Si sono rivelate un successo Micam Milano, Mipel, TheOneMilano e Homi Fashion&Jewels, manifestazioni dedicate alla moda e all’accessorio. Sotto i riflettori un totale di oltre 1.800 aziende espositrici, che hanno incontrato 48.276 visitatori professionali, in crescita del 25% rispetto alla precedente edizione. Per le Marche hanno partecipato 109 espositori di cui 100 del distretto Fermano-Maceratese.
Importante la risposta dei compratori stranieri: circa la metà dei buyer arrivano dall'estero. Le performance migliori dei Paesi europei provengono da Germania, Francia, Regno Unito, Grecia e Spagna; ottimi anche i risultati registrati da Paesi più lontani come Corea del Sud, Giappone e Kazakistan.
A certificare la centralità e l’importanza di questi eventi la presenza dei rappresentanti del governo come i ministri Daniela Santanché e Matteo Salvini, il viceministro Valentino Valentini, i sottosegretari Lucia Albano e Paola Frassinetti e i rappresentanti delle istituzioni locali che hanno visitato i quattro appuntamenti in questi giorni, scegliendo le fiere come punto di vista privilegiato sulle dinamiche del settore.
Accanto alle manifestazioni, sono stati numerosi e seguitissimi gli appuntamenti di approfondimento che hanno trattato temi importanti per il settore come sostenibilità, innovazione e tendenze. Importante, poi, il ruolo della formazione che è stata anche al centro dell’evento "Formazione, orientamento, certificazione delle competenze: Confindustria Moda, Rete TAM e Unioncamere per la crescita dei talenti".
L’incontro, che si inserisce in un ampio percorso di formazione portato avanti dalle associazioni di categoria confederate in Confindustria Moda, ha puntato alla valorizzazione delle competenze ed esperienze formative e lavorative degli studenti. Micam Milano, Mipel, TheOneMilano e Homi Fashion&Jewels si sono distinti per aver portato in fiera il meglio del Made in Italy unito alle più importanti eccellenze internazionali.
Ampio spazio è stato dato ai giovani provenienti da tutto il mondo attraverso progetti ad hoc: i designer della nuova generazione hanno così dimostrato il loro talento, tracciando un percorso fatto di innovazione, creatività e tecnologia che caratterizzerà in futuro i comparti protagonisti dei quattro eventi.
Segnali rassicuranti sono arrivati anche da Lineapelle, nell'edizione dedicata alla stagione estiva 2024 e svoltasi dal 21 al 23 febbraio a Fieramilano Rho. L'evento si è chiuso all’insegna di una grande energia e di una serie di stimoli stilistici e di business, che trovano conferma nell’alta affluenza dei buyer e nella qualità del lavoro di networking svolto in fiera. Un risultato di grande positività confermato dai numeri in forte crescita, che ne consolidano il ruolo di unico salone di riferimento globale per la filiera della moda, del lusso e del design.
I dati confermano che 'Lineapelle 101' è stata un’edizione di ritorno all’internazionalità prepandemica. La fiera ha visto la presenza di 1.161 espositori, provenienti da 42 Paesi (61,7% italiani, 38,3% esteri) di cui 101 provenienti dalle Marche (11 Ancona, 3 Ascoli Piceno, 42 Fermo, 43 Macerata, 2 Pesaro Urbino) e 22.000 buyer e addetti ai lavori: il 42% in più rispetto alla precedente edizione dedicata alle collezioni estive (febbraio 2022), il 6% in più rispetto a quella invernale (settembre 2022)
Oltre 17.000 i visitatori, di cui il 41% arrivato dall’estero: da Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Regno Unito e Paesi Bassi; solida la presenza degli operatori turchi, mentre dall’Asia molto interessanti e rassicuranti sono stati gli ingressi dei buyer giapponesi e coreani, insieme all’iniziale ritorno dei cinesi. Particolare attenzione è stata dedicata all’innovazione dei materiali e delle tecniche i lavorazione così come ai giovani designer emergenti.
Nel 2022, nelle Marche, sono state richieste e autorizzate oltre 17 milioni di ore di Cassa integrazione, Fis e altri fondi di solidarietà, sulla base dei dati Inps elaborati dall'Ires Cgil Marche, a cui vanno sommati gli oltre 6 milioni di euro del Fsba, il fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, erogati a sostegno di 4300 lavoratori e quasi 800 aziende.
È l’industria che assorbe la maggior parte delle ore autorizzate (14.113.078 ore): la meccanica è il settore in cui si registrano più ore (6,8 mln), seguito da calzaturiero (2,6 mln) e legno (1,3 mln).
Le ore registrate nel terziario sono 942 mila, con il settore del commercio in cui si registrano più ore (439 mila), seguito da agenzie di viaggio, immobiliari (272 mila) e alberghi e pubblici esercizi (132 mila); mentre nell’edilizia sono 412 mila.
Il ricorso agli ammortizzatori sociali rimane al di sopra dei livelli pre-pandemia, con l’industria che registra un aumento del 53% delle ore autorizzate rispetto al 2018, e il commercio segna un incremento del 169%.
"E’ tempo di dare risposte concrete ai lavoratori il cui futuro è incerto mentre il presente è scandito da perdite di salario sempre più rilevanti – commenta Rossella Marinucci, segreteria Cgil Marche –. Le scelte di oggi determineranno il futuro del nostro sistema produttivo regionale e la piena e buona occupazione per lavoratori e lavoratrici oggi in difficoltà. Servono modelli di sviluppo meno fragili e più sostenibili valorizzando il lavoro e le competenze delle persone".
Il ministro del Turismo Daniela Santanché ospite presso lo stand Valentino Orlandi al Mipel di Milano. L'azienda pellettiera marchigiana, con sede a Corridonia, ha ricevuto la visita del ministro presente in fiera nella giornata inaugurale per il taglio del nastro.
"È stato un piacere - afferma Francesca Orlandi, titolare con la sua famiglia della Valentino Orlandi – È stato senz’altro un importante segnale da parte delle istituzioni per mostrare il loro supporto all’artigianalità. Della nostra nuova collezione Daniela Santanchè ha apprezzato in particolare l’alta qualità dei prodotti e l’eccellenza della manifattura, che sono i plus per cui il nostro brand si caratterizza e distingue in tutto il mondo".
"Ci siamo confrontate sull’importanza da parte della politica non solo di continuare a sostenere l’internazionalizzazione delle aziende, ma soprattutto di investire sul lavoro, sulla formazione di nuove professionalità che oggi vengono a mancare nel nostro settore. C’è sempre maggiore bisogno di personale esperto nelle lavorazioni artigianali come l’orlatura, il taglio e la cucitura, ma ancora di più sarà necessario formare le nuove generazioni in campo digitale e nell’ambito della sostenibilità, per far sì che le nostre aziende siano sempre più green" conclude Francesca Orlandi.
Delsa, celebre marchio di abiti da sposa nato a Belforte del Chienti, sceglie Ancona, per aprire il suo secondo atelier, all’alba del 54esimo anno di attività. Per raccontare la storia di Delsa bisogna tornare al 1969, anno in cui affonda le radici il coraggioso progetto imprenditoriale femminile di Maria Cristina Craglia. In un’epoca nella quale fare impresa era prerogativa riservata ai soli uomini, prendono vita all’interno di quella fabbrica dei sogni, alcune delle collezioni di abiti da sposa più iconiche del Paese.
Per il nuovo direttivo dell’azienda, l’apertura del punto vendita di Ancona rappresenta un "segnale di resilienza recapitato all’intero comparto del wedding regionale". Quello dei matrimoni, è un settore che dopo aver accusato gli inevitabili colpi della pandemia, si appresta ad affrontare una nuova stagione di celebrazioni e a tornare ai numeri pre-covid.
Gianluca Salvucci, amministratore delegato di Delsa e figlio della fondatrice scomparsa solo qualche anno fa, ribadisce che "l’apertura del nuovo negozio rappresenta un passo importante nella crescita dell'azienda, che ha deciso di ampliare la propria presenza sul territorio per soddisfare al meglio le esigenze dei suoi clienti, in continua espansione".
Il nuovo spazio espositivo di abiti da sposa e cerimonia, collocato in via Primo Maggio 56 ad Ancona, si sviluppa su una superficie di oltre 250 metri quadrati, dove "gli abiti della nuova collezione raccontano la storia di una sposa contemporanea, sempre in perfetto equilibrio tra modernità e tradizione" spiega Salvucci. Il filo conduttore con il passato è garantito dalla stessa qualità sartoriale che contraddistingue da sempre gli abiti realizzati da Delsa.
Per Anna Cristina Salvucci, che affianca il padre alla guida dell’azienda e rappresenta la terza generazione impegnata nel progetto di famiglia, "l’ideale di matrimonio è molto cambiato rispetto al passato, ciò che resta e che ho avuto l’onore di apprendere fin da bambina dagli insegnamenti di mia nonna, sono le qualità necessarie a guidare una ragazza nella scelta dell’abito”.
La giovane designer che ha portato una ventata di freschezza e aperto la porta a maggiori contaminazioni tra i vari stili è molto attiva anche sul versante della comunicazione, soprattutto sui social: "Molte ragazze cercano un confronto diretto e umano con il brand. Attraverso i social riusciamo ad esprimere la personalità di Delsa e a offrire supporto continuo alle future spose".
Dai tanti contatti con le clienti sui social è nata anche la speciale amicizia di Anna Cristina con Guenda Goria. L’attrice e musicista, nonché poliedrica show-girl, ha recentemente indossato un abito Delsa durante il gala SanremoSol e Novella 2000 nella settimana del festival e si è detta "entusiasta" di collaborare con l'azienda belfortese.
La stessa Guenda, che ha rivelato di voler convolare a nozze entro la fine dell’anno con il suo fidanzato Mirko Gancitano, è nell’elenco degli invitati all’inaugurazione dell’atelier Delsa, prevista per sabato 25 febbraio alle ore 17:00 e, in quell’occasione, sarà anche la prima futura sposa a provare un abito della nuova collezione nell’atelier di Ancona.
Durante l’evento inaugurale interverranno anche altre ragazze che hanno già coronato il loro sogno d’amore, per raccontare la loro storia e l’esperienza con Delsa. Per festeggiare insieme l’importante traguardo raggiunto, durante l’evento inaugurale sono previsti un happy hour con dj set. Dalla sua apertura il nuovo punto vendita osserverà i seguenti orari dal martedì al sabato: mattino dalle 10.00 alle 13.00 e pomeriggio: dalle 14.00 alle 19.00.
"On your feet", letteralmente "in piedi". Un modo di dire che spesso allude alla dignità di chi sa rialzarsi. La lingua inglese usa a volte quest’espressione anche per indicare chi pensa in maniera originale, con risposte rapide e non conformi.
Un atteggiamento mentale lungimirante quello di Dami, azienda marchigiana produttrice di fondi per calzature da oltre 50 anni, che presenterà a Lineapelle, in programma a Milano da 21 al 23 febbraio, i primi esperimenti di intelligenza artificiale per mettere il turbo ai processi produttivi ed aumentare la redditività.
Nella prototipia, infatti, attraverso l’inserimento di una serie di parametri, gli algoritmi restituiscono automaticamente il best fit tra il modello di suola ipotizzato e quello che più si conforma alle specifiche esigenze richieste. Si tratta di un’innovazione dei processi produttivi che consente di progettare interamente fondi per calzature con una procedura completamente informatizzata, aumentando i prototipi disponibili e le possibilità di ingegnerizzazione e industrializzazione.
Oltre a disegnare le nuove prospettive della customized production e aprire le porte alla realtà aumentata, Dami si propone quest’anno con il made to measure dell’Artificial Intelligence di riportare la persona al centro della produzione, indicando al contempo scenari in cui siano gli ambienti e le macchine ad adattarsi alla persona e non viceversa e a sviluppare soluzioni ritagliate sui bisogni del cliente finale.
A seguito di recenti sentenze giudiziarie, molti debitori si stanno affidando al ricorso rispetto ad azioni di blocco e annullamento di aste giudiziarie o a pignoramenti in corso.
"Sono ora previste nuove valide opportunità da eccepire anche in fase avanzata, soprattutto se l'esecutato debitore rivesta la qualifica di fideiussore di un debito bancario (mutuo o affidamento concesso al debitore principale)" spiega il presidente dell'associazione Tutela Impresa, Giuseppe Tosoni.
La sentenza della Corte di Giustizia Europea del 17 maggio 2022 prevede che, anche se il fideiussore non si sia opposto al decreto ingiuntivo, possa contestare davanti al Giudice dell'esecuzione:
1) La nullità della garanzia o delle sue clausole abusive e vessatorie al fine ovviamente di liberarsi dal vincolo verso il creditore;
2) La rilevazione delle nullità non è soggetta a preclusioni processuali di sorta avanti al Giudice dell'esecuzione e qualora il bene esecutato sia stato già aggiudicato all'asta, il fideiussore ha comunque diritto al risarcimento del danno, per ingiusta esecuzione.
Le banche devono cominciare a preoccuparsi? "Non credo - riferisce Tosoni - perché le stesse hanno già iniziato a fare bilanci record a spese dei contribuenti. Infatti le rate dei mutui e prestiti, a seguito dell'aumento imposto dei tassi di interesse, sono aumentate sensibilmente mentre gli interessi versati ai correntisti restano a zero".
"Unicredit ha chiuso il 2022 con il miglior risultato da oltre un decennio ed ha annunciato la distribuzione ai soci di oltre 5 miliardi di euro" rileva il presidente dell'associazione Tutela Impresa "L'altro big italiano, Intesa SanPaolo, parla del 'miglior anno della nostra storia', dopo aver incamerato nello stesso anno 2022, utili per oltre 5,5 miliardi".
"Occorre difendersi adeguatamente viste le nuove opportunità per i debitori bancari dettate dalla Corte di Giustizia Europea. L'Associazione, come sempre, è a completa disposizione per chiarimenti e per quanto altro necessario" conclude Tosoni.
Nuova vita per le scarpe usate con il progetto di economia circolare Esosport, presentato oggi a Tolentino. Nel campo del recupero, l’azienda Eso società Benefit arl ha realizzato un progetto denominato “Esosport”, unico nel suo genere in Italia, lavorando la gomma ottenuta dal riciclo delle scarpe con suola in gomma e promuovendo lo sviluppo dei processi di economia circolare basati cioè sul riciclo e riutilizzo delle materie prime secondarie ottenute grazie a un accurato procedimento di separazione della scuola dalla tomaia da utilizzare per la produzione di pavimentazione antitrauma e assorbimento di impatto da installare nei parchi giochi.
La materia prima secondaria ottenuta viene donata gratuitamente alle amministrazioni pubbliche per la costruzione di pavimentazione antitrauma per parchi giochi. Aperto a Tolentino un nuovo stabilimento che attualmente occupa 5 addetti e che a pieno regime andrà ad occupare 12 dipendenti.
Inoltre la società sta lavorando, oltre che per riciclare le scarpe da tennis, anche l’abbigliamento da lavoro e le scarpe antinfortunistiche. In relazione al progetto presentato dalla Eso Società Benefit, l’amministrazione comunale condividendo nei contenuti, ha sottoscritto un accordo per disciplinare i rapporti con la stessa impresa prevedendo che nello specifico, Eso svolgerà per un periodo di un anno il servizio di raccolta differenziata delle scarpe usate sul territorio comunale, coordinando gli aspetti organizzativi dell’iniziativa, avendone la supervisione e altresì occupandosi della pubblicizzazione dell’iniziativa.
L’accordo prevede che la società fornisca gratuitamente i granuli provenienti dal riciclo della gomma, per la posa in opera della pavimentazione, nelle aree individuate dall’amministrazione comunale, per la realizzazione di parchi giochi ed in particolare per l’istallazione di un tappeto antitrauma l’asilo nido “Il Cucciolo”, utilizzando materiale riciclato certificato. L’accordo prevede un canone annuo a titolo di rimborso sui costi sostenuti per la fornitura dei contenitori Eso box, ritiro e trasporto, volantini e sacchetti, attività di organizzazione di conferenza e pubblicizzazione dell’iniziativa.
L’amministrazione intende installare diversi Eso box sul territorio comunale per il conferimento delle scarpe usate da avviare al riciclo. In dieci scuole, sette impianti sportivi e in un negozio di articoli sportivi. Inoltre al Circolo Tennis si potranno conferire sia le scarpe da tennis usate che le palline da tennis.
L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Mauro Sclavi, dal vicesindaco Alessia Pupo, dall’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti, dal consigliere delegato all’Ambiente Antonio Trombetta, da Nicolas Meletiou managing firector Eso Recycling, Fabio Sturani, responsabile di zona di Eso Recycling, Helga Loessl ceo di Eso, Fabio Scaramucci direttore dello stabilimento di Tolentino e Emanuela Morichetti segretaria generale di Eso.
Automobili Lamborghini e Tod's annunciano una partnership "per la realizzazione di prodotti di pelletteria, calzature, abbigliamento e accessori di lusso". "L'esclusiva collaborazione dei due marchi celebra l'artigianato e la tradizione italiana, ma anche la ricerca tecnologica e l'innovazione: qualità che definiscono il binomio delle due aziende, ciascuna leader nel proprio settore", sottolinea una nota.
"Tod's è stata fondata all'inizio del secolo scorso da un artigiano appassionato e visionario. Circa 50 anni dopo, Ferruccio Lamborghini ha realizzato il suo sogno e ha fondato un'azienda mossa dalla stessa visione e passione, con un impegno incessante per la ricerca e l'innovazione", dice Stephan Winkelmann, chairman e ceo di Automobili Lamborghini: "Siamo orgogliosi di questa collaborazione che traccia i nuovi confini dello stile italiano".
"Lamborghini rappresenta la massima espressione del design e della ricerca tecnologica nello scenario mondiale dell'automobilismo", commenta Diego Della Valle, presidente e ceo del gruppo Tod's: "La cura dei dettagli e la continua ricerca e innovazione sono valori che uniscono la filosofia dei nostri due marchi e rappresentano il vero Italian lifestyle".
Il presidente Ance Macerata Carlo Resparambia lancia un appello rispetto al decreto legge che da oggi impedisce l’utilizzo delle cessioni del credito e degli sconti in fattura, chiedendo, per il cratere del Centro Italia, "il ripristino urgente e inderogabile della misura".
"Misura indispensabile per proseguire nell’approccio di sistema alla ricostruzione con l’obiettivo anche di ridurre la vulnerabilità degli edifici del territorio" aggiunge. Resparambia manifesta la preoccupazione dell’intera categoria: "In un solo colpo, pochi minuti prima della mezzanotte, c’è stato il danno per tutti e la beffa per il cratere che, a differenza del resto d’Italia, non ha scelto, ma si è trovato costretto a ricostruire un patrimonio edilizio distrutto dagli eventi sismici del 2016".
"E dire - prosegue il presidente -, che la misura dell’incentivo era stata introdotta per imprimere una spinta alla ricostruzione, con l’esigenza primaria della sicurezza e della sostenibilità, aumentando la resilienza dei territori di fronte a future calamità. Per raggiungere questo obiettivo era infatti chiaro a tutti che il contributo pubblico era ben distante dal garantire l’intero costo della ricostruzione".
"Lo scenario che si prefigura ora nel cratere è quello di un blocco totale dei progetti da depositare e quindi di lavori da avviare, perché seppure è vero che la detrazione resta, pochi saranno quei proprietari che hanno la capienza fiscale per usufruirne", chiarisce Resparambia.
L’Ance, augurandosi un intervento anche in deroga che possa momentaneamente risolvere quello che sarebbe l’ulteriore grave problema per un territorio già penalizzato, dichiara la sua completa disponibilità alla partecipazione ai tavoli nelle opportune sedi istituzionali per cercare di soluzioni definitive alla problematica.
"Gli agricoltori marchigiani, al pari dei colleghi del resto della Penisola, si trovano a dover fare i conti con una situazione sempre più preoccupante, che li vede stretti nella morsa tra remunerazioni sempre più insoddisfacenti e costi di produzione che, al pari delle tariffe energetiche, hanno raggiunto livelli record, nonostante timidi segnali di miglioramento; a fronte di queste condizioni, è importante poter registrare l’attenzione della politica e delle istituzioni".
Lo sottolinea il presidente della Copagri Marche Andrea Passacantando, che è stato ricevuto dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli per un confronto sullo stato e sulle prospettive del Primario.
"Si è trattato - spiega Passacantando - di un incontro interlocutorio molto positivo e costruttivo, durante il quale ho avuto modo di illustrare al Presidente, registrando la sua piena sintonia, quelle che saranno le principali linee programmatiche del mio mandato, durante il quale intendo continuare ad adoperarmi per rilanciare la figura dell’imprenditore agricolo e, in particolare, dell'agricoltore custode dell’ambiente e del territorio, partendo dai positivi intenti del testo finalmente all’esame del Parlamento".
"Le ricadute della nuova Pac sul territorio marchigiano, unitamente alla sempre più innegabile importanza della ricerca e dell'innovazione applicate all'agricoltura, anche e soprattutto in termini di multifunzionalità e di diversificazione del reddito, solo stati alcuni degli altri temi affrontati", aggiunge il presidente.
"Abbiamo inoltre concordato sulla consapevolezza che l’agricoltura, insieme al turismo, all’enogastronomia, all’artigianato, alle tradizioni, alla cultura e alla tipicità del territorio, possa rappresentare un volano economico importante, in un grande gioco di squadra che ci deve portare a ad essere coltivatori dell’ambiente e del territorio", conclude Passacantando, ringraziando Acquaroli per la grande sensibilità dimostrata verso le tematiche affrontate.
Continua lo stato di agitazione dei lavoratori del Gruppo Mondial (Mondial Suole Spa, Mondial Due Spa e Mondial Plast Spa) di Porto Recanati, a seguito dell’assemblea svoltasi nel pomeriggio di oggi.
Assemblea che ha fatto seguito all’incontro di ieri tra le direzioni aziendali, Confindustria Macerata, Confindustria Ancona, le rappresentanze sindacali aziendali e quelle territoriali. I lavoratori rivendicano le retribuzioni maturate (ad oggi è avvenuto il saldo della tredicesima, ndr) e chiare prospettive di continuità occupazionale.
"Si ritiene necessario che, nell’incontro sindacale in programma per il prossimo 16 si definiscano un piano industriale concreto, gli elementi e le risorse per garantire la stabilità occupazionale e i crediti dei lavoratori - sottolineano Filctem Cgil e Femca Cisl in una nota - In attesa di verificare ciò, i lavoratori hanno deciso di sospendere momentaneamente lo sciopero proclamato il 2 febbraio, assumendo al tempo stesso l’impegno delle aziende a pagare parte delle retribuzioni entro il 21 febbraio".
C'era anche Mario Draghi alla presentazione a Roma del libro "Francesco Merloni. Il secolo dello sviluppo", in cui Giorgio Mangani ha ripercorso la storia dell'imprenditore figlio del fondatore del gruppo Ariston.
L'ex premier, che di recente ha avuto rare apparizioni in pubblico, inclusa quella al funerale di Benedetto XVI il 5 gennaio, seduto in prima fila nella sala del Trono di Palazzo Alfieri, al fianco del segretario del Pd Enrico Letta, ha seguito gli interventi dei vari ospiti.
Sono intervenuti, fra gli altri, il presidente emerito della Corte costituzionale Giuliano Amato, la presidente della Rai Marinella Soldi, Romano Prodi e lo stesso Letta. "Sono qui per dire grazie a tutti, e voglio ricordare tante persone. Grazie di essere qui in un clima di intima e profonda amicizia. Grazie in particolare a Mario Draghi per la sorpresa che ci ha riservato. È un grande onore averti qui, Mario, insieme a tutti noi", ha detto Francesco Merloni, presidente della Fondazione Aristide Merloni, prima che scattasse un'applauso in sala.
La pubblicazione del volume giunge in un momento significativo per la storia della famiglia Merloni; nel 2023 la Fondazione “Aristide Merloni” festeggia i sessanta anni di attività, la Ariston Group novantatre e Francesco Merloni, l’ultimo dei figli del fondatore Aristide, tuttora presidente della Fondazione e presidente onorario del Gruppo industriale, novantotto anni.
Ricostruendo le origini della Ariston, il libro offre un racconto del tutto inedito della figura del fondatore, Aristide Merloni (Albacina di Fabriano, 1897-1970), e le motivazioni sociali e politiche che lo indussero ad andare contro il modello industriale della concentrazione degli insediamenti produttivi, dominante a suo tempo, portando il lavoro nelle periferie montane del Centro Italia.
Una storia avvincente che prosegue nel Dopoguerra con il figlio Francesco Merloni a cui si deve la scelta decisiva di diversificare, nel 1954, l’originaria produzione di bascule verso la produzione di bombole di gas liquido e il riscaldamento nonché la prima internazionalizzazione degli anni Settanta, che aprì la strada del gruppo industriale Merloni verso la produzione degli elettrodomestici e i traguardi raggiunti negli ultimi trenta anni dalla Ariston Thermo, oggi Ariston Group, quotata in borsa e guidata dal figlio Paolo.
Il libro racconta questa storia attraverso la lente della passione politica e sociale di Francesco Merloni: sette legislature, dal 1972 al 2001, come parlamentare della Dc e poi dell’Ulivo, le battaglie contro gli sprechi delle Partecipazioni statali, la fine della Dc, la nascita del Partito popolare e poi dell’Ulivo, compresa la parentesi come Ministro dei Lavori Pubblici (1992-94) nei Governi Amato e Ciampi e la burrascosa approvazione della prima legge organica di riforma degli appalti, dopo gli scandali di Tangentopoli, che porta il suo nome.
Si è tenuto questa mattina il presidio dei lavoratori delle aziende MondialSuole, MondialDue e MondialPlast a Porto Recanati. Lo sciopero è stato indetto a seguito del mancato versamento dello stipendio relativo al mese di dicembre.
Sulla crisi che stanno attraversando, da diverse settimane, le imprese del territorio è intervenuto il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini: "L’amministrazione comunale - sottolinea - è da tempo in costante contatto con le parti sociali per seguire gli sviluppi della vicenda che stamane è culminata con uno sciopero dei dipendenti dell’azienda a causa del mancato pagamento delle spettanze relative al mese di dicembre per tutti i dipendenti e anche del saldo della tredicesima per i dipendenti della MondialSuole”.
“Come immaginabile, tale crisi aziendale rappresenta un duro colpo per le famiglie dei dipendenti, molti dei quali nostri concittadini, che di punto in bianco si trovano in una situazione di difficoltà economica e di precarietà dovuta alla mancanza della retribuzione del loro lavoro" aggiunge il primo cittadino, che assicura: "Faremo il possibile per supportare in ogni modo chi verserà in condizioni di difficoltà e, nel contempo, stiamo pianificando una serie di incontri tra le parti al fine di esaminare ogni singola possibilità di favorire un intervento che possa risolvere questa ardua problematica".
“I contatti con le parti sociali e le maestranze continueranno nei prossimi giorni, con la speranza che l’intera vicenda possa trovare in prospettiva una soluzione che sia realmente risolutoria”, conclude Michelini.
Dopo il brusco stop del 2020 (quando il saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022 il bilancio tra aperture e chiusure in Italia torna su valori medi degli ultimi quindici anni, attestandosi a 48mila attività in più tra gennaio e dicembre.
A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,8% che, al netto del +1,42% del 2021, rappresenta il dato migliore dell’ultimo decennio. Il contributo più rilevante al risultato annuale è venuto dal settore delle Costruzioni, cui si deve oltre il 40% del saldo nazionale.
Nessuna regione supera la performance del 2021 (+1,42%) e nelle Marche il segno del saldo è meno facendo registrare rispettivamente un -929, reali - 629: il passaggio dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio in Romagna, nella provincia di Rimini, ha determinato la perdita di 300 imprese che risultano nel novero delle cessate.
"Relativa consolazione in uno scenario che non vede ancora stabilizzata la tendenza anagrafica pur in presenza di segnali positivi - commenta il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini - le Marche risentono ancora pesantemente dei fattori che conosciamo: oltre alle criticità di portata nazionale (crisi finanziaria, pandemica ed energetica) che comunque hanno morso di più in una regione manifatturiera come le Marche, da noi hanno pesato colpi quali la dissoluzione di una grande banca territoriale, il sisma, il dissesto idrogeologico, il conflitto in Ucraina e le sanzioni che hanno afflitto soprattutto imprese del made in Italy da sempre legate al mercato orientale".
"Il risultato è un generale scoramento di imprenditori e aspiranti tali. Rallenta la nascita di nuove imprese - constata Sabatini -. Ed è, anche, su questo che le istituzioni in filiera devono lavorare. Dare fiducia, e dare strumenti concreti che la alimentino. Se non brilliamo per nuova vitalità imprenditoriale poi accade che in quanto a esportazioni facciamo meglio dell'Italia, anche al netto della performance del farmaceutico che pure è un comparto che genera lavoro e valore. Moda, agroalimentare, mobile e meccanica contribuiscono in modo importante alla crescita del nostro export".
"Molto bene il calzaturiero nonostante la perdita di quote di mercato russo - puntualizza Sabatini -: il Pitti è andato bene, è alle porte la sfida del Micam; alla vigilia della scorsa edizione abbiamo affrontato un'alluvione. Archiviamo il 22 con tutte le sue difficoltà e i suoi aggiustamenti di rotta, il 23 è appena iniziato e con esso la collaborazione con Atim. Rinsalderemo la collaborazione con Svem e con le Università. Con la Regione ovviamente. Insieme abbiamo appena presentato il nuovo bando fiere, ora stiamo completando le nuove convenzioni che prevedono maggiori risorse per l'innovazione".
"Innovare è la chiave, con tutte le difficoltà del caso Ascoli Piceno, dall'ultima rilevazione, è la quinta provincia in Italia per incidenza del numero di start up sul totale, a Smau le marchigiane brillano e spesso coniugano i temi delle sfide digitali a quelli della sostenibilità. Innovare vuol dire anche trovare nuovi modi di stare ai tavoli regionali e nazionali con l'obbiettivo di accelerare e semplificare i processi decisionali e la messa a punto di soluzioni. E il mondo sarà qui a giugno: dal 16 al 19 organizziamo ad Ascoli gli Stati Generali dell'Internazionalizzazione. Un segnale di attenzione e un'opportunità di relazione istituzionale e b2b d'impresa da non perdere" conclude Sabatini.
Nell'esercizio 2022, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 1.006,9 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto all'esercizio 2021 ed è superiore di circa il 10% rispetto al valore del 2019.
Lo comunica la società sottolineando come "positivo l'impatto delle valute, soprattutto per i marchi Tod's e Roger Vivier, che hanno la maggiore presenza all'estero; a cambi costanti, utilizzando cioè gli stessi cambi medi del 2021, comprensivi degli effetti delle coperture, i ricavi sono pari a 984,2 milioni di Euro, con una crescita dell'11,4% rispetto al 2021".
"Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto", commenta Diego Della Valle, che aggiunge: "Considerando l'ottimo inizio di stagione nei nostri negozi e la solidità del portafoglio ordini per la prossima stagione, siamo molto fiduciosi per quanto riguarda i risultati futuri del gruppo".
"Nel solco del suo costante impegno per la sostenibilità, il gruppo Tod's ha aderito, in data 16 gennaio 2023, al Global Compact delle Nazioni Unite, l'iniziativa strategica di sostenibilità e cittadinanza d'impresa più ampia al mondo, nata dalla volontà di promuovere un'economia globale sostenibile, rispettosa dei diritti umani, degli standard lavorativi, della salvaguardia dell'ambiente e impegnata nella lotta alla corruzione".
Lo indica il gruppo della famiglia Della Valle evidenziando che questa iniziativa ne "rafforza ulteriormente l'impegno nella gestione responsabile e sostenibile dei propri processi decisionali e operativi, allineandoli ai dieci principi del Global Compact e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, definiti a livello globale".
"Il nostro impegno - commenta Diego Della Valle - nell'adottare comportamenti responsabili per la tutela dei diritti umani, la salute, la sicurezza e il benessere nei luoghi di lavoro, promuovendo, altresì, la salvaguardia dell'ambiente e degli ecosistemi, fa parte della nostra cultura e rispecchia i valori che la nostra organizzazione, da sempre, traduce in progetti concreti e virtuosi a beneficio delle comunità e dei territori nei quali operiamo".
Il consiglio di amministrazione ha anche approvato la nuova 'politica per la tutela della diversità, dell'equità e dell'inclusione' del gruppo Tod's, "nata - viene spiegato - per formalizzare l'impegno del gruppo nel promuovere i valori dell'inclusione e dell'uguaglianza tra le persone, in linea con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, le convenzioni Ilo in materia di non discriminazione e con quanto dichiarato nel codice etico e nella politica di sostenibilità del gruppo.
Al termine di un periodo di forte stress economico, fra le conseguenze della pandemia e la crisi energetica, sono tante le questioni e le sfide che si presentano alle imprese e alle famiglie italiane. In un contesto globale in evoluzione, con la Comunità Europea che incalza su sostenibilità e innovazione digitale, il panorama economico finanziario attuale si presenta ancora complesso e difficile.
Per mettere un freno all’inflazione galoppante (all’+11,6% a dicembre 2022 ndr), la Bce sta aumentando i tassi d’interesse, mossa che disincentiva le banche dal concedere credito alle imprese, mentre i margini di queste ultime vengono erosi dai rincari dell’energia e dalla carenza di materie prime.
Queste le principali tematiche affrontate nel convegno organizzato da Confidi Macerata con Confindustria Macerata e l'Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Macerata e Camerino, tenutosi nel pomeriggio di lunedì 23 gennaio. Il tema, "Sostenibilità, innovazione e crescita: le nuove sfide della relazione Banca-Confidi-Impresa", ha attratto un nutrito gruppo di esponenti del settore fra imprese, banche del territorio e i professionisti dell’Ordine.
La moderazione dei lavori è stata affidata a Marco Cucculelli, docente all’Università Politecnica delle Marche, il quale ha introdotto le due finalità dell’incontro: l'accordo fra Confidi e Odcec (Ordine dei Commercialisti ed Esperti contabili) e le presentazioni delle due relatrici invitate da Roma, la direttrice dell’area credito Confindustria, Francesca Brunori e il segretario generale Federconfidi, Francesca Torchia.
Il professore si è soffermato sui risultati preliminari di una sua ricerca che prende in considerazione l’impatto dei modelli ESG (Environmental, Social and Governance ndr) sulle aziende delle Marche, evidenziando l'importanza di non limitarsi ad un’applicazione superficiale di tali modelli – o Greenwashing -, ma ad una loro seria ed integrale adozione: "I fattori di sostenibilità migliorano le aziende sotto diversi aspetti, non per l’ultimo la reputazione. Sono infatti fondamentali per accedere a fondi europei come il PNRR".
Il risultato di un accurato sondaggio condotto su vasta scala nella regione ha dimostrato un forte arretramento nell’applicazione dei criteri di sostenibilità fra le piccole e medie aziende (intorno ai 100/110 dipendenti), in particolare per quanto riguarda gli aspetti 'Social' and 'Governance': "Nelle Marche non è strano – continua Cucculelli – vedere aziende con laboratori all’avanguardia ma con la zona uffici rimasta al Medioevo. C’è ancora tanto spazio da colmare".
Primo a prendere la parola è stato il presidente di Confidi Macerata, Gianluca Pesarini, il quale ha presentato l’accordo di collaborazione con l’Odcec di Macerata e Camerino: "Un accordo volto ad assistere e facilitare le imprese nell’accesso al credito, in particolare alla luce di nuove sfide del periodo post-pandemia. Nonostante l’economia incerta dovuta a dei macro-scenari, dobbiamo andare avanti nella micro-quotidianità. Non vogliamo scivolare nel sud che vive di assistenzialismi, ma dobbiamo unirci all’Italia e all’Europa che tirano".
Si unisce alle congratulazioni il presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Macerata e Camerino, Luca Mira: "I professionisti vogliono accompagnare gli imprenditori lungo questa strada. Questo è un cammino corale dove tutti dobbiamo collaborare per andare avanti, compresi il sistema bancario e le istituzioni".
I termini dell’accordo sono stati elencati e spiegati dal direttore responsabile di Confidi Macerata, Leonardo Ruffini: il contenuto della partnership prevede che il professionista predisponga la "scheda notizie aziendali" e/o un company profile e/o un business plann (per i progetti d’investimento), mentre Confidi si impegna ad agevolare e assicurare le migliori condizioni dell’accordo.
Nello specifico si impegna a: deliberare la garanzia in tempi veloci (entro 5 giorni lavorativi); a far applicare le condizioni creditizie ottimali dalle banche convenzionate; a rilasciare una garanzia diretta patrimoniale, fino all’80%, con controgaranzia Fondo per le PMI, a costi agevolati; ad analizzare i requisiti di ammissibilità al Fondo Garanzia per le PMI; ad assistere nell’ottimizzazione dell’accesso al credito delle PMI e nella gestione del rapporto banca-impresa.
Interviene anche il vice presidente di Confindustria Macerata, con delega al credito, Paolo Ceci, il quale ha illustrato il quadro economico e creditizio con cui le imprese e le famiglie devono confrontarsi quotidianamente: "Su di un sistema eroso dai costi crescenti delle materie prime, gravano ora anche le politiche restrittive e prudenziali delle banche in materia di credito. La BCE, con lo spauracchio dell’inflazione, sta colpendo i bilanci delle aziende. Credo sia necessario rivedere, a livello europeo, le condizioni del default".
La relazione tenuta da Francesca Brunori si è concentrata sulle attività e i progetti che Confindustria attua sul tema del credito: "Veniamo da una fase difficile e fino a poco fa l’accesso al credito era facilitato e incentivato, un sostegno alla liquidità su cui ora non possiamo più fare affidamento. Al termine della gestione da emergenza è arrivato il momento di costruire e pianificare il futuro, ma per farlo è necessario che ci sia una corretta ed adeguata regolamentazione orientata allo sviluppo".
Sul tema della sostenibilità, Brunori insiste sull’importanza di fare formazione e investire nell’aggiornamento ai criteri Esg: "Non è una questione di ideologia o di valori, ma di valore dell’investimento. Anche le banche saranno costrette a prendere in considerazione tali criteri per fornire crediti alle imprese, senza contare le grandi possibilità d’investimento che la transizione ecologica e digitale possono comportare a livello di fondi europei".
Chiude la conferenza Francesca Torchia di Federconfidi: "Anche gli operatori finanziari sono stati sollecitati a tenere sotto controllo i criteri ESG, a fare formazione e mediazione fra le industrie e le banche. Dobbiamo però cercare di adattare queste regole ai tempi fisiologici di metabolizzazione del sistema economico". Ha sottolineato quindi il ruolo centrale dei Confidi nel favorire l’accesso al credito, fungendo da tramite fra imprese e banche.
Lavoro: oltre il 65% dei giovani senza futuro, con contratti precari e uno stipendio annuale lordo di circa 11mila euro lordi. Non va meglio per le donne con uno stipendio, in media, di 7mila euro in meno rispetto a quello degli uomini. I salari medi, nel complesso, viaggiano sui 19mila euro, in leggero aumento ma sempre inferiori rispetto al valore medio delle regioni del Centro.
È questo il quadro che emerge dall’analisi dell'Ires Cgil Marche su dati Inps dal 2011 al 2021 relativi alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti privati nella regione. "In 10 anni si sono persi il 20% di giovani con contratti stabili e il 10% complessivo dei tempi pieni ed indeterminati", commentano Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil e Rossella Marinucci, segretaria regionale e responsabile del mercato del lavoro.
"Il binomio salari bassi e precarietà è la prima causa della fuga dei giovani. Ma, in generale, il problema dei salari è che restano bassi e insufficienti rispetto al carovita. È tempo che, su questa partita, si promuovano interventi e azioni precise".
IL QUADRO GENERALE - Nel 2021, nelle Marche risultano occupati 440.867 mila lavoratori dipendenti privati, oltre 14 mila in più rispetto all’anno precedente (+3,5%) e 7 mila in più dal 2019 (+1,7%). Un aumento dovuto soprattutto all’effetto "rimbalzo" verificatosi dopo il 2020, che ha stimolato una crescita significativa in determinati settori.
Osservando le tipologie contrattuali emerge che 144 mila lavoratori, ovvero uno su tre, hanno un rapporto di lavoro part time. I lavoratori con contratto di lavoro a termine sono 105 mila, pari al 23.9% dei lavoratori complessivi. I lavoratori a tempo indeterminato sono 319 mila, sostanzialmente stabili sia rispetto al 2020 che al 2019 mentre si registra una contrazione del 2,5% in 10 anni.
I lavoratori stagionali sono 16 mila, pari al 3,6% del totale, ma al contempo sono quadruplicati in 10 anni. Coloro che hanno un contratto a tempo pieno e indeterminato sono 226 mila, pari al 51,4%, ovvero poco più della metà del complesso dei lavoratori dipendenti (erano il 52,8% nel 2020 e il 60% nel 2011) e sono 27 mila in meno rispetto a 10 anni fa (-10,6%). Rilevante il numero dei lavoratori in somministrazione e con contratti intermittenti.
Le retribuzioni medie lorde annue percepite nelle Marche sono pari a 19.434 euro e rispetto al 2020 registrano un aumento di 1.353 euro, pari a +7,5%, valori ancora significativamente inferiori al valore medio delle regioni del Centro (con una differenza di 1.607 euro) e soprattutto a quello medio nazionale (-2.434 euro). È come se i lavoratori delle Marche percepissero una mensilità e mezzo di retribuzione in meno della media nazionale.
Un numero significativo di lavoratori percepisce una retribuzione inferiore a 15.000 euro: sono 179 mila lavoratori e lavoratrici, pari al 40,8% del totale. Di questi, 126 mila percepiscono addirittura meno di 10.000 (28,7%).
Il calzaturiero-abbigliamento è l’unico settore che, nella ripresa generale del 2021, ha avuto una tendenza negativa, registrando una perdita della forza lavoro dell’1,6% rispetto al 2020. L’edilizia è il settore che ha rilevato l’aumento più significativo dei lavoratori: +17,9% dal 2020.
Lo scenario cambia nel confronto di lungo periodo, ovvero con il 2011: l’industria manifatturiera perde il 7,7% dei lavoratori e delle lavoratrici mentre il terziario registra un aumento del 15,3%. La contrazione maggiore si osserva nel calzaturiero, che rileva un calo di 15 mila unità (-33%); dall’altra parte, crescono in misura rilevante i lavoratori dipendenti impiegati nell’istruzione (+58,2%), nell’assistenza sociale e sanitaria (+46%) e nell’attività informatica, ricerca, studi professionali (+34,4%).
LE DONNE - Le lavoratrici sono 193 mila, pari al 44%: più della metà di queste ha un lavoro a tempo parziale (50,5% del totale) e solo una su tre ha un lavoro a tempo pieno e indeterminato (34,3%, a fronte di una percentuale del 64,8% per gli uomini). I settori con un’elevata incidenza di lavoro femminile sono anche quelli con una elevata incidenza di lavoro a tempo parziale e la ripresa dell’occupazione non ha coinvolto allo stesso modo uomini e donne.
Sono significative anche le differenze retributive tra uomini e donne: le retribuzioni medie lorde annue dei lavoratori ammontano a 22.662 euro, a fronte dei 15.321 euro delle lavoratrici: quest’ultime, dunque percepiscono mediamente 7.341 euro meno dei loro colleghi maschi, ben il 32,4% in meno. L’incidenza di contratti precari o a tempo parziale giustifica solo in parte il divario retributivo tra uomini e donne, visto che le lavoratrici con contratto a tempo pieno e indeterminato percepiscono 4.782 euro lordi annui in meno dei loro colleghi maschi (-16,5%).
I GIOVANI – I giovani, duramente penalizzati dal crollo dell’occupazione nel 2020, nella ripresa hanno registrato una risposta migliore rispetto alle altri classi di età, ma il precariato incide maggiormente su di loro. Ad avere un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato è la metà dei lavoratori nel loro complesso, ma il dato si abbassa al 34,6% negli under 30. Il 40,3% di questi, inoltre, ha un contratto di lavoro a tempo determinato, contro il 23,9% dei lavoratori nella loro totalità.
A lavorare a tempo parziale, inoltre, è il 39,1% dei giovani, contro il 32,9% dei lavoratori totali. Tra il 2011 e il 2021 si è notevolmente ampliata la forbice tra i dati riferiti agli under 30 e i dati che riguardano alla totalità dei lavoratori. I lavoratori marchigiani con meno di 30 anni percepiscono una retribuzione lorda media annua di 11.389 euro, circa 8 mila euro in meno rispetto all’importo medio dei lavoratori dipendenti privati nel complesso. I giovani con un lavoro a tempo parziale percepiscono mediamente retribuzioni di 7.341 euro lordi annui, mentre quelli che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato percepiscono mediamente 7.164 euro lordi annui.
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda del settore metalmeccanico un/a impiegato amministrativo contabile (codice annuncio Conf 355). La risorsa si occuperà di fatturazione attiva e passiva in Italia e all'estero e di altre pratiche amministrative. Si richiede diploma di ragioneria, buona conoscenza della lingua inglese, esperienza nella mansione di 1-2 anni. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
SECONDO ANNUNCIO - Inoltre, Confindustria Macerata ricerca per un'azienda del settore calzaturiero un impiegato/a tecnico (codice annuncio Conf 356). La risorsa verrà inserita a supporto dei processi di produzione su macchine a controllo numerico e controllo qualità. Richiesto diploma in ambito tecnico. Si valutano anche candidature con esperienza minima nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata, non zona costiera.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY).
Gli annunci sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Nonostante le tante difficoltà esterne che hanno messo in difficoltà l’intero mercato – dalla guerra in Ucraina e gli annessi rincari su materie prime ed energia agli strascichi della pandemia - il gruppo Eurosuole ha registrato un fatturato senza precedenti, con un incremento del 24,5% (nello specifico +37,5% per Goldenplast, +12,5% per Eurosuole) per un totale di 123 milioni di euro.
Si è tenuta nella sala conferenze dell’Eurosuole di Civitanova Marche la conferenza di fine anno durante la quale il patron Germano Ercoli, accompagnato dai responsabili amministrativi Piergiorgio Polenti (Eurosuole SpA) e Roberto Emili (Goldenplast SpA), ha ripercorso il 2022 mettendo a bilancio i successi dell’azienda in un momento di crisi.
“Un successo derivante dalla versatilità tipica degli imprenditori italiani, l’adattabilità e il coraggio di rischiare che li caratterizza e li distingue dal resto d’Europa” - dice Ercoli in apertura -. “Quando il mercato mostra vivacità e la richiesta estera supera quella interna, questi sono i momenti in cui l’imprenditore italiano si scatena”.
“All’occorrenza assume operai – continua il patron di Eurosuole - anche se non è sempre cosa semplice, controlla velocemente gli impianti, programma e organizza il lavoro in azienda, è lungimirante negli acquisti nei momenti cruciali di aumenti incredibili delle materie prime, cercando di mantenere così a lungo i listini e di non infastidire i clienti. Questi praticamente sono i segreti dietro i nostri successi”.
L’invasione russa ha causato problemi notevoli per la reperibilità delle materie prime, con ricadute pesanti in termini di costi dell’energia. Eurosuole, al 30 giugno 2022, aveva registrato un incremento nelle spese per le materie prime di un milione di euro, pari all’aumento in bolletta per un totale di 2 milioni. Si pensi solo che nel 2019, prima del Covid nello stesso periodo, la bolletta della Eurosuole SpA ammontava a 1,3 milioni (2,2 milioni nel 2021), mentre lo scorso anno la spesa energetica ha raggiunto i 3 milioni di euro, al netto dei contributi.
“Archiviamo il 2022 con notevole soddisfazione: la posizione finanziaria è a quota 32 milioni di euro e i dipendenti sono aumentati fino a 350 – continua Ercoli -. A dicembre è stato firmato il nuovo integrativo che ha un valore di circa 950,00 euro e a tutti i lavoratori, nel corso dell’anno, sono stati erogati ulteriori 500,00 euro”.
Continuano a essere fonte di preoccupazione per il 2023 la guerra e il costo dell’energia: “Inoltre, con un’inflazione al 10%, la BCE ha bisogno di generare una recessione indotta: ai primi aumenti del tasso di sconto ne seguiranno sicuramente altri”. "Questo determinerà, conclude Ercoli, un periodo dai 6 ai 9 mesi di latitanza degli investimenti per forzare la recessione".
“I metodi imposti dall’alto sono difficili da accettare, spiega. Questa non è l’inflazione da consumo degli anni ’80, ma una forma d’inflazione causata dai costi in aumento. Resteremo in balia delle onde finché il problema non verrà risolto alla radice", prosegue il patron del Gruppo Eurosuole. Per ora possiamo solo sperare di interpretare bene il 2023, continuando ad investire in ricerca e sviluppo come negli ultimi 10 anni”.
Il 10% degli investimenti dell’Eurosuole SpA è rivolto alla transizione ecologica e digitale, con adeguamenti nel primo campo come l’installazione di un impianto a GPL in sostituzione del metano e il progetto di un impianto fotovoltaico per sostenere il 30% delle spese energetiche (ci vorrebbero ettari coperti pannelli solari per soddisfare pienamente il bisogno energetico congiunto delle due aziende pari a 20 GigaWatt). L’avanzamento del digitale prosegue con l’adeguamento agli standard europei anche grazie alla razionalizzazione della documentazione, la quale abbandona il supporto cartaceo in favore dell’informatizzazione.
Discorso simile per la Goldenplast SpA che nel 2022 ha superato per la prima volta, in termini di fatturato, la crescita dell’Eurosuole. Il piano fotovoltaico qui è già stato predisposto sui tetti dei magazzini e già produce 310 kW di energia. Una percentuale ancora piccola sul fabbisogno aziendale che viene interamente autoconsumata.
L’azienda Eurosuole SPA nel 2022 ha raggiunto un personale stabile di 305 dipendenti, mentre la Goldenplast, di più piccole dimensioni, è arrivata a quota 46. L’investimento nella sfera sociale è testimoniato ulteriormente dalle tante ore di formazione fornite dal gruppo ai propri dipendenti (3500 per Eurosuole, 170 per Goldenplast).
Durante la conferenza stampa, Germano Ercoli ha anche ricordato il Papa emerito Benedetto XVI recentemente scomparso, rammentando di quando nel 2008 è stato ricevuto in udienza dallo stesso Ratzinger, durante una visita di Confindustria.
La costruzione di una casa è un impegno molto oneroso perché i costi vanno suddivisi per varie attività: dalla progettazione alla costruzione, dal pagamento delle tasse e dei permessi fino all'attivazione degli impianti. Si stima un costo al metro quadro che va dai 1.800 € ai 2.400 €, senza considerare l'acquisto del terreno su cui costruire se si tratta di una casa indipendente o delle spese di gestione delle pratiche per la costruzione di un appartamento in condominio.
Ci sono però alcuni accorgimenti che potrebbero ridurre l'investimento iniziale, consentendo di dilazionare le spese e di avere più tempo per mettere da parte i soldi necessari e procedere per step.
Progettazione e richiesta permessi
Il passaggio cruciale per costruire una casa è la progettazione, perché consente di avere ben chiari i costi e i tempi. Il consiglio è di pensare ad un progetto che contenga anche la valutazione di eventuali modifiche future o piccole variazioni, così da evitare di dover effettuare modifiche strutturali se ci sono nuove esigenze.
Una volta realizzato il progetto, si prosegue con la richiesta del permesso di costruzione e dell'autorizzazione per l'inizio dei lavori.
Realizzazione impianti di sollevamento
A proposito di lungimiranza, un aspetto da considerare è la possibilità di aver bisogno di un impianto di sollevamento per persone, soprattutto se la casa è a più piani e si prevede l'arrivo di un bambino. Il consiglio è di informarsi sui prezzi di un montacarichi esterno per casa e per il trasporto delle persone che potrà sicuramente giovare. L'ascensore esterno, a differenza di quello interno, non solo è più facile da installare e non richiede opere muraria, ma è anche meno costoso. Può essere dunque un lavoro da poter effettuare tranquillamente anche in un secondo momento.
Isolamento termico e acustico
Uno degli elementi fondamentali per le abitazioni moderne è l'isolamento termico e acustico. Conviene costruire un'abitazione con tetti e pareti coibentate che permettono di risparmiare sui costi dell'energia e di ridurre le emissioni in atmosfera. Nella scelta degli infissi, oltre a prediligere modelli in alluminio o PVC che sono perfettamente isolanti termicamente, è anche importante tenere conto dello spessore e delle caratteristiche del vetro, che isola dai rumori esterni.
Scelta dei materiali
Nella scelta dei materiali i consigli sono due: non lasciarsi incantare dalle mode del momento, perché alla lunga potrebbero stancare e non essere più utili, e selezionare materiali diversi a seconda della loro collocazione. I criteri più importanti per un materiale quando si costruisce una casa nuova sono la qualità e la durata.
Il mattone e il cemento per la struttura sono i più performanti e resistono al tempo e a ogni condizione climatica. Per i mobili, il legno assicura durevolezza e si può adattare a diversi stili. Per quanto riguarda invece la realizzazione del garage per l'auto, della cantina o di ambienti secondari come i ripostigli, si può anche optare, in una prima fase, in una realizzazione non rifinita.
Richiesta agevolazioni
Per la costruzione o la ristrutturazione di una casa, sono stati prorogati fino al 2025 diversi bonus edilizi, che permettono di avere sconti anche consistenti nella realizzazione di impianti ad alta efficienza energetica, nell'installazione degli infissi e dei pannelli fotovoltaici e anche nell'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Il consiglio è di informarsi sui requisiti per accedere e di produrre la documentazione necessaria seguendo tutte le indicazioni.