Proroga del pagamento delle utenze per i terremotati: da sospiro di sollievo a beffa?
Gli utenti terremotati non sanno più che pesci prendere. Il sospiro di sollievo tirato a seguito del decreto legge emanato il 30 maggio nel quale viene, letteralmente dal sito del commissario per la Ricostruzione "Posticipato, infine, anche l’inizio del pagamento sia del canone Rai fino al 2021, sia delle utenze domestiche, luce, gas, telefonia e assicurazioni fino al primo gennaio 2019", rischia di tramutarsi in una beffa.
Ferma restando la questione degli "oneri" che avrebbero dovuto essere scorporati dalle bollette e sui quali, pure, non c'è ancora troppa chiarezza, sorgono altre questioni.
Sul sito della municipalizzata Assm di Tolentino, infatti, è comparsa una nota che recita testualmente "L'ASSM SpA informa che l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), in attuazione di quanto previsto dal D.L. 29 maggio 2018 n. 55, ha differito di 6 mesi, dal 1° giugno 2018 al 1° gennaio 2019, il termine di sospensione dei pagamenti delle fatture, emesse o da emettere, per le forniture di acqua, luce e gas (compresi il gpl e altri gas distribuiti per mezzo di reti canalizzate) a favore dei cittadini che dichiarino l'inagibilità del fabbricato (abitazione, studio professionale o azienda), a causa degli eventi sismici del Centro Italia del 24 agosto 2016 e successivi.
IL BENEFICIO È RISERVATO ALLE SOLE INAGIBILITÀ DA TERREMOTO.
Il recente provvedimento dell’ARERA non ha prorogato il termine di sospensione dei pagamenti per tutti gli altri utenti che hanno un contratto attivo su edifici agibili, per costoro è già ripresa la fatturazione e rimangono confermate tutte le scadenze di pagamento comunicate nei documenti di fatturazione.
Quindi, solo un utente che dovesse ricevere la bolletta per un edificio inagibile potrà avvalersi della suddetta sospensione, in tal caso dovrà consegnare al proprio venditore/gestore copia della relativa ordinanza d’inagibilità e chiedere la posticipazione del pagamento all’ 1/1/2019.
Il nuovo correttivo normativo ha altresì differito, al 31 marzo 2019, il termine ultimo per l'emissione della fattura unica di conguaglio che comprenderà anche gli importi non fatturati fino allo scadere del termine di sospensione dei pagamenti.
In ogni caso, per consentire di far fronte al pagamento della fattura unica di conguaglio, è sempre prevista la possibilità di rateizzare gli importi dovuti (purché complessivamente superiori a 50 euro per singola fornitura), senza interessi, per una durata massima di 36 mesi".
Andiamo a leggere quanto riporta il sito dell'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente): "L'Arera differisce di 6 mesi, dal 1° giugno 2018 al 1° gennaio 2019, il termine di sospensione dei pagamenti delle fatture emesse o da emettere per le forniture di acqua, luce e gas (compresi il gpl e altri gas distribuiti per mezzo di reti canalizzate) a favore dei cittadini che dichiarino l'inagibilità del fabbricato (abitazione, studio professionale o azienda) a causa degli eventi sismici del Centro Italia del 24 agosto 2016 e successivi. Le novità sono state approvate oggi dall'Autorità con la delibera 312/2018/R/com in attuazione di quanto previsto dal decreto legge 29 maggio 2018, n. 55 con l'obiettivo di rafforzare le misure di tutela già esistenti a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici.
È stata di conseguenza differita l'emissione della fattura unica di conguaglio - che dovrà comprendere anche gli importi non fatturati fino allo scadere del termine di sospensione dei pagamenti - non oltre il 31 marzo 2019. Per consentire ai clienti/utenti di far fronte al pagamento della fattura unica di conguaglio, è sempre prevista la possibilità di rateizzare gli importi dovuti (purché complessivamente superiori a 50 euro per singola fornitura) senza interessi per una durata di 36 mesi; le singole rate avranno periodicità pari a quella di fatturazione. Il venditore del mercato libero e i gestori potranno comunque offrire condizioni di rateizzazione migliorative rispetto a quelle minime previste. I clienti e gli utenti finali potranno richiedere di provvedere anticipatamente al pagamento degli importi dovuti, optare per un periodo inferiore di rateizzazione o pagare l'importo dovuto in un'unica soluzione".
Da quanto si legge, se ne deduce che questa attesa proroga riguarderebbe quindi le sole utenze di edifici inagibili. Come dire, proroga su bollette che comunque non sarebbero mai arrivate in quanto è chiaro che nelle abitazioni inagibili non vive nessuno che possa consumare acqua, gas e luce. E, allora, la proroga emanata dal Consiglio dei Ministri quale vantaggio porterebbe ai terremotati?
Qualcuno faccia chiarezza, quanto prima. Non pare proprio il caso di aggiungere problemi e preoccupazioni a chi già è costretto a vivere in condizioni di precarietà.
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