Il Presidente della CNA Macerata Giorgio Ligliani lancia un appello per far correggere il tiro sui ristori previsti per le imprese.
“Le imprese in difficoltà sono molte e, secondo le stime fornite dalla Banca d’Italia, quelle marchigiane sembrano essere messe peggio rispetto alle altre. Per le Marche, infatti, è stato stimato un calo di 10,5 punti percentuali del PIL entro fine anno, oltre un punto in più rispetto alla media nazionale. Questa tendenza negativa contraddistingue già da qualche anno la nostra regione e ad incidere, ora più che mai, è anche la nostra caratteristica e la nostra abitudine al risparmio. Questo legittimo atteggiamento precauzionale delle famiglie, se da una parte permette una attenuazione delle peggiori conseguenze della crisi, dall’altro comporta un calo di consumi con forti ricadute su settori specifici”.
Ligliani giudica positivamente che ci sia un meccanismo selettivo e che non vengano dati indiscriminatamente finanziamenti a pioggia ma esprime forti perplessità sul criterio scelto.
“È un bene che nei Dpcm e nei vari Decreti di ristoro gli aiuti alle categorie siano diventati più selettivi ma la scelta di chi indennizzare e chi no, non può essere fatta attraverso i codici Ateco. All’interno di un singolo codice, infatti, può essere ricompresa una vasta tipologia di imprese e non è detto che qualcuna di queste possa non aver subito conseguenze della crisi pandemica in corso”.
Il Presidente CNA porta i dati di alcuni studi svolti su un campione di aziende marchigiane: “Da recenti indagini, fatte anche dal nostro Centro Studi, risulta sì che tra aprile e maggio quasi l’80% delle imprese ha subito perdite, di cui il 36% anche pesanti, ma non possiamo non considerare che oltre una su 5 non ha avvertito alcun calo di fatturato durante il lockdown. Non possiamo aiutare chi non è in difficoltà e lasciare al proprio destino chi invece rischia una chiusura definitiva. All’interno dello stesso codice Ateco potremmo trovare entrambe le situazioni contrapposte: sia chi non ha subito perdite sia chi ha incassato zero dall’inizio della pandemia, e questo non va bene”.
Per il rappresentante dell’Associazione di categoria maceratese, questo meccanismo, oltre a creare situazioni inique, presenta anche un problema di eccessiva complessità di calcolo: “In Italia la quantificazione del ristoro è legato all’aiuto che lo stesso beneficiario ha ricevuto a giugno che, a sua volta, doveva corrispondere al 20% della perdita subita da aprile del 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. In Francia, invece, è tutto molto più semplice e diretto: le imprese commerciali o artigiane con cali di fatturato superiori al 50% possono beneficiare di un aiuto direttamente proporzionale alla flessione degli introiti con un tetto massimo di 10mila euro al mese per azienda. Analogo il funzionamento in Germania e con contributi ancor più generosi”.
Duplice il problema su cui occorre intervenire e la CNA offre la sua disponibilità per aiutare il legislatore a prevedere aiuti più puntuali e che quindi potrebbero essere anche più consistenti: “Nel nostro Paese a subire le conseguenze più dure del lockdown sono stati soprattutto gli autonomi ma i rimborsi per questa categoria sono circa la metà rispetto a quanto riconosciuto nel resto d’Europa.
CNA è disponibile a condividere dati ed indicazioni provenienti dal mondo produttivo con gli enti, nazionali e locali, che vogliano intervenire efficacemente e chirurgicamente sui comparti di mercato in forte difficoltà”.
“Finalmente sono state sbloccate importanti risorse per l’Agricoltura . Dalla prossima settimana gli agricoltori marchigiani riceveranno sui loro conti correnti oltre 30 milioni di euro.” Lo ha comunicato il vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Agricoltura, Mirco Carloni che ha spiegato: “ Fin dal primo giorno del mio mandato ho chiesto agli uffici regionali di intervenire per accelerare i pagamenti dei contributi agli agricoltori . Oggi l’importante notizia : siamo riusciti a rispettare l’Obiettivo N+3 che era il timore maggiore , scongiurando così il rischio di perdita dei fondi comunitari per l’Agricoltura.”
“Grazie ai provvedimenti proposti e approvati dalla giunta sin dai primi giorni di mandato – prosegue il vicepresidente - circa 3.000 agricoltori che adottano tecniche di agricoltura biologica riceveranno infatti 13,2 milioni di euro quale anticipo dell’85% di quanto richiesto con la domanda presentata nel 2020. Ad altri 5.000 agricoltori, che operano nelle aree montane della regione, sono destinati 10,1 milioni, mentre gli allevatori che garantiscono elevati standard aziendali per il benessere degli animali otterranno 3,2 milioni di Euro. In questo ultimo mese, da quando cioè si è insediata la giunta regionale, sono stati inoltre erogati ulteriori 4 milioni di euro circa, a valere su altre misure del PSR, tra cui i premi per l’insediamento di giovani agricoltori e per investimenti strutturali produttivi nelle aziende agricole.
“A questo punto – conclude Carloni – possiamo affermare con certezza che è stata evitata la penale che incombeva con un taglio delle risorse assegnate nel 2017 e non spese entro il 31 dicembre di quest'anno.Gli uffici regionali lavorano a pieno ritmo anche per garantire il prima possibile il pagamento ad altre imprese che hanno inoltrato domanda finale di contributo in questo ultimo periodo. Prevediamo di pagare entro la fine dell’anno, almeno altri 15 milioni di euro, sia per misure strutturali che agroambientali . Un grande obiettivo che, come amministrazione vogliamo raggiungere: risalire la china della classifica che ci pone come ultima regione rispetto alle altre nei pagamenti in Agricoltura, per arrivare ai primi posti come miglior regione per i pagamenti previsti dal PSR. Un obiettivo ambizioso ma da perseguire fortemente nell’interesse degli agricoltori marchigiani.”
Dati incoraggianti per il gruppio Tod's.
"Il terzo trimestre ha evidenziato un sensibile miglioramento delle vendite, anche se i dati complessivi sono ancora negativi; particolarmente buoni i risultati della Cina, che ha registrato una solida crescita a doppia cifra nel terzo trimestre", indica il presidente e a.d. del gruppo Tod's, Diego Della Valle, commentando l'andamento delle vendite nei primi nove mesi del 2020 e del terzo trimestre.
"La tendenza positiva è proseguita anche nel mese di ottobre".
"Siamo convinti - sottolinea Della Valle -che il nostro gruppo, passati questi momenti, potrà fare molto bene, grazie alla forza dei suoi marchi, all'eccellente qualità dei prodotti, alle competenze dei team manageriali e alla solidità della struttura patrimoniale".Nei primi nove mesi del 2020, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 452,6 milioni di euro (-33,2% rispetto allo stesso periodo del 2019). Nel solo terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 195,7 milioni, in calo del 12,3% rispetto al terzo trimestre 2019, "risultato che - rileva la società - evidenzia un forte miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti".
(Fonte Ansa)
In arrivo 1,5 milioni di euro di aiuti a favore degli allevamenti bovini da carne con linea “vacca-vitello”. Vengono stanziati dalla Regione Marche, nell’ambito delle misure di sostegno alle aziende agricole, per l’emergenza Covid-19, finanziate con le risorse del Psr (Programma di sviluppo rurale 2014 – 2020). A partire da lunedì 16 novembre gli allevatori interessati potranno presentare le domande per accedere ai previsti contributi in conto capitale (a fondo perduto) che potranno arrivare a 7 mila euro per ciascuna impresa.
Il sostegno è riservato alle aziende marchigiane che adottano questa forma di allevamento sostenibile, dove il vitello resta con la madre fino allo svezzamento ed è nutrito essenzialmente con il suo latte (poi integrato con erba e fieno). “Dopo i sostegni alle aziende agrituristiche, fattorie didattiche e quelle che operano nell’ambito dell’agricoltura sociale, la Regione continua a riservare aiuti al mondo agricolo per superare la grave crisi economica innescata dalla pandemia - commenta il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – Convogliamo le risorse disponibili del Psr verso gli operatori agricoli maggiormente colpiti dal Covid-19, riconoscendo, in questo caso, un sostegno a quanti promuovono una zootecnia da carne che valorizza la redditività delle aree di collina e bassa montagna, rappresentando anche un valido orientamento per le realtà agricole di pianura”. Il contributo remunera forfettariamente i capi detenuti in azienda al 31 gennaio 2020. È cumulabile con quelli previsti da altri provvedimenti di sostegno approvati per l’emergenza Covid-19. Non si applicano criteri di selezione alle domande pervenute.
A ciascuna impresa viene riconosciuto un contributo pubblico, una tantum, modulato sulla stima dei minori ricavi e dei maggiori costi sostenuti (nel periodo febbraio – maggio 2020) dagli allevamenti bovini da carne con linea vacca-vitello, sia di capi Igp Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale che degli altri capi e anche la filiera dei vitelli da ristallo. Ciascuna impresa beneficiaria riceverà un sostegno tra mille e settemila euro, commisurato alla dimensione aziendale e alla stima delle perdite subite.
Sono dati che descrivono un settore in caduta libera quelli che affiorano da studi e ricerche, oltre dalla constatazione quotidiana che ciascuno può effettuare tra i propri contatti diretti: il mondo del wedding, matrimoni, cerimonie in generale e tutto l’indotto che questo importante comparto economico traina con sé, è in caduta libera.
Dalle ultime rilevazioni oltre il 90% dei matrimoni fissati per il 2020 sono stati rimandati all’anno prossimo, auspicando tempi migliori per festeggiare secondo la tradizione con familiari, parenti e amici.
“Organizzatori di eventi, staff delle location scelte per i ricevimenti, cuochi, camerieri, fotografi, parrucchieri, estetisti, fioristi, musicisti: un mondo di professionalità che lavorano sempre in tandem e spesso in sinergia per rendere unico il giorno delle nozze. Si tratta di uno dei settori più penalizzati, - dice la Presidente del comparto sartoria di Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, Francesca Bracalenti - il Covid-19 ha cancellato i progetti di vita pensati per questo anno, determinando un calo vertiginoso del fatturato di tutta la filiera”.
Le prospettive per il futuro non sono, al momento, favorevoli per i wedding planner, fioristi, service, allestimenti, agenzie eventi, catering, noleggi, agenzie di viaggi, abiti sposa e cerimonia, dimore, sale ricevimenti, pub, discoteche, agenzie di spettacoli e musicisti di ogni genere. Il lockdown continua a bloccare le attività, i programmi di investimento e di crescita professionale degli imprenditori coinvolti.
La Presidente Francesca Bracalenti lancia un grido di aiuto: “il governo regionale e agli altri Enti preposti prendano atto della grave crisi del settore e adottino con urgenza provvedimenti immediati ed efficaci che prevedano aiuti concreti alla stregua di quanto fatto dalla Germania in cui le imprese hanno ricevuto con celerità provvidenze pari al 75% del valore del fatturato dell’anno precedente di riferimento”.
Confartigianato per voce di Paolo Capponi, responsabile dell’ufficio Moda dell’Associazione, propone nello specifico di: incentivare il wedding tourism con interventi mirati di promozione dei territori e delle loro bellezze, al fine di migliorare ancora le performance delle cerimonie realizzate nei nostri territori da parte di cittadini appartenenti ad altre ed importanti nazioni europee ed extra Ue; promuovere le imprese del settore nei mercati esteri con manifestazioni specifiche all’interno di contesti fieristici, organizzando incontri con operatori commerciali e opinion leader di agenzie specializzate.
Tutto questo e molto altro, solo al fine di poter quanto prima essere messi nelle condizioni di ripartire in assoluta quanto auspicata autonomia e non rischiare di chiudere i nostri atelier.
“Nel 2018 nelle Marche - prosegue Capponi - le nozze sono state 4.293. Quelle con rito civile sono state il 50,3% del totale con un fatturato totale stimato di circa 11,5 milioni di euro. L’età media di chi arriva al matrimonio è di 34,3 anni per gli uomini e 32,8 per le donne e il 20,1% dei matrimoni è stato celebrato con uno straniero. Andando nei dettagli territoriali Macerata registra 962 matrimoni di cui 515 in rito religioso e 447 nel rito civile; ad Ascoli Piceno 669 matrimoni di cui 382 in rito religioso e 287 nel rito civile; mentre a Fermo 477 matrimoni di cui 263 in rito religioso e 214 nel rito civile. I matrimoni celebrati nella nostra regione da cittadini esteri (wedding tourism) rappresentano circa il 7% del totale e questo contribuisce a dare un importante impulso anche al nostro settore turistico”.
Il settore delle pulitintolavanderie a livello nazionale conta 17.000 imprese che danno lavoro a circa 50.000 addetti. Un settore ad oggi in grande difficoltà che continua però a rimanere fuori dal perimetro degli indennizzi a fondo perduto messi in campo dal Governo.
“Il fatto che i nostri servizi siano stati e siano considerati essenziali per la comunità - afferma la Presidente interprovinciale di Macerata/Fermo/Ascoli Piceno Beatrice Stefoni - è il motivo per cui abbiamo potuto continuare a prestare la nostra opera anche durante il periodo di chiusura. Questo riguardo che ci ha riempito di orgoglio, è stato successivamente la ragione che ci ha escluso dalla possibilità di poter beneficiare di ogni sostegno attivato dallo Stato nei confronti di settori in difficoltà".
"I vari DPCM hanno impedito la circolazione dei cittadini, hanno previsto la chiusura di ristoranti e strutture ricettive, hanno interrotto la possibilità di poter organizzare eventi e cerimonie e hanno incentivato la pratica dello smartworking, riducendo drasticamente la presenza di impiegati negli uffici. Tutti elementi che hanno avuto come conseguenza una sensibile riduzione della mole di lavoro e conseguentemente del fatturato delle lavanderie" spiega la Stefoni.
"Nonostante tutto abbiamo resistito e, faticosamente, le nostre attività sono ancora al servizio dei cittadini - conclude -. Non ci permettiamo di entrare nel merito scientifico della ineluttabilità di una nuova serrata, ma riteniamo sia nostro diritto, avendo subito drastici cali di fatturato, poter beneficiare delle agevolazioni previste dal Decreto Ristori. Il rischio di chiudere è sempre più vicino per molte delle nostre attività”.
Un invito unanime ad usufruire con fiducia dei servizi offerti dalle lavanderie professionali, arriva da tutto il direttivo Pulitintolavanderie di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo del settore.
Le imprenditrici Jacqueline Mandozzi, Angela Crognoletti, Rossella Rapari, Catia Piergallini, ribadiscono infatti che nelle lavanderie professionali le caratteristiche tecniche dei detergenti e dei macchinari sono superiori a quelli casalinghi, garantendo una sanificazione maggiore dei tessuti, comprovata anche da test microbiologici effettuati, per Confartigianato, da due centri analisi veneti.
I test hanno dimostrato come tutti i principali metodi di lavaggio professionale abbiano una elevata efficacia di abbattimento dei più diffusi ceppi microbici che provocano malattie della pelle. Inoltre, uno studio della Johns Hopkins University, evidenzia come il lavaggio a secco sia in grado di inibire il virus COVID-19 agendo sullo strato lipidico in cui lo stesso è avvolto.
Da domani, l’Università di Macerata, nel rispetto dell’ordinanza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, riprenderà tutte le sue lezioni a distanza.
Nelle aule universitarie, le attrezzature informatiche sono pronte a far ripartire online i 1067 corsi erogati agli studenti. Sarà un ulteriore contributo dell’Ateneo al contenimento della pandemia, da un lato, e al rispetto del diritto allo studio, dall’altro. Sempre online saranno realizzate iniziative convegnistiche e culturali. Rimangono accessibili, su prenotazione, i servizi bibliotecari, l’Infopoint e le segreterie studenti.
Come è avvenuto durante la prima ondata critica, verranno organizzate iniziative attraverso la web radio Rum per tenere in contatto l’intera comunità accademica, specialmente quella studentesca.
“Davanti alla seconda ondata del virus, l’Ateneo tutto è impegnato in uno sforzo collettivo per ribadire la propria funzione di presidio civile, ideale e socio-economico per la città e il territorio”, dichiara il rettore Francesco Adornato.
Il Decreto rilancio ha introdotto nuove disposizioni in merito agli incentivi fiscali destinati al recupero del patrimonio edilizio esistente.
Il Superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Carlo Resparambia, Gianni Niccolò, Henry Luchetti e Daniele Basile hanno illustrato quest'oggi, in una conferenza stampa, "Chance 110%", il servizio nato dalla sinergia tra Confindustria e Ance (associazione nazionale costruttori edili). "Una delle poche misure di rilancio strutturale che lo Stato ha introdotto per il nostro mondo” secondo quanto afferma Carlo Resparambia, Presidente Ance . “Sicuramente questo servizio fornisce un’opportunità concreta a tutto il mondo dell’edilizia sia al livello nazionale sia al livello territoriale dove a distanza di quattro anni le pratiche del terremoto sono ancora generalmente allo stato primordiale." Sebbene negli ultimi mesi queste pratiche abbiano avuto una significativa accelerazione, la nuova misura consente ai sensi dell’ordinanza n.108 e del decreto Rilancio di agosto di avere la cumulabilità di due finanziamenti: quello del terremoto e quello legato all’accesso dei superbonus.
"Noi abbiamo chiesto con forza al Governo la proroga di questa misura - prosegue Resparambia - la cui scadenza è prevista alla fine di dicembre 2021, fino almeno al 2023. La proproga ha come fine ultimo quello di consentire sia l'attivazione di tutte quelle procedure di natura burocratica, fiscale e tecnica che fanno accedere al beneficio, sia di strutturare un mondo dell’edilizia che possa mettersi in funzione in alternativa alla semplice ricostruzione post-sisma".
Segnaliamo che se queste procedure potessero venire sburocratizzate, sicuramente si avrebbe un accesso facilitato all’esecuzione dei lavori e quindi al risanamento del tessuto edilizio", conclude il presidente dell'Ance.
Gianni Nicolò, direttore di Confindustria Macerata, corferma le parole di Resparambia e sottolinea il forte legame che c’è stato tra Ance e Confindustria: “ Il nostro obiettivo è quello di rinnovare le città, e riqualificare i centri storici in quanto beni primari per la collettività. Abbiamo messo campo questo servizio di consulenza e assistenza per dipanare la selva normativa, burocratica, amministrativa che sta dietro a questi provvedimenti. Bisogna investire sulla capacità di semplificare le norme rendendole molto più certe e celeri".
Nuove figure professionali per fronteggiare il duro periodo che abbiamo davanti, pronte a rafforzare la sede territoriale di Corridonia, una delle 18 strutture di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo dislocate nelle tre province.
Sostegno e potenziamento delle attività di tutela sindacale e consulenza, ma anche servizi di patronato, ambiente e sicurezza, paghe e contabilità, gestiti da personale altamente qualificato e specializzato.
La sede di Corridonia che estende i suoi servizi ai comuni limitrofi di Petriolo, Mogliano e Monte San Giusto, ha oltre 1300 associati di cui 759 imprese e 559 persone. Nello specifico Corridonia segue 744 soci (430 imprese e 314 persone), Petriolo 75 soci (44 imprese, 31 persone), Mogliano 274 soci (124 imprese, 150 persone), Monte San Giusto 225 soci (161 imprese, 64 persone).
Il nuovo team di Confartigianato è così composto: Michela Mosca, Servizio Paghe e Responsabile di sede, Paola Camanna, Consulente del Lavoro, Cristina Vallorani e Davide Scatizza Dottori Commercialisti, Simone Ventura Consulente d’area per il fiscale e Dottore Commercialista, Avv. Enea Olimpi, consulenza legale, Tiziana Bonfigli, servizi Patronato Inapa, Evelin Amorim Torregrossa servizi Caaf, Giordana Elisei settore Agricolo, Cristina Sileoni, Servizio Ambiente e Silvana Fortuna, Servizio Sicurezza.
“E’ importante per l’Associazione - ha dichiarato il Segretario generale, Giorgio Menichelli - consolidare e rafforzare la presenza sul territorio, che ricordiamo essere una delle aree industriali e artigianali più importanti, proprio per poter restare in contatto diretto con gli artigiani e imprenditori locali. Confartigianato è infatti storicamente molto radicata nel territorio, con 1250 uffici in altrettanti comuni e 10.000 collaboratori al livello nazionale, e sostiene quotidianamente i piccoli imprenditori e le loro famiglie, facendo fronte a tutte le loro esigenze in maniera puntuale e tempestiva. Lo scopo è proprio quello di supportare ed affiancare al meglio le piccole e medie imprese locali, soprattutto in un conteso economico molto difficile per questo territorio già vessato, dalle conseguenze del sisma, dalla crisi del distretto calzaturiero, e che ora si trova a fare i conti con le conseguenze della crisi sanitaria ancora in corso”.
L’ufficio, sito in via Alcide de Gasperi 46/A, nel rispetto delle disposizioni di sicurezza vigenti, riceve solo su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
A supporto del grave momento di crisi che le famiglie e le imprese civitanovesi stanno attraversando a causa della recrudescenza dell'epidemia da Covid-19, l'Amministrazione comunale - Assessorato al Welfare e alla Famiglia, nell'ambito del progetto "Civitanova città dell'infanzia", ha provveduto a pubblicare il nuovo bando per la distribuzione dei voucher elettronici da destinare alle famiglie, ampliando la fascia dei beneficiari rispetto ai due anni precedenti ed effettuando una variazione di bilancio per aumentare lo stanziamento.
Con questa misura, applicata per la prima volta nel corso del 2018, la Giunta intende promuovere sostegni concreti in favore delle famiglie con più figli sostenendole nell'acquisto di beni di prima necessità, testi scolastici e materiale didattico, articoli per la prima infanzia, prodotti per l’igiene della casa e della persona.
“In un momento così drammatico come quello che stiamo attraversando – ha dichiarato l'assessore al Welfare e alla famiglia Barbara Capponi - abbiamo voluto sia prevedere maggiori risorse che l'ampliamento della fascia di età dei figli per gli aventi diritto. L'obiettivo è sostenere concretamente in questa fase più famiglie possibili, consapevoli che anche chi ha ragazzi più grandi ha dovuto affrontare spese ingenti, magari per il fatto che è stata preclusa loro la possibilità di lavorare, gravando ulteriormente sui bilanci familiari già così in sofferenza. 'Città con l'infanzia' è questo sguardo con ricaduta reale ad ogni esigenza di tutti i cittadini".
L'iniziativa ha avuto buon esito due anni fa ed è stata riproposta anche nell'anno 2019, utilizzando il sistema elettronico con l'attivazione tramite tessera sanitaria: il sostegno è arrivato a 320 figli ed ha sostenuto 146 nuclei familiari con un importo per singolo voucher di € 264 per un totale di €. 84.480,00.
I voucher garantiscono, oltre che un sostegno economico alle famiglie, anche un utilizzo mirato del contributo, a garanzia di trasparenza e controllo della spesa pubblica implementando forme di assistenza alternative all’erogazione di contributi in denaro senza una precisa finalizzazione. I buoni sono spendibili in punti vendita convenzionati, siti in territorio comunale e limitrofi.
Potranno partecipare al bando coloro che rientrano nei seguenti criteri: presenza all'interno del nucleo familiare di due o più figli di età non superiore ad anni 26 alla data del 31/12/2020 (fiscalmente a carico); Isee non superiore ad € 20.000,00; erogazione di voucher acquisti di valore minimo pari ad € 100,00 per ogni figlio dell'età considerata; valore complessivo dei voucher non superiore ad € 1.500,00 per nucleo familiare; predisposizione di apposita graduatoria in base all'Isee ordinario; incompatibilità con altri interventi di sostegno di tipo economico specificamente determinati nel bando.
Previsto in bilancio apposito stanziamento pari ad €100.000,00 che potrà essere aumentato con eventuali ulteriori variazioni di bilancio.
I moduli di domanda potranno essere reperiti dal seguente sito comunale: www.comune.civitanova.mc.it oppure presso l'URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) sito al piano terra (tel. 0733/822626). La domanda debitamente compilata dovrà pervenire materialmente al Comune di Civitanova Marche – ufficio Protocollo o inviata all'indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): comune.civitanovamarche@pec.it entro e non oltre il 27/11/2020 pena l'esclusione.
Alla domanda deve essere obbligatoriamente allegata l'attestazione ISEE o la ricevuta della D.S.U. in base alle nuove disposizioni normative (D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n.159)
"In tutta Italia sono oltre 100mila le imprese del settore della ristorazione che sono state inspiegabilmente escluse dagli indennizzi previsti con il Decreto ristori". È quanto denuncia CNA dopo la lettura del testo del provvedimento ricordando che nel corso dell’incontro con il presidente del Consiglio la Confederazione aveva indicato che le attività coinvolte direttamente e indirettamente dalle nuove restrizioni sono oltre un milione.
Per quanto riguarda la ristorazione invece risultano escluse tutte le imprese che svolgono l’attività senza somministrazione, in pratica tutto l’artigianato della ristorazione: pizzerie a taglio, gastronomie, rosticcerie, piadinerie, non sono ammesse ai contributi nonostante stiano accusando da tempo vistosi cali di fatturato. Il Decreto ha dimenticato un pezzo dell’arte dei pizzaioli, patrimonio dell’Unesco.
CNA ribadisce che "tali attività devono essere assolutamente comprese nel comparto della ristorazione quando si parla di indennizzi, anche perché sono sempre inserite nei provvedimenti e nelle disposizioni in materia di obblighi e norme di sicurezza".
Matteo Petracci, referente del settore alimentare per CNA Macerata, quantifica gli esclusi nella provincia di Macerata: “Il comparto ristorazione conta nel nostro territorio 1706 imprese, circa 1400 rientrano tra i beneficiari del bonus ma 275 no. Una percentuale superiore rispetto alla media regionale che comunque vede escluse 1254 imprese su 8368”.
Il 19,2%, tra locali "take-away", rosticcerie, friggitorie, pizzerie al taglio, ambulanti, alcuni tipi di mense e società di catering, ad oggi non avranno un centesimo nonostante anche per loro ci sia stato un calo vertiginoso degli incassi dovuti alla minor circolazione di persone.
Petracci tuttavia non perde la speranza di un ravvedimento da parte del Governo: “Confidiamo che l’esecutivo porrà rimedio con tempestività. Il provvedimento consente, infatti, ai Ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico di estendere la platea dei beneficiari in qualsiasi momento”.
La Confederazione infine sollecita il Governo a proseguire il confronto con le associazioni datoriali per definire un metodo chiaro, preciso e coerente per definire il perimetro delle misure di ristoro. È necessario infatti ampliare l’intervento alle attività delle filiere più colpite dalla pandemia e ulteriormente penalizzate dalle restrizioni per contenere il virus. Un lungo elenco, oltre 100mila attività, che comprende ad esempio bus turistici, tintolavenderie, fotografi che non possono essere ignorate.
Per illustrare il contenuto del Decreto Ristoro, l’elenco dei beneficiari e per informare le imprese su come fare per ottenere i bonus previsti, la CNA ha programmato un video incontro, gratuito ed aperto a tutti, con esperti e consulenti per oggi pomeriggio, venerdì 30 ottobre, alle ore 18. Il link per partecipare è sul sito www.mc.cna.it.
Nella mattina di giovedì 29 ottobre tre delegazioni della Confartigianato Imprese MC – AP – FM sono state ricevute rispettivamente dai prefetti di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.
L’incontro è sollecitato all’Associazione dalle categorie rappresentate a seguito dello stato di agitazione che si è determinato per le nuove limitazioni imposte dall’ultimo provvedimento del Governo.
La delegazione di Macerata, composta dal presidente interprovinciale Cav. Renzo Leonori, presidente del settore food Francesco Cacopardo e dal responsabile della categoria dei pubblici esercizi Riccardo Golota è stata ricevuta dal nuovo prefetto, S. Ecc. Flavio Ferdani con grande cordialità. Il dott. Ferdani si è mostrato disponibile ad ascoltare le osservazioni e le richieste delle categorie alimentari e del pubblico esercizio apprezzando particolarmente il profilo istituzionale che la Confartigianato ha privilegiato rispetto alla protesta di piazza.
Il Prefetto ha garantito che si farà portavoce, con gli organi competenti, delle istanze rappresentate, invitando i presenti a rassicurare le attività più colpite e quindi danneggiate in uno spirito di massima collaborazione e massimo rispetto delle regole democratiche, scongiurando problemi di ordine pubblico e di ulteriore propagazione del contagio.
Anche il Prefetto di Fermo, S. Ecc. Vincenza Filippi, ha ascoltato i rappresentanti dei comparti interessati Piero De Santis, Antonella Cimadamore, Alessandrini Stefano, guidati dai responsabili Paolo Tappatà e Milena Sebastiani che hanno rappresentato con stile costruttivo e dialogante le proposte concrete di Confartigianato, senza nascondere il malcontento generale degli operatori: il settore, infatti, con le limitazioni imposte, rischia di ricevere un colpo fatale con danni per l’intera economia territoriale.
A completamento dell’azione coordinata sulle tre province di competenza, ad Ascoli Piceno la delegazione composta dal presidente dell’agroalimentare e membro di giunta, Luigi Tempera e dalla referente di zona, Marta Angelozzi è stata accolta in prefettura da S. Ecc. Rita Stentella che ha dimostrato, ancora una volta, di essere a fianco degli imprenditori, prima come persona e poi come rappresentante del Governo.
Confartigianato ha manifestato dubbi e perplessità, oltre a grandi timori per i mesi che verranno, ribadendo l’impegno e le forza delle azioni più utili per salvaguardare la salute di tutti rispettando le norme e adeguando scrupolosamente le proprie attività alle disposizioni governative. Sono state, inoltre, suggerite valutazioni che potrebbero condurre a provvedimenti più mirati sui territori, nonché ad una omogeneità di interpretazioni delle normative vigenti e ai relativi controlli. Nello specifico gli imprenditori ci chiedono semplicemente di poter tornare a lavorare, anche con limitazioni orario limitato ma che comprenda le prime ore serali per avere maggiori margini economici e far fronte alla drammatica situazione i cui versano i bilanci di Bar, Ristoranti, Pasticcerie, Gelaterie. La richiesta prescinde dal pieno rispetto delle regole e da una maggiore attenzione da parte di chi le dovrà far rispettare.
I rappresentanti del Governo, nei territori delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, hanno garantito l’impegno a valutare quanto proposto dalla Confartigianato, trasmettendo queste osservazioni al Ministero dell’Interno, facendosi così attivi portavoce dei gravi problemi evidenziati.
Il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha fatto visita oggi a il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani.
Si è trattato del primo incontro ufficiale durante il quale Camera Marche, rappresentata oggi anche dal Segretario Generale Fabrizio Schiavoni ha rinnovato la disponibilità a collaborare in modo sempre più sollecito con la Prefettura maceratese.
Nei duri mesi dell'emergenza sanitaria ed economica, la sinergia tra sistema camerale e rete delle prefetture si è molto rafforzata, dimostrando quanto prezioso possa essere, specie nei momenti di maggiore criticità, il dialogo e l'interscambio istituzionale.
Confidando che il balletto dei codici Ateco riferiti alle attività d'impresa limitate e sospese non riprenda come nei mesi scorsi, Camera Marche ha presentato alla Prefettura il suo report statistico aggiornato sull'impatto economico dell'epidemia ha spiegato Sabatini. Un lavoro che ha trovato il grande interesse del Prefetto che ha sottolineato l'importanza della disponibilità di dati così strategici da un fonte e ufficiale quale Camera Marche.
Al centro dell'incontro anche la disamina di un nuovo strumento informatico: la piattaforma REX (Regional EXplorer) a beneficio della corretta operatività e sicurezza delle imprese del territorio.
Si tratta di sistema innovativo di indagine e di intelligence - messo a punto da Infocamere (braccio operativo informatico del sistema camerale) e declinato da Camera Marche sulla specificità della realtà della nostra regione - che permette, in sinergia con le forze dell'ordine collegate, il monitoraggio del territorio sfruttando i database del Registro delle imprese.
Quello costituito dai dati relativi alle imprese è un patrimonio fondamentale di cui la Camera di Commercio dispone, essenziale sempre per conoscere e meglio supportare il tessuto imprenditoriale regionale e, in questa stagione delicata e cruciale per le nostre economie anche di monitorare possibili fenomeni anomali.
"Con Rex è possibile infatti ricavare informazioni utili su situazioni che possano essere indicative della sussistenza di rischi di illegalità e infiltrazioni criminali che, come noto, trovano terreno fertile nei momenti di fragilità come quello che stiamo attraversando" spiega il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini
Sulla stesa linea il Prefetto di Macerata "Fondamentale per noi in questa partita la vicinanza della Camera di Commercio con cui da tempo stiamo portando avanti azioni rivolte ad assicurare quei valori di legalità e trasparenza indispensabili per assicurare la crescita delle imprese, il processo di sviluppo della regione e oggi in particolare scongiurare che l'incertezza e la crisi alimentino la vulnerabilità del nostro mercato alla criminalità".
I dati che il sistema REX fornisce sono di tipo anagrafico, economico finanziario, riguardano governance e assetto societario e danno conto di eventi pregiudizievoli.
"Come gli ultimi mesi ci hanno dimostrato, la tecnologia viene in soccorso in momenti emergenziali e rende più forte la nostra azione anche rispetto al tema di sicurezza e legalità: valori etici ma anche economici, un territorio trasparente e che funziona correttamente è un territorio più competitivo e che vale di più" commenta Sabatini
L’Assemblea dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marche Nord Territoriale di Ancona, riunita in modalità telematica, ha appena eletto come nuovo Presidente per il triennio 2020-2023 Daniele Crognaletti, Amministratore Delegato di Autolinee Crognaletti di Jesi.
Un augurio e un incoraggiamento è arrivato dal presidente della territoriale di Ancona Pierluigi Bocchini che ha sottolineato l’importanza del Gruppo Giovani all’interno del sistema associativo “Mi piacerebbe pensare – ha sottolineato - che il nostro gruppo giovani diventasse una sorta di Academy per gli imprenditori del futuro".
Ha concluso con un invito alla coesione e all’unità “più saremo coesi, compatti nel portare avanti le nostre istanze, coerenti nella comunicazione verso l’esterno, più riusciremo a vincere le sfide che ci aspettano”.
“Credo fermamente che noi giovani abbiamo un ruolo importante nel progettare il futuro del nostro territorio – ha dichiarato Crognaletti a caldo -, non vogliamo essere visti come 'rottamatori', ma come promotori di idee innovative, senza dimenticarci chi prima di noi ha costruito con sacrifici le realtà dove oggi possiamo lavorare. E questo lo faremo anche all’interno di Confindustria, mettendoci a fianco dei senior, come propulsori di innovazione per la crescita degli imprenditori e delle nostre imprese”.
Particolarmente apprezzato dai presenti l’intervento di Riccardo Di Stefano, presidente Giovani Imprenditori di Confindustria che non ha voluto mancare questa occasione per portare il suo saluto e le sue congratulazioni al neo eletto presidente e alla sua squadra.
“Rappresentare un gruppo è una sfida meravigliosa – ha detto rivolgendosi a Crognaletti – e il tempo che deciderai di dedicare al movimento è un tempo prezioso. Confido che ti unirai alla sfida che abbiamo lanciato dal nostro palco: utilizziamo questa grave crisi che ci sta affliggendo come un’opportunità per cambiare. Lavoro, formazione e investimenti in infrastrutture sono una conditio sine qua non per ripartire. Su questo ci concentreremo nei prossimi mesi, seri nelle argomentazioni e determinati nelle richieste”.
Durante il suo mandato Daniele Crognaletti sarà affiancato da otto membri del Consiglio Direttivo, anch’essi eletti questa sera dall’Assemblea: Paolo Dottori (Calcola Servizi di Cupramontana), Giulia Fanesi (Pluservice di Senigallia), Chiara Filippetti (Filippetti srl Falconara Marittima), Massimiliano Mattoli (Mattoli srl di Jesi), Michele Palmieri (Semar di Castelfidardo), Giacomo Racugno (Augusto srl di Jesi), Marco Romanini (Simet di Serra San Quirico) e Michele Trillini (Apra di Jesi).
I marchigiani in età da lavoro sono sempre più scoraggiati dal cercare un impiego: è quanto emerge dall’analisi condotta dal Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl Marche sulla base di dati Istat e della Camera di Commercio.
Il calo del tasso di disoccupazione registrato nel secondo trimestre 2020 (ora al 7,7% contro il 9,8% di un anno fa, con una diminuzione di 33.820 unità) è solo in apparenza un segnale positivo: esso va confrontato con l’aumento degli inattivi, cresciuti di ben 38.643 unità. Questo travaso dimostra che sempre più persone rinunciano a cercare un’occupazione: «Attenzione a non cadere in una specie di illusione ottica che può trarci in inganno - avverte Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche -. L’aumento dell’inattività, che probabilmente si spiega anche, ma non solo, con i limiti di mobilità imposti dall’epidemia, indica uno scoraggiamento molto preoccupante».
La conferma arriva dall’analisi comparata del dato delle forze lavoro e degli occupati: nel secondo trimestre 2019 le forze lavoro erano 700.232, nel 2020 sono 658.789 con un calo pari a 41.443 unità, mentre il calo degli occupati è di -7.623 unità (627.756 rispetto ai 635.379 del 2019): un calo contenuto ma sul quale influiscono il blocco dei licenziamenti e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, che ad agosto si è attestato a oltre 73 milioni di ore autorizzate di CIG (73.391.270 ore, suddivise in 57.557.372 ore di cassa integrazione ordinaria, 2.106.519 di cassa integrazione straordinaria, 13.727.389 di cassa integrazione in deroga) con il dato più alto nella Provincia di Ancona (24.745.385 ore CIG complessive), a seguire Pesaro (19.641.493 ore), Macerata (14.638.866 ore), Fermo ed Ascoli Piceno (14.365.526 ore). Aggiungiamo a questo che dal 2008 ad oggi le imprese attive nelle Marche (che, secondo la rilevazione di agosto ad opera della Camera di Commercio, sono 146.192) sono calate del 9,1 con 14.631 imprese non più attive.
A fare le spese di questa situazione sono soprattutto le donne. Il tasso di disoccupazione femminile è dell’8,4% rispetto al 7,2 maschile, ma a preoccupare è soprattutto il gap che riguarda l’andamento degli inattivi: 394.200 donne nel 2020 (cresciute di 15.856 unità in un anno) a fronte di 268.267 uomini.
Cristiana Ilari - Cisl Marche
«I dati confermano un divario di genere ancora rilevante in un mercato del lavoro poco inclusivo dove a rassegnarsi all’esclusione sono ancora di più le donne – riflette Cristiana Ilari -. Senza il lavoro femminile, senza il lavoro di qualità per tutti, donne e uomini, si alimentano le disuguaglianze».
«In questo contesto, provato dal sisma e dalla pandemia, è più che mai prioritario per noi promuovere lavoro dignitoso con un’attenzione particolare a donne, giovani, e over 50 che più soffrono le transizioni lavorative – prosegue Ilari rimarcando la centralità del tema lavoro nell’azione del sindacato -. Un lavoro in sicurezza che sia motore di sviluppo sociale, ambientale, economico, che si apra all’innovazione, che dia attenzione alla formazione valorizzando talenti, competenze, esperienze. Questa oggi la sfida da vincere insieme: istituzioni e attori sociali ed economici del nostro territorio, con il ruolo fondamentale delle organizzazioni sindacali. Partecipazione, dialogo sociale, contrattazione sono le azioni positive da realizzare per condividere una visione nuova e per innescare un processo di rigenerazione del nostro territorio regionale».
Nella mattinata odierna è stata presentata la nuova start up “Cyrco” a cura di Simone Mengoni e Tommaso Cherubini, presso l'innovativo centro Matt di Macerata. L’app “Cyrco”, dedicata a piccoli artigiani e commercianti, sarà disponibile dal mese di dicembre sia per i dispositivi Android sia per IoS.
Questa applicazione nasce all’inizio del 2019, quando i due fondatori, cercando soluzioni per la città hanno intrapreso la strada della partecipazione ad un bando dedicato alle start. Un strada piena di lavoro e impegno che ha condotto i giovani alla vittoria e così è nato il progetto.
“In tutto il processo, durante il covid, abbiamo avuto una collaborazione molto importante con l'azienda Med Store di Stefano Parcaroli – introduce Tommaso Cherubini -, che ci ha fatto cresceremo molto sotto il profilo della professionalità".
"L'app 'Cyrco - prosegue il co-fondatore Simone Mengoni - nasce per far fronte alle problematiche che affliggono il commercio al dettaglio e degli artigiani”.
Con l’avvento del covid, i due giovani imprenditori, hanno notato come la grande distribuzione abbia avuto un aumento del fatturato andando però a far danno alle piccole attività che, in questo particolare momento storico, non sono riuscite ad andare avanti. Inoltre, sempre parlando della grande distribuzione, questa può vantare una pubblicità più massiva e su ampio raggio, cosa che non può fare la piccola attività soprattutto in relazione ai costi.
I due fondatori hanno inoltre acceso i riflettori sul fatto che: "nel trriotio maceratese mancasse, una piattaforma che raccogliesse tutto ciò. “Cyrco” è l'app che andrà a risolvere i problemi dei piccoli commercianti".
Bisogna pensarla come ad una strada formata da un lato commerciante ed un altro user. Dal punto di vista del commerciante è una vetrina per quest’ultimo che avrà modo di farsi pubblicità ed inserire offerte settimanali andando così a contattare tutti gli utenti e di conseguenza ampliando il portafoglio clienti. Il cliente invece, con “Cyrco”, avrà la possibilità di avere sconti settimanali in ogni settore ed avere una selezione di attività tra cui scegliere.
Ovviamente non tutti i commercianti possono farne parte, può partecipare solo chi è al di fuori della grande distribuzione, quindi non ci saranno catene ma il piccolo commerciante che viene messo in primo piano.
“Abbiamo pensato che non possiamo chiedere troppo agli esercenti per poter utilizzare questa app – prosegue Mengoni con la sua presentazione - si parla di una cifra irrisoria di abbonamento mensile, dopo 3 mesi di prova gratuita. Non abbiamo chiediamo soldi prima di vedere se il commerciante è soddisfatto mentre andando a concrentrarci del lato cliente si troveranno delle offerte esclusive a 360° , capaci di coinvolgere il maggior numero artigiani e istituzioni”.
Dopo aver illustrato il funzionamento dell’app; Tommaso Cherubini ha aggiunto degli elementi relatvi mission dell’app “Cyrco”.
“Lo scopo fondamentale è quello di mescolare tradizione e tecnologia – sottolinea -, non utilizzando app di consegne ma andando a creare una vetrina, sia tecnologica che digitale, del negozio e far decidere al cliente se fruirne”. Altra peculiarità è il supporto al commerciante: la start up infatti ha sede a Macerata.
“Il nostro obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per i cittadini -precisa Simone Mengoni - Quest’app nasce per la città ma è solo un punto di partenza, ci piacerebbe poterla estendere a tutta la provincia. Il sogno però è in grande”.
Per promuovere “Cyrco” ai cittadini serve che l’app sia intuitiva e fluida e che tutti la conoscano soprattutto in una realtà piccola come la nostra. Sarà una campagna di promozione sia online che off line, sfruttando le collaborazioni con i commercianti locali. "Cyrco" va a svolgere la stessa funzione delle app di delivery ma in più aiuta andando a riportare la gente in centro.
L’intervento successivo è stato affidato a Stefano Parcaroli di Med Store che ha raccontato come inizialmente il progetto dei ragazzi fosse nato sotto una veste tolamente diversa rispetto a quella attuale.
“Med Store partecipa solo come partner sociale - sottolinea Stefano Parcaroli -. Non vogliamo una realtà dove tutto è digitale e digitalizzato ma vogliamo connettere questi concetti con i negozi fisici affichè si favorisca l'afflusso dei clienti".
E' stata poi la volta delSindaco Sandro Parcaroli che ha ribadito uno dei punti ricorrenti del programma elettorale: riportare i giovani a Macerata ed aiutarli a realizzare i loro sogni.
In conclusione i due"founders" di Cyrco hanno precisato che, dall'applicazione, si può vedere, collegandosi Google Maps, la localizzazione dell'esercizio commerciale ed è altresì cantiere un progetto, in concerto con l’APM, per poter integrare un sistema che consenta al cliente di individuare il percorso o il mezzo da prendere per arrivare al negozio scelto.
È attesa per lunedì l’approvazione del “Superbonus rafforzato” per le ristrutturazioni degli edifici, lo ha annunciato nei giorni scorsi la Sottosegretaria allo sviluppo economico Alesia Morani. Si tratta di un provvedimento di fondamentale importanza per il settore edile che, se sarà approvato così come è stato presentato, potrebbe agevolare anche la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016 e 2017.
La nuova agevolazione, infatti, rafforzerebbe il bonus già varato del 110% e darebbe un forte impulso ai cantieri dell’entroterra in quanto coprirebbe le spese che eccedono il contributo previsto per la ricostruzione, evitando così ogni accollo di spesa a carico dei cittadini che devono riparare o ricostruire la casa danneggiata dal sisma.
Nell’approvazione in via definitiva del “Decreto Agosto” verrà introdotto per il 2020 anche un Superbonus alternativo al contributo pubblico di ricostruzione, con un tetto di spesa ammissibile alle detrazioni del 100%, maggiorato del 50% e che passerà quindi da 136 a 204 mila euro. Ndricim Popa, referente per il settore edile di CNA Macerata commenta positivamente il provvedimento: “Rappresenta un’occasione di rilancio per il nostro settore, colpito duramente nell’ultimo periodo dalla concomitanza di diverse crisi. In questo delicato momento non possiamo permetterci passi falsi e annunci che poi si rivelano infondati, è quindi importante sin da subito garantire informazioni puntuali e certezze per chi dovrà usufruirne”.
“Questa volta – prosegue Popa – confidiamo che i decreti attuativi siano pensati in modo da semplificare gli investimenti dei privati e, vista l’eccezionale mole di risorse disponibili, che questi siano chiari per permettere alle nostre imprese la necessaria riorganizzazione”.
L’imprenditore edile lancia anche un appello: “L’auspicio è che questo Superbonus rafforzato sia confermato con la prossima legge di bilancio anche per il 2021 e che siano previste linee guida con forme di integrazione chiare e senza paletti con la ricostruzione post sisma”.
Matteo Petracci responsabile CNA edile di Macerata: “La nostra Associazione, nei suoi diversi livelli territoriali e regionali, si sta organizzando per offrire alle imprese del settore presenti sul territorio tutti gli strumenti necessari per essere protagoniste della ricostruzione e metterle in condizione di lavorare al meglio. In tal senso, mettiamo a disposizione la possibilità di collaborare con diversi Consorzi di costruttori e un’intermediazione con molteplici istituti finanziari, in modo che le imprese possano scegliere le soluzioni a loro più confacenti”.
L’Associazione di categoria maceratese invita tutti gli interessati a seguire i canali di comunicazione di CNA Macerata per restare informati.
“Salvaguardare e sviluppare il prodotto in Italia”, è stato questo il tema caldo sviscerato durante la conferenza stampa, indetta dal Presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini.
Il focus è stato posto sul concetto di “fare sistema e fare rete”. Guzzini, insieme al direttore di Confindustria Gianni Niccolò, ha dato il suo punto di vista relativamente al momento che stanno attraversando le imprese italiane: “Noi imprenditori dobbiamo preoccuparci di salvaguardare i posti di lavoro - ha spiegato - mentre i politici fanno leggi che vanno esclusivamente a favore di aziende che non sono italiane. Questo non genera né benessere né tantomeno occupazione. E’ necessario sostenere e favorire lo sviluppo di aziende italiane, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà”.
“Ci sono comparti sia a livello locale che nazionale che stanno soffrendo - prosegue il presidente Guzzini -. L’impulso per ripartire deve basarsi sulla valorizzazione della materia prima fino ad arrivare al consumatore “.
“Germania e Francia dovrebbero essere per noi dei punti di riferimento, in quanto Nazioni dove già da tempo si sviluppano politiche atte a favorire il consumo di prodotti locali - afferma Guzzini -. Noi non possiamo stare a guardare. Dobbiamo prestare attenzione al vero prodotto italiano anche se nel ‘made in Italy’ ci sono a volte dei lati un po' oscuri e falsi".
Oltre al ‘Made in Italy’, il presidente Guzzini ha anche acceso i riflettori sulla green economy e l’economia digitale che ha definito “driver fondamentali per il futuro” – ed ha sottolineato - "Il consumatore italiano ha da sempre dimostrato una certa sensibilità verso il prodotto made in Italy e sostenibile. Se vogliamo sostenere le nostre aziende dobbiamo anche fare in modo di scegliere i loro prodotti perchè, così facendo si va a garantire sicurezza ai lavoratori”.
“Dobbiamo cercare di aiutarci l’uno con l’altro in questa situazione di grande difficoltà - ha precisato Guzzini -. Le scuole hanno aperto ma con difficoltà e viviamo tuttora in una situazione instabile. Il mio è un appello per fare fronte comune, cercando di dirigerci verso un’economia circolare e che ricerchi la sostenibilità”.
Oltre a questo andrebbe sviluppata anche una cultura più digitale: "In questo siamo molto indietro perché siamo al penultimo posto nella classifica europea – sottolinea Guzzini -, siamo la seconda potenza manifatturiera in Europa ma a livello di digitalizzazione siamo in fondo alla classifica”.
Il discorso, infine, si è di nuovo spostato sulla green economy dove dalla prospettiva di Domenico Guzzini il “sistema Italia” funziona e molte imprese si stanno muovendo in tal senso: “Queste aziende sono collocate più che altro a nord ed est dell’Italia - ha chiarito - le Marche sono ancora qualche passo indietro, quindi dobbiamo impregnarci a fare spazio a nuove tecnologie e a sviluppare nuovi impianti”.
Nel pomeriggio di oggi si è svolto in Prefettura un incontro tra il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani e il Presidente di Confindustria Domenico Guzzini.
Durante l’incontro sono state approfondite le difficoltà incontra le piccole e medio imprese della provincia a seguito dei noti eventi sismici che hanno interessato la provincia di Macerata nonché quelle connesse alle criticità determinate dall’emergenza epidemiologica ancora in atto.
Sono state poi discusse le azioni da mettere in campo per il rilancio del mondo imprenditoriale e si è convenuto sull’ importanza di una costante forma di coordinamento tra le imprese e le istituzioni del territorio, al fine di garantire sia la ripresa delle attività economiche sia la sicurezza nei loghi di lavoro, anche nel rispetto delle regole anti-covid a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori contenute nel protocollo tra Governo, sindacati e imprese.
In questo senso il Prefetto ha ribadito l’importanza di mantenere vivo e costante il dialogo tra lo Stato e la realtà delle piccole e medie imprese garantendo la massima disponibilità e collaborazione sui temi di comune interesse.
Dopo il terremoto del 2012, i restauri architettonici dedicati al miglioramento strutturale antisismico e l’emergenza da Covid-19, il 2 giugno è tornato a splendere il Salone dei Mesi, capolavoro dell’arte rinascimentale italiana custodito presso uno dei luoghi simbolo della città estense che ha affascinato per secoli i visitatori: Palazzo Schifanoia.
All’interno del grandioso Salone, fatto decorare dal principe estense Borso d’Este intorno al 1469, è possibile ammirare il programma iconografico progettato da Pellegrino Prisciani, astrologo e bibliotecario di corte. Un grande calendario per esaltare l’età dell’oro che la città visse nei vent’anni di potere borsiano, nel quale convivono le esigenze celebrative di Borso, la mitologia antica e l’astrologia araba.
Il nuovo intervento - finanziato dal Comune di Ferrara - il cui concept e progetto di valorizzazione percettiva degli affreschi è stato messo a punto dallo Studio Pasetti lighting e realizzato con le soluzioni tecnologiche di iGuzzini illuminazione, permette di vivere all’interno del Salone, dove non vi è apporto di luce naturale, una sorprendente esperienza di visita. Una combinazione di 52 scene luminose statiche e 2 sequenze dinamiche, reversibili, progettate dall’architetto Alberto Pasetti Bombardella in base alle indicazioni dello storico e curatore Giovanni Sassu, consente infatti di enfatizzare gli affreschi sia nel loro complesso sia nei dettagli pittorici, esaltando così il significato dell’opera.
Inoltre, grazie alla tecnologia messa in campo dall’azienda di Recanati, le regie luminose vengono gestite attraverso l'app iGuzzini Smart Light tramite il sistema di controllo Quick BLE di iGuzzini - che sfrutta la tecnologia Bluetooth Mesh - per un controllo smart del singolo apparecchio. Questa soluzione, che permette una lettura personalizzabile dell’opera, non solo facilita l'installazione (aspetto particolarmente importante per un sito di valore storico-artistico) e la gestione dell'impianto da parte del museo ma, soprattutto, permette ai visitatori di apprezzare sia il mondo artistico-simbolico degli affreschi che la perfezione estetica dei dipinti perché realizza, secondo le parole di Vittorio Sgarbi, “la luce della mente”.