Sono più che altro disagi quelli che gli allevatori Bovinmarche hanno registrato in questi giorni in cui il territorio è stato colpito da Burian. “La neve scesa da lunedì - spiega il presidente della Cooperativa di Allevatori marchigiana Domenico Romanini (foto) – ha portato a disagi prevedibili e consueti per l’inverno: il grande freddo (le temperature sono arrivate a -15°) ha gelato le acque delle condotte e degli abbeveraggi causando difficoltà agli allevatori”. Ma le perdite vere sono dovute alle mancate consegne: “Le forniture del nostro Igp vitellone bianco dell'Appennino centrale, che solitamente distribuiamo in tutta Italia alle mense scolastiche e non solo, sono state bloccate all’ultimo minuto dal blocco dei trasporti e dalle decisioni delle amministrazioni locali. La chiusura delle scuole è stata prevista a meno di due ore dalla partenza dei camion, quando la nostra carne di Marchigiana era già imballata. Scelte del genere, a fronte di una perturbazione prevista e comunicata dagli organi competenti agli enti locali giorni prima, hanno compromesso l’intera distribuzione delle giornate di martedì e mercoledì”.
"Abbiamo perso oltre 70mila euro di forniture alle mense scolastiche in due giorni - dicono da Bovimarche -. Sono perdite che eviteremo di far ricadere sulle piccole aziende socie (distribuite anche nella zona del cratere, per un totale di 400 soci) ma vorremmo sottolineare una incongruenza: se Bovinmarche non effettua consegne subisce una sanzione amministrativa, se invece l'ordine degli enti pubblici viene annullato, anche quando la fornitura è pronta per la consegna, a pagarne lo scotto è solo Bovinmarche".
Bovinmarche riunisce oggi 400 piccoli allevatori e fattura annualmente circa 7 milioni di euro. Cifra che quasi raddoppia se si considerano anche le performance della controllata Carnimarche, azienda di sezionamento territoriale costituita nel 2012 che, nel 2017, ha registrato 7 milioni di euro di fatturato. Un giro d’affari positivo e sostanzialmente stabile dal 2013. In totale sono 20mila i capi di Razza Marchigiana allevati e iscritti all’albero genealogico nelle Marche.
Bovinmarche è stata la prima organizzazione in Europa a implementare un sistema di tracciabilità elettronica attraverso un proprio disciplinare di etichettatura anticipando i regolamenti che si sono poi succeduti. La cooperativa ha poi introdotto la certificazione NO OGM per l’alimentazione dei bovini e il CReNBA, che garantisce il rispetto del benessere animale. Nell’ultimo anno si è anche aggiunta la certificazione "NO ANTIBIOTIC".
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