Poste Italiane ricerca in provincia di Ancona e in tutta la regione Marche portalettere da inserire con contratto a tempo determinato. Per potersi candidare è sufficiente inserire il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste (https://www.posteitaliane.it), nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte” in cui sono indicati i requisiti per poter partecipare alla selezione.
I candidati saranno inseriti con contratto a tempo determinato in relazione alle specifiche esigenze aziendali. Le risorse individuate si occuperanno del recapito postale (pacchi, lettere, buste, raccomandate) nell’area territoriale di propria competenza.
Inoltre, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ricerca un impiegato/a commerciale per il potenziamento del proprio organico. La figura dovrà sviluppare, assistere e gestire i rapporti con i soci, raccogliendo le richieste e le osservazioni degli stessi. Dovrà inoltre collaborare alla definizione e al raggiungimento degli obiettivi aziendali e gestire il proprio lavoro, coordinandosi con le strategie aziendali previste per il territorio.
Completa il ruolo, il coordinamento di risorse umane e l’organizzazione del lavoro sulla base del modello di servizio in adozione della struttura. Tra i requisiti, si richiede: laurea e/o diploma in discipline economiche/aziendali; un’esperienza lavorativa pregressa in ruoli commerciali per la vendita di servizi; l’ottima conoscenza degli strumenti informatici e gestionali CRM, oltre che un’ottima conoscenza del pacchetto Office e degli strumenti di condivisione.
È preferibile possedere una conoscenza delle maggiori piattaforme di gestione delle misure agevolative (Sigef, Siform, Siar, Invitalia) L’impegno è full time, con mobilità sul territorio interprovinciale (per questo il/la candidato/a dovrà essere automunito/a): completa il profilo, quindi, una buona conoscenza del territorio di riferimento.
Confartigianato offre un contratto a tempo determinato, con prospettive di stabilizzazione (Ccnl applicato commercio), la sede di lavoro sarà a Recanati. È possibile inviare il proprio cv entro venerdì 26 agosto a selezioni@confartigianatoimprese.org, indicando nell’oggetto il codice 02/2022COMM.
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore smaltimento rifiuti un/a Operaio/a Generico (cod. annuncio Conf 328). La risorsa si occuperà principalmente di attività generiche di carico e scarico e di manutenzione verde. Si richiede disponibilità e affidabilità. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link clicca qui (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Confindustria Macerata ricerca, inoltre, per azienda settore abbigliamento donna un/a Impiegato/a Back Office Commerciale (cod. annuncio Conf 329). La risorsa si occuperà della gestione e dell’assistenza al cliente, dell’inserimento degli ordini, dell’ organizzazione fiere. Si richiede esperienza anche minima nella mansione, ottima conoscenza della lingua inglese e del pacchetto office, predisposizione al contatto con il cliente, buone doti organizzative e relazionali, disponibilità a trasferte. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link clicca qui (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
I presenti annunci sono rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
La camera di commercio di Macerata ha ospitato la conferenza stampa di annuncio dei nuovi bandi a sostegno delle imprese nel cratere sismico maceratese. A presentare l’incontro, il vicepresidente di Cna Nazionale Gino Sabatini, Sandro Parcaroli in veste di presidente della provincia di Macerata, l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli, la vice presidente di Svem (Sviluppo Europa Marche ndr) Monica Mancini Cilla e Chiara Ercoli, project manager Svem.
Ben undici i Bandi di Fondo Complementare Sismi 2009-2016, per un valore totale di 700 milioni di euro per i due crateri, finalizzati a sostenere il sistema delle imprese e degli investimenti economici e sociali. Lo scopo è rinforzare il tessuto sociale che sta alla base della volontà d’impresa, favorendo gli investimenti imprenditoriali che rendono più vivibile e ricco un territorio.
“I 700 milioni sono stati suddivisi in sub-misure specifiche per favorire gli investimenti volti a creare innovazione, sostegno economico e ambientale - spiega Chiara Ercoli -. Puntiamo alla qualità, nonostante i tempi risicati”. Questa la divisione dei fondi per le Marche:
-B1: SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI: 378 MILIONI DI EURO
-B2: TURISMO CULTURA SPORT E INCLUSIONE: 180 MILIONI DI EURO
-B3: VALORIZZAZIONE AMBIENTALE: 50 MILIONI DI EURO
-B4: CENTRI DI RICERCA PER L’INNOVAZIONE: 82 MILIONI DI EURO
“L’imminente apertura di un ufficio Svem a Piediripa è un chiaro segnale di aiuto da parte della regione verso la nostra provincia – dichiara Parcaroli in apertura alla conferenza-. I 378 milioni di fondi sisma sono necessari per far ripartire il territorio: dobbiamo sfruttare questa importante opportunità, investendo sui fiori all’occhiello di Macerata come arte, cultura e infrastrutture. Questo è però possibile solo con la collaborazione di tutti e 55 i sindaci dei comuni della provincia, da solo io non ce la faccio”.
“Costruendo una nuova economia, in grado di guardare oltre la ricostruzione, sarà possibile riportare giovani e famiglie nei territori colpiti dal terremoto – continua Sabatini -. I fondi forniti non devono assolutamente ritornare indietro: è centrale che se ne faccia un utilizzo capillare investendo su turismo, inclusione, digitalizzazione e sviluppo”.
Si tratta di un intervento massiccio, volto a ricostituire il sostrato economico minato dal sisma, in vista del difficile periodo che attende tutto il paese dopo il 31 dicembre 2022: “I 192 miliardi di fondi del PNRR – spiega Castelli – dovranno venire restituiti a partire dal prossimo anno. Dobbiamo farci trovare pronti per allora, tonici per il duro periodo che ci aspetta"
"I fondi per la ripartenza dopo il sisma vengono investiti tenendo a mente due obiettivi principali: oltre all’urgente ricostruzione delle località ferite, è necessario rigenerare l’economia interna al cratere perché la vita possa ripartire normalmente - aggiunge Castelli -. Ben undici i bandi diretti alle imprese che, tramite ingente investimento, vogliono dare agli imprenditori la possibilità di fare bene, in breve tempo”.
Castelli sottolinea poi l’importanza di lavorare sul piano economico: “I dati Istat prospettano un preoccupante spopolamento della nostra regione nei prossimi 50 anni: so benissimo che per risolvere alla radice questi problemi sarebbero necessarie politiche diverse, mirate e specifiche, ma credo comunque che le persone vivano dove il lavoro non manca. I fondi in arrivo dovranno essere spesi entro la fine di quest’anno, stando alle regole dei regimi specialissimi imposti dalla guerra e dal covid. Il punto centrale è quindi trovare in breve tempo il modo migliore per utilizzare questi soldi”.
“La Svem fornirà tutto il supporto e l’assistenza tecnica necessaria per l’illustrazione e la comprensione dei bandi – spiega la vicepresidente Mancini Cilla -. Oltre a quello di Piediripa, apriranno due sportelli gratuiti anche a Fermo e ad Ascoli Piceno. Questa è un’opportunità unica e visti i tempi strettissimi abbiamo deciso di partire in anticipo: le informazioni fondamentali sono già presenti sul nostro sito per la consultazione”.
Due bandi e 13 milioni e mezzo di euro per trovare lavoro a quasi 15 mila disoccupati delle Marche (14.800) che attualmente percepiscono reddito di cittadinanza o indennizzo di disoccupazione. È il progetto "Gol", Garanzia, Occupabilità dei Lavoratori, vagliato dalla Regione Marche per lo sviluppo delle politiche del lavoro, presentato oggi dall'assessore regionale Sttefano Aguzzi.
"Abbiamo una situazione paradossale - ha premesso -: le aziende hanno carenza di personale e i centri per l'impiego hanno tanti iscritti in cerca di occupazione. C'è difficoltà nel far incontrare la domanda con l'offerta ed è chiaro che occorre migliorare il confronto. Il programma 'Gol' è finalizzato a preparare le persone ad entrare nel mondo del lavoro".
"In che modo? Prevede finanziamenti per 21 milioni di euro complessivamente, di cui 8 sono per il sociale - spiega Aguzzi -. Il resto è indirizzato da una parte alle agenzie interinali che saranno da individuare e che dovranno trovare lavoro alle persone e da un'altra parte per la formazione di queste persone in modo da essere collocate in posti di lavoro. Entro questo anno si inseriranno 14.800 disoccupati purché iscritti ai centri per l'impiego. Li analizzeranno, se sono già pronti vanno nelle agenzie interinali, se non sono formati saranno inseriti nei percorsi specifici".
Un bando, da tre milioni e 450mila euro, sarà per individuare le agenzie interinali, l'altro, da 10 milioni e 200mila euro sarà per fare formazione. Chi aderisce dovrà portarle avanti il progetto fino in fondo, salvo comprovati motivi per la rinuncia, e una volta formato non potrà rinunciare pena la perdita del sussidio che verrà di volta in volta valutata. Il progetto è già partito e i bandi usciranno entro luglio. "Stiamo attraversando una fase complicata - ha osservato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, intervenuto alla presentazione del progetto - è fondamentale individuare strumenti per una risposta immediata ed efficace".
Guardare al futuro continuando ad investire e senza scoraggiarsi mai. È questo il credo della famiglia Maccari che presenta il terzo ampliamento del proprio stabilimento produttivo lanciando una nuova linea di prodotti.
Dopo i successi con la pasta secca all’uovo tipica della tradizione, l’innovazione attraverso la ricerca rappresentata dalla pasta di grano antico Hammurabi, la continuità con la pasta di semola per il primo di tutti i giorni, l’azienda Entroterra Spa presenta a clienti, istituzioni e media un nuovo progetto imprenditoriale che porterà a lanciare sul mercato a settembre una proposta unica di pasta fresca sia ripiena che lunga sempre con il brand "La Pasta di Camerino".
La nuova linea di pasta fresca offre 19 variante gustose, di cui 11 di pasta ripiena tra cappelletti, ravioli e tortellini e 8 di pasta fresca che va dalle lasagne alle tradizionali tagliatelle e fettuccine.
Entroterra Spa ha 76 dipendenti tutti del territorio, per oltre il 65% sono donne, ha chiuso il 2021 con un fatturato di circa 21 milioni di euro. L’azienda produce pasta all’uovo, di semola, e di grano antico Hammurabi rispettando da sempre l’antica ricetta, con oltre 100 referenze diverse tutte con pack 100% riciclabili, un ciclo produttivo a basso impatto ambientale e con l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Dal prossimo settembre commercializzerà anche 19 prodotti di pasta fresca.
“Per me e mia moglie Mara che abbiamo fondato l’azienda ora gestita dai nostri figli è una grande soddisfazione affacciarci in un mercato nuovo come la pasta fresca - dichiara il fondatore di Entroterra Spa, Gaetano Maccari -. Già anni fa ipotizzammo di produrre anche questo prodotto ma non ci furono le condizioni. Vedere una nuova creatura prendere forma ci fa essere ancora più ottimisti per il futuro di questa azienda e delle molte persone che vi lavorano”.
"La storia dell’azienda Entroterra Spa si intreccia con quella della nostra famiglia che è figlia di questa terra e sente così forti le radici che, rispetto alla consuetudine di dare al pastificio il nome della famiglia fondatrice, ha scelto fin dall’origine di produrre la sua pasta con il marchio La Pasta di Camerino. L’azienda sta accrescendo la sua presenza sul mercato nazionale ed internazionale puntando sulla qualità degli ingredienti e della lavorazione" spiega Federico Maccari, Ceo di Entrotertra Spa.
"La vocazione al territorio della nostra famiglia ci ha spinto ad effettuare un ulteriore importante investimento che nei prossimi mesi ci porterà ad assumere altro personale nonostante le molte difficoltà di ordine congiunturale, legate alla crisi internazionale e alla pandemia", aggiunge.
Presente al lancio della nuova linea di prodotti anche Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche: “Una testimonianza di come in questi territori si possa raggiungere un alto livello di competitività nonostante tutte le difficoltà, grazie all’utilizzo delle proprie risorse, della qualità, del territorio, nel solco della tradizione - afferma -. Lo testimonia la crescita costante di questa realtà, che negli anni ha portato a più ampliamenti e alla crescita dei livelli occupazionali".
Visioni e prospettive per imprese e famiglie della provincia di Macerata è il tema su cui ruoterà l’incontro promosso da Confartigianato Imprese Macerata - Ascoli Piceno-Fermo con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
L’appuntamento, di assoluto interesse per imprese e cittadinanza, è in programma mercoledì 13 luglio alle ore 17.30 all’Auditorium della sede di Confartigianato di Macerata (via Pesaro, 21).
“Gli investimenti sulla sanità, il rilancio turistico, il sostegno alle imprese e le infrastrutture stradali per rendere la provincia più moderna e competitiva: saranno questi gli argomenti al centro dell’intervento del Governatore Acquaroli”, spiegano da Confartigianato.
Il programma prevede anche i saluti di Emanuele Pepa, vicepresidente di Confartigianato Imprese Mc-Ap-Fm e di Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia di Macerata. L’incontro sarà coordinato da Giorgio Menichelli, segretario generale Confartigianato Interprovinciale.
Marche vita ha rinnovato il suo Consiglio di amministrazione. La cassa mutua, sostenuta dal Banco Marchigiano e che ogni anno eroga sul territorio sussidi e rimborsi, ha chiamato a raccolta in Assemblea la propria compagine sociale presso la sala consiliare del Comune di Mondavio. Nel corso dell’appuntamento è stato eletto il Consiglio di amministrazione. Due i volti nuovi nell’organismo decisionale di “Marche Vita”: il civitanovese Stefano Cecarini, responsabile area mercato del Banco Marchigiano, e il consulente del lavoro Gabriele Di Simone.
Confermati gli altri componenti Patrizio Frati, Simone Stefanini, Mario Pelonghini, Massimo Sinicato, Gerlando Davide Schembri, Samuele Frattini e Luigi Fucili. Un Cda che vede una variegata composizione di competenze e professionalità, sia in ambito economico e contabile che in quello medico sanitario. Il collegio sindacale è composto da Claudio Marcantognini (presidente), Luana Berti e Walter Fiorelli.
Il neo eletto Cda di Marche Vita ha poi nominato presidente Patrizio Frati. Per lui una conferma per altri 3 anni, dopo il mandato precedente in cui Frati e il Cda da lui guidato hanno vissuto e gestito anche l’importante pagina della trasformazione di quella che precedentemente era Suasa Vita in Marche Vita, in coincidenza con l’incorporazione della Bcc di Suasa nel Banco Marchigiano.
“Una trasformazione – dice a tal proposito il neoconfermato Frati – che vede Marche Vita ampliare enormemente il proprio potenziale bacino di utenza visto che potranno diventarne soci tutti i quasi 10 mila Soci del Banco Marchigiano, nonché i clienti non soci, distribuiti in tutte e 4 le provincie marchigiane in cui è presente la Banca (Pesaro, Ancona, Macerata, Fermo) e nel nord dell’Abruzzo (teramano e aquilano)”.
“D’altronde – continua il presidente di Marche Vita – le agevolazioni ed i sussidi che riusciamo ad erogare alla popolazione sono davvero tanti e in tanti settori della vita quotidiana. L’obiettivo di questa cassa mutua è di andare incontro ad alcune spese che i correntisti o soci del Banco devono affrontare per loro stessi e per la famiglia.
Spese di carattere medico sanitario, spese scolastiche, acquisto di materiale didattico, attività sportiva e culturale dei propri figli. Marche Vita è al fianco delle persone e dei propri soci in modo concreto e per non poche necessità che si incontrano quotidianamente”. I criteri per poter rientrare nella casistica ammessa ai sussidi e le modalità per farne richiesta si possono trovare nell’apposito sito: https://www.marche-vita.it/ . “In seno al nostro Cda – conclude Frati – sono presenti competenze, conoscenze e professionalità di carattere contabile, economico e medico sanitario, tali da poter mettere in campo iniziative di vario genere, tutte di concreto supporto al cittadino”.
“Siamo orgogliosamente al fianco di questa cassa con scopi mutualistici – dice il presidente del Banco Marchigiano, Sandro Palombini – perché ci integriamo reciprocamente e con l’identico scopo di essere al fianco dei nostri Soci”. L’obiettivo d’ora in avanti sarà ampliare sempre più il numero di cittadini da supportare, il territorio da raggiungere e l’importo complessivo da erogare.
Per celebrare l'anniversario dei 70 anni della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, l’Istituto ha presentato il nuovo bando per l’assegnazione di borse di studio a favore dei soci, dei figli dei soci e dei dipendenti. Un iniziativa importante che ha l’obiettivo di sostenere i giovani studenti, promuovendo le eccellenze del territorio ed allo stesso tempo valorizzare la figura del Socio BCC.
Gli importi dei premi sono suddivisi in base al titolo di studio conseguito ed al punteggio ottenuto; sono previsti infatti per la scuola secondaria di primo grado: Euro 100 per votazioni pari a 9; Euro 150 per votazione pari a 10 o 10 e lode; per la scuola secondaria di secondo grado: Euro 150 per votazioni da 95 a 100; Euro 200 per votazioni pari a 100 e lode, infine per le lauree triennali, magistrali, specialistiche e a ciclo unico (anno accademico 2020-2021) sono previsti Euro 250 per votazioni da 108 a 110; Euro 300 per votazioni pari a 110 e lode.
Le domande di partecipazione al bando potranno essere presentate entro sabato 2 settembre esclusivamente tramite la compilazione dell’apposito modulo disponibile sul sito www.recanati.bcc.it (sezione News) da inviare all’indirizzo mail eventi@recanati.bcc.it, unitamente ad una copia del documento di identità del richiedente e della copia del titolo di studio conseguito (o certificazione sostitutiva attestante la votazione e l’anno di conseguimento).
Le borse di studio verranno assegnate ad insindacabile giudizio del Consiglio di Amministrazione sulla base della richiesta e della documentazione presentata in conformità al regolamento del bando. È questo un progetto sul quale la BCC di Recanati e Colmurano crede molto: premiare l’impegno dei ragazzi e l’eccellenza nello studio è infatti uno dei modi che una banca del territorio ha per accompagnarli nel loro percorso di crescita, valorizzando al meglio le loro capacità e potenzialità.
Per celebrare tutti gli studenti che riceveranno le borse di studio, la Banca ha programmato per sabato 24 settembre una cerimonia di premiazione pubblica in Piazza Giacomo Leopardi.
Nella mattinata del 6 luglio 2022 la direzione provinciale INPS di Macerata ha illustrato i dati relativi alle ore autorizzate di cassa integrazione guadagni nella provincia di Macerata dagli anni 2019 al 2021.
Come è noto, la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) per l'industria integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori a cui è stata sospesa o ridotta l'attività lavorativa per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali e per situazioni temporanee di mercato.
Nel gergo si parla di cause integrabili che sono tipicamente: mancanza di lavoro/commesse e crisi di mercato; fine cantiere, fine lavoro, fine fase lavorativa, perizia di variante e suppletiva al progetto; mancanza di materie prime e componenti; eventi meteo; sciopero di un reparto o di altra impresa; incendi, alluvioni, sisma, crolli, mancanza di energia elettrica, impraticabilità dei locali, anche per ordine della pubblica autorità - sopsensione o riduzione dell'attività per ordine della pubblica autorità per cause non imputabili all'impresa o ai lavoratori.
Durante l'emergenza sanitaria si è introdotta una causale ad hoc per il corona virus e questa è stata alla base di più del 90 per cento delle domande di accesso all'ammortizzatore sociale. Inoltre sono stati forniti i dati relativi ai primi 5 mesi del 2022. In estrema sintesi si evince che il 2022 mostra una netta flessione di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria per cui al momento sembrerebbe che l’aumento dei prezzi delle materie prime e del conflitto in Ucraina non abbiano avuto effetti così nefasti sulle attività produttive.
Esaminando i dati, si evince che per alcuni settori strategici come il calzaturiero le ore autorizzate nel 2019 erano state 296.541 e sono passate a 4.906.309 nel 2020 con un incremento del 1.655 per cento. Nel 2021 si sono assestate a 3.789.031. Nei primi 5 mesi del 2022 il valore si è fortemente ridotto ed è sostanzialmente in linea con i valori pre – crisi covid.
“Fare impresa sta diventando sempre più un atto eroico. Ogni giorno - afferma Daniele Zucchini presidente del settore Benessere di Confartigianato Marche - dobbiamo combattere contro costi che ormai stanno arrivando a situazioni non sopportabili. Basti pensare al caro energia. Le nostre aziende sono sottoposte a balzelli di ogni tipo".
Il Pos per esempio (dal 30 giugno sono entrate in vigore delle sanzioni per chi non consente i pagamenti con la moneta elettronica), è un sistema al quale guardiamo con favore ma per le piccole imprese il costo è troppo elevato. Le banche devono fare la loro parte perché il peso delle commissioni ricade solo sugli artigiani. È necessario, dunque, un impegno di Governo e Istituti di credito nel rivedere l’impatto di questi oneri che appaiono ingiustificati. Se la moneta elettronica è come quella cartacea, perché caricarci di costi?
Quello che serve per incentivare – prosegue Zucchini - i pagamenti elettronici non sono le multe, ma una netta riduzione delle commissioni e degli oneri a carico di consumatori ed imprese. Siamo favorevoli al pagamento elettronico ma occorre difendere la correttezza, combattendo abusivismo ed evasione. Dal lockdown in poi sono proliferati nel nostro settore - rimarca il Presidente Daniele Zucchini - l’abusivismo e il lavoro nero. Chiediamo che il Governo sia attento a salvaguardare le imprese oneste”.
La Camera di Commercio delle Marche e la Regione Marche consolidano l'azione congiunta a favore dello sviluppo e del sostegno al territorio, con investimenti e supporto per aprirsi a nuovi mercati ma anche con strumenti per fronteggiare le contingenze, non poche negli ultimi anni, che rendono difficile la vita delle imprese.
E il conflitto Russo-Ucraino, emergenza prima di tutto umanitaria, che si riverbera nell'economia e colpisce duro quella marchigiana, in particolare il comparto moda calzature e pelletteria, è una circostanza che richiede unione e forza.
Per questo i due enti mettono a disposizione 3 milioni di euro per le imprese marchigiane che si trovano a fronteggiare una crisi di liquidità subita a causa della riduzione dell’export e dei mancati pagamenti relativi ai contratti già in essere con operatori economici dei Paesi coinvolti, per costituire un plafond, cui i due Enti contribuiscono in parti uguali, per l'abbattimento dei costi di accesso a prestiti bancari per colmare il vuoto determinato dalla sostanziale chiusura di quei mercati. I 3 milioni generano un moltiplicatore in termini di crediti erogati di circa 10 volte, per cui si dovrebbero complessivamente mobilitare 30 milioni di euro in termini di liquidità.
Quello promosso da Regione e Camera è uno strumento di accesso agevolato e garantito al credito alle imprese. L'intervento riguarderà le imprese operanti nell'export verso operatori economici con sede operativa in Russia, Ucraina e Bielorussia, condizione questa che dovrà essere verificata facendo riferimento all'esistenza di un contratto di fornitura verso le suddette imprese, mentre il pregiudizio derivante dalla crisi dovrà essere dimostrato provando che la consegna della merce e l'incasso totale del credito non son avvenuti a causa della crisi.
"Lo ha evidenziato anche Assocalzaturifici all'annuale assemblea nazionale: il recupero dell'export del primo trimestre, che assottiglia il gap con la performance pre crisi, sconta da dopo marzo la diminuzione dei flussi diretti nei Paesi in guerra" commenta il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini "Questo è il momento di intervenire in modo deciso, insieme. La misura predisposta con la Regione Marche, è una forma di sostegno per danni emergenti; inoltre continueremo a offrire il nostro sostegno per la partecipazione alle fiere".
L'assessore regionale Guido Castelli aggiunge che "l'accordo con Camera e Regione, fortemente voluto dal Presidente Acquaroli, prevede l’attuazione di un intervento, a cui parteciperanno anche Istituti di credito e il Sistema dei Confidi, che consisterà sia nella riduzione ed abbattimento del costo degli interessi sui prestiti bancari delle imprese marchigiane maggiormente esposte ai mercati russo, ucraino e bielorusso sia nella copertura dei costi per la garanzia prestata dai Confidi".
Per l'assessore che nella Giunta Acquaroli gestisce le due delicate deleghe di bilancio e area sisma "La ricostruzione fisica delle aree del sisma, su cui insistono realtà produttive strategiche per la nostra economia, deve accompagnarsi alla rigenerazione economica e sociale dei territori. Per fare tornare i conti, contare sulla filiera istituzionale e su un partner come Camera di Commercio fa la differenza".
A partire da domani 5 luglio, per il secondo anno consecutivo, il Servizio fitosanitario delle Marche effettuerà il rilascio nella regione della vespa samurai (Trissolcus Japonicus), insetto antagonista della cimice asiatica (Halyomorpha halys), per il controllo biologico del fitofago. Nel 2022 è prevista l’introduzione dell’agente di controllo biologico in 11 siti di lancio, distribuiti in due specifici areali frutticoli del territorio marchigiano, in funzione del monitoraggio preliminare effettuato per la cimice asiatica sul territorio: a partire da quest’anno, oltre la provincia di Pesaro e Urbino, sarà interessata anche quella di Ancona.
Come per il 2021, le introduzioni del parassitoide avverranno, nella quasi totalità, lungo corridoi ecologici (siepi, aree ripariali, ecc.), aree a basso o nullo input chimico, per garantire la sopravvivenza e la diffusione della vespa samurai. Per ogni sito di lancio e per ogni data di intervento, in totale verranno realizzati due lanci, verranno rilasciati 100 individui femmine già fecondate di vespa samurai e un 10 % di individui maschi tutti allevati dal Dipartimento di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università di Perugia, che fornisce il coordinamento e la consulenza scientifica sull’intera attività.
Le femmine deporranno le proprie uova all’interno di quelle della cimice asiatica uccidendole: al termine dello sviluppo embrionale, dall’uovo della cimice asiatica, invece di una neanide del fitofago, fuoriesce un adulto di vespa samurai. La vespa samurai non è aggressiva, si nutre di polline e nettare e non attacca gli alveari. Prima di poterla utilizzare come agente di controllo biologico della cimice asiatica, è stato necessario valutare il suo impatto sull'ecosistema regionale. La vespa samurai, seppure non autoctona, è arrivata in Italia viaggiando con le merci, con le stesse modalità della cimice asiatica.
Così il vicepresidente della Regione Mirco Carloni, assessore all'Agricoltura: "La tutela delle produzioni agroalimentari necessita di una strategia mirata che si pone l'obiettivo di garantire l'equilibrio del sistema. Anche in questo ambito la Regione Marche, attraverso Assam, tutela la salvaguardia delle produzioni agricole e vivaistiche a beneficio dei produttori e del territorio".
Da oggi, primo luglio, torna l'appuntamento con i saldi estivi. Quest'anno le previsioni oscillano tra l'ottimismo legato al ritorno della piena libertà di circolazione oltre che del turismo nazionale ed internazionale e le preoccupazioni sulla situazione economica generale con la crisi dei prezzi energetici e il peso dell'inflazione.
"Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio – commenta Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Marche - quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 195 euro, pari a 85 euro pro capite, per un valore complessivo di 128 milioni di euro".
“Le stime di spesa media a famiglia per questi saldi estivi sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno - continua Polacco - I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità, considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni. Il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori, infatti, ha finora resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi, dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti".
"L’acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale - conclude il direttore generale Confcommercio Marche -. Anche per questo non è ammissibile una concorrenza sleale dei colossi del web che hanno, peraltro, beneficiato di un’importante rendita di posizione. Stiamo a questo proposito chiedendo quindi, che vengano quanto prima attuati gli accordi internazionali sull’entrata in vigore della global minimum tax. Già questo, sarebbe un primo passo verso un mercato più democratico".
“Stoppare il Superbonus 110 è vergognoso. La strada intrapresa porta solo al fallimento”. È forte la denuncia lanciata da Enzo Mengoni, presidente territoriale Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, che si fa portavoce dell’allarme lanciato dalle aziende del comparto edilizia, che sono sul piede di guerra.
"Quello che sta emergendo dal confronto al Governo lascia l’amaro in bocca – il commento di Mengoni – perché bloccare dall’oggi al domani un provvedimento che è in atto getta scompiglio nel sistema produttivo. Abbiamo un gran numero di aziende che hanno fatto investimenti e ora si ritrovano sul groppone la cessione del credito. Ma vi pare possibile? Così non facciamo bene a nessuno, rischiamo solo il fallimento delle imprese e lavoratori sul lastrico. Non riusciamo proprio a decifrare le politiche in atto. Da una parte si promuovono azioni di assistenzialismo per tutelare la tenuta della comunità, come il Reddito di Cittadinanza, dall’altra si lascia per strada un’ampia fetta di popolazione. È assurdo”.
Mengoni fa quindi “un appello accorato ai partiti che hanno a cuore il futuro del Paese. Si riprendano in mano i Superbonus e si completi la loro efficacia almeno per le imprese che stavano operando con questo provvedimento. Siamo consapevoli che l’impalcatura del 110 presenta alcune criticità, che erano prevedibili in fase di stesura dello stesso, ma ormai bisogna dar respiro a chi ha iniziato i progetti. Ne va della credibilità del Paese.
Per questo mi auguro si trovi una soluzione rapida e di buon senso, innanzitutto per ‘liberare’ i crediti fiscali incagliati ed evitare il fallimento di migliaia di imprese che non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi, oltre a scongiurare la miriade di contenziosi legali che si aprirebbe inevitabilmente a causa del blocco dei cantieri avviati, a danno dei cittadini che hanno commissionato i lavori e che ora li vedono messi a rischio”.
“Quadro normativo poco chiaro, tempi lunghi dei procedimenti, semplificazioni scarsamente utilizzate. Siamo un’infrastruttura fondamentale per le imprese e le amministrazioni locali, dobbiamo continuare a crescere per avere più forza e contribuire a trasformare i rifiuti da problema a risorsa per il Paese”.
Sono alcuni passaggi dell’intervento di Samuela Scuppa, imprenditrice a capo di Amis, l’associazione che raduna le maggiori imprese di gestione rifiuti del Centro Italia, in occasione dell’evento di celebrazione dei 30 anni dalla sua fondazione.
“All’Amis – ha sottolineato la neo presidente – aderiscono aziende private e pubbliche di tutta la filiera dei rifiuti: dalla prevenzione allo smaltimento, passando per il recupero energetico, oggi la priorità delle priorità. Abbiamo bisogno di termovalorizzatori, lo chiediamo da anni, purtroppo siamo solo riusciti a trasportare i nostri rifiuti all’estero, con elevati costi per tutto il sistema industriale. Basti pensare, come ricorda Assoambiente, che 4 milioni di tonnellate esportate costano all’economia italiana 1 miliardo di euro all’anno. È tempo di voltare pagina”
All’evento, nella cornice di Villa Boccolini a Sirolo, sono intervenuti i past President di Amis, a partire dall’ingegner Alfredo Mancini: "Siamo ancora considerati operatori del malaffare – ha esordito il fondatore – mentre, al contrario, lavoriamo per proteggere il futuro e garantire sviluppo economico. Dal 1992 abbiamo aperto tavoli tecnici, coinvolto istituzioni e rappresentanti politici, contribuito ad innovare l’intero settore dei rifiuti, offrendo un servizio essenziale alla comunità. Ma molto ancora c’è da fare, soprattutto a livello di rapporti con l’opinione pubblica".
Mauro Ragaini ha sottolineato le difficoltà di confrontarsi, non solo con una legislazione complessa, ma anche con l’interpretazione delle norme: "La burocrazia - ha detto - è un ostacolo per le imprese e l’interesse generale. Si parla esclusivamente dei problemi ambientali, mai dei problemi che hanno le aziende come le nostre che operano per risolverli. Non possiamo continuare a smaltire i nostri rifiuti a migliaia di chilometri. Nelle Marche l’unica discarica per i rifiuti industriali è stata chiusa in poche ore, costringendo gli imprenditori a smaltirli fuori dall’Italia, subendo un aggravio di costi enorme. È ora di dire no alla politica del no".
"Siamo ad un punto critico - ha denunciato Enrico Iesari - con 4 aggiornamenti di prezzi in meno di sei mesi. Una situazione esplosiva. Fino a dieci anni fa la rotta dei rifiuti era diretta verso il sud Italia, ora si è invertita, sia per i rifiuti pericolosi che per quelli non pericolosi. Ricordo che all’estero il costo dello smaltimento è pari alla metà del nostro, in Italia le imprese produttrici subiscono le conseguenze sia della carenza di impianti sia delle maggiori spese di trasporto a causa delle lunghe tratte da percorrere per raggiungere i siti esteri, un dato che incide fortemente sulla competitività dell’intero Sistema-Italia".
“Ogni traguardo è un nuovo inizio”, la lettura ottimistica della segretaria Marina Leombruni, da sempre alla guida operativa di Amis: "Dal 1992 - ha ricordato - l’Associazione di strada ne ha fatta, non soltanto allargando la base associativa, ma riuscendo a creare una forte sinergia tra le imprese, cementata dall’assidua partecipazione all’attività di confronto istituzionale a tutti i livelli, oltre che dall’assistenza attraverso l’offerta di servizi informativi e di consulenza".
Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato Assoambiente Roma, Confindustria Marche e Macerata, è emersa con forza la necessità di comunicare all’opinione pubblica il ruolo centrale, per l’economia e per la tutela ambientale, delle aziende dello smaltimento e recupero, ricordando che il settore costituisce una infrastruttura strategica per l’industria manifatturiera, il turismo e il benessere dei cittadini, che hanno bisogno di un sistema di gestione rifiuti efficiente e sostenibile.
"Tutto ciò contrasta con la mancanza di impianti, soprattutto nel centro sud, in grado di trattare e recuperare i rifiuti prodotti dalle industrie che, di conseguenza, devono essere esportati all’estero, aggiungendo costi e togliendo risorse e occupazione laddove gli stessi rifiuti vengono prodotti" conclude Marina Leombruni.
I Giovani di Confindustria Macerata, guidati dal presidente Alessio Castricini, hanno incontrato presso la splendida location della Tenuta Murola di Urbisaglia, l’imprenditrice veneta Mariacristina Gribaudi, amministratrice unica di Keyline Spa, impresa che fa parte del Gruppo Bianchi 1770 la cui storia è iniziata appunto nel 1770 a Cibiana di Cadore.
Gribaudi, oltre ad essere alla guida di una grande industria è fortemente impegnata sul fronte della cultura e del sociale, presiede dal 2015 la Fondazione Musei Civici di Venezia che gestisce undici siti museali permanenti tra cui il Palazzo Ducale.
È inoltre amministratrice Indipendente di H-FARM, piattaforma d’innovazione e siede nel Consiglio di amministrazione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Mariacristina Gribaudi ha raccontato la sua storia di imprenditrice e di donna ai numerosi giovani presenti che hanno dato vita con le loro domande ad un dibattito partecipato.
Tanti i temi affrontati, dall’innovazione al welfare, dalla famiglia alla cultura, Gribaudi inoltre ha sottolineato come i valori fondanti del suo fare impresa si siano sempre basati sul fare squadra e avere un’attenzione rivolta al benessere della persona e del territorio.
Il presidente Castricini nel suo saluto introduttivo ha affermato che la Gribaudi rappresenta per la sua storia personale e di imprenditrice, un modello a cui ispirarsi. Presenti all’evento il presidente di Confindustria Macerata Sauro Grimaldi e il Direttore Gianni Niccolò.
"Il fisco è diventato una giungla invalicabile anche a causa dell'enorme burocrazia che lo circonda". Ad affermarlo è Giuseppe Tosoni, presidente dell'Associazione Tutela Impresa, nel replicare a quanto affermato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che - sottolinea - "con una dichiarazione chiaramente populista ha bollato come 'contribuenti evasori' 19 milioni di italiani sui 36 milioni di contribuenti complessivi".
"Tutto ciò significa chiaramente che più della metà dei contribuenti non paga le tasse, almeno come dovrebbe - spiega Tosoni -. Ma in tali circostanze il criminale non è da considerarsi il contribuente ma lo stesso sistema fiscale che obbliga milioni di cittadini potenzialmente onesti ad infiniti e complicati adempimenti e a difendersi per la legittima tutela o sopravvivenza".
“Si deve evidenziare - commenta ancora il presidente dell'Associazione Tutela Impresa - che il marcio è proprio nel sistema fiscale italiano. La maggior parte di questi diciannove milioni di cittadini è gente che, con fatica, arriva a fine mese e che ha imparato a difendersi dalle vessazioni e dalle ingiustizie. Ciò è chiaramente evidenziato nella volontà più volte espressa dagli stessi, che iniziano a pagare per poi decadere e quindi non poter rispettare quanto già concordato con lo stesso fisco, come nel caso delle varie rottamazioni concesse dallo Stato".
"È bene evidenziare che i contribuenti ritenuti 'evasori', ogni anno pagano ingiustamente oltre 5 miliardi (fonte imprevista di introiti) solo per errori formali commessi involontariamente per la compilazione della dichiarazione dei redditi - chiarisce Tosoni -. Nel 2021 hanno pagato ben 5,2 miliardi per tali errori, pari al 38% del recupero fiscale di tale anno. Ecco la chiara ed esplicita motivazione del perché in oltre 20 anni, mai si è voluta politicamente un'indispensabile semplificazione".
"Politica e fisco non hanno mai fatto il loro dovere, continuando illegittimamente anche a comprendere nel famoso magazzino da riscuotere (oltre mille miliardi di euro) e a richiedere illegittimamente ai contribuenti anche importanti somme assolutamente non dovute, da molti anni", conclude Giuseppe Tosoni.
Interrogativo "elezioni" sull'attuazione del Pnrr. A sollevare la questione l'economista Carlo Cottarelli a Castelfidardo, a margine del primo business talk "A prima Fila" sul nuovo Made in Italy e sull'economia dei territori, promosso da Tai Think About It, presso la Sala Meeting Garofoli.
Sull'attuazione del Pnrr, ha sottolineato "una incertezza grossa sono le prossime elezioni, perché è lì che ci potrà essere un governo che dice: 'ma non lo abbiamo negoziato noi questo piano, lo ha fatto qualcun altro, perché dovremmo realizzarlo?'. Allora lì - ha aggiunto - potrebbero cominciare ad arrivare un po' di problemi, se dovesse succedere questo".
A domande sulla crescita del Paese e sull'eventuale freno dovuto alla tassazione, Cottarelli ha risposto "Se guardiamo il momento attuale è un momento particolare, se guardiamo il lungo periodo l'elevata tassazione è un problema. Ed è un problema - ha proseguito - anche il fatto che la spesa pubblica non è abbastanza efficiente", che "c'è evasione fiscale", che "c'è corruzione", "troppa burocrazia", che "c'è un problema demografico molto serio" e "la giustizia lenta".
Sono quelle cose, ha proseguito l'economista, "che il Pnrr e le riforme collegate cercano di modificare". "La possibile candidatura in Lombardia? Continuo a fare il mio lavoro", "non me l'ha chiesto nessuno di farlo, quindi per me sono tutte chiacchiere”.
Confindustria Macerata ricerca per azienda di produzione calzature un/a Operaio/a (cod. annuncio Conf 325) come operatore per macchine da taglio laser con cad-cam. La risorsa interagirà prevalentemente con il modellista e svolgerà attività di taglio laser pellame, carico e scarico bolle di produzione, archivio modelli. È gradita un’ esperienza minima nella mansione, ma si valutano anche candidati senza esperienza ai quali verrà garantita un’ adeguata formazione. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore alimentare un/a Back Office Commerciale (cod. annuncio Conf 326) da inserire con rapporto di tirocinio extracurriculare. La risorsa, all’ interno dell’ ufficio commerciale, verrà formata per attività di contatto / gestione clienti e prodotti, gestione ordini clienti e documenti di spedizione. Si richiede buona conoscenza della lingua inglese, buone doti relazionali. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
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I presente annunci sono rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Contribuire alla qualificazione delle strategie e degli interventi messi in atto per la crescita del sistema produttivo, sociale ed economico marchigiano. A tale scopo, questa mattina a Palazzo Raffaello, è stato rinnovato il Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e i Consigli provinciali di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro-Urbino dell’Ordine dei Consulenti del lavoro.
A sottoscrivere il documento sono stati il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore Guido Castelli, con i presidenti dei Consigli provinciali dell’ordine professionale, Carla Capriotti (AP) coordinatrice regionale, Roberto Di Iulio (AN), Elmo Postacchini (FM), Riccardo Russo (MC) e Giancarlo Stradini (PU).
“Il rapporto con i corpi intermedi e con gli ordini professionali – ha detto Acquaroli - è un elemento di ricchezza per tutti noi perché sono poi costoro che devono tradurre nella pratica le scelte fatte a livello istituzionale dai vari organismi preposti e poi distribuire sul territorio i servizi legati ad esse”.
Sull’importanza del confronto e del lavoro svolto ha insistito anche l’assessore Castelli, il quale ha ribadito il ruolo fondamentale dei consulenti del lavoro a supporto dell’attività della SUAM (Stazione unica appaltante della Regione Marche), specialmente riguardo alla ricostruzione post sisma. Un aspetto su cui i consulenti del lavoro sono fortemente impegnati, come ribadito dalla coordinatrice regionale Carla Capriotti, per la quale questo documento si pone “a tutela della legalità e contro il rischio di infiltrazioni malavitose”.
La collaborazione tra Regione e consulenti del lavoro riguarderà sia la promozione e realizzazione di attività formative congiunte, sia, nel settore degli appalti pubblici, le azioni volte a garantire la corretta impostazione, in fase progettuale, degli elementi di costo, tra cui la manodopera. L’accordo ha durata triennale ed è destinato a trovare applicazione anche per gli appalti finanziati con fondi del PNRR.