaro con il brano “Ouverture”, quale vincitrice del Premio “La casa in riva al mare”, Il riconoscimento, del valore di 2.000 euro, è stato consegnato lo scorso giugno sul palco dello Sferisterio di Macerata, alla presenza del garante Giancarlo Giulianelli, da due rappresentanti della giuria di detenuti, Petrit Krypa e Valerio Santoni, che hanno letto al pubblico la motivazione e raccontato la loro esperienza di giurati.
Il progetto prevedeva come atto finale il concerto all’interno della casa di reclusione della vincitrice del Premio, Alessandra Nazzaro, Come lo scorso anno, l’iniziativa è entrata a tal punto nel cuore dei vincitori, che tutti hanno deciso di partecipare uniti a questa occasione d’incontro in musica con e a favore dei detenuti che nei mesi scorsi con emozione hanno ascoltato, analizzato, discusso le loro canzoni. Un bell’esempio di sensibilità e di responsabilità da parte di questi giovani artisti.
Assieme alla vincitrice del Premio “La casa in riva al mare 2025” Alessandra Nazzaro, si esibiranno al Barcaglione Elena Mil, Frammenti, Ibisco, Moonari, Abat-jour e Silvia Lovicario. La direttrice Manuela Ceresani ha messo per l’occasione a disposizione il piazzale interno della casa di reclusione, con la vista del mare che, non a caso, farà da sfondo alle canzoni. II concerto della reunion dei vincitori di Musicultura sarà aperto a tutti i detenuti, con inizio alle 17.30. Seguirà un momento conviviale allietato da un rinfresco a cura di Artis Cibaria. All’organizzazione dell’evento collaborerà anche la Caritas di Ancona.
È tutto pronto per la diciannovesima rassegna dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale appuntamento curato dall’Associazione Arte e promosso con il Comune e l’Azienda Teatri.
L’edizione 2025-26 si annuncia particolarmente ricca di contenuti, con 30 incontri e un calendario che vedrà salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Roberto Mancini, Andrea Baffoni, Laura Colò, Michele Fofi, Giulio Vesprini, Mauro Perugini, Giancarlo Trapanese, Stefano Papetti, Roberto Cresti, Paola Ballesi, Peppe Barbera.
La prima lectio è in programma martedì 9 settembre alle 18, con ingresso libero, al cine-teatro Cecchetti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Oggi pomeriggio gli studenti della Toyo University di Tokyo sono stati catapultati nel glorioso passato di Camerino grazie alle associazioni Corsa alla Spada e Palio e Soavi Allegrezze dei Da Varano, che hanno organizzato un evento di saluto, intrecciando il valore storico della città con il presente di una solida collaborazione internazionale che si è consolidata nel corso degli anni.
Dal 2018, infatti, l'Università di Camerino ha avviato una proficua partnership con la Toyo University, un ateneo giapponese noto per il suo dipartimento dedicato allo sviluppo locale e regionale. Grazie a questa collaborazione, ogni anno studenti e professori giapponesi giungono in Italia per svolgere attività di ricerca e studio sui temi dello sviluppo sostenibile e della ripresa post-sisma, lavorando a stretto contatto con le comunità locali e gli enti del territorio.
La professoressa Lucia Ruggeri, docente di Giurisprudenza e referente UNICAM per il progetto, ha contattato le associazioni Corsa alla Spada e Palio e Soavi Allegrezze dei Da Varano, che hanno organizzato nel sagrato della Basilica di San Venanzio un momento di presentazione della rievocazione storica di Camerino. Durante l'evento, gli studenti sono stati protagonisti di una serie di danze, arricchendo l’esperienza con il loro coinvolgimento diretto.
Intanto, cresce l’attesa per l'evento del 28 settembre, che vedrà la rievocazione delle Nozze Sforzesche tra Alessandro Sforza e Costanza da Varano. L’iniziativa, organizzata nell’ambito del progetto Nozze Sforzesche di Wko-Ada di Pesaro, prenderà vita nel suggestivo scenario del sagrato della Basilica di San Venanzio Martire, dove a partire dalle ore 16:00 si celebrerà l’unione tra la nobile Costanza da Varano e Alessandro Sforza, fratello del celebre Francesco Sforza, futuro Duca di Milano.
L’evento prevede la partecipazione di ospiti importanti e l’esecuzione di danze storiche, tra cui l’Alessandresca, una coreografia creata appositamente da Guglielmo Ebreo da Pesaro per celebrare il matrimonio dei due sposi, che testimonia il raffinato connubio di arte e potere che caratterizzò il periodo.
Si è conclusa con successo la settima edizione de I Fumi della Fornace, che dal 27 al 31 agosto ha trasformato l’ex fornace di Valle Cascia in un luogo di attraversamento collettivo, rito condiviso e laboratorio poetico. Con oltre mille presenze da tutta Italia, il festival ha visto una partecipazione calorosa e costante, nonostante le difficoltà legate al meteo che in alcune giornate hanno messo alla prova la tenuta degli eventi. La comunità del pubblico ha però risposto con entusiasmo e vicinanza, dimostrando quanto il festival sia ormai un appuntamento atteso e riconosciuto.
Guidata dal tema “Il Ma e la Contraddizione”, l’edizione 2025 si è distinta per una varietà di proposte che hanno reso vivo il tema ispirato alle parole di Giovanni Prosperi. Gli artisti, filosofi, poeti e curatori in un dialogo continuo tra linguaggi e prospettive hanno acceso il dibattito sul nostro tempo, segnato da polarizzazioni e urgenze.
All’ombra dell’installazione KT1 - Kavallo di Troia, a cura degli architetti Michele Anelli-Monti e Margherita Fiorini, la rassegna Isola e Isole, curata da Giuditta Chiaraluce, ha dato vita a un arcipelago di voci poetiche e filosofiche, mentre il Parco della Poesia ha offerto recital e concerti con protagonisti come Luigi Lo Cascio, Simone Perotti, Roberto Paci Dalò, La Gang e Canio Loguercio, Rossella Or, fino al live di Ciuma Trio che ha chiuso il festival con un concerto culminato in una danza che ha coinvolto il pubblico presente.Apprezzate anche le installazioni Occupazione visiva (Come fare il cielo) di Luca Luchetti a cura di Matilde Maria Luzi e la mostra Uscire nella pupilla – Cose viste scritte parlate di Patrizia Vicinelli curata da Andrea Bailietti, Gloria Falasco e Roberto Capozucca ha restituito la voce di una delle poetesse più libere e sperimentali del NovecentoQuesta edizione ha visto anche la conclusione della trilogia de L’ufficio delle tenebre con il III Movimento “L’edera s’arrampica sulla storia”, spettacolo di Giorgiomaria Cornelio e Danilo Maglio ambientato tra le rovine della fornace. Lo spettacolo, che intreccia personaggi umani e animali riflettendo sul passato ma anche sul presente storico, su macerie e germogli che si insinuano sulle rovine per guardare al futuro, si traduce anche in un deposito scritto, edito da Edizioni Tlon, assieme ai precedenti capitoli della trilogia.
Non sono mancate, nella programmazione, le proposte dedicate all’arte performativa e visiva racchiuse nella rassegna Diffusa curata da Giulia Pigliapoco che ha quest’anno abbracciato il tema della nostalgia declinandolo col linguaggio coreografico. I lavori di Natalia di Cosmo, Francesco Corsi, Jacopo Jenna, Gaetano Palermo e Michele Petrosino, Laura Pante hanno indagato con la danza e la performance gli spazi della periferia, dialogando con essi e rendendo parcheggi, ville e capannoni della frutta palcoscenici temporanei della contemporaneità.
Anche Domenico Antonio Mancini, che ha firmato il manifesto del festival, ha accompagnato il pubblico in una passeggiata-performance itinerante alla scoperta del minimo comune denominatore del territorio - i mattoni della fornace - mentre Giacomo Lilliù e Davide Tidoni nelle loro performance hanno riflettuto su alcuni degli elementi portanti dello spettacolo dal vivo: il buio e il suono. Il tema di Diffusa è stato esplorato anche dal gruppo PoEM – Potenziali Evocati Multimediali, in un laboratorio di pratiche performative basato sul metodo “Schiera”, una pratica d'attenzione che allena alla consapevolezza di sé, degli altri, del tempo e dello spazio.Ogni notte, infine, la rassegna Universo a Sonagli curata da Simone Doria ha acceso il paese con nuove energie grazie alle realtà musicali marchigiane, prolungando la festa fino a tarda notte.
Il “Ma” filo conduttore del festival si riallaccia anche a una riflessione sulla comunità e sul territorio di Valle Cascia. In periferia il “ma” è un concetto, una congiunzione che si ripete spesso e che riflette tutte le contraddizioni della vita nei territori marginali. Su questo si è interrogata la ricerca di Abbecedario dei paesaggi, curata da Valentina Compagnucci ed Elisa Michelini, in collaborazione con il Dipartimento DICEA dell’Università La Sapienza di Roma. Il progetto si basa su incontri pubblici e pratiche che intrecciano territori e teatralità. Al festival è stato significativo il dialogo con Bruna Gambarelli di Laminarie / DOM - La cupola del Pilastro e Marco De Marinis incentrato proprio su teatro e periferie.
Il calore del pubblico affezionato ha trasformato ogni momento in una condivisione viva, con tavoli comunitari, laboratori e spazi di incontro che hanno contribuito a consolidare l’identità del festival come luogo di prossimità e di ascolto reciproco. Nonostante le incertezze del tempo, il successo di questa edizione conferma I Fumi della Fornace come un appuntamento imprescindibile per la scena culturale marchigiana e nazionale, capace di fondere sperimentazione artistica, riflessione sociale e rigenerazione di luoghi dimenticati.
L’associazione Congerie, insieme alla direzione artistica di Giorgiomaria Cornelio, Valentina Compagnucci, Giulia Pigliapoco, Elisa Michelini e Luca Luchetti, ringrazia i comuni patrocinanti (Montecassiano, Appignano, Filottrano, Loreto, Macerata, Montelupone, Petriolo, Porto Recanati, Recanati, Tolentino e Treia) la Regione Marche, l’Accademia di Belle Arti di Macerata, l’Università di San Marino, Si ringrazia inoltre per la collaborazione Edizioni Volatili, Catap, Borgofuturo, Inabita, FUIS, Federintermedia e Rai Radio 3 e Usma Radio (media partner). Un ringraziamento anche agli sponsor BCC Recanati e Colmurano, Fiduciaria Marche, Bar Bonnie & Clyde, per il generoso contributo Findomestic, Associati Fisiomed, Tombesi, Unione Montana dei Monti Azzurri e tutte le realtà che hanno reso possibile il festival.
La fornace ora si spegne, ma resta accesa la comunità che in questi giorni l’ha abitata con passione. I Fumi della Fornace torneranno il prossimo anno con una nuova edizione, ancora nel segno della ricerca, della poesia e della condivisione.
SAN SEVERINO MARCHE – Piazza del Popolo gremita per l’avvio di “Mangia… Balla… Vivi la notte!”, l’evento che dal 4 al 7 settembre animerà il centro storico con stand gastronomici e tanta musica dal vivo. Numerosi espositori hanno proposto un’offerta variegata di street food che ha attirato centinaia di visitatori: dagli hamburger alle pizze, dai panini ai fritti fino ai dolci, senza dimenticare i cocktail speciali come quello ideato dallo storico Bar Centrale. Le quattro serate sono state organizzate con la direzione artistica di Marco Moscatelli e la produzione di fabbricaeventi.com e la regia di Chiara Nadenich.
L’intrattenimento non è mancato: protagonisti della prima serata i Terra Rossa, che hanno fatto ballare il pubblico con le travolgenti note della pizzica. Venerdì spazio alla musica live con la band On the Radio, sabato sarà la volta dei Fenek Bend seguiti dal DJ set Rio Latino, mentre domenica chiusura con Cristiana & The Bad Boys per un gran finale a ritmo di funky e soul.
Soddisfatto ed entusiasta il sindaco Rosa Piermattei, che ai nostri microfoni ha commentato: «Inizia il 4 giorni di questo evento in una delle più belle piazze delle Marche. Abbiamo deciso di investire nel mese di settembre, attraverso la musica, il cibo e lo stare insieme, con un evento pensato per grandi, piccoli e giovani. Per questo saranno 4 serate con musiche diverse. Invitiamo tutti a San Severino Marche fino al 7 settembre».
Sul fronte politico, con la prima cittadina che era stata data da molti come possibile protagonista in vista delle elezioni regionali. Piermattei ha però chiarito: «Sono il sindaco della città di San Severino Marche e vorrei rimanere tale fino alla fine del mio mandato».
Un appuntamento, dunque, che non è solo occasione di divertimento ma anche di valorizzazione del cuore della città, capace di unire buona cucina, musica e socialità. San Severino Marche si conferma così punto di riferimento per chi cerca eventi di qualità e momenti di aggregazione, con “Mangia… Balla… Vivi la notte!” pronto a regalare ancora tre serate tutte da vivere.
Entra nel vivo il programma del quinto centenario dell’arrivo della statua della Madonna della Misericordia a Petriolo. Secondo la tradizione, nel settembre del 1525, la statua lignea giunse nella chiesa della Misericordia di Petriolo proveniente dall’Abruzzo, trasportata da un carro trainato da buoi, i quali, arrestatisi proprio dinanzi alla chiesa petriolese, non vollero più proseguire nel tragitto. Il popolo, cogliendo in questo un segno miracoloso del volere della Madonna di restare, portarono festanti la statua all’interno del luogo sacro.
Ora, in occasione dei cinquecento anni dall’arrivo della statua, riapre il santuario della Madonna della Misericordia danneggiato dal sisma 2016. E tante sono le iniziative, civili e religiose, promosse dal comitato creato ad hoc, insieme al Comune, alla Confraternita del SS. Sacramento, alla Parrocchia dei SS. Martino e Marco e alla Pro Loco. Il comitato è composto da alcuni cittadini, dal sindaco Matteo Santinelli, dal parroco don Fabio Moretti, dal viceparroco don Marco Zengarini, da cultori della storiografia petriolese guidati da Aldo Chiavari e dal priore della confraternita Walter Luchetti.
Questa domenica, 7 settembre, andrà in scena la rievocazione storica “Quanno Essa adè vinuta a Pitriólu”, a cura della confraternita e del gruppo teatrale “Giovanni Ginobili”. Alle 17, in via dell’Incarcerata (lavatoio), parte il carro con la copia della statua della Madonna della Misericordia -benedetta il mese scorso da Papa Leone XIV a Roma- con arrivo alle 17.30 in piazza Umberto I, dove si svolgerà la rievocazione. Poi santa messa in piazza San Martino.
Martedì, 9 settembre, alle 21 nella chiesa dei Santi Martino e Marco messa con vestizione dei nuovi confratelli della Confraternita del SS. Sacramento. Mercoledì 10, alle 18.30 e alle 21.15, il teatro comunale ospita la proiezione dei filmati d’epoca relativi alla Madonna della Misericordia; l’iniziativa è promossa dall’associazione L’Orastrana. Venerdì 12, nella chiesa dei Santi Martino e Marco, concerto della Schola Cantorum Santa Caecilia di Corridonia.
Sabato 13, alle 20.30, l’ex ristorante Mangiafuoco (di fronte ai giardini pubblici) farà da cornice al Festoso Convivio con la Cena Medievalista; si potranno gustare i piatti dell’epoca (prenotazioni entro lunedì 8 settembre alla tabaccheria Sabrina Paoletti). A seguire musica con dj Sciamano.
Domenica 14 settembre sarà il grande giorno della riapertura del santuario della Madonna della Misericordia. È prevista anche la presenza del commissario straordinario Guido Castelli.
Un intervento da 1,36 milioni di euro, iniziato nell’agosto 2024, consistito nel rinforzo delle pareti e delle volte dell’edificio e nella ristrutturazione della torre campanaria, oltre al restauro degli elementi artistici, delle superfici dipinte, degli affreschi e alla ricostruzione dei putti e delle cornici danneggiate. Le opere di Ciro Pavisa (1890 – 1973) sono state riportate al loro antico splendore.
“È un’emozione per la comunità, dopo nove anni, riappropriarsi di un bene storico, culturale e spirituale così importante per Petriolo – commenta il sindaco Matteo Santinelli -. Un momento storico, di rinascita. Ringraziamo il commissario Castelli, che ha accelerato le pratiche e dato i fondi per la ricostruzione. Dal 2016, dopo i primi anni di stasi, vediamo la luce in fondo al tunnel. Ringraziamo anche l’azienda, Costruzioni SM srl, che ha effettuato i lavori in tempi record. La confraternita tramanda le nostre radici ai giovani, che rappresentano fiducia e speranza per il futuro”.
Domenica 14 quindi, alle 17, in piazza Umberto I sarà celebrata la messa dall’arcivescovo Rocco Pennacchio con l’offerta della rosa d’oro; alle 18 inizio della processione con la statua originale della Madonna della Misericordia e alle 18.45 solenne riapertura del santuario.
Gran finale alle 21.15 con il concerto a cura del corpo bandistico e majorettes città di Petriolo, diretto dal maestro Massimiliano Luciani. Sarà eseguita la Missa Brevis di Jacob De Haan insieme alla corale “Piero Giorgi” Aps Montecassiano (diretta dal maestro Augusto Cingolani) e dalla corale polifonica “Città di Porto Sant’Elpidio” (diretta dal maestro Sauro Argalia).
Venerdì 26 e sabato 27 settembre la festa continua alle 21.15 con un doppio appuntamento al santuario per il recital “Sotto il manto della Misericordia” del gruppo teatrale “Giovanni Ginobili”. Infine il 4 ottobre, sempre alle 21.15 ma a teatro, si svolgerà il musical “La lampada magica”, saggio di danza targato asd Le Muse.
Un nuovo spazio dedicato all’aggregazione: sabato 6 settembre alle ore 16, nei locali del Circolo cittadino di Treia (via Luigi Lanzi n.19), verrà inaugurata la nuova sala biliardi. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di offrire agli appassionati un luogo moderno e funzionale, dove poter praticare il biliardo sportivo, disciplina che unisce concentrazione, tecnica e socialità. La nuova sala sarà un punto di riferimento non solo per i giocatori esperti, ma anche per i giovani e i curiosi che desiderano avvicinarsi a questo mondo.
All’inaugurazione prenderanno parte rappresentanti istituzionali, dirigenti federali e soci del Circolo. L’evento sarà l’occasione per presentare le attività che verranno proposte nei prossimi mesi e per sottolineare il valore dello sport come strumento di comunità e di crescita condivisa.
Con due ore ininterrotte di spettacolo, battute esilaranti e esibizioni musicali all’insegna delle imitazioni, Max Giusti ha davvero reso speciale la serata per i 75 anni dell’Avis Comunale di Macerata. Davanti ad oltre 700 spettatori tra autorità, amici, i vertici dell’Avis provinciale capitanati dalla presidentessa Morena Soverchia e fans del popolare attore e presentatore giunti persino da Puglia e Friuli, Giusti ha realizzato uno show ad hoc per la platea dello Sferisterio.
Vale a dire con tanti sketch in dialetto fermano, ricordando le sue origini (il padre è di Monterubbiano) e le estati da ragazzo trascorse dalle nostre parti, quelle che lui stesso ha definito scherzosamente “Le Marche zozze”. Non sono mancati momenti di riflessione, più seri, specie sul rapporto tra genitori e figli, su alcuni brutti vizi della società moderna ed ovviamente sull’importanza dell’attività dell’Avis. Con tanto di elogio pubblico di Giusti alla sensibilità e all’altruismo dei donatori del sangue.
Una foto di gruppo con tutto il direttivo dell’Avis Comunale di Macerata, ha chiuso il bel mercoledì dedicato alle nozze di platino. Per Gaetano Ripani, presidente dell’Avis Comunale di Macerata, la soddisfazione di aver chiamato un artista che ha lasciato un ricordo stupendo, dando vita ad una coinvolgente festa.
“È stata proprio coinvolgente – spiega Ripani- sentivo la responsabilità per questo galà e invece è venuta fuori una festa spensierata. Forse ci aspettavamo un pochino più di gente ma mai mi sarei aspettato così tanti messaggi di complimenti e consensi il giorno dopo. E di questo ringrazio naturalmente un artista come Max Giusti che, scherzando, ha detto di voler tornare per l’80°anno dell’Avis. Oltre a lui mi preme ringraziare chi ha fornito un contributo volontario alla riuscita dell’evento, in particolare l’Ordine Consulenti Del Lavoro Provincia Macerata, Eredi Paci Gerardo srl, TermoIdraulica Gianfelici, Infissi Design, Collegio Geometri Macerata, BigMat Fabio Sbaffi, Non Solo Pasta da Laila. Questa serata è stata l’occasione per sensibilizzare sul tema della donazione e per ringraziare i tanti donatori, anzi ricordo che è stata solo la prima di altre tappe nella celebrazione della grande ricorrenza del 75° di fondazione. Il 5 ottobre omaggeremo i donatori più meritevoli, più attivi e più longevi. Intanto, con le ferie ormai terminate per tutti o quasi, invitiamo i maceratesi -conclude Ripani- a venire a trovarci e fare del bene entrando nella grande famiglia avisina”.
(Foto: Mirko Isidori)
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Appignano si prepara a vivere una domenica di sport, festa e solidarietà. Il 7 settembre prenderà il via il Gran Premio 25 aprile “Memorial Mario Rimini”, storica competizione ciclistica amatoriale regionale, rinviata lo scorso aprile per maltempo. L’evento, organizzato dall’ASD Giuliodori Renzo, unirà la passione per le due ruote alla memoria di Mario Rimini, imprenditore che ha sostenuto con entusiasmo la vita culturale e sportiva del paese, trasformando questa manifestazione in una tradizione attesa e partecipata.
Il cuore della giornata sarà nel piazzale Fapam di via Giacomo Leopardi, noto anche come ex Rimini Mobili, dove dalle prime ore del pomeriggio si animerà una grande festa. Alle 14.30 è prevista la partenza della gara, che vedrà oltre 150 ciclisti affrontare un percorso di circa 60 chilometri tra il centro storico di Appignano e le colline circostanti. A seguire, spazio alla musica del Corpo Bandistico Città di Appignano, alle attività per bambini con gimkana e percorsi in bici a cura della Drunky Monkey Bike, agli spettacoli e alle animazioni.
L’edizione di quest’anno assume un significato speciale grazie alla collaborazione con Anffas Macerata, a cui sarà destinata una raccolta fondi per il progetto di inclusione sociale e lavorativa “Tuttincluso”. Per l’occasione sarà allestita una caffetteria gestita dai ragazzi dell’associazione che offriranno caffè e dolci artigianali, contribuendo a rendere la giornata ancora più inclusiva.
La manifestazione sarà arricchita dalla presenza di Cesare Bocci, attore e testimonial di Anffas, che parteciperà come ospite speciale. Il sindaco Mariano Calamita ha sottolineato come il Memorial sia «una festa di comunità, capace di coniugare sport, memoria e solidarietà, resa possibile dall’impegno delle realtà locali e dalla collaborazione con Anffas, che lavora ogni giorno per l’inclusione».
Il consigliere con delega allo Sport, Simone Gasparini, ha rimarcato il valore sociale dell’evento, che non si limita alla competizione ciclistica ma propone momenti di incontro e condivisione con le famiglie e i ragazzi di Anffas.
L’iniziativa vedrà anche il sostegno della Fondazione Mediolanum, che raddoppierà tutte le donazioni raccolte durante la festa. «È un privilegio contribuire a costruire futuro insieme a questa comunità – ha affermato Pierpaolo Verdenelli – e sostenere i minori con disabilità e le loro famiglie».
Con oltre 150 ciclisti in gara, attività per grandi e piccoli, spettacoli, musica e la possibilità di gustare panini e bibite offerti gratuitamente, la giornata si annuncia come un’occasione unica per vivere Appignano nel segno dello sport, della memoria e della solidarietà.
Sabato 6 settembre, anche Macerata si unirà alle iniziative che in tutta Italia sostengono la Global Sumud Flotilla, la grande flotta civile e non violenta che si propone di consegnare aiuti umanitari a Gaza, riaprire i corridoi di soccorso e rompere l’assedio che da anni isola la popolazione palestinese.
La mobilitazione cittadina vuole dare eco a questa azione di solidarietà internazionale, chiedendo al Governo italiano di prendere posizione a favore della pace, della giustizia e del rispetto del diritto internazionale, affinché venga fermata la tragedia in corso a Gaza, denunciata dalle stesse istituzioni internazionali come un possibile genocidio.
A piazza Cesare Battisti, dalle 9.30 del mattino, si terrà un presidio con un flash mob dal forte impatto simbolico: protagonista sarà il mare, richiamo diretto alla Flotilla e al ruolo dei popoli che, con la loro mobilitazione, possono spingere i governi ad abbandonare l’inaccettabile immobilismo che perdura da troppo tempo.
Durante la mattinata sono previsti brevi interventi delle associazioni aderenti, che esprimeranno il loro sostegno e il loro sdegno di fronte alle violenze e alle sofferenze quotidiane subite dalla popolazione palestinese.
Alla mobilitazione hanno già aderito numerose realtà sociali e associative del territorio, tra cui: CGIL, ANPI, ARCI, AUSER, Amnesty International, Emergency, Federconsumatori, Libera, Rete degli Studenti Medi, Sunia, Associazione Donne di Mondo e Saturdays for Palestine. Le adesioni sono ancora aperte.
L’appello è rivolto a tutta la cittadinanza: partecipare significa far sentire una voce di pace e giustizia contro la barbarie e l’indifferenza.
L’incantevole borgo di Civitanova Alta si prepara a un weekend all’insegna della storia e della magia con la riievocazione storica rinascimentale "Civitas Nova - I Cesarini e il nobile ducato" in programma dal 19 al 21 settembre. Giunta alla sua seconda edizione, l’iniziativa promette di trasportare residenti e visitatori in un’atmosfera unica, fatta di cultura, spettacolo e divertimento.
L’evento si aprirà venerdì 19 settembre con un convegno curato dall’Archeoclub, dedicato alla storia e alle tradizioni del Rinascimento. All’incontro parteciperanno anche le classi terze dell’Istituto Comprensivo Sant’Agostino, per un’introduzione educativa e coinvolgente al fascino dell’epoca.
Sabato 20 settembre sarà il cuore della celebrazione con uno spettacolo organizzato dall’associazione La Torre che Ride, nella suggestiva cornice del teatro Annibal Caro. L’ingresso è libero e l’esibizione rappresenta un’occasione imperdibile per approfondire la conoscenza del periodo storico rinascimentale.
Il gran finale è previsto per domenica 21 settembre. La giornata inizierà con un corteo storico per le vie del borgo, con costumi, vessilli e figuranti che rievocheranno le antiche signorie. A seguire, i partecipanti potranno assistere a una vivace partita di pallacorda, gioco tradizionale che richiama l’entusiasmo dei tornei dell’epoca.
La celebrazione si concluderà con una cena rinascimentale curata dalla Società Operaia Garibaldi di Civitanova Alta, offrendo ai partecipanti la possibilità di gustare piatti e sapori dell’epoca in una cornice storica suggestiva. Il costo del menù a prezzo fisso sarà di € 20, con prenotazione obbligatoria via WhatsApp al numero 353 4745891 entro il 18 settembre.
Anche per lo spettacolo di sabato 20 settembre è possibile prenotare al numero 377 1326415. L’evento rappresenta non solo una festa, ma anche un’importante occasione per valorizzare il patrimonio storico e culturale di Civitanova Alta, offrendo un’esperienza indimenticabile che unisce divertimento, conoscenza e tradizione.
Si svolgerà stasera, 4 settembre, alle ore 21, il Teatro della Comunità, presso l’anfiteatro dei giardini pubblici in via James Cook. "Happy Days", giorni felici, è il tema della rappresentazione: giorni che tutti si augurano di vivere, quelli che desideriamo ardentemente consegnare a chi verrà dopo di noi. Giorni felici in Pace e armonia, giorni felici di giustizia e libertà, giorni felici con la consapevolezza di quello che è accaduto, sta accadendo e speriamo possa accadere.
Sono 26 meravigliose persone che debutteranno, che si sono scelte tra loro e hanno deciso di donare 14 giorni della loro vita ad un progetto comune, il Teatro della Comunità di Tanya Khabarova e Marco Di Stefano, giunto alla 112ª edizione dal 1984 ad oggi in 20 nazioni. La regia è affidata a Tanya Khabarova & Marco Di Stefano, le luci e il suono a Eliseo Mozzicafreddo e Roberto.
Il tema dello spettacolo si è sviluppato giorno per giorno da idee originali dei partecipanti. Marco Di Stefano, in stretta collaborazione con Tanya Khabarova, ha allenato, rilassato, stimolato e soprattutto ascoltato tutte le storie proposte, cercando poi un filo conduttore che le rendesse come un unico spettacolo, creazione unica, cercando sempre la comunicazione più sincera e verosimile.
Adesso è arrivato il momento della verità, l'incontro con un vero pubblico. Civitanova Marche da anni ospita questa idea così originale. Si vuole ringraziare il Comune di Civitanova Marche e tutti i privati che con il loro contributo hanno permesso anche quest’anno la realizzazione di un sogno.
“Questo anno – spiegano Marco Di Stefano e Tanya Khabarova – dedichiamo questa edizione a Jango Edwards, uno dei più grandi attori comici internazionali, clown e mimo, che fanno parte del nostro bagaglio artistico. Un’amicizia vera ci legava a Jango Edwards, ispiratore dissacrante e libero di intere generazioni di artisti. Vi aspettiamo a Civitanova Marche, giardini pubblici "Tonino Trovellesi", un bel anfiteatro da valorizzare, a via James Cook, zona Fontespina”.
I magnifici partecipanti: Gianfranco Gironacci, Luana Cacciamani, Carmela Iovino, Stefano Bianchi, Renata Sacchi, Monia Ciminari, Marilù Achenza, Maria Perillo, Maria Pezzotta, Marco Zamponi, Maria Stortini, Lorella Di Giacomo, Giulia Luchetti, Jasmin Salcic, Gina Moschettoni, Pia Tirabassi, Diletta Luciani, Daniela Pizzuti, Ibrahima Ndao, Alice Cingolani, Luca Massetani, Touilila Omar Giovanni, Touilila Emilia Yasmin, Maria Vittoria Bianchi, Tatjana Kruja.
Domenica sarà Monica Guerritore l’ospite d’onore della cerimonia finale del Premio “Dolores Prato – Città di Treia”.
Monica, profondamente legata alla figura di Dolores Prato, porterà con sé l’intensità e il suo timbro inconfondibile che da sempre emozionano il pubblico. Protagonista assoluta della scena italiana, una delle più grandi attrici del panorama teatrale e cinematografico, Monica Guerritore, attualmente impegnata nelle battute finali del film dedicato alla grande Anna Magnani, darà voce ad alcuni brani, tratti da “Educandato” della scrittrice Dolores Prato, impreziosendo ulteriormente il momento clou della quarta edizione del Premio letterario, che decreterà la vincitrice della cinquina finalista.
Il Premio, dedicato alla figura e all’eredità letteraria di Dolores Prato, rappresenta un momento centrale della vita culturale marchigiana, capace di unire memoria, identità e nuove voci della narrativa. La presenza di Monica Guerritore arricchisce anche l’edizione 2025 con la forza e l’intensità di un’artista che ha fatto della parola scritta e recitata il cuore della propria carriera.
Il premio, curato da Lucrezia Sarnari, vedrà la partecipazione della giuria composta da Anna Bardazzi, Giorgio Biferali, Francesca Chiappa, Elena Frontaloni, Marta Perego, Carlotta Sanzogni, Simonetta Sciandivasci, Yari Selvetella e Lucia Tancredi.
«L’arrivo di Monica Guerritore a Treia – sottolinea il sindaco Franco Capponi – è un segno di quanto il Premio stia crescendo e consolidandosi come punto di riferimento culturale anche a livello nazionale. La sua presenza non sarà soltanto un omaggio a Dolores Prato, ma la sua voce profonda sarà il filo che intreccia teatro e letteratura in un’unica, intensa celebrazione»
L’evento, realizzato con il sostegno economico dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, rientra nella rassegna “Treia racconta Dolores Prato” ed è promosso dal Comune di Treia in collaborazione con il Centro Studi Dolores Prato. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Torna uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti del retrò: Civitanova Vintage Market, giunto alla sua 8ª edizione con il patrocinio dell’Assessorato al Commercio del comune di Civitanova Marche.
L’evento si svolgerà sabato 6 e domenica 7 settembre, sul Lungomare Piermanni, con orario continuato dalle 17:00 alle 24:00. Al Civitanova Vintage Market sarà possibile immergersi tra stand che propongono abbigliamento e accessori vintage, arredi d’epoca e design industriale, oggetti da collezione, libri, musica e curiosità retrò. L'ingresso è gratuito.
Cinque giornate, tante voci, una sola direzione: guardare avanti, verso una mobilità più consapevole, più umana, più sostenibile. La rassegna "Pedali che raccontano" si è chiusa con grande partecipazione, ma soprattutto con una rinnovata voglia di fare rete, condividere idee e costruire insieme il cambiamento.
Non solo incontri tecnici o interventi istituzionali: a rendere speciale questa iniziativa è stata la varietà dei contributi e la sincerità delle storie. Come quella di Laura, che ha emozionato il pubblico raccontando il suo percorso di rinascita e libertà in sella a una bici. Una storia che ha ricordato a tutti quanto la mobilità sostenibile sia prima di tutto una questione di persone.
Tra i momenti più significativi, l’intervento di Bruno Valeriani sui progetti di ciclovia lungo il fiume Chienti e la rete dell’Abbazia, l’approfondimento di Daniele Cervellini sull’educazione stradale nelle scuole, le riflessioni condivise da Carlo Pasqualini e Francesco Baldoni della Federazione Ciclistica Italiana sul futuro del cicloturismo. L'intervento di Angelo Broccolo sul creare circuiti di strade sicure per allenarsi in sicurezza. La presenza della giovane campionessa Rebecca Fiscarelli, con il suo racconto di sport e determinazione, ha aggiunto un tocco di energia e ispirazione.
Importante anche il contributo della FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, che ha portato la propria visione sulle politiche ciclabili e sugli strumenti concreti per promuovere la mobilità attiva nelle città.
L’intera rassegna è stata promossa e coordinata dal comune di Civitanova Marche con il supporto prezioso delle realtà del territorio, in particolare del Comitato CEA e di Civitanova Green Life, che da sempre lavorano con passione per diffondere la cultura della sostenibilità.
L'assessore alla mobilità sostenibile, Roberta Belletti, ha voluto commentare così la conclusione della rassegna: "Questa rassegna ha mostrato quanto bisogno ci sia di raccontarsi, confrontarsi, imparare gli uni dagli altri. La mobilità sostenibile è un obiettivo, sì, ma anche un viaggio che possiamo intraprendere insieme, passo dopo passo, pedalata dopo pedalata. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma iniziative come questa ci ricordano che la direzione è quella giusta. E la strada, se condivisa, è sempre più leggera da percorrere".
"Pedali che raccontano" ha chiuso il sipario, ma ha acceso nuove domande, nuove energie, nuove visioni. E a Civitanova, le idee – e le biciclette – non si fermano mai.
Le vie del centro di Mogliano si preparano a trasformarsi in un itinerario di sapori e note con l’atteso evento "Il Giro d’Italia - Aperitivi a Tappe!", in programma sabato 6 settembre dalle ore 18:00 fino a notte inoltrata. Un vero e proprio viaggio che unirà enogastronomia, musica e convivialità, animando le strade da viale XX Settembre a piazza Garibaldi.
Sette locali moglianesi saranno i protagonisti di questo tour del gusto, ciascuno dedicato a una regione italiana con le sue specialità e i suoi drink tipici. Dal Baretto 313 che porterà l’Abruzzo, a Da Marina al Teatro per la Lombardia, passando per Samilù con i sapori toscani, Da Mirco Pizzeria 1.0 per l’Umbria, Lu Varà con la Sicilia, Pane, Dolce e anche Caffè per il Lazio e infine Zanzibar, che farà tappa in Puglia. Un percorso che invita a spostarsi da un locale all’altro, degustando piatti e cocktail d’autore ispirati alla tradizione ma arricchiti da creatività contemporanea.
Ad accompagnare i partecipanti non ci sarà solo il gusto: l’energia travolgente della Mabó BAND, orchestra itinerante "on the road", riempirà le vie di ritmo e allegria, trasformando Mogliano in un palcoscenico a cielo aperto. Tra brindisi, assaggi e musica dal vivo, la serata promette di diventare un’occasione unica di incontro e socialità.
L’evento, a ingresso libero, si svolgerà sabato 6 settembre dalle 18:00 alle 01:00 e non mancheranno momenti di cultura: per l’occasione resteranno infatti aperti il Museo di Arte Sacra e la chiesa di Santa Maria, che custodisce il prezioso quadro Maria in gloria di Lorenzo Lotto.
Un'atmosfera di grande festa e una partecipazione che ha superato ogni aspettativa hanno caratterizzato la 60° edizione della Sagra della Trota di Sefro, l’evento che da sei decenni rappresenta il cuore pulsante delle tradizioni gastronomiche dell’alta valle del Potenza e dello Scarzito. Un traguardo storico che chiude una stagione estiva da record per il borgo e per l’intero territorio.
Il sindaco di Sefro, Pietro Tapanelli, molto soddisfatto, ha voluto ringraziare personalmente i protagonisti di questo straordinario successo. "Questa 60° edizione non è solo un traguardo, ma un nuovo punto di partenza, reso possibile dalla passione e dall’incessante lavoro di una comunità coesa. La mia più profonda gratitudine va all’intera macchina organizzativa della Pro Loco, magistralmente guidata dalla presidente Alessia Aiello e supportata con instancabile energia dalle vice presidenti Simona Midei e Maria Teresa Biordi", ha dichiarato il sindaco.
"Un ringraziamento sincero e doveroso va all'Azienda Agricola Troticoltura Erede Rossi Silvio Di Rossi Niccola, partner storico e anima di questa sagra. La loro dedizione, tramandata di generazione in generazione, non solo garantisce un prodotto di qualità ineguagliabile, ma rappresenta un’eccellenza che porta il nome di Sefro nel mondo", ha aggiunto il primo cittadino.
Anche quest’anno, l’offerta culinaria ha saputo stupire e deliziare migliaia di visitatori. Accanto ai piatti iconici e intramontabili come la trota arrosto e fritta, preparate secondo le antiche ricette locali, ha spiccato la novità della lasagna bianca alla trota, una proposta innovativa che ha celebrato la versatilità e le preziose proprietà nutritive, ricche di omega-3, del pesce d’acqua dolce. L’evento è stato ulteriormente animato da un partecipatissimo happy hour con degustazioni e musica, che ha creato un momento di aggregazione per giovani e famiglie.
Questa edizione storica ha rappresentato il culmine di un’estate estremamente positiva per Sefro e per le aree circostanti: "Abbiamo assistito a una stagione ricca di eventi e di presenze - ha commentato il Sindaco Tapanelli - un segnale di grande vitalità che ha premiato il nostro impegno. Il successo non è stato solo di Sefro; tutta l’alta valle del Potenza e dello Scarzito, inclusi i comuni a noi vicini di Pioraco e Fiuminata, ha registrato un afflusso turistico importante, con presenze molto alte che confermano l’attrattività del nostro meraviglioso territorio. La Sagra della Trota è stata la perfetta celebrazione finale di questa stagione d’oro".
La 60° Sagra della Trota si archivia quindi non solo come un evento gastronomico, ma come la celebrazione di una comunità, di un territorio che sa fare squadra e di una tradizione che, grazie a famiglie come quella Rossi, continua a rinnovarsi senza mai perdere la propria identità. Un successo che dà slancio e fiducia per il futuro, con l’appuntamento già fissato per la prossima edizione.
Dopo la magia dei prati estivi di IncantoMarche, che ha portato migliaia di persone a vivere concerti immersi nella natura e nei paesaggi suggestivi dell’Appennino marchigiano, la rete RisorgiMarche inaugura la nuova stagione di “Riverberi”, un format dedicato alla scoperta di nuova musica, progetti originali e sperimentazioni sonore ospitati all’interno di teatri storici, abbazie e chiese delle Marche.
“Riverberi” è un viaggio tra ricerca, narrazione e contaminazioni musicali, capace di intrecciare linguaggi e tradizioni in spazi dal grande valore culturale e simbolico. Una rassegna che riporta al centro della vita delle comunità luoghi di arte e bellezza.
L’edizione 2025 segna inoltre un momento speciale: l’apertura al pubblico di due teatri appena restituiti alle comunità dopo importanti lavori di recupero, il Teatro Comunale di Penna San Giovanni e il Teatro Ideale di Servigliano.
Il programma
Domenica 14 settembre – ore 11:00
Apiro (MC) – Abbazia di Sant’Urbano
Pasquale Mirra – “Moderatamente Solo”
Concerto intimo per vibrafono e percussioni.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite
Domenica 5 ottobre – ore 18:00
Servigliano (FM) – Teatro Ideale
Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Mangalavite – “L’anno che verrà”
Omaggio a Lucio Dalla.
Ingresso €10 – prevendite su Ciaotickets
Giovedì 9 ottobre – ore 21:15
Porto San Giorgio (FM) – Teatro Comunale
Fabrizio Bosso & Julian Oliver Mazzariello – “Il cielo è pieno di stelle”
Un raffinato omaggio a Pino Daniele.
Ingresso €10 intero – €8 ridotto (under 25) – Ciaotickets
Sabato 1 novembre – ore 21:15
Penna San Giovanni (MC) – Teatro Comunale
Lucian Ban, Marco Colonna, Mat Maneri – “Canto trio”
Jazz, improvvisazione e nuova musica.
Ingresso €5
Sabato 8 novembre – ore 21:00
San Severino Marche (MC) – Teatro Feronia
Jim Morrison – Fantasie di un poeta rock
Ezio Guaitamacchi, Andrea Mirò, Brunella Boschetti e Davide Van De Sfroos in uno spettacolo di racconti, suoni e visioni a 60 anni dalla nascita dei Doors.
Ingresso €5 – Ciaotickets
Domenica 16 novembre – ore 18:00
Monte San Martino (MC) – Teatro Comunale
Erica Mou
Cantautrice raffinata, tra voce, chitarra e nuove scritture.
Ingresso €5
La comunità di Montecassiano si prepara a celebrare un duplice, straordinario traguardo: gli 85 anni di età e i 65 anni di sacerdozio di don Franco Palmieri. Le due importanti ricorrenze sono state raggiunte lo scorso 6 agosto, in realtà, ma don Franco ha scelto di spostare i festeggiamenti a sabato 6 settembre per permettere a tutti i fedeli della sua comunità di partecipare, terminati gli impegni del periodo estivo.
Stimatissimo e benvoluto da tutti, don Franco è attualmente parroco della parrocchia di Vissani, nel Comune di Montecassiano, dove continua a essere un punto di riferimento spirituale e sociale. Tuttavia la sua dedizione più profonda è legata indissolubilmente alla Banda Musicale “Don Ennio Salvadei” di Macerata. Negli anni don Franco si è prodigato per tenere in vita questa istituzione musicale, onorando la memoria di don Ennio Salvadei, a cui il gruppo è intitolato.
Con una storia che affonda le radici nella "fanfara" di inizio Novecento, la banda si è evoluta, diventando un pilastro della comunità di Villa Potenza, una delle frazioni più importanti del Comune di Macerata. Con delibera comunale del maggio 1995 la formazione è stata riconosciuta come banda proprio della Città di Macerata. La banda non è solo un gruppo di musicisti ma un vero e proprio centro di aggregazione sociale e culturale.
È stata "palestra di vita" per intere generazioni, offrendo a tutti, senza distinzione di età o classe sociale, un'opportunità unica di avvicinarsi alla musica. L'attività, avviata per volontà e passione dell'allora cappellano don Otello Patrassi, ha resistito alle interruzioni della guerra ed è sopravvissuta fino a oggi grazie all'impegno di figure come don Giuseppe e, più di recente, di don Franco. Come il suo fondatore, la banda si ispira al grande musicista maceratese Lino Liviabella, e oggi, sotto la direzione di Laura Veroli, continua a essere l'anima e il custode di una grandissima eredità. Don Franco Palmieri, in particolare, ne è l'infaticabile custode, assicurando che la sua eredità continui a vivere e a risuonare nella comunità che per i suoi 85 anni di età e 65 di sacerdozio ha deciso di dedicargli una grande festa.