Economia

Amministrare una banca

Amministrare una banca

Articolo a firma dell'avvocato Paolo Maggini:  Ritengo importante richiamare l’attenzione di ogni soggetto interessato, sia esso cliente, socio o operatore in senso lato, su un punto dirimente nell’ambito del governo societario di qualsiasi impresa , in modo particolare di una banca. Parlo della capacità degli amministratori di interpretare al meglio i loro doveri e le loro responsabilità. Gli Amministratori debbono avere la costante consapevolezza che la Banca svolge un’attività tanto delicata quanto complessa, che pertanto richiede efficacia e correttezza dei Consiglieri di Amministrazione. Da tali fattori dipende il grado di tutela che la banca offre ai propri clienti, soci e investitori. L’attuale situazione economica mette a dura prova i compiti e le responsabilità di chi amministra una banca, non solo come la nostra, qualunque banca. Esercitare oggi il mestiere del banchiere è oggettivamente difficile, prevalendo su tutto un’esigenza essenziale: occorre coniugare rafforzamento del patrimonio, crescita della redditività ed adeguata prudenza nell'erogazione del credito a fronte delle pur legittime aspettative delle imprese e delle famiglie del nostro territorio. Non so perché ma siffatta esigenza, benché sacrosanta, non mi sottrae dal richiamo del detto “botte piena e moglie ubriaca”. Non sono compiti facili da svolgere, specie in periodi cupi come quello che stiamo sperimentando sulla nostra pelle. Ma è proprio in fasi delicate come queste che occorre fare appello a tutte le nostre migliori risorse, consapevoli che oggi più che mai l’attenzione del pubblico cresce ed il giudizio del mercato si fa più severo. Non deve sfuggire all’Amministratore Ritengo importante richiamare l’attenzione di ogni soggetto interessato, sia esso cliente, socio o operatore in senso lato, su un punto dirimente nell’ambito del governo societario di qualsiasi impresa , in modo particolare di una banca. Parlo della capacità degli amministratori di interpretare al meglio i loro doveri e le loro responsabilità. Gli Amministratori debbono avere la costante consapevolezza che la Banca svolge un’attività tanto delicata quanto complessa, che pertanto richiede efficacia e correttezza dei Consiglieri di Amministrazione. Da tali fattori dipende il grado di tutela che la banca offre ai propri clienti, soci e investitori. L’attuale situazione economica mette a dura prova i compiti e le responsabilità di chi amministra una banca, non solo come la nostra, qualunque banca. Esercitare oggi il mestiere del banchiere è oggettivamente difficile, prevalendo su tutto un’esigenza essenziale: occorre coniugare rafforzamento del patrimonio, crescita della redditività ed adeguata prudenza la peculiarità della gestione bancaria né la coscienza della molteplicità degli interessi in gioco. Occorre quindi svolgere un’attività consapevole, non al di fuori delle nostre tipiche capacità di controllo e di  gestione aziendale, mettendo  in campo adeguata competenza, capacità di visione strategica e autonomia di giudizio, debitamente filtrando ogni indebita ingerenza. L’Amministratore accorto e consapevole agisce in modo informato in pari tempo si rapporta al management con spirito di collaborazione ma anche con autorevolezza. Se il nostro percorso  si incanala su questi binari , sarà questo il miglior segnale che potremo dare al mercato, ciò che renderà la nostra banca ancor più affidabile e capace di tutelare adeguatamente i nostri soci ed i nostri clienti.  

22/12/2020 17:14
La Bcc a sostegno del progetto "I Recooperanti"

La Bcc a sostegno del progetto "I Recooperanti"

Agli inizi di ottobre, presso la provvisoria, nuova, sede della Scuola Secondaria di Primo Grado “San Vito”, alla presenza della dirigente Scolastica Annamaria De Siena e delle Docenti Tutor Isabella Bottazzi, Antonella Chiusaroli e Paola Scorcella, si è svolta la cerimonia di premiazione della Cooperativa Scolastica ReCooperanti, con l’intervento, per la BCC di Recanati e Colmurano, del funzionario Andrea Maggini e della dott.ssa Sabrina Massaccesi, referente del progetto per la Banca. Nonostante le difficoltà dell’anno scolastico 2019-2020, dovute al lockdown, la Cooperativa Scolastica ReCooperanti costituita dalle classi 1B e 2B a tempo prolungato, infatti, ha operato con il fine di elevare il proprio livello di qualità, tanto da meritare il premio di disposizione dalla BCC e l’attestato di merito della commissione giudicatrice. Ciò che ha contraddistinto l’A.C.S. ReCooperanti sin dal suo atto di nascita, è il fatto di “vivere la cooperazione” nell’ottica di com- piere una missione. Dopo la missione “Recu- pero…della memoria ”, “Recupero… della meraviglia” e “Rispetto”, è stata la volta, per l’a.s.2019-2020, della missione “Umanità + Umanità”, in cui la ripetizione del termine umanità stava a sottolineare due accezioni se- mantiche diverse della parola e due ambiti di lavoro differenti ma complementari. Nella prima parte dell’anno, infatti, la cooperativa si è occupata dell’Umanità intesa come “sentimento di solidarietà umana”, con la guida di alcuni “maestri” e dei loro motti: Don Milani con il suo “I care”, cioè ho a cuore, mi importa dell’altro; il medico-eroe Carlo Urbani con il suo “Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro”; Bruno Munari con i suoi “bambini disubbidienti”, una definizione provocato- ria dei più piccoli, come soggetti meritevoli di attenzione, da educare nel nome della libertà di pensiero e della creatività. I prodotti a tema (calendari, segnalibri e cartoline) sono stati venduti in occasione dell’atteso evento scolastico “Natale in Biblioteca” e sono stati molto apprezzati. A partire da marzo, invece, si sarebbe dovuta approfondire l’altra accezione della parola Umanità, intesa come “genere umano ”, la comunità alla quale apparteniamo e che abbiamo il dovere di salvaguardare con la promozione di uno sviluppo sostenibile, della biodiversità  e dell’alimentazione sana, con la guida dell’agronoma Ilaria Romagnoli della Cooperativa Sociale “Terra e vita” ed in collaborazione con i ragazzi diversamente abili che vi lavorano. L’interruzione delle lezioni in presenza ha costretto gli alunni soci a lasciare in sospeso questa seconda parte del lavoro e li ha indotti a portare avanti, attraverso attività di riflessione, di introspezione e di espressione creativa il primo tema, con la produzione di un lavoro, “Lontani un metro”, che ha trovato un suo sviluppo in un testo scritto a più mani, corredato da disegni e foto e che ha costituito un’opportunità tanto inaspettata quanto proficua per “pensare la cooperazione”. Così si è concluso l’anno cooperativo 2019- 2020 ma i ReCooperanti, nonostante le difficoltà, sono già pronti a ripartire con il consueto entusiasmo e con una nuova missione.    

22/12/2020 17:00
Da “Banca Pilota” al “Pieno Potenziale Commerciale”

Da “Banca Pilota” al “Pieno Potenziale Commerciale”

Raccogliendo l’invito della Capogruppo a partecipare, per l’area Retail, ad un “Progetto Pilota” per l’identificazione e il trasferimento delle “Best Practice” all’interno del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, la BCC di Recanati e Colmurano ha avviato, a far data dal 15 giugno, per un periodo di 2 mesi, uno specifico modello operativo avente lo scopo di sperimentare la migrazione dal tradizionale atteggiamento transazionale ad un più attento modello relazionale. Il progetto ha inizialmente visto il coinvolgimento di 4 Filiali, tuttavia i risultati raggiunti hanno indicato l’opportunità di estendere il modello a tutta la rete e non solo, hanno suggerito tra l’altro la possibilità di ampliare l’iniziativa maturata per l’area Retail, su tutte le aree commerciali, ivi comprese il comparto Corporate e l’Area Private. Un cambiamento radicale, una iniziativa in cui la strategicità e la coerenza della stessa alla contribuzione del raggiungimento degli obiettivi fissati in termini di piano industriale, hanno suggerito di adottare la traccia come modello distributivo da attuare a livello di Banca. Nasce in questo modo il “Pieno Potenziale Commerciale”, un modello virtuoso basato su un «nuovo approccio commerciale» di stile relazionale che possa permettere di diffondere e rafforzare la cultura della centralità del cliente. Un progetto che si traduce in un incremento dell’efficienza della rete vendita che potrà in questo modo garantire un maggior presidio delle strutture specialistiche e delle “attività trasversali” (Assicurativo, consulenza, internet banking, monetica, ecc.). La scelta adottata, d’intesa con le iniziative commerciali avviate dal Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, denominato “Pacchetto consolidamento GBCI 2.0”, ha pertanto per- messo alla BCC di Recanati e Colmurano di pianificare una serie di campagne commerciali che caratterizzeranno in modo particolare la fine del corrente esercizio. Campagne commerciali sviluppate dalla BCC, a favore della propria clientela, con la volontà di orientare il proprio asse strategico da una logica di vendita verso un atteggiamento volto a focalizzare ed individuare le soluzioni ottimali per soddisfare le aspettative e le esigenze dei propri clienti. Le Campagne attive dal mese di novembre riguardano:  - CARTE DI CREDITO (PRIVATI E IMPRESA): all’iniziativa viene agganciata una interessante Concorso a premi (fino al 28 Maggio 2021) - PREMIATI REVOLUTION : + ACQUI- STI + PUNTI ACCUMULI + PREMI IN PALIO, Link: https://www.premiati.gruppoiccrea.it/. - POS: iniziativa “MPAY”, il Mobile Pos che permette di accettare pagamenti con tablet e smartphone. - FORMULA CASA SICURA: campagna dedicata ai clienti che hanno già stipulato una polizza casa con Bcc di Recanati e protegge l’immobile, adibito a civile abitazione e il suo contenuto dai danni causati da terre- moto, alluvione o inondazione. - KEY MAN: campagna volta a tutelare il patrimonio umano dell’Azienda e garantire  la continuità aziendale in caso di perdita della figura professionale di riferimento. Un’assicurazione sulla Vita dell’uomo chiave è finalizzata a sostenere economicamente l’azienda nella eventualità di una prematura scomparsa di un soggetto rilevante. - FONDO PENSIONE Aperto Aureo «PERTEMPO»: L’opportunità della previdenza complementare riguarda tutte le età: i lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, ma anche inoccupati, che abbiano compiuto un anno in meno rispetto al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia per il regime obbligatorio; i familiari fiscalmente a carico e i minori; i pensionati (si devono scrivere 12 mesi prima della maturazione del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia). Ai giovanissimi che, al momento dell’adesione, non abbiano compiuto 18 anni - PAC: con particolari promozioni che prevedono riduzioni nelle commissioni di accesso per sottoscrizioni entro il 31/12/2020. - BCC CRECO - CREDITO AL CONSUMO E CESSIONE DEL QUINTO: grazie all’offerta “Crediper Green” valida fino al 31.12.2020 e l’accesso alla cessione del quinto per clienti di età compresa tra 61-75 anni con accredito pensione. - SVILUPPO RACCOLTA GESTITA: consulenza specifica e personalizzata per in- vestimenti in prodotti di raccolta gestita ovvero fondi/sicav e assicurativo a contenuto finanziario Come consuetudine ci piace concludere che, consci del ruolo sociale ricoperto dalle BCC e delle maggiori responsabilità che questo impone rispetto al resto del sistema creditizio, la BCC di Recanati e Colmurano è fiera e pronta a raccogliere la sfida, nella consapevolezza che il successo della banca si traduce in un successo per il territorio e per l’intera collettività locale.      

22/12/2020 16:59
Un 2020 anomalo ma un bilancio piuttosto positivo per la BCC

Un 2020 anomalo ma un bilancio piuttosto positivo per la BCC

Si avvicina la fine di un 2020 destinato a rimanere per sempre nella memoria di tutti, non solo delle persone ma anche delle aziende. La BCC come ha affrontato questa situazione particolare nella prima fase e nell’attuale? Il periodo che va dalla fine dell’inverno a tutta la primavera 2020 è stato sicuramente un periodo che solo ricordarlo fa rabbrividire. La pandemia ha colto di sorpresa tutti ed ha trovato il mondo intero completamente impreparato. Il loockdown, imposto dal governo italiano il 9 marzo 2020, ha affondato la già debole economia nazionale. Per quanto concerne l’aspetto sanitario, al fine di evitare che l’epidemia potesse diffondersi all’interno della Banca, il nostro Istituto ha cercato sin da subito di redigere protocolli molto stringenti, sia per i dipendenti, sia per la Clientela che si recava nelle varie filiali. Per quanto concerne invece l’aspetto operativo, la nostra BCC è stata sempre disponibile ad interloquire e ad incontrare tutta la Clientela che ne faceva richiesta per meglio comprendere le difficoltà e le esigenze di ogni singolo richiedente. Tutto ciò per definire gli interventi e per trovare le soluzioni più idonee per ogni singola posizione. Il gravoso lavoro svolto nella primavera scorsa ha fatto maturare nella nostra struttura preziose esperienze, che oggi ci consentono di gestire le problematiche derivanti dal secondo picco dell’epidemia attualmente in corso, senza affanno ed in modo ordinato. Oggi più che mai le comunità hanno bisogno di una Banca che sia veramente rispondente alle esigenze del territorio: Lei ritiene che si stiano dando le risposte giuste? Ritengo di si. In questo momento tutte le Banche stanno cercando di assistere i propri Clienti proponendo servizi, ma soprattutto fornendo la liquidità necessaria per assicurare la continuità aziendale e quindi per evitare danni permanenti alle imprese ed al sistema economico nel suo complesso. Le Banche locali stanno facendo tutto il possibile per sostenere le attività economiche del territorio, soprattutto quelle minori che per una serie di motivi sono spesso anche quelle più fragili. Una Banca di Credito Cooperativo ha nel suo DNA questa missione ed io credo che la nostra BCC stia assolvendo il proprio compito con dedizione e grande determinazione. Tanti fattori stanno incidendo sull’andamento dell’economia, manca la serenità da parte dei consumatori e sino a quando la pandemia non sarà stata debellata, difficile pensare a situazioni di equilibrio; questo cosa comporta per la Banca?  È noto che la gente è portata a spendere di più quando c’è ottimismo, serenità e soprattutto sicurezza del posto di lavoro. Oggi molti artigiani, commercianti e professionisti hanno visto crollare drasticamente il volume del giro di affari ed in loro prevale ansia, insicurezza e pessimismo. In un contesto come l’attuale la gente tende a risparmiare e a posticipare quanto più possibile gli acquisti non strettamente necessari. Lo stesso discorso vale anche per le imprese che, preoccupate per le incerte prospettive economiche, hanno congelato i loro piani di investimento già programmati e stanno rielaborando business plan molto più conservativi. Nessuno può prevedere al momento, come e quando si possa uscire definitivamente da questa delicata situazione. Il mondo medico - scientifico ipotizza che con la ormai prossima vaccinazione, la trasmissione del virus dovrebbe affievolirsi, se non azzerare, nella seconda parte del 2021. Se ciò si dovesse avverare, l’economia tornerà a crescere e presumibilmente torneranno a crescere le richieste di finanziamento alle imprese e di mutui alle famiglie. Anche se non si possono ancora avere dei numeri certi, dopo l’utile degli ultimi anni, come si chiuderà il bilancio dell’esercizio attuale? Il brusco e forte calo del prodotto interno lordo italiano non poteva non impattare anche sui bilanci degli Istituti di Credito. Per ragioni prudenziali tutte le Banche hanno dovuto effettuare nel corso dell’anno ulteriori accantonamenti sui finanziamenti già erogati e ciò per tenere conto di possibili difficoltà che la crisi in atto può determinare nel processo di rimborso da parte della Clientela dei crediti concessi. Non ci sbilanciamo ancora sui dati perché non definitivi, ma possiamo ritenere che nonostante tutto l’esercizio 2020 si chiuderà per la Banca in maniera piuttosto positiva, ed in linea con quanto avvenuto negli ultimi anni. Un anno di grandi impegni per riorganizzare il lavoro anche all’interno, preparare il personale a seguire nel miglior modo i bisogni della clientela per quanto riguarda moratorie, finanziamenti e tanto altro…. Si, il 2020 è stato un anno particolarmente impegnativo per tutto il nostro organico. Il Covid19 ci ha costretti ad organizzarci per consentire ad una parte dei dipendenti di operare da casa, mentre per quanto concerne il lavoro negli uffici della sede e delle filiali, si è provveduto ad adottare tutti i protocolli via via suggeriti dalle autorità: distanziamento, igienizzazione per- sonale, sanificazioni degli ambienti. Nel periodo più critico, e cioè marzo – giugno 2020, la Direzione ha creato una task – force composta da più funzionari per esaminare e rispondere nel tempo più rapido possibile a tutte le richieste di finanza da parte della Clientela. In questo periodo la mole di lavoro inerente morato- rie e finanziamenti coperti dalla garanzia dello Stato è stata davvero enorme. Un impegno gravoso per tutta la struttura, che è stata come sempre, all’altezza della situazione fornendo le risposte nei tempi e nei termini che la Clientela si aspettava. Lei è sempre stato convinto della forza del nostro territorio per il superamento della crisi economica ma, quando sembrava che molti potessero rialzarsi, ecco arrivare il Covid-19; crede che il prossimo sarà l’anno della ripresa? Gli economisti prevedono per il 2021 un rimbalzo del prodotto interno lordo di tutti i principali comparti. È difficile prevedere quanto forte potrà essere questo rimbalzo perché le variabili in gioco che possono influire sono molteplici. Dipenderà dal clima di fiducia che si riuscirà a ricreare sui mercati internazionali e questo clima di fiducia sarà strettamente collegato all’efficacia dei vaccini che a breve saranno disponibili e dalla durata della protezione che potranno assicurare. Eventuali ritardi nella somministrazione dei vaccini o una efficacia parziale impatterebbero in maniera molto negativa sulla ripresa economica. La BCC che ruolo potrà avere per aiutare i commercianti di quei settori maggiormente colpiti? Il commercio al dettaglio è stato uno dei settori più penalizzati dalla pandemia e credo che ci vorrà del tempo per rimarginare le profonde ferite che ha subito. L’economia tornerà a crescere ma per il settore del commercio al dettaglio probabilmente questa ripresa da sola non sarà sufficiente a dargli nuovo vigore. Il commercio al dettaglio si trova schiacciato da una parte dalla crisi, dall’altra dallo strapotere dei colossi delle vendite on-line, che sfruttano le economie di scala e che godono anche di enormi vantaggi fiscali. È una partita impari ed è necessario che le autorità europee trovino il modo per regolamentare una volta per tutte il commercio elettronico in modo che i due comparti possano coesistere e convivere in modo profittevole per entrambi. La nostra BCC cercherà di incrementare gli sforzi sin qui messi in atto per mitigare le difficoltà delle categorie più penalizzate mettendo a disposizione, per il tempo necessario, tutti gli strumenti di cui dispone. Come l’ICCREA, cui la BCC di Recanati e Colmurano ha aderito, potrà dare il suo apporto ai vari Istituti per sostenere le aziende in difficoltà? Il ruolo di Iccrea, cioè della Capogruppo, è determinante ora e lo sarà ancora di più in futuro per il comparto del Credito Cooperativo. Molti servizi, di competenza in passato delle singole BCC, in futuro saranno forniti dalla Capogruppo. Alla Capogruppo sarà anche demandata la gestione di molte funzioni che possono essere svolte a distanza. Questo parziale accentramento presso ICCREA di diverse attività non solo assicurerà più specializzazione e maggiori competenze ma permetterà anche di contenere i costi. Le risorse che si verranno a liberare per questo parziale accentramento di alcune funzioni libererà delle risorse all’interno delle singole BCC che potranno essere utilizzate in attività più redditizie ed a tempo pieno nella gestione delle relazioni commerciali con la Clientela e nell’attività di consulenza sempre più specializzata, con la possibilità, grazie al supporto della Capogruppo Iccrea, di poter proporre un’offerta sempre più ampia ed all’altezza dei maggiori competitor presenti sul mercato. È risaputo che fare squadra, ed è ciò che faremo con la Capogruppo, consente di sfruttare appieno le sinergie e porta sempre grandi benefici. Nonostante il Covid-19 la BCC ha dato prova della sua crescita, ha ricevuto riconoscimenti e, soprattutto la rinnovata fiducia della clientela. Quali altri obiettivi perseguire di qui a breve-medio termine?  È sotto gli occhi di tutti come il lavoro fatto negli ultimi anni stia dando i sui frutti. Mi sento in dovere, a nome dell’intero CDA, di ringraziare tutti i dipendenti per l’attaccamento all’azienda, per l’impegno profuso e la professionalità mostrata. Negli ultimi anni la Banca ha ottenuto importanti riconoscimenti da parte di noti organismi per la qualità dei servizi offerti ed ha speso tempo ed impegnato risorse umane per creare con le aziende e con le famiglie un rapporto cordiale e costruttivo. Questo importante lavoro relazionale non potrà non tradursi in nuove opportunità di crescita per il nostro Istituto per quanto riguarda gli impieghi, la raccolta e tutti gli altri servizi che la Banca può fornire alle imprese ed alle famiglie del nostro territorio.

22/12/2020 16:52
Ipotesi di riforma delle BCC

Ipotesi di riforma delle BCC

Nel mezzo di una grave situazione economica legata alla pandemia da covid-19, sono riemerse ipotesi di riforma delle BCC, in virtù di numerose richieste provenienti dal mondo cooperativo derivanti della scarsa conciliabilità tra il sistema del credito cooperativo e la macro-vigilanza esercitata dalla BCE. Il Governo ha manifestato di conoscere le richieste e le aspettative che vengono dalle BCC, come testimoniato dalle parole del Presidente del Consiglio che, nel corso dell’assemblea di Confcooperative del 6 ottobre 2020, ha testualmente affermato che “Il mondo cooperativo bancario sta evidentemente soffrendo, i segnali sono molto evidenti rispetto a un quadro di riforma progettato nel 2016” e che su questo tema occorre avviare e condurre un’appropriata riflessione. Non posso promettere l’esito della riflessione, ma c’è l’impegno del governo a lavorare insieme per mettere a punto le criticità e lavorare anche in sede europea perché queste criticità possano essere superate. Lo stesso premier ha sottolineato che “La riforma era nata per rafforzare le banche di credito cooperativo dal punto di vista patrimoniale e rafforzarne la resilienza ma rischia di portare a un’eccessiva omologazione regolamentare del modello bancario con vincoli pensati per le banche cosiddette sistemiche che rischiano concretamente di frenare l’erogazione di liquidità sul territorio”. Federcasse ha espresso apprezzamento per le parole del Premier evidenziando che le attuali regole non permettono alle BCC di assicurare la funzione di banche del territorio, connaturato alla loro struttura, alla loro funzione ed allo scopo mutualistico che ne caratterizza il mezzo ed il fine della loro attività. Il Presidente di Federcasse, Augusto Dell’Erba, ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l’impegno a sviluppare, a livello governativo, una riflessione adeguata sulla necessità di rimuovere vincoli ed ostacoli che non consentono alle BCC di svolgere la loro funzione di sostegno alle imprese ed alle famiglie del territorio. Il tema è sensibile ed è dimostrato dalla necessità (e dalle difficoltà) che le capogruppo hanno di sostenere le BCC e di consentire, a loro volta, di svolgere l’insopprimibile ruolo di banche territoriali. Ad ottobre 2020 Iccrea Banca ha collocato presso gli investitori istituzionali un’obbligazione “senior preferred” da 500 milioni, con scadenza nell’ottobre del 2025. L’obiettivo è chiaro: “La nuova emissione conferma la volontà del gruppo di consolidare il proprio ruolo sui mercati finanziari domestici e internazionali nell’ottica di sostenere la crescita e lo sviluppo dei territori di riferimento delle Bcc” ha dichiarato Mauro Pastore, direttore generale di Iccrea Banca. Il prospetto informativo dell’obbligazione spiega che l’emissione si inserisce in un più ampio programma da complessivi 3 miliardi, con “finalità di funding” e, quindi, con l’obiettivo di reperire risorse “e di migliora- mento della struttura di capitale regolamentare”. La principale criticità di fondo che induce il credito cooperativo a chiedere un concreto intervento legislativo è costituita dal fatto che la normativa bancaria europea non riconosce le BCC come banche less significant, devalorizzandone il ruolo di banche del territorio attente alle economie locali; infatti, nell’attuale contesto normativo nazionale e comunitario, le BCC sono considerate, per via dell’appartenenza a gruppi bancari di credito cooperativo, banche di tipo significant sotto il profilo del rischio, soggiacendo allo stesso sistema di controllo ed alle medesime procedure della capogruppo. Ciò significa che una BCC di piccole dimensioni, ad esempio con due o tre filiali, sia assoggettata alle stesse regole previste per banche di grande dimensioni, con i vincoli e le limitazioni che possono sussistere in tema di finanziamento delle PMI e delle famiglie. In questo contesto si è inserito un emendamento del M5S al Decreto Agosto che, sostanzialmente, prevedeva la trasformazione dei due gruppi cooperativi costituiti, Iccrea e Cassa Centrale Banca in sistemi di tutela istituzionale (ISP). Ciò avrebbe comportato per le BCC di non far più parte di un gruppo bancario c.d. significant, vigilato direttamente dalla BCE e, dunque, di poter essere considerate less signifcant riassumendo una maggiore autonomia da logiche di gruppo che impongono di agire secondo le regole comunitarie, non tenendo conto delle caratteristiche tipiche delle banche di credito cooperativo. In particolare, tale emendamento stabiliva che le due capogruppo del credito cooperativo assumessero il ruolo di soggetto gestore del sistema ISP, previa autorizzazione della Banca d’Italia, il quale funziona con un meccanismo di garanzia incrociata tra le banche aderenti. I sistemi ISP avrebbero conservate gli stessi “processi di classificazione, monitoraggio e controllo dei rischi delle banche aderenti”, mentre gli indirizzi strategici, le politiche di gestione e l’assunzione dei rischi sarebbero indicati dalle capogruppo. Le capogruppo, dunque, sarebbero diventate soggetto gestore che “esercita poteri di intervento proporzionati alla rischiosità delle banche aderenti, incluso il potere di nominare, opporsi alla nomina e revocare uno o più componenti degli organi di amministrazione e controllo delle banche aderenti”. Al medesimo soggetto gestore dovrebbero essere previamente comunicate “le decisioni di rilievo strategico quali fusioni, scissioni in- vestimenti partecipativi e immobiliari, apertura, trasferimento o chiusura di dipendenze”. Pertanto, l’obiettivo di tale emendamento era di consentire alle BCC di conservare una limi- tata autonomia gestionale, a fronte del vantaggio di poter essere considerate less significant, non soggiacendo più alla vigilanza della BCE. Tale emendamento è però rimasto lettera morta, essendo stato dichiarato inammissibile e, dunque, stralciato, con la conseguenza che gli auspicati interventi di modifica del quadro normativo, tesi a recuperare il ruolo di banche less significant delle BCC, appaiono ancora difficili da raggiungere. Non resta che prendere atto che la rimozione delle più evidenti criticità derivanti dalla riforma del 2016 del credito cooperativo è una questione che politicamente non solleva interesse e che sembra esservi scarsa attenzione per il delicato ruolo che le BCC svolgono nei rispettivi territori, a favore del tessuto economico locale e delle famiglie. Perché è fuori discussione che le BCC non possono essere trattate come al pari di una banca ordinaria o, peggio ancora, alla stessa stregua di una banca di dimensioni europee. Eppure basterebbe poco per restituire una maggiore autonomia alle BCC ed il loro posizionamento come banche less significant: sarebbe sufficiente modificare l’art. 37-bis t.u.b., eliminando l’obbligo di redigere il bilancio consolidato del gruppo bancario cooperativo, pur mantenendo ferma l’attività di direzione e coordinamento. Ma, come spesso accade, le soluzioni semplici sono quelle più difficili da perseguire.          

22/12/2020 07:25
Treia aderisce a "Tucum": la app che va in aiuto delle famiglie più bisognose

Treia aderisce a "Tucum": la app che va in aiuto delle famiglie più bisognose

I Servizi Sociali del Comune di Treia in collaborazione con la Caritas cittadina, hanno aderito al Progetto Tucum: un App che permette di donare in favore delle persone più bisognose alle quali viene consegnata una tessera con la quale possono ritirare quello di cui hanno bisogno direttamente dai negozi accreditati: medicinali, spesa alimentare, visite mediche, ecc. La tessera contiene dei crediti ponderati con l’effettivo bisogno delle persone accompagnate che vengono così guidate nel loro percorso di reinserimento sociale. I negozianti che aderiscono partecipano al progetto somministrando i prodotti a prezzi convenzionati potendo registrare solo quelli ritenuti sani (no tabacchi e alcol). Inoltre nella tessera è memorizzata la foto del beneficiario per permettere alle attività commerciali di verificarne l’identità. Dal canto suo, il beneficiario, si responsabilizza versando un contributo di partecipazione al progetto di 2€/mese.  Per sostenere le famiglie del territorio è possibile scaricare l’App Tucum e, dopo una semplice registrazione, donare in favore di “Caritas Treia” presente alla voce “Sostieni un fondo sospeso”. Inviare un bonifico bancario alla Caritas di Treia: intestazione: Parrocchia SS Annunziata Cattedrale di Treia, Iban: IT 6 8Y03 1116 9212 0000 0000 1025, causale: Sostegno Progetto Tucum. Maggiori informazioni su  www.tucum.it  

15/12/2020 13:01
Marche, l'assessore Aguzzi: "Al Governo chiediamo lo sblocco di 26 milioni a favore dei lavoratori"

Marche, l'assessore Aguzzi: "Al Governo chiediamo lo sblocco di 26 milioni a favore dei lavoratori"

“In Consiglio Regionale sono state presentate ben tre mozioni riguardanti le crisi aziendali e il problema del lavoro, sempre più emergenti in questo periodo” dichiara l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi riferendosi alla seduta consiliare di mercoledì 9 dicembre. “Gli stessi documenti – aggiunge l’assessore -  chiedevano lo sblocco di 26 milioni di euro, a disposizione della Regione Marche ma non ancora autorizzati dal Ministero, a sostegno dei lavoratori che hanno perso il proprio impiego ed evidenziavano la disparità di trattamento tra le Marche e le Regioni del Sud, compresa la Regione Abruzzo, che beneficiano dal Governo di uno sgravio fiscale del 30%, mentre rimarrebbe esclusa la nostra regione. Mi fa molto piacere che l'Assemblea abbia accolto la mia richiesta di unire i tre documenti e fare un'unica mozione, votata da tutti i consiglieri, che così avrà più forza verso il Governo nazionale per avere più risultati". "Ho messo in evidenza particolarmente due sofferenze - spiega ancora l'assessore -: una l'Area di Crisi del Piceno e del cratere sismico, che è a confine con le aree abruzzesi ma non gode degli stessi benefici; in secondo luogo, il perdurare della crisi della Indelfab (ex Merloni) di Fabriano che dopo anni di cassa integrazione rischia di vedere il fallimento definitivo e la messa in discussione di circa 300 posti di lavoro, solo nella nostra Regione, già dal prossimo mese di marzo”. Aguzzi conclude: “E' chiaro che ora occorrerà concentrare su queste aree i 26 milioni per i quali si chiede lo sblocco al Governo. Come assessore ho già richiesto al Governo questi provvedimenti in sede di Nona Commissione ed ho scritto al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali una lettera congiunta con l'assessore Castelli, ottenendo un incontro online con il Sottosegretario allo Sviluppo economico e le parti sindacali”.

11/12/2020 12:02
Marche, 210 milioni ai comuni delle aree interne: "andranno alle piccole e micro imprese"

Marche, 210 milioni ai comuni delle aree interne: "andranno alle piccole e micro imprese"

“Sono in arrivo i fondi straordinari per i piccoli comuni: 210 milioni di Euro da destinare al sostegno delle attività economiche, artigianali e commerciali dei Comuni delle aree interne. Le risorse, il cui relativo provvedimento è stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, potranno essere usate dai Comuni fino a 5.000 abitanti per mettere in campo azioni di sostegno economico in favore di piccole e micro imprese, anche per contenere l'impatto negativo causato dal Covid. Lo afferma in una nota Mirella Emiliozzi, Facilitatrice Regionale Marche del Movimento 5 Stelle. "Il contributo medio si attesta sui 43.000 euro per un Comune con meno di mille abitanti, 71.000 euro per i Comuni delle fasce intermedie (tra 1000 e 2000 abitanti), 100.000 euro (tra 2mila e 3mila abitanti), 142.000 euro per i Comuni con una popolazione compresa tra i 3mila e i 5mila abitanti”, continua Emiliozzi, sottolineando che si tratta di “un’ulteriore opportunità di sostegno concreto alle imprese artigianali e del commercio che svolgono servizi di utilità pubblica e di prossimità, ancora più importanti dal punto di vista sociale, perché vanno incontro alle esigenze della popolazione che ha riscontrato maggiori difficoltà a spostarsi specie nella fase di emergenza sanitaria”. Per quanto concerne il Maceratese sono previsti 482 mila euro di contributi destinati a 11 comuni. Si tratta di:  Monte Cavallo (31mila euro), Bolognola (32mila), Poggio San Vicino (35mila), Ussita (40mila), Fiastra (47mila), Monte San Martino (49mila), Gualdo (50mila), Penna San Giovanni (58mila), Visso (59mila), Sant’Angelo in Pontano (68mila), Castelsantangelo sul Nera (35mila).          

10/12/2020 14:22
Cna Macerata: "Sciopero e smart working la PA non agevola le imprese"

Cna Macerata: "Sciopero e smart working la PA non agevola le imprese"

In questo periodo di emergenza dovuto alla pandemia molte imprese, soprattutto quelle più piccole, segnalano di avere notevoli difficoltà per accedere ai servizi pubblici. I problemi evidenziati dagli imprenditori sono un segno tangibile che lo smart working nella Pubblica Amministrazione non è organizzato meglio. La definizione stessa di smart working prevede che il lavoro da remoto e la riduzione della presenza fisica del personale negli uffici non compromettano l’efficienza del servizio fornito dai dipendenti pubblici.  Il Presidente della CNA di Macerata Giorgio Ligliani si fa portavoce delle difficoltà di molti imprenditori: “In questa fase così delicata la Pubblica Amministrazione, pur dovendo ovviamente tutelare la salute dei propri lavoratori, dovrebbe garantire anche la continuità del servizio e stimolare maggiormente l’efficienza dei dipendenti che lavorano da remoto. Le imprese, già colpite dalla pesante crisi in atto, non possono subire anche gli effetti negativi derivanti da questi problemi di fruizione dei servizi pubblici”. Le preannunciate ipotesi di un prolungamento dello smart working negli uffici pubblici con la proroga dello stato di emergenza diventano quindi fonte di forte preoccupazione per le imprese e gli operatori professionali: “La PA in smart working – prosegue il Presidente CNA - ha accresciuto notevolmente i problemi preesistenti; difficoltà di accesso ai servizi pubblici, pratiche bloccate di fatto per lunghi periodi presso gli uffici, ottenimento di risposte da parte degli uffici in tempi eccessivamente lunghi, mancanza di riscontri in tempi brevi a fronte dell’invio di documenti e atti, difficoltà nel trovare un interlocutore con cui dialogare via mail o telefono per la gestione delle pratiche. Così proprio non va”. Ancora Ligliani “Occorre che i quadri dirigenziali prendino atto di questa situazione. CNA auspica quanto meno che, nel più breve tempo possibile, la Pubblica Amministrazione attivi dei canali dedicati per gli operatori professionali (caf, professionisti, ecc.) che possano consentire loro di avere un costante confronto via mail e/o telefono sulle pratiche in corso; ciò al fine di risolvere velocemente eventuali criticità e snellire il lavoro sia di uffici che di operatori professionali, fornendo quindi alle imprese un servizio decente, indispensabile in questo momento di grande difficoltà”. Il Presidente dell’Associazione di categoria invita ad una riflessione più in generale sul mondo dell’iniziativa privata che rappresenta e il mondo del pubblico impiego: “La PA dovrebbe essere al fianco delle imprese e non essere vissuta come un ostacolo o una perdita di tempo. Il mondo reale viaggia ad una velocità assai diversa; per l’imprenditore ed il mercato, i due/tre giorni di attesa per una risposta o i “ponti” lunghi, possono fare la differenza tra sopravvivere o meno”.

07/12/2020 12:10
San Ginesio, bonus bebè ed esenzione della Tari per i nuovi residenti: le misure per il rilancio

San Ginesio, bonus bebè ed esenzione della Tari per i nuovi residenti: le misure per il rilancio

 Il Comune di San Ginesio adotta contributi, incentivi e agevolazioni fiscali e tributarie per il triennio 2020 – 2022.  “L’Amministrazione Comunale – ricorda il Sindaco Giuliano Ciabocco - mantiene fede alle proprie linee programmatiche di erogare servizi rispondenti alle effettive esigenze della comunità ginesina, che portino benessere e creino valore, anche con misure a sostegno dell’emergenza covid-19, e che hanno visto il prezioso contributo del gruppo di minoranza e il coinvolgimento di tutta l’assemblea consiliare”. Misure a sostegno dello sviluppo e della ripresa del tessuto economico e sociale, attraverso incentivi economici a favore dell’insediarsi di nuovi residenti e di nuove attività commerciali, di contrasto al costante calo demografico, solo in parte dovuto alle conseguenze del sisma e dell’emergenza sanitaria. Il Sindaco di San Ginesio, coadiuvato dal suo Vice Daris Belli con delega al Bilancio e programmazione,  promuovono con ogni risorsa lo sviluppo e la ripresa del tessuto economico e sociale, e l’accoglienza che il Borgo può offrire a chi decida di farne il suo centro di riferimento, favorendo l’insediarsi al suo interno di nuovi residenti e di nuove attività commerciali.  “A sostegno di contribuenti e nuclei familiari residenti - interviene il Responsabile Area Finanziaria Giulio Del Bello – il bonus annuale in favore dei nuovi nati fino a 500 euro, l’esenzione totale della TARI per in nuovi residenti e dell’addizionale IRPEF per i redditi fino a 8.500 euro. A ciò si aggiungono, per le nuove attività d’impresa che si insedieranno nel Comune, l’esenzione dal pagamento delle imposte TARI, TOSAP e sulla pubblicità del 100% nel primo anno, del 75% nel secondo anno e del 50% nel terzo anno. Ed infine per tutte le attività d’impresa esistenti nel territorio, l’esenzione totale del pagamento degli affitti dei locali di proprietà comunale nei periodi di chiusura a causa emergenza Covid-19, la riduzione della TARI per i periodi di chiusura dell’attività  e l’esonero dal pagamento della TOSAP per i periodi in cui le attività sono state costrette ad usufruire degli spazi antistanti i locali per poter rispettare le misure di distanziamento sociale e per i titolari di concessioni o di autorizzazioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche esistenti. Interventi che si aggiungono, nel solo anno 2020, al sostegno economico di circa 20.000 euro garantito alle Famiglie e alle preziose e professionali Associazioni territoriali nell’organizzazione dei Centri Estivi, agli investimenti fatti in manutenzione e progettualità alle scuole superiori e dell’obbligo per circa 80.000 euro nel potenziamento del servizio mezzi e trasporti, inclusi quarto autista e bus scolastico, per circa 45.000 euro, nei servizi di manutenzione viaria per circa 172.000 euro, di parchi pubblici, giardini e aree cimiteriali per circa  135.000 euro”.  

07/12/2020 11:48
Marche, attività messe in crisi dal Covid: dalla Regione finanziamenti bancari agevolati

Marche, attività messe in crisi dal Covid: dalla Regione finanziamenti bancari agevolati

La Regione Marche interviene per sostenere la ripresa delle attività dei settori maggiormente danneggiati dai provvedimenti inclusi nel DPCM del 3 novembre, soprattutto nell’ambito della ristorazione e somministrazione di alimenti e nell'ambito delle manifestazioni culturali, di intrattenimento e sportive. Le imprese di questi settori potranno chiedere finanziamenti bancari con tasso totalmente rimborsato dal fondo regionale per l’emergenza Covid-19. A seguito dell’approvazione della Legge 47, che riforma la Legge 13, la Giunta regionale ha dato il via al nuovo strumento finanziario per le micro e piccole imprese dei settori elencati. “Si tratta di un ulteriore intervento per oltre settanta tipologie di attività che potranno contare sul sostegno regionale per contrastare le perdite economiche imposte dalle restrizioni previste dai vari Dpcm che si sono susseguiti – evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle Attività produttive – Mentre i cosiddetti decreti ristoro danno contributi per la perdita di fatturato, noi pensiamo a far ripartire al meglio l’attività delle imprese. Tra questi strumenti, abbiamo anche pensato al credito. La Regione ha predisposto questo strumento per le imprese che stanno subendo pesanti penalizzazioni dal prolungamento delle restrizioni. Imprese già incluse nei precedenti provvedimenti di ristoro, che ora hanno la possibilità di sommare le agevolazioni previste”. La legge regionale dispone uno strumento di finanziamento bancario che prevede prestiti fino a 10 mila euro, per una durata di 48 mesi, oltre ai 12 di preammortamento. Il tasso di interesse (TAN) non può superare il 2 per cento. Il contributo regionale copre integralmente i costi del finanziamento, comprendendo gli interessi e una quota minima di 50 Euro di spese accessorie (quest’ultime da ripartire tra istituto di credito e Confidi). La procedura di accesso assegnazione risulterà semplificata. Lo strumento è già operativo.

05/12/2020 09:46
Confindustria Macerata, PMI Day: migliaia di studenti entrano virtualmente nelle imprese

Confindustria Macerata, PMI Day: migliaia di studenti entrano virtualmente nelle imprese

Anche quest'anno il Comitato Piccola Industria di Confindustria Macerata ha celebrato il PMI Day, una giornata speciale per centinaia di piccole e medie imprese in tutta Italia. "Il PMI DAY è una iniziativa di Confindustria molto importante  -  ha spiegato il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella - una giornata in cui decine di migliaia di giovani entrano negli stabilimenti delle nostre imprese e toccano con mano cos’è la produzione, cosa è “fare impresa”. È una iniziativa che porta l'attenzione su un tema centrale - il rapporto dei più giovani con il mondo economico che li circonda.” Il Comitato Piccola Industria di Macerata, grazie anche al contributo della Camera di Commercio delle Marche che sostiene il Progetto Scuola di Confindustria Macerata, ha utilizzato la tecnologia virtuale ed il 3D per realizzare 3 tour d’impresa che hanno riprodotto una visita fisica, in un ambiente esclusivamente digitale, veicolata ai nostri sensi mediante un visore che ha consentito un’interazione in tempo reale. Le aziende in cui è stato realizzato il tour virtuale sono state Lavorcarni di San Severino Marche, Plados Thelma di Montecassiano e Centro Accessori di Civitanova Marche. Tutto questo è stato possibile grazie alla UBISIVE srl di Civitanova Marche che ha progettato una piattaforma con contenuti in cloud resi disponibili su una apposita APP per smartphone ai 250 ragazzi dell’ ITIS E. DIVINI di San Severino Marche coordinati dalla prof.ssa Lidia Papavero  e dell’ITC F.Corridoni  di Civitanova Marche coordinati dal vicepreside prof. Luigi Galandrini.  Gli studenti hanno potuto partecipare sia che fossero a scuola o in modalità di didattica digitale a casa. Così un momento difficile si è trasformato in un’opportunità di poter raggiungere molti più studenti rispetto alle edizioni passate. Sauro Grimaldi, Presidente della Piccola Industria di Macerata, ha posto l’attenzione sul fatto che "Occorre diventare intraprenditori cioè persone che all'interno dell’azienda si assumono la responsabilità diretta di trasformare un'idea in un prodotto finito. È una figura per cui non esiste un preciso percorso formativo, ma le  caratteristiche indispensabili sono: essere innovativi, creativi, coraggiosi, flessibili per pensare fuori dagli schemi. Infine, non può mancare il lavoro di squadra, riuscire a sviluppare doti di leadership e comunicazione collaborativa”. Tutto è stato magistralmente coordinato da Gabriele Micozzi esperto di comunicazione e marketing, le visite virtuali sono state realizzate anche grazie alla collaborazione e supporto tecnico di Sinergia Consulenze srl.  

04/12/2020 18:08
Morrovalle, arrivano gli aiuti: fondo da 180mila euro per famiglie e attività commerciali

Morrovalle, arrivano gli aiuti: fondo da 180mila euro per famiglie e attività commerciali

Per far fronte alla crisi economica causata dalla pandemia, il Comune di Morrovalle ha deciso di mettere a disposizione di imprese, famiglie e associazioni circa 180mila euro. Un risultato scaturito dal tavolo di confronto che si è aperto tra l'amministrazione e le minoranze nel mese di novembre con l'obiettivo di sostenere la cittadinanza in questo difficile momento. Il risultato raggiunto è stato condiviso da tutti i gruppi consiliari. Di seguito le principali misure adottate: COMMERCIO - Erogazioni di contributi per circa 100mila euro per sostenere le piccole attività commerciali al dettaglio, di ristorazione e artigianali di servizi alla persona colpite dalle misure di chiusura emanate dal governo CENTRO STORICO - 22mila euro saranno destinati esclusivamente alle attività commerciali con sede nel centro storico di Morrovalle CARITAS - Contributo di 10mila euro per sostenere le famiglie in difficoltà nell'acquisto di generi alimentari e nel pagamento di spese necessarie quali bollette o rate CROCE VERDE - Contributo di 10mila euro per sostenere le maggiori spese che l'associazione ha sostenuto per poter erogare servizi in questo periodo di emergenza sanitario SERVIZI SOCIALI - Stanziamento di 19mila euro per potenziare lo sportello Servizi sociali comunali, che si occuperà di rispondere alle situazioni di difficoltà PROGETTO TAMPONI - Possibilità di effettuare tamponi rapidi su base volontaria e prima del rientro a scuola per gli alunni e i docenti sottoposti a quarantena, con costo a carico del Comune  PROTEZIONE CIVILE - Contributo di 20mila euro per l'acquisto di un automezzo A breve verranno emanati i bandi per accedere ai contributi. 

03/12/2020 18:26
Lotteria degli scontrini, Confartigianato scettica: "Crea ulteriore difficoltà alle imprese"

Lotteria degli scontrini, Confartigianato scettica: "Crea ulteriore difficoltà alle imprese"

“Siamo per l’ennesima volta di fronte ad un adempimento che rischia di mettere in difficoltà le  imprese per la complessità delle operazioni e per l’aggravio di costi, che si aggiunge alle criticità già insostenibili. Stiamo subendo un calo di incassi e sostenendo costi ingenti connessi agli adeguamenti per la sicurezza anti-Covid”. Queste le parole con cui Daniele Zucchini, Presidente Regionale Confartigianato Benessere, commenta l’impatto del Dl124 che, attraverso incentivi ai pagamenti elettronici, esenzione fiscale dei premi della lotteria nazionale degli scontrini e istituzioni di premi speciali per il cashless mira a contrastare evasione fiscale e contributiva e ad incentivare la digitalizzazione, ma che secondo l’associazione introduce una serie di criticità che rischiano di pesare moltissimo sulle aziende. “A proposito della lotteria degli scontrini - aggiunge la Presidente interprovinciale di Confartigianato Estetica Rosetta Buldorini - va precisato che il recepimento del codice lotteria che il cliente deve fornire all’esercente comporta oneri molto pesanti in termini di tempo e, trattandosi di un’operazione da compiere manualmente, può essere suscettibile di imprecisioni ed errori, soprattutto se compiuta in momenti concitati dell’attività lavorativa. Se l’acquisizione è invece tramite lettore, questo comporta ulteriori aggravi economici a carico dell’esercente poiché richiede un adeguamento dei registratori telematici con costi non indifferenti. Entro il 31 dicembre tutti i registratori di cassa dovranno essere aggiornati ed adeguati a queste disposizioni, provocando ancora ulteriori costi amministrativi sempre a carico delle imprese”. “E’ necessario un notevole abbassamento di costi e commissioni che pesano sulle imprese – commenta Eleonora D’Angelantonio, responsabile Confartigianato Benessere - in particolare sui micropagamenti. Un decreto, quello in questione, che a nostro parere mette in campo strumenti che poco hanno a che fare con il contrasto all’evasione fiscale, e che richiede correttivi sia in termini organizzativi che economici. Chiediamo quindi certezza delle regole per operazioni che coinvolgono moltissime imprese del settore benessere e non solo, che possono richiedere interventi di aggiornamento su registratori telematici già installati, e soprattutto adeguata informazione alle imprese chiamate ad emettere documenti commerciali certificativi delle operazioni intercorse".  "Riteniamo infatti che la proroga dell’entrata in vigore dell’adempimento, al primo luglio anziché al primo gennaio 2021, possa essere visto come un meccanismo d’incentivazione e di ripresa nei confronti delle imprese sottoposte alle evidenti limitazioni dell’attività collegate all’emergenza sanitaria in corso e che versano conseguentemente in uno stato di comprovata e grave situazione di difficoltà” conclude D'Angelantonio.  

03/12/2020 12:17
Regione Marche, distretto pelli-calzature fermano-maceratese: in arrivo 4 milioni di euro

Regione Marche, distretto pelli-calzature fermano-maceratese: in arrivo 4 milioni di euro

Oltre 4 milioni di euro di nuove risorse per l’Accordo di programma area di crisi industriale complessa del distretto pelli-calzature fermano-maceratese. Lo annuncia l’assessore al Bilancio Guido Castelli dopo l’approvazione da parte della giunta della rimodulazione del cronoprogramma finanziario per il 2021 e il passaggio in consiglio dell’assestamento di bilancio. “Sono due le novità principali – spiega Castelli –: incrementiamo le risorse per oltre 2 milioni di euro per il bando già uscito relativo agli investimenti produttivi delle imprese e stanziamo circa altri 2 milioni di euro per l’attivazione delle misure Fesr inerenti alla digitalizzazione delle imprese e alla trasformazione dei processi produttivi. Il relativo bando uscirà nei primi mesi del 2021. In questo modo potremo finanziare più progetti e venire incontro alle richieste delle associazioni di categoria e del territorio che avevano appunto espresso la necessità di bandi a scadenza non troppo ravvicinata. L’auspicio è quello di infondere nuova linfa a sostegno del tessuto produttivo del fermano maceratese che, oltre ad un periodo di crisi economica strutturale, si trova ora ad affrontare anche tutte le problematiche legate alla pandemia”. In particolare, sul bando pubblicato ad agosto con scadenza 7 ottobre scorso a sostegno degli investimenti, e finanziato con fondi del bilancio regionale, il provvedimento prevede l’incremento delle risorse da 4,95 milioni di euro originari a € 5.948.490,92 (la dotazione disponibile sul Bando arriverà a 7,1 milioni di euro con l’operazione prevista in assestamento). Ciò consentirà di finanziare un numero più elevato di progetti, considerato che sono pervenute 90 richieste per 34 milioni di euro di investimento e 13 milioni circa di contributi potenziali erogabili. Si ricorda che il bando finanzia progetti da € 100.000,00 a € 800.000,00 di investimento ammissibile con un contributo a fondo perduto pari al 40% con il regime del “quadro temporaneo Covid” approvato dalla Commissione europea lo scorso marzo e attualmente prorogato al 30/06/2021. Si prevede inoltre, che nel caso ci siano nuove risorse disponibili, queste vengano dirottate a beneficio di questa procedura, sostanzialmente per “scorrere” ulteriormente la graduatoria. L’Accordo tra il Ministero dello Sviluppo economico, Invitalia, Anpal, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Regione Marche, Provincia di Macerata e Provincia di Fermo sottoscritto il 22 luglio scorso vuole incentivare la strategia di rilancio industriale e gli interventi operativi necessari per l'area del maceratese e del fermano. Il ritardo con cui però è stato sottoscritto dal Governo ha determinato l’esigenza di una forte accelerazione nella approvazione della graduatoria del bando già pubblicato e di far slittare di alcuni mesi l’uscita degli altri bandi. Per questo motivo si è verificata la necessità di spostare le risorse sull’annualità 2021.

02/12/2020 14:55
Maestri del Lavoro 2020, ci sono anche sei "Stelle" della provincia di Macerata

Maestri del Lavoro 2020, ci sono anche sei "Stelle" della provincia di Macerata

Stella al merito del Lavoro a sei maceratesi. A renderlo noto è stata la segreteria del consolato dei Maestri del Lavoro di Macerata, che ha ricevuto il telegramma inviato dal ministro Nunzia Cataldo.  Si tratta di Maria Piera Costantini di Loro Piceno, Maria Teresa Valenti e Nazzareno Banchetti di Cingoli, Franca Mannucci e Alberto Sabbatini di Recanati e Marco Quintavalle di Civitanova. La decorazione di Stella al merito del Lavoro è concessa a coloro che abbiano compiuto 50 anni di età e abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per almeno 25 anni alle dipendenze di una o più aziende e si siano particolarmente distinti per singoli meriti lavorativi e nei rapporti umani. L’accertamento dei titoli di benemerenza è svolto da una commissione nominata e presieduta dal ministro del lavoro.  I conferimenti avvengono con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro del Lavoro e della Previdenza sociale. Non è stato ancora stabilito, a causa dell'emergenza sanitaria,né il giorno né il luogo dove verrà svolta la solenne cerimonia per la consegna del brevetto e della decorazione.      

28/11/2020 09:14
Banco Marchigiano 'Eccellenza dell'Anno': "riconoscimento che viene dal territorio”

Banco Marchigiano 'Eccellenza dell'Anno': "riconoscimento che viene dal territorio”

Arriva anche quest’anno il prestigioso riconoscimento Le Fonti Awards per il Banco Marchigiano.  Si tratta di un riconoscimento internazionale che ogni anno va a premiare le aziende e i protagonisti dell’impresa a livelli top. Il Banco è stato premiato nella categoria “Eccellenza dell'Anno. Innovazione e sviluppo”.  La cerimonia si è tenuta proprio ieri, in una inedita versione da remoto. “Siamo inorgogliti da questo riconoscimento – dice il DG Marco Moreschi– che è giunto anche quest’anno inaspettato, a maggior ragione perché rappresenta il bis rispetto a quanto già ottenuto lo scorso anno. Ma l’aspetto più gratificante è che il premio arriva direttamente dal territorio attraverso un meccanismo premiante che raccoglie valutazioni e pareri da parte di opinions leader, interlocutori e stakeholders del nostro territorio di riferimento. Ci da la carica sapere che ci abbia premiato proprio il territorio per cui lavoriamo ogni giorno”. E poi il Dg ingrana la marcia sul momento congiunturale: “Finora tutti ci siamo concentrati sul resistere ad un evento imprevedibile come la pandemia. Ora è il momento di reagire, tutti, sotto tutti i punti di vista e in tutti i settori. Noi lo stiamo facendo guardando incessantemente allo sviluppo e cercando di giocare un ruolo sempre proattivo e non passivo con il territorio, famiglie, piccoli e piccolissimi imprenditori”. L’Istituto di credito ha concorso, nello specifico, nella categoria “MD dell’Anno / Innovazione & Leadership”, “per essere un punto di riferimento e una realtà di successo nel settore bancario – recita la motivazione del premio - in particolare per la promozione di una filosofia aziendale basata sull’impegno costante in attività a beneficio del territorio locale e per la reale valorizzazione delle risorse umane. Una realtà di successo in grado di puntare su valori quali innovazione e qualità”. Per “Le Fonti Awards” sono state premiate, oltre al Banco, società e Ceo di grandi aziende italiane e multinazionali del made in Italy in più settori, tutte accomunate dal filo conduttore della spiccata propensione all’innovazione, dalle realtà di nicchia ai grandi brand internazionali. 

27/11/2020 19:57
"A Natale regalati le Marche": prodotti a portata di un clic su Facebook

"A Natale regalati le Marche": prodotti a portata di un clic su Facebook

Il Natale è una festività che ha per tutti un forte valore, non solo religioso ma anche culturale, emotivo ed economico, e pur tenendo conto della particolarità del momento non può passare inosservato. Per questo Noi Marche ha deciso di mettere in piedi un progetto a sostegno delle aziende del territorio dal nome “A Natale regalati le Marche”. "Purtroppo ancora non si sa bene se ci si potrà spostare tra i comuni o tra le regioni - sottolineano gli organizzatori dell'iniziativa - e se, quando sarà possibile, ancora non te la sentirai di recarti fisicamente in un negozio o in una bottega, non preoccuparti: Noi Marche ha pensato di aiutarti a scegliere il regalo migliore senza farti spostare da casa, garantendo comunque un sostegno ai produttori e artigiani locali". "Sono tanti i piccoli artigiani e produttori che si sono “evoluti” creando le proprie pagine o i propri siti web e che si sono organizzati con vendite online - aggiungono -. Noi Marche ti aiuterà a conoscerli e a trovarli; ti basterà semplicemente andare sulla pagina Facebook di Noi Marche (https://www.facebook.com/noimarche/), cliccare sul post che preferisci e ordinare il prodotto scelto". E’ così che Noi Marche ha pensato di sostenere le aziende dei comuni soci (Civitanova Marche, Appignano, Cingoli, Fiastra, Montegranaro, Morrovalle, Penna San Giovanni e Sarnano) attraverso la promozione di esse e dei loro prodotti, sensibilizzandole ed aiutandole a creare una rete di visibilità sul web e un’organizzazione nelle spedizioni. L’iniziativa prevede la realizzazione di video promozionali della propria azienda e dei propri prodotti esclusivamente in veste natalizia, tale filmato sarà pubblicato e promosso sui maggiori social. La promozione avverrà su tutto il territorio nazionale e permetterà di creare una rete tra tutti i produttori dei comuni soci di Noi Marche in quanto ogni azienda avrà il dovere di promuovere e condividere la proposta delle altre imprese e di farsi conoscere in tutta Italia.

27/11/2020 13:12
Premiazione de “Le Fonti Awards”: il Banco Marchigiano tra le nominations

Premiazione de “Le Fonti Awards”: il Banco Marchigiano tra le nominations

Si terrà giovedì pomeriggio, in teleconferenze, la cerimonia di premiazione dei riconoscimenti “Le Fonti Awards”. E il Banco Marchigiano sarà presente anche quest’anno, dopo l’exploit del 2019 quando si aggiudicò il riconoscimento di “Eccellenza dell’anno” dedicata alle banche ed alla leadership nella propria categoria. Nell’edizione da remoto di giovedì, l’Istituto di credito concorrerà nella categoria “MD dell’Anno / Innovazione & Leadership”, “per essere un punto di riferimento e una realtà di successo nel settore bancario – recita la motivazione nell’invito trasmesso dagli organizzatori del prestigioso premio - in particolare per la promozione di una filosofia aziendale basata sull’impegno costante in attività a beneficio del territorio locale e per la reale valorizzazione delle risorse umane. Siete una realtà di successo in grado di puntare su valori quali innovazione e qualità”. Dita incrociate, dunque, per il Direttore Generale Marco Moreschi che, in attesa della cerimonia e dell’esito delle premiazioni, accende un faro di ottimismo sul difficile periodo storico: “Dopo mesi di resistenza ad un periodo di fortissima crisi ora dobbiamo concentrarci sul futuro e sulla reazione convinta e forte per costruirlo al meglio. Lo faremo attraverso la nostra attività sempre rivolta al territorio e attraverso quella che riteniamo essere la ricetta migliore, ovvero creare delle reti e delle sinergie con le realtà del territorio, a beneficio delle piccole e piccolissime imprese che sono la spina dorsale della nostra regione”. C’è attesa dunque, in seno al Banco per sapere come andranno le premiazioni de Le Fonti Awards di giovedì che verranno trasmesse alle ore 18,30 su www.lefonti.tv.

24/11/2020 18:00
Accordo Intesa Sanpaolo-Bper, il Presidente del Consiglio regionale Latini incontra i sindacati bancari

Accordo Intesa Sanpaolo-Bper, il Presidente del Consiglio regionale Latini incontra i sindacati bancari

Una lunga trattativa che si è conclusa nelle scorse settimane con Intesa Sanpaolo chiamata dall'Antitrust a cedere su tutto il territorio nazionale 486 filiali e 134 punti operativi a Bper Banca, nell'ambito dell'acquisizione di Ubi. La situazione che si è determinare, con riferimento diretto alle Marche, è stata affrontata nel corso di un incontro in videoconferenza tra il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, e le rappresentanze sindacali dei bancari (Fabi, Firsi - Cisl, Filca - Cgil, Uilca, Unisin). Nelle Marche a essere interessate direttamente al passaggio di proprietà sono 117 strutture (75 filiali e 42 punti operativi), di cui 39 in provincia di Ancona, 10 in quella di Ascoli Piceno; a seguire 13, 23 e 32 rispettivamente per quelle di Fermo, Macerata e Pesaro. "Le preoccupazioni espresse riguardano non solo il mantenimento dei livelli occupazionali, - spiega la Regione - ma anche la salvaguardia delle professionalità e il rapporto che il nuovo sistema bancario instaurerà con la realtà economica marchigiana, fino ad oggi abituata ad interagire con strutture di differenti dimensioni e già duramente provata da quanto accaduto negli ultimi anni, a partire dal terremoto fino all'emergenza pandemica. Evidenziata la necessità, essendo in essere tutti gli strumenti più idonei, di prevedere un polo direzionale per l'Italia centrale". "E' evidente che eserciteremo - sottolinea il presidente Latini - un monitoraggio costante per quanto riguarda l'evolvere della situazione. Come convenuto nel corso dell'incontro, scriveremo una lettera a Intesa Sanpaolo, Bper e Banca d'Italia per rappresentare le problematiche salienti e l'intenzione è anche quella di avviare un'interlocuzione con la Regione per la concretizzazione di uno specifico protocollo d'intesa". Obiettivo dichiarato dal presidente è anche quello di evitare che: "questo passaggio vada ad interferire con la capacità d'interazione del mondo economico e non determini difficoltà per quanto riguarda il tessuto sociale, che ha delle caratteristiche specifiche con affidamenti di media consistenza". (Fonte: ANSA)      

23/11/2020 15:54
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