Economia

Cna Macerata, parla il presidente Ligliani: "Ecco chi ripartirà più velocemente nel post Covid"

Cna Macerata, parla il presidente Ligliani: "Ecco chi ripartirà più velocemente nel post Covid"

Il Presidente CNA Macerata Giorgio Ligliani allunga lo sguardo al post-Covid e preannuncia scenari diversi per alcuni settori. “L’auspicio più grande è che riprendano quanto prima possibile i ritmi sostenuti per la vaccinazione di massa, perché solo così riusciremo a bloccare il diffondersi del virus. Ma poi, una volta risolta la crisi sanitaria, come sarà la salute delle nostre imprese?”. Qui, il Presidente CNA prevede percorsi diversi a seconda dei settori: “quando potremmo tornare alla normalità, credo che bar e ristoranti riusciranno subito a tornare pressoché ai ritmi pre-Covid. Moltissime persone non ne possono più di fare solo casa e lavoro e, io stesso, non vedo l’ora di sedermi ad un tavolo dei nostri ottimi ristoranti. Discorso diverso sarà, invece, per tutti i settori della manifattura che hanno sofferto come quelli del commercio ma che difficilmente potranno ritrovare la stessa situazione di mercato che avevano prima dello scoppio della pandemia”. Ligliani prefigura, quindi, uno scenario diverso per la manifattura: “per il sistema produttivo ci sarà bisogno di un prolungamento delle misure di aiuto. Occorre dar loro il tempo di ricollocarsi sui vari mercati, di riprendere vecchie e nuove commesse, di ammortizzare le grosse perdite registrate durante questo funesto periodo. Immaginiamo che prima dovranno svuotarsi i magazzini dei negozi per iniziare ad avere sul mercato nuovi ordinativi e quindi ci sarà una sfasatura temporale per poterci dire tutti fuori dal periodaccio”. Il Presidente CNA declina sul territorio queste vicissitudini: “penso alle gravi condizioni in cui versano, e dalle quali non sarà immediato uscire, del settore della meccanica nel mini-distretto di Recanati, le fabbriche di mobili ad Appignano, il settore calzaturiero della costa con problemi vecchi che si aggiungono ai nuovi. Dai nostri uffici sul territorio arrivano numeri pessimi per la nostra economia manifatturiera e, purtroppo, dietro a questi numeri ci sono famiglie e tradizioni di artigianato che rischiano di scomparire in un breve lasso di tempo”. Su cosa potrà aiutare questi settori, Ligliani è certo: “occorre innanzitutto approvare il quinto decreto Ristori che è pronto nei cassetti del governo e che prevede finalmente contributi proporzionali al calo dei fatturati, anche grazie alla battaglia CNA. Poi dovremmo essere consapevoli che non tutte le imprese riprenderanno immediatamente i ritmi di crescita e quindi allungare di qualche mese il periodo di flessibilità. Soprattutto, però, dovremmo giocarci al meglio la carta dei fondi europei; sprecarne anche una minima parte in questa crisi così forte sarebbe doppiamente grave. A quel punto gli imprenditori non potranno più perdonare”.  

01/02/2021 14:45
In arrivo aiuti comunali per le imprese, Cna Macerata: "I sindaci hanno accolto il nostro appello"

In arrivo aiuti comunali per le imprese, Cna Macerata: "I sindaci hanno accolto il nostro appello"

La proposta CNA, poi condivisa da ANCI Marche e rilanciata a tutti i Sindaci della regione, prevedeva la concessione di una indennità straordinaria in favore di artigiani, piccoli imprenditori e lavoratori autonomi che risultino, o siano risultati, positivi al Covid e che sono dovuti restare in isolamento domiciliare e in quarantena. L’Associazione ha quindi convocato in un apposito incontro web i Primi cittadini che hanno già mosso i primi passi in questa direzione facendo propria la proposta CNA avanzata e coordinata da Osvaldo Messi, funzionario dell’Associazione di categoria. Molti i Sindaci che hanno partecipato all’incontro raccontando quanto fatto e quanto è in programma di fare per le imprese del territorio.  Roberto Morelli vice Sindaco di Apiro: “le imprese sono una componente importante del tessuto sociale della nostra piccola comunità e non abbiamo esitato un attimo nell’accogliere la proposta di aiuto. A breve, con il nuovo bilancio, approveremo la misura in Consiglio e assegneremo le risorse. Non saranno cifre altissime per un piccolo Comune come il nostro, ma comunque vuole essere un sostegno per tutti coloro che sono stati vittime dirette di questa sciagura”.  Mariano Calamita Sindaco di Appignano: “abbiamo accolto con favore e interesse la proposta CNA perché va nella giusta direzione. I Comuni devono tutelare gli interessi di tutta la comunità, il nostro è quindi un segnale di vicinanza tangibile al tessuto produttivo locale che ha avuto problemi economici anche gravi. Abbiamo cercato di creare un circuito virtuoso per l’economia locale dando ai lavoratori autonomi colpiti dal Covid e a chi è stato costretto alla quarantena, buoni spesa che potranno essere utilizzati nei negozi del paese”. Sandro Sborgia Sindaco di Camerino: “le imprese della nostra città sono state messe a dura prova dal sisma e dalle sue lunghe conseguenze; la nostra intenzione, avendo anche la fortuna di avere l’Università come prima industria cittadina, è di riattivare gli investimenti sul territorio da parte dei giovani. Con le imprese locali abbiamo innanzitutto aperto un dialogo per capire quale tipo di aiuto potesse essere non solo di sostegno ma anche di stimolo per la ripartenza. Abbiamo quindi coinvolto non solo le entità che hanno subito le ordinanze di chiusura da parte del governo ma tutti i soggetti anche indirettamente penalizzati. Angela Barbieri Sindaca di Montefano: “quest’anno come amministrazione abbiamo innanzitutto anticipato l’approvazione del bilancio a dicembre per poter essere subito operativi con i sostegni. La proposta di CNA ci è sembrata molto valida, abbiamo già deliberato in tal senso e a breve usciranno i bandi. Non saranno buoni spesa, già adottati a Natale grazie alla splendida collaborazione con tutti i commercianti locali, ma contributi concreti, diretti specialmente a chi vuole investire sul territorio. Gigliola Bordoni vice Sindaca di Monte San Giusto: “ci siamo fin da subito attivati per andare incontro alle necessità delle nostre imprese con iniziative ad effetto immediato come il taglio del 50% dell’imposta sulle insegne fisse, un taglio della tari su tutte le utenze non domestiche, abbiamo annullato la tosap per tutto il 2020 e ci siamo inventati un contributo ai commercianti per farli aderire ad un e-commerce. Abbiamo già annunciato che metteremo fondi reperiti con il prossimo bilancio per riconoscere agli imprenditori colpiti dal Covid e a chi è stato costretto alla quarantena un contributo di 30 euro giornaliere, così come proposto da CNA. Stefano Montemarani Sindaco di Morrovalle: “nel 2020 abbiamo ritenuto necessario fare uno sforzo straordinario in favore delle imprese e delle famiglie in difficoltà. Quattro gli interventi specifici per le imprese; innanzitutto un taglio netto del 50% sulla tassa dei rifiuti per ben 400 aziende beneficiarie e poi abbiamo annullato la tosap. Due i bandi, uno per le attività commerciali del centro storico con 1000 euro di contributo, un secondo anche per le attività artigianali colpite dai provvedimenti di chiusura, per tutti 500 euro di contributo. Questi interventi sono stati appoggiati anche dalla minoranza in Consiglio comunale in pieno spirito di leale collaborazione. Il primo dei prossimi provvedimenti sarà quello proposta da CNA; contiamo di pubblicare i relativi bandi con oltre 200.000 euro di fondi comunali già nel prossimo mese.  Franco Capponi Sindaco di Treia: “è stato utile il coordinamento fatto dalla CNA che ha evitato che ciascun Comune andasse per la propria strada. L’indennizzo previsto lo ritengo utile e giusto per le piccole attività e da noi è stato esteso anche ai commercianti e alle aziende agricole. Pochi giorni fa abbiamo approvato la delibera per 45 beneficiari per il 2020 e siamo già a quota 15 per il 2021; nei prossimi giorni invieremo la richiesta dei rispettivi IBAN e quindi potremmo accreditare le somme. Anche noi abbiamo immediatamente tagliato le imposte comunali per le imprese, ridotto gli affitti sulle proprietà comunali e dato un aiuto alle società sportive che sono in grossa difficoltà. Da noi, visti i pochissimi casi di Covid positivi, abbiamo riconosciuto 300 euro per chi ha fatto 10 giorni o meno di quarantena e 420 euro a chi ha dovuto fare il periodo completo di quarantena. Antonio Bravi Sindaco di Recanati: “molti i provvedimenti già messi in campo dalla nostra amministrazione per aiutare le piccole imprese, uno sconto della Tari direttamente in tariffa e senza ricorrere ai rimborsi, la riduzione di due mensilità delle locazioni sulle proprietà del Comune e la messa a disposizione di una piattaforma online per la vendita di prodotti locali. Questo perché ben vengano i ristori ma meglio se possono dare anche benefici nel tempo”.  La CNA di Macerata, per voce del coordinatore dell’iniziativa Osvaldo Messi, ha ringraziato tutti i Sindaci per l’attenzione prestata alla proposta, e quindi alle imprese, promettendo di usare con maggiore frequenza questo canale diretto con le amministrazioni locali per collaborare nella ricerca comune dei migliori strumenti per la ripartenza.  

29/01/2021 13:15
Confartigianato, arriva il registro obbligatorio per farine e cereali: amara novità per le imprese

Confartigianato, arriva il registro obbligatorio per farine e cereali: amara novità per le imprese

Amara novità dalla Commissione Bilancio della Camera 2021 per la filiera cerealicola delle farine e altri cereali. “Apprendiamo con preoccupazione - dichiara il Vice Presidente Vicario Enzo Mengoni, che verrà attivato dal Governo un registro per il monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale. Quindi, chiunque detenga cereali e farine di cereali sarà tenuto a registrare tutte le operazioni di carico e scarico, se la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue. Se da un lato questo permetterà di evitare che tali prodotti vengano introdotti nel nostro Paese in maniera illegale e spacciati per locali, abbiamo timore che possa essere un ulteriore appesantimento per l’impresa costretta già ad innumerevoli adempimenti burocratici”. La registrazione delle operazioni di carico e scarico per la vendita o trasformazione di cereali e di sfarinati a base di cereali, di provenienza nazionale ed europea, dovrà essere effettuata in un apposito registro telematico istituito sul Sian, il portale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, entro sette giorni lavorativi. “Le sanzioni previste per chi non istituisce il registro - aggiunge Paolo Capponi, responsabile Export - vanno dai 5.000 ai 20.000 euro e, a chiunque non rispetti le modalità di tenuta telematica del registro, verrà applicata la sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro. Inoltre, in caso di violazione dei quantitativi registrati, si applicherà la sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento da 7 a 30 giorni. Siamo in attesa di conoscere i decreti attuativi della norma e di come le nostre imprese potranno adeguarsi alla nuova disciplina. Nel frattempo la nostra Associazione sta collaborando con i vertici nazionali di Confartigianato per l’elaborazione di un documento da inviare al Ministro di competenza, ad interim oggi il Presidente del Consiglio Conte, affinché la norma possa essere  snella, chiara e di minimo impatto economico per le imprese”.  

26/01/2021 16:13
Aiuti agli artigiani e ai piccoli imprenditori colpiti dal Covid: Cna incontra i sindaci

Aiuti agli artigiani e ai piccoli imprenditori colpiti dal Covid: Cna incontra i sindaci

Aiuti alle imprese, la CNA Macerata incontra i Sindaci. L’appello dell’Associazione di categoria maceratese affinché gli amministratori locali potessero sostenere gli imprenditori colpiti dal Covid era stato lanciato a dicembre. La proposta CNA è stata poi condivisa da ANCI Marche e rilanciata a tutti i Sindaci della regione. In pratica si chiede ai Primi cittadini la concessione di una indennità straordinaria in favore di artigiani, piccoli imprenditori e lavoratori autonomi che risultino, o siano risultati, positivi al Covid e che sono dovuti restare in isolamento domiciliare e in quarantena. “Tutte le amministrazioni contattate si sono innanzitutto dette interessate ed hanno condiviso le motivazioni della scelta” racconta Osvaldo Messi, funzionario CNA e animatore dell’iniziativa. “Ad oggi sono molti i Sindaci che hanno risposto positivamente al nostro appello e già in alcuni casi è stato deliberato in tal senso”. Per raccogliere le esperienze fino ad oggi intraprese dai Comuni maceratesi in tema di aiuti alle imprese, e quindi per condividerle e rilanciarle, la CNA Macerata ha invitato i Sindaci ad un incontro pubblico sul web. Saranno ospiti della trasmissione tv “Fino alle 20 con CNA” in onda mercoledì 27 gennaio alle ore 19,15 sul Canale 14 Marche Franco Capponi Sindaco di Treia, Mariano Calamita primo cittadino di Appignano, Angela Barbieri per Montefano, Stefano Montemarani per Morrovalle, Ubaldo Scuppa per Apiro, Sandro Sborgia per Camerino e Gigliola Bordoni vice Sindaco di Monte San Giusto. A ttraverso la piattaforma zoom ci sarà la possibilità di interagire con gli ospiti. Link di accesso sul sito della CNA di Macerata (www.mc.cna.it).  

26/01/2021 11:00
Civitanova, contributi per autonomi e ditte individuali: riaperti i termini per le domande

Civitanova, contributi per autonomi e ditte individuali: riaperti i termini per le domande

Nuova possibilità di accedere ai fondi comunali destinati alle categorie di lavoratori colpiti dall’emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Covid-19. La Giunta comunale ha deciso, nella seduta di ieri, di riaprire i termini per la presentazione delle domande e di prorogare le date di scadenza di presentazione delle istanze on-line per i contributi a sostegno dei lavoratori autonomi, ditte individuali e liberi professionisti con un fatturato sull'intero anno 2019 non superiore a € 75.000,00 e che presentino una riduzione del fatturato 2020 di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per questa ulteriore manovra saranno utilizzati i 140 mila euro derivanti dalle economie dei bandi precedenti.  Nell’avviso, che sarà pubblicato lunedì mattina e resterà aperto per dieci giorni, si specifica che potranno fare domanda solo coloro che non l'hanno già presentata in precedenza.  “Insieme al Sindaco e ai colleghi di Giunta – spiega l’assessore al Bilancio Roberta Belletti - abbiamo valutato di dare l'opportunità di ricevere un sussidio a chi ha un fatturato sull'intero anno 2019 non superiore a € 75.000,00 e che presentino una riduzione del fatturato 2020 di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019”. Nel precedente avviso era stato richiesto come requisito di aver registrato nell’anno in corso e fino al 30 settembre 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 33% rispetto al fatturato relativo al medesimo periodo del 2019. Nuova possibilità di ristori comunali dunque per lavoratori autonomi, ditte individuali e liberi professionisti che nel periodo estivo hanno avuto un recupero di fatturato, mentre nel periodo appena successivo hanno subito un'ulteriore e significativa riduzione del fatturato a causa delle ulteriori restrizioni governative. “L’Amministrazione comunale – prosegue l’assessore Belletti – a dicembre 2020 ha soddisfatto 392 domande per l’erogazione dei contributi economici in favore di ditte individuali, i lavoratori autonomi e liberi professionisti. Ma vogliamo dare la possibilità a tutti coloro che hanno i requisiti al 31 dicembre 2020 di poter presentare le domande per il contributo, per questo abbiamo ritenuto opportuno riaprire i termini e prorogare le date di scadenza di presentazione delle istanze on-line. Quindi si calcola che potranno fare domanda altri 280 lavoratori con ditte individuli in difficoltà”. La somma che verrà erogata come ristoro non potrà superare le 500,00 € e potrà essere ridotta proporzionalmente in base alla disponibilità nuova assegnata a tale bando integrativo e il totale delle domande ammesse. Nel frattempo, sono stati elaborati i dati delle società sportive che hanno fatto richiesta degli aiuti messi a disposizione dall’Amministrazione comunale: sono pervenute 72 domande. Un settore, quello dello sport, in grave sofferenza e che deve affrontare questo periodo di emergenza sanitaria con la chiusura delle attività per rispettare le misure anticontagio. In Bilancio è stato ricavato un fondo di € 100.000,00 da destinare alle società sportive, per un importo unitario massimo del contributo pari a € 1.000,00 per società o associazioni che hanno dimostrato di avere la sede sportiva nel Comune di Civitanova Marche, non gestire in convenzione con il Comune di Civitanova Marche impianti sportivi comunali ed essere iscritte/riconosciute nell’ambito di ciascuna propria federazione. “Gli uffici stanno provvedendo a liquidare i 72 mila euro – spiega l’assessore al Bilancio Roberta Belletti fornendo i relativi dati – che raggiungeranno 72 associazioni sportive cittadine che hanno fatto richiesta e che rientrano nell’ambito della  manovra pensata dalla Giunta a sostegno dei lavoratori fragili, autonomi e cassaintegrati. Abbiamo voluto raggiungere la più ampia rosa possibile di persone colpite dall’emergenza, senza lasciare indietro nessuno”.    

23/01/2021 12:07
Banche, stretta sull'accesso ai finanziamenti: "Tempi duri per famiglie e imprese"

Banche, stretta sull'accesso ai finanziamenti: "Tempi duri per famiglie e imprese"

Qualche giorno fa è stata pubblicata l'indagine trimsetrale Bce e quella mensile dell'Abi sul credito rispettivamente a livello di Eurozona e Italia, dove si legge che le banche della zona euro prevedono di inasprire ulteriormente l'accesso ai finanziamenti nel primo trimestre 2021 con molte aziende che dipendono da liquidità di emergenza a causa delle misure restrittive anti-Covid.Con il lockdown durante il 2020, il credito bancario è stato un piccolo e comunque inadeguato salvagente per mantenere a galla le aziende.Ma gli Istituti di credito hanno iniziato da subito a rendere più difficile l'accesso al credito per famiglie e imprese nell'ultimo trimestre dell'anno scorso e prevedono di continuare.Le banche da parte loro sostengono, nonostante le misure di vigilanza abbiano rafforzato la loro posizione patrimoniale e contribuito alle capacità di finanziamento, di risentire di un impatto restrittivo sugli standard di credito in tutte le categorie di prestiti, ma difficilmente approverà ulteriori misure di stimolo. "La verità è che le banche non si fidano dell'attuale situazione delle aziende e cominciano ad aver paura di cosa potrebbe  accadere se al termine della moratoria dei mutui, concessa fino al 30/06/2021, ci fossero insolvenze a catena e  per questo non fanno molto affidamento sulla garanzia statale" spiega Giuseppe Tosoni presidente dell'Associazione Tutela Impresa.  "Gran parte delle nuove garanzie ad oggi stanziate dal governo Conte sono state utilizzate dalla banche per estinguere i prestiti già erogati e quindi garantire al 100% delle esposizioni correnti". In questo modo gli istituti di credito "hanno azzerato i rischi di incorrere in crediti deteriorati"Le cifre messe in campo dal governo per permettere alle aziende di accedere al credito, e alle banche di concederlo senza rischiare troppo, sono di tutto rispetto: 94,7 miliardi di euro sono garantiti dall'agenzia per il credito (Sace) controllata al cento per cento da Cassa depositi e prestiti e dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Finora però, usando queste garanzie le banche hanno erogato solo 32,5 miliardi di prestiti, e in gran parte i soldi sono finiti alle aziende considerate sicure, vale a dire quelle meno penalizzate dalla pandemia. "Pertanto la verità è che il decreto liquidità è stato fatto per le banche, che hanno sistemato i loro bilanci e hanno le casse piene perchè nessuno spende e i ricchi guadagnano ancora di più nonostante la recessione", afferma ancora Giuseppe Tosoni. "La legge approvata consente agli istituti bancari di non imputare i crediti sospesi come deteriorati e dunque come sofferenza , però prima o poi questa bolla creditizia rischia di esplodere . Gli ultimi dati ufficiali della Banca d'Italia sono del 25 novembre 2020 e parlano di 2,7 milioni di richieste di moratoria avanzate da piccole e medie imprese, per un totale di 301 miliardi di euro. " Oggi quando si prestano dei soldi il rischio è molto alto, le banche preferiscono finanziare grandi operazioni come Alitalia o Autostrade perchè di mezzo c'è la politica, mentre intorno agli artigiani c'è il deserto". A preoccupare ancora di più è l'imminente entrata in vigore, da gennaio 2021, della nuova definizione europea di default, in base alla quale qualsiasi cliente che presenti un arretrato di novanta giorni sarà considerato "inadempiente". Con questi criteri le banche temono che senza la moratoria gran parte delle aziende che l'hanno chiesta finirebbero automaticamente nella "lista nera" e lo stato sarebbe subissato dalle richieste di pagamento per i creditori insolventi. Per questo molti imprenditori si sono visti approvare il prestito a patto di estinguere, del tutto o parzialmente, i debiti pregressi. La domanda da porsi è " quante aziende piccole e piccolissime sopravvivranno alla pandemia e alla stretta del credito ?? " Ecco perchè ancora una volta le leggi partorite da politici "non competenti" che se pur strapagati come membri di varie task force, ma mai fatto un giorno dentro ad una fabbrica, non possono avere alcun sostegno per le parti più bisognose e ancora una volta sono ad esclusivo vantaggio delle grandi lobbies.

23/01/2021 10:35
Ennesimo stop alla terza corsia, Confartigianato: "L'A14 non è più sicura, disagi intollerabili"

Ennesimo stop alla terza corsia, Confartigianato: "L'A14 non è più sicura, disagi intollerabili"

"Il completamento della terza corsia dell’A14 è paralizzato e la doccia fredda che arriva dalle Autostrade sa proprio di beffa. Oseremmo dire un’inversione del senso di marcia. Già, perché il ministro De Micheli aveva annunciato recentemente il suo prolungamento da Porto Sant’Elpidio a Giulianova, parlando persino di 1,3 miliardi di euro in stanziamenti economici. I fondi ci sono, l’intenzione pure. Arriva il lieto fine? Niente affatto". È quanto affermano in una nota congiunta il Presidente Territoriale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo Renzo Leonori e i Vice Presidenti Territoriali Natascia Troli e Lorenzo Totò.  "Nel Piano industriale 2020-2023 della Società Autostrade non c’è traccia di questo intervento - aggiungono -. Quindi, dovremmo dedurre che per i prossimi anni le Marche resteranno strozzate dagli ormai famosi “colli di bottiglia” dell’A14, con conseguente intasamento delle altre arterie viarie. Vedi il periodico caos sull’Adriatica. “Problema di pianificazione” di medio e lungo termine, leggiamo nelle motivazioni della Società. Ma il medio e lungo termine qui si sta trasformando in eternità. Intanto, i cittadini si lamentano, gli autotrasportatori sono al palo". "L’A14 non è più sicura, la permanenza di lavori-toppa continui genera disagi che non sono più tollerabili - tuonano i vertici di Confartigianato -. E lo denunciamo da troppo tempo. Non siamo, inoltre, preparati ad affrontare il possibile imprevisto: il sequestro dei due viadotti ha evidenziato ancora tutte le fragilità della nostra rete. Ricordiamo, infine, tutto quello che abbiamo dovuto sopportare nell’estate 2020, così come nelle altre stagioni passate, con ingorghi continui. Un danno certo economico, ma anche di immagine, poiché per il turismo non è stato proprio un bel biglietto da visita. Per l’estate 2021, a questo punto, prevediamo lo stesso scenario". "Assistiamo, del resto, all’ennesimo blocco. Sostanzialmente, liquidare un intervento fondamentale per il territorio come un difetto di programmazione è inconcepibile. Non ci interessano i rimpalli, ci interessano le conclusioni. Per questo, chiudiamo con un appello alla Regione, affinché si faccia portatrice degli interessi della collettività al MIT. L’augurio è che il Ministero riesca a trovare la quadra con le Autostrade il prima possibile. L’attesa è logorante" concludono nella nota il presidente Territoriale Leonori e i Vice Troli e Totò.   

22/01/2021 11:16
Confartigianato, il Bonus Casa diventa a portata di click: ecco lo sportello “Non Solo 110%"

Confartigianato, il Bonus Casa diventa a portata di click: ecco lo sportello “Non Solo 110%"

Il Bonus Casa 2021 ha introdotto una serie di agevolazioni che possono essere molto vantaggiose per i cittadini. Ma orientarsi nella normativa non è sempre alla portata di tutti. Per essere ancora più vicini alle esigenze del territorio, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha ideato lo sportello “Non Solo 110% - Bonus Casa a portata di click”. Il progetto presentato questa mattina, è volto ad orientare i cittadini e le imprese sulle varie tipologie di Bonus Casa. Nel sito web di Confartigianato è stata ospitata una sezione che rappresenta l’incontro tra domanda e offerta, a disposizione di un potenziale bacino d’utenza di 30.000 famiglie. In questa nuova sezione, sarà possibile consultare le imprese, i professionisti e le banche disponibili alle agevolazioni, e ricevere l’assistenza e la consulenza di Confartigianato per ottenere il beneficio richiesto.“Non Solo 110%” è uno strumento utile anche ad incentivare l’economia del territorio, dando al cittadino la possibilità di conoscere i bonus e metterlo in contatto con le realtà  delle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo interessate allo studio di fattibilità e alla realizzazione. Al progetto hanno collaborato gli Ordini professionali interessati e le attività produttive. Allo sportello hanno ad oggi aderito 170  imprese e 70 tra ingegneri, architetti e geometri. Negli elenchi sono inoltre riportati i cinque istituti di credito che sono già convenzionati per assorbire il credito d’imposta: sono Intesa Sanpaolo, Bper, Unicredit,  Artigiancassa e Uni.Co. Alla conferenza stampa online di questa mattina hanno partecipato i partner dell’iniziativa. Renzo Leonori, Presidente Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno, Fermo ha sottolineato come l’Associazione vuole con questo progetto “dare il proprio supporto al territorio anche pensando ad un settore focale come l’edilizia e su temi centrali quali la ricostruzione post-sisma, soprattutto in uno dei più difficili contesti economici che stiamo vivendo”. “Il nostro è un progetto di comunità locale - ha aggiunto il Segretario Generale Giorgio Menichelli - che va verso il rilancio della filiera dell’edilizia e del mondo della ristrutturazione. Siamo convinti che in questo mercato si faranno quasi esclusivamente operazioni utilizzando credito d’imposta e cessione del credito, e proprio per questo motivo abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti questo nuovo sportello. Questo rilancio è interconnesso alla ricostruzione post-sisma, che ha preso un nuovo slancio. Ma l’iniziativa non si esaurisce qui, perché sostiene i privati e i consumi in un momento di particolare difficoltà. Non di meno, la riqualificazione va verso la tutela ambientale e il risparmio energetico”. Le conclusioni sono state affidate a Pacifico Berrè, responsabile Settore Edilizia: “Abbiamo intercettato l’esigenza di mettere insieme tutti gli attori dei vari bonus disponibili, creando una sorta di sportello in cui trovare tutte le informazioni utili, dalle imprese, ai professionisti agli istituti di credito. Bene ha fatto il legislatore a metter mano sul comparto, Confartigianato sarà parte attiva per far sì che tali agevolazioni possano essere prorogate anche dopo giugno 2022. A livello di ricostruzione post sisma ci sono stati importanti provvedimenti del Commissario Legnini che estendo il 100% all’accollo, ovvero alla parte che non viene finanziata dall’Ufficio Speciale Ricostruzione. Altrettanto importante è il provvedimento che prevede la possibilità di ottenere una maggiorazione del 50% in più, quindi 165%, del credito di imposta sui lavori fuori dal sistema del contributo pubblico. Ringraziamo tutti i professionisti, imprese e gli  istituti di credito che si sono resi disponibili e hanno collaborato alla realizzazione di questo importante progetto”.

18/01/2021 13:45
'Sos Fattoria Marche', Coldiretti lancia l'allarme:"dal sisma perse il 21% delle aziende zootecniche"

'Sos Fattoria Marche', Coldiretti lancia l'allarme:"dal sisma perse il 21% delle aziende zootecniche"

Dal dopo terremoto a oggi si è perso, secondo l'analisi di Coldiretti Marche su dati dell'Anagrafe zootecnica nazionale, il 21% delle aziende mentre il patrimonio zootecnico è diminuito di circa il 3%. In controtendenza rispetto agli altri il comparto avicolo che cresce del 4% .Nella nostra regione sono presenti circa 3.500 allevamenti di bovini, 94 bufalini, circa 4mila ovicaprini, quasi 8mila suini, 430 avicoli e anche 62 attività di acquacoltura tra acqua dolce e mare. Lo riferisce Coldiretti Marche in occasione del 17 gennaio in cui si celebra Sant'Antonio Abate, protettore degli animali, e cui c'è la tradizionale benedizione degli animali. l settore è in crisi anche per il perdurare delle restrizioni a ristoranti, bar e alberghi imposte a causa dell'emergenza Covid con il conseguente crollo dei consumi. "Gli allevatori marchigiani - secondo Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - svolgono un ruolo di presidio e mantenimento del territorio naturale. Il loro lavoro, basato sulla sostenibilità ambientale, - afferma - contribuisce a generare valore e occupazione anche in territori marginali. Ovviamente la crisi sanitaria che stiamo vivendo rende la zootecnia uno dei settori più colpiti. Chiediamo alle Istituzioni di sostenere oggi e continuare in futuro a potenziare il settore così importante per la nostra regione". Più di una famiglia marchigiana su due, riferisce ancora Coldiretti Marche, ha un animale in casa. Amici a quattro zampe, soprattutto cani e gatti, che secondo i dati dell'anagrafe regionale degli animali d'affezione superano quota 382mila. Un numero a cui si aggiungono agli animali allevati nelle campagne marchigiane in 16mila aziende zootecniche che si occupano di circa 306mila animali tra mucche, bufale, pecore, capre, cavalli e maiali senza contare 4,5 milioni di volatili tra polli, galline, tacchini, oche, anatre ma anche quaglie e, negli ultimi anni, pure struzzi ed emu. 

18/01/2021 11:50
Confartigianato Trasporti, in arrivo oltre 600mila euro di "buoni viaggio” per disabili e famiglie

Confartigianato Trasporti, in arrivo oltre 600mila euro di "buoni viaggio” per disabili e famiglie

Confartigianato Trasporto Persone esprime soddisfazione per l'emanazione del DM Interministeriale MIT e MEF per la ripartizione dei fondi pari a 35 milioni di euro per i "buoni viaggio” per persone disabili e famiglie in difficoltà, destinati ai Comuni capoluogo di Provincia. I fondi saranno erogati per favorire la mobilità delle persone disagiate che utilizzeranno per i loro spostamenti i Taxi e gli NCC. Il buono viaggio consente il rimborso del 50% del costo del Taxi con un massimo di 20€ per ciascun viaggio, da utilizzare fino al 30 giugno 2021 per gli spostamenti effettuati a mezzo servizio reso da TAXI o NCC.  Gli importi previsti per i capoluoghi marchigiani sono complessivamente  672.000 euro cosi suddivisi: Macerata 110.043€, Ascoli Piceno 115.874€, Fermo 101.352€, Ancona 174.874€ e Pesaro e Urbino169.549€.  “Il provvedimento - afferma Paolo Zengarini responsabile interprovinciale di Confartigianato Trasporti - stanziava le risorse per favorire la mobilità delle persone disabili o con mobilità ridotta, con patologie accertate, appartenenti a nuclei familiari più colpiti dagli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria e per consentire inoltre la ripresa di un settore in profonda crisi. Per sollecitare l'emanazione di questo DM, Confartigianato si era attivata, prima per l'uscita del DL con lo stanziamento delle risorse e poi per attuare quanto previsto. Negli scorsi mesi di settembre ed ottobre abbiamo incontrato diverse amministrazioni comunali e gli Assessori ai servizi sociali di riferimento per evidenziare queste opportunità e comprendere le modalità di gestione da parte dei Comuni. Siamo tutt’oggi in contatto con i comuni interessati per verificare che presentino la richiesta di assegnazione dei fondi spettanti entro 10 giorni dalla pubblicazione del DM sulla G.U., e per concertare le procedure che intenderanno adottare per avviare questi nuovi servizi, che ci auguriamo rimettano in moto il settore del trasporto persone a mezzo Taxi o Ncc. Grazie alle sollecitazioni dell’Associazione inoltre, il termine per l’utilizzo dei fondi, precedentemente previsto per il 31 dicembre 2020, è stato prorogato al 30 giugno prossimo, e ci auguriamo che i servizi agevolati vengano avviati tempestivamente”.

16/01/2021 11:12
Settore calzaturiero, fatturato in calo fra il 30 e il 60%. Piervincenzi: "Urge un piano di rilancio"

Settore calzaturiero, fatturato in calo fra il 30 e il 60%. Piervincenzi: "Urge un piano di rilancio"

Matteo Piervincenzi, Presidente della Sezione Calzature di Confindustria Macerata, lancia un appello per sostenere e rivitalizzare un settore che con la pandemia ha visto precipitare una situazione già pericolosamente in crisi. "Gli ultimi dati parlano di una perdita di  fatturato  nel 2020  fra il 30% ed il 60% in un comparto fortemente concentrato  proprio in questa Regione  che conta  30.000 addetti nelle calzature e pelletterie e 10.000 addetti nel tessile  abbigliamento" - sottolinea Piervincenzi - . "Le aspettative di ripartenza di fine 2020 e inizio 2021 sono state  ampiamente disattese dalla ripresa della pandemia con la permanenza del blocco di ogni attività commerciale e fieristica. C’è da sottolineare  poi che già si notano cambiamenti strutturali nelle dinamiche dei consumi. Un quadro di estrema gravità a  cui vanno ad aggiungersi  le conseguenze negative ampiamente note del sisma del 2016 e della crisi del sistema creditizio locale.Interventi legislativi come il “Decreto Sud” di certo poi penalizzano la competitività delle nostre imprese rispetto ad esempio a quelle Campane o Pugliesi.  Evidenzio inoltre con sincero stupore come la recente legge di Bilancio 2021 (all’art. 1, commi 157  e 158) ponga una particolare attenzione per il settore tessile Biellese senza fare menzione alcuna di distretti analoghi in medesime difficoltà. Ricordo che  le Marche rappresentano un terzo della produzione nazionale  di calzature  con  una propensione all’export superiore all’80%.  Ribadisco quindi l’estrema urgenza di avviare un piano organico e condiviso di rilancio del settore calzaturiero che protegga e valorizzi le competenze del comparto, ricorrendo anche alle opportunità che l’economia digitale ci offre, per dare nuova “linfa” ad un distretto con tante potenzialità ancora da esprimere e per contrastare il progressivo declino dell’intera economia regionale. Non possiamo permetterci la disgregazione di una realtà,  che rappresenta, con le sue filiere e per lo specifico know how, il fiore all’occhiello dell’impresa manifatturiera marchigiana  e del Made in Italy nazionale". Il presidente della sezione calzature di Confindustria - propone quindi "un  percorso da attivare rapidamente, attingendo anche dalle risorse del Recovery Fund, che secondo noi deve prevedere interventi  immediati e di medio periodo quali:   Sostegni concreti e veloci alle imprese di fronte al prolungamento della crisi degli acquisti (il mercato è fermo, i negozi sono pieni di merce e anche la prossima stagione è già compromessa); Potenziamento e proroga dei benefici nell'ambito della dichiarazione di “Crisi Complessa” con l’inserimento di  interventi  realmente idonei per le PMI ad affrontare questo momento; Rifinanziamento delle misure SIMEST anche per il 2021 con particolare attenzione alle PMI; Potenziamento dei contributi CCIAA per le attività promozionali e fieristiche realizzate anche in forma digitale; Sostegni alla crescita digitale sia organizzativa che commerciale con la previsione di  idonei interventi di affiancamento tramite voucher per le PMI; Sostegno per  favorire la crescita dimensionale attraverso aggregazioni e fusioni, in accordo con gli Istituti di Credito; Tutela del lavoro e delle competenze specialistiche del distretto calzaturiero marchigiano attraverso la riduzione di oneri, l’attivazione di meccanismi incentivanti e di misure di affiancamento e  formazione; Valorizzazione e promozione dell'area distrettuale e delle sue specifiche competenze ed eccellenze produttive, culturali, turistiche, attraverso un piano di marketing territoriale come ad esempio il progetto "Shoes Valley" sviluppato con successo in altri distretti (E.Romagna, Veneto e Toscana) e  finalizzato ad attrarre sul nostro territorio buyer, investitori, turisti, consumatori; Creazione di una piattaforma territoriale - logistica per il sistema Calzature Moda per favorire l’accesso ai mercati da parte delle PMI". “Un rilancio – sottolinea ancora Piervincenzi -  che non può comunque non contemplare anche una riorganizzazione delle infrastrutture da sempre carenti nella nostra Regione. È chiaro che per attuare queste proposte occorre un lavoro di squadra che coinvolga tutti gli attori del territorio, il Presidente della Regione Acquaroli con la Giunta, le Istituzioni, gli Enti, i Rappresentati Sindacali, le Associazioni di categoria, le Università. Siamo disponibili al confronto per definire insieme programmi e priorità”.

14/01/2021 13:36
Banco Marchigiano è il primo tra gli istituti di credito regionali: a dirlo è “l’atlante" di Milano Finanza

Banco Marchigiano è il primo tra gli istituti di credito regionali: a dirlo è “l’atlante" di Milano Finanza

Il Banco Marchigiano, in attesa di diventare banca interregionale a seguito della fusione con Banca del Gran Sasso d’Italia, si posiziona al 1° posto, fra tutte le banche regionali, nella speciale classifica  “L’Atlante delle Banche leader 2020”, stilata come ogni anno da Milano Finanza. Il rigoroso ranking del quotidiano nazionale economico-finanziario, stilato in collaborazione con la società di consulenza internazionale Accenture, mette sotto la lente i bilanci di 49 Gruppi Bancari e 362 Istituti di credito italiani ed esamina un articolato ventaglio di dati oggettivi, valori e parametri di riferimento, tra cui i mezzi amministrati, l’utile netto, il rapporto sofferente nette e impieghi dei clienti, il margine di intermediazione, la raccolta diretta, il risultato di gestione. “I dati fatti registrare dalla nostra Banca – dice il DG Marco Moreschi - evidenziano in maniera oggettiva risultati eccellenti sia in termini di solidità patrimoniale che di capacità commerciale. Per noi è motivo di grande orgoglio essere in cima a questa graduatoria ma quel che più conta è continuare quotidianamente a perseguire il nostro obiettivo che è quello di sostenere in modo concreto, reale, pragmatico, il territorio, le famiglie e le imprese che ne rappresentano la spina dorsale imprescindibile, cercando al contempo di tenere in equilibrio la nostra efficienza economica”. “Abbiamo aperto questo nuovo anno come meglio non potevamo sperare – dice il Presidente Sandro Palombini - e questo riconoscimento fa il paio con altre importanti recenti novità tra cui l’apertura di una filiale in Ancona centro e l’annunciato progetto di aggregazione con la Banca del Gran Sasso d’Italia”.

13/01/2021 17:20
Ristoranti aperti a cena per protesta: "Capiamo il malessere, ma stop all'illegalità"

Ristoranti aperti a cena per protesta: "Capiamo il malessere, ma stop all'illegalità"

Confartigianato Imprese Macerata - Ascoli Piceno-Fermo interviene riguardo le proteste del settore ristorazione per le restrizioni previste dal nuovo Dpcm. “Stiamo seguendo con molta preoccupazione il tam tam della campagna #ioapro1501, che sta lanciando per venerdì una protesta strutturata. Speriamo – afferma il Segretario generale Giorgio Menichelli - che tale manifestazione si esaurirà come provocazione, e ci auguriamo che la volontà di rispettare le leggi prevalga sull’intenzione di tenere aperto a tutti i costi. Pur comprendendo i malesseri della categoria, legati non solo alle restrizioni ma anche ad un approccio approssimativo, contraddittorio e quindi incomprensibile non solo per gli operatori ma anche per i clienti, non possiamo che esprimere la nostra contrarietà a fenomeni che seguono metodologie illegali". "Questo fare - prosegue Menichelli -  getta ombre nel settore del commercio, perché crea le basi per un contrato tra operatori economici, tra chi rispetta le norme e chi no. Ma aperture “di pancia” si  contrappongono anche al bene dei clienti, perché vengono messi a rischio di sanzioni salate, oltre dal rischio di contagio. Infine, non rispettare i decreti, per quanto possano sembrare ingiusti, è un messaggio che contrasta con la professionalità del settore. Il rischio è anche quello di far saltare un sistema e far aumentare i contrasti sociali in un momento storico in cui, per quanto difficile, serve coesione e collaborazione. La nostra Associazione garantirà il massimo impegno per farsi portavoce delle istanze di tutte le imprese colpite.  Detto questo, occorre essere realisti perché le preoccupazioni dei ristoratori sono reali e devono essere prese in considerazione. Non rispettare tali istanze è controproducente, perché porta poi ad azioni esasperate e pericolose.  E il rischio di passare alla zona arancione, agita ulteriormente gli operatori e l’Associazione. Bisognerebbe capire perché, nonostante i ristringimenti imposti a molte attività economiche sotto il periodo natalizio, il numero dei contagi è salito. Significa che quei vincoli alle imprese sono stati inutili o sterili? I regimi e le restrizioni che cambiano di settimana in settimana, costringono i cittadini a non consumare e questo comportamento prudenziale impatta su altri settori che, seppur potendo rimanere aperti, subiscono crolli di fatturato. Basta contare le attività di solidarietà del terzo settore e dei Comuni che sono in prima linea per iniziative di sostegno economico per chi non riesce più ad arrivare a fine mese, tre cui anche molte famiglie con mono reddito da lavoro autonomo, cassintegrati dei settori chiusi per decreto e disoccupati, ecc. per capire che ciò che è stato fino ad ora messo in campo dal Governo non è abbastanza. Ci aspettiamo uno sforzo ancora maggiore per venire incontro alle esigenze reali di migliaia di famiglie ed imprese. Scelte chiare e rapide, perché l'economia rischia di morire.  Confartigianato - conclude Menichelli - vede con preoccupazione, ad esempio, la possibilità di una stretta all’asporto dopo le 18, una decisione che andrebbe solamente contro la ristorazione. Pur nella gravità della situazione, non è possibile penalizzare in questo modo le attività. Un danno frutto di una mancanza di ascolto”.

13/01/2021 16:30
iGuzzini illuminazione, Roberta Moschettoni nominata nuovo Chief Financial Officer

iGuzzini illuminazione, Roberta Moschettoni nominata nuovo Chief Financial Officer

 iGuzzini illuminazione, azienda del Gruppo Fagerhult e leader internazionale nel settore dell’illuminazione architetturale, annuncia oggi la nomina di Roberta Moschettoni a Chief Financial Officer (CFO). Con questo nuovo incarico, Roberta succede nella funzione a Cristiano Venturini, attualmente CEO dell’azienda recanatese.  "Sono felice di poter affidare l'incarico di CFO a Roberta Moschettoni, con la quale ho il piacere di collaborare da anni" ha dichiarato Cristiano Venturini. "Sono certo che le sue rimarchevoli competenze e capacità, insieme alla lunga esperienza in iGuzzini, le consentiranno di ricoprire il nuovo ruolo con successo e continuare a offrire il suo prezioso contributo all'azienda.” “Ventitré anni fa ho iniziato il mio percorso in iGuzzini che ringrazio, insieme al Gruppo Fagerhult, per la fiducia accordatami e per questa nuova opportunità di crescita professionale e personale” ha commentato Roberta Moschettoni. “Sono onorata di portare avanti l’operato di Cristiano.” Dopo la laurea magistrale, conseguita a pieni voti con lode presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università Politecnica degli studi di Ancona, nel 1998 Roberta Moschettoni entra a far parte della divisione Management Control di iGuzzini. Dopo aver maturato una lunga esperienza come controller, nel 2012 Roberta ha assunto il ruolo di Group Controller Manager, coordinando un team di 5 persone e riportando direttamente al CFO. Roberta è inoltre membro della Controller Associati, associazione senza fini di lucro che collega tra loro professionisti ed esperti di Controllo di Gestione, fin dalla sua costituzione nel 1999. Nel tempo, ha ricoperto diverse cariche sociali e ne è stata Presidente per due mandati consecutivi fino allo scorso ottobre.

11/01/2021 17:23
Marche, dal 15 gennaio borse lavoro e borse di ricerca per under 30: come fare domanda

Marche, dal 15 gennaio borse lavoro e borse di ricerca per under 30: come fare domanda

Dal 15 gennaio 2021, grazie all’utilizzo delle economie maturate, sarà possibile presentare la domanda per 160 borse lavoro destinate a disoccupati adulti (over 30) e 60 borse di ricerca destinate a giovani laureati (under 30): la Giunta regionale, nell'ultima seduta, ha rifinanziato un'attività che dal 2019 al 2020 aveva già dato ottimi risultati, con l'assegnazione di 1197 borse lavoro e 324 borse ricerca per giovani laureati. “Viste le crescenti esigenze di ricerca di occupazione in questo periodo di difficoltà diffuso, stiamo dedicando un impegno sempre più intenso a favore dell’inserimento nel mercato del lavoro di disoccupati giovani e adulti – spiega l'assessore regionale al Lavoro e Formazione Stefano Aguzzi -. Per questo motivo, abbiamo deciso di rifinanziare le borse, prorogare la scadenza degli avvisi fino al 31 marzo 2021 e riaprire entrambi gli avvisi sul territorio regionale”. Le risorse complessive del POR FSE 2014-2020 che la Regione ha destinato a queste misure nel 2019 e 2020 sono complessivamente 5.468.400 euro per le borse lavoro e 2.531.088 euro per le borse ricerca. Per il 2021, i residui messi a disposizione sono pari a circa 1.200.000 euro: 730.000 sono utilizzati per finanziare le 160 borse lavoro e 470.000 euro circa per ulteriori 60 borse di ricerca. “E’ importante, – aggiunge l'assessore Aguzzi – anche alla luce dell’impatto negativo generato dall’emergenza Covid sul tessuto produttivo e sul lavoro, continuare ad attivare strumenti di sostegno sia ai disoccupati, adulti e giovani, con basso ed elevato livello di scolarizzazione, sia al sistema economico. Questa misura del Fondo sociale europeo rappresenta un percorso integrato virtuoso: dapprima il disoccupato realizza una esperienza formativo-professionale presso un’impresa o datore di lavoro privato; al termine di questa esperienza, il soggetto ospitante o altro datore di lavoro ha la possibilità di fruire di un contributo a fondo perduto per l’assunzione del borsista con un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato, full o part time o con un apprendistato professionalizzante”. La borsa di ricerca ha una durata di 9 mesi, quella di lavoro di 6 mesi. Gli avvisi pubblici, con tutte le informazioni utili, sono pubblicati sul sito www.regione.marche.it/Regione-Utile/Lavoro-e-Formazione-Professionale/.

08/01/2021 16:00
Cna Macerata, indagine sulle aspettative delle imprese: una su quattro teme di chiudere nel 2021

Cna Macerata, indagine sulle aspettative delle imprese: una su quattro teme di chiudere nel 2021

 La crisi economica innescata dalla pandemia Covid ha determinato perdite per l’economia italiana di ampiezza inusitata e stimate dall’Istat in una diminuzione del PIL dell’8,9%. Il dato, riferito all’intero sistema economico, cela ovviamente situazioni differenti a livello settoriale e a seconda delle caratteristiche strutturali delle imprese che compongono il nostro sistema produttivo. Diverse appaiono anche le capacità di risalire la china e di recuperare il terreno perduto nel 2021.  Partendo da questo assunto, la CNA ha realizzato l’indagine “Pensare ad un futuro senza Covid. Le aspettative delle imprese per il 2021”, dalla quale emerge che: nell’anno che abbiamo di fronte la stragrande maggioranza dei rispondenti prevede un recupero del PIL che risulterà però solo parziale; l’indebolimento generato dalla crisi potrebbe mettere a repentaglio la continuità di una impresa su quattro anche se è ampia la quota di rispondenti che ritiene di potere recuperare le perdite già nel corso dell’anno;  -quasi l’80% delle imprese ritiene fondamentale che anche nel 2021 il Governo continui a sostenere il sistema produttivo.  Il Direttore CNA Macerata Luciano Ramadori commenta i risultati.  <<Dall’indagine condotta dal Centro studi CNA emerge innanzitutto la grande voglia di ripartire che tutto il settore produttivo italiano ha. Più di 7 imprenditori su 10 immaginano che le perdite registrate nel 2020 possano essere in piccola parte recuperate nel 2021. Solo un imprenditore su 4 crede che l’Italia sia in grado di riconquistare rapidamente i livelli pre-Covid mentre qualcuno in più, il 27%, ha paura di non farcela e di cessare l’attività nei prossimi mesi.  L’eterogeneità delle aspettative non è dovuta ad una ripartizione caratteriale tra ottimisti e pessimisti del campione intervistato, bensì ad una diversa valutazione della situazione che le imprese hanno all’orizzonte e che cambia evidentemente a seconda dei settori. Se il comparto edile, grazie alle speranze riposte nel Superbonus 110% e nelle altre agevolazioni previste per le costruzioni, è per il 47% orientato ad una aspettativa favorevole, i comparti dove la grande maggioranza delle imprese hanno subito danni economici gravissimi, come il turismo, il trasporto ed i servizi alla persona, hanno un più accentuato timore di chiusura (36% di media).  Due imprenditori su tre, in definitiva, non sono affatto convinti che se ne possa uscire fuori nel breve periodo e i consigli proposti dai nostri imprenditori sono riassumibili in tre ordini: innanzitutto che occorra continuare lungo la strada tracciata dal governo, adottando ancora la diversificazione delle zone a seconda della gravità della situazione sanitaria; poi che l’Italia proceda nel solco degli altri Paesi europei, al fine principale di mantenere invariata la posizione competitiva nazionale; infine, di evitare per quanto possibile nuovi confinamenti. Alle nostre imprese - prosegue Ramadori -  abbiamo chiesto anche le strategie e le azioni prioritarie che ritengono più efficaci per allentare il morso della crisi. Quasi quattro su cinque (il 78,7%, a essere precisi) ritengono che il governo debba garantire un adeguato sostegno alle imprese, una sorta di grido di dolore che supera il 90% nei servizi per le persone e nel turismo. Le altre priorità indicate da almeno una impresa su tre (la domanda prevedeva risposte multiple, ndr) sono gli investimenti in ricerca e istruzione nonché un massiccio piano di infrastrutturazione materiale e immateriale>>.

08/01/2021 12:37
Duro colpo ai correntisti bancari: "dopo 3 mesi in rosso arriverà il blocco del conto per addebiti"

Duro colpo ai correntisti bancari: "dopo 3 mesi in rosso arriverà il blocco del conto per addebiti"

"Basteranno poche centinaia di euro di scoperto sul conto corrente per essere considerati insolventi e segnalati alla Centrale Rischi - rende noto l'Associazione zonale Tutela Impresa, comunica che dal primo gennaio 2021 entreranno in vigore le nuove norme Ue sul default - . Si rischia una catastrofe per tante aziende autonomi e dipendenti, già molto provati dal Covid e da ristori insufficienti". "Infatti le Banche dovranno considerare nella loro lista nera i cosi detti 'cattivi pagatori' semplicemente se un cittadino ha un arretrato da oltre 90 giorni anche di una sola rata di 100 euro - ( 500 se si riferisce ad imprese medio-grandi)". Chiarisce a tal riguardo, il Presidente Giuseppe Tosoni, che i titolari di conti correnti – imprese o famiglie che siano – non avranno sufficienti disponibilità liquide, sui depositi non gli saranno più consentiti gli addebiti automatici. "Si rischia pertanto un impovviso stop a pagamenti di utenze, stipendi, rate di finanziamenti vari, contributi previdenziali - spiega -Insomma chi si trova con il conto corrente scoperto, anche soltanto di 100 euro ma per tre mesi consecutivi, corre il rischio di risultare "moroso" nei confronti di vari soggetti ed il blocco del conto per addebiti automatici che non potranno più avvenire per quanto già autorizzato - sottolinea Tosoni - Per le aziende il rischio è restare senza liquidità, mandando in default non solo limprenditore ma anche dipendenti e collaboratori vari. Da lunedì quindi artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e molte famiglie non avranno più a disposizione quelle piccole forme di flessibilità a cui erano abituati e che li hanno sostenuti anche quest'anno durante i periodi di lockdown". Poi per questo sconfinamento, il correntista, viene immediatamente segnalato alla Centrale rischi che gli può negare sia qualsiasi tipo di prestito che di mutuo, nonchè la revoca di eventuali affidamenti in essere. Una situazione che rischia di mettere nei guai milioni di italiani. "Unica consolazione è che tale novità sta iniziando a preoccupare anche la politica, gran parte della quale sta adoperandosi per la sospensione della validità delle nuove norme, dello stesso avviso si sono dimostrate anche tutte le Associazioni di categorie, sia di Banche che di imprese, che stanno inviando una lettera congiunta alle varie istituzioni Ue - conclude Giuseppe Tosoni - Anche Tutela Impresa si è già resa parte attiva per tale iniziativa con l'augurio di vederla non sospesa ma addirittura annullata".      

30/12/2020 17:36
Marche, quasi 9 milioni per le imprese colpite dal Covid: fondi anche per cultura e spettacolo

Marche, quasi 9 milioni per le imprese colpite dal Covid: fondi anche per cultura e spettacolo

“Grazie all’attività di scouting dell’Assessorato al Bilancio nell’ambito delle risorse regionali, sono stati reperiti ulteriori 8,7 milioni di euro da destinare ad alcune categorie particolarmente colpite dalle restrizioni conseguenti la pandemia”. Lo annuncia l’assessore al Bilancio ed ai Trasporti Guido Castelli dopo l’approvazione del provvedimento di variazione oggi in giunta. “Il tessuto economico e produttivo delle Marche – prosegue Castelli – sta soffrendo moltissimo e, come Regione, ognuno nell’ambito delle proprie possibilità e competenze, è nostro preciso dovere aiutare chi si trova in difficoltà perché non rimanga indietro. Per questo motivo, insieme ai colleghi Carloni e Latini abbiamo concordato che 5,9 milioni andranno a rimpinguare i provvedimenti a sostegno delle attività produttive, 1,6 milioni sono destinati ai ristori delle aziende del trasporto pubblico locale e 1,2 milioni sono stati riservati al mondo della cultura e dello spettacolo”. “Ringrazio l’assessore Castelli – sottolinea il vicepresidente Mirco Carloni con delega alle attività produttive – per lo sforzo fatto nel reperire nuove risorse con cui potremo far scorrere le graduatorie dei bandi e dare ulteriore sostegno a tante piccole e micro imprese che stanno vivendo un momento davvero difficile a causa dell’emergenza Covid. Sono state infatti finora 8.567 le aziende che hanno presentato domanda per accedere ai contributi del bando della Regione Marche per il sostegno alla ripartenza, per un totale complessivo di 8,5 milioni di euro”. I 5,9 milioni saranno infatti così suddivisi: 3,8 milioni come contributi alla ripartenza imprese per l’ammodernamento tecnologico; 462.500 euro come contributi alla ripartenza delle imprese per interventi di digitalizzazione; 1,5 milioni come contributi per investimento a favore delle micro e piccole imprese. Per quanto riguarda invece i fondi riservati al mondo dello spettacolo e della cultura, la cifra di 1,2 milioni di euro si aggiunge agli oltre 2 milioni di euro già assicurati in precedenza. “Questo stanziamento – specifica l’assessore alla Cultura Giorgia Latini – si affianca alle iniziative già assunte a favore dei soggetti di spettacolo dal vivo: parliamo di vere e proprie imprese che svolgono attività costitutiva del sistema dello spettacolo regionale ed assicurano continuità del servizio ed occupazione. Siamo perfettamente coscienti e consapevoli della durata e delle gravità della crisi, e per questo motivo ulteriori misure sono allo studio per il nuovo anno anche a seguito del confronto avvenuto con i rappresentanti dello spettacolo e del cinema e sulla base delle istanze pervenute”.

23/12/2020 19:02
Intesa tra Banco Marchigiano e Banca del Gran Sasso per un nuovo Istituto Interregionale

Intesa tra Banco Marchigiano e Banca del Gran Sasso per un nuovo Istituto Interregionale

Storica firma a Civitanova, dove il Banco Marchigiano e la Banca del Gran Sasso d’Italia BCC hanno siglato il protocollo d’intesa con il quale si da il semaforo verde all’aggregazione tra i due istituti di credito, marchigiano e abruzzese. Nascerà una nuova Banca Interregionale. Presso il quartiere generale dell’Istituto marchigiano, in viale Matteotti a Civitanova Marche, la storica intesa è stata sancita dal Presidente del Banco Sandro Palombini, dal suo Direttore Generale Marco Moreschi e dal Vice Presidente del Banco Marco Bindelli, e dai rispettivi omologhi abruzzesi, il Presidente Giulio Cesare Sottanelli (già deputato della Repubblica), il vice Presidente Gabriele Di Simone e il suo Direttore Generale f.f. Maria Concetta Di Saverio. L’articolato percorso che inizierà fin da subito procederà in base ad un serrato cronoprogramma che vedrà la nascita ufficiale del nuovo Istituto di Credito, frutto della fusione, per il primo ottobre del 2021. “Per la prima volta ci apriamo ad un’area extraregionale – dice il Presidente del Banco, Sandro Palombini – accettando con entusiasmo la sfida di misurarci con nuovi territori, nuovi fabbisogni e nuove attività da sviluppare. Un ulteriore step di crescita per la nostra Banca che sempre più intende porsi come punto di riferimento, ora con un orizzonte non più solamente regionale ma interregionale. E, in questo step di crescita, abbiamo deciso di unire le forze con una Banca, piccola ma virtuosa, come la Banca del Gran Sasso d’Italia”. “E’ stata una giornata storica per i due Istituti di Credito e per il territorio – dice il Presidente della Banca del Gran Sasso d’Italia, Giulio Cesare Sottanelli – abbiamo fatto il primo passo importante di un lungo cammino, per una Banca interregionale che ci vedrà protagonisti nel mondo del Credito Cooperativo nei due rispettivi territori regionali. Tutto questo porterà benefici ai soci, al territorio, ai clienti e ai dipendenti”. Archiviata la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra i due Istituti di Credito, ora la palla passerà alla progettazione e redazione del piano industriale di fusione tra le due Banche poi ci sarà il passaggio ufficiale con i due Consigli di Amministrazione previsti per i primi di marzo. Seguiranno vari passaggi autorizzativi da parte dell’Autorità di Vigilanza Europea, la BCE con l’ausilio della Capogruppo per poi arrivare al cruciale passaggio delle assemblee straordinarie dei Soci delle due Banche che si terranno a cavallo tra fine luglio e inizio agosto. La stipula dell’atto di fusione avverrà a fine settembre per poi procedere allo start ufficiale, come detto, il 1 ottobre 2021. Il tutto avverrà ovviamente sotto l’egida della Capogruppo di cui fanno parte entrambe le Banche, ovvero Cassa Centrale Banca S.p.A. La nuova Banca avrà un totale di 11.400 soci, frutto dei 9000 del Banco e dei 2.400 della Banca abruzzese; le filiali saranno 28 (25 Banco e 3 Banca del Gran Sasso d’Italia BCC), i dipendenti saranno 188 (171 quelli marchigiani e 17 i colleghi provenienti dall’Istituto limitrofo; il patrimonio complessivo sarà di 71 milioni (66 Banco, 5 Gran Sasso), mentre l’attivo patrimoniale sarà di oltre un miliardo e 100 milioni, frutto dell’oltre un miliardo del Banco e dei 64 milioni dell’Istituto abruzzese. Alle 25 filiali del Banco Marchigiano, articolate tra le provincie di Pesaro, Ancona, Macerata e Fermo, si aggiungeranno pertanto le filiali dell’Istituto abruzzese di Pineto e Montorio al Vomano, provincia di Teramo, e quella de L’Aquila. Ancora per quel che concerne la copertura territoriale, la nuova Banca farà registrare fin da subito numeri importanti nel mondo delle Bcc italiane per il numero di Province coperte (ben 6: Pesaro, Ancona, Macerata, Fermo, Teramo, L’Aquila) e di Comuni serviti per competenza (106, di cui 32 della Banca del Gran Sasso d’Italia Bcc e 74 del Banco Marchigiano). La Banca del Gran Sasso d’Italia è stata l’ultima Banca di Credito Cooperativa autorizzata in Italia, nata ufficialmente nel gennaio del 2015 con l’allora denominazione di Banca del Vomano poi diventata Banca del Gran Sasso d’Italia nel maggio del 2017 a seguito dell’incorporazione del Comitato promotore della costituenda Banca de L’Aquila. Nel 2019 ha raggiunto il break even point, con una gestione molto virtuosa. Nel 2018 l’adesione alla Capogruppo Cassa Centrale Banca SpA. Il Banco Marchigiano-Credito Cooperativo affonda le sue radici in due Istituti di credito marchigiani dalla storia ultradecennale e profondamente radicati nei rispettivi territori, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro e la Banca di Suasa, dalla cui aggregazione il Banco Marchigiano è ufficialmente nato, nel dicembre del 2018. Con la fusione con la BCC del Gran Sasso d’Italia, il Banco Marchigiano continua il suo percorso di crescita, questa volta a sud, che lo ha già portato a diventare punto di riferimento nel panorama del credito marchigiano e che ora prosegue ampliando la propria attività per la prima volta fuori regione.  

23/12/2020 15:14
Un anno difficile, il peggiore per molti, ma guardiamo con fiducia al futuro

Un anno difficile, il peggiore per molti, ma guardiamo con fiducia al futuro

Direttore, dopo un 2019 che ha visto la Bcc crescere considerevolmente, tornando ad essere la banca del territorio per i finanziamenti a famiglie ed imprese, tutto lasciava presagire che l’anno prossimo alla conclusione potesse rafforzare questo ruolo. La pandemia come e quanto ha inciso su questo percorso?  Si è trattato, e purtroppo si tratta ancora, di un periodo estremamente complicato nel quale, accanto alla operatività caratteristica, mai semplice, si sono affiancate problematiche di varia natura e per nulla vicine o simili all’attività bancaria e che hanno riguardato essenzialmente la sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ottica della tutela della salute dei dipendenti e dei clienti, con un inevitabile rallentamento del “business”. Una situazione complessiva che ha inciso fortemente, quasi sempre in senso negativo, sui programmi di ogni azienda e che ha determinato il rinvio ad un momento successivo alla fine pandemia di qualsiasi piano di sviluppo: la nostra Banca, pur nelle difficoltà del periodo, può dirsi soddisfatta dei risultati che stanno maturando in questo 2020, un anno che verrà ricordato come il peggiore vissuto dalle generazioni che avevano avuto la fortuna di non conoscere la guerra. Siamo in una fase di transizione ma quanto è difficile gestire la stessa? Una “fase di transizione” che sta durando veramente troppo e che presenta enormi difficoltà di gestione. La pandemia ci ha impegnati e ci sta tuttora impegnando su diversi fronti, spesso divergenti e talvolta addirittura contrapposti: relativamente alla organizzazione del lavoro, da un lato, la necessità di ridurre le presenze dei colleghi in Banca e dall’altro la richiesta della clientela di continuare ad ottenere assistenza e consulenza, esigenza particolarmente sentita in un momento di così grande difficoltà; relativamente alla problematica di assicurare sostegno all’economia, da un lato la richiesta della clientela di soddisfare le richieste di finanziamento prevedendo un basso costo e dall’altro la necessità, richiamata a più riprese dalle autorità di vigilanza e controllo, di effettuare ulteriori accantonamenti in c/economico in previsione dell’incremento delle perdite sul credito a causa della pandemia, senza considerare la pressione nel dare veloce attuazione ai “decreti covid” (finanziamenti e moratorie) pur nell’oggettiva impossibilità di far fronte con immediatezza all’elevatissimo numero di richieste concentrate nel periodo peggiore dell’epidemia. In estrema sintesi, una fase storica molto complessa che, speriamo, possa finire presto. La Banca potrà essere un elemento di tenuta e supporto del tessuto economico? La nostra Banca deve essere ed è un elemento di tenuta del tessuto economico nel pieno rispetto della sua vocazione di Banca locale e di Banca cooperativa. Come ho detto più volte, è comune l’interesse della Banca, delle imprese e, più in generale, della collettività: non esiste la fortuna di un attore in assenza di sviluppo e di successo degli altri soggetti economici. In primavera la BCC si è trovata a dare assistenza agli operatori economici dei territori dove è presente e lo ha fatto anche tempestivamente, adesso è ancora emergenza. Sarà più semplice gestirla vista l’esperienza già vissuta? Sicuramente nella prima fase siamo stati investiti da problemi prima sconosciuti e da carichi di lavoro largamente al di fuori della normalità, in un contesto organizzativo mai sperimentato in precedenza. Nella fase corrente, quella della “seconda ondata”, per intenderci, non meno complicata, possiamo avvalerci dell’esperienza già fatta, adottando modelli  organizzativi in qualche modo già collaudati e con un approccio che, ripulito del disorientamento della prima fase, si adatta meglio alla complessità del nuovo contesto. Ecosisma bonus 110%: l’occasione per far ripartire l’economia e la Banca pronta a dare il sostegno. Un bell’impegno ma anche un’opportunità per molti…. Al di fuori di giudizi di carattere politico, si tratta di una iniziativa di vitale importanza, un’iniziativa che potrà rimettere in moto decisivi settori della impalcatura produttiva del nostro paese: in primis il grande malato degli ultimi anni, l’edilizia, un settore che porta con sé volumi significativi e che trascina complementari settori che rivestono un ruolo di primo piano nel panorama economico nazionale, a cominciare dal comparto del mobile. Come si chiuderà il bilancio di un anno “diverso per forza”? Quali le principali voci che lo hanno caratterizzato sia in termini positivi che negativi? Nonostante le molteplici e comprensibili difficoltà, anche il bilancio 2020, dopo le note liete del 2018 (utile conseguito in extremis di ca. 900 mila euro) e di quelle ancora migliori del 2019 (5/mln di utili destinati all’incremento delle coperture sul credito deteriorato), si dovrebbe chiudere positivamente: si è consolidato il trend che vede una crescita sostenuta degli impieghi commerciali, già iniziata nel settembre del 2018, cresce la raccolta, si riduce fortemente il credito deteriorato, sia come valore assoluto che in rapporto all’ammontare complessivo dei prestiti (il cosiddetto NPL ratio, che scende al di sotto del 13% dal 33% del settembre 2018), si realizza un utile d’esercizio significativo e resta la scorta di un tesoretto di assoluto valore rappresentato dalle plusvalenze potenziali sul portafoglio titoli di proprietà della Banca. Tra gli aspetti negativi, pesa non poco l’incertezza che incombe sulla ripresa di molte attività commerciali e produttive e sul recupero dei livelli occupazionali pre-covid, elementi che hanno certamente un’incidenza prospettica negativa sui bilanci dei prossimi anni delle banche. La pandemia ha cambiato modo di lavorare per buona parte del personale, richiesto la riorganizzazione delle sedi, facendo venire a mancare, almeno in parte, quel rapporto diretto tra il cliente e la BCC che è sempre stato alla base del successo delle banche del territorio. Nonostante ciò state prestando grande attenzione al legame che lega la banca alle famiglie, alle aziende e agli operatori commerciali tutti... È vero. La pandemia sta cambiando e molto probabilmente cambierà per sempre abitudini che sembravano immutabili. Questo sta avvenendo anche nel mondo bancario con il massiccio ricorso allo smart working, con una nuova modalità di colloquio tra le varie anime della Banca e del Gruppo con riunioni “a distanza” e non “in presenza”, con il sempre più frequente utilizzo da parte della clientela di modalità evolute di dialogo con la Banca e con un “contenimento forzato” delle relazioni umane al quale nessuno È vero. La pandemia sta cambiando e molto probabilmente cambierà per sempre abitudini che sembravano immutabili. Questo sta avvenendo anche nel mondo bancario con il massiccio ricorso allo smart working, con una nuova modalità di colloquio tra le varie anime della Banca e del Gruppo con riunioni “a distanza” e non “in presenza”, con il sempre più frequente utilizzo da parte della clientela di modalità evolute di dialogo con la Banca e con un “contenimento forzato” delle relazioni umane al quale nessuno.  Come si presenta il 2021? Sarà un anno a due facce, nella speranza di superare la pandemia nel primo semestre e poi andare ad un forte rilancio, oppure? Abbiamo grandi aspettative per il 2021, soprattutto ora che, con la scoperta e l’imminente arrivo del vaccino, la crisi pandemica sembra ormai avere “i giorni contati”. Certamente non saranno pochi questi “giorni contati” ma l’auspicio di poter recuperare una piena normalità nel secondo semestre dell’anno è previsione assolutamente realistica. Ed in proposito, la forte ripresa economica registratasi nel corso del periodo estivo appena trascorso, al di là dei risvolti negativi sotto il profilo della diffusione del virus, ci ha fatto capire che dopo un periodo così triste e buio la collettività è pronta a dare una spinta significativa ai consumi ed alla produzione e, quindi, è lecito pensare che ci potrà essere una ripresa molto sostenuta, al punto che possa essere preventivabile un recupero delle posizioni perdute con la pandemia in tempi ragionevolmente brevi. La BCC di Recanati e Colmurano dopo aver sostenuto il tessuto economico dei propri territori nei momenti più difficili saprà essere il motore della rinascita favorendo crescita e sviluppo e saprà svolgere bene, come sempre, il suo ruolo di moltiplicatore della ricchezza delle comunità in cui opera. 

22/12/2020 19:02
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