Si è tenuto questa mattina il presidio dei lavoratori delle aziende MondialSuole, MondialDue e MondialPlast a Porto Recanati. Lo sciopero è stato indetto a seguito del mancato versamento dello stipendio relativo al mese di dicembre.
Sulla crisi che stanno attraversando, da diverse settimane, le imprese del territorio è intervenuto il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini: "L’amministrazione comunale - sottolinea - è da tempo in costante contatto con le parti sociali per seguire gli sviluppi della vicenda che stamane è culminata con uno sciopero dei dipendenti dell’azienda a causa del mancato pagamento delle spettanze relative al mese di dicembre per tutti i dipendenti e anche del saldo della tredicesima per i dipendenti della MondialSuole”.
“Come immaginabile, tale crisi aziendale rappresenta un duro colpo per le famiglie dei dipendenti, molti dei quali nostri concittadini, che di punto in bianco si trovano in una situazione di difficoltà economica e di precarietà dovuta alla mancanza della retribuzione del loro lavoro" aggiunge il primo cittadino, che assicura: "Faremo il possibile per supportare in ogni modo chi verserà in condizioni di difficoltà e, nel contempo, stiamo pianificando una serie di incontri tra le parti al fine di esaminare ogni singola possibilità di favorire un intervento che possa risolvere questa ardua problematica".
“I contatti con le parti sociali e le maestranze continueranno nei prossimi giorni, con la speranza che l’intera vicenda possa trovare in prospettiva una soluzione che sia realmente risolutoria”, conclude Michelini.
Dopo il brusco stop del 2020 (quando il saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022 il bilancio tra aperture e chiusure in Italia torna su valori medi degli ultimi quindici anni, attestandosi a 48mila attività in più tra gennaio e dicembre.
A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,8% che, al netto del +1,42% del 2021, rappresenta il dato migliore dell’ultimo decennio. Il contributo più rilevante al risultato annuale è venuto dal settore delle Costruzioni, cui si deve oltre il 40% del saldo nazionale.
Nessuna regione supera la performance del 2021 (+1,42%) e nelle Marche il segno del saldo è meno facendo registrare rispettivamente un -929, reali - 629: il passaggio dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio in Romagna, nella provincia di Rimini, ha determinato la perdita di 300 imprese che risultano nel novero delle cessate.
"Relativa consolazione in uno scenario che non vede ancora stabilizzata la tendenza anagrafica pur in presenza di segnali positivi - commenta il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini - le Marche risentono ancora pesantemente dei fattori che conosciamo: oltre alle criticità di portata nazionale (crisi finanziaria, pandemica ed energetica) che comunque hanno morso di più in una regione manifatturiera come le Marche, da noi hanno pesato colpi quali la dissoluzione di una grande banca territoriale, il sisma, il dissesto idrogeologico, il conflitto in Ucraina e le sanzioni che hanno afflitto soprattutto imprese del made in Italy da sempre legate al mercato orientale".
"Il risultato è un generale scoramento di imprenditori e aspiranti tali. Rallenta la nascita di nuove imprese - constata Sabatini -. Ed è, anche, su questo che le istituzioni in filiera devono lavorare. Dare fiducia, e dare strumenti concreti che la alimentino. Se non brilliamo per nuova vitalità imprenditoriale poi accade che in quanto a esportazioni facciamo meglio dell'Italia, anche al netto della performance del farmaceutico che pure è un comparto che genera lavoro e valore. Moda, agroalimentare, mobile e meccanica contribuiscono in modo importante alla crescita del nostro export".
"Molto bene il calzaturiero nonostante la perdita di quote di mercato russo - puntualizza Sabatini -: il Pitti è andato bene, è alle porte la sfida del Micam; alla vigilia della scorsa edizione abbiamo affrontato un'alluvione. Archiviamo il 22 con tutte le sue difficoltà e i suoi aggiustamenti di rotta, il 23 è appena iniziato e con esso la collaborazione con Atim. Rinsalderemo la collaborazione con Svem e con le Università. Con la Regione ovviamente. Insieme abbiamo appena presentato il nuovo bando fiere, ora stiamo completando le nuove convenzioni che prevedono maggiori risorse per l'innovazione".
"Innovare è la chiave, con tutte le difficoltà del caso Ascoli Piceno, dall'ultima rilevazione, è la quinta provincia in Italia per incidenza del numero di start up sul totale, a Smau le marchigiane brillano e spesso coniugano i temi delle sfide digitali a quelli della sostenibilità. Innovare vuol dire anche trovare nuovi modi di stare ai tavoli regionali e nazionali con l'obbiettivo di accelerare e semplificare i processi decisionali e la messa a punto di soluzioni. E il mondo sarà qui a giugno: dal 16 al 19 organizziamo ad Ascoli gli Stati Generali dell'Internazionalizzazione. Un segnale di attenzione e un'opportunità di relazione istituzionale e b2b d'impresa da non perdere" conclude Sabatini.
Nell'esercizio 2022, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 1.006,9 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto all'esercizio 2021 ed è superiore di circa il 10% rispetto al valore del 2019.
Lo comunica la società sottolineando come "positivo l'impatto delle valute, soprattutto per i marchi Tod's e Roger Vivier, che hanno la maggiore presenza all'estero; a cambi costanti, utilizzando cioè gli stessi cambi medi del 2021, comprensivi degli effetti delle coperture, i ricavi sono pari a 984,2 milioni di Euro, con una crescita dell'11,4% rispetto al 2021".
"Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto", commenta Diego Della Valle, che aggiunge: "Considerando l'ottimo inizio di stagione nei nostri negozi e la solidità del portafoglio ordini per la prossima stagione, siamo molto fiduciosi per quanto riguarda i risultati futuri del gruppo".
"Nel solco del suo costante impegno per la sostenibilità, il gruppo Tod's ha aderito, in data 16 gennaio 2023, al Global Compact delle Nazioni Unite, l'iniziativa strategica di sostenibilità e cittadinanza d'impresa più ampia al mondo, nata dalla volontà di promuovere un'economia globale sostenibile, rispettosa dei diritti umani, degli standard lavorativi, della salvaguardia dell'ambiente e impegnata nella lotta alla corruzione".
Lo indica il gruppo della famiglia Della Valle evidenziando che questa iniziativa ne "rafforza ulteriormente l'impegno nella gestione responsabile e sostenibile dei propri processi decisionali e operativi, allineandoli ai dieci principi del Global Compact e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, definiti a livello globale".
"Il nostro impegno - commenta Diego Della Valle - nell'adottare comportamenti responsabili per la tutela dei diritti umani, la salute, la sicurezza e il benessere nei luoghi di lavoro, promuovendo, altresì, la salvaguardia dell'ambiente e degli ecosistemi, fa parte della nostra cultura e rispecchia i valori che la nostra organizzazione, da sempre, traduce in progetti concreti e virtuosi a beneficio delle comunità e dei territori nei quali operiamo".
Il consiglio di amministrazione ha anche approvato la nuova 'politica per la tutela della diversità, dell'equità e dell'inclusione' del gruppo Tod's, "nata - viene spiegato - per formalizzare l'impegno del gruppo nel promuovere i valori dell'inclusione e dell'uguaglianza tra le persone, in linea con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, le convenzioni Ilo in materia di non discriminazione e con quanto dichiarato nel codice etico e nella politica di sostenibilità del gruppo.
Al termine di un periodo di forte stress economico, fra le conseguenze della pandemia e la crisi energetica, sono tante le questioni e le sfide che si presentano alle imprese e alle famiglie italiane. In un contesto globale in evoluzione, con la Comunità Europea che incalza su sostenibilità e innovazione digitale, il panorama economico finanziario attuale si presenta ancora complesso e difficile.
Per mettere un freno all’inflazione galoppante (all’+11,6% a dicembre 2022 ndr), la Bce sta aumentando i tassi d’interesse, mossa che disincentiva le banche dal concedere credito alle imprese, mentre i margini di queste ultime vengono erosi dai rincari dell’energia e dalla carenza di materie prime.
Queste le principali tematiche affrontate nel convegno organizzato da Confidi Macerata con Confindustria Macerata e l'Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Macerata e Camerino, tenutosi nel pomeriggio di lunedì 23 gennaio. Il tema, "Sostenibilità, innovazione e crescita: le nuove sfide della relazione Banca-Confidi-Impresa", ha attratto un nutrito gruppo di esponenti del settore fra imprese, banche del territorio e i professionisti dell’Ordine.
La moderazione dei lavori è stata affidata a Marco Cucculelli, docente all’Università Politecnica delle Marche, il quale ha introdotto le due finalità dell’incontro: l'accordo fra Confidi e Odcec (Ordine dei Commercialisti ed Esperti contabili) e le presentazioni delle due relatrici invitate da Roma, la direttrice dell’area credito Confindustria, Francesca Brunori e il segretario generale Federconfidi, Francesca Torchia.
Il professore si è soffermato sui risultati preliminari di una sua ricerca che prende in considerazione l’impatto dei modelli ESG (Environmental, Social and Governance ndr) sulle aziende delle Marche, evidenziando l'importanza di non limitarsi ad un’applicazione superficiale di tali modelli – o Greenwashing -, ma ad una loro seria ed integrale adozione: "I fattori di sostenibilità migliorano le aziende sotto diversi aspetti, non per l’ultimo la reputazione. Sono infatti fondamentali per accedere a fondi europei come il PNRR".
Il risultato di un accurato sondaggio condotto su vasta scala nella regione ha dimostrato un forte arretramento nell’applicazione dei criteri di sostenibilità fra le piccole e medie aziende (intorno ai 100/110 dipendenti), in particolare per quanto riguarda gli aspetti 'Social' and 'Governance': "Nelle Marche non è strano – continua Cucculelli – vedere aziende con laboratori all’avanguardia ma con la zona uffici rimasta al Medioevo. C’è ancora tanto spazio da colmare".
Primo a prendere la parola è stato il presidente di Confidi Macerata, Gianluca Pesarini, il quale ha presentato l’accordo di collaborazione con l’Odcec di Macerata e Camerino: "Un accordo volto ad assistere e facilitare le imprese nell’accesso al credito, in particolare alla luce di nuove sfide del periodo post-pandemia. Nonostante l’economia incerta dovuta a dei macro-scenari, dobbiamo andare avanti nella micro-quotidianità. Non vogliamo scivolare nel sud che vive di assistenzialismi, ma dobbiamo unirci all’Italia e all’Europa che tirano".
Si unisce alle congratulazioni il presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Macerata e Camerino, Luca Mira: "I professionisti vogliono accompagnare gli imprenditori lungo questa strada. Questo è un cammino corale dove tutti dobbiamo collaborare per andare avanti, compresi il sistema bancario e le istituzioni".
I termini dell’accordo sono stati elencati e spiegati dal direttore responsabile di Confidi Macerata, Leonardo Ruffini: il contenuto della partnership prevede che il professionista predisponga la "scheda notizie aziendali" e/o un company profile e/o un business plann (per i progetti d’investimento), mentre Confidi si impegna ad agevolare e assicurare le migliori condizioni dell’accordo.
Nello specifico si impegna a: deliberare la garanzia in tempi veloci (entro 5 giorni lavorativi); a far applicare le condizioni creditizie ottimali dalle banche convenzionate; a rilasciare una garanzia diretta patrimoniale, fino all’80%, con controgaranzia Fondo per le PMI, a costi agevolati; ad analizzare i requisiti di ammissibilità al Fondo Garanzia per le PMI; ad assistere nell’ottimizzazione dell’accesso al credito delle PMI e nella gestione del rapporto banca-impresa.
Interviene anche il vice presidente di Confindustria Macerata, con delega al credito, Paolo Ceci, il quale ha illustrato il quadro economico e creditizio con cui le imprese e le famiglie devono confrontarsi quotidianamente: "Su di un sistema eroso dai costi crescenti delle materie prime, gravano ora anche le politiche restrittive e prudenziali delle banche in materia di credito. La BCE, con lo spauracchio dell’inflazione, sta colpendo i bilanci delle aziende. Credo sia necessario rivedere, a livello europeo, le condizioni del default".
La relazione tenuta da Francesca Brunori si è concentrata sulle attività e i progetti che Confindustria attua sul tema del credito: "Veniamo da una fase difficile e fino a poco fa l’accesso al credito era facilitato e incentivato, un sostegno alla liquidità su cui ora non possiamo più fare affidamento. Al termine della gestione da emergenza è arrivato il momento di costruire e pianificare il futuro, ma per farlo è necessario che ci sia una corretta ed adeguata regolamentazione orientata allo sviluppo".
Sul tema della sostenibilità, Brunori insiste sull’importanza di fare formazione e investire nell’aggiornamento ai criteri Esg: "Non è una questione di ideologia o di valori, ma di valore dell’investimento. Anche le banche saranno costrette a prendere in considerazione tali criteri per fornire crediti alle imprese, senza contare le grandi possibilità d’investimento che la transizione ecologica e digitale possono comportare a livello di fondi europei".
Chiude la conferenza Francesca Torchia di Federconfidi: "Anche gli operatori finanziari sono stati sollecitati a tenere sotto controllo i criteri ESG, a fare formazione e mediazione fra le industrie e le banche. Dobbiamo però cercare di adattare queste regole ai tempi fisiologici di metabolizzazione del sistema economico". Ha sottolineato quindi il ruolo centrale dei Confidi nel favorire l’accesso al credito, fungendo da tramite fra imprese e banche.
Lavoro: oltre il 65% dei giovani senza futuro, con contratti precari e uno stipendio annuale lordo di circa 11mila euro lordi. Non va meglio per le donne con uno stipendio, in media, di 7mila euro in meno rispetto a quello degli uomini. I salari medi, nel complesso, viaggiano sui 19mila euro, in leggero aumento ma sempre inferiori rispetto al valore medio delle regioni del Centro.
È questo il quadro che emerge dall’analisi dell'Ires Cgil Marche su dati Inps dal 2011 al 2021 relativi alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti privati nella regione. "In 10 anni si sono persi il 20% di giovani con contratti stabili e il 10% complessivo dei tempi pieni ed indeterminati", commentano Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil e Rossella Marinucci, segretaria regionale e responsabile del mercato del lavoro.
"Il binomio salari bassi e precarietà è la prima causa della fuga dei giovani. Ma, in generale, il problema dei salari è che restano bassi e insufficienti rispetto al carovita. È tempo che, su questa partita, si promuovano interventi e azioni precise".
IL QUADRO GENERALE - Nel 2021, nelle Marche risultano occupati 440.867 mila lavoratori dipendenti privati, oltre 14 mila in più rispetto all’anno precedente (+3,5%) e 7 mila in più dal 2019 (+1,7%). Un aumento dovuto soprattutto all’effetto "rimbalzo" verificatosi dopo il 2020, che ha stimolato una crescita significativa in determinati settori.
Osservando le tipologie contrattuali emerge che 144 mila lavoratori, ovvero uno su tre, hanno un rapporto di lavoro part time. I lavoratori con contratto di lavoro a termine sono 105 mila, pari al 23.9% dei lavoratori complessivi. I lavoratori a tempo indeterminato sono 319 mila, sostanzialmente stabili sia rispetto al 2020 che al 2019 mentre si registra una contrazione del 2,5% in 10 anni.
I lavoratori stagionali sono 16 mila, pari al 3,6% del totale, ma al contempo sono quadruplicati in 10 anni. Coloro che hanno un contratto a tempo pieno e indeterminato sono 226 mila, pari al 51,4%, ovvero poco più della metà del complesso dei lavoratori dipendenti (erano il 52,8% nel 2020 e il 60% nel 2011) e sono 27 mila in meno rispetto a 10 anni fa (-10,6%). Rilevante il numero dei lavoratori in somministrazione e con contratti intermittenti.
Le retribuzioni medie lorde annue percepite nelle Marche sono pari a 19.434 euro e rispetto al 2020 registrano un aumento di 1.353 euro, pari a +7,5%, valori ancora significativamente inferiori al valore medio delle regioni del Centro (con una differenza di 1.607 euro) e soprattutto a quello medio nazionale (-2.434 euro). È come se i lavoratori delle Marche percepissero una mensilità e mezzo di retribuzione in meno della media nazionale.
Un numero significativo di lavoratori percepisce una retribuzione inferiore a 15.000 euro: sono 179 mila lavoratori e lavoratrici, pari al 40,8% del totale. Di questi, 126 mila percepiscono addirittura meno di 10.000 (28,7%).
Il calzaturiero-abbigliamento è l’unico settore che, nella ripresa generale del 2021, ha avuto una tendenza negativa, registrando una perdita della forza lavoro dell’1,6% rispetto al 2020. L’edilizia è il settore che ha rilevato l’aumento più significativo dei lavoratori: +17,9% dal 2020.
Lo scenario cambia nel confronto di lungo periodo, ovvero con il 2011: l’industria manifatturiera perde il 7,7% dei lavoratori e delle lavoratrici mentre il terziario registra un aumento del 15,3%. La contrazione maggiore si osserva nel calzaturiero, che rileva un calo di 15 mila unità (-33%); dall’altra parte, crescono in misura rilevante i lavoratori dipendenti impiegati nell’istruzione (+58,2%), nell’assistenza sociale e sanitaria (+46%) e nell’attività informatica, ricerca, studi professionali (+34,4%).
LE DONNE - Le lavoratrici sono 193 mila, pari al 44%: più della metà di queste ha un lavoro a tempo parziale (50,5% del totale) e solo una su tre ha un lavoro a tempo pieno e indeterminato (34,3%, a fronte di una percentuale del 64,8% per gli uomini). I settori con un’elevata incidenza di lavoro femminile sono anche quelli con una elevata incidenza di lavoro a tempo parziale e la ripresa dell’occupazione non ha coinvolto allo stesso modo uomini e donne.
Sono significative anche le differenze retributive tra uomini e donne: le retribuzioni medie lorde annue dei lavoratori ammontano a 22.662 euro, a fronte dei 15.321 euro delle lavoratrici: quest’ultime, dunque percepiscono mediamente 7.341 euro meno dei loro colleghi maschi, ben il 32,4% in meno. L’incidenza di contratti precari o a tempo parziale giustifica solo in parte il divario retributivo tra uomini e donne, visto che le lavoratrici con contratto a tempo pieno e indeterminato percepiscono 4.782 euro lordi annui in meno dei loro colleghi maschi (-16,5%).
I GIOVANI – I giovani, duramente penalizzati dal crollo dell’occupazione nel 2020, nella ripresa hanno registrato una risposta migliore rispetto alle altri classi di età, ma il precariato incide maggiormente su di loro. Ad avere un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato è la metà dei lavoratori nel loro complesso, ma il dato si abbassa al 34,6% negli under 30. Il 40,3% di questi, inoltre, ha un contratto di lavoro a tempo determinato, contro il 23,9% dei lavoratori nella loro totalità.
A lavorare a tempo parziale, inoltre, è il 39,1% dei giovani, contro il 32,9% dei lavoratori totali. Tra il 2011 e il 2021 si è notevolmente ampliata la forbice tra i dati riferiti agli under 30 e i dati che riguardano alla totalità dei lavoratori. I lavoratori marchigiani con meno di 30 anni percepiscono una retribuzione lorda media annua di 11.389 euro, circa 8 mila euro in meno rispetto all’importo medio dei lavoratori dipendenti privati nel complesso. I giovani con un lavoro a tempo parziale percepiscono mediamente retribuzioni di 7.341 euro lordi annui, mentre quelli che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato percepiscono mediamente 7.164 euro lordi annui.
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda del settore metalmeccanico un/a impiegato amministrativo contabile (codice annuncio Conf 355). La risorsa si occuperà di fatturazione attiva e passiva in Italia e all'estero e di altre pratiche amministrative. Si richiede diploma di ragioneria, buona conoscenza della lingua inglese, esperienza nella mansione di 1-2 anni. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
SECONDO ANNUNCIO - Inoltre, Confindustria Macerata ricerca per un'azienda del settore calzaturiero un impiegato/a tecnico (codice annuncio Conf 356). La risorsa verrà inserita a supporto dei processi di produzione su macchine a controllo numerico e controllo qualità. Richiesto diploma in ambito tecnico. Si valutano anche candidature con esperienza minima nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata, non zona costiera.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY).
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Nonostante le tante difficoltà esterne che hanno messo in difficoltà l’intero mercato – dalla guerra in Ucraina e gli annessi rincari su materie prime ed energia agli strascichi della pandemia - il gruppo Eurosuole ha registrato un fatturato senza precedenti, con un incremento del 24,5% (nello specifico +37,5% per Goldenplast, +12,5% per Eurosuole) per un totale di 123 milioni di euro.
Si è tenuta nella sala conferenze dell’Eurosuole di Civitanova Marche la conferenza di fine anno durante la quale il patron Germano Ercoli, accompagnato dai responsabili amministrativi Piergiorgio Polenti (Eurosuole SpA) e Roberto Emili (Goldenplast SpA), ha ripercorso il 2022 mettendo a bilancio i successi dell’azienda in un momento di crisi.
“Un successo derivante dalla versatilità tipica degli imprenditori italiani, l’adattabilità e il coraggio di rischiare che li caratterizza e li distingue dal resto d’Europa” - dice Ercoli in apertura -. “Quando il mercato mostra vivacità e la richiesta estera supera quella interna, questi sono i momenti in cui l’imprenditore italiano si scatena”.
“All’occorrenza assume operai – continua il patron di Eurosuole - anche se non è sempre cosa semplice, controlla velocemente gli impianti, programma e organizza il lavoro in azienda, è lungimirante negli acquisti nei momenti cruciali di aumenti incredibili delle materie prime, cercando di mantenere così a lungo i listini e di non infastidire i clienti. Questi praticamente sono i segreti dietro i nostri successi”.
L’invasione russa ha causato problemi notevoli per la reperibilità delle materie prime, con ricadute pesanti in termini di costi dell’energia. Eurosuole, al 30 giugno 2022, aveva registrato un incremento nelle spese per le materie prime di un milione di euro, pari all’aumento in bolletta per un totale di 2 milioni. Si pensi solo che nel 2019, prima del Covid nello stesso periodo, la bolletta della Eurosuole SpA ammontava a 1,3 milioni (2,2 milioni nel 2021), mentre lo scorso anno la spesa energetica ha raggiunto i 3 milioni di euro, al netto dei contributi.
“Archiviamo il 2022 con notevole soddisfazione: la posizione finanziaria è a quota 32 milioni di euro e i dipendenti sono aumentati fino a 350 – continua Ercoli -. A dicembre è stato firmato il nuovo integrativo che ha un valore di circa 950,00 euro e a tutti i lavoratori, nel corso dell’anno, sono stati erogati ulteriori 500,00 euro”.
Continuano a essere fonte di preoccupazione per il 2023 la guerra e il costo dell’energia: “Inoltre, con un’inflazione al 10%, la BCE ha bisogno di generare una recessione indotta: ai primi aumenti del tasso di sconto ne seguiranno sicuramente altri”. "Questo determinerà, conclude Ercoli, un periodo dai 6 ai 9 mesi di latitanza degli investimenti per forzare la recessione".
“I metodi imposti dall’alto sono difficili da accettare, spiega. Questa non è l’inflazione da consumo degli anni ’80, ma una forma d’inflazione causata dai costi in aumento. Resteremo in balia delle onde finché il problema non verrà risolto alla radice", prosegue il patron del Gruppo Eurosuole. Per ora possiamo solo sperare di interpretare bene il 2023, continuando ad investire in ricerca e sviluppo come negli ultimi 10 anni”.
Il 10% degli investimenti dell’Eurosuole SpA è rivolto alla transizione ecologica e digitale, con adeguamenti nel primo campo come l’installazione di un impianto a GPL in sostituzione del metano e il progetto di un impianto fotovoltaico per sostenere il 30% delle spese energetiche (ci vorrebbero ettari coperti pannelli solari per soddisfare pienamente il bisogno energetico congiunto delle due aziende pari a 20 GigaWatt). L’avanzamento del digitale prosegue con l’adeguamento agli standard europei anche grazie alla razionalizzazione della documentazione, la quale abbandona il supporto cartaceo in favore dell’informatizzazione.
Discorso simile per la Goldenplast SpA che nel 2022 ha superato per la prima volta, in termini di fatturato, la crescita dell’Eurosuole. Il piano fotovoltaico qui è già stato predisposto sui tetti dei magazzini e già produce 310 kW di energia. Una percentuale ancora piccola sul fabbisogno aziendale che viene interamente autoconsumata.
L’azienda Eurosuole SPA nel 2022 ha raggiunto un personale stabile di 305 dipendenti, mentre la Goldenplast, di più piccole dimensioni, è arrivata a quota 46. L’investimento nella sfera sociale è testimoniato ulteriormente dalle tante ore di formazione fornite dal gruppo ai propri dipendenti (3500 per Eurosuole, 170 per Goldenplast).
Durante la conferenza stampa, Germano Ercoli ha anche ricordato il Papa emerito Benedetto XVI recentemente scomparso, rammentando di quando nel 2008 è stato ricevuto in udienza dallo stesso Ratzinger, durante una visita di Confindustria.
La costruzione di una casa è un impegno molto oneroso perché i costi vanno suddivisi per varie attività: dalla progettazione alla costruzione, dal pagamento delle tasse e dei permessi fino all'attivazione degli impianti. Si stima un costo al metro quadro che va dai 1.800 € ai 2.400 €, senza considerare l'acquisto del terreno su cui costruire se si tratta di una casa indipendente o delle spese di gestione delle pratiche per la costruzione di un appartamento in condominio.
Ci sono però alcuni accorgimenti che potrebbero ridurre l'investimento iniziale, consentendo di dilazionare le spese e di avere più tempo per mettere da parte i soldi necessari e procedere per step.
Progettazione e richiesta permessi
Il passaggio cruciale per costruire una casa è la progettazione, perché consente di avere ben chiari i costi e i tempi. Il consiglio è di pensare ad un progetto che contenga anche la valutazione di eventuali modifiche future o piccole variazioni, così da evitare di dover effettuare modifiche strutturali se ci sono nuove esigenze.
Una volta realizzato il progetto, si prosegue con la richiesta del permesso di costruzione e dell'autorizzazione per l'inizio dei lavori.
Realizzazione impianti di sollevamento
A proposito di lungimiranza, un aspetto da considerare è la possibilità di aver bisogno di un impianto di sollevamento per persone, soprattutto se la casa è a più piani e si prevede l'arrivo di un bambino. Il consiglio è di informarsi sui prezzi di un montacarichi esterno per casa e per il trasporto delle persone che potrà sicuramente giovare. L'ascensore esterno, a differenza di quello interno, non solo è più facile da installare e non richiede opere muraria, ma è anche meno costoso. Può essere dunque un lavoro da poter effettuare tranquillamente anche in un secondo momento.
Isolamento termico e acustico
Uno degli elementi fondamentali per le abitazioni moderne è l'isolamento termico e acustico. Conviene costruire un'abitazione con tetti e pareti coibentate che permettono di risparmiare sui costi dell'energia e di ridurre le emissioni in atmosfera. Nella scelta degli infissi, oltre a prediligere modelli in alluminio o PVC che sono perfettamente isolanti termicamente, è anche importante tenere conto dello spessore e delle caratteristiche del vetro, che isola dai rumori esterni.
Scelta dei materiali
Nella scelta dei materiali i consigli sono due: non lasciarsi incantare dalle mode del momento, perché alla lunga potrebbero stancare e non essere più utili, e selezionare materiali diversi a seconda della loro collocazione. I criteri più importanti per un materiale quando si costruisce una casa nuova sono la qualità e la durata.
Il mattone e il cemento per la struttura sono i più performanti e resistono al tempo e a ogni condizione climatica. Per i mobili, il legno assicura durevolezza e si può adattare a diversi stili. Per quanto riguarda invece la realizzazione del garage per l'auto, della cantina o di ambienti secondari come i ripostigli, si può anche optare, in una prima fase, in una realizzazione non rifinita.
Richiesta agevolazioni
Per la costruzione o la ristrutturazione di una casa, sono stati prorogati fino al 2025 diversi bonus edilizi, che permettono di avere sconti anche consistenti nella realizzazione di impianti ad alta efficienza energetica, nell'installazione degli infissi e dei pannelli fotovoltaici e anche nell'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Il consiglio è di informarsi sui requisiti per accedere e di produrre la documentazione necessaria seguendo tutte le indicazioni.
"Oggi è un giorno molto importante per la nostra regione. Con l'accordo tra Interporto e Scannel che di fatto prelude all'arrivo nelle Marche, a Jesi, del più grande operatore logistico al mondo. Si ufficializza così l'insediamento di un'importante realtà che avrà un forte impatto occupazionale, economico e logistico per tutta la regione, si concretizza anche e soprattutto il rilancio del nostro Interporto che oggi è finalmente nelle condizioni di poter innescare un forte sviluppo".
Così su Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, annunciando la firma dell'accordo definitivo tra Interporto spa e Scannel, sviluppatore del progetto di realizzare nell'area un hub logistico per Amazon. Nei giorni scorsi era stato firmato il preliminare per la proprietà del terreno e i diritti edificatori.
"Un'operazione complessa, che ad un certo punto sembrava addirittura pregiudicata - ricorda il governatore -, ma che oggi giunge al compimento". Acquaroli ringrazia "tutti i soggetti istituzionali, ma in particolare il nuovo Cda di Interporto, guidato dal presidente Massimo Stronati, Roberta Fileni e Gilberto Gasparoni, e Massimo Bacci (ex sindaco di Jesi, ndr). Senza la loro generosità - sottolinea - oggi non saremmo a questo risultato".
Secondo Acquaroli inoltre ci saranno ricadute positive anche sull'Aeroporto delle Marche, "che sorge a pochi chilometri dall'Interporto, potrà beneficiare degli effetti di questa operazione oltre alla continuità territoriale. Un polo logistico, che rafforza la centralità delle Marche nel Mare Adriatico e con collegamenti europei, nazionali con i principali hub e traffico merci. Queste infrastrutture, che in passato sono costate oltre 200 milioni di euro, hanno ora la possibilità di far fare un salto di qualità al nostro territorio come mai è avvenuto prima d'ora" conclude.
Ogni anno, Il Sole 24 Ore e Statista, pubblicano la classifica delle aziende italiane con maggior crescita di fatturato negli ultimi quattro anni, decretandole Leader della crescita. Per l’anno 2023, tra più di 8.000 aziende candidate, spicca un’azienda marchigiana.
Drop | e-business & love!, eCommerce provider con sede a Montegranaro, ha ottenuto la 112a posizione diventando così, la prima azienda marchigiana in classifica.
Il tasso di crescita registrato è stato del 61,62%. Il ranking, che non considera solo l’aumento di fatturato, ma anche l’incremento nella crescita dell’organico, ha permesso a "Drop | e-business & love!" di scalare la classifica di ben 281 posizioni rispetto alla graduatoria stilata nel 2022.
Alfredo Celiberti, Founder & Ceo dell’azienda marchigiana, spiega: «È stata una grande soddisfazione, non tanto per le performance finanziarie in quanto tali, quanto per il piacere di trovarsi a competere nel mercato del digital anche a livello internazionale, dalle Marche. Risultato ottenuto negli anni grazie ad una buona cultura ed organizzazione. Un grazie anche ai clienti di oggi (Stella McCartney, Ducati, Barilla, Save The Duck, La Sportiva, OAMC, Corneliani, Lardini, Cult, etc..) e a quelli che crederanno in noi domani».
Per quanto riguarda l’assetto tecnologico e organizzativo, Celiberti racconta: «Dal punto di vista tech, l’azienda sta puntando da anni su partnership selezionate e solide (ad esempio Adobe, Google, Paypal, Adyen, Klarna) che vanno a formare l’ecosistema ideale per progetti e-business di alto profilo».
«Mentre sul fronte organizzativo, lo scenario evolve ad una velocità che richiede organizzazioni più snelle e scalabili - aggiunge il Ceo -. Il nostro settore sta vivendo un periodo con accelerazioni senza precedenti: omnicanalità, intelligenza artificiale, realtà aumentata e virtuale, architetture incentrate sull’esperienza utente, ed un sempre più alto e consapevole interesse da parte del mercato».
«Tutto questo ci ha indotto a rivedere profondamente le logiche organizzative, spostando l’attenzione da procedure e processi ad una condivisione di principi e valori, un modello di auto-gestione simile a quello adottato da Netflix, il famoso "Freedom and Responsibility". Dimenticate - conclude Celiberti - per sempre gli antichi assetti piramidali: abbiamo messo in primo piano fiducia, autonomia, team dinamici e leadership».
Natale più 'salato' quest'anno per le famiglie italiane a causa dei rincari in particolare per beni alimentari, bevande alcoliche, abbigliamento e ristoranti.
Nelle Marche spiccano gli aumenti di prezzi per quanto riguarda la città di Macerata (+16,1%) che si posiziona al sesto posto in Italia nella classifica dei rincari alimentari natalizi guidata da Cosenza (+17,4%).
Lo riferisce il Codacons che rielabora gli ultimi dati definitivi dell'Istat sull'inflazione. Nella classifica guidata da Cosenza, seguono Olbia (+16,6%), Catania (+16,4%), Grosseto (+16,2%), Viterbo, Macerata e Pistoia (+16,1%) e Imperia (+16%).
Alta la posizione in classifica degli aumenti per Macerata anche nella graduatoria per le bevande alcoliche capeggiata da Grosseto (+10,2%) dove si situa al quinto posto (+9,6%), seguita da Ancona (+9,3%; sesta).
Rincari 'al top' per Macerata anche sul fronte abbigliamento (+6,4%; quarta) che vede al primo posto Imperia (8,3%). Altre due città marchigiane tra le più care in Italia nel periodo natalizio, per quanto riguarda Elettrodomestici e apparecchi per la casa, capeggiata da Roma (+10,2%): ancora Macerata affiancata in questo caso da Ascoli Piceno (entrambe +10,1%). Nessuna città marchigiana, invece, figura nella 'top ten' degli aumenti di prezzi nella ristorazione.
Sono stati inaugurati quest'oggi al Tolentino Retail Park due nuovi punti vendita: un salone di bellezza con marchio "Hair Gallery" e il negozio di profumeria e cosmesi "Equivalenza".
"Insieme a mio fratello Fabio - ha dichiarato Jonni Cappella, titolare del gruppo "Hair Gallery" - siamo partiti nel 2002 da una piccola parrucchiera, per dar vita ad un’azienda oggi molto florida e fondata, dal 2009, sulla vendita on-line di prodotti professionali per capelli".
"Guardiamo al futuro con un investimento su negozi come quello del Tolentino Retail Park in cui tutto ciò che è on-line, lo porteremo sul fisico ma virtualmente - ha aggiunto -. In 50/100mq porteremo 5000mq di prodotti. Sarà possibile ordinare on-line dal negozio, assistiti da una commessa e scegliere tra il ritiro in negozio e la consegna a domicilio. Stiamo lavorando ad una linea di prodotti con il nostro marchio, con flaconi unici brevettati, per garantire alle nostre clienti la qualità professionale dei prodotti in salone ma anche a casa".
"Sono molto felice - ha dichiarato la titolare di 'Equivalenza', Carmela Tringale - di aprire un secondo punto vendita presso il Tolentino Retail Park, dopo quello di Fermo. Lavoro con Equivalenza da circa sette anni, si tratta di un’azienda che, dal 2011, ha fatto dei passi avanti notevoli nei settori beauty e cosmesi. Per il brand Equivalenza la bellezza è un diritto essenziale".
"Rendiamo democratico il mondo della profumeria, cosmetica e benessere attraverso un'offerta accessibile, di qualità, innovativa e un grande impegno per la sostenibilità ambientale, adottando il sistema di refill per i nostri profumi, aromatica per la casa, prodotti skin care e body care, facendo risparmiare il nostro cliente sui flaconi ricaricabili. Crediamo - ha concluso - in una bellezza democratica. Essenziale. Accessibile. Umana".
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda del settore calzaturiero un/a responsabile di produzione (codice annuncio Conf 352). La risorsa si occuperà di presidiare i processi produttivi interni, garantendo gli standard qualitativi, di coordinare la gestione del montaggio, di supervisionare il processo di industrializzazione del prodotto. La risorsa farà riferimento al responsabile operations. È richiesta esperienza nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata, non zona costiera.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. Ue 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html. (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 Gdpr (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
SECONDO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca per un'azienda del settore calzaturiero un impiegato/a tecnico (codice annuncio Conf 353). La risorsa verrà inserita a supporto dei processi di produzione, nello sviluppo prodotto e a presidio del "miglioramento continuo". Si valutano anche candidature senza esperienza nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata, non zona costiera.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY).
TERZO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca per un'azienda settore pelletterie un addetto/a alla rifinitura (codice annuncio Conf 354). La risorsa, inserita all'interno del reparto produzione, si occuperà delle attività di rifinitura, controllo qualità e confezionamento di borse e piccola pelletteria. Costituiscono requisiti fondamentali esperienza pregressa nell’attività di rifinitura di minimo 1 anno, precisione, attenzione ai dettagli, flessibilità e buona manualità. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Gli annunci sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
"Un segnale di attenzione da parte del Consiglio di Amministrazione nei confronti del personale della Banca per sottolinearne l’apprezzamento per l’operato e l’impegno quotidiano e per andare loro incontro, fornendo un concreto segnale di sostegno, visto anche il significativo incremento del costo della vita registrato in particolar modo nella seconda metà dell’anno".
Con queste parole il presidente del Banco Marchigiano, Sandro Palombini, presenta l’iniziativa appena deliberata dal Cda dell’Istituto di credito finalizzata a erogare voucher ai propri dipendenti con cui poter affrontare le spese di una quotidianità diventata sempre più costosa.
Oltre che per il caro bollette e per l’aumento generalizzato dei prezzi, l’omaggio deliberato dal CdA della Banca è considerabile tempestivo e opportuno anche perché arriva in un periodo dell’anno in cui, notoriamente, le spese aumentano notevolmente per regali ed acquisti natalizi. I voucher corrispondono ad un valore di 1.200 euro.
“Il tema dei fringe benefits – evidenzia il vice presidente Marco Bindelli - ovvero quei compensi che vengono erogati al personale dipendente sotto forma di beni e servizi, è di grande attualità ed è considerato uno degli strumenti con i quali andare incontro ai cittadini per consentire un alleggerimento del costo della vita”.
D’altronde, dopo un primo intervento in questa direzione da parte del passato Governo lo scorso agosto, che aveva portato fino a 600 euro la soglia defiscalizzata dei fringe benefit, l’attuale Governo ha attuato una nuova misura prevedendo un incremento della soglia di esenzione fiscale fino a 3.000 euro, in via eccezionale.
Moda e calcio fanno squadra ancora una volta con Tombolini che ha accompagnato, idealmente, i mondiali di calcio in Qatar con l’opening della sua nuova boutique a Doha. Non è un caso che la label marchigiana abbia scelto questo importante momento sportivo per inaugurare il suo punto vendita all’interno di un territorio, quello del Medio Oriente, interessato dalla sua strategia di espansione territoriale.
Del resto Tombolini condivide con il mondo dello sport e del calcio in particolare quei valori fondamentali di rispetto, rigore e profonda motivazione etica che nel tempo l’hanno portato a intrecciare il suo stile con quello di atleti e di sportivi delle più svariate discipline.
Un dialogo in continua evoluzione che si è tradotto nella creazione di un tailoring identitario capace di unire sartorialità e comfort, eleganza e approccio sportivo in una sintesi stilistica dalla vestibilità perfetta e dall’estetica identitaria.
Come quello ravvisabile nelle collezioni di formalwear Tombolini Zero Gravity e di casual in chiave sporty di Tmb Running che sono protagoniste anche nel nuovo spazio di Doha, situato all'interno del prestigioso Mall of Qatar, Al Jahhaniya Interchange street 373, Doha. 150 metri quadrati di un concept contemporaneo e innovativo in cui essenzialità ed eleganza sono amplificate dall'uso di marmo e dettagli di ottone, sia nei punti luce che negli arredi.
Si conferma l’attenzione di Teseo alla qualità della vita dei propri collaboratori. Questa volta, l’azienda marchigiana leader mondiale nella tecnologia per il taglio del pellame, ha comunicato l’erogazione di un bonus di 800 euro netti ai dipendenti, per fronteggiare i rincari del costo della vita.
L’azienda compare tra le prime a livello locale ad aver lanciato e comunicato l’iniziativa, che rientra appieno nei valori fondanti di Teseo, sin da subito all’avanguardia nel campo del welfare aziendale.
Da circa 17 anni, il brand mette a disposizione degli oltre 200 dipendenti della sede fermana – e di quelle internazionali – palestra, sala ricreativa, mensa e perfino una nursery con personale specializzato.
"Ogni azienda è formata in primis da persone, e crediamo veramente che la qualità della vita dei nostri dipendenti si ripercuota anche sul lavoro. Per questo, la decisione di erogare il bonus anti-inflazione è una prova del fatto che vogliamo creare delle relazioni umane e non solo industriali di qualità, troppo spesso carenti nelle aziende del nostro territorio" ha dichiarato Gianni Gallucci, Fondatore e Ceo Teseo.
Una delegazione di giovani imprenditori, guidata dal presidente Alessio Castricini, ha visitato la sede della Hugo Boss Shoes and Accessories Italia Spa di Morrovalle. I giovani sono stati accolti da Sara Sita, capo della produzione, da Paola Marziali, responsabile risorse umane, e da Paolo Cecchi, responsabile tecnico e sicurezza. Durante la visita sono stati affrontati molti temi di interesse: layout produttivo, organizzazione aziendale, sviluppo delle competenze, welfare culturale, salute e sicurezza dei lavoratori e sostenibilità.
Lo stabilimento della Hugo Boss di Morrovalle, dove si producono calzature, rappresenta un fiore all’occhiello del nostro territorio sia per l’eccellenza dei prodotti che per l’attenzione alla crescita professionale dei collaboratori. Il polo produttivo maceratese è un esempio di come la cultura d’impresa possa creare valore per le persone e per il territorio.
Ha partecipato alla visita il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò, che, insieme al presidente Alessio Castricini, ha ringraziato l’azienda per questo importante incontro, sottolineando l’alto valore formativo per i giovani imprenditori. La visita si è conclusa con il pranzo nel suggestivo bistrò aziendale con vista sulle colline marchigiane, segno tangibile di integrazione e valorizzazione del nostro bellissimo territorio.
Il gruppo Tod's "in questo contesto di straordinaria complessità per l'intero sistema economico e sociale del nostro Paese, conferma - spiega una nota - il proprio impegno nel mantenere un ruolo attivo di responsabilità sociale". A fronte del pesante aumento del costo della vita, il gruppo ha appena comunicato a tutti i collaboratori una erogazione straordinaria - sotto forma di welfare - pari a 500 euro netti.
Per il gruppo Tod's - prosegue una nota della società - "è questo un modo concreto per ribadire lo spirito di solidarietà che da sempre contraddistingue il rapporto tra l'azienda e i propri collaboratori; infatti, da oltre un decennio, il gruppo ha avviato il 'progetto welfare', che comprende l'assicurazione sanitaria per i dipendenti e i rispettivi nuclei familiari, un sussidio allo studio, per contribuire alle spese di acquisto dei libri di testo per i figli dei dipendenti in età scolare e un bonus di solidarietà, vale a dire un contributo economico pari a 1.400 euro lordi per collaboratore, con la possibilità di convertirlo in flexible benefit, incrementandone quindi il valore effettivo per i beneficiari".
Nell’ambito dell’iniziativa nazionale "Pmi Day-Industriamoci", le imprese della Piccola Industria di Confindustria Macerata in questi giorni "aprono le porte" a studenti e insegnanti con l’obiettivo di promuovere la cultura d'impresa e la conoscenza delle aziende.
Dal 2010 il Pmi Day vede ogni anno le piccole e medie imprese associate a Confindustria aderire all’iniziativa. Un evento pensato per contribuire a diffondere la conoscenza della realtà produttiva, le opportunità che le aziende possono offrire e il loro impegno a favore della crescita.
L’edizione di quest’anno ha previsto come tema centrale la "Bellezza del saper fare italiano", frutto delle competenze, dei valori, della cultura che ritroviamo nelle produzioni di beni e servizi delle nostre imprese.
"La bellezza ci caratterizza come regione e come Paese, bellezza che appartiene anche all’arte del nostro 'saper fare', al patrimonio di saperi e creatività che ha saputo coniugarsi nel tempo con la tecnologia. Il Pmi Day fa conoscere queste splendide realtà imprenditoriali ai ragazzi per condividere con loro l’importanza e la bellezza delle aziende del territorio" ha dichiarato Paolo Ceci (Elettrochimica Ceci), presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Macerata.
Per il 2022 le imprese che hanno aderito all’iniziativa sono: Lube Industrie di Treia, Valmor di Civitanova Marche, Iplex Design di Recanati, Falc di Civitanova Marche, Faggiolati Pump di Macerata e Fratelli Gionchetti Fgm di Matelica. Incontreranno circa 500 studenti dei seguenti istituti: Itis Divini di San Severino Marche, Ipsia Bonifazi di Civitanova Marche, Itis "Mattei" di Recanati, Ite "F.Corridoni" di Civitanova Marche, Ipsia "Corridoni" di Corridonia, I.t.c.g. "G. Antinori" e Ipsia Matelica.
Nel bel mezzo del Black Friday, si consuma così la protesta de lavoratori di Zara, domani e sabato 26 novembre è stato indetto uno sciopero: due ore suddivise in due turni. Si inizia venerdì dalle ore 12:30 alle 13.30, con la manifestazione dei dipendenti davanti al negozio Zara in Corso Garibaldi.
Lo sciopero è stato proclamato dalla Filcams Cgil dopo la rottura delle trattative per il nuovo integrativo con l’azienda che non intende concedere istituti di premialità ai dipendenti che, da oltre 2 anni, sono alle prese con modifiche di mansioni, ore supplementari e straordinari dovuti all’aumento degli accessi e delle vendite nei negozi.
In tutte le Marche, si contano 8 negozi del gruppo Inditex di cui fanno parte Zara Home, Bershka, Pull&bear, Stradivarius, Oysho e Massimo Dutti, per un totale di circa 150 unità lavorative. In Italia, il gruppo sta registrando fatturati milionari come in tutto il mondo.
I lavoratori Zara dello store di Ancona chiedono che sia riconosciuta loro la somma di circa 900 euro pari alle ore di straordinario effettuate e mai riconosciute inoltre all'interno dei negozi si registrerebbero discriminazioni nella distribuzione del reddito.
"Per i commessi, Zara non è il ‘Paradiso delle signore’ – dichiara Valentina Gennari, Filcams Cgil Ancona - i carichi di lavoro sono sempre più pesanti da quando la logistica rientra nelle loro mansioni. I commessi svolgono un’attività sempre più frenetica per la quale vengono richieste competenze nuove cui non corrispondono adeguate retribuzioni. L’azienda sta andando molto bene: c’è quindi un problema di mancata equità".