Il Faro Società Cooperativa Sociale ha presentato, presso la sede della Confartigianato Imprese di Macerata, il nuovo progetto R.O.A.D. (Ragazzi Oggi Adulti Domani), finanziato dal Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo.
Il progetto si inserisce in un contesto territoriale (dati 2017 - fonte Ente Regione Marche) da cui emerge un disagio giovanile rappresentato da problemi eterogenei che sfociano in un alto numero di ragazzi a rischio di pratiche devianti. A titolo esemplificativo, per ciò che concerne l’abuso di sostanze, i dati indicano che il 9,1% dei giovani (fascia d’età 11-30) è stato preso in carico da presidi, Sert e dipartimenti sanitari.
Con riguardo ai Neet (giovani che non studiano né lavorano), prima della pandemia - secondo i dati Eurostat nel 2019 - questi costituivano l’11,5% dei giovani tra i 15 e i 19 anni, rispetto al 19,2% del 2016. Vi è ancora quindi una quota consistente di ragazzi che non trovano la loro strada. Inoltre, secondo l’indagine “Istat, rapporto annuale, la situazione del Paese”, il titolo di studio spesso non incide come dovrebbe sul tipo di lavoro che poi si riesce a trovare. Ciò comporta un "disfattismo giovanile" nell'accontentarsi a ciò che lavorativamente si trova.
Nei distretti di Macerata, Civitanova Marche e Fermo i dati dei fenomeni disgregativi sono allarmanti: depressione, solitudine e senso di isolamento; abuso di alcol e sostanze stupefacenti, disturbi d'ansia; bullismo, autolesionismo nel 33,2% dei casi (fonti Uffici dei Servizi Sociali dei Comuni). Con riguardo alla ricerca del lavoro, le principali problematiche derivano, oltre che dalla contrazione della domanda di lavoro, dal mancato allineamento tra aspettative professionali e opportunità di impiego.
Secondo l’indagine condotta di recente dall’Istituto Demopolis e promossa dall’Istituto Con i bambini, il 78% dei genitori segnala la dipendenza da internet nei ragazzi; oltre la metà testimonia l’aumento dell’ansia fra i minori. Viene rilevato anche l’aumento di disturbi alimentari e il cyberbullismo (22%), casi di fobia sociale (20%), insonnia (18%).
In alcuni casi, questi disturbi portano all’emersione di un problema più grave, denominato “Hikikomori”, termine giapponese per definire il ritiro volontario dalla società, che colpisce i giovani tra i 14 e i 30 anni e che richiede l’intervento di professionisti. L’Associazione Hikikomori Italia afferma che sono 541 mila i casi accertati.
Per superare il momento di crisi dei ragazzi, sempre secondo l’indagine Demopolis, diventa quindi fondamentale per i genitori (8 su 10) la continuità scolastica, la socialità fra coetanei (69%) e le attività sportive e ludiche (63%).
La comunità si rende il luogo ottimale per il recupero delle competenze sociali e professionali dei ragazzi, condividendo la responsabilità del benessere degli stessi mediante la realizzazione di attività extrascolastiche, laboratori e sportelli di ascolto mediante operatori formati (auspicabile per il 44% dei genitori). La realizzazione di progettualità di rete sul territorio cittadino è quindi un bisogno reale ed espresso delle famiglie.
Il progetto educativo R.O.A.D. si rivolge quindi ai giovani di 11-29 anni, affinché ritrovino nella scuola e nella formazione professionale dei punti di partenza per diventare adulti pro-attivi, responsabili e con una carriera lavorativa appagante.
L’obiettivo che si vuole perseguire è quello di contribuire alla diminuzione del disagio giovanile, dei fenomeni dispersivi e degenerativi, favorendo la crescita e la formazione professionale dei giovani per renderli più occupabili, valorizzandone i talenti e stimolando un atteggiamento pro-attivo.
Per farlo, saranno proposte sui territori di Macerata, Civitanova Marche e Fermo, azioni distinte per fasce d’età (11-19 anni e 20-29 anni), riguardanti attività di tutoraggio e affiancamento dei ragazzi con attività laboratoriali, corsi professionalizzanti sui mestieri, percorsi di ricerca pro-attiva del lavoro, corsi di educazione digitale, servizio di ascolto psicologico, educativa di strada.
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