Economia

Coldiretti: -36% dei turisti nelle Marche a causa del terremoto

Coldiretti: -36% dei turisti nelle Marche a causa del terremoto

Crolla l'afflusso dei turisti stranieri nelle Marche per colpa del terremoto. A ottobre gli arrivi di visitatori stranieri sono diminuiti del 36% rispetto allo stesso mese del 2015, con una perdita netta per le strutture ricettive di 15 milioni di euro. Lo afferma la Coldiretti, che ha elaborato i dati diffusi dalla Banca d'Italia. I turisti provenienti dall'estero sono passati da 115 mila a 74 mila mentre la spesa è scesa da 34 a 19 milioni di euro e i pernottamenti da 605 mila a 224 mila. E' il primo effetto 'calcolabile' del sisma del 24 agosto (prima dunque delle forti scosse del 26 e 30 ottobre) che ha invertito drammaticamente un trend positivo fino a quel momento. Nei primi otto mesi del 2016 i viaggiatori stranieri nelle Marche erano saliti a quota 945 mila, quasi il doppio dell'anno precedente (546 mila), miglior risultato degli ultimi cinque anni. (Fonte: Ansa)

13/01/2017 11:13
"La burocrazia congela ricostruzione e terremotati": le riflessioni dell'architetto Bocci

"La burocrazia congela ricostruzione e terremotati": le riflessioni dell'architetto Bocci

 Dall'architetto Giuseppe Bocci, titolare della "Bocci and Partners srl" di San Ginesio riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione sul post sisma. "In questi giorni lo Stato Italiano sta creando un nuovo modello di ricostruzione post-sisma. Un processo normativo che andrà avanti per settimane, mesi, anni. Si tratterà di un modello in parte uguale ed in parte diverso da quelli precedenti e caratterizzato da una sola certezza: quella di mettere in difficoltà i terremotati e gli operatori burocratizzando la ricostruzione. La società di ingegneria che rappresento, la Bocci and Partners srl, avendo avuto l'opportunità di lavorare sulle ricostruzioni dei terremoti che hanno colpito l'Italia negli ultimi venti anni (Marche-Umbria 1996; Abruzzo 2009; Emilia-Lombardia 2012), ha provato a mettere a confronto i vari modelli adottati per quelle ricostruzioni. La conclusione che ne abbiamo tratto è desolante. Non c'è modello che si somigli neanche un po'. Ogni volta ogni Regione si è inventata il proprio sistema che, per essere perfezionato, ha allungato di anni la ricostruzione, pur disponendo di adeguate risorse finanziarie. Infatti il problema non è, come comunemente si pensa, “non ci sono i soldi”, bensì            “i soldi ci sono, ma non si riesce a spenderli”.  In mancanza di un modello unico ogni Regione ha potuto “inventarsi” la propria ricostruzione senza avvalersi delle esperienze di chi ci era passato precedentemente. Mi domando: “perché l'Abruzzo non ha adottato il modello marchigiano (Marche-Umbria 1996), magari perfezionandolo?”. Bene o male la Regione Marche in dieci anni ha sostanzialmente concluso la propria ricostruzione. L'Abruzzo invece dopo otto anni dall’evento sismico è ancora all’inizio.  Quante giravolte burocratiche!!  Dapprima la cosiddetta “filiera” di società pubbliche, FINTECNA- RELUIS – CINEAS, incaricate di validare i progetti.  Poi, dopo tre anni e mezzo, mandata a casa la “filiera” è stato bandito il famoso “concorsone”, per l’assunzione di circa 400 tecnici e sono stati istituiti gli uffici USRC (Ufficio Speciale Ricostruzione Comuni Cratere9 – USRA (Ufficio Speciale Ricostruzione L’Aquila). Ma fatene uno solo!!! – UTR (Uffici Territoriali Ricostruzione). Poi l’istituzione della piattaforma informatica M.I.C. (Modello Integrato del Cratere) che in quattro anni ha subito ben nove aggiornamenti. Inoltre il “limite di convenienza”, l’”istruttoria semplificata”, l’”istruttoria analitica” ed altre diavolerie burocratiche che solo gli addetti ai lavori riescono a stento a comprendere. Poi, cosa assurda, nello stesso territorio sono riusciti a creare normative ed uffici che le gestiscono diversi fra di loro. Con il risultato che il Comune dell'Aquila tratta la ricostruzione in un una certa maniera e tutto il resto del territorio ( Comuni del Cratere) in un’altra. Ma l'Emilia e la Lombardia non stanno messe meglio. Ognuna delle due Regioni ha le proprie normative ed il proprio modo di gestirle. Ma la cosa più... non saprei come definirla: assurda? ridicola? paradossale? è che l'approvazione delle pratiche di contributo sono state delegate in parte (per le attività produttive) agli uffici regionali attraverso delle piattaforme informatiche dai suggestivi nomi, SFINGE per l'Emilia e GEFO per la Lombardia. Ed in parte ai Comuni (piattaforme MUDE e MUTA). Con il risultato, in quest'ultimo caso, che, con una gestione così frammentata, si stanno generando tante interpretazioni e giurisprudenze quante sono i Comuni. Noi stessi, a fronte di medesimi quesiti, abbiamo ottenuto FAQ discordanti. Cosa accadrà nei TAR in caso di ricorsi a fronte di così diversificati trattamenti? Allora, di fronte di tutto questo ambaradan burocratico e normativo vengono spontanee le seguenti considerazioni: “Perché lo Stato centrale non ha mai istituito un modello unico e definitivo di ricostruzione (come bene o male esiste per la fase d’emergenza) al quale le Regioni avrebbero dovuto adeguarsi senza lasciare i terremotati, i tecnici ed altri operatori, in balia di fantasiose interpretazioni burocratiche nella gestione di normative e modelli sempre nuovi e mutevoli? Perché permettere di trattare la ricostruzione come se gli effetti del terremoto siano stati differenti fra il Comune dell'Aquila ed i 50 comuni del cratere, fra l'Emilia e la Lombardia?” Queste disfunzioni e i loro effetti, purtroppo, stanno già facendo capolino anche sulla attuale ricostruzione. Sono di dominio pubblico i disagi che stanno subendo i terremotati a causa del repentino abbassamento delle temperature e delle drammatiche condizioni del bestiame. Per non parlare poi del caos che si è creato nella gestione delle schede di rilevamento danni: schede AEDES, schede FAST, perizie giurate, perizie asseverate, ecc.ecc. Detto questo voglio però essere ottimista per il futuro. Mi auguro con tutto il cuore che questa ricostruzione possa fungere da laboratorio e rappresentare l’occasione per istituzionalizzare un modello definitivo sia per le procedure che per le modalità di interventi. Un modello istituzionale esteso anche ad altri generi di calamità che, purtroppo, in Italia ricorrono frequentemente".

12/01/2017 16:28
Ubi Banca: un euro per le quattro Good Bank

Ubi Banca: un euro per le quattro Good Bank

Ubi Banca ha ufficializzato la delibera di un'offerta vincolante a 1 euro al Fondo nazionale di risoluzione, valida fino al 18 gennaio, per tre delle quattro Good Bank, Nuova Banca delle Marche, dell'Etruria e Carichieti. L'offerta prevede la cessione pro-soluto da parte dei tre istituti di 2,2 miliardi di sofferenze lorde e 0,5 di sofferenze probabili, prima del closing, atteso per il primo semestre. Ubi farà un aumento di capitale da 400 milioni, sul quale ha già siglato un accordo di garanzia con Credit Suisse e Morgan Stanley. Sta intanto procedendo anche la valutazione di Bper per la quarta 'good bank' rimasta fuori dal radar di Ubi, la Cariferrara sulla quale da quanto si apprende da fonti finanziarie le trattative vanno avanti quotidianamente. L'istituto emiliano riunisce oggi un cda e dovrebbe fare un punto anche sull'operazione, ma prima dovrà chiarirsi un passaggio importante nella banca legato alla vertenza sindacale. (Fonte Ansa)

12/01/2017 10:27
Fornarina acquisita da un gruppo di Hong Kong

Fornarina acquisita da un gruppo di Hong Kong

Dopo una trattativa che si è protratta per tutto il 2016, Fornarina, il brand streetwear nato nelle Marche, è stata acquisita da Bright Fame Holdings, società con sede a Hong Kong e di proprietà di People Group, gruppo leader nel design, produzione e distribuzione di calzature, borse e accessori per donna e uomo. Fornarina resterà italiana, con sede a Monte San Giusto (Macerata). L'azienda è guidata da Mauro Gabrielli, manager e responsabile commerciale. "Affiancheremo Fornarina con le nostre competenze nel design, nella produzione, nella distribuzione e nelle vendite a livello mondiale, per garantire credibilità, autenticità e un Dna unico e riconoscibile", afferma Laurence Mead, vice presidente della divisione brand Bright Fame Holdings. "Il nostro obiettivo sarà aiutare il brand a esprimere il proprio pieno potenziale in tutto il mondo" commenta Tina Liu, presidente di People Group (ANSA).

11/01/2017 15:10
Bindelli spiega la riforma del Credito Cooperativo delle Marche

Bindelli spiega la riforma del Credito Cooperativo delle Marche

Dalla carta stampata emerge che le Banche di Credito Cooperativo delle Marche abbiano effettuato in massa una scelta per confluire nel costituendo gruppo Iccrea mentre la BCC di Civitanova sembrerebbe, ma il condizionale è d’obbligo visto lo scenario più che mai in evoluzione in questa fase, l’unica ad essere indirizzata verso il gruppo di Cassa Centrale Banca. Di seguito l’intervista al dott. Marco Bindelli, Vice Presidente ed Amministratore Delegato ai rapporti con il Movimento del Credito Cooperativo della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, solida banca del territorio che da tempo segue assiduamente il processo di riforma. Lei viene spesso definito “polemico” nei confronti della Federazione marchigiana delle BCC, ci spieghi per quale motivo.  Evidentemente viviamo in un Paese in cui chi dice la verità e cerca di occuparsi degli interessi generali viene etichettato come polemico. Il sottoscritto è stato componente del collegio sindacale della Federazione marchigiana delle Bcc per circa 14 anni e nel 2011 ha cercato di scuotere il movimento inviando una lettera alla stessa Federazione, portata a conoscenza anche dell’Organo di Vigilanza, con la quale non intendeva ricandidarsi nella speranza di innescare quel cambiamento che il sistema del credito cooperativo è ora chiamato ad attuare in conseguenza della legge di riforma approvato ad aprile dello scorso anno e che andrà a regime nel 2018. Purtroppo, aver liberato una “poltrona” ha prodotto l’effetto opposto: la Federazione ha aumentato il numero dei componenti l’organo amministrativo per accontentare i nuovi arrivi! La BCC di Civitanova, invece, ha continuato a ragionare con la propria testa e a diventare la banca più solida della regione e tra le migliori a livello nazionale. Però è un dato di fatto che sulla riforma siete rimasti isolati e che tutte le altre banche regionali hanno aderito al gruppo Iccrea. Ovviamente quando si ragiona in modo completamente diverso si fa fatica a trovare un accordo. La politica quasi mai va d’accordo con la tecnica; d’altronde i risultati del sistema bancario, anche in ambito nazionale, sono sotto gli occhi di tutti. Certamente è vero che la Federazione ha cercato di ostacolarci e di isolarci in ogni modo. Basti pensare alle fusioni: negli ultimi anni noi siamo stati fortemente criticati perché eravamo gli unici ad essere favorevoli alle aggregazioni strategiche, rappresentandolo anche alla Banca d’Italia, mentre ora in regione non si fa altro che parlare di fusioni, ovviamente in nostra assenza. Tornando alla riforma noi ci siamo sempre battuti per la costituzione di più gruppi bancari cooperativi facendo presente le nostre ragioni di natura tecnica e di affidabilità e di professionalità dei soggetti chiamati alla governance. Una cosa che colpevolmente ancora si sottace anche nelle comunicazioni dei “media” è la motivazione vera che ha indotto il Governo a varare questa riforma: la carenza di professionalità della governance di gran parte delle Bcc. Tale questione, ripetutamente sollevata da questa Banca anche dall’Organo di Vigilanza, è alla base dei problemi attuali delle bcc e lo sarà anche in futuro se non si innesta un effettivo cambiamento di mentalità. Sono disposto a cambiare idea e a battermi per il gruppo Iccrea se qualcuno però mi convince del fatto che un unico gruppo governato dalle stesse persone (e con le stesse logiche) che ci hanno portato alla condizione di avere bisogno di una riforma (e che magari hanno anche male amministrato le loro banche) è in grado di risolvere i problemi del credito cooperativo. Nessuno è in grado di mettere in discussione il fatto che Cassa Centrale Banca (CCB) di Trento abbia dimostrato nel tempo efficienza, competenza, serietà e trasparenza. Non è un caso se tutte le loro società industriali sono in utile. Qualcuno dovrebbe anche spiegare ai soci e ai dipendenti delle Bcc della nostra regione come mai una Federazione che ha investito nel sistema informatico posseduto dai trentini e, attualmente, ancora considerato uno dei migliori anche in termini di efficienza, faccia del tutto per convincere le banche ad aderire al gruppo Iccrea che possiede il sistema informatico che hanno abbandonato circa 20 anni fa. Oppure dovrebbe spiegare perché il Consiglio di amministrazione della Federazione non intende neppure far presentare il progetto di CCB, contrariamente a quanto indicato dalla stessa Banca d’Italia, intervenuta il 4 gennaio scorso, invitando gli intermediari intenzionati ad assumere il ruolo di capogruppo nazionale o provinciale a comunicarlo formalmente entro il mese di gennaio 2017, alla Banca d’Italia e all’intero sistema delle Bcc, ossia a tutte le Bcc? Quindi la questione non è perché la nostra Banca ha aderito a CCB, ma capire sulla base di quali logiche, se non quelle politiche, le altre banche aderiranno ad Iccrea. E sono convinto che non saremo gli unici ad aderire al gruppo CCB, specie alla luce della citata lettera di Bankitalia che, tra l’altro, prevede che “le Bcc interessate dalla riforma, in occasione dell’approvazione del bilancio 2016, deliberino in assemblea a quale gruppo intendono aderire, comunicandolo alla rispettiva capogruppo e alla Banca d’Italia entro i successivi 10 giorni”. Comunque sembra di capire che le vostre posizioni siano sempre più distanti da quelle delle altre banche regionali? Io credo che la distanza sia rimasta sempre la stessa. Si tratta di capire se la legge ed il regolatore saranno in grado di attuare effettivamente la riforma anche nei confronti delle Federazioni, oltre che delle Bcc. A quel punto le nostre strade potrebbero anche convergere. Cosa intende dire? Per comprendere cosa intendo dire basta riprendere le parole del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, pronunciate in occasione della Relazione annuale 2015: “Nel definire l’assetto di gruppo e i rapporti tra le varie componenti, occorre seguire logiche strettamente industriali, mediante un patto di coesione che dia effettivi poteri di governo alla capogruppo, e perseguire con determinazione razionalizzazioni e guadagni di efficienza. La componente associativa (ndr. leggasi le federazioni) può mantenere un ruolo di rappresentanza a livello nazionale e territoriale, senza indebite interferenze sulla pianificazione strategica, sulla gestione operativa e sulle funzioni di controllo del gruppo”.

11/01/2017 12:00
CNA Macerata: nuovo spazio di coworking a Camerino

CNA Macerata: nuovo spazio di coworking a Camerino

La CNA di Macerata apre un nuovo spazio di coworking. “Un’ulteriore azione messa in campo dalla nostra associazione – spiega il Direttore Provinciale Luciano Ramadori –  per andare incontro alle imprese che si sono trovate in difficoltà a seguito dei recenti eventi sismici. CNA ha creato uno spazio di corworking a Camerino, che è a disposizione anche di professionisti, imprese e start up che operano in quella zona”.  Si tratta di locali ad uso ufficio di diverse metrature, dotate di servizi aggiuntivi quali telefono e fax, rete wi-fi, stampante, sala d’attesa, sala riunioni, ascensore, parcheggio gratuito. Gli uffici si trovano in un moderno centro direzionale, in località Torre del Parco di Camerino, a pochi minuti da Camerino, Castelraimondo, Matelica e altri centri della zona. “Confidiamo – aggiunge Ramadori – di offrire in questo modo a chi ne avesse necessità l’opportunità di ripartire con la propria attività e condividere un progetto di ricostruzione“. Per maggiori informazioni è possibile contattare Graziano Cingolani (347/3931068) oppure l’ufficio della Cna Provinciale di Macerata 0733/279536 – sviluppo@mc.cna.it.

11/01/2017 11:08
Civitanova, il sindaco incontra i referenti di Russia news

Civitanova, il sindaco incontra i referenti di Russia news

Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta ha ricevuto questa mattina due referenti di Russia news, il direttore Gianfranco Vestuto e Marco Iaconetti, per parlare di una possibile collaborazione da attivare con i Paesi della Federazione russia e le nazioni di lingua russofona. Russia news è un magazine di informazione italiana nato per sviluppare relazioni turistiche, culturali, economiche ed imprenditoriali tra Italia e Russia, ma anche con gli Stati dell'ex Unione sovietica. La rivista è edita dall'associazione Italeurasia, ente culturale che promuove attività promozionali della cultura e del commercio. “E' stato un colloquio molto interessante – commenta il primo cittadino civitanovese – Russia news è interessata a pubblicare un articolo sulla nostra città, le sue peculiarità turistiche e culturali e la sua vocazione imprenditoriale e commerciale. Inoltre mi è stato illustrato un programma per la realizzazione di eventi di promozione dei nostri prodotti, coinvolgendo la Camera di commercio italo-russa e l'ambasciata russa. Ci siamo lasciati con l'impegno di rivederci a breve per definire in modo più dettagliato un progetto di collaborazione. E' una prospettiva indubbiamente interessante, visti gli storici rapporti commerciali delle nostre imprese sul mercato russo, ma anche le relazioni culturali tra i due Paesi, che di recente sono state rilanciate ad esempio con la presentazione a San Pietroburgo del libro dedicato al grande ballerino e coreografo Enrico Cecchetti. Mi auguro che presto possano arrivare sviluppi da cui potrebbero derivare opportunità per le aziende del nostro territorio”.

10/01/2017 19:41
Sportello Confindustria: offerte di lavoro del 10 gennaio

Sportello Confindustria: offerte di lavoro del 10 gennaio

  INSERZIONE cod. Conf16    Confindustria Macerata ricerca per azienda manifatturiera  una figura di INFORMATICO per implementazione nuovo progetto (rif. cod. annuncio Conf 16). Si richiede laurea in informatica . Titolo preferenziale laurea specialistica. Non necessaria esperienza lavorativa. Sede di lavoro provincia di Macerata.  Preferibile residenza o domicilio in zona di lavoro.    Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’annuncio.   INSERZIONE cod. Conf14_eu    Confindustria Macerata ricerca per azienda settore accessori calzature una figura di AGENTE / RAPPRESENTANTE per espansione mercato Europa (rif. cod. annuncio Conf 14_eu). Si richiede ottima conoscenza della lingua inglese,  esperienza di vendita nel settore calzaturiero, forte orientamento commerciale, iniziativa e determinazione nel raggiungimento di risultati.  Preferibile candidati con Partita Iva ed iscritti alla Camera di Commercio.   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’annuncio.   GLI AVVISI DI RICERCA DI PERSONALE SONO RIVOLTI AI CANDIDATI DI ENTRAMBI I SESSI. INFORMATIVA AGLI INTERESSATI:  la informiamo, ai sensi dell’art.13 d.lgs. 196/2003 che i dati da lei  forniti facoltativamente potranno formare oggetto di trattamento ai sensi dell’art. 4 d.lgs. 196/2003, in particolare con operazioni automatizzate. I dati da lei forniti saranno utilizzati per qualsiasi necessità inerente la selezione del personale. Eventuali dati sensibili (art.26 d.lgs 196/2003) da lei forniti volontariamente richiedono una specifica manifestazione di consenso che ella dovrà esprimere in calce al suo curriculum.  La informiamo altresì che i dati personali da Lei forniti potranno essere comunicati a Società, Enti, Consorzi e Professionisti e non verranno diffusi. Il rifiuto a fornirci i Suoi dati personali e ad autorizzarne la comunicazione a soggetti appartenenti alle categorie citate, potrebbe comportare la mancata esecuzione delle operazioni o dei servizi da Lei richiesti. Titolare del trattamento è la Confindustria di Macerata. In relazione ai predetti trattamenti Lei potrà esercitare i diritti di cui all’art.7 D.Lgs. 196/2003.      

10/01/2017 16:02
Al White di Milano spazio al food&wine dei territori terremotati

Al White di Milano spazio al food&wine dei territori terremotati

  A seguito del difficile momento che il centro Italia sta attraversando a causa dei recenti terremoti, MAP Communication, agenzia di comunicazione marchigiana attiva nel marketing, advertising, PR e e-business, si è unita al WHITE, il principale Salone Italiano Moda Donna leader internazionale per la ricerca, in un progetto a favore delle imprese presenti nelle aree colpite dal sisma.   Nella prossima edizione del WHITE che si terrà dal 14 al 16 gennaio e in quella seguente di febbraio, il salone metterà a disposizione gratuitamente i propri spazi per realizzare tre aree food & wine, dove saranno proposti prodotti tipici di alcune aziende che hanno sede nei territori colpiti dal sisma.   L’agenzia MAP, fortemente radicata nel territorio del centro Italia, in cui opera da 40 anni, si è fatta promotrice di questa iniziativa con grande entusiasmo, per dare un forte segnale di sostegno e vicinanza a quelle piccole e medie imprese che fanno delle loro tipicità e identità enogastronomiche la propria ricchezza.   Questo progetto permette di promuovere la regione Marche e le sue particolarità del settore food and wine attraverso un canale alternativo che mette in contatto le aziende ed i propri brand con tanti visitatori e aziende provenienti da ogni parte del mondo.   Infatti, parallelamente all’inserimento dei prodotti nelle aree ristorazione, gli ospiti del WHITE avranno anche la possibilità di acquistare alcuni di questi prodotti tipici.   In via del tutto eccezionale, il ricavato delle vendite sarà interamente di proprietà delle realtà partecipanti e non sarà devoluta nessuna percentuale degli incassi al salone ospitante.   Protagoniste delle tre aree Food & Wine (padiglione Tortona 27) saranno tante realtà che hanno sede vicino ai Monti Sibillini: in primis Muoversi Con Gusto, società con sede ad Acquasanta Terme (AP), la cui mission è la promozione e la valorizzazione dei prodotti del territorio piceno e maceratese. Verranno servite tante proposte di menu specifiche per i diversi momenti della giornata, idee street food e abbinamenti con prestigiosi vini made in Marche.   Questo progetto è stato fortemente voluto insieme a WHITE da MAP Communication, la cui sede operativa è nelle Marche, a poca distanza dalle zone terremotate: un progetto di responsabilità sociale che rispecchia non solo il legame con il proprio territorio ma soprattutto la volontà di promuovere lo sviluppo in una regione ad alto contenuto e valore commerciale ed economico. MAP Communication, oltre ad essere promotrice del progetto, si occuperà del coordinamento delle attività di comunicazione e promozione dello stesso.  

10/01/2017 11:55
AEEGSI ha detto sì: accolte tutte le richieste dell’Aato 3 a favore dei terremotati

AEEGSI ha detto sì: accolte tutte le richieste dell’Aato 3 a favore dei terremotati

L’incontro con l’ Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il sistema Idrico (AEEGSI) del 15 dicembre scorso, promosso dall’AAto 3 di Macerata per richiedere agevolazioni in favore sia delle utenze colpite dagli eventi sismici, sia delle società di gestione, ha prodotto gli esiti sperati. Difatti l’AEEGSI, con Delibera n. 810/2016/R/IDR ha praticamente accolto tutte le richieste formulate dall’AAto 3 Macerata.   I gestori del SII (ma anche agli esercenti la vendita di energia elettrica e gas), su richiesta degli interessati, hanno l’obbligo di garantire la sospensione dei termini di pagamento delle bollette per un semestre per tutte le utenze ubicate nel cratere sismico, non solo riferite a consumi ma anche a tutte le prestazioni conseguenti il danneggiamento e l’inagibilità degli edifici. Gli stessi gestori del SII possono avere accesso garantito a finanziamenti in grado di sopperire alle criticità finanziarie derivanti dai maggiori costi e minori ricavi imputabili agli eventi sismici.   Nello stesso provvedimento si specifica inoltre che nelle prossime settimane l’AEEGSI introdurrà agevolazioni di natura tariffaria in favore delle utenze situate nei comuni danneggiati dagli eventi sismici nonché ulteriori misure perequative a favore dei gestori del SII e finalizzate a garantirne l'equilibrio economico finanziario.     Il Presidente dell’AAto 3 Fiordomo si dice soddisfatto del provvedimento emanato dall’Autorità nazionale: “Reputo le misure introdotte dall’AEEGSI assolutamente importanti e strategiche per il nostro territorio in quanto garantiscono da un lato agevolazioni di natura finanziaria e tariffaria a tutte le utenze ricadenti nei comuni colpiti dal terremoto e dall’altro le necessarie risorse alle società di gestione in modo tale che si potranno evitare situazioni di default.”

09/01/2017 14:50
Blocco delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali: Confartigianato pronta alla mobilitazione

Blocco delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali: Confartigianato pronta alla mobilitazione

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da Confartigianato Macerata "Con l’inizio del nuovo anno gli autotrasportatori addetti ai trasporti eccezionali si ritrovano impossibilitati a svolgere il loro lavoro per problemi burocratici e rimpalli di responsabilità tra i vari enti interessati. Infatti con il passaggio di competenze dalle Province all’Anas di diversi tratti stradali, dal 1° gennaio il transito dei mezzi per il trasporto eccezionale risulta bloccato a causa del mancato rilascio delle necessarie autorizzazioni. Mezzi fermi nei piazzali quindi in attesa del “nulla osta” dell’Anas che tarda però ad arrivare in quanto non ha ancora preso effettivamente in carico i tratti stradali e non può dichiararli autorizzabili o meno. Dall’altra parte le Province si vedono impossibilitate al rilascio di tali autorizzazioni perché non più di loro proprietà. Di questa gravissima situazione, denunciata da Confartigianato Imprese Macerata di concerto con la Federazione Regionale, ne stanno facendo le spese tutte le imprese di autotrasporto il cui blocco di settore ha inevitabili ripercussioni su tutti i cantieri, in un periodo poi come quello della ricostruzione post sisma, in cui la celerità delle operazioni sappiamo essere di vitale importanza. “Tutte le autorizzazioni per convogli eccezionali che interessano tratti di strada con ponti o cavalcavia sono bloccate – dichiara il Presidente Provinciale di Confartigianato Trasporti, Emanuele Pepa -  e nessuno si sta prendendo la responsabilità di firmare un atto autorizzativo che interessi il passaggio di ponti o cavalcavia sia per autorizzazioni singole/multiple, sia periodiche”. Un colpo pesante all’economia della nostra Regione al quale si aggiungono i nuovi e preoccupanti costi a carico delle imprese e dell’utenza. Se le autorizzazioni per il transito infatti tardano ad arrivare, non si può dire lo stesso per le comunicazioni relative al nuovo listino prezzi per ogni singolo parere, da rilasciare agli enti che ne faranno richiesta. Infatti l’Anas ha già trasmesso tale listino che, diviso in 3 tipologie di verifiche per la portabilità di ponti e cavalcavia (livello 1 da 250€, livello 2  da 500€, livello 3 da 1000€ per ogni singolo ponte), comporterà un innalzamento dei costi che andranno a ricadere ingiustamente sulle aziende di trasporto, le quali ricordiamo sono già tenute a pagare gli indennizzi di usura strada. Confartigianato sta valutando con i propri legali una azione di risarcimento danni e si riserva di decidere tempestivamente una manifestazione di protesta portando in piazza i mezzi eccezionali che sono fermi sui piazzali, con o senza le autorizzazioni per la circolazione degli stessi. Vista la gravità della situazione si confida in un intervento tempestivo del Prefetto di Macerata e delle autorità competenti affinché almeno in questa fase transitoria di passaggio delle competenze dalle Province all’Anas, ci possa avvalere dei dati già in possesso delle società proprietarie delle infrastrutture per il rilascio delle autorizzazioni che potranno far ripartire uno dei settori più strategici per lo sviluppo del territorio come quello dell’Autotrasporto".

09/01/2017 14:00
La Cna impegnata nella richiesta di iscrizione delle imprese alla "white list"

La Cna impegnata nella richiesta di iscrizione delle imprese alla "white list"

In questi giorni la responsabile CNA gare e appalti, dott.ssa Michela Rossi, è stata, e sarà a lungo impegnata nell’attività di assistenza alle imprese nella compilazione della richiesta per l’iscrizione nella c.d. “white list”. Si tratta di un adempimento obbligatorio per qualsiasi attività coinvolta nelle azioni post sisma, nello specifico imprese edili, impiantisti in genere, idraulici, pavimentisti... fino ad arrivare ai produttori e rivenditori di infissi e porte. Si tratta cioè dell'anagrafe degli operatori detta anche White List Sisma. Il decreto 189/2016 convertito poi dalla legge 229/2016 all’articolo 30 comma 6 stabilisce che: “Gli operatori economici interessati a partecipare, a qualunque titolo e per qualsiasi attivita', agli interventi di ricostruzione, pubblica e privata, nei Comuni di cui all'articolo 1, devono essere iscritti, a domanda, in un apposito elenco, tenuto dalla Struttura e denominato Anagrafe antimafia degli esecutori, d'ora in avanti "Anagrafe”. La normativa prevede la compilazione e l'invio telematico dell'istanza di iscrizione alla predetta anagrafe e autorizza l'impresa e formulare preventivi e aggiudicarsi lavori di messa in sicurezza e di primi interventi di ristrutturazione per danni lievi.  E' impegno dell'associazione CNA portare a conoscenza, di tutte le imprese interessate a lavorare sulla ricostruzione,delle procedure per la redazione e l'invio della domanda.  Non c'è una scadenza temporale per la presentazione delle domande e la ricevuta di consegna della Posta Certificata funge da autorizzazione. E’ importante precisare che non ci si riferisce soltanto alla messa in sicurezza degli edifici ma anche ai lavori della c.d. ricostruzione leggera. Ad oggi circa 50 imprese grazie all’aiuto della CNA hanno già potuto inviare l'istanza e, essendo in possesso della ricevuta di consegna, sono in grado di presentare preventivi e iniziare i primi lavori di ristrutturazione leggera.   La CNA invita pertanto le imprese ad attivare l’iscrizione alla White List Sisma in modo da poter iniziare a lavorare sugli edifici con danni lievi favorendo così il rientro degli abitanti in casa e compiendo un primo passo verso un progressivo ritorno alla normalità nelle zone colpite dal terremoto. Per informazioni la CNA mette a disposizione i suoi contatti: 0733 279532 e mrossi @mc.cna.it.  

06/01/2017 16:10
Saldi al via, partenza in chiaroscuro a Civitanova

Saldi al via, partenza in chiaroscuro a Civitanova

Come in buona parte d'Italia, anche nelle Marche la giornata del 5 gennaio ha significato il via ufficiale ai saldi invernali. Abbiamo fatto un giro, per vedere come si è svolta la giornata in alcuni negozi del Cuore Adriatico di Civitanova Marche. Dal negozio di articoli sportivi King, in cui risulta evidente un grande afflusso di clienti, ci fanno sapere che le vendite sono state buone e la clientela ha risposto bene al richiamo degli sconti. Tuttavia, nel confronto con lo scorso anno, non si sono raggiunti gli stessi livelli.  Stesso discorso nel negozio di intimo Tezenis dove, nonostante le buone vendite, il confronto con lo scorso anno risulta perdente. Abbiamo sentito anche le sensazioni di un negozio di calzature, The Shoe Shop, dove ci danno una versione diversa: c'è stato una grossa affluenza al mattino ma tutto sommato poca gente nel pomeriggio, ipotizzando che il fatto sia legato alle condizioni meteo, particolarmente avverse nella provincia con forti raffiche di vento e neve fino al livello del mare. Anche nel parcheggio del centro commerciale, c'erano diverse auto innevate, probabilmente proventienti dai paesi limitrofi. Nonostante la giornata da lupi, comunque siamo solo al primo giorno e ci sarà tempo fino ai primi di marzo per approfittare delle tante offerte proposte in giro per le Marche dai commercianti.

05/01/2017 19:50
Confartigianato Macerata: nella calza della Befana troppi giocattoli Made in China

Confartigianato Macerata: nella calza della Befana troppi giocattoli Made in China

 Quest’anno le calze della Befana appese nelle case italiane portano un carico record di giochi e giocattoli stranieri, con una netta prevalenza di prodotti made in China. Confartigianato ha calcolato che il 2016 segna il picco storico delle nostre importazioni di giocattoli: ne abbiamo acquistati per 1.082 milioni di euro, con una crescita dell’1,8% rispetto al 2015. E la Cina fa la parte del leone: dal Paese del Sol Levante sono arrivati in Italia giochi e giocattoli per un valore di 470 milioni di euro, pari al 45,3% del totale del nostro import di queste tipologie di prodotti. Ma a riempire le calze della Befana sono anche la Francia che ci fornisce prodotti per 141 milioni, la Repubblica Ceca (107 milioni), la Germania (78 milioni), i Paesi Bassi (59 milioni) e la Spagna (50 milioni). A tenere alta la bandiera del giocattolo italiano c’è però un piccolo esercito di 380 imprese nazionali, con 2.959 addetti e un fatturato di 598 milioni di euro, che si battono sui mercati esteri dove esportano la qualità dei nostri prodotti per un valore che negli ultimi dodici mesi si è attestato a 444 milioni di euro. Confartigianato raccomanda di fare attenzione alla sicurezza dei prodotti comprati per i regali ai bambini. Giochi e giocattoli sono infatti tra i prodotti a maggiore rischio contraffazione. In Italia tra il 2008 e il 2015 sono stati effettuati complessivamente 1.896 sequestri di giochi e giocattoli per 44.893.548 pezzi e un valore complessivo di 185 milioni di euro: la media è di 15.375 pezzi sequestrati al giorno. Soltanto nel 2015, per numero di prodotti sequestrati dalle autorità doganali dell’Unione europea, i giochi e giocattoli, con 4.085.693 pezzi, risultano al secondo posto, dopo le sigarette. Nella classifica dei Paesi di provenienza, il 70,3% dei giochi e giocattoli sequestrati proviene dalla Cina, il 21,2% dalla Malaysia e un ulteriore 4,2% da Hong Kong. “Nel corso del 2015 – dichiara il Presidente di Confartigianato Imprese Macerata, Renzo Leonori -  sono aumentati del 14% gli articoli taroccati di tutti i generi sequestrati dalle autorità doganali dell'UE e il fenomeno è decisamente più accentuato in Italia dove il numero dei prodotti sequestrati è cresciuto addirittura del 57%. La contraffazione penalizza pesantemente il 20% delle nostre imprese artigiane manifatturiere. Il nostro consiglio per i consumatori è quindi di prestare particolare attenzione agli oggetti venduti a basso costo, di controllare sempre le etichette che devono indicare la provenienza e la composizione del prodotto, le istruzioni per l’uso, la conformità alle norme europee di sicurezza”.  

05/01/2017 12:00
Saldi, nelle Marche partiranno il 5 gennaio

Saldi, nelle Marche partiranno il 5 gennaio

Nelle Marche i saldi partiranno il 5 gennaio e termineranno il primo marzo. Secondo la Confcommercio, nella regione il valore delle vendite di fine stagione sarà pari a 110 milioni di euro: un'opportunità economica per le imprese che dopo gli acquisti natalizi possono sfruttare la possibilità degli sconti sulla merce per ammortizzare le difficoltà di mesi notoriamente difficili come quelli di gennaio e febbraio.Secondo le stime dell'associazione, ogni famiglia spenderà in media 303 euro, contro i 344 euro a livello nazionale, con un acquisto medio di 132 euro a persona. Circa 360 mila le famiglie marchigiane che approfitteranno dei saldi. L'indotto dovrebbe essere inferiore dell'1,5% alla media nazionale. "La speranza - osserva il direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco - è che i saldi, anche se una vasta parte della regione è in grossa difficoltà per via del sisma, diano una spinta alla ripresa''. (Ansa)

03/01/2017 15:12
La pasta all'uovo in crisi, La Pasta di Camerino cresce e assume

La pasta all'uovo in crisi, La Pasta di Camerino cresce e assume

Il mercato della pasta dell'uovo perde quote di mercato ma La Pasta di Camerino, il prodotto artigianale realizzato dalla Entroterra Spa, continua a crescere. Secondo le rivelazioni di IRI Data che monitora i dati di vendita e di consumo dei prodotti alimentari in Italia, il settore della pasta all'uovo segna il passo, con -4% complessivo in un mercato che vale complessivamente 180 milioni di euro. L'azienda fondata a Camerino nel 2002 da Gaetano Maccari, stacca dati di vendita in controtendenza rispetta al settore. Nel 2016 il marchio chiude le vendite con un +16% rispetto all'anno precedente, con un fatturato di 16,5 milioni di euro. L'aumento dei volumi di produzione che supera i 300 quintali di pasta all'uovo al giorno ha consentito all'azienda di assumere nel solo anno in corso altre 13 persone, portando l'azienda a 49 addetti per la maggior parte donne, ed a progettare la realizzazione di un nuovo impianto adiacente a quello esistente, quindi sempre a Camerino, che sarà pronto per la primavera 2017 e nel quale saranno impiegato almeno altre 20 nuove risorse. La crisi del settore è ascrivibile alle mutate abitudini alimentari degli italiani, da un consumatore sempre più orientato alle novità, l'invecchiamento progressivo della popolazione che conduce al consumo di pasti sempre più ipocalorici, e l'aumento del 400% negli ultimi 20 anni di popolazione straniera in Italia, era l' 1,5% nel 1995 è del 4,2% quella censita nel 2015 e che culturalmente non consuma pasta all'uovo. La vendita di riso basmati, ad esempio, è cresciuta esponenzialmente in Italia.Il successo invece del marchio La Pasta di Camerino lo spiega il Direttore Federico Maccari. “Siamo nati e cresciuti in questo territorio che rispettiamo ed amiamo. Siamo convinti che la qualità con la quale riusciamo a produrre la nostra pasta derivi proprio dal fatto che la produciamo a Camerino, tra questi monti, con questa aria. Il mercato ci sta dando risposte importanti non solo in Italia ma anche all'estero. Quest'anno sui mercati di Germania e Usa siamo cresciuti del 18%.”Il sisma ha colpito pesantemente il territorio circostante mentre la sede di produzione della Entroterra Spa non ha avuto alcun danno perché è stata realizzata secondo criteri antisismici rigorosi. “La mia famiglia è vissuta 4 anni in un container dopo il sisma del 1997 – insiste Federico Maccari, 25 anni - e sappiamo quindi molto bene cosa significhi convivere col disagio di perdere la propria casa”. La produzione dell'azienda non si è mai arrestata.Oggi, La Pasta di Camerino, ha ricevuto anche la visita dell'onorevole Emanuele Lodolini. "16 milioni di euro di fatturato, 250 quintali di pasta all’uovo prodotta ogni giorno, 50 dipendenti, 20% della produzione totale esportata in Germania e in Usa. Ma non sono questi numeri ad avermi colpito: è stato Federico, la sua passione in quello che fa e il legame forte con il territorio e la nostra regione. Lui e suo padre credono in questa terra e sono pronti ad investire continuamente nonostante le difficoltà. Apriranno un nuovo stabilimento produttivo per ridare speranza al territorio".

28/12/2016 15:36
BCC Civitanova: gli auguri di Natale alla Casa di riposo di Montecosaro

BCC Civitanova: gli auguri di Natale alla Casa di riposo di Montecosaro

“Montecosaro rappresenta una parte importante delle radici della nostra Banca. E l’Opera Pia Gatti è una delle eccellenze di Montecosaro. Va da sé che non possiamo non essere vicini a questa bella realtà”.Il vice direttore generale della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro, Fabio Di Crescenzo, saluta così la Casa di riposo montecosarese, il presidente dell’Opera Pia Gatti, Luigi Talamonti, e la direttrice Ornella Rotilio, durante la tradizionale visita in cui la Banca civitanovese ha fatto gli auguri di Natale agli operatori e ospiti della casa di riposo montecosarese e ha consegnato agli ospiti il consueto contributo annuale.Con Di Crescenzo, presenti anche l’amministratore Bcc Maria Tiziana Pepi e Stefano Morganti, titolare della filiale di Montecosaro centro storico.L’iniziativa è stata anche l’occasione per rappresentare le future iniziative e progetti dell’Opera Pia Gatti e per commentare alcuni dati di pre consuntivo che fotografano lo stato di salute della Banca.Si chiude, infatti, un 2016 che pone la Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro a livelli di assoluta qualità.Certamente tra i dati più significativi quello patrimoniale (CET1) che si colloca intorno al 22%, ben al di sopra della media dell’industria bancaria nazionale pari al 12,4%.Ottima anche la qualità del credito: il complesso delle posizioni deteriorate si attesta al 16,9% del totale degli impieghi, contro il 25% medio delle BCC nazionali e il 19,8% del sistema Italia.La prudente gestione del credito non ha comunque rallentato il buon andamento degli impieghi che, contrariamente al dato nazionale risultato in flessione, sono saliti del 4%, attestandosi a 307 milioni di euro e con buone prospettive di ulteriore crescita, perfettamente in linea con gli obiettivi della BCC di sostegno all’economia locale.La raccolta complessiva si posiziona sostanzialmente sugli stessi livelli dello scorso anno, pari a 620 milioni di euro (di cui la diretta 473, indiretta 147), così come programmato.L’utile lordo si colloca, anch’esso in linea con le aspettative, fra i 3 e i 3,5 milioni di euro, in un panorama complessivo bancario, invece, non privo di forti criticità e di instabilità, sia per la forte riduzione dei tassi di interesse, sia per l’andamento dei mercati finanziari.Molto positivi i target conseguiti nell’attività di servizi rispetto allo scorso anno: il transato Pos è cresciuto di oltre il 17%,, così come sono cresciute le carte bancomat distribuite alla clientela (+ 17,7%), e le carte di credito (+ 14,7%).Ottima anche l’attività nel comparto assicurativo in crescita di oltre il 25% e nel credito al consumo, centrando perfettamente i budget di inizio anno.Il quadro complessivo che ne deriva è quello di una banca in ottima salute, fra le primissime in campo nazionale.

24/12/2016 12:49
Il vice presidente della Camera Baldelli nelle cartiere di Pioraco ed a Camerino

Il vice presidente della Camera Baldelli nelle cartiere di Pioraco ed a Camerino

Dopo la visita nei centri maggiormente colpiti dal sisma, il vice presidente della Camera, l’Onorevole Simone Baldelli, ha voluto vedere, in forma ufficiale e da vicino, lo stabilimento cartario di Pioraco, del Gruppo Fedrigoni. C’è da ricordare infatti che in occasione della violenta scossa del 26 ottobre nella fabbrica del piccolo centro dell’alta valle del Potenza, è crollato tutto il tetto che è poi rovinato sugli impianti produttivi danneggiandoli gravemente.Accompagnato dal Prefetto, Roberta Preziotti e dal sindaco Luisella Tamagnini, il parlamentare di Forza Italia è entrato all’interno della cartiera e si è recato in prossimità di tutti e due gli impianti produttivi dove ha potuto verificare i gravissimi danni che essi hanno subito.Poi, dai dirigenti della Fedrigoni presenti all’incontro, si è fatto spiegare le dinamiche del crollo e di come solo la condizione fortunata dello scambio di battute tra il personale – a causa di un sisma precedente - durante il cambio turno, abbia fatto sì che non ci fosse nessuna vittima. Diversamente poteva essere una strage.  Baldelli è rimasto molto colpito sia da questa circostanza che dalla gravità della situazione ed ha chiesto lumi ai dirigenti sulle modalità di ricostruzione e sulla tempistica necessaria alle necessarie riparazioni. Infine si è soffermato con i lavoratori, presenti in fabbrica per gli auguri di Natale, promettendo di tornare in occasione del riavvio dei macchinari.   Baldelli ha proseguito poi alla volta di Camerino  dove è stato ricevuto presso la sede di Contram Spa, per un confronto sulla situazione e per toccare con mano le problematiche della città. L'incontro, a cui ha partecipato anche l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, è stato per l'onorevole Baldelli anche occasione per augurare buon Natale "ad un sindaco, ma soprattutto - come ha tenuto a sottolineare lo stesso Pasqui - ad un amico di vecchia data come Gianluca, e a tutta la città di Camerino, alla quale sono particolarmente affezionato perché qui mi sono laureato, in un periodo sicuramente difficile, ma dal quale sono certo che i camerti sapranno rialzarsi per costruire, insieme anche alle istituzioni, un grande futuro".Per quello che riguarda gli aggiornamenti sulla situazione di  Camerino, c'è da registrare che Vigili del Fuoco, tecnici e Comune stanno lavorando senza sosta per ridurre ulteriormente la zona rossa. Dopo i terribili giorni di ottobre siamo riusciti già sei volte a rivedere i confini della zona rossa e a “riguadagnare” pezzi di centro storico. Dopo il Piazzale della Vittoria, saremo in grado di restituire alla città altre vie. Si sta lavorando, infatti, su tre fronti per la messa in sicurezza di via Antinori, via Ridolfini e via Viviano Venanzi. Per il tratto che va da Piazza San Venanzio a Piazza dei Costanzi (esclusa) l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato ultimato proprio in queste ore; per il tratto che va dal monumento Vitalini a Piazza dei Costanzi gli interventi sono in corso di esecuzione e dovrebbero terminare nei giorni immediatamente successivi al Natale; per via Venanzi, infine, è in corso l’intervento di messa in sicurezza di Porta Boncompagni, terminato il quale si affronterà la criticità relativa alla facciata dell’ex chiesa di Santa Caterina.Tutte operazioni, queste, che saranno completate, salvo imprevisti, in circa due settimane e che permetteranno, al netto dei collaudi da parte del Dicomac, di far rientrare in abitazioni già dichiarate agibili a seguito di sopralluogo circa quaranta famiglie che risiedono in quella zona.Contestualmente si sta lavorando per la messa in sicurezza dell’edificio dell’ex chiesa di San Domenico, (un intervento che, considerata la mole del danno provocato dal sisma, i Vigili del Fuoco hanno stabilito effettuando controlli più approfonditi di affidare ad una ditta specializzata) ma ad oggi non è possibile indicare una tempistica certa. Infine, essendo ormai ultimata la demolizione del palazzo di Via Sant’Agostino, anche questo tratto stradale tornerà transitabile nei prossimi giorni. Il sogno è quello di poter ritornare nella centralissima Piazza Cavour, visto che ci sono già due progetti in itinere per la messa in sicurezza dei campanili del Duomo, da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e per la messa in sicurezza dell’abside della stessa cattedrale, con un progetto a cui sta lavorando il Mibact. Le opere, come già accennato, saranno presumibilmente completate nei primi mesi del 2017 e permetteranno una ulteriore riduzione della zona rossa, con il conseguente rientro di diverse famiglie negli edifici dell’area che saranno dichiarati agibili a seguito di specifici sopralluoghi.Più complesso è invece il quadro sul versante opposto, quello di Piazza Umberto Primo, dove insiste la chiesa di Santa Maria in Via e dove il sopralluogo del GTS (Gruppo Tecnico di Supporto) ha rilevato serie criticità anche su diversi edifici nell’intorno della chiesa.Sopralluogo del Gruppo tecnico di Supporto avvenuto invece ieri pomeriggio per Viale Seneca, nel tratto che va da Piazza Neghelli a Via Aldo Moro, nell’immediata periferia di Camerino, a ridosso delle antiche mura. L’intenzione è quella di riaprire quanto prima l’intero tratto al traffico così da consentire anche alle attività commerciali presenti nell’area di superare anche le ultime difficoltà, dopo gli sforzi già fatti nei giorni dell’immediata emergenza per scongiurare la chiusura. Sempre relativamente a questo tratto di strada è in corso di realizzazione un progetto per la messa in sicurezza del così detto Palazzo dei Carabinieri e di Palazzo Paoletti e a breve si procederà alla cantierizzazione.   

23/12/2016 20:16
Business culturale: c’è il bando Ecapital Culture-Adriatic Start-Up School 2016

Business culturale: c’è il bando Ecapital Culture-Adriatic Start-Up School 2016

L’Adriatic start-up school dell'Università Politecnica delle Marche ha lanciato una "call for ideas" indirizzata a giovani studenti/imprenditori provenienti dall'area adriatico - balcanica per la partecipazione al progetto Ecapital Culture-Adriatic Start-Up School 2016.L’obiettivo principale del progetto è quello dello sviluppo economico/culturale della Macro Regione, attraverso la creatività ed il talento di giovani futuri imprenditori che, grazie il percorso formativo offerto da Ecapital, avvieranno start-up nel settore della cultura, valorizzando il patrimonio culturale dell’Area.“Guardiamo con interesse alle proposte che investono sulla formazione  e sullo sviluppo di lavoro e di impresa nella valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale – afferma il vicesindaco Stefania Monteverde -. Diamo tutta la disponibilità dell’amministrazione a collaborare con i giovani creativi perché le idee progettuali innovative possano concretizzarsi in progetti imprenditoriali. Nel buon rapporto tra pubblico e privato cresce lo sviluppo”Il progetto, rivolto a giovani di età inferiore a 40 anni, con un’ottima conoscenza della lingua inglese e provenienti da Albania, Bosnia&Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia - con bando a parte per la le Marche -  Montenegro, Serbia, Slovenia.I 35 giovani selezionati  - la scadenza delle candidature è fissata al 15 settembre - potranno partecipare gratuitamente a un corso di formazione di 2 mesi, dal 17 ottobre al 16 dicembre di quest’anno,  in un contesto internazionale stimolante presso la Mole Vanvitelliana di Ancona con l’opportunità di presentare progetti al mondo istituzionale e finanziario della regione adriatico-ionica per la loro realizzazione.Il progetto è sostenuto, oltre che dalla Fondazione Marche, dalla Camera di Commercio di Ancona, dal Comune di Ancona e dall’Università delle Marche.Info: aim@ecapital.it ,  http://startupschool.ecapital.it/

23/12/2016 18:56
"Radici da ricostruire": la FILLEA-CGIL a Muccia per la ricostruzione

"Radici da ricostruire": la FILLEA-CGIL a Muccia per la ricostruzione

Interessante tavola rotonda quella organizzata dalla FILLEA-CGIL nella mattinata di giovedì 22 a Muccia, presso la tensostruttura adibita anche a mensa. “Radici da ricostruire” era il titolo ed ovviamente si parlava della prossima ricostruzione dei territori seriamente danneggiati dagli innumerevoli eventi sismici. L’iniziativa è stata presa appunto dal sindacato di categoria della CGIL che si occupa dei lavoratori del legno, dell’edilizia e delle attività estrattive, guidato, a livello provinciale, da Massimo de Luca, che ne ha aperto i lavori.Vi hanno partecipato Lara Ricciatti, parlamentare marchigiana di Sinistra Italiana, Daniele Salvi, capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio delle Regione Marche, Claudio Pettinari, prorettore di Unicam, Antonio Barboni, dirigente del servizio di prevenzione Asur della zona 10, Fabio Montanini, dirigente del dipartimento lavoro della Regione Marche e Mario Baroni sindaco di Muccia. Moderatore il nostro Fabrizio Cambriani. Assente giustificata, perché influenzata la parlamentare maceratese del PD Irene Manzi. Ha tirato le fila di quanto emerso dal dibattito Graziano Gorla della segreteria nazionale FILLEA.Molti gli spunti e le idee che i relatori hanno condiviso così da poter affrontare, nel migliore dei modi possibili, il momento delle ricostruzioni non solo materiale dei centri montani. Unanimemente riconosciuto da tutti il valore e l’efficacia della ricostruzione immediatamente posteriore al sisma del ’97, che ha evitato, in queste sia pur sfortunate circostanze, il doloroso prezzo di vite umane. Un modello, quello del ’97, che dovrebbe essere ripreso – sia pure con i necessari miglioramenti – come esempio da seguire. Un monito, in questo senso, è stato lanciato dall’organizzazione sindacale per tutta la fase della ricostruzione. Che cioè, non si abbiano a verificare nei tantissimi cantieri che saranno presto allestiti, vittime di infortuni sul lavoro.Ma il filo comune che in qualche maniera ha tenuto tutti uniti è stato quello della rilevanza sul mantenimento della vitalità nei piccoli centri montani. Non avrebbe senso – si è detto - una ricostruzione senza una realizzazione di infrastrutture, non solo materiali, ma anche di ordine sociale e ricreativo.Il pericolo che la montagna possa spopolarsi, in questa occasione, è realmente serio e fondato, per cui le istituzioni e gli attori sociali devono, ciascuno per le proprie competenze e capacità, mettere in piedi immediatamente azioni e risorse economiche adeguate affinché lo si possa scongiurare.Si è trattato, come ha sottolineato Daniel Taddei, segretario generale provinciale della CGIL, di uno dei tanti incontri di cui il sindacato vuol farsi promotore nei territori, soprattutto per ascoltare le voci di chi in montagna ci vive e ci lavora.

22/12/2016 20:04
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