Ha superato per la prima volta le cento unità l’organico di Simonelli Group, l’azienda di Belforte del Chienti leader mondiale nella produzione di macchina per caffè, diventato secondo gruppo italiano per giro d’affari.Le ultime assunzioni hanno riguardato il settore commerciale, con l’arrivo di cinque nuovi Area Manager. Sono tutti ‘under 30’, laureati con diverse specializzazioni, di cui quattro marchigiani ed un giovane di origine congolese. Quest’ultimo, Harmany Itoua-Elégan, laureatosi recentemente in Economia Aziendale all’università di Macerata, segue da alcune settimane i mercati del suo continente, l’Africa, dove l’azienda intende accrescere la propria presenza, oggi già buona in Sud Africa, Egitto e area più occidentale del Magreb. Altro capo area neo assunto è Federico Ippodimonte di San Severino Marche, laureato in International Economics and Business all’università di Ancona, il quale sta già operando nella nuova sede di Simonelli Group a Singapore.Gli altri tre neo assunti, che il presidente Nando Ottavi ha presentato in occasione del tradizionale incontro con le maestranze alla vigila delle ferie estive, sono: Alessandro Mammoliti, anche lui di San Severino Marche, laureatosi alla Scuola per Interpreti di Forlì e Master in Business Administration conseguito a Madrid, il quale seguirà il mercato spagnolo e portoghese; Diego Tolentinati, di Civitanova Marche, laureato in Giurisprudenza a Macerata, si occuperà in Europa dei mercati di lingua francese (Francia, Svizzera e Benelux); Matteo Giovannangeli di Urbisaglia, laurea in International Economics and Business conseguita all’ateneo dorico, curerà, invece, i paesi arabi e tutta l’area del Medio Oriente, dove l’azienda marchigiana da anni si sta sviluppando e dove vuole accrescere ancora di più la propria penetrazione commerciale anche in vista dell’Expo 2020 a Dubai e del Campionato del mondo di calcio 2022 in Qatar.
Al via le adesioni per partecipare al progetto della Regione Marche, realizzato d'intesa con Unioncamere Marche, per il conferimento del marchio di qualità Ospitalità Italiana ad alberghi, residenze turistiche alberghiere, attività ricettive rurali-country house, campeggi e ai ristoranti che hanno i requisiti previsti dal bando regionale.Il marchio di qualità si applica su base volontaria alle imprese turistiche regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e che rispettano una serie di requisiti. E' un riconoscimento alle strutture turistiche impegnate nel miglioramento continuo dell'ospitalità, con l'obiettivo di offrire un servizio puntuale alle aspettative del cliente e un giusto rapporto tra qualità e prezzo.Per informazioni sul bando, che nella scorsa edizione ha permesso di attribuire il marchio a 34 strutture della provincia, 22 hotel e 12 ristoranti, si può consultare il sito www.ap.camcom.gov.it (percorso: Promozioni e finanziamenti-Marchio di qualità) o inviare una mail a centro.studi@ap.camcom.it. Scadenza delle domande il 20 agosto. (Ansa)
Sottoscritta questa mattina la convenzione per l’avvio del progetto “Fatti gli avanzi tuoi” tra la Camera di Commercio di Macerata, nella persona del presidente Giuliano Bianchi, e il COSMARI, con la vicepresidente Rosalia Calcagnini. Il progetto ha l’obiettivo di creare una rete che veda coinvolte la realtà della ristorazione, delle strutture ricettive agli agriturismi, nell’impegno alla diffusione di una nuova cultura sul valore del cibo, scoraggiando lo spreco alimentare attraverso la distribuzione delle cosiddette doggy e family bag.Il presidente Bianchi si è subito reso entusiasta del progetto al momento della presentazione “arrivano molte idee sul nostro tavolo ma poche sono belle come questa”. Dopo aver visto l’analisi dei dati sullo spreco del cibo e sulla cattiva cultura del “portarsi a casa ciò che avanza”, soprattutto per il senso di vergogna, la Camera di Commercio ha sentito il dovere etico di promuovere l’idea attraverso il finanziamento alla imprese per i nuovi contenitori per gli avanzi.All’indomani della legge sullo spreco alimentare approvata dal Parlamento, la Provincia di Macerata si fa capofila con un’innovazione che coinvolge gli attori principali della ristorazione. L’idea nata nel 2013, subito dopo la firma per la Carta di Bologna contro lo spreco alimentare, ha portato il Cosmari a voler rendere azione le parole sottoscritte. Il consorzio maceratese infatti, non si occupa solo di recupero e smaltimento rifiuti, ma anche di educazione alla sostenibilità “C’è un onere morale che ci induce a sensibilizzare la popolazione a ridurre lo spreco” dichiara la vice presidente Calcagnini a sostegno di questa importante iniziativa.Partner operativo l’azienda Novamont che ha progettato e realizzato i contenitori completamente biodegradabili e che, dopo l’utilizzo, possono essere gettati nella frazione organica, in quanto essi sono in MATER-BI, cioè bioplastica compostabile contenente materie prime rinnovabili, eliminando in questo modo vaschette di plastica usa e getta finora utilizzate come family bag.La Novamont è un’azienda nata dal gruppo Montedison e sopravvissuta alla crisi proprio grazie alla scelta del settore biochimico rinnovabile per la produzione di materie prime. L’industria si pone l’obiettivo di sviluppare bioplastiche e biochemicals attraverso l’integrazione di chimica e agricoltura, attivando bioraffinerie integrate nel territorio e fornendo soluzioni applicative a basso impatto ambientale che garantiscano lungo tutto il loro ciclo di vita un uso efficiente delle risorse con vantaggi sociali, economici ed ambientali di sistema.Anche il direttore generale del Cosmari, Giuseppe Giampaoli, ha sottolineato l’importanza del progetto e auspica che esso sia accolto nel territorio e prenda campo tra i cittadini e i ristoratori “la nostra missione è lanciare il messaggio e dare gli strumenti adatti per un’azione sostenibile e ecocompatibile, ora sono gli attori protagonisti del progetto a dover portare avanti l’iniziativa”. Se è pur vero che la provincia di Macerata è tra le più strutturate in Italia per la raccolta differenziata è anche vero che la produzione di rifiuti pro-capite è tra le più alte ed è fondamentale abbassare anche questo misuratore, poiché l’Unione Europea sta varando un piano che utilizzi come target per la sostenibilità ambientale proprio quanto si recupera e non quanto si raccoglie.Questa iniziativa incontra pienamente la finalità del progetto Wellfood Action, avviato dalla Camera di Commercio di Macerata nell’ambito dei finanziamenti europei e volto a promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile e il miglioramento delle performance delle PMI del settore agroalimentare. Lorenza Natali, coordinatrice camerale del Wellfood, ha volto l’attenzione anche sul Marchio di Ospitalità Italiana che non ha come variabile solo la qualità del servizio e dei prodotti, ma anche la sostenibilità ecologica.A partire da settembre inizierà la campagna di promozione con dépliant e la distribuzione dei contenitori, ma soprattutto tante iniziative e conferenze itineranti, così da unire l’eccellenza dell’enogastronomia del nostro territorio e la lotta allo spreco con “Fatti gli avanzi tuoi”.
Quello del consulente del lavoro è sicuramente un mestiere molto affascinante ed appagante, oltre ad essere una delle professioni più richieste nell'ambito lavorativo aziendale.Gli effetti della crisi economica hanno generato dei profondi e significativi cambiamenti nel settore dell'occupazione, specialmente nel segmento imprenditoriale, con un numero crescente di aziende sulla via del fallimento, che contribuiscono ad arricchire le schiere dei disoccupati.Dall'esigenza di trovare un impiego in tempi brevi, nasce l'importanza di orientarsi sulle professioni maggiormente richieste dal mercato del lavoro in questo tempo di crisi.A tale riguardo, è importante sottolineare quanto sia determinante prendersi cura della propria formazione professionale, come strumento che garantisca maggiori probabilità di accesso al mondo del lavoro, con delle competenze spendibili nell'immediato.Una delle figure di cui il settore imprenditoriale ha più bisogno è quella del consulente del lavoro, specialmente in relazione alla tutela dei dipendenti e all'organizzazione amministrativa delle risorse umane, determinante in questo momento più che mai.Ma chi è il consulente del lavoro? Che tipo di competenze deve avere? Quale percorso formativo occorre intraprendere per esercitare suddetta professione?Consulenza del lavoro: consigli per avvicinarsi a questo mestiereIl consulente del lavoro è un professionista che eroga dei servizi di consulenza in materia di gestione del personale di un'azienda, piccola, media o grande che sia, occupandosi anche degli aspetti burocratici relativi alle risorse umane, dalla definizione di un rapporto lavorativo alla gestione delle procedure economiche, contabili, assicurative, sociali e previdenziali, sempre inerenti ai diversi rapporti di lavoro.Per l'erogazione dei suddetti servizi, il consulente del lavoro deve essere sempre aggiornato sulle normative fiscali, previdenziali, retributive ed assistenziali riguardanti i contratti di lavoro, applicandole ai diversi casi in modo corretto.Per quanto riguarda la formazione di consulente del lavoro, l'aspetto vantaggioso è rappresentato dall'elevato numero di corsi accademici dedicati a questa professione, presenti oggi nella maggior parte delle università italiane. Nell'ambito universitario, gli aspiranti consulenti avranno modo di acquisire delle conoscenze specifiche in materia gius-lavoristica, con conoscenze che spaziano anche in ambito filosofico, storico, sociologico, processualistico ed economico.Ma il mestiere del consulente del lavoro, figura professionale regolata dalla legge n. 12 del 1979, può essere esercitato solamente previa iscrizione all'Albo dei Consulenti del Lavoro, al quale si può accedere in seguito al conseguimento di una laurea triennale e ad un periodo (massimo 18 mesi) di praticantato in uno studio di consulenza. A tal proposito, per saperne di più in tema di praticantati propedeutici agli esami di Stato, è possibile fare riferimento al sito di un consulente del lavoro situato a Roma.Per quanto riguarda invece i compiti del consulente del lavoro, possiamo riassumerli come segue: informazione circa la previdenza e l'assistenza sociale dei lavoratori; selezione e formazione del personale; tenuta del libro matricola, del libro e dei prospetti paga; gestione delle modalità relative alla retribuzione; dichiarazione dei lavoratori occupati agli uffici INPS, INAIL e al Ministero del Lavoro; problem solving e studio delle soluzioni inerenti alle controversie lavorative. In relazione a tutte le attività che riguardano la selezione del personale, il consulente del lavoro deve inoltre essere in grado di studiare la situazione aziendale, individuarne le esigenze operative e redigere un piano contenente i profili professionali più preziosi per l'azienda in questione. In più, il consulente dovrà essere capace di condurre un colloquio lavorativo, selezionando le potenziali assunzioni con una buona capacità di analisi. Per questa ragione, un consulente del lavoro deve possedere, in termini caratteriali, dei requisiti sociali determinanti, come la predisposizione al cliente, l'inclinazione ai rapporti interpersonali ed una discreta capacità comunicativa.Una volta superato l'esame di Stato, il consulente del lavoro regolarmente iscritto all'Albo può decidere se esercitare la professione in una posizione di subordinazione, oppure come libero professionista.In un panorama lavorativo rallentato dalla crisi, possiamo affermare che la figura del consulente del lavoro resterà indispensabile per ancora molto tempo, sia per le piccole e medie imprese, sia per i singoli lavoratori.
Il presidente di Confindustria Gianluca Pesarini dialoga con gli organi di stampa illustrando la situazione della provincia di Macerata, ponendo le basi della filosofia che accompagnerà il suo mandato: analisi del territorio, progettualità, condivisione, formazione e sviluppo dell’economia.Partendo dall’inaugurazione della Quadrilatero avvenuta ieri, Pesarini, inizia il suo discorso carico di motivazione per ciò che è possibile creare all’interno del territorio maceratese, ora collegato interamente dalla statale 77. Nonostante la crisi ormai strutturale e la recessione che imperversa nel territorio nazionale, le imprese della provincia si sono riorganizzate per rimanere in un mercato mutato nel tempo, ma questo non basta. Per essere competitivi, come sostiene il presidente di Confindustria, è necessario creare delle leve di spinta sia a livello nazionale che internazionale “la ripresa passa per l’impresa”; questo però non deve essere solo uno slogan ma la comprensione del sistema che deve puntare sulle proprie forze per emergere. La tradizione maceratese è basata su un’economia che nasce dai laboratori artigiani, una straordinaria magnificenza del fare che deve essere valorizzata nel sistema di economia diffusa. Dalle montagne al mare la provincia raccoglie una varietà di imprese che ci permettono di guardare al passato con orgoglio e di progettare al futuro con speranza.Tassello fondamentale per la riuscita delle imprese è la formazione, Confindustria Macerata propone costantemente corsi per la qualificazione del personale che sempre più si deve interfacciare con mercati globali. Le esportazioni, dopo il calo del periodo 2007-2010, stanno risalendo, in linea con l’andamento nazionale, segnali deboli ma positivi che per diventare trend hanno assoluto bisogno di persone competenti in grado di conoscere i mercati esteri nei quali si vuol entrare.Se Confindustria è promotrice di un nuovo tipo di impresa che unisce azienda, cultura, arte e territorio, dall’altro lato è fondamentale che lo Stato si faccia carico di riforme che diano la possibilità ai nuovi progetti di diventare successi. La pressione fiscale, l’infinita burocrazia non aiutano lo sviluppo, le imprese hanno bisogno di liberare risorse per poter investire nel proprio lavoro, abbassando i costi di produzione, innovando e realizzando prodotti che siano competitivi all’estero ma anche alla portata del territorio. “Lo Stato deve permettere alle industrie di essere il driver del nuovo sviluppo economico”, come sostiene Pesarini. Il ruolo centrale di Confindustria nel confronto tra le parti, Stato e imprese, è un valore aggiuntivo per la ripresa economica perché pone in essere la condivisione dei progetti e il pensare in grande. Se non ci fosse questa spinta propulsiva verso “i sogni”, come lo è stato per la Quadrilatero, non sarebbe possibile uno sviluppo territoriale.È un mandato legato alle opportunità quello del presidente Pesarini, in cui le indagini di fattibilità per cercare la soluzione giusta sia la regola operativa, evitando di intervenire a spot in aree che non si sono analizzate. Lo stesso Consiglio Direttivo ne è una conferma poiché in esso è rappresentato tutto il territorio e tutte le tipologie di imprese per accogliere l’economia imprenditoriale della provincia nella sua totalità.La conferenza di questa mattina è stata anche l’occasione per lanciare il Busyday che si terrà il 19 e il 20 ottobre prossimo. Una due giorni in cui Confindustria chiamerà a raccolta tutte le imprese locali per conoscersi e allacciare quei rapporti che servono per lo sviluppo , una condivisione di intenti necessaria per creare la contaminazione positiva utile a rimettere in moto il motore economico.https://www.youtube.com/watch?v=WFvd0b3O4f8
Si è svolta ieri pomeriggio, 27 luglio 2016, presso la sala conferenze della sede sociale, l’Assemblea ordinaria dei soci della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro.Oltre alla redistribuzione degli utili degli esercizi 2013, 2014 e 2015 e la rideterminazione del sovrapprezzo degli esercizi 2014, 2015 e 2016, l’argomento principale discusso con i soci è stata la recente riforma del credito cooperativo, questo ultimo illustrato dal vice presidente e amministratore delegato ai rapporti con il credito cooperativo dottor Marco Bindelli.La Banca, dopo aver approfondito la legge di riforma in data 7 maggio scorso, in occasione dell’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, ha infatti provveduto ad aggiornare i propri soci sull’evoluzione del processo di riforma che interessa l’intero sistema delle banche di credito cooperativo.In particolare, i soci sono stati resi edotti dell’adesione della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro al futuro gruppo facente capo a Cassa Centrale Banca, alternativo ad Iccrea Holding, e, soprattutto dei dettagli contenuti nelle norme secondarie poste in consultazione dalla Banca d’Italia sino al 13 settembre prossimo per osservazioni, commenti e proposte.I soci hanno quindi potuto prendere atto che, seppur a fronte di una minore autonomia che caratterizzerà ciascuna banca di credito cooperativo, gran parte dei contenuti da tempo auspicati dalla Bcc civitanovese hanno trovato accoglimento nelle disposizioni attuative emanate dall’Organo di Vigilanza, con particolare riferimento a: good governance, meritocrazia, efficienza e competitività.Infine, sempre in relazione agli sviluppi della citata riforma delle BCC e nell’ottica di voler investire nel proprio territorio parte del patrimonio faticosamente accumulato nel corso degli anni dalla Banca, l’Assemblea dei soci è stata informata della recente manifestazione di interesse all’acquisto della Cassa di Risparmio di Loreto SpA (Carilo), inviata ai soci della stessa (Nuova Banca delle Marche e Fondazione Carilo) e, per conoscenza, all’Organo di Vigilanza.I soci e i dipendenti presenti, oltre ad aver apprezzato l’aggiornamento fornito in merito agli sviluppi del processo di riforma del credito cooperativo e le iniziative di investimento in corso a favore del territorio, hanno gradito e ringraziato anche per il ricevimento/rinfresco con il quale si è conclusa l’Assemblea di un torrido 27 luglio.
Confartigianato Imprese Macerata ha rielaborato ed analizzato le rilevazioni diffuse da Movimprese/Unioncamere relative alla nati/mortalità delle imprese registratasi nelle Marche e soprattutto in provincia di Macerata nel II trimestre 2016.In questo trimestre sono nate nelle Marche 2.649 nuove imprese in totale (industria, commercio ed artigianato), mentre hanno cessato l’attività in 1.822: alla fine i conti parlano di 827 aziende in più rispetto alla fine del I trimestre (incremento pari a + 0,48%), con la creazione di circa 2 mila posti di lavoro. Per quanto riguarda l’andamento provinciale, il maggior incremento si è registrato in Ancona (+ 262), seguita da Macerata (+ 247), Pesaro e Urbino (+ 194), Ascoli Piceno (+ 113) e Fermo (+ 11). In questo quadro abbastanza positivo si debbono però registrare i dati relativi all’artigianato che mostrano ancora delle criticità.Nelle Marche le imprese artigiane registrate al 30 giugno 2016 risultano essere 46.799: nel trimestre si è avuto un saldo positivo pari a sole 2 unità (tasso di crescita +0,001%), frutto di 750 nuove iscrizioni e di 748 cancellazioni. Per quanto riguarda i territori provinciali i “saldi” rilevati ci mostrano che eccetto, la provincia di Ancona (con 27 imprese in meno), quelli di tutte le altre mostrano segno più: Ascoli Piceno + 10, Pesaro Urbino + 8, Macerata + 7 e Fermo + 4.In provincia di Macerata, nel dettaglio, nel corso del II trimestre 2016, si sono avute 179 nuove iscrizioni e 172 cessazioni (totale imprese artigiane registrate 10.804), con un saldo positivo, come detto, pari a +7 imprese cui corrisponde un tasso di crescita di +0,07%).. Tra i comparti più significativi si segnalano in aumento quello dell’edilizia (+13 imprese, crescita +0,33%), dell’autoriparazione (+4 imprese, crescita +0,37%), dell’abbigliamento (+2 imprese, crescita +0,93%), dei servizi alla persona (+ 2 aziende, crescita di +0,38%), del tessile (+1 impresa, crescita +1,40%), dei servizi alla ristorazione (+1 impresa, crescita +0,27%); stazionario il comparto del mobile, mostrano invece segno meno: pelli e calzature (-5 imprese, tasso crescita -0,56%), trasporti (-3 aziende, decrescita dello 0,34%), industrie alimentari (-1 impresa, decrescita dello 0,33%), legno (-1 azienda, decrescita dello 0,44%) e riparazione beni di uso personale (-1 impresa, flessione del comparto pari a -0,38%).“I dati appena presentati – dichiara il Presidente Provinciale della Confartigianato di Macerata cav. Renzo Leonori – confermano purtroppo che le difficoltà che stanno attraversando le nostre imprese artigiane sono ancora tante e complesse. Nella nostra provincia i dati sono moderatamente incoraggianti, ma è da rilevare che è proprio l’artigianato il settore produttivo che continua a pagare il tributo maggiore alla crisi. In termini di produttività e fatturato, si registrano, in quelle aziende maggiormente votate all’export, i risultati migliori (ma situazioni di criticità internazionali quali il protrarsi della crisi UE ed Ucraina-Russia, la “Brexit”, la situazione politica in Turchia, non fanno sperare niente di buono) mentre continuano a soffrire le tante piccole aziende che vivono esclusivamente di mercato interno. Non è irrilevante poi far notare che, tra le cause delle problematiche incontrate dalle piccole e medie imprese, un posto importante lo occupa la difficoltà di accesso al credito: le Marche sono la seconda regione con la dinamica peggiore degli impieghi vivi alle imprese con meno di 20 addetti avendo fatto registrare, ad aprile 2016, una variazione del – 8,9% sull’anno precedente (la media nazionale è pari a – 5,9%); ancor peggiore è il dato riferibile alla provincia di Macerata, pari a – 9,2%, che la colloca addirittura al 104° posto della graduatoria nazionale per province”.
Oltre 100 lavoratori dei CIOF, Centri per l’impiego di tutta la regione, hanno affollato ieri, martedì 26 luglio, la sala Raffaello presso la Regione Marche, per l’ assemblea unitaria organizzata dalla Fp Cisl insieme alla Fp Cgil e Fpl Uil.I lavoratori hanno chiesto alla Regione chiarezza organizzativa e certezze sul futuro alla luce della necessità di valorizzare un servizio pubblico così delicato in un momento di crisi come questa. Urge pertanto un rilancio dei centri per impiego che passi per la stabilizzazione dei precari e la ricerca di strumenti per creare prospettive occupazionali ai giovani ed a chi ha perso il lavoro. Necessità comprendere dal 2017 a chi saranno affidate le delicate funzioni dei centri per impiego ed il rapporto con la neonata agenzia nazionale per il lavoro. Il 4 agosto su questi temi vi sarà incontro con l'Assessore Cesetti ma la Cisl con Cgil e Uil sono pronte ad iniziative di mobilitazione a supporto delle legittime istanze dei lavoratori e per la valorizzazione dei servizi quotidianamente erogati.
Il contratto nazionale dei metalmeccanici è una fase di stallo che dura ormai da troppo tempo a causa della presa di posizione di Federmeccanica e Assistal su alcuni punti salienti. L’unione dei sindacati CISL CGIL e UIL ha portato ad una vertenza e una mobilitazione dei metalmeccanici, così questa mattina si sono uniti tutti insieme nella sala stampa della Provincia (distaccamento di Piediripa) per discutere su questa problematica.Le OOSS provinciali di FIM, FIOM e UILM di Macerata hanno confermato il blocco dello straordinario e della flessibilità ad oltranza e le 4 ore di sciopero territoriale per l’intera giornata (le ore sono da considerare le ultime 4 del proprio turno di lavoro), tutto ciò per dimostrare che “la lotta dei metalmeccanici non va in ferie” come suggerisce Rossella Marinucci della FIOM CGIL.L’iniziativa di confronto tenutasi doveva essere un momento di incontro tra i sindacati e le istituzioni, queste ultime però sono risultate latitanti, in quanto, all’assemblea pubblica erano presenti soltanto l’assessora provinciale al lavoro Paola Mariani, Massimiliano Bianchini di “Uniti per le Marche” e Michele Verolo esponente di a sinistra per Macerata Bene Comune. Oltre alla mancata presenza di Manzi e Sciampichetti che hanno comunque inviato un messaggio di supporto all’iniziative sono mancate le risposte dei rappresentati del territorio, aumentando così il divario tra chi governa il territorio e chi ci abita. Quest’assenteismo è stato più volte rimarcato da tutti quelli che sono intervenuti per illustrare la problematica che li hanno portati fino a qui.Il contratto nazionale è il simbolo dei diritti acquisiti dai lavoratori negli anni, ha reso universale la parità di retribuzione in Italia da nord a sud, è possibile rivendicare dei diritti grazie al contratto nazionale. È dunque ovvio che senza di esso i lavoratori sono senza difese e in una posizione inferiore nella contrattazione del proprio salario. La crisi economica è stata utilizzata da Federmeccanica come scusa per la mancata contrattazione nazionale e vuole trasformare delle ore di riposo in ore lavorative, hanno attaccato gli stipendi ed è per questo che i sindacati si sono mobilitati.Nell’analisi del territorio provinciale esposta, si evidenzia una predominanza di micro e piccole imprese, circa il 94%, con un totale di 5.500 dipendenti dislocati nei vari impianti ( il 91% delle imprese hanno da 0 a 9 dipendenti), quindi fare una trattativa per ciascuna azienda è impossibile e, secondo i rappresentanti, inutile. Non è stata d’aiuto neanche l’evoluzione legislativa in materia di lavoro che, attraverso i governi, ha introdotto figure lavorative e tipologie di contratti che vanno a vantaggio solo degli imprenditori, che in periodo di crisi sono più portati a licenziare o assumere tramite voucher che trovare misure alternative per garantire il lavoro ai suoi dipendenti. Se non si rilanciano i salari, e quindi i consumi, non è possibile far ripartire l’economia.Non è solo un problema dei metalmeccanici, l’attenzione è stata riportata sui lavoratori della grande distribuzione e del pubblico impiego che da anni sono senza contratto di lavoro. La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza contro lo Stato per il mancato rinnovo del contratto in quanto esso è il legale datore di lavoro, ma nel decreto Madia, divenuto legge, che riforma la pubblica amministrazione non c’è traccia di riferimenti al contratto nazionale.L’assessora Mariani nel suo intervento ha dato il suo appoggio ai sindacati riuniti e ai lavoratori, sottolineando come “la crisi della rappresentanza è voluta così da allontanare i cittadini dalla politica, dividendo è più facile governare. Un periodo difficile non è sinonimo di spazzare via i diritti. Non si può disconoscere il ruolo del sindacato. Non è più tempo di isolarsi, se ci si unisce si è più forti.”Foto Si.Sa.
Vertenza Teuco Guzzini, dopo l'estate riprenderà la trattativa sindacale: il discorso esuberi, infatti, è tutt'altro che chiuso. "Come è scritto nell'accordo in vigore, gli eventuali esuberi dovranno essere affrontati con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali", specifica il segretario generale Filctem-Cgil per la provincia di Macerata, Vincenzo D'Alessandro.Al momento, non c'è ancora una data ufficiale per il faccia a faccia fra le parti sociali e la proprietà dell'azienda - 80% delle quote in mano a Certina Holding ed il restante 20% detenuto ancora dalla famiglia Guzzini, attraverso la finanziaria Fimag - specializzata nella produzione di arredi bagno di elevata qualità e design ricercato, rigorosamente made in Italy, che impiega 200 dipendenti circa, con sede a Montelupone. Si parla di fine agosto, massimo i primi giorni di settembre, come periodo per lo svolgimento del summit. "Quando, cioè, scadrà l'accordo sindacale attualmente vigente", conferma D'Alessandro. Nel quale si prevede l'utilizzo degli ammortizzatori sociali per far fronte ad un numero di esuberi, ancora oggi, non quantificato ufficialmente. "Nello specifico si stanno utilizzando i contratti di solidarietà per il 30% dei lavoratori indiretti e per il 10% di quelli diretti, secondo quanto ci ha riferito l'azienda. Certo è che sono ancora presenti difficoltà di bilancio e, dunque, il discorso degli esuberi rimane ancora in piedi".Ecco, allora, che certamente sarà necessario sedersi attorno ad un tavolo per individuare nuove soluzione. Con un paletto ben chiaro, però. "Nell'accordo sindacale sottoscritto e che scade proprio nel settembre prossimo, si legge chiaramente che si dovrà procedere all'utilizzo di nuovi ammortizzatori sociali per la gestione degli esuberi. Anche se siamo ben coscienti che il quadro normativo nazionale in materia è cambiato. Dunque, ci potranno essere ulteriori discussioni da fare>. Appuntamento, dunque, alla ripresa produttiva della pausa estiva.
Tradizione e innovazione. Storia e originalità. Benessere e moda. Sono gli ingredienti, o meglio, le radici di un sodalizio nato tra due aziende di due regioni diverse, le Marche e l'Abruzzo, quella che realizza “Prezioso”, un cuscino per occhi, e Rustichella d'Abruzzo, produttrice di pasta artigianale dal 1924.L'accordo tra le due attività è davvero improntato all'originalità. In sostanza, Rustichella d'Abruzzo, che esporta la propria pasta in 75 Paesi del mondo, ha scelto Prezioso per l'evento “Primo Grano Tour” a Pianella di Pescara, dal 20 al 25 luglio scorsi. Il cuscino per occhi è diventato il dono personalizzato che l'azienda abruzzese ha voluto per i propri clienti. Importatori, distributori, negozianti e chef di alta ristorazione provenienti da Usa, Canada, Inghilterra, Singapore e Italia si sono recati nel paese abruzzese, conosciuto anche per l'olio, e hanno potuto vedere da vicino la lavorazione della pasta che vendono e cucinano sapientemente. E cosi, accanto alla trebbiatura, all'impasto e alla produzione che Rustichella porta avanti dal 1924, ha fatto la sua comparsa il cuscino Prezioso. Ma non c'è solo l'originalità alla base di questo “matrimonio”."Ho personalizzato e realizzato esclusivamente il cuscino Homa per Rustichella, - spiega Laura Salvucci titolare di Prezioso, la cui attività ha sede a Tolentino – selezionando tra gli articoli della mia collezione quello che si addicesse alle caratteristiche dell'azienda abruzzese, appunto la terra”. Il cuscino è stato cucito con cotone misto lino, tessuto abruzzese nato da un'idea della signora Peduzzi, titolare della Rustichella, e contiene fiori di lavanda e semi di lino. Un richiamo forte alla terra, come quello del grano, unito anche all'attenzione per le materie prime, all’alta qualità dei materiali, ai prodotti biologici e alla terra. Un simbolo di auspicio e prosperità.Un connubio nato da poco, quello tra le due realtà imprenditoriali, le cui solide basi sembrano però affondare nel tempo, ma proiettato con fermezza e decisione al futuro. È la “new economy”, la strada che tante aziende hanno cercato e trovato per uscire dalla crisi e per individuare nuove sacche di mercato alla ricerca di nuovi orizzonti commerciali. Strada che passa anche attraverso accordi come questo, perché l'unione fa la forza e perché il “made in Italy”, quello vero, alla fine emerge sempre. Ma la partnership tra le due aziende non finisce qui. Rustichella d'Abruzzo e Prezioso saranno di nuovo fianco a fianco in occasione delle festività natalizie con un'altra originale sorpresa.
Quattro ore di sciopero degli operai del comparto metalmeccanico per chiedere lo sblocco delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Ma anche per accendere un faro sulle condizioni attuali dell’industria metalmeccanica Maceratese. La protesta, indetta in modo unitario dai sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm, è prevista per domani, 27 luglio.Per la giornata di protesta, la triplice sindacale ha organizzato una doppia iniziativa. Alle 9:30 del 27 luglio, nella sala congressi della Provincia di Macerata in via Velluti, n. 41 a Piediripa, I segretari delle categorie dei metalmeccanici, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, hanno invitato le Istituzioni locali e tutte le forze politiche territoriali a partecipare ad un confronto con le parti sociali ed i lavoratori delle industrie metalmeccaniche della provincia di Macerata. L’intento è quello di discutere sul blocco della trattativa del rinnovo del contratto nazionale di lavoro e sulla situazione e le condizioni attuali delle attività industriali nel comprensorio. Nella stessa giornata, per dare maggiore forza alle richieste, le tute blu sciopereranno nelle quattro ore di fine turno.
"Un impegno che non deve andare in vacanza quello a sostegno dello stabilimento Sacci di Castelraimondo. Questo è l'obiettivo che tutti noi, istituzioni nazionali, regionali e locali, dobbiamo fare nostro per evitare che, con l'apertura della procedura di mobilità, i lavoratori perdano i propri posti di lavoro in un'area già duramente provata dalla crisi economica degli ultimi anni". Con queste parole l'on. Irene Manzi evidenzia la necessità di intensificare gli sforzi a tutela dell'occupazione nell'ex stabilimento del gruppo cementifero Sacci a Castelraimondo, oggetto di una procedura di acquisizione da parte del gruppo Cementir di proprietà della famiglia Caltagirone. Andiamo con ordine. Proprio poche settimane fa i lavoratori della Sacci, che possiede tra gli altri stabilimenti in Lombardia, Abruzzo e Toscana, hanno ricevuto una lettera con la quale si comunicava l'apertura della procedura di mobilità che potrebbe concretamente condurre, se non ci saranno novità, alla perdita dei posti di lavoro entro il prossimo 30 settembre. Contemporaneamente alla apertura di tale procedura il Governo, sollecitato da una interpellanza urgente presentata proprio dalla parlamentare del Pd Irene Manzi - che già da tempo sta seguendo da vicino le sorti dei dipendenti del gruppo Sacci- ha dichiarato il proprio impegno a convocare un tavolo di crisi con azienda e rappresentanze sindacali per garantire l'occupazione nei vari siti produttivi coinvolti, tra cui quello di Castelraimondo. A fianco dell'impegno nazionale si sono intensificati i contatti anche con le istituzioni regionali, tanto che proprio la scorsa settimana, in occasione della mobilitazione proclamata davanti alla Regione, una rappresentanza dei dipendenti ha incontrato, insieme ai Sindaci dei Comuni interessati ed al consigliere comunale Claudio Cavallaro, gli assessori Bravi e Sciapichetti e il consigliere regionale del Pd Francesco Micucci. Di fronte all'impegno congiunto delle istituzioni il gruppo Cementir sembra però voler procedere incurante degli oneri conseguenti all'acquisizione del ramo d'azienda da parte della Sacci, sostenendo che il processo di acquisizione non risulta ancora perfezionato e che pertanto le conseguenze in capo ai lavoratori ( a cominciare dall'apertura della procedura di mobilità) debbono intendersi promosse dalla Sacci e non dal nuovo acquirente. "E' fondamentale che in tutte le sedi opportune siano richiamati gli obblighi del gruppo Cementir rispetto al futuro dello stabilimento di Castelraimondo. Obblighi conseguenti dalla legge, in primo luogo. Per questo sarà fondamentale l'azione congiunta di tutte le istituzioni, dal Governo nazionale, alla Regione Marche agli Enti Locali, per non lasciare soli i lavoratori, evitando così di penalizzare ulteriormente un'area della nostra provincia già duramente provata dagli effetti della crisi economica di questi ultimi anni."
Al via il processo per il rimborso forfettario, fino all'80%, per i risparmiatori delle 4 banche cui sono state azzerate le obbligazioni subordinate. E' disponibile, infatti, sul sito del Fondo interbancario il modulo per presentare la domanda: i risparmiatori che decideranno di utilizzare questa via avranno tempo fino a inizio gennaio (6 mesi a partire dal 3 luglio) per avanzare la richiesta e il fondo avrà 60 giorni per esaminarla e procedere alla liquidazione dell'indennizzo. Il modulo 'standard' potrà essere inviato tramite il sito del fondo (RPT www.fitd.it), per posta raccomandata - specificando che ci si rivolge alla gestione del Fondo di solidarietà - oppure via Pec (all'indirizzo fondo.solidarieta@legalmail.it). Il Fondo, si legge sul sito, nei prossimi giorni pubblicherà "una dettagliata informativa sui criteri e le procedure che adotterà per la valutazione delle istanze". (Ansa)
Al via il processo per il rimborso forfettario, fino all'80%, per i risparmiatori delle 4 banche - tra cui Banca Marche - cui sono state azzerate le obbligazioni subordinate.E' disponibile, infatti, sul sito del Fondo interbancario il modulo per presentare la domanda: i risparmiatori che decideranno di utilizzare questa via avranno tempo fino a inizio gennaio (6 mesi a partire dal 3 luglio) per avanzare la richiesta e il fondo avrà 60 giorni per esaminarla e procedere alla liquidazione dell'indennizzo. Il modulo 'standard' potrà essere inviato tramite il sito del fondo (RPT www.fitd.it), per posta raccomandata - specificando che ci si rivolge alla gestione del Fondo di solidarietà - oppure via Pec (all'indirizzo fondo.solidarieta@legalmail.it). Il Fondo, si legge sul sito, nei prossimi giorni pubblicherà "una dettagliata informativa sui criteri e le procedure che adotterà per la valutazione delle istanze".Per ciò che concerne le offerte dei due fondi, Apollo e Lone Star, per l'acquisto in blocco delle 4 good bank (la terza offerta pervenuta alla Banca d'Italia riguarderebbe infatti le sole società di assicurazioni di Etruria) avrebbero un valore compreso tra i 500 e i 600 milioni di euro. E' quanto riferiscono all'ANSA fonti vicine al dossier. Il bando emesso a gennaio infatti prevedeva la possibilità di cessione distinta dalle 4 banche delle assicurazioni e di altre società controllate.(ANSA)
La prima produzione sarà il nuovo film di Alessandro Valori “Tiro libero”, ambientato nelle Marche (tra Macerata, Montegranaro, Recanati e il Conero), con un cast di grandi nomi tra cui Nancy Brilli e il ciak previsto per ottobre 2016. È il promettente biglietto da visita di Linfa Crowd 2.0, il “portale delle idee”, che nasce per iniziativa di Simone Riccioni, attore marchigiano (vive a Corridonia) arrivato alla notorietà con il film “Come saltano i pesci” dello stesso Valori.Un portale dedicato a progetti culturali di qualità che proprio sul web cerca soci finanziatori per diventare realtà e sostenere questo primo importante progetto. La campagna di raccolta capitali, da oggi on line su www.nextequity.it, è stata presentata stamane a Macerata, nei prestigiosi spazi della Biblioteca comunale; hanno partecipato Stefania Monteverde, assessore alla Cultura del Comune di Macerata; Simone Riccioni, fondatore di Linfa Crowd 2.0; Michela Centioni e Domenico Formica di Next Equity.Sul portale troveranno spazio progetti culturali nelle diverse declinazioni: cinema, teatro, editoria, arti visive, eventi. Un luogo di creatività con un occhio attento al sociale, ma soprattutto un’impresa culturale che attiverà sinergie virtuose sul territorio con attività di product placement, sponsorizzazione e marketing territoriale. Simone Riccioni ha svelato i primi dettagli del film, che lo vedrà nel doppio ruolo di attore e produttore: “Tiro libero è tratto da una storia vera – ha spiegato l’attore parlando anche delle sue esperienze nella pallacanestro con le giovanili della Sutor – e racconta di un giocatore della squadra di basket di Montegranaro che ha tutto e si trova improvvisamente ad affrontare la disabilità. Un tema importante, trattato però con ironia in una commedia brillante. Il film avrà un cast di altissimo livello, con Nancy Brilli tra i protagonisti. Ci sarà anche Luca Vitali, e forse un giocatore Nba”. Vitali, nazionale di basket che ha vestito la maglia della Sutor, era presente all’evento ed ha raccontato di come sia stato affascinato da questo progetto.La ricerca di soci finanziatori per Linfa Crowd 2.0 è affidata alla piattaforma on line www.nextequity.it della società Next Equity Crowdfunding Marche di Civitanova, che si è già messa in luce nel panorama nazionale con campagne di successo: “Linfa Crowd 2.0 – ha spiegato Domenico Formica di Next Equity - si distingue dai portali esistenti perché proporrà progetti culturali selezionati già pronti per il mercato e perché investirà direttamente in questi progetti”.L’attività di Linfa Crowd 2.0 ed il nuovo film di Valori saranno un’importante vetrina per il territorio: Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Monteverde, che ha messo l’accento sulla volontà dell’amministrazione di stare vicina a questo “progetto di industria culturale creativa” e di sostenere la visibilità che arriverà per il territorio con azioni di promozione.La campagna è attiva da oggi su www.nextequity.it ed ha un obiettivo di raccolta di 660.000 euro, a fronte di quote di partecipazione pari al 40%: chiunque potrà investire e diventare socio a partire da un importo minino di 1.850 euro.
Nei primi cinque mesi del 2016 le aziende marchigiane hanno assunto 52.778 persone, il 12,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (76%), il 18,3% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 5,8% come apprendista. Emerge da un'analisi dell'Ires Cgil Marche che ha elaborato i dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps. Le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 1.433 (+13,5%), quelle dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 3.523 (-40,1%). Le cessazioni di lavoro sono state 40.788 con la creazione di un saldo positivo assunzioni-cessazioni (pari a 11.990 posti di lavoro) ma solo in termini complessivi: il saldo tra assunzioni e cessazioni per i contratti a tempo indeterminato continua a essere negativo (-4.353). (Ansa)
Food e formazione. Un binomio imprescindibile al centro dell'attività della Delegazione di Civitanova Confcommercio Imprese per l'Italia Marche Centrali.Mercoledì scorso si è svolto il corso di aggiornamento per gli operatori del settore alimentare che ogni 5 anni devono partecipare a questo modulo formativo indispensabile per integrare le competenze maturate sul campo. Numerosi imprenditori hanno seguito, nell'aula corsi della sede Confcommercio di via Rosselli 3, il corso di aggiornamento di 8 ore diviso nell'impegno pomeridiano (dalle 14 alle 18) di due giornate. Il modulo formativo è stato molto apprezzato dai partecipanti che hanno avuto modo di conoscere gli sviluppi delle normative inerenti il settore Food e i nuovi adempimenti indispensabili per rispettare le nuove regole in particolare sull'igienico sanitario.Tutti gli operatori del settore alimentare (quindi bar, ristoranti, pizzerie, paninoteche, trattorie, commercio ecc.) devono frequentare il corso di aggiornamento e chiaramente avranno altre possibilità sin da settembre quando saranno avviati nuovi corsi sia in tema di aggiornamento dei requisiti abilitanti sia per quello che riguarda l'igienico sanitario (il cosiddetto Haccp che va aggiornato ogni 3 anni).Un altro settore importante sul quale Confcommercio Marche Centrali ha puntato è quello della Sicurezza in particolare l'aggiornamento obbligatorio per i datori di lavoro che si sono formati prima del dicembre 2012. Per questi operatori è obbligatorio aggiornarsi entro l'11 gennaio del 2017 pertanto avranno la possibilità, a Civitanova Marche così come nelle altre sedi Confcommercio Marche, di formarsi in aula attraverso i corsi che saranno organizzati. Inoltre si stanno preparando altri moduli formativi anche in ambito 'No food'.Gli operatori che vogliono avere ulteriori informazioni possono tranquillamente rivolgersi alla sede Confcommercio di via Rosselli a Civitanova Marche dove troveranno personale in grado di valutare le necessità sia per quello che riguarda l'aggiornamento delle proprie professionalità sia per quello che riguarda tutte le altre questioni inerenti l'impresa.Chi volesse contattare la sede Confcommercio di Civitanova Marche può telefonare allo 0733-772202 o scrivere all'indirizzo email civitanova@confcommerciomarchecentrali.it
La Camera di Commercio di Macerata ha emesso il bando “Sostenibilità ambientale 2016” per la concessione di contributi a fondo perduto alle piccole e medie imprese della provincia per l’adozione di sistemi di gestione ambientale.Il contributo sarà assegnato per la realizzazione di almeno uno dei seguenti step: 1) raggiungimento dell’esito positivo dell’audit documentale rilasciato da un organismo di certificazione accreditato da Accredia o da organismi di accreditamento firmatari degli accordi di mutuo riconoscimento (Mila), propedeutico all’avvio delle procedure per la certificazione Uni En Iso 14001:2004 o Emas; 2) ottenimento della certificazione Uni En Iso 14001:2004 o della convalida della dichiarazione ambientale Emas rilasciati da un organismo di certificazione accreditato Accredia o da organismi di accreditamento firmatari degli accordi di mutuo riconoscimento (Mila); 3) spese per l’ottenimento della registrazione Emas rilasciato dal comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit – sezione Emas.La Camera di Commercio ha destinato a questo bando risorse per 10.000 euro, ma lo stanziamento potrebbe aumentare qualora pervenga un elevato numero di domande idonee e finanziabili. I contributi saranno concessi nella misura dell’80% delle spese sostenute e regolarmente documentate, comunque per un ammontare non superiore a 5.000 euro.Le domande vanno presentate all’Ufficio protocollo della Camera di commercio entro il 30 settembre 2016.
Si è tenuto oggi alle 11, in Regione, l'incontro con l'assessore dei trasporti Sciampichetti e i sindacati di categoria per i trasporti, circa il mancato versamento dei fondi destinati alla copertura dei chilometri alle aziende di trasporto Contram Mobilità.Dopo un'ampia discussione sulle problematiche inerenti al tpl regionale è emerso come fosse la prima volta nella che la Regione non corrispondesse il dovuto alle aziende, le quali, in carenza di liquidità, si sono trovate in difficoltà nel provvedere al pagamento dei singoli stipendi prossimi, cioè quattordicesima e gli stipendi di luglio e agosto.L'assessore ha rassicurato tutti dichiarando che i suoi contabili in mattinata avrebbero provveduto al pagamento del dovuto. In particolare, al versamento di 6 milioni di euro per la copertura delle mensilità di luglio e agosto, mentre la restante parte del debito, di 20 e più milioni, sarà saldata nel momento stesso in cui le aziende firmeranno la proroga del contratto di servizio, che prima era ad appannaggio della Provincia mentre ora è di competenza della Regione.Ad agosto, inoltre, terminerà l'attuale sistema delle tariffe agevolate e la Regione ha deciso che rilascerà tale diritto solo dopo presentazione del modulo ISEE e quindi in base ai parametri sul reddito.