MATELICA – È stato inaugurato oggi (lunedì 10 novembre) il nuovo parco urbano della Città di Matelica, intitolato a “Maria Fiorella Conti”, ex sindaco recentemente scomparsa. Il vecchio campo sportivo di Borgo Nazario Sauro ha ripreso vita grazie alla sua trasformazione in un parco, uno spazio verde dotato di campetto da basket e di un’area dedicata alla vendita di prodotti a chilometro zero.
Presenti al taglio del nastro l’amministrazione comunale, l’ufficio tecnico e gli operai comunali, insieme al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, al commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, al sottosegretario alla presidenza della Regione Silvia Luconi, al consigliere regionale Renzo Marinelli, alla senatrice Elena Leonardi, all’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche Mons. Francesco Massara, al prof. Andrea Spaterna in rappresentanza dell’Università di Camerino, oltre a numerose autorità militari, civili e religiose e diversi sindaci del territorio.
Il sindaco Denis Cingolani ha evidenziato l’emozione nel restituire questo rinnovato luogo alla comunità: "Questo parco, realizzato grazie ai fondi del Piano Nazionale per la Coesione, rientra nel più ampio programma di rigenerazione urbana che ha interessato il nostro territorio. Un’idea nata nel 2021, con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Baldini, con l’obiettivo di restituire uno spazio pubblico multifunzionale, di riqualificare gli impianti sportivi esistenti e di creare una rete continua tra giardini, percorsi pedonali e aree residenziali".
L’importo totale dei lavori, comprensivo della realizzazione del punto vendita di prodotti a KM0 finanziato dal Gal Colli Esini San Vicino e della ristrutturazione della pensilina ex AGIP per lo sviluppo di un punto IAT, ammonta a quasi due milioni di euro.
"Esprimo la mia gratitudine al presidente della Regione e al commissario straordinario per il loro impegno – ha proseguito Cingolani – Ringrazio l’assessore ai Lavori Pubblici Rosanna Procaccini e l’ufficio tecnico, insieme a tutti i progettisti e maestranze. L'auspicio più profondo per questa opera è che sia luogo di pace, di incontro, di bellezza. Che sia, soprattutto, simbolo di una comunità che non dimentica, che onora il passato e guarda con speranza al futuro. Una nuova agorà 4.0 che renda sempre più coesa e bella la nostra città".
Sull’intitolazione del parco a Maria Fiorella Conti, il primo cittadino ha aggiunto: "È stata il primo sindaco donna in un tempo in cui era difficile ottenere tale ruolo. Questa Città lei l'ha amata, studiando e valorizzando la sua storia di donne e uomini che l’hanno resa grande nei secoli. Non va dimenticato il suo impegno nell’ambito associativo, culturale e religioso".
Il presidente delle Marche Francesco Acquaroli si è soffermato sul passaggio da campo sportivo a parco urbano: "La riqualificazione del campo sportivo di Matelica è un esempio di come coniugare sport, ambiente, verde pubblico e commercio, restituendo valore a un'area storica che ha rappresentato un luogo di socialità per tante generazioni e proiettandola nel futuro. La ricostruzione post-sisma è anche un’opportunità per rilanciare il territorio e dare nuovi spazi alla comunità e ai giovani. La coesione e la collaborazione tra le istituzioni sono fondamentali per costruire un futuro migliore per le nostre comunità".
Il commissario straordinario alla ricostruzione post-sisma 2016 Guido Castelli si è complimentato per il lavoro svolto: "La ricostruzione è agire sui fabbricati, ma anche lavorare affinché la comunità non perda la prospettiva di restare a vivere nel cratere. Con questo nuovo parco urbano, Matelica investe non solo sul recupero edilizio, ma sulla riqualificazione complessiva degli spazi pubblici, restituendo bellezza, funzionalità e qualità alla vita quotidiana dei cittadini. È un esempio concreto di rigenerazione urbana e sociale, che favorisce inclusione e senso di comunità. Importante anche la parte sportiva, che aiuterà i giovani a restare lontani dai rischi di devianze e dipendenze. In questo caso, lo sport è il migliore antidoto. Ringrazio l’amministrazione comunale e il presidente Acquaroli per questo lavoro condiviso".
Rinnovato il campo sportivo Comunale di Appignano con l'inaugurazione dei nuovi spogliatoi, un intervento volto a migliorare funzionalità, efficienza energetica e accessibilità dell’impianto. I lavori hanno previsto la completa ristrutturazione degli ambienti, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di percorsi accessibili e una pensilina dedicata agli spettatori con disabilità.
“Questo risultato è il frutto di un percorso condiviso con la comunità che conferma la volontà dell’Amministrazione comunale di investire nello sport come fattore di crescita, aggregazione e inclusione sociale — ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita —. Lo sport, e il calcio in particolare, insegnano valori fondamentali: il rispetto delle regole, lo spirito di squadra e l’impegno costante. Valori che formano non solo grandi atleti, ma anche ottimi cittadini. A nome personale e dell’Amministrazione Comunale, l'augurio è che questi nuovi spogliatoi siano la casa di innumerevoli momenti di sport, di amicizia e di successi”.
Il progetto, del valore complessivo di 450.000 euro, è stato ammesso a un bando della Regione Marche che ha concesso un contributo di 100.000 euro. La restante somma, pari a 350.000 euro, è stata finanziata attraverso un mutuo stipulato con l’Istituto per il Credito Sportivo: l’Istituto si farà carico degli interessi passivi, mentre il Comune restituirà la quota capitale in 15 anni.“Ringraziamo l’Amministrazione comunale per la celerità e l’alta qualità dell’intervento effettuato, senza aver mai tralasciato la stretta collaborazione con noi. — Ha affermato Claudio Camilletti, presidente dell’Unione Sportiva Appignanese —. La collaborazione istituzionale ha permesso di realizzare una struttura moderna, funzionale ed energeticamente efficiente; ora è nostro impegno valorizzarla come punto di forza dello sport appignanese”. L’opera è il risultato di un lavoro corale tra Amministrazione comunale e l’ Unione Sportiva Appignanese grazie al fondamentale contributo degli uffici comunali, in particolare al personale dell’Ufficio Tecnico impegnato con dedizione nella progettazione e nell’esecuzione dei lavori.
“Siamo orgogliosi di aver consegnato alla comunità una nuova casa dello sport, moderna, sicura e accogliente — ha aggiunto l’assessore allo Sport Simone Gasparini —. Continueremo a sostenere il potenziamento degli impianti per garantire alle nuove generazioni spazi adeguati dove coltivare i valori di lealtà, impegno e rispetto. Mi preme sottolineare il grande spirito collaborativo che si è instaurato tra l’Amministrazione comunale e l’ U.S. Appignanese che ha consentito il raggiungimento dell’obiettivo in tempi brevissimi, cosa non facile quando si tratta di opere pubbliche”.
La Città di San Severino Marche ha vissuto un momento di grande celebrazione sportiva con la visita dell’atleta olimpico Diego Lenzi, pugile italiano di spicco nella categoria dei pesi supermassimi (+92 kg). L’arrivo di Lenzi, che ha partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, è stato un evento di rilievo per l’Accademia Pugilistica Settempedana guidata da Carlo Sfrappini.
Il campione, classe 2001 e atleta dell’Esercito Italiano, è stato ricevuto in Municipio dal sindaco Rosa Piermattei e dal presidente del Consiglio comunale Sandro Granata, nella solenne cornice della Sala Consiliare. Durante l’incontro istituzionale, a Lenzi sono state donate alcune pubblicazioni che raccontano la storia e l’identità della città.
Diego Lenzi si è qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024 dopo un percorso di riscatto personale e sportivo, sconfiggendo atleti di calibro internazionale. Ai Giochi ha ottenuto un prestigioso quinto posto, superando a sorpresa il favorito statunitense Joshua Edwards prima di cedere al tedesco Nelvie Tiafack. Dopo l’esperienza olimpica, è passato al professionismo con il team The Art of Fighting.
"È stato un onore accogliere in Comune Diego Lenzi – ha commentato il sindaco Rosa Piermattei – anche perché si è trattato di un evento di spessore per l’Accademia pugilistica settempedana, che è decisamente in crescita. L’arrivo di Lenzi, un esempio di dedizione e disciplina, sarà sicuramente di sprone per i pugili del nostro sodalizio".
L’occasione ha permesso di sottolineare l’importanza della boxe come “scuola di vita”, capace di trasmettere ai giovani i valori della lealtà, del rispetto delle regole e dell’impegno.
Dopo l’incontro istituzionale, Lenzi ha preso parte da spettatore, nella palestra della Bocciofila, a un allenamento dal vivo dei pugili in erba e dei piccoli campioni di casa.
L’Amministrazione comunale ringrazia l’Accademia Pugilistica Settempedana e il suo presidente Carlo Sfrappini per aver organizzato un evento che ha portato un campione di caratura internazionale a contatto con la realtà sportiva locale, rafforzando la promozione dei valori positivi dello sport.
Si sono concluse ieri pomeriggio, a Corridonia, le Celebrazioni per i 110 anni dalla morte M.O.V.M. Filippo Corridoni e per i 130 anni dalla nascita del M.O.V.M. Cap. Eugenio Niccolai. Protagonista assoluto della giornata è stato lo storico e presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri, che al Teatro Velluti ha presentato un incontro dal titolo “Filippo Corridoni. Nazionalismo, Interventismo”.
Un’occasione unica nella quale i tantissimi presenti in sala, giunti da ogni parte della Regione, hanno potuto approfondire il pensiero di Filippo Corridoni con uno dei massimi esperti della storia italiana contemporanea. Quali sono state le ragioni delle sue scelte? Quali gli ideali che hanno mosso le sue azioni, sia sociali che militari. Guerri, dopo i saluti del sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli, ha dialogato con l’assessore alla Cultura Massimo Cesca entrando nelle sfumature della vita dell’eroe, proponendo una lettura originale e affascinante. Molto significativo anche l'intervento del generale Rosario Aiosa dell'Arma dei Carabinieri, M.O.V.M., testimone vivente di eroismo, attuale presidente del Gruppo Medaglie d'Oro d'Italia. Presenti i pronipoti di Corridoni: Marco e Michela Anselmi da Roma.
Soddisfazione nelle parole del sindaco di Corridonia, Giuliana Giampaoli: "Nell’anno delle celebrazioni per i 110 anni dalla morte di Filippo Corridoni e dei 130 anni dalla nascita di Niccolai, l’amministrazione ha voluto ripercorrere le vicende storiche delle due M.O.V.M della città con iniziative ed eventi che hanno visto l’esordio con la gita istituzionale nei luoghi della Grande Guerra e si sono concluse con la conferenza Giordano Bruno Guerri, passando per la riapertura straordinaria della mostra nella casa natale di Filippo Corridoni e il ricordo del Capitano Niccolai in concomitanza delle celebrazioni della giornata del IV Novembre. Se è vero che gli eventi vanno contestualizzati, ciò che ci premeva e ci preme è rendere universali e senza tempo i principi e gli ideali che quegli eventi e quegli uomini hanno incarnato. Questo abbiamo inteso fare coinvolgendo la società civile, le scuole, le istituzioni. La risposta e la partecipazione che abbiamo registrato ci confortano nel pensare, con grande soddisfazione, che una riflessione sui valori condivisi è possibile e va sostenuta con convinzione a ogni livello".
"È stato un grande onore ed orgoglio – dichiara l’assessore alla Cultura Massimo Cesca - aver chiuso il ciclo di incontri per le celebrazioni di Filippo Corridoni ed Eugenio Niccolai, con Giordano Bruno Guerri. Un incontro ricco di stimoli e riflessioni con interessantissimi accostamenti tra Gabriele D'Annunzio e Filippo Corridoni. Molto utili anche alcune iniziative attuate per la valorizzazione del Vittoriale degli Italiani in una prospettiva di valorizzazione della piazza Corridoni che abbiamo visitato insieme, prima dell'incontro, e che Guerri ha apprezzato moltissimo. Insieme visitata anche la mostra allestita nella Casa Natale dell'eroe che, viste le tante richieste pervenute, abbiamo pensato di prorogare fino al 9 dicembre. Dal lungo confronto con Giordano Bruno Guerri prima, durante e dopo la conferenza, sono emerse tante idee, in particolare Guerri ha insistito anche con i rappresentati delle istituzioni regionali e parlamentari sull'idea di un film dedicato a Corridoni che a suo avviso sarebbe un grande successo vista la vita affascinante del personaggio. Si è inoltre ipotizzato, insieme al curatore della mostra Marco Formato, di insistere per l'emissione di un fracobollo celebrativo e stiamo lavorando su strutturali progetti per incentivare il turismo scolastico partendo dalla Piazza e dalla Casa Natale F.Corridoni. Un fine settimana molto intenso, piacevole e dove abbiamo messo le basi per tante iniziative future, anche con il Comune di Trieste presente tramite l'assessore Maurizio De Blasio".
Si conclude così un percorso di eventi con i quali l’Amministrazione ha voluto rendere omaggio e far conoscere ancor più da vicino uno dei personaggi più importanti non solo per la nostra città ma per tutto il territorio. Si ricorda, infatti, che lo scorso 18 ottobre è stata inaugurata la mostra “Filippo Corridoni. Mito ed eroe” presso il Museo Casa Natale, in Via Trincea delle Frasche 29. Lo stesso giorno, l’avvocato Andrea Benzi e la professoressa Alessandra Tanzilli avevano esaminato Corridoni attraverso un approfondimento sul Nucleo Volontari Corridoniani e sulle memorie corridoniane in Italia.
L’Amministrazione comunale ringrazia il Centro Socio Culturale e Ricreativo "Mons. R. Vita" per la collaborazione tecnica agli eventi, l'Associazione Culturale L. Lanzi ed il Circolo Culturale F. Corridoni di Parma per gli allestimenti della mostra dedicata a Filippo Corridoni, il Gruppo Medaglie d’oro al Valor Militare d’Italia, l’Istituto Nastro Azzurro fra combattenti Decorati al Valor Militare per il patrocinio e gli sponsor per il sostegno alle iniziative inserite nel calendario delle celebrazioni.
Quest’anno l’amministrazione presenta un cartellone ricco di eventi per tutte le età con spettacoli in prosa in collaborazione con Amat, serate dedicate ai bambini con la rassegna “Che spettacolo ragazzi!" e le immancabili commedie dialettali con la rassegna “Celebriamo il dialetto”.
Saranno quattro gli spettacoli di prosa che verranno portati in scena con grandi nomi del panorama teatrale nazionale: si inizierà giovedì 15 gennaio 2026 con “L’illusione coniugale” di Eric Assous con Rosita Celentano, Attilio Fontana e Stefano Artissunch con la regia di Stefano Artissunch; il secondo appuntamento domenica 1 febbraio 2026 con “ Ti amo, o qualcosa del genere” di Diego Ruiz con Tiziana Foschi, Milena Miconi, Samuel Peron e Diego Ruiz con la regia di Diego Ruiz; La stagione proseguirà venerdì 13 marzo 2026 con “La moglie fantasma” di David Tristram con Maria Grazia Cucinotta e Pino Quartullo con la regia di Marco Rampoldi; per finire mercoledì 1 aprile 2026 con “Non si fa così” di Audrey Shebat con Lucrezia Lante della Rovere e Arcangelo Iannace con la regia di Francesco Zecca.
Il 27 dicembre 2025 alle ore 21:15 Il teatro è pronto ad accogliere il concerto a lume di candela “Lumina. La sera dei Miracoli” con l’omaggio a Lucio Dalla. Lumina non è solo un concerto ma un viaggio emotivo, sensoriale, un’esperienza unica che vi condurrà in una serata indimenticabile dove la musica incontra la magia delle candele.
Nel corso della stagione sono previsti anche diversi spettacoli ad ingresso gratuito o ad offerta come “Varietà che passione!” di sabato 29 novembre 2025 ore 21:15, il “Concerto di Natale” di domenica 21 dicembre ore 18:00, “Il mistero di Notre-Dame” di sabato 28 marzo ore 21:15.
Immancabile anche l’Associazione Culturale e compagnia teatrale Massimo Romagnoli di Pollenza che presenta il musical “I lupi bbelli” in due date: sabato 21 febbraio 2026 ore 21:15 e domenica 22 febbraio 2026 ore 17:15.
Sessant’anni di storia, passione, legame con il territorio e dedizione verso la cittadinanza. Domenica 9 novembre, l’Associazione Pro Treia ha celebrato un traguardo importante, rinnovando quel legame profondo che dal 1965 la unisce alla intera comunità treiese, con lo stesso entusiasmo dei suoi fondatori e uno sguardo sempre rivolto al futuro.
La giornata si è aperta al Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia, con una celebrazione solenne dedicata alla memoria dei presidenti e soci scomparsi. Un momento toccante fatto di raccoglimento e riconoscenza per chi ha costruito una realtà ancora oggi viva, energica e presente. Il momento conviviale si è poi svolto al ristorante “Casolare dei Segreti”, dove i numerosi commensali hanno potuto gustare pietanze d’alta cucina preparate per l’occasione.
È stato anche il momento ideale per condividere sorrisi, ricordi, aneddoti e rinsaldare i legami. Al convivio hanno preso parte i vertici regionali e provinciali della UNPLI, rappresentati da Marco Silla e Silvia Pazzelli, insieme a rappresentanti delle istituzioni civili e militari, dell’Amministrazione Comunale, dell’Accademia Georgica e delle associazioni del territorio: un bellissimo segnale di unità e sinergia nel nome della comunità treiese.
Durante gli interventi ufficiali, i rappresentanti dell’UNPLI hanno voluto sottolineare il valore umano e storico della Pro Loco Treia, da sempre pilastro dell’Unione a livello regionale, grazie alla costante attività nella promozione turistica, sociale e culturale. La Pro Loco Treia è infatti protagonista nell’organizzazione di appuntamenti simbolo nel calendario cittadino, come la Sagra del calcione e del raviolo (anch’essa tra le manifestazioni più longeve del territorio), il Festival delle birre “Fermento”, la Magnalonga e la consegna dei pacchi natalizi agli over 95.
Un impegno che si estende anche al Servizio Civile Nazionale in cui ogni anno viene offerta ai giovani una importante opportunità di crescita e formazione nel mondo dell’associazionismo. Il sindaco di Treia, Franco Capponi, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutta l’associazione per il prezioso contributo offerto in questi lunghi sessant’anni, consegnando una targa commemorativa e un portalettere raffigurante la città come segno di riconoscenza da parte dell’Amministrazione.
Parole di gratitudine anche da parte di Cinzia Cecchini, in rappresentanza dell’Accademia Georgica, che ha evidenziato la profonda collaborazione tra due realtà da sempre vicine. Il presidente della Pro Loco, Francesco Pucciarelli, in carica dal 2007 e settima massima carica nella storia dell’associazione, ha preso la parola con un tocco di emozione, ripercorrendo le tappe principali di questo lungo cammino.
Pucciarelli ha ringraziato commosso il vicepresidente Pacifico Balloriani, colonna della Pro Loco, i membri del direttivo, i soci e tutti i collaboratori che, con dedizione e passione, contribuiscono alla buona riuscita delle iniziative. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alle istituzioni presenti, ai rappresentanti delle associazioni e a Liliana Palmieri, responsabile comunale degli affari generali, da sempre attenta a venire incontro alle esigenze dell’associazione.
Per il presidente, la Pro Loco rappresenta una realtà che va custodita e tramandata. Continuare a farla vivere significa onorare i sacrifici di chi l’ha fondata e garantire alle nuove generazioni la possibilità di raccogliere una eredità dal grande valore. L’anniversario dei sessant’anni non è stato solo celebrare il passato, ma anche l’occasione per guardare avanti, con entusiasmo, responsabilità e consapevolezza. La Pro Loco Treia è così pronta ad affrontare nuove sfide e continuare a scrivere altre pagine della sua lunga storia.
Celebrare questa data non rappresenta un punto di arrivo ma un nuovo inizio con lo sguardo rivolto al futuro accompagnato dal solito impegno verso l’intera comunità.
Il porto come luogo di scambio tra i doni del mare ed una sana alimentazione a tavola. È stato questo il tema catalizzatore dell’intensa e partecipatissima mattinata organizzata sabato scorso con GustaPorto edizione speciale, a Civitanova Marche. Nell’ambito dei progetti del GALPA Marche, il Comune di Civitanova ha proposto un confronto teso a valorizzare le tante proprietà salutari del pesce che la notte sbarca nel porto, viene venduto nel Mercato Ittico Comunale ed arriva fresco nelle tavole dei marchigiani.
Apprezzatissima la relazione dl medico e scrittore Domenico Tuttolomondo autore della fortunata pubblicazione scientifica, che in realtà è divenuta rapidamente un best seller, dal titolo “La medicina alimentare – Vivere a lungo e in salute”. Tuttolomondo ha catalizzato l’attenzione del numeroso pubblico. Con esempi concreti e documentati ha spiegato il punto di vista medico e le implicazioni positive legate ad una dieta che tiene nel dovuto conto l’utilizzo di pescato fresco e per l’appunto di stagione. L’importanza di includere il pesce (in particolare quello ricco di omega-3) in modo regolare nella dieta, sta nel fatto che gli acidi grassi polinsaturi aiutano a ridurre l’infiammazione e il rischio cardiovascolare. Un corretto apporto di pescato sostituisce parte dei grassi saturi di origine animale e contribuisce a migliorare profili di colesterolo, trigliceridi e a modulare positivamente i processi aterosclerotici.
Sono intervenuti anche il Sindaco Fabrizio Ciarapica, che ha ricordato il percorso decennale di GustaPorto nel valorizzare le tante sfaccettature dell’area portuale, Chiara Boncompagni, Comandante della Capitaneria di Porto, che ha focalizzato sul porto come luogo di conoscenza, sensibilizzazione e consapevolezza dei doni del mare, Alberto Borroni, presidente del Mercato Ittico Comunale ha ricordato i numeri del pescato che transita dal Mercato ed Oriano Meconi, ha spiegato come l’obiettivo del GALPA MARCHE sia quello di contribuire ad un’economia blu sempre più sostenibile.
Angelo Serri, direttore di Tipicità ha voluto ricordare il famoso biologo marino marchigiano Corrado Piccinetti, amico dei pescatori e di Tipicità, scomparso proprio nei giorni scorsi. Massimo Tombolini, direttore generale Banco Marchigiano, ha sottolineato l’importanza per l’economia del territorio di avviare processi che rafforzano le filiere locali, come per esempio il progetto “Valore Marchigiano”.
Mariano Malaccari, presidente Casa del Pescatore e Francesco Caldaroni, presidente di Marinerie d’Italia, in rappresentanza del mondo della pesca, hanno spiegato perché il pesce locale e di stagione è sano e sostenibile anche per la salute del mare oltre che per quella umana. La nutrizionista Elena Andrenacci ha spiegato le proprietà nutrienti e salutari del pesce fresco, locale e di stagione.
Luca Moroni e Laura Diodovich dell’Associazione Italiana Celiachia, hanno presentato il circuito di ristoranti che propongono anche il senza glutine. Il pescato per eccellenza è l’alimento gluten free.
Durante l’evento anche una degustazione di pescato di stagione a cura di Cinzia Pacioni per Mollica Osteria di Terra e di mare, ristoratrice storica di GustaPorto e Domenico De Angelis, chef patron del Ristorante Giamirma, con l’alternativa senza glutine.
Al termine dell’incontro inaugurazione della mostra “Mare Aperto” a cura del pescatore fotografo Mario Barboni ospitata all’Hotel Dimorae. La mostra sarà visitabile nel corso dei prossimi mesi.
Grande successo per la 20a edizione di Saperi e sapori della mela rosa dei Montiazzurri. Nonostante l'individuo e del tempo Monte San Martino ha fatto il pieno ancora una volta.
La giornata ha avuto inizio con il consueto seminario tecnico-divulgativo organizzato dall'Unione montana dei Montiazzurri e dal consorzio di tutela della mela rosa con relatori David Neri e Giorgio Murri della Politecnica di Ancona sull'incidenza della variazioni climatiche sui frutteti e si e' concluso con una cerimonia di ringraziamento a tutti i protagonisti dei 20 anni con la conduzione della soubrette tv Adriana Volpe. Il sindaco Matteo Pompei ed il Presidente Giampiero Feliciotti hanno voluto dire grazie a tutti i protagonisti consegnando con le mani della Volpe un presente cadauno anche alle varie rappresentanze istituzionali.
Erano presenti la senatrice Elena Leonardi, il vicepresidente del consiglio regionale marche Giacomo Rossi, il sottosegretario Luconi Silvia ed i sindaci di Montedinove santa Vittoria e Loro Piceno. Un sentito ringraziamento alla proloco per il gran lavoro fatto negli anni che ha portato alla conquista del titolo di Sagra di Qualita' dell'Umpli nazionale consegnato all'hotel Ergife di Roma dalla stessa Adriana Volpe
Il pranzo offerto dalla proloco agli ospiti ha visto la mela rosa presente in ogni pietanza dall'antipasto al dolce ed in piazza oltre le mele rosa le castagne la hanno fatta da padrone. Dopo Monte San Martino, il Presidente Feliciotti non ha fatto perdere alla Soubrette Tv l'occasione di una visita agli appassimenti dell'azienda Quacquarini dove Mauro ed il Sindaco Silvia Pinzi non hanno esitato a descrivere le peculiarità' dell'unico rosso al mondo a tre fermentazioni.
Oltre ottanta partecipanti all’Appennino Foto Walk, l’evento che questa mattina ha rappresentato un momento storico per il territorio con l’apertura straordinaria al pubblico dell’ex monastero di San Lorenzo, da poco acquisito dal Comune di Belforte del Chienti.
L’iniziativa - tappa autunnale del festival di fotografia naturalistica Appennino Foto Festival, organizzato dall’associazione Ph3 - ha permesso ai partecipanti della passeggiata fotografica di scoprire il giardino e alcune stanze dello storico edificio.
La partenza da piazza Umberto I, poi l’itinerario si è snodato sulle vie del borgo che si è mostrato in tutta la sua bellezza autunnale, con scorci sui Sibillini e soste dedicate ai luoghi di interesse come la chiesa di Sant’Eustachio che custodisce il polittico di Giovanni Boccati, Porta Santa Lucia con l’antico lavatoio, il Midac, il Belvedere e infine l’ex monastero.
Questa la punta di diamante della passeggiata che ha incuriosito i visitatori, alcuni del posto, altri arrivati da fuori provincia e alcuni addirittura da fuori regione.«Amiamo i vostri borghi e la fotografia - confida una turista arrivata con il marito dal lago di Como -. Oggi abbiamo approfittato di questo evento, ma torneremo anche per l’apertura della scuola di fotografia».
Questo, infatti, uno degli obiettivi dell’acquisizione dell’ex monastero, comprato dal Comune per 750mila euro, di cui 250mila derivano da un finanziamento ottenuto con la misura B.2.2. del Pnc-Sisma del Pnrr.
Una parte dell’edificio storico ospiterà una scuola di fotografia che rientra nel progetto finanziato dai fondi europei e che coinvolge anche i vicini Comuni di Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Il progetto ha ottenuto i fondi grazie anche alla crescita dell’Appennino Foto Festival nelle sue sei edizioni in questo territorio, portando nei cinque borghi appassionati da tutta Italia con eventi e ospiti di rilievo internazionale.
«Non una inaugurazione - commenta il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita - ma un primo passo per restituire un bene di grande valore alla comunità e ripensare al futuro del borgo e del territorio sulla base dell’indotto che porterà la scuola di fotografia. Basta vedere l’interesse che ha suscitato la passeggiata fotografica e l’apertura straordinaria dell’ex monastero per comprendere che siamo sulla strada giusta per far sì che questo territorio venga sempre più identificato come il cuore della fotografia».
L’apertura straordinaria è stata anche l’occasione per illustrare il progetto che interessa l’ex monastero negli spazi interni ed esterni:«Accanto alla rinascita della struttura che avrà anche attività con finalità sociali - aggiunge Vita - il Comune ha ottenuto dei fondi per la riqualificazione dello spazio esterno. Circa 400mila euro, provenienti sempre dal Pnc-Sisma, saranno utilizzati per la sistemazione di via Scalette.
È stato realizzato un interessante progetto che riguarda anche la porzione di giardino esterno già acquistato dal Comune due anni fa. Lì realizzeremo una bella area verde, andando a sistemare tutte le scalette e creando uno spazio all’aperto lungo quella via. Un’altra zona del capoluogo avrà dunque una nuova vita tra qualche mese e una parte dell’ex monastero che resterà sempre aperta alla cittadinanza».
«La scuola di fotografia naturalistica - spiega Stefano Ciocchetti, direttore artistico dell’Appennino Foto Festival - sarà un centro di eccellenza dedicato alla formazione, alla cultura e alla valorizzazione del territorio. Nasce dall’esperienza maturata con l’Appennino Foto Festival e dal desiderio di unire fotografia, natura e conoscenza dei Monti Sibillini. Sarà un luogo dove imparare sul campo, un laboratorio di idee, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la fotografia naturalistica in Italia e in Europa».
L’autunno si accende di profumi e convivialità a Urbisaglia. Sabato 15 novembre, a partire dalle ore 17, Corso Giannelli si trasformerà in un salotto a cielo aperto per la prima edizione della "Castagnata in Corso", organizzata dall’associazione Urbisaglia 62010 con il patrocinio del Comune.
Un debutto che sa di tradizione e di amicizia, pensato per offrire a cittadini e visitatori un pomeriggio e una serata all’insegna della semplicità e dei sapori autentici dell’autunno. Le castagne arrostite, regine della stagione, saranno le protagoniste assolute, accompagnate da musica, risate e momenti di socialità tra le vie del borgo.
Il sindaco Riccardo Natalini ha accolto con entusiasmo l’iniziativa: "Questi piccoli momenti di ritrovo e gioia popolare sono il vero motore della nostra comunità – ha dichiarato –. Servono non solo a riscoprire il piacere dello stare insieme, ma anche a crescere e creare qualcosa di più grande. Intanto, godiamoci la gioia, pura e semplice. La Castagnata è un gesto concreto, un modo per investire sulla felicità e sul senso di appartenenza, fondamenta per lo sviluppo futuro".
Durante l’evento, Corso Giannelli diventerà il cuore pulsante del paese, un luogo dove ritrovarsi e riscoprire il piacere delle piccole cose: un cartoccio fumante di caldarroste, un brindisi, una chiacchiera tra amici.
La "Castagnata in Corso" vuole essere più di una semplice festa: un invito a vivere Urbisaglia, a godersi la bellezza del borgo, la vitalità dei suoi cittadini e il calore di una comunità che sa accogliere.
Un appuntamento nuovo, ma che ha già l’aria di una tradizione destinata a durare. Perché, come ricorda l’amministrazione, ogni borgo ha bisogno dei suoi momenti di festa, e Urbisaglia è pronta a scrivere il primo capitolo della sua.
Domenica 9 novembre, in occasione del 107° anniversario della fine della prima guerra mondiale, si terrà a Colmurano la presentazione del libro “Oltre le trincee - ‘Ricordi’ di guerra per costruire La Pace”, pubblicato dalla casa editrice indipendente “Giaconi Editore” di Recanati.
L'incontro, aperto al pubblico, inizierà alle 16:30 e si svolgerà nella Sala Consiliare che si affaccia sulla suggestiva piazza San Rocco. Si tratta di un libro giunto alla sua stampa in un periodo storico particolarmente drammatico, che vede l’uso indiscriminato di armi ad alto potenziale in diverse parti del mondo: un mondo che trema al pensiero di una possibile e imminente terza guerra globale, decisamente più distruttiva delle due che l’hanno preceduta.
Gli autori Marco Vissani, Patrizio Quintili, Mario Lambertucci e Giovanni Paolo Carlino-Giuliani, basandosi sul ciceroniano concetto di "Historia magistra vitae", mettono in luce il grande valore educativo sia della Storia, sia delle piccole storie umane che si sono svolte nel periodo della “grande guerra” e che dovrebbero aiutarci a comprendere maggiormente il presente, così da permetterci di evitare il disumano futuro che incombe su ciascuno di noi e che consegneremo alle innocenti e ignare generazioni che verranno... se verranno.
Il libro, corredato da un discreto numero di fotografie, prende vita dai “ricordi” delle persone e delle cose, cercando di mettere in risalto la drammaticità dei momenti vissuti - soprattutto nelle trincee - da tutti coloro che partirono per il territorio dichiarato in stato di guerra e che in molti casi furono uccisi, furono fatti prigionieri, tornarono a casa orrendamente devastati nel corpo e nella mente o scomparvero senza lasciare alcuna traccia del luogo che li aveva inghiottiti per sempre: soldati che, in molti casi, avevano da poco compiuto il diciottesimo anno di età.
Per questi motivi e per molti altri (che potrete approfondire con la lettura del testo) gli autori auspicano che il loro lavoro non sia erroneamente circoscritto al piccolo paese di Colmurano, ma rappresenti una sorta di specchio sul quale potrebbe riflettersi ogni comunità umana, trasformandosi in un - seppur piccolo - importante contributo per la costruzione della Vera Pace mondiale, proprio a cominciare dall’animo di ogni suo lettore, e questo perché l’intera umanità può riprendere a percorrere la Giusta Via solo partendo dalle profondità del cuore di ciascun essere umano. Nessuno escluso.
È stata inaugurata oggi pomeriggio, nelle sale antiche della Biblioteca Mozzi Borgetti, la mostra “Magnifiche Metamorfosi. Dal manoscritto al kromolibro”, a cura di Laura Mocchegiani e Serena Lattanzi, che si fonda sull’idea della perenne trasformazione della materia come fonte di infinite potenzialità creative.
Al taglio del nastro presente l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, l’artista Renata Boero, le curatrici Laura Mocchegiani e Serena Lattanzi insieme a numerosi rappresentanti del mondo culturale e accademico.
“L’esposizione rappresenta il naturale proseguimento della poetica di Renata Boero, già protagonista con la mostra ‘Teleri’ ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi. In un ideale passaggio di testimone, la nuova mostra si innesta nel solco tracciato da Teleri, proseguendone la riflessione sulla perenne trasformazione della materia come fonte di infinite potenzialità creative. Questo dialogo tra le due esposizioni segna una continuità concettuale e simbolica, dove la chiusura della mostra ai Musei Civici il 9 novembre apre, al tempo stesso, a nuove forme di metamorfosi e rigenerazione artistica.
La mostra allestita nelle sale Antiche è un omaggio alla capacità dell’arte e del pensiero umano di trasformarsi, contaminarsi e rigenerarsi - ha dichiarato l’assessore Katiuscia Cassetta -. Un’occasione preziosa per valorizzare il patrimonio della nostra Biblioteca e per intrecciare passato e contemporaneità in un racconto coerente e affascinante. Infine, voglio ringraziare la Biblioteca ‘Romolo Spezioli’ di Fermo e del Museo Diocesano ‘Carlo Maria Martini’ di Milano, che hanno concesso importanti prestiti, rafforzando la rete di cooperazione culturale tra le istituzioni”.
Basata sul principio dell’instabilità, la metamorfosi ha da sempre esercitato un fascino ambivalente sull’animo umano, suscitando attrazione e inquietudine attraverso la fusione tra elementi familiari e perturbanti. Interrogarsi sulla natura metamorfica significa esplorare il divenire delle forme, le loro mutazioni nello spazio e nel tempo e le molteplici modalità della loro rappresentazione, in un dialogo tra discipline diverse: dal mito alla letteratura, dall’alchimia alla botanica, dalle scienze naturali fino all’arte contemporanea.
Le curatrici Laura Mocchegiani e Serena Lattanzi hanno sottolineato come “la metamorfosi sia un linguaggio universale, che unisce mito, scienza e arte in un’unica, inesausta ricerca sul divenire delle forme e dei significati”.
Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni, con preziosi manoscritti, incunaboli, cinquecentine ed edizioni rare provenienti dal patrimonio storico-bibliografico della Biblioteca Mozzi Borgetti.
La prima sezione è dedicata alla letteratura, dove si incontrano gli archetipi della metamorfosi, da Omero, Apuleio e Ovidio fino a Franz Kafka. Segue la sezione alchemica, incentrata sulla trasmutabilità dei metalli e sui legami con la magia, l’astrologia e la cabala: da Geber a Ermete Trismegisto, da Raimondo Lullo a Pico della Mirandola, fino ad arrivare a Alchera di Joe Tilson, opera che collega idealmente il pensiero alchemico alla ricerca artistica contemporanea.
La terza sezione è dedicata alle scienze naturali, esplorando le illustrazioni botaniche e zoologiche che intrecciano rigore scientifico e immaginazione fantastica. Tra gli esemplari esposti, spiccano gli erbari e i trattati che testimoniano lo sguardo meravigliato dell’uomo verso la natura. Particolare attenzione è riservata a due figure straordinarie: Ildegarda di Bingen e Maria Sibylla Merian, donne che in epoche diverse hanno unito scienza e arte nello studio del mondo naturale.
La mostra si conclude con un ritorno alla poetica di Renata Boero, attraverso due manoscritti dedicati ai segreti dei colori e con l’esposizione di Germinazioni, libro d’artista dedicato a Padre Matteo Ricci e già presentato a Macerata nel 2010 in occasione della mostra InOpera.L’opera celebra la forza evocativa del colore e la potenza trasformativa della materia, emblema perfetto delle “magnifiche metamorfosi” che danno titolo all’esposizione.
Una serata all'insegna dell'amore per il territorio, della cultura e del divertimento: il teatro Feronia di San Severino Marche ha ospitato l'evento di presentazione del libro “Dalle Marche con amore. Guida sentimentale alla regione dell'infinito” di Natasha Stefanenko.
L'incontro, promosso e organizzato dall’associazione Help SOS Salute e Famiglia Odv presieduta da Cristina Marcucci e patrocinato dal Comune di San Severino Marche, ha registrato una grandissima partecipazione di pubblico, con il sold out in platea e sui palchi, ed ha affascinato i presenti per il racconto intimo e appassionato dell’autrice.
Natasha Stefanenko, nota attrice, conduttrice e modella di origine russa, è ormai da anni marchigiana d'adozione. Il suo libro, edito da Cairo, è una vera e propria "guida sentimentale" che documenta il suo personale viaggio alla scoperta dei borghi, dei paesaggi, dell'enogastronomia e degli aneddoti che rendono unica la regione, terra di grandi artisti come Leopardi e Raffaello.
La scrittrice, in dialogo con la moderatrice Daniela Zepponi, scrittrice anch’essa, ha condiviso con calore le sue esperienze, dalle scoperte culinarie (come le amate frignacce) ai suoi rifugi personali, definendo le Marche una regione "completa, con mare, montagna e gente accogliente".
A rendere l’atmosfera esilarante e autentica è stata la partecipazione straordinaria di Alberto e Riccardo de “Il Doppiatore Marchigiano”. Il popolare duo comico tolentinate, famoso per le sue esilaranti parodie e doppiaggi in vernacolo che spopolano sui social, ha interagito con l’autrice in un dialogo che ha valorizzato la schiettezza e l'identità del dialetto locale.
Il momento clou della serata è arrivato quando il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è salita sul palco. Il primo cittadino settempedano si è prestato al gioco dei doppiatori, in una vera e propria intervista "in dialetto" sulla vita in città. Tra risate e battute, si è parlato del carattere dei settempedani e della rievocazione storica del Palio dei Castelli, in un mix di cultura, tradizione e goliardia che ha conquistato il pubblico.
Grande merito del successo dell’iniziativa va all'associazione Help SOS Salute e Famiglia Odv.
Grande partecipazione ieri sera per il debutto del nuovo appuntamento culturale inserito nella stagione teatrale 2025-2026 del teatro comunale di Caldarola, sostenuta dai cinque Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Il primo incontro ha visto protagonista Francesca Monaco, autrice del libro "Paolina Leopardi - All’ombra del poeta”. Una caffetteria gremita ha accolto l’autrice e partecipato con entusiasmo a questo momento di condivisione e riflessione, proprio nello spirito che anima il Caffè letterario: ritrovarsi davanti a una buona tisana per dialogare di cultura, arte e vita.
Le tisane dell’Erboristeria “Il mondo delle erbe” di Tolentino hanno accompagnato la serata ispirandosi proprio al tema del libro: quella alla menta, a rappresentare la freschezza della mente che si libera proprio come Paolina, un invito a respirare e a ritrovare equilibrio; quella ai frutti di bosco per ricordare invece la dolce forza delle emozioni.
Un sorso di colore e passione, come la voce ritrovata di una donna rimasta troppo a lungo all’ombra. Un racconto intenso e toccante, infatti, quello di Francesca Monaco che - intervistata dalla giornalista Giulia Sancricca - ha saputo far emergere tutta la sensibilità e la forza della sorella del poeta recanatese: una donna coraggiosa, appassionata, straordinariamente colta e moderna, capace di trovare la sua libertà nonostante i limiti imposti dalle regole del suo tempo. Una donna d’esempio ancora oggi, che grazie al testo di Monaco è uscita dall’ombra per risplendere di luce propria. Il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, ha espresso grande soddisfazione per la partecipazione: "Vedere questa grande affluenza - ha detto - ci fa davvero molto piacere. Speriamo che continui così. Siamo orgogliosi di questo momento e di una stagione che, per la prima volta, è in sinergia con gli altri Comuni".
Presenti alla serata anche l’assessore alla cultura di Caldarola, Paola Scaficchia e la consigliera Antonella Rocchi. Per Belforte del Chienti il vicesindaco Mariella Migliorelli e i consiglieri Carlo Santini ed Elio Carfagna, a testimoniare il valore della collaborazione e della condivisione. Il presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia, Fabio Macedoni, che gestisce il teatro ha ricordato come "questa iniziativa sia nata dalla bellezza del luogo stesso: la caffetteria del teatro, che in un paese ancora ferito dal sisma, diventa una piazza d’inverno, un punto d’incontro per riscoprire il piacere di stare insieme e di fare cultura".
Dopo aver incantato il pubblico dello Sferisterio Live di Macerata la scorsa estate, Francesco Gabbani è pronto a tornare nelle Marche. Il cantautore toscano ha infatti annunciato le tappe del suo nuovo live tour 2026, e tra queste spicca la data di Ancona, in programma il 29 luglio, nell’ambito del Flame Festival.
Quella dorica sarà l’unica tappa marchigiana e la chiusura del tour, un appuntamento speciale che promette di regalare al pubblico un concerto carico di energia, ironia e poesia — le caratteristiche che da sempre contraddistinguono l’artista.
Gabbani, oggi giudice di X Factor, è uno dei cantautori più apprezzati della scena musicale italiana. Nel suo percorso spiccano due vittorie al Festival di Sanremo: nel 2016 nella sezione Nuove Proposte con Amen (con cui vinse anche il Premio "Emanuele Luzzati", il Premio della Critica "Mia Martini" e il Premio "Sergio Bardotti" per il miglior testo), e nel 2017 tra i Big con Occidentali’s Karma, brano che ottenne anche il Premio TIMmusic per il pezzo più ascoltato.
Con il suo stile inconfondibile, capace di mescolare riflessione e leggerezza, Gabbani si prepara dunque a tornare live con un nuovo spettacolo che, ad Ancona, promette di accendere il porto antico di musica e emozioni.
La libreria indipendente La Cicogna Triste propone un nuovo e importante spazio di confronto a Macerata: il Gruppo di Autocoscienza maschile, un percorso di riflessione condivisa dedicato a chi desidera interrogarsi sui modelli di mascolinità e sui privilegi che spesso li accompagnano.
La presentazione del progetto si terrà lunedì 17 novembre alle ore 18:30 presso la sede della libreria, in Largo Mario Affede 10/b, con la partecipazione di alcuni ospiti del collettivo “Fallol” di Ancona, gruppo che da tempo lavora su questi temi.
L’iniziativa nasce con l’intento di "attivare uno spazio in cui riflettere su mascolinità e privilegi a partire dai propri vissuti, per esplorare l'impatto della cultura patriarcale e sostenere nuove forme di responsabilizzazione e fratellanza", spiegano gli organizzatori.
Il Gruppo di Autocoscienza maschile si propone dunque come "un laboratorio di ascolto e consapevolezza, in cui condividere esperienze e costruire insieme nuove modalità di relazione, fuori dagli schemi imposti dal patriarcato".
Il percorso è rivolto alle persone socializzate come uomini, ma l’incontro di presentazione è aperto a tutti, per favorire un dialogo ampio e inclusivo su un tema che riguarda l'intera comunità.
Macerata Opera Festival è tra i venti finalisti della prima edizione del Premio alla Divulgazione Musicale "Ezio Bosso" 2025 grazie al progetto “Sferisterio a Scuola”, risultato davvero eccellente giacché il Mof si è dovuto confrontare con ben 144 progetti provenienti da tutt’Italia e tra i venti finalisti sono presenti numerose fra le più importanti e attive associazioni musicali italiane, nonché fondazioni di sicuro prestigio.
E da oggi venerdì 7 fino al 14 novembre i venti finalisti selezionati dal Comitato Scientifico saranno liberamente votabili dai cittadini sul sito dell’Associazione Ezio Bosso e potranno quindi vincere il Premio del Pubblico, riconoscimento aggiuntivo di euro 2.000, donato dall’Associazione stessa.
Terminati i lavori del Comitato Scientifico presieduto dal compositore e Accademico di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro, la prima edizione del Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso entra nella sua fase finale e “Sferisterio a Scuola” è tra i grandi e prestigiosi protagonisti di quest’ultimo momento di selezione. Infatti da venerdì 7 fino al 14 novembre saranno gli italiani a poter votare il vincitore del "Premio del Pubblico", che l'Associazione Ezio Bosso ha voluto aggiungere agli altri tre premi al fine di gratificare quante più realtà possibili: sul sito https://www.asseziobosso.it saranno votabili i venti finalisti e i loro progetti presentati in ordine alfabetico, la lista pubblicata non sarà quindi in alcun modo una classifica provvisoria.
Dunque un ultimo step che è soprattutto una chiamata collettiva, orizzontale e democratica come è nello spirito dell’Associazione e come fu di Ezio Bosso, e che ha anche lo scopo di sensibilizzare il pubblico al tema sempre più cogente della divulgazione musicale, necessaria per la tutela di un patrimonio culturale identitario della civiltà occidentale e italiana.
In palio ci sono complessivamente 22.000 euro oltre a pagine pubblicitarie sui principali quotidiani nazionali e la partecipazione alla cerimonia di premiazione, che sarà trasmessa su tutto il territorio nazionale in data e rete radiofonica e televisiva che verranno annunciate nel corso di novembre.
Grande soddisfazione dunque per tutto il Macerata Opera Festival per aver superato con successo, grazie a Sferisterio a Scuola, la prima fase delle selezioni per un premio dal portato etico così importante e così ambito dalle istituzioni musicali di tutto il territorio italiano. L’invito è dunque ora quello di votare per Sferisterio a Scuola e raggiungere il podio.
L’Assessore alla Cultura e Istruzione Katiuscia Cassetta commenta: “Un grande piacere ed onore essere stati inseriti nella prima edizione del Premio alla Divulgazione Musicale "Ezio Bosso" 2025 con il nostro progetto. Un percorso in cui l’Associazione Arena Sferisterio e l’assessorato che rappresento hanno sempre creduto e sostenuto, convinti dell’importanza di offrire a tutti l’opportunità di scoprire e vivere la bellezza dell’Opera lirica e della musica in un luogo unico come lo Sferisterio. Grazie all'impegno del maestro, dell'orchestra e dei cantanti l'opera lirica continua a dimostrare quanto la forza della musica e delle storie possano essere potenti e sedurre le nuove generazioni. Un’esperienza che unisce bambini, famiglie ed insegnanti per una serata magica in cui possono “ascoltare ed ascoltarsi” come affermava il maestro Ezio Bosso”.
Primo appuntamento domenicale per Dialettiamoci 14 che domenica 9 novembre alle 17.15 vede in scena, al teatro comunale di Caldarola, la Filodrammatica Piorachese. Un ritorno, quello della compagnia di Pioraco che non è nuova alla rassegna nazionale di teatro dialettale organizzata dalla Compagnia Valenti di Treia. Il quarto spettacolo in cartellone si intitola Niente da dichiarare? ed è scritto e diretto da Luisella Tamagnini.
«Paolina e Roberto - si legge nelle note di regia - si sono sposati, e la famiglia di lei attende con trepidazione il loro ritorno dal viaggio di nozze. Purtroppo non ci sono buone notizie: Roberto a causa di un doganiere non è stato in grado di far fronte al dovere coniugale, per questo il precedente fidanzato di Paolina ne vuole approfittare per riprendersela. Per fortuna un amico di famiglia consiglia bene Roberto su chi andare a trovare, ma non è il solo ospite della esperta Zezè».
Tra colpi di scena e sorprese varie, si giunge l’immancabile lieto fine nella commedia ambientata negli anni Venti con adeguati costumi e commento musicale. La rassegna di teatro dialettale vede così in scena un’altra pièce che ruota attorno al tema del matrimonio, affrontato ogni volta in maniera diversa dalle compagnie che hanno già debuttato: quello che rappresenta un momento di festa per ogni famiglia, offre a teatro spunti comici e situazioni esilaranti capaci di riportare gli spettatori indietro nel tempo e di farli sorridere e riflettere insieme.
La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, quattordicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai Comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche, Unpli Pro Loco Marche e Pro Loco Caldarola.
Ha il sostegno di: Efi srl, Tec di Luca Pelacani, Assm Tolentino – Terme di Santa Lucia, SImonelli Group, Oro della Terra, Infissi Design, Imperatori Scavi, Rhutten, Valbeton, Mariotti, Fefè Giardinaggio Impresa di pulizie, Nuova Faltur Viaggi, Alimentari Fioretti, Tipografia San Giuseppe, Ricca Associati, Mobilificio Pontoni, Cosci Industria, Porzi Ezio elettricista, Lead Time, Idraulica Mancini, Bcc Banca dei Sibillini, Ing. Antenucci di Cessapalomboo, Erboristeria Il mondo delle erbe, Michele Gatti Agente di commercio, Azzurro di Vallepietra Country House, La mia Braceria, Poligroup Studio, Ditta Crucianelli.
Ingresso: I° settore: 15 €, II° settore 10 € (Barcaccia e loggione)
BIGLIETTI - PRENOTAZIONI e VENDITA
È possibile l’acquisto on line su Liveticket (https://www.liveticket.it/compagniavalentiaps).
I biglietti delle prossime serate si potranno acquistare sempre in prevendita con la medesima modalità on line; la sera o il pomeriggio dello spettacolo, invece, direttamente a teatro, alle 19.30 il sabato e alle 15.30 la domenica.
Questa mattina, nella sede della Provincia di Macerata, è stata presentata la prima stagione teatrale del Teatro Comunale di Penna San Giovanni, la prima dopo la recente ristrutturazione e riapertura dello storico edificio. Un momento significativo per la comunità pennese e per tutto il territorio maceratese, che segna l’avvio di un progetto culturale di ampio respiro, capace di guardare al futuro con una visione condivisa tra amministrazione, direzione artistica e cittadini.
Il sindaco Stefano Burocchi ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per il rilancio del territorio: "Ormai da molto tempo tra i nostri progetti primari vi è la valorizzazione del territorio attraverso la cultura e l’arte. La riapertura del Teatro Comunale ha segnato la partenza di questo obiettivo molto ambizioso che insieme a tutta l'amministrazione comunale, i dipendenti e i collaboratori intendiamo portare avanti con passione e dedizione. Stiamo lavorando affinché Penna San Giovanni si caratterizzi all’interno di un turismo culturale oltre che naturalistico: se il Parco delle Saline può rappresentare un centro attrattivo dal punto di vista ambientale, il Teatro è invece il luogo ideale per la crescita dei cittadini e per alimentare nuove passioni a tutte le età".
Il direttore artistico Carlo Vitale ha illustrato le linee guida di questa prima stagione, sottolineando come il teatro voglia tornare a essere un luogo vissuto e condiviso: "Questa prima stagione rappresenta un nuovo inizio. Il nostro obiettivo è semplice e allo stesso tempo ambizioso: riabituare il pubblico a vivere il teatro, non solo a frequentarlo. Penna San Giovanni può diventare un modello culturale, un luogo in cui comunità e arte si incontrano e si riconoscono. Abbiamo scelto spettacoli capaci di parlare alla memoria, all’identità e alle emozioni, alternando prosa, musica, cinema e incontri culturali. È un invito aperto a tutti: tornate a teatro, abitatelo, fatelo vostro".
La stagione 2025/2026, dal titolo "La tua prima, la nostra storia", si aprirà ufficialmente il 6 dicembre con Mistero Buffo di Dario Fo, interpretato da Ugo Dighero e prodotto dal Teatro Stabile di Genova, un omaggio al Premio Nobel a dieci anni dalla scomparsa. A seguire, il 25 gennaio, Gaia De Laurentiis sarà protagonista di Una giornata qualunque, una commedia brillante diretta da Stefano Artissunch e dedicata a Dario Fo e Franca Rame. Il 7 febbraio sarà la volta di Innamorarsi ancora, concerto romantico dedicato all’amore e alle atmosfere di San Valentino, mentre il 21 febbraio andrà in scena Parole da ammaestrare di Alessandro Pellegrini, un viaggio musicale tra le storie dei grandi cantautori italiani.
Il 20 marzo sarà protagonista L’ultima corsa di Fred, con Massimo De Matteo e le musiche dal vivo di Floriano Bocchino, Ciro Riccardi e Claudio Marino, un intenso omaggio a Fred Buscaglione. Il 21 marzo, fuori abbonamento, il Teatro ospiterà la proiezione del docufilm La luna sott’acqua di Alessandro Negrini, dedicato al disastro del Vajont, con la presenza del regista. A chiudere la stagione, l’11 aprile, Mare di ruggine – La favola dell’Ilva 2.0, scritto e diretto da Antimo Casertano, vincitore del Premio Nazionale della Critica 2025, un racconto intenso e necessario che intreccia la storia personale e quella collettiva di cinque generazioni legate al destino dello stabilimento siderurgico.
La programmazione teatrale sarà affiancata da un progetto parallelo, Letture a colazione – Sweet Benni, una rassegna domenicale con ingresso libero, dedicata a Stefano Benni e ai suoi personaggi femminili tratti da Le Beatrici.
Gli incontri, accompagnati da una colazione servita in teatro, vedranno protagoniste attrici e musiciste in una formula pensata per far “abitare” lo spazio teatrale anche in orari e modalità inusuali. Dopo il primo appuntamento con Beatrice, interpretata da Rebecca Liberati, seguiranno La mocciosa con Simona Ripari il 19 novembre, Suor Filomena con Roberta Sarti l’11 gennaio e La Presidentessa con Mara Di Maio l’8 marzo.
Un ruolo fondamentale nella costruzione dell’immagine del nuovo Teatro Comunale è stato svolto dalla consigliera comunale Luana Bassetti, responsabile della comunicazione, che ha curato il sito, le grafiche e il coordinamento promozionale in collaborazione con Zar Comunicazione. Il lavoro di progettazione visiva, culminato nella creazione di un logo capace di dare identità al teatro, è stato accompagnato da una strategia comunicativa a tutto tondo, dalle strade ai social. «Abbiamo voluto parlare a pubblici diversi – ha spiegato – cercando di portare a teatro anche chi è appassionato ad altro ma potrebbe scoprire qualcosa di nuovo. È un teatro dalle mille sfaccettature, aperto a tutti, che vuole diventare un punto di incontro tra persone, esperienze e curiosità differenti».
Il Teatro Comunale di Penna San Giovanni, inaugurato lo scorso 29 marzo dopo i lavori di adeguamento e messa in sicurezza, si presenta oggi come un piccolo gioiello architettonico, parte di quella rete di teatri storici marchigiani che costituiscono un patrimonio culturale unico in Italia. "Non è un piccolo teatro - ha affermato il sindaco - ma un grande teatro di piccole dimensioni", sottolineando la visione condivisa tra amministratori e collaboratori che ha reso possibile la nascita di un progetto di così ampio respiro.
La campagna abbonamenti sarà attiva per due settimane: al costo di 80 euro sarà possibile assistere a tutti gli spettacoli in cartellone, ad eccezione dell’evento fuori stagione del 21 marzo. Successivamente saranno disponibili i biglietti per i singoli spettacoli al prezzo di 15 euro, con ingresso gratuito per i bambini sotto i dieci anni. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito ufficiale del Teatro Comunale.
La prima stagione teatrale di Penna San Giovanni si configura così come un simbolo di rinascita culturale, un invito a riscoprire la forza dell’arte come strumento di incontro, partecipazione e identità collettiva.
In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, l’Arma dei Carabinieri di Tolentino ha scelto di celebrare la ricorrenza in un modo speciale: trasformando la caserma in un’aula a cielo aperto per i giovani studenti dell’Istituto Comprensivo "Lucatelli".
Ben 172 alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria hanno vissuto una mattinata indimenticabile, all’insegna della curiosità, del rispetto e della scoperta del mondo dell’Arma. Accolti con calore dai Carabinieri in servizio, dai colleghi dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e dalle Benemerite dell’Arma, i bambini hanno potuto toccare con mano la quotidianità di chi lavora ogni giorno per la sicurezza dei cittadini.
Durante la visita, i giovani partecipanti hanno seguito da vicino il percorso di una chiamata al 112, scoprendo come funziona il pronto intervento fino all’arrivo sul luogo dell’emergenza. Hanno poi potuto simulare attività di fotosegnalamento, cimentarsi nella raccolta di indizi su una scena del crimine ricostruita ad hoc e osservare da vicino mezzi e dotazioni operative.
A rendere l’esperienza ancora più entusiasmante è stata la dimostrazione dell’associazione "Love Your Dog", che ha mostrato l’abilità dei cani da soccorso Lamù, un barbone nano, e Miral, un Labrador addestrato alla ricerca persone. Tra applausi e sorrisi, i bambini hanno potuto comprendere il ruolo fondamentale degli animali nelle attività di protezione civile e nei soccorsi.
La Dirigente scolastica, Mara Amico, ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa, definendola "un’occasione preziosa per unire scuola e istituzioni in un dialogo diretto e costruttivo".
L’incontro rientra nel più ampio progetto nazionale sulla Cultura della Legalità, promosso dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e attuato localmente dal Comando Provinciale di Macerata, con l’obiettivo di avvicinare i giovani ai valori del rispetto, della responsabilità e delle regole condivise.
La giornata si è conclusa con un clima di entusiasmo e partecipazione: un’esperienza che ha lasciato il segno nei piccoli partecipanti, contribuendo a formare cittadini più consapevoli e attenti al valore dell’unità e del servizio al Paese.