Conferenza stampa di presentazione, questa mattina a Caldarola, degli eventi in programma per ricordare il Cardinale Evangelista Pallotta a quattrocento anni dalla sua morte.
Il primo cittadino Luca Maria Giuseppetti, insieme al già Sindaco di Caldarola Mauro Capenti cultore della storia del paese, l’Architetto Loredana Camacci Menichelli e la famiglia Quochi Pallotta, il Conte Carlo con il figlio Tommaso, hanno ricostruito la storia della Caldarola di fine ‘500.
È emersa una figura illuminata di un Cardinale Pallotta precursore dei tempi, innamorato e sempre grato al suo territorio e con un contatto continuo con i suoi concittadini, nonostante la vita cardinalizia a Roma e Cosenza, al fine di veder crescere non solo lo sviluppo urbanistico ma anche culturale del suo paese.
Grazie al Dott. Capenti, che ha citato le indagini e le ricerche approfondite del Prof Rossano Cicconi, diversi sono gli aneddoti legati al Cardinale, come la visita per la prima ed unica volta, resa possibile grazie a lui, di un Papa a Caldarola, Clemente VIII. Diversi anche i modi di dire legati alla vita di Caldarola dell’epoca, che disegnano una concezione più aperta e moderna di tanti altri paesi dei dintorni, come ad esempio la mancanza di porte e mura di cinta medievali proprio a voler dimostrare che “Caldarola senza porte non ha paura di Belforte” all’epoca Comune rivale.
L’Architetto Loredana Camacci Menichelli ha approfondito l’architettura di Caldarola, totalmente stravolta dal Cardinale dietro lo spunto di progetti che in quell’epoca venivano realizzati a Roma, e ha illustrato gli eventi che culmineranno durante i festeggiamenti legati al Santo Patrono San Martino a novembre del 2021: un gruppo di studio, in collaborazione con le Università di Architettura, il coinvolgimento della scuola, la realizzazione di un’edizione della “Giostra de la Castella” incentrata sulla figura del Cardinale e la conclusione proprio nel novembre del prossimo anno con una celebrazione di ampio risalto.
In merito al coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti, il Sindaco Luca Maria Giuseppetti ha sottolineato “l’importanza delle nuove generazione nel tramandare il sapere e la bellezza del territorio caldarolese. Sono i ragazzi i primi ambasciatori delle ricchezze locali e quindi è giusto che studino ogni piccolo gioiello presente nel loro Comune di nascita”.
Infine i Conti Quochi Pallotta. Carlo, capostipite della famiglia, ha ricordato con piacere la vivacità culturale di Caldarola prima del terremoto auspicando di poterla rivivere presto, mentre il figlio Tommaso ha affermato con convinzione che, a seguito di diverse riunioni svolte con i responsabili della ricostruzione, e soprattutto una costante e tenace attenzione del Sindaco Giuseppetti verso la ricostruzione e i relativi finanziamenti, in breve partiranno i lavori di recupero del Castello Pallotta. Ciò per permettere nuovamente a Caldarola di attirare le migliaia di turisti che ogni anni visitavano il maniero e il centro storico con grande ammirazione.
Il primo appuntamento pubblico che suggella ufficialmente l’inizio delle celebrazione del quarto centenario della morte del Cardinale è previsto per domani alle ore 18 con la Santa Messa nei pressi del Monastero Sae.
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